Per - Modenacinquestelle.it

28 diritti consumi scelte
VIOLENZA DIMEZZATA E SPETTATORI IN CRESCITA?
Sulla tessera del tifoso
Maroni dà i numeri
• LORENZO MISURACA
presentato senza alcun imbarazzo
davanti ai presidenti Siè
dei club della serie A, Roberto
Maroni, snocciolando cifre e dati sul presunto
successo della tessera del tifoso:
dall’entrata in vigore della card obbligatoria,
con l’inizio del campionato di calcio, la
violenza negli stadi si sarebbe addirittura
dimezzata.
Eppure, le reazioni a un tale successo
proclamato dal ministro degli Interni sono
di tutt’altro segno. A parte il tifo organizzato,
che come promesso ha rifiutato in blocco
la tessera, critiche arrivano da molti
esperti del settore, dal mondo istituzionale
e, soprattutto, da chi quelle disposizioni
dovrebbe applicarle. Si tratta delle paradossali
scelte di diverse questure, che in
molti casi, dall’inizio del campionato, hanno
disatteso le indicazioni del ministro
Maroni, proprio per non mettere a rischio
la sicurezza degli spettatori.
Sono tanti, dunque, i motivi per cui le dichiarazioni
di Maroni di fine ottobre sono
suonate inaspettate. Dopo i primi 8 turni di
campionato, per il ministro dell’Interno
“sono aumentati gli spettatori, si sono ridotte
del 50% le partite con incidenti e il
numero dei feriti è diminuito del 90% ri-
spetto alle prime 8 partite dell’anno scorso.
È merito anche delle nostre misure,
nonostante le polemiche e l’opposizione
degli ultras’’, aggiunge Maroni.
Obietta Lorenzo Contucci, avvocato
romano esperto di legislazione antiviolenza:
“I dati forniti da Maroni sono privi
di qualsiasi verifica. Non risulta che
esistano statistiche di questo tipo, e se
ci sono, non sono state rese pubbliche”.
Al contrario, basta guardare i dati pubblici
più recenti dell’Osservatorio nazionale
sulle manifestazioni sportive
(Casms), per capire che l’interpretazione
di Maroni è un po’ forzata.
La tendenza alla diminuzione degli
incidenti negli stadi è precedente all’introduzione
della tessera del tifoso. Per
fare un esempio: a gennaio del 2009, citando
i dati del girone d’andata, il
Casms annunciava che in un anno il numero
di incontri con feriti era diminuito
del 28,2% e che il numero dei feriti tra i
civili era diminuito del 66,1%.
I motivi per cui molti ritengono quella di
Maroni poco più che propaganda priva di
fondamento sono più d’uno. Dice Contucci:
“La direttiva del ministro degli Interni
prevede che i tifosi della squadra in trasferta
senza tessera del tifoso non possano
essere ammessi nel settore ospiti. Ma
il Salvagente/11-18 novembre 2010
INTANTO, LE QUESTURE COMIN-
CIANO A DISATTENDERE LE DI-
RETTIVE. E PROPRIO IN NOME
DELLA SICUREZZA NEGLI STADI.
nulla vieta loro di fare un biglietto per la
tribuna o altri settori dove le due tifoserie
entrano in contatto, aumentando di molto
il rischio di scontri”.
L’avvocato romano cita due casi clamorosi
di smentita di quanto sostenuto dal ministro
degli Interni: “Lo scorso 31 ottobre, durante
la partita Roma-Lecce, il questore Tagliente
ha disatteso le disposizioni di Maroni
mandando i tifosi del Lecce senza tessera
nel settore ospiti. Quelli con la tessera sono
stati spostati nella tribuna Monte Mario. Lo
ha fatto per evitare promiscuità tra ultras di
diversi colori, proprio per garantire la sicurezza.
Anche nella partita Inter-Juventus
del 3 ottobre il questore ha fatto una scelta
del genere”. A partita iniziata, infatti, la Questura
di Milano ha deciso di dirottare i tifosi
juventini senza tessera nel settore ospiti per
allontanarli dagli ultras nerazzurri.
I rischi, segnalati già lo scorso luglio dal
Salvagente, sono parecchi. Come per il biglietto
nominale, i controlli dei documenti
all’ingresso sono rari, e le possibilità di
farla franca con il biglietto comprato da un
amico non diffidato sono alte.
A distanza di tre mesi dalla denuncia del
Salvagente, sembrano più che fondati i timori
sulla vera natura della tessera del tifoso:
uno strumento per portare nuovi clienti
alle banche che la stampano sotto forma
di carta di credito ricaricabile, e nuovi utili
al merchandising delle società sportive.
Centinaia di migliaia di nuovi clienti sono
già “finiti nelle mani” di gruppi privati, come
Banca Intesa-San Paolo, Lottomatica,
Poste italiane ed Erg, e costretti a subire
tassi di interesse, spese di gestione e commissioni,
di una tessera spacciata come “indispensabile”
per la sicurezza negli stadi.
Se non è una trappola questa...