Tipi di fotografie astronomiche - Andrea Pagnoni
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Introduzione<br />
Il cielo stellato è uno degli spettacoli più belli che la natura ci offre e da sempre l’uomo ne<br />
rimane affascinato.<br />
Sin dalle prime civiltà conosciute, Sole, stelle e pianeti rappresentavano una parte significativa<br />
nella vita degli in<strong>di</strong>vidui. Molto spesso erano parti integranti delle culture primitive, giocando<br />
un ruolo fondamentale nelle tra<strong>di</strong>zioni, negli usi e costumi, nella religione.<br />
I nostri primi antenati vivevano a stretto contatto con la natura e davanti ai loro occhi si<br />
manifestavano <strong>di</strong> continuo fenomeni che la loro ragione non poteva comprendere. Tali fenomeni<br />
venivano allora associati ad entità superiori, capaci quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> far piovere, scagliare fulmini,<br />
illuminare e riscaldare.<br />
Ecco che nacquero, così, una serie <strong>di</strong> dei, personaggi e racconti fantastici legati a quegli<br />
avvenimenti che oggi ci fanno quasi sorridere data la semplicità delle loro <strong>di</strong>namiche. Basta<br />
pensare al più banale e ripetitivo fenomeno astronomico: il sorgere e tramontare del Sole.<br />
Indagando tra le <strong>di</strong>verse culture, si viene a conoscenza, ad esempio, <strong>di</strong> come il passaggio del<br />
Sole in cielo venisse attribuito dai greci al <strong>di</strong>o Elios che, ogni mattina, guidava il carro del<br />
Sole, trainato da cavalli, sopra l’orizzonte, preceduto <strong>di</strong> poco dalla sorella Eos, dea dell’Aurora.<br />
Oppure al <strong>di</strong>o Ra, per gli egiziani, spesso rappresentato a bordo <strong>di</strong> una barca, mentre solca il<br />
cielo, da Est verso Ovest.<br />
In questa mappa sono visibili le figure relative alle costellazioni<br />
Emisfero Celeste Boreale. Uranometria, 1603 Emisfero Celeste Australe. Uranometria, 1603<br />
Con il passare dei secoli, le scoperte scientifiche iniziarono a spiegare quei fenomeni prima<br />
incomprensibili e l’uomo abbandonò le motivazioni attribuite alle <strong>di</strong>vinità; ma la sua curiosità<br />
verso il cielo non andava attenuandosi; piuttosto si evolse, e lo sguardo passò da una semplice<br />
contemplazione <strong>di</strong> avvenimenti a una osservazione più attenta a capire i meccanismi celesti.<br />
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