Tipi di fotografie astronomiche - Andrea Pagnoni
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Onde ra<strong>di</strong>o<br />
Lo stu<strong>di</strong>o del cielo nelle onde ra<strong>di</strong>o prese il via negli anni ’30 del novecento, quasi per caso.<br />
Nei primi anni del secolo si stava enormemente affermando la comunicazione ra<strong>di</strong>ofonica ed<br />
erano tanti gli esperimenti che si facevano tramite le antenne per cercare <strong>di</strong> sviluppare sempre<br />
più, e meglio, questa tecnologia. Diversi erano i laboratori de<strong>di</strong>cati, ma i Bell Laboratories<br />
americani erano forse i più avanzati, <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> numerosi strumenti e de<strong>di</strong>cando ampio<br />
spazio alla ricerca. Indagando su alcuni <strong>di</strong>sturbi che affliggevano le comunicazioni un tecnico<br />
Bell, Karl Jansky, trovò che in <strong>di</strong>rezione della costellazione del Sagittario, in piena Via Lattea,<br />
provenivano costantemente segnali ra<strong>di</strong>o. Era proprio l’emissione scaturita dalla nostra Galassia.<br />
Nel corso degli anni la ra<strong>di</strong>oastronomia <strong>di</strong>venne importantissima, ma è nel 1964 che, sempre<br />
casualmente e sempre dai Bell Laboratories, si fece una tra le scoperte più importanti per la<br />
storia dell’evoluzione scientifica: due ingegneri, Robert Wilson e Arno Penzias scoprirono una<br />
sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo che interferiva nelle comunicazioni, debole ma costante e proveniente allo<br />
stesso modo da qualsiasi zona del cielo. Anche se inconsciamente avevano scoperto sul campo<br />
ciò che un fisico russo, George Gamow, ipotizzò due decenni prima: la ra<strong>di</strong>azione cosmica <strong>di</strong><br />
fondo. Ossia la “traccia fossile” del Big Bang; una debolissima ra<strong>di</strong>azione nelle microonde<br />
(onde ra<strong>di</strong>o con lunghezza d’onda <strong>di</strong> 21 centimetri) della temperatura <strong>di</strong> 3° K.<br />
La famosa immagine scattata dal satellite COBE nel 1992. Le macchie rappresentano le variazioni <strong>di</strong> temperatura<br />
Questa scoperta fu una prova fortissima della vali<strong>di</strong>tà della teoria cosmologica del Big Bang.<br />
Un’ulteriore conferma si ha dalla fotografia scattata dal satellite COBE, nel 1992. Essa<br />
mostra, a seguito <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> misurazioni nella banda delle microonde, che la ra<strong>di</strong>azione<br />
non è uniforme, e le seppur piccolissime variazioni della sua temperature significavano un<br />
universo capace <strong>di</strong> formare galassie, miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> anni fa.<br />
Oltre questa avventurosa parentesi storica (doverosa)<br />
la ra<strong>di</strong>oastronomia ha continuato e continua tutt’ora<br />
a essere <strong>di</strong> fondamentale importanza per la ricerca e la<br />
comprensione dell’Universo. Vengono stu<strong>di</strong>ati il Sole,<br />
i pianeti ma anche esplosioni e resti <strong>di</strong> supernove, lenti<br />
gravitazionali (spiegati grazie alle teorie <strong>di</strong> Einstein) e<br />
oggetti lontani miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> anni luce, come quasar (giovani<br />
galassie, estremamente brillanti).<br />
Immagine ra<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un quasar sdoppiato per effetto <strong>di</strong> una lente gravitazionale<br />
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