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Tipi di fotografie astronomiche - Andrea Pagnoni

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inseguire con ingran<strong>di</strong>menti molto alti, così si è molto più precisi!<br />

E’ molto utile un oculare con un reticolo illuminato all’interno. Si tratta <strong>di</strong> un filamento<br />

luminoso, inserito dentro l’oculare, che forma una croce. Un ulteriore punto <strong>di</strong> riferimento nel<br />

quale posizionare la stella guida. Non è tuttavia un accessorio in<strong>di</strong>spensabile, soprattutto se la<br />

posa non supera i 4-5 minuti.<br />

La macchina dovrà, per forza, consentire pose piuttosto lunghe, almeno <strong>di</strong> trenta secon<strong>di</strong>,<br />

per essere certi <strong>di</strong> ottenere qualcosa <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacente. Sono quin<strong>di</strong> consigliate le reflex che,<br />

impostando la posa B (bulb), permettono un qualsiasi tempo voluto dal fotografo.<br />

Per quanto riguarda gli obiettivi anche qui, come per la tecnica precedente, è bene mantenersi su<br />

focali corte e numeri f/ piccoli (obiettivi luminosi). Salendo con la focale si riesce a selezionare<br />

una piccola parte <strong>di</strong> cielo, ma è molto più <strong>di</strong>fficile ottenere immagini ferme.<br />

La messa a fuoco è forse la cosa più <strong>di</strong>fficile. Deve essere perfetta per ottenere stelle puntiformi.<br />

Se si lavora in <strong>di</strong>gitale, sono utili delle prove da rivedere al momento, e correggere in fase <strong>di</strong><br />

ripresa gli eventuali errori. Posizionare la ghiera della messa a fuoco su “infinito” non sempre<br />

garantisce la massima precisione. Diaframmando <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> stop e allungando quin<strong>di</strong> la<br />

profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> campo, si ha un fuoco sicuramente migliore. Inoltre chiudere il <strong>di</strong>aframma<br />

comporta anche ridurre notevolmente le aberrazioni dell’obiettivo. In<strong>di</strong>cativamente sono spesso<br />

buone, le foto realizzate tra f/4 e f/5.6, anche se richiedono tempi un po’ più lunghi.<br />

La procedura da effettuare per poter essere operativi richiede qualche passaggio fondamentale,<br />

ma tutto si può <strong>di</strong>re, tranne che sia complicata.<br />

Innanzi tutto occorre precisare che il telescopio dovrà essere equipaggiato <strong>di</strong> una montatura<br />

“equatoriale”, adatta all’inseguimento degli oggetti celesti. Sebbene anche le montature<br />

“altazimutali” permettano <strong>di</strong> farlo, le <strong>fotografie</strong> con essa effettuate risulteranno affette dalla<br />

“rotazione <strong>di</strong> campo”. (Ve<strong>di</strong>amo in seguito che significa).<br />

La prima cosa necessaria è lo “stazionamento” del telescopio. Tecnicamente significa renderlo<br />

parallelo con l’asse terrestre, facendo puntare l’asse polare del telescopio verso un polo celeste<br />

(ovviamente per noi, si parla <strong>di</strong> polo Nord), in modo da renderlo effettivamente pronto per<br />

l’inseguimento. Le istruzioni per lo stazionamento si trovano solitamente nel manuale allegato<br />

allo strumento oppure facilmente, facendo una ricerca sul Web. Dopo le prime volte, lo<br />

stazionamento risulterà molto semplice e intuitivo e non richiederà più <strong>di</strong> una manciata <strong>di</strong><br />

minuti. E’ importante curare questa prima fase poiché uno stazionamento ben fatto semplifica<br />

notevolmente l’inseguimento.<br />

Il passo successivo è collegare la macchina al telescopio. Alcune montature hanno una vite<br />

con passo fotografico sulla sommità. In questo caso i due strumenti appaiono perfettamente<br />

allineati e paralleli. Quin<strong>di</strong> ognuno punterà la stessa zona <strong>di</strong> cielo. Oppure esistono numerosi<br />

raccor<strong>di</strong>, da applicare in <strong>di</strong>verse parti della montatura, per fissare la macchina in parallelo.<br />

Quello proposto è un pezzo da me progettato e fatto realizzare da un fabbro.<br />

Il sostegno in dettaglio.<br />

Consente <strong>di</strong> fissare qualsiasi fotocamera me<strong>di</strong>ante la vite a passo fotografico<br />

(<strong>di</strong> fianco a destra) e <strong>di</strong> eseguire <strong>fotografie</strong> in parallelo sfruttando un allineamento<br />

<strong>di</strong>sassato, utile per essere più precisi nell’inseguimento 35

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