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4 saluggia MARTEDÌ 1° FEBBRAIO 2011 Servizio trasferito Ma... la posta quando arriva? SALUGGIA. (r.s.) Molti saluggesi lamentano i ritardi con cui ultimamente Poste Italiane consegna la corrispondenza in paese; il portalettere passa ormai soltanto più una volta alla settimana, in certi casi anche una volta ogni dieci giorni, e per le raccomandate viene lasciata in buca una cartolina: il destinatario deve preoccuparsi di andare a ritirarle. A chi si è recato all’uffi cio postale di via Lusani è stato spiegato che dal 17 gennaio il servizio locale di smistamento non avviene più a Saluggia, ma è stato trasferito all’uffi cio di Crescentino, che risponde (ma spesso i tentativi sono infruttuosi) allo 0161.833951. Il responsabile dei portalettere, sig. Bezzoli, è invece a Santhià: lo si trova dal lunedì al venerdì allo 0161.936047 o allo 0161.936036. Al padiglione allestito nel cortile dell’Oratorio. Si chiude sabato 5 con i Divina Tre serate di festa con i coscritti del ‘93 Proiettato un video con le immagini dell’infanzia. Osservato un minuto di silenzio in memoria di don Aldo SALUGGIA. (r.s.) Nella serata di sabato 22 gennaio sono iniziati i festeggiamenti dei 18 anni dei coscritti della leva 1993. Dopo la cena in un ristorante locale, verso le 22 sono entrati nel padiglione allestito all’Oratorio, dove hanno presentato un video della loro infanzia; al termine della proiezione, prima di iniziare le danze sulla musica dell’orchestra Loris Gallo, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di don Aldo Momo, deceduto qualche giorno prima. Domenica 23, dopo la mes- L’associazione di volontariato: nel 2009 abbiamo condonato al Comune un debito di oltre 7 mila euro Vita Tre al sindaco: «sulla manutenzione ti abbiamo scritto più volte ma non ti sei degnato di rispondere. Allora abbiamo provveduto noi» SALUGGIA. (r.s.) Ai membri del direttivo dell’Associazione Vita Tre non è piaciuta per nulla la lettera inviata dal sindaco Marco Pasteris al presidente Giovanni Olivero poco prima di Natale. Dopo almeno cinque richieste di Olivero, fra la primavera 2009 e l’autunno 2010, al Comune affi nché provvedesse ad alcuni lavori di manutenzione straordinaria sull’edifi cio Appiani, il 20 dicembre Pasteris aveva risposto che il Comune è in credito di 3.789 euro nei confronti dell’Associazione, e che “gli importi di euro 5.188 (ripasso tetto immobile Appiani) e di 3960 (pavimentazione ex gioco bocce) in linea di principio non possono essere addebitati al Comune, in quanto trattasi di spese dal Comune stesso non preventivamente autorizzate. È una storia trita e ritrita, già più volte evidenziata alla S.V., che non può arrogarsi titolo per ordinare lavori su proprietà altrui”. Pasteris ha inoltre scritto che “La Giunta comunale non intende rimborsare alcunché per i lavori di pavimentazione dell’ex gioco bocce, non riconoscendo agli stessi carattere di necessità e nemmeno di urgenza”. Circa il ripristino del muro di sostegno verso il Canale del Rotto, “la Giunta deciderà le modalità e i tempi di intervento, anche in relazione alle disponibilità di bilancio». A gennaio Vita Tre ha risposto al sindaco. “In primis – scrive Olivero – rileviamo il tono poco urbano che usate nei nostri confronti. Inopportuno soprattutto se si considerano i servizi e anche i ‘favori’ fatti al Comune dalla nostra Associazione. Ricordiamo che nel 2009 vi abbiamo in sostanza ‘condonato’ un debito pari a 7.256 Gita con il parroco a Bassano del Grappa Il celebre ponte di Bassano SALUGGIA. (r.s.) Il parroco don Enrico Triminì organizza per giovedì 2 giugno una gita a Treviso e Bassano del Grappa. Si parte alle 4.30 dalla piazza di Saluggia, alle 4.40 da quella di Sant’Antonino e alle 5 da Bianzè. In mattinata si visiterà Treviso con l’ausilio di una guida, poi pranzo in un agriturismo ai piedi dei colli asolani: tagliolini al sugo d’anatra, risotto ai porcini, tagliata di manzo su letto di rucola, straccetti di pollo ai peperoni, contorni vari, dessert, acqua, vino, caffè. Nel pomeriggio si visiterà Bassano del Grappa. Costo del viaggio + pranzo + guida: 65 euro, da consegnare a don Enrico all’atto della prenotazione. euro, per servizi al Comune (trasporto bambini, nonni vigili, fornitura materiale asilo, ecc.) da Voi stessi riconosciuti come richiesti e resi. Tale accordo è stato da noi accettato ‘a evitare l’instaurarsi di una vertenza che avrebbe potuto portare il Comune a riconoscere debiti fuori bilancio’. In coda a tale accordo era stato verbalmente concordato che il Comune avrebbe svolto lavori nell’immobile Appiani ancor oggi disattesi”. “Tutte ignorate dal sindaco – aggiunge Olivero, rendendo lo stato dei rapporti fra Associazione e Comune – le nostre richieste d’incontro per concordare programmi per il convegno internazionale di gemellaggio a Saluggia, la festa patronale 2010 e i festeggiamenti per il ventennale dell’Associazione, in cui il sindaco è stato sempre latitante senza ripsondere alle nostre richieste per un incontro preliminare”. Il presidente risponde poi al sindaco, punto su punto, sui lavori di manutenzione. “Per quanto riguarda il ripasso del tetto Appiani, oltre il tono Il gruppo dei neodiciottenni. A destra: i genitori. Sopra: padrino e madrina (foto Greco) «Speriamo che il nuovo anno porti in regalo un atteggiamento più corretto nei nostri confronti» CENA DI IMPEGNO SOCIALE CON “LIBERA” SALUGGIA. (p.g.) Sabato 29 gennaio il Presidio “Giuseppe Di Matteo” dell’associazione Libera, in collaborazione con Novacoop e con l’associazione Vita Tre, ha organizzato una serata per raccogliere fondi con una “cena di impegno sociale”, con prodotti di Libera Terra, presso il salone del Centro Vita. Ai commensali, circa un centinaio, verso la fine della cena è stato mostrato un video di ricordi: dai mondiali vinti dalla Nazionale di Bearzot al presidente Pertini, da Enrico Berlinguer alle imprese ciclistiche di Marco Pantani. della lettera non propriamente improntato allo spirito di collaborazione più volte conclamato, riteniamo inopportuno il ‘trito e ritrito’ usato, dal momento che non può essere ‘trito’ un rapporto che non c’è stato: il sindaco non ha degnato di una risposta le nostre numerose lettere tendenti a fare chiarezza sui problemi pendenti. Inoltre, la frase ‘fai da te’ riferita alla manutenzione del tetto Appiani risulta indebi- ta rispetto alla realtà, in quanto i lavori di ripasso del tetto sono stati eseguiti da impresa qualifi cata, dopo che erano state inoltrate al Comune lettere contenenti la richiesta di provvedere ai lavori, tutte rimaste senza risposta. In particolare con lettera del 15 luglio, onde evitare che le infi ltrazioni dal tetto continuassero a provocare danni ai manufatti del laboratorio, fonte di sostegno per i nostri servizi (tra l’altro resi anche al Comune), vi comunicavamo che il perdurare del silenzio da parte dell’Amministrazione sarebbe stato inteso quale silenzio-assenso per l’esecuzione dei lavori a nostra cura e spese, salvo richiesta di rimborso ed eventuale risarcimento di danni. Il Comune non ha mai risposto a tale lettera, di conseguenza abbiamo fatto eseguire i lavori. Respingiamo quindi fermamente le vostre illazioni sul modo col quale sono stati eseguiti i lavori: un qualsiasi privato proprietario dell’immobile dato in comodato si sarebbe comportato più correttamente”. Olivero passa poi a trattare la questione del ripristino della pavimentazione nell’area dell’ex campo da bocce: “con lettera del 10 ottobre 2009 informavamo il Comune che il lavoro era stato eseguito, data l’urgenza di eliminare le barriere architettoniche che avrebbero reso pericoloso o impossibile l’accesso ai portatori di handicap durante la festa patronale. Riteniamo pertanto sempre valida la richiesta di rimborso”. Circa il ripristino del muro di sostegno della costa verso il Canale del Rotto, Olivero scrive: lo smottamento è avvenuto un anno e mezzo fa, l’abbiamo segnalato, sono venuti a fare un sopralluogo i tecnici comunali e l’assessore Lucia Pizzo. Perché si devono ancora valutare necessità e costi dell’intervento? “Intanto informiamo che il perdurare della situazione di degrado ha comportato la perdita della coltivazione e quindi dei prodotti per gli anni 2009 e 2010, per i quali ci riserviamo la richiesta di danni”. “Per quanto sopra esposto e considerato – conclude il presidente dell’Associazione – non ci resta che continuare a coltivare la speranza che il nuovo anno porti in regalo un Vostro atteggiamento più corretto nei nostri confronti e rapporti più amichevoli, fattivi e collaborativi”. sa nella parrocchiale, i coscritti sono andati a pranzo insieme. La festa è proseguita sabato 29 con la serata disco animata da Raf Enjoy & Ivan Talko e con Gianky Boy. L’ultimo appuntamento in programma è per sabato 5 febbraio: una serata disco dance ‘70 ‘80 ‘90 con i Divina e Dj Maurizio. Proseguono al Centro Vita gli incontri di informazione e cultura della salute Il dott. Castenetto ha parlato di demenza senile e Alzheimer SALUGGIA. (r.s.) Nell’ambito del ciclo di incontri di informazione e cultura della salute con i medici di famiglia e altri specialisti, promosso dall’associazione Vita Tre, nel pomeriggio di venerdì 21 gennaio al Centro Vita un folto pubblico ha assistito alla conferenza del dott. Enzo Castenetto, direttore della Dea dell’Ospedale di Chivasso, sull’argomento “Demenza senile e Alzheimer”. Incontro informativo La Croce Rossa al Tamburelli SALUGGIA. (r.s.) La mattina di giovedì 20 gennaio la delegazione locale della Croce Rossa Italiana è stata presente con un’ambulanza all’istituto Csea Tamburelli per un incontro informativo generale sulla Croce Rossa, la sua struttura, le sue competenze e i servizi gestiti dalla delegazione di Saluggia, oltre che all’illustrazione pratica di procedure, quali rianimazione e immobilizzazione su asse spinale, a favore di studenti e docenti. L’incontro è stato ripetuto anche mercoledì 26 gennaio. Se ne terrà un altro a fi ne marzo alle scuole medie, per un totale di tre incontri. «Un particolare ringraziamento - dicono i delegati Cri - a tutte quelle persone che durante le festività e tuttora hanno devoluto offerte per le nostre attività. Grazie a questi contributi, oltre a tenere sempre aggiornati i nostri volontari, possiamo svolgere delle attività di prevenzione all’interno delle scuole del vercellese e in generale in tutti quei luoghi dove si possono verifi care delle emergenze ed è utile sapere come intervenire»
MARTEDÌ 1° FEBBRAIO 2011 saluggia 5 Il sacerdote, prima viceparroco per 55 anni e poi parroco per 10, si è spento nella notte tra il 18 e il 19 gennaio Ciao don Aldo, prete amico di tutti La comunità ha partecipato commossa ai funerali celebrati dall’Arcivescovo. Proclamato il lutto cittadino SALUGGIA. (r.s.) Una folla commossa ha partecipato, venerdì 21, ai funerali di don Aldo Momo, sacerdote che ha concluso il suo cammino terreno a 85 anni; di questi, più di 55 li ha passati a Saluggia, prima come viceparroco (dal 1953 al 1998) a fi anco di don Vittorio Dattrino e poi (dal 1998 al 2008) come parroco. Quando decise di ritirarsi disse: «Ed ora? Tanti mi chiedono: va in pensione? Continuerò a restare con voi, in casa parrocchiale, e per quanto mi permetteranno le mie capacità fi siche cercherò di essere d’aiuto, fi nché il Signore mi chiamerà a rendere conto di tutta la mia vita. Vi chiedo di essermi sempre vicino con le vostre preghiere, perché il passo fi nale della mia vita, a cui vorrò prepararmi, è molto importante». E aveva aggiunto: «Conserverò sempre il ricordo di una comunità che mi ha voluto tanto bene, che è sempre stata molto comprensiva dei limiti del suo parroco e che spero vorrà ancora ricordarmi al Signore quando Egli mi inviterà a passare all’altra sponda». Don Aldo si è spento nella notte fra il 18 e il 19. I funerali sono stati cele- «Non ne volevo sapere della campagna e della fabbrica» Gli 85 anni di Cleto il ciabattino: «Quante scarpe ho aggiustato...» Cleto Mazzetti nel suo laboratorio SALUGGIA. Il calzolaio Cleto per Saluggia è un’istituzione. È nato nel 1925, a dicembre ha compiuto 85 anni. Pur di famiglia contadina, racconta, «non ne volevo sapere della campagna e della fabbrica, e nel settembre del ‘43 ho deciso di andare a lavorare come garzone da Oliaro, a Chivasso. Lì sono rimasto circa un anno: ci lavoravano cinque persone, facevano tutto a mano. Poi, alla fi ne del ‘44, mi sono messo per conto mio a Saluggia, dove ho lavorato sempre da solo». «In quel periodo a Saluggia c’erano cinque artigiani che aggiustavano le scarpe». Cosa è cambiato sul lavoro da allora? «Adesso non si cuce più, si usa la colla per le suole e per i tacchi». Quante scarpe ha preso in mano in tutti questi anni? «Così tante che è diffi cile ricordarmi. Il negozio l’ho chiuso nell’87». Si è mai fatto un paio di scarpe? «No, le ho fatte solo per la mia amata fi danzata e poi moglie, Egle». A parte il suo lavoro, qual è la sua passione? «La montagna, quando ero giovane andavo spesso». Auguri, Cleto! Una recente immagine di don Aldo. A destra: l’uscita del feretro dalla chiesa Pietro Greco brati nella Parrocchiale alla presenza dell’Arcivescovo di Vercelli, Padre Enrico Masseroni, e dei parroci dei paesi viciniori. Nell’omelia il vescovo ha svolto una rifl essione sull’eredità che il compianto sacerdote lascia nel cuore delle persone alle quali, proprio come il Buon Pastore del Vangelo, sapeva andare incontro con la cordialità che ha caratterizzato il suo apostolato: incantando i bambini, entusiasmando i giovani e condividendo la sofferenza con gli anziani e gli ammalati. Per il giorno dei funerali il Comune ha proclamato il lutto cittadino, con le bandiere a mezz’asta, la chiusura dei negozi alle dieci e un minuto di silenzio in Municipio e nelle scuole. Stefano Bolognesi: qui al Cottolengo si impara ad apprezzare quel che di bello la vita ci regala Il giovane saluggese è volontario alla Piccola Casa della Divina Provvidenza SALUGGIA. (r.s.) Nel settembre 2008, terminato il liceo, il saluggese Stefano Bolognesi ha deciso di svolgere il Servizio Civile Nazionale presso la scuola primaria e secondaria della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, ai più conosciuta come Cottolengo. «Da subito – racconta – mi sono trovato molto bene grazie al clima sempre collaborativo e disponibile di tutto il personale che lavora in quello che è il primo istituto come numero di alunni diversamente abili iscritti in tutto il Pie- monte. Da lì e nata la mia scelta di iscrivermi al Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria per poter diventare, un giorno, maestro. In seguito ho anche scelto di vivere al Cottolengo: infatti, insieme ad altri quattro ragazzi, faccio parte della “Comunità dei Tipi Loschi”, ossia viviamo all’interno della Piccola Casa e, in cambio di qualche ora di volon- Stefano Bolognesi «É il primo istituto come numero di alunni diversamente abili» tariato, riceviamo vitto e alloggio, cosa non da poco dato che siamo universitari che non abitano a Torino». «Questa esperienza – aggiunge Stefano – richiede molto impegno e può risultare faticosa perché ci si trova sempre a contatto con persone in diffi coltà, ma questo non è niente in confronto a quello che riceviamo in cambio da chi, nella sua semplicità, ci insegna quotidianamente ad apprezzare tutto ciò che di bello la vita ci regala». SEGUE DALLA PRIMA Il Pastore Buono La sua presenza pastorale in mezzo alla comunità saluggese non ha avuto sussulti né eccessi di notorietà, non fu mai autoritario nella conduzione del suo ministero. La gente, grandi e piccoli, lo andava a cercare sicura di non trovarsi di fronte al sacerdote giudice, al prete traffi cone da accattivarsi attraverso compromessi, ma al Pastore Buono che ascolta, comprende, consiglia e conforta, con l’arma della fede in Dio. Nato a Saluggia in via don Rampella il 1° luglio 1925, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948. Destinato alla Parrocchia di Masserano come viceparroco, nell’ottobre 1953, dopo la morte di don Grato Tappari, ebbe l’incarico di sostituirlo nel Benefi cio di San Giovanni di Saluggia e, contemporaneamente, quale Vicario parrocchiale (cioè viceparroco) quando era parroco da un anno don Vittorio Dattrino. Dopo la morte di don Dattrino, il 15 febbraio 1998 ebbe assegnata la parrocchia di Saluggia. Prima da viceparroco e poi da parroco, profuse ogni sua forza nell’Oratorio, allora al centro di tutte le attività culturali, folcloristiche, sportive oltre che religiose che si svolgevano in paese. Fu pure insegnante di religione nella Scuola Media di Saluggia. Curò il restauro del grande organo Bianchi della chiesa, fece fare l’impianto elettrico del campanile, l’illuminazione delle campane e l’automazione del suono. All’età di quasi ottant’anni, stante la scarsità di sacerdoti, l’Arcivescovo gli chiese di occuparsi anche delle parrocchie di Sant’Antonino e di alcune frazioni di Crescentino. Don Aldo, il Pastore Buono, ancora una volta ubbidì, ben sapendo l’onere cui andava incontro alla sua età. Don Aldo non fu solo buono e mite. Superando grandi diffi coltà di vario ordine, in previsione del quattrocentesimo anno di consacrazione della nostra chiesa parrocchiale, ebbe il coraggio di accollarsi l’impegno e l’onere di farla rimettere a nuovo, recuperando anche alcune parti pittoriche, quelle degli apostoli e dei santi, che nel precedente intervento erano state coperte. La nostra chiesa parrocchiale ci parlerà di lui ancora per lungo tempo. Don Aldo fu pure amministratore della nuova Casa di Riposo intitolata a Don Dattrino, dove ha chiuso gli occhi alle vicende terrene la notte del 19 gennaio. Ora riposa al cimitero a fi anco della sua mamma Maria. Giovanni Olivero vita saluggese GRANDE NORD ED ESTREMO SUD Cena etnica con Chef Kumalè Sabato 22 gennaio, nel salone del Centro Vita, Chef Kumalè e l’associazione confronto hanno organizzato una cena etnica: “I sapori del Grande Nord incontrano quelli dell’Estremo Sud”. I commensali hanno assaggiato speciaità tipiche danesi, irlandesi, svedesi e australiane. AMICI DEGLI ANIMALI Impariamo a capire i nostri cani Venerdì 21 e giovedì 27 gennaio al Centro Vita si sono svolte due serate informative con educatori cinofi li, a cura dell’associazione di volontariato Amici degli animali, per imparare a conoscere meglio i nostri cani, il loro comportamento e il loro linguaggio. SAN SEBASTIANO Festa dei priori al ristorante Domenica 23 gennaio era la festa di San Sebastiano, patrono di un popoloso rione saluggese. I priori, insieme a quelli del “gemellato” rione San Rocco, si sono ritrovati in un ristorante locale per celebrare la ricorrenza in compagnia. La festa all’aperto si farà, come sempre, ad agosto. LEGA TUMORI Tombola di beneficenza Domenica 30, dopo un lauto pranzo, presso un ristorante locale la sezione saluggese della Lega Italiana per la lotta contro i tumori ha organizzato una “tombola benefi ca” con ricchi premi e accompagnamento musicale. Una sessantina i partecipanti. SALESIANI Il ritrovo degli ex allievi Sempre domenica 30, in occasione della festa di San Giovanni Bosco, gli ex allievi salesiani si sono ritrovati. Dopo la messa celebrata da un sacerdote salesiano il gruppo è andato a pranzo con le famiglie e il parroco presso un ristorante locale. a cura di Pietro Greco
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