Tipi di fotografie astronomiche - Andrea Pagnoni
Tipi di fotografie astronomiche - Andrea Pagnoni
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<strong>di</strong>gitali è possibile variare gli ISO e anche qui impostando un valore alto si aumenta, oltre<br />
che la sensibilità, un “rumore” fasti<strong>di</strong>osissimo che va a deturpare l’immagine finale. Si tratta<br />
dell’equivalente della grana analogica, ma in questo caso è dovuta alla corrente elettrica che<br />
scalda il sensore; i pixel rispondono in maniera <strong>di</strong>versa e a caso, nella foto, si vedono punti più<br />
o meno luminosi. Anche qui maggiore il tempo, maggiore il rumore.<br />
Un altro tipo <strong>di</strong> fotografia a grande campo, detta “in parallelo”,<br />
necessita obbligatoriamente dello strumento astronomico<br />
per eccellenza: il telescopio. Ovviamente non lo si usa per<br />
fotografarci attraverso, ma come supporto della fotocamera,<br />
come fosse un cavalletto. Serve come “guida” per compensare<br />
il moto <strong>di</strong> rotazione terrestre. Infatti, una fotografia dal cavalletto<br />
tra<strong>di</strong>zionale non potrà avere tempi <strong>di</strong> posa lunghissimi, in quanto<br />
la Terra, girando su se stessa, produrrà un effetto <strong>di</strong> mosso sulle<br />
stelle, che invece rimangono fisse.<br />
La maggior parte dei telescopi hanno la possibilità, invece, <strong>di</strong><br />
inseguire gli oggetti celesti, che apparentemente si muovono<br />
in cielo, agendo su delle manopole o più comodamente,<br />
attivando dei particolari motori elettrici. In questo modo,<br />
se l’inseguimento è preciso, i tempi <strong>di</strong> posa si possono<br />
allungare notevolmente senza avere la percezione<br />
del mosso. Così si riescono a far risaltare anche i<br />
dettagli più deboli.<br />
Occorre perciò un accessorio che sia in<br />
grado <strong>di</strong> collegare i due strumenti.<br />
Alcuni telescopi hanno un vite a<br />
passo fotografico installata nella<br />
sommità della montatura. Altrimenti<br />
è possibile, con un po’ d’ingegno,<br />
costruirsi qualcosa che possa fare al<br />
caso nostro.<br />
Un oculare <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a focale con un<br />
reticolo illuminato all’interno, anche<br />
se non fondamentale, può essere<br />
utile per essere più precisi durante<br />
l’inseguimento, o per correggere<br />
eventuali errori dei motori.<br />
Il piccolo telescopio (Ø 114 mm) che utlizzo in alcune <strong>fotografie</strong> <strong>astronomiche</strong>.<br />
Si noti la montatura <strong>di</strong> tipo “equatoriale” sprovvista <strong>di</strong> motori. Tramite le due leve<br />
flessibili è possibile effettuare piccole correzioni <strong>di</strong> puntamento, utili, ad esempio, per<br />
inseguire gli oggetti celesti.<br />
Le <strong>fotografie</strong> a piccolo campo sono equamente <strong>di</strong>vise<br />
tra quelle che necessitano <strong>di</strong> lunghe e corte pose e gli<br />
strumenti necessari sono un po’ più specifici, alcuni dei<br />
quali <strong>di</strong> largo utilizzo per coloro che già da un po’ sono<br />
appassionati praticanti <strong>di</strong> astronomia.<br />
Il telescopio, in<strong>di</strong>spensabile nel “piccolo campo” dovrà<br />
essere adatto al tipo si soggetto.<br />
Ciò che è importante ai fini della fotografia è il rapporto<br />
focale del telescopio, che esattamente come in un obiettivo<br />
fotografico, ne in<strong>di</strong>ca la luminosità. Gli strumenti<br />
amatoriali hanno luminosità, per così <strong>di</strong>re, abbastanza<br />
Ecco cosa si vede guardando attraverso un telescopio con reticolo illuminato.<br />
Nel centro dei filamenti luminosi si posiziona una stella e si cerca <strong>di</strong> mantenerla ferma<br />
agendo sui movimenti micrometrici<br />
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