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LA COPIA DEVE ARRIVARE AGLI ABBONATI<br />

ENTRO GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE<br />

Poste <strong>it</strong>aliane spa - spedizione in a. p. D.L. 353/03 (conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Roma<br />

Settimanale dei Dir<strong>it</strong>ti, dei Consumi e delle Scelte Anno19 • n. 44 • 11-18 novembre 2010 2<br />

••• PAG. 7/ATTUALITÀ<br />

Bus, treni e metro<br />

I tagli di Tremonti<br />

li pagano gli utenti<br />

••• PAG. 23/DIRITTI<br />

23/DIRITTI<br />

Fondo Fondo di garanzia garanzia<br />

Brambilla Brambilla cancella cancella<br />

i dir<strong>it</strong>ti del turista turista<br />

••• PAG. 31/SCELTE<br />

Lady Gaga tra m<strong>it</strong>o<br />

e provocazioni<br />

entusiasma l’Italia<br />

IN REGALO<br />

La Guida<br />

al dig<strong>it</strong>ale<br />

terrestre<br />

Test su 10 modelli: reggono il confronto con il 3D?<br />

I Led accendono<br />

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Allego:<br />

❏ Fotocopia della ricevuta di versamento sul c/c postale n.<br />

69412005, intestato a Ed<strong>it</strong>oriale Il Salvagente Società Cooperativa,<br />

via Pinerolo 43, 00182 Roma.<br />

❏ Fotocopia del bonifico effettuato sul conto corrente bancario<br />

presso Banca popolare Etica: codice IBAN IT24 P050 1803 2000<br />

0000 0100 277.<br />

Il mio indirizzo è:<br />

Nome ......................................................................................................<br />

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L’abbonamento-regalo è per:<br />

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C<strong>it</strong>tà .......................................................Prov .........................................<br />

Informativa ex art. 13 Dlgs 196/2003 I dati personali saranno trattati esclusivamente per la<br />

gestione degli abbonamenti. Una più dettagliata informativa sui dir<strong>it</strong>ti degli interessati sarà<br />

forn<strong>it</strong>a un<strong>it</strong>amente alla prima copia inviata agli abbonati.


il Salvagente/11-18 novembre 2010 3 parliamone<br />

Pompei e Veneto<br />

i due simboli<br />

della nostra incuria<br />

•MARIO TOZZI<br />

Geologo, autore e conduttore televisivo<br />

Q uando<br />

piove molto non guardare in cielo, ma a terra, dice l’antico adagio cinese<br />

fino dalla notte dei tempi. E anche in questo scorcio di inverno il suggerimento<br />

andrebbe accolto: non ci sarebbero le v<strong>it</strong>time e i danni che abbiamo di fronte, se avessimo<br />

posto maggiore attenzione a quanto si stava profilando sul nostro terr<strong>it</strong>orio nazionale<br />

da mezzo secolo a questa parte. Avremmo ev<strong>it</strong>ato migliaia di morti e danni alle attiv<strong>it</strong>à<br />

produttive. Di più: non avremmo messo in pericolo il nostro patrimonio storico e artistico<br />

che si comporta, ai fini delle frane, né più né meno di come fa l’argilla delle colline, si<br />

sbriciola e cola a valle.<br />

La torre campanaria di Pavia e le mura aureliane a Roma<br />

erano già stati esempi eloquenti di come non si devono<br />

gestire i beni culturali. Pompei e il Veneto sono solo<br />

due punte emergenti del gigantesco iceberg<br />

della nostra inefficienza, incuria e malafede.<br />

Eh sì, perché noi già lo sapevamo bene: nel<br />

1966 la commissione De Marchi mise in<br />

luce la gravissima fragil<strong>it</strong>à del nostro<br />

terr<strong>it</strong>orio dal punto di vista del rischio<br />

idrogeologico. Eravamo all’indomani<br />

dell’alluvione di Firenze e della clamorosa<br />

acqua alta di due metri a Venezia.<br />

Oggi, se piovesse come in quell’inizio di<br />

novembre, l’Arno esonderebbe facendo<br />

molti più danni che cinquant’anni fa.<br />

Oggi, quando è piovuto più di quel periodo, il Veneto<br />

è annegato in un’acqua mai vista. Eppure nessuno<br />

sembra farci caso e, anzi, in molti si appellano a<br />

un fatto nuovo pure vero, ma comunque ancora secondario.<br />

Le piogge stanno cambiando per via del surriscaldamento climatico<br />

in atto, e oggi piovono in tre o quattro ore quei millimetri di pioggia che, un tempo,<br />

cadevano in alcuni giorni. E questo fa la differenza: le “bombe d’acqua” sono difficili<br />

da evacuare da parte degli alvei fluviali. Dunque una parte di vero c’è nell’invocare<br />

condizioni meteorologiche eccezionali. <strong>Per</strong>ò quegli alvei sono già ricoperti di asfalto e<br />

cemento, costru<strong>it</strong>i all’inverosimile, fino al punto che non possono più assorbire le precip<strong>it</strong>azioni<br />

e convogliarle in profond<strong>it</strong>à come natura vorrebbe. Così si intasano e sommergono<br />

tutto. E tutto ciò avviene nell’indifferenza generale di chi ci governa, che taglia<br />

colpevolmente i fondi del ministero della Cultura (-30%), ma ancora più pesantemente<br />

quelli al ministero dell’Ambiente (-60%), dimenticando che quello che eventualmente<br />

tagli oggi dovrai rimettere in conto domani, però a costi cinque volte maggiorati.<br />

Insomma, ancora colpa nostra, pure se oggi vanno di moda le “alluvioni esplosive”;<br />

colpa di un cambiamento climatico che, comunque, dipende ancora da noi.<br />

Rc-auto, prosegue<br />

la fuga dal Sud<br />

Dov’è il governo?<br />

•ANNA RITA FIORONI<br />

Senatrice del Part<strong>it</strong>o democratico<br />

N<br />

el Sud del paese migliaia di c<strong>it</strong>tadini rischiano di trovarsi repentinamente<br />

impossibil<strong>it</strong>ati ad adempiere all’obbligo di contrarre la Rc-auto.<br />

Alcune principali compagnie di assicurazione stanno infatti dando la disdetta<br />

ai danni dei propri clienti, compresi i più virtuosi, delle polizze vigenti,<br />

cercando anche di disincentivare la sottoscrizione di nuove polizze,<br />

presentate a condizioni oltremodo esose. Infatti, anteponendo la logica del<br />

mero prof<strong>it</strong>to, r<strong>it</strong>engono appetibili per la rete commerciale<br />

le sole regioni centro-settentrionali considerate<br />

meno rischiose per quanto concerne il mani-<br />

TELONIUS<br />

festarsi di fenomeni fraudolenti. Questo comportamento<br />

censurato dallo stesso presidente<br />

dell’Ant<strong>it</strong>rust, Antonio Catricalà, non può<br />

che intendersi come “un dissimulato rifiuto<br />

a contrarre”. A ciò si deve aggiungere<br />

che negli anni abbiamo assist<strong>it</strong>o<br />

a un’insufficiente pol<strong>it</strong>ica di<br />

perseguimento delle frodi da parte<br />

delle stesse compagnie di assicurazione<br />

che, invece di contrastare i<br />

comportamenti illec<strong>it</strong>i, hanno sempre<br />

prefer<strong>it</strong>o rideterminare l’importo<br />

dei premi a causa della maggiore sinistros<strong>it</strong>à<br />

delle regioni meridionali, e in<br />

danno dei contraenti onesti.<br />

Di fronte a tali comportamenti scorretti e all’oggettiva<br />

rarefazione della rete assicurativa<br />

nelle regioni meridionali (si pensi solo alla campagna<br />

di disdette iniziata dall’Ina Ass<strong>it</strong>alia del gruppo Generali<br />

in Campania, Calabria e Puglia), il vero sconcerto è senz’altro dato<br />

dalla posizione del governo: semplicemente inesistente! Senza tralasciare<br />

che anche l’Isvap ha in corso diverse istruttorie a tale propos<strong>it</strong>o.<br />

La decima commissione del Senato, di cui faccio parte, ha avviato un’indagine<br />

conosc<strong>it</strong>iva sulle assicurazioni Rc-auto e ha già sent<strong>it</strong>o Isvap, Ania,<br />

Ant<strong>it</strong>rust, Ina Ass<strong>it</strong>alia. Sarebbe auspicabile che la commissione arrivasse,<br />

una volta conclusa l’indagine conosc<strong>it</strong>iva, a formulare una proposta<br />

normativa condivisa per risolvere il problema del progressivo abbandono<br />

del Sud da parte delle compagnie assicurative.<br />

Nel frattempo è urgente un risolutivo intervento del governo, prima che<br />

al Sud si manifesti la necess<strong>it</strong>à di dover ricostruire un sistema assicurativo<br />

del tutto nuovo.


4<br />

Sommario<br />

Nuovissima serie, anno 19, numero 44.<br />

Direttore responsabile: Riccardo Quintili.<br />

Vicedirettrice: Francisca Colli.<br />

Direttore ed<strong>it</strong>oriale: Rocco Di Blasi.<br />

Impaginazione:<br />

Claudia La Torre, Monica Rodriguez.<br />

In redazione: Barbara Cataldi, Enrico Cinotti<br />

(vicecaposervizio), Giorgia Nardelli,<br />

Marta Strinati (vicecaposervizio),<br />

Massimo Ghiara (collaboratore).<br />

In segreteria di redazione:<br />

Enza Ciminelli, Silvia Pagliarini.<br />

Marketing e pubblic<strong>it</strong>à: Federico Vend<strong>it</strong>ti.<br />

In amministrazione: Daniela Fagioli.<br />

Progetto grafico: Fabio Bolognini.<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

(in ordine di apparizione): Mario Tozzi, Anna R<strong>it</strong>a<br />

Fioroni, Patrizia Pallara, Paolo Onesti, Barbara Liverzani,<br />

Eugenio Manca, Luisella Costamagna, Antonio Lubrano,<br />

Lorenzo Stracquadanio, Roberto Quintavalle, Barbara<br />

Tassoni, Monica Timba, Delia Vaccarello, Lorenzo<br />

Misuraca, Giusi Colmo, Antonio Zollo, V<strong>it</strong>o Lamberti,<br />

Eleonora Bujatti, Giuliana Zoppis, Martino Ragusa,<br />

Linda Grilli, Francesco Piromallo, Francesca Mossa,<br />

Gianluca Felicetti, Carmen Giusti, R<strong>it</strong>a De Buono.<br />

Telonius è di Janna Carioli.<br />

Vietata la riproduzione di articoli, test<br />

e relative tabelle, senza preventiva<br />

autorizzazione del “Salvagente”.<br />

Questo numero è stato chiuso in tipografia<br />

l’8/11/2010.<br />

Ed<strong>it</strong>ore: Ed<strong>it</strong>oriale Il Salvagente Società<br />

Cooperativa s.c. a r.l.<br />

Presidente: Bruno Superti.<br />

Stampa: Union Printing spa, statale<br />

Cassia Nord km 87, V<strong>it</strong>erbo.<br />

Distribuzione esclusiva per l’Italia: Parrini<br />

e C. spa, via di Santa Cornelia 9, 00060 Roma.<br />

Iscrizione numero 212 del 3 aprile 1992<br />

al Tribunale di Roma.<br />

Questa testata fruisce dei contributi statali<br />

diretti della legge 7 agosto 1990, n. 250.<br />

Arretrati: chiedeteli a “Il Salvagente”,<br />

via Pinerolo 43, 00182 Roma, inviando<br />

per ogni copia richiesta € 4,00 in francobolli.<br />

ISSN 1123 - 7236.<br />

Direzione e redazioni<br />

Roma (00182), via Pinerolo 43. Tel. 06/7020265,<br />

06/7020413, 06/7020440. Fax 06/7020026.<br />

Bologna (40125), via Santo Stefano 13.<br />

Tel. 051/233383, 051/273574. Fax 051/2759028.<br />

Quotidiano on line: www.ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

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E-mail: redazione@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

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Numero Verde<br />

800-015260<br />

Il numero verde è a disposizione per gli abbonamenti<br />

dal martedì al giovedì nel seguente orario: 10-13 e 16-18.<br />

abbonati@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

Attual<strong>it</strong>à<br />

SalviamociGente 5<br />

● SalvaCondominio 6<br />

● ProntoPensioni 6<br />

Treni, bus, metro: la stagione dei tagli 7<br />

● P<strong>it</strong> Stop/Il mio saluto a Pasolini 10<br />

● Le parole della settimana 11<br />

● Io, un c<strong>it</strong>tadino 11<br />

Consumi<br />

Tv al Led: test sugli schermi ad alta qual<strong>it</strong>à 12<br />

Glutei da Masai, basta un paio di scarpe? 16<br />

Probiotici, braccio di ferro con l’Efsa 19<br />

● Notizie dal mondo 21<br />

● InformaGiusto 22<br />

● Promemoria 22<br />

Tuttoconsumatori<br />

A cura del Cncu al centro<br />

Dir<strong>it</strong>ti<br />

La Brambilla lascia a terra il Fondo 23<br />

Salvagiovani/Un r<strong>it</strong>o contro l’odore della v<strong>it</strong>a 26<br />

Maroni dà i numeri sulla tessera del tifoso 28<br />

● TerzaEtà 29<br />

● SpazioCivile 30<br />

● Amico di penna 30<br />

Scelte<br />

Lady Gaga tra provocazioni ed emozioni 31<br />

Bisso, la seta che nasce dal mare 34<br />

● Casamia Casamia 35<br />

● Sì, mangiare 35<br />

Ciambella/Fine anno nel segno della Pigotta 36<br />

In movimento/Guida sicura... fin da piccoli 36<br />

Dedicato ai ragazzi 38<br />

● LeggoVedoSento 39<br />

● Il mio bestiario 41<br />

● Piante&Piante 41<br />

● Il Teledipendente 42<br />

● Fenomenale! 42<br />

Annuale senza omaggio 50 €<br />

Annuale con omaggio 55 €<br />

Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 60 €<br />

Doppio+omaggi 90 €<br />

Tre mesi (solo carta) 15 €<br />

Sei mesi (solo carta) 28 €<br />

Annuale senza omaggio 25 €<br />

Annuale con omaggio 30 €<br />

Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 35 €<br />

Un numero 1 €<br />

Un articolo 0,80 €<br />

Uno speciale 0,90 €<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

ABBONAMENTI 2010<br />

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I versamenti possono essere fatti con<br />

carta di cred<strong>it</strong>o su www.salvagente.<strong>it</strong> o<br />

sul conto corrente postale numero<br />

69412005 intestato a Ed<strong>it</strong>oriale Il Salvagente<br />

Società Cooperativa, via Pinerolo<br />

43, 00182 Roma oppure tram<strong>it</strong>e bonifico<br />

bancario presso Banca Popolare Etica:<br />

codice IBAN IT24 P050 1803 2000<br />

0000 0100 277. Specificate esattamente<br />

la causale e l’indirizzo dell’abbonato.


il Salvagente/11-18 novembre 2010 5 SalviamociGente<br />

Caro Salvagente,<br />

dopo il vostro articolo su Iva e metano ho<br />

telefonato all’amministratore del mio<br />

condominio che mi ha risposto che non è<br />

possibile nessun rimborso. È vero? Questo<br />

significa anche che non ci sarà alcuna<br />

detrazione neanche per il futuro?<br />

MARGHERITA FURIONI<br />

MILANO<br />

Caro Salvagente,<br />

una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate<br />

ha complicato la richiesta del rimborso.<br />

Dove c’è il riscaldamento centralizzato,<br />

generalmente i condomini/inquilini<br />

hanno un’utenza gas per i fornelli o per i<br />

fornelli+scaldabagno e gli è già stata<br />

applicata l’Iva al 10%, pertanto nella<br />

richiesta di rimborso è necessario dire di<br />

quanta Iva del 10% hanno già fru<strong>it</strong>o, poi<br />

il rimborso va ridistribu<strong>it</strong>o fra tutti in base<br />

ai millesimi, tenendo conto di quanto già<br />

usufru<strong>it</strong>o.Una “operazione” praticamente<br />

impossibile, e se lo fosse, il problema<br />

rimarrebbe per i consumi futuri. La<br />

soluzione più semplice è:<br />

- le aziende del gas applicano d’ora in poi<br />

l’Iva del 20% ai singoli utenti per fornelli<br />

e/o fornelli+scaldabagno e per il passato<br />

fatturano la differenza non addeb<strong>it</strong>ata;<br />

- l’amministratore chiede il rimborso<br />

dell’Iva pagata in più comunicando quanti<br />

sono gli utenti ma senza dover informare i<br />

consumi già addeb<strong>it</strong>ati ai singoli. Non è la<br />

soluzione perfetta ma è praticabile.<br />

SABRINA PROCICCHIANI<br />

FORLÌ<br />

Cari lettori,<br />

su Iva e gas metano sono arrivate molte domande,<br />

per rispondere alle quali ci vuole ancora<br />

un po’ di pazienza. A metà ottobre l’Agenzia<br />

delle Entrate ha finalmente stabil<strong>it</strong>o<br />

che anche anche chi si riscalda con una caldaia<br />

condominiale ha dir<strong>it</strong>to all’Iva ridotta al<br />

10% sui primi 480 mc di consumo annuo. Il<br />

chiarimento è arrivato soltanto grazie alla<br />

tenacia del Sunia. Ma il fisco non ha risolto i<br />

dubbi. Né l’ha fatto la seconda risoluzione<br />

dell’Agenzia delle Entrate. In questa fase è<br />

inutile avanzare ipotesi: si rischia di essere<br />

più realisti del re. <strong>Per</strong> il Sunia, la prima cosa<br />

da fare è chiedere ai gestori la rest<strong>it</strong>uzione<br />

dell’Iva. Spetta alle aziende del gas calcolarne<br />

l’importo, perché a ciascun contratto di<br />

forn<strong>it</strong>ura sia garant<strong>it</strong>o il dir<strong>it</strong>to dello sgravio.<br />

È invece inaccettabile che l’amministratore<br />

di condominio rifiuti di agire nell’interesse<br />

della proprietà che rappresenta.<br />

Iva sul metano,<br />

la part<strong>it</strong>a dei rimborsi<br />

•A CURA DI RICCARDO QUINTILI<br />

Come fermare<br />

i vend<strong>it</strong>ori Enel<br />

Caro Salvagente,<br />

scrivo per segnalare il<br />

comportamento scorretto<br />

dei numerosi agenti di<br />

Enel Energia che, da molti<br />

mesi a questa parte,<br />

persegu<strong>it</strong>ano gli ab<strong>it</strong>anti<br />

del mio condominio (e<br />

non solo) con le loro proposte<br />

commerciali. Le vis<strong>it</strong>e<br />

di questi incaricati,<br />

inizialmente sporadiche,<br />

si sono fatte sempre più<br />

frequenti, sino ad arrivare<br />

a 4-5 volte al mese. Oggi,<br />

poi, hanno suonato ai nostri<br />

campanelli per ben<br />

due volte, mattina e pomeriggio.<br />

Si presentano<br />

come agenti Enel, senza<br />

specificare che si tratta di<br />

Enel Energia; solo una<br />

volta entrati in casa “svelano”<br />

di occuparsi della<br />

forn<strong>it</strong>ura di gas metano, e<br />

provano a convincere il<br />

malcap<strong>it</strong>ato condomino a<br />

cambiare gestore. Che<br />

cosa si può fare per porre<br />

fine a questa piccola ma<br />

fastidiosa prepotenza?<br />

Laura Santi<br />

Funo di Argelato (BO)<br />

Cara Laura,<br />

segnali questi comportamenti<br />

all’Enel e allo Sportello<br />

per il consumatore dell’Aeeg<br />

(numero verde 800-166654).<br />

E, se non cessano, si rivolga<br />

a un’associazione dei consu-<br />

matori che possa lim<strong>it</strong>arne<br />

gli abusi.<br />

•••<br />

Alluvioni<br />

e acqua piovana<br />

Caro Salvagente,<br />

ti scrivo dopo i disastri<br />

che hanno sconvolto parte<br />

della mia regione. Visto<br />

che la triste storia si ripete<br />

e se non facciamo qualcosa<br />

di importante succederà<br />

ancora, approf<strong>it</strong>to<br />

della vostra voce per fare<br />

un appello. Oltre a tutti i<br />

lavori di manutenzione<br />

del terr<strong>it</strong>orio si dovrebbe<br />

riflettere su come gestire<br />

le acque meteoriche. Mi<br />

spiego: le acque dei tetti<br />

potrebbero andare nei<br />

giardini e quelle delle<br />

strade nei parchi pubblici.<br />

Ora invece le inviamo<br />

tutte a valle, e chi c’è dopo...<br />

si arrangi. Anche l’area<br />

in cui vivo è costru<strong>it</strong>a<br />

così e se un domani Adria,<br />

che è a valle lungo il<br />

canale in cui scarica la<br />

mia via, dovesse alluvionarsi<br />

anch’io mi sentirei<br />

responsabile.<br />

Lettera firmata<br />

Bosaro (RO)<br />

Caro Maurizio,<br />

la cura per l’ambiente dovrebbe<br />

passare anche per atti<br />

come quello che lei propone.<br />

Se mai vivessimo in un<br />

paese in grado di guardare<br />

oltre il proprio naso.<br />

•••<br />

Le puzze<br />

degli Skifidol<br />

Caro Salvagente,<br />

da un po’ di tempo sono<br />

Care lettrici e cari lettori,<br />

non perdete l’appuntamento con www.ilsalvagente.<strong>it</strong>, il nostro<br />

quotidiano on line dei consumatori e i suoi approfondimenti. A chi<br />

ci scrive ricordiamo che non pubblichiamo lettere non firmate, a<br />

meno di un’esplic<strong>it</strong>a richiesta. Gli indirizzi e-mail, se non accompagnati<br />

da nome, cognome e c<strong>it</strong>tà, sono pubblicati integralmente.<br />

in vend<strong>it</strong>a piccoli giochi<br />

gommosi dai colori sgargianti,<br />

in bustina chiamati<br />

Skifidol Splaff, costano<br />

meno di 3 euro l’uno e si<br />

acquistano in edicola.<br />

Mia figlia di 5 anni ne ha<br />

voluti alcuni ma, appena<br />

aperte le bustine sigillate,<br />

non ho potuto non notare<br />

un forte odore acre simile<br />

a quello di un solvente.<br />

Preoccupata per la possibile<br />

presenza di sostanze<br />

tossiche, ho vis<strong>it</strong>ato il<br />

s<strong>it</strong>o del produttore ma,<br />

oltre le necessarie indicazioni<br />

circa l’età idonea<br />

per l’uso (consigliato a<br />

bambini di età non inferiore<br />

ai 5 anni), non erano<br />

presenti altri dati.<br />

Avete informazioni su<br />

questi giochi?<br />

T<strong>it</strong>ti Zingone<br />

Brescia<br />

Cara T<strong>it</strong>ti,<br />

i giochetti della Gedis (proprietaria<br />

del marchio Skifidol)<br />

sono fin<strong>it</strong>i più volte<br />

sotto i riflettori della cronaca<br />

con diverse accuse. In<br />

un caso, quello delle figurine<br />

puzzolenti, l’azienda<br />

aveva addir<strong>it</strong>tura r<strong>it</strong>irato<br />

i prodotti dalle edicole, per<br />

precauzione. Ma le analisi<br />

non hanno mai confermato<br />

la presenza di sostanze tossiche.<br />

Dunque, gusti a parte,<br />

fino a prova contraria<br />

questi giochi dovrebbero essere<br />

innocui.


6 rubriche<br />

SalvaCondominio<br />

Patrizia Pallara<br />

Non è possibile<br />

dire no alla sua<br />

parte di spesa<br />

Cari amici, nel nostro condominio ci sono cose<br />

che non quadrano. <strong>Per</strong> esempio, per le spese<br />

“varie” sono messi in bilancio 3.500 euro senza<br />

specifiche. La ripartizione delle spese di riscaldamento<br />

non rispetta le tabelle millesimali,<br />

penalizzando chi si trova ai piani più alti e<br />

spende comunque di più per scaldare l’ab<strong>it</strong>azione.<br />

Ho deciso di sospendere il pagamento<br />

delle mie quote: ho fatto bene?<br />

ANNABELLA MACRÌ, LATINA<br />

La<br />

tentazione di non pagare, per protesta<br />

e fino a che non si fa chiarezza<br />

sulle questioni oscure, spesso è forte. Ma il<br />

condomino che, per queste ragioni, decide di<br />

non continuare a contribuire e di sospendere<br />

ProntoPensioni<br />

Paolo Onesti<br />

Con 40 anni pieni<br />

il 36-38% rispetto<br />

all’ultimo redd<strong>it</strong>o<br />

Caro Salvagente, lavoro dal febbraio 1996 con<br />

l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata<br />

Inps. A oggi ho versato circa 15 anni di contributi<br />

senza interruzioni e con contratti di lavoro<br />

rinnovati annualmente. Ho letto che anche<br />

40 anni di contributi potrebbero non garantire<br />

un minimo v<strong>it</strong>ale: in sostanza, dovrei continuare<br />

a lavorare per tirare avanti. Sono voci<br />

infondate o devo preoccuparmi davvero?<br />

ELIGIO ZANARDI, ROMA<br />

Caro signor Zanardi, una cosa è certa: con un’anzian<strong>it</strong>à<br />

contributiva piena (40 anni) la pensione non supererà<br />

mai - ma si sapeva già nel 1995 - il 36-38% dell’ultimo<br />

redd<strong>it</strong>o dichiarato. Negli anni 80 ci vantavamo<br />

di essere uno dei paesi (al mondo) con il sistema<br />

i pagamenti espone il condominio<br />

a difficoltà gestionali ed<br />

economiche. L’art. 1104 del codice<br />

civile dice che ogni partecipante<br />

deve contribuire alle<br />

spese necessarie per la conservazione<br />

e per il godimento<br />

della cosa comune e alle spese<br />

deliberate dalla maggioranza.<br />

E l’articolo 1108 c. c. aggiunge che il condomino<br />

non può sottrarsi al pagamento delle<br />

quote dovute per la conservazione delle parti<br />

comuni, neppure se rinuncia al proprio dir<strong>it</strong>to<br />

su di esse. Al dovere di contribuire corrisponde<br />

il dir<strong>it</strong>to di ciascuno di fare uso e di<br />

godere dei beni di tutti.<br />

L’obbligo che è in capo a ogni partecipante<br />

si definisce “propter rem” perché è strettamente<br />

connesso alla cont<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à del dir<strong>it</strong>to<br />

di proprietà che i condomini hanno sulle<br />

cose e sui servizi comuni (Cassazione 16 dicembre<br />

1988, n. 6844). Questo obbligo non<br />

deriva dall’effettivo uso dei beni e dei servizi<br />

comuni, ma trae fondamento dal dir<strong>it</strong>to<br />

di proprietà (Cassazione 25 maggio 1973, n.<br />

1585). E non c’è un dovere a rimborsare le<br />

spese sostenute dal condominio, ma c’è un<br />

vincolo ad anticipare quelle occorrenti per<br />

previdenziale più avanzato e solidale.<br />

Non è più così. Il lavoro parasubordinato,<br />

come il suo, è stato il<br />

“colpo basso” al sistema previdenziale<br />

e a tutti i principi cardine cost<strong>it</strong>uzionali<br />

che non avrebbero dovuto<br />

in nessun caso essere svil<strong>it</strong>i o messi<br />

da parte: molto comodo per alcuni,<br />

ma nefasto per chi lavora. Quanti<br />

controlli sono effettuati per ev<strong>it</strong>are s<strong>it</strong>uazioni di illec<strong>it</strong>o?<br />

Come si comporta l’Inps in caso di denuncia?<br />

Chi assiste, in caso di necess<strong>it</strong>à, il lavoratore precario?<br />

Lei ha 15 anni di contributi alla Gestione separata.<br />

C’è chi ci resterà iscr<strong>it</strong>to tutta la v<strong>it</strong>a.<br />

Sapere anno per anno quanto si è versato e a cosa si<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

la gestione (Cassazione 14 marzo 1987, n.<br />

2658 e 18 gennaio 1973, n. 184).<br />

Quindi, in nessun caso la nostra lettrice può<br />

rifiutarsi di pagare la sua parte di spese condominiali.<br />

L’obbligo deriva dall’approvazione<br />

delle opere e dal fatto che si tratta di contributi<br />

correnti e di ordinaria amministrazione.<br />

<strong>Per</strong> sanare la s<strong>it</strong>uazione, basterà che chieda<br />

di mettere all’ordine del giorno il preventivo<br />

delle spese e la relativa ripartizione, tenendo<br />

presente che in fase di rendiconto consuntivo<br />

possono essere apportati dei correttivi.<br />

Il dovere di pagare le quote deriva dalla gestione<br />

stessa e preesiste rispetto all’approvazione<br />

del bilancio consuntivo e al relativo<br />

stato di ripartizione: “L’obbligo di ciascun<br />

condomino è, in concreto, direttamente<br />

correlato alla precedente deliberazione<br />

di esecuzione delle opere”, ha affermato<br />

la Suprema Corte, nella decisione 21<br />

febbraio 1995, n. 1890.<br />

ha dir<strong>it</strong>to economicamente è il punto di partenza irrinunciabile<br />

per pianificare in modo consapevole il<br />

proprio futuro pensionistico. In tanti paesi il lavoratore<br />

riceve periodicamente l’estratto contributivo<br />

con la proiezione virtuale di quanto ha maturato di<br />

pensione a quel momento in base a quanto ha pagato.Da<br />

noi,non è possibile.Lo si vuole tenere nascosto<br />

per ev<strong>it</strong>are un “sommovimento sociale” (dichiarazione,<br />

poi sment<strong>it</strong>a, del presidente dell’Inps al “Corriere<br />

della Sera” del 6 ottobre).<br />

Dichiarare la s<strong>it</strong>uazione reale, pur nell’estrema grav<strong>it</strong>à,<br />

aiuterebbe invece a intervenire con le giuste modifiche<br />

riconsiderando errori e omissioni. Di certo al<br />

lavoratore parasubordinato, che per la metà dei contratti<br />

non guadagna più di 1.000 euro al mese e già<br />

paga tasse e contributi obbligatori, non si può anche<br />

chiedere di aderire alla previdenza complementare:<br />

non ne ha i mezzi.<br />

È giustificabile e ponderato avere in Italia tanti enti<br />

previdenziali obbligatori e non è illogico mantenere<br />

in v<strong>it</strong>a una Gestione separata? Non sarebbe molto<br />

meglio guardare complessivamente alla v<strong>it</strong>a lavorativa<br />

nelle diverse articolazioni che distinguerne in modo<br />

strumentale le sfaccettature? Restiamo pienamente<br />

convinti che di previdenza si debba vivere e non<br />

morire. Continui fiduciosamente a leggerci e auguri.


il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

BARBARA LIVERZANI<br />

7 attual<strong>it</strong>à<br />

I TAGLI DI TREMONTI: DA GENNAIO MENO SERVIZI E TARIFFE IN AUMENTO<br />

Aspetta e paga<br />

Trasporti in emergenza<br />

È sui trasporti pubblici locali che si gioca nelle prossime<br />

settimane la part<strong>it</strong>a decisiva. Quella tra il governo<br />

e le Regioni e quella con i c<strong>it</strong>tadini che da gennaio potrebbero<br />

trovarsi con biglietti e abbonamenti di autobus,<br />

metro e treni molto più cari e servizi dimezzati.<br />

Sono i nodi della manovra correttiva<br />

di luglio che vengono al pettine. Misure<br />

di contenimento della spesa che<br />

colpiscono soprattutto gli enti locali<br />

che si “beccano” un taglio di trasferimenti<br />

totali di circa 13 miliardi di euro<br />

nel biennio 2011-2012. Il saldo più pesante<br />

è a carico delle Regioni: per loro<br />

4 miliardi in meno il primo anno, 4,5 il<br />

secondo. Al netto della san<strong>it</strong>à, resa<br />

“intoccabile” dalla manovra, il trasporto<br />

pubblico locale (Tpl) rappresenta<br />

il 40% della spesa totale delle Regioni,<br />

è dunque proprio qui che la scure<br />

governativa si abbatte con più vio-<br />

lenza. Si parla di circa 1 miliardo di<br />

euro in meno.<br />

In grave difficoltà<br />

<strong>Per</strong> attutire il colpo gli assessori regionali<br />

hanno ipotizzato scenari diversi: aumento<br />

delle tariffe fino al 30%, riduzione<br />

di collegamenti, utilizzo di fondi “impropri”,<br />

i cosiddetti Fas, che per loro natura<br />

andrebbero destinati agli investimenti<br />

e allo sviluppo e non al sostegno<br />

della mobil<strong>it</strong>à. Tutte queste opzioni per<br />

ev<strong>it</strong>are ciò che sarebbe inev<strong>it</strong>abile: in<br />

pratica il collasso dell’intero sistema dei<br />

trasporti locali. Così Mauro Zanini, vicepresidente<br />

nazionale di Federconsumatori:<br />

“In questo modo gli effetti della<br />

manovra si abbattono su milioni di pendolari<br />

già in grave difficoltà. Il quadro è<br />

pesantissimo e se non ci saranno correttivi,<br />

con l’immissione di nuove risorse,<br />

oggettivamente saranno i c<strong>it</strong>tadini a pagare<br />

il prezzo più alto”. È proprio al reperimento<br />

di nuove fondi che si sta lavorando.<br />

La part<strong>it</strong>a si gioca tutta in amb<strong>it</strong>o<br />

di Conferenza Stato-Regioni e il pressing<br />

di governatori e assessori si è fatto<br />

negli ultimi giorni più serrato: l’obiettivo<br />

è riuscire a “scucire” qualche risorsa dal<br />

disegno di legge sulla Stabil<strong>it</strong>à, la vecchia<br />

Finanziaria, e dal decreto Sviluppo in discussione<br />

in Parlamento.<br />

Sergio Vetrella, assessore ai Trasporti<br />

della Campania e presidente della<br />

commissione Infrastrutture in sede di<br />

Conferenza Stato-Regioni ci conferma il<br />

lavorio in atto: “Insieme agli altri assessori<br />

regionali abbiamo chiesto l’ist<strong>it</strong>uzione<br />

di un tavolo con i ministri Tremonti e<br />

Matteoli per trovare una soluzione al problema<br />

dei trasporti. Se è vero che la ma-


8 attual<strong>it</strong>à<br />

ASPETTA E PAGA...<br />

novra di quest’estate ha stabil<strong>it</strong>o il saldo<br />

totale lasciando a ogni Regione la libertà<br />

di operare nei diversi settori, non c’è<br />

dubbio che la portata del taglio al trasporto<br />

pubblico locale è quella di più valore<br />

e consistenza”.<br />

La tegola dei Fas<br />

In effetti nelle scorse settimane qualche<br />

segnale dal governo, in particolare da<br />

Tremonti, era arrivato. <strong>Per</strong>mettendo l’utilizzo<br />

dei fondi Fas, cioè i fondi per le aree<br />

sottosviluppate, per tamponare i tagli<br />

decisi a luglio, il ministro dell’Economia<br />

sembrava voler lanciare una scialuppa di<br />

salvataggio alle Regioni con l’acqua alla<br />

gola. Peccato che in commissione Bilancio<br />

della Camera la norma (inser<strong>it</strong>a al<br />

comma 5 dell’articolo 1 dal ddl di Stabil<strong>it</strong>à)<br />

sia stata bocciata da un emendamento<br />

votato da una maggioranza ined<strong>it</strong>a formata<br />

dall’Mpa, Udc, Fli, Pd, Idv e Api. Col<br />

senno di poi anche quelle Regioni, come<br />

la Toscana, che avevano messo in conto<br />

di attutire il taglio ai trasporti utilizzando<br />

130 milioni di euro dei Fas non sono alla<br />

fine così dispiaciute. Preoccupate, sì. “La<br />

possibil<strong>it</strong>à di utilizzare quei fondi, a parte<br />

che valeva solo per il 2011, era comunque<br />

cr<strong>it</strong>icabile perché avrebbe significato rinunciare<br />

alle risorse per gli investimenti e<br />

lo sviluppo”, dice al Salvagente Luca<br />

Ceccobao, assessore ai Trasporti toscano.<br />

“Lo avremmo fatto obtorto collo solo<br />

per ev<strong>it</strong>are di azzerare totalmente il servizio.<br />

Viste le ultime nov<strong>it</strong>à, noi diciamo: ottimo<br />

se quei fondi non si possono utilizzare,<br />

adesso però il governo deve impegnarsi<br />

a trovare altre risorse”.<br />

Da qui non si scappa. Anche se si cambia<br />

il “colore” della giunta. Ce lo conferma<br />

l’assessore Vetrella, esponente del<br />

Pdl: “La proposta di utilizzare i Fas è il segnale<br />

che il governo ha presente la drammatic<strong>it</strong>à<br />

del problema. Ora bisogna trovare<br />

un’alternativa per non far cadere<br />

questa mannaia”. E non c’è tempo da<br />

perdere: “I tempi - prosegue - sono strettissimi:<br />

entro fine novembre bisogna<br />

trovare i soldi. Molti contratti di servizio<br />

con le aziende dei trasporti sono in scadenza<br />

e Tren<strong>it</strong>alia deve ridefinire il piano<br />

orario regionale, senza certezza di risorse<br />

è tutto bloccato”. E poi l’affondo: “Il<br />

governo non può dire, da una parte, di<br />

non voler aumentare le tasse e poi con<br />

manovre di questa portata costringerci a<br />

mettere le mani nelle tasche degli <strong>it</strong>aliani.<br />

Non avremmo altra possibil<strong>it</strong>à che aumentare<br />

le tariffe”.<br />

I contraccolpi<br />

A essere preoccupati non sono solo assessori,<br />

c<strong>it</strong>tadini e pendolari. Sul piede di<br />

guerra ci sono le aziende dei trasporti.<br />

All’indomani della bocciatura dell’uso<br />

dei Fas, Marcello Panettoni, presidente<br />

di Asstra, l’associazione che riunisce<br />

le aziende del trasporto pubblico locale,<br />

così commentava: “A questo punto è più<br />

che mai indispensabile che da qualche<br />

parte arrivi una risposta strutturale alla<br />

questione dirompente della diminuzione<br />

drastica delle risorse per il settore. Se co-<br />

CHI NON CI STA<br />

NASCE IL PATTO<br />

DEI PENDOLARI<br />

C ome<br />

se non bastasse “lottare” quotidianamente<br />

con treni in r<strong>it</strong>ardo, lenti<br />

e sporchi. Con un servizio già altamente carente.<br />

Il rischio, dal prossimo gennaio, è di<br />

trovarsi con meno collegamenti e tariffe più<br />

alte. I com<strong>it</strong>ati dei pendolari sono in fibrillazione<br />

in tutta Italia: non ci stanno a “pagare”<br />

sempre loro, a essere le v<strong>it</strong>time sacrificali<br />

della crisi. E, per la prima volta, a settembre<br />

si r<strong>it</strong>rovati tutti insieme: i rappresentanti<br />

dei com<strong>it</strong>ati di Lombardia, Emilia-<br />

Romagna, Friuli e Toscana, con adesioni da<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

sì non fosse, vorrebbe dire una condanna<br />

a morte di un servizio essenziale che<br />

muove 15 milioni di c<strong>it</strong>tadini al giorno”.<br />

Tullio Tulli è direttore generale<br />

Anav, l’associazione di Confindustria<br />

che riunisce le aziende private del trasporto:<br />

per lui Fas o no è sempre una<br />

questione di bilanci da far quadrare. E il<br />

messaggio che lancia al governo è chiaro:<br />

“Chiediamo che la pol<strong>it</strong>ica si assuma<br />

le sue responsabil<strong>it</strong>à. Se si deciderà di<br />

lasciare invariati i tagli le aziende dovranno<br />

riorganizzarsi di conseguenza:<br />

con aumenti delle tariffe e riduzioni dei<br />

servizi. I contraccolpi ci saranno per i<br />

c<strong>it</strong>tadini e per i lavoratori: è ovvio che<br />

con il 10% di attiv<strong>it</strong>à in meno ci sarà bisogno<br />

del 10% di dipendenti in meno”.<br />

Liguria, Piemonte, Lazio, Umbria e Sicilia<br />

hanno sottoscr<strong>it</strong>to il Patto dei pendolari <strong>it</strong>aliani<br />

per tentare una lotta comune. All’unanim<strong>it</strong>à<br />

hanno ribad<strong>it</strong>o il “no netto ai tagli di<br />

risorse e servizi perché le soluzioni al problema<br />

di finanziamento al trasporto locale<br />

esistono e si tratta solo di applicarle da parte<br />

di chi ci governa”, si legge in una nota.<br />

Giorgio Dahò è il portavoce del Coordinamento<br />

dei com<strong>it</strong>ati pendolari della Lombardia<br />

e uno degli artefici del Patto: “I servizi<br />

locali sono sempre più penalizzati. Anche<br />

in quest’occasione non si vuole mettere<br />

sul tappeto la possibil<strong>it</strong>à di trovare risorse<br />

diverse per riequilibrare la manovra.<br />

Una legge del 1990, per esempio, consentirebbe<br />

alle Regioni di introdurre un’accisa


LE REGIONI, ORFANE DEI FONDI<br />

FAS, STUDIANO COME COPRIRE IL<br />

BUCO. DI FRONTE SOLO DUE STRA-<br />

DE: RIDURRE LE CORSE E RIVEDERE<br />

AL RIALZO I COSTI PER GLI UTENTI.<br />

In<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010 9 attual<strong>it</strong>à<br />

attesa di capire se possono sperare o<br />

meno su risorse “tampone” quasi tutte<br />

le Regioni sono corse ai ripari. Hanno ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o tavoli<br />

permanenti sul trasporto pubblico locale (tpl) in<br />

cui studiare le mosse e confrontarsi sulle iniziative<br />

necessarie per fronteggiare la riduzione di fondi. Il<br />

quadro non è roseo e tra aumenti e razionalizzazioni,<br />

ossia riduzione del servizio, si prospetta<br />

un 2011 di lacrime e sangue. A essere penalizzati<br />

non sono solo i pendolari ma anche tutti coloro che<br />

utilizzano bus, tram e metro. Vediamo i possibili<br />

scenari nelle principali Regioni <strong>it</strong>aliane.<br />

LOMBARDIA. Il quadro prospettato dall’assessore<br />

alla Mobil<strong>it</strong>à lombardo Raffaele Catta-<br />

regionale sui carburanti. In questo modo,<br />

con un aggravio anche di soli pochi centesimi<br />

al l<strong>it</strong>ro, si farebbe un’azione riequilibratrice<br />

e i sacrifici si distribuirebbero su<br />

tutti. Eppure verso questa misura c’è una<br />

preclusione ideologica a ulteriore conferma<br />

che al trasporto pubblico non si riconosce<br />

alcuna prior<strong>it</strong>à”.<br />

Accanto ai pendolari c’è Legambiente.<br />

L’associazione ambientalista lancia l’allarme:<br />

“Il taglio alle risorse per i trasporti<br />

pubblici prefigura effetti sociali e ambientali<br />

drammatici perché meno treni significa<br />

più auto in circolazione, c<strong>it</strong>tà più congestionate<br />

e inquinate e ancora più disagi<br />

per i pendolari che già troppi ne soffrono<br />

su treni spesso vecchi e affollati”.<br />

IL BIGLIETTO MEDIO IN LOMBARDIA SALE DEL 25%<br />

Da Milano parte<br />

la corsa ai rincari<br />

neo prevede per il trasporto pubblico locale un<br />

taglio di 247 milioni di euro solo nel 2011.<br />

Cifra analoga per il 2012. Stando così le cose, al<br />

tavolo sul Tpl l’assessore ha dovuto scoprire le<br />

carte: dal 1° gennaio ci sarà un aumento medio<br />

delle tariffe del 25% e un taglio dei servizi,<br />

sia su gomma che su ferro, intorno al 10%. Il coordinamento<br />

dei com<strong>it</strong>ati pendolari lombardi<br />

ha fatto delle simulazioni per calcolare l’impatto<br />

degli aumenti in un anno: il risultato è che,<br />

per i pendolari, si profila un maggior costo in<br />

seconda classe variabile dagli 85 euro per la<br />

tratta da 1 a 5 km ai circa 380 euro per le tratte<br />

più lunghe (71-80 km).<br />

EMILIA-ROMAGNA. Qui le tariffe del trasporto<br />

ferroviario regionale sono già aumentate a<br />

partire dal primo agosto scorso. Nella delibera<br />

attuativa la Regione ha giustificato l’aumento<br />

come adeguamento alle tariffe del progetto Mi<br />

Muovo (che a regime darà la possibil<strong>it</strong>à agli<br />

utenti di utilizzare con lo stesso biglietto tutti i<br />

mezzi pubblici) eppure negli incontri con le parti<br />

l’aumento è stato giustificato come risposta alla<br />

manovra del governo. Se per il trasporto ferroviario<br />

le nuove tariffe di agosto hanno fatto au-<br />

mentare fino all’8% il biglietto di corsa semplice<br />

in seconda classe, per il trasporto su gomma si<br />

prevede un aumento dal prossimo 1° gennaio intorno<br />

al 20%.<br />

TOSCANA. Nella bozza di bilancio 2011 la Regione<br />

prevede un taglio per i trasporti locali su gomma<br />

di 154 milioni. Con un maxiemendamento da<br />

portare in Consiglio regionale, la giunta prevedeva<br />

di ridurre il taglio a 24 milioni (a cui vanno aggiunti<br />

altri 7 milioni per il ferro) dirottando sui trasporti<br />

130 milioni di investimenti dei Fas. Ora che questa<br />

possibil<strong>it</strong>à è svan<strong>it</strong>a la Regione attende che il governo<br />

individui nuove risorse.“In caso contrario - ci dice<br />

l’assessore Ceccobao - la s<strong>it</strong>uazione sarebbe al<br />

collasso e non basterebbe aumentare le tariffe. Anche<br />

perché operare sul costo di biglietti e abbonamenti<br />

oltre il 30% è controproducente: gli effetti<br />

in termini di intro<strong>it</strong>i sarebbero attenuati dall’abbattimento<br />

della domanda”. In sostanza oltre una<br />

certa soglia gli utenti non considereranno più conveniente<br />

prendere i mezzi pubblici e si orienteranno<br />

sulla macchina. Il progetto regionale è, dunque<br />

quello di reperire fondi almeno per il 2011 per finanziare<br />

la riforma del trasporto pubblico che si vorrebbe<br />

far partire dal 2012. Aggiunge Ceccobao:<br />

“Puntiamo a una razionalizzazione del sistema e a<br />

un’ottimizzazione della spesa, per esempio con l’ist<strong>it</strong>uzione<br />

di un’unica gara regionale che riguarderà,<br />

in modo integrato, sia il ferro che la gomma. Attualmente<br />

ci sono 14 contratti diversi”.<br />

LAZIO. In questa Regione, almeno stando alle dichiarazioni<br />

ufficiali, i tagli ai trasferimenti da parte<br />

dello Stato non avranno ripercussioni tangibili per i<br />

c<strong>it</strong>tadini e i pendolari. Una stima della Cgia di Mestre<br />

di fine luglio calcolava un taglio per il Tpl pari a<br />

450 milioni di euro. Oggi dall’assessorato ai Trasporti<br />

di Francesco Lollobrigida negano quella cifra<br />

e dichiarano che la riduzione delle entrate regionali<br />

sarà compensata con l’ottimizzazione<br />

del servizio e una maggiore integrazione dell’offerta<br />

tra le diverse aziende del trasporto locale, Atac,<br />

Cotral Tren<strong>it</strong>alia.<br />

CAMPANIA. Se la s<strong>it</strong>uazione rimanesse ferma alla<br />

manovra di luglio (cosa che l’assessore Vetrella nega),<br />

il taglio per il Tpl sarebbe, nel 2011, dell’ordine<br />

del 30% delle risorse stanziate quest’anno. Ossia, in<br />

pratica, circa 189 milioni in meno. Una diminuzione<br />

drammatica che mette a rischio i contratti di servizio<br />

con le aziende di trasporto locale e il mantenimento<br />

dei livelli attuale dell’offerta. Pesanti le ripercussioni<br />

anche sull’occupazione nel settore. ●


10 attual<strong>it</strong>à<br />

P<strong>it</strong> Stop<br />

Eugenio Manca<br />

A Lecce, un giorno<br />

con Pasolini<br />

G<br />

iungeremo mai a conoscere la ver<strong>it</strong>à<br />

sull’uccisione di Pier Paolo<br />

Pasolini? O come tanti del<strong>it</strong>ti <strong>it</strong>aliani<br />

è destinata a restare nella nebbia? Fu<br />

uno solo a colpire? Fu un agguato preordinato,<br />

e da chi, e perché? Era l’omosessuale che<br />

si voleva punire o anche l’intellettuale inquis<strong>it</strong>ore,<br />

il polemista corsaro, il profeta che vedeva<br />

lontano e più lucidamente nel fondo guasto<br />

della società? Cresce la montagna di articoli,<br />

libri, film, qualche pista sembra riaprirsi,<br />

qualche nuova voce si leva, ma il tempo scorre<br />

inesorabile (sono già 35 anni!), escono di<br />

scena amici e nemici e testimoni, e la ver<strong>it</strong>à<br />

resta avvolta nel buio di quella tragica notte<br />

dei Morti, fra l’1 e il 2 novembre 1975.<br />

VICINI. Se fosse qui, Pasolini oggi avrebbe<br />

88 anni, e forse ab<strong>it</strong>erebbe nella torre di Chia,<br />

uno stilo isolato e diruto nella campagna fra<br />

Orte e V<strong>it</strong>erbo. Lo aveva immaginato come<br />

possibile dimora ma non fece in tempo. Il caso<br />

vuole che io ora viva non lontano da quella<br />

torre, e ogni volta che ci passo davanti mi piace<br />

pensare che saremmo stati… vicini di casa.<br />

E alla mente mi torna l’immagine del mio primo<br />

e unico incontro con lui: Pasolini r<strong>it</strong>to davanti<br />

a Santa Croce, la più bella chiesa di Lecce.<br />

Incantato, immobile, gli occhi vaganti su<br />

quel trionfo barocco invaso dal sole: i cap<strong>it</strong>elli<br />

zoomorfi, le cariatidi della balconata, il rosone<br />

magnifico, le colonnine, i putti, i fregi, le nicchie<br />

coi santi, il fastigio… Restò con lo sguardo<br />

incollato alla facciata di quella basilica che<br />

si accendeva dei raggi del pomeriggio, fuori<br />

come una dama ricoperta da un ab<strong>it</strong>o sontuoso,<br />

dentro bianca e severa come una novizia.<br />

Davanti a quello spettacolo ci arrivammo sbucando<br />

da un vicolo che non lascia sospettare<br />

nulla della meraviglia che sta per rivelarsi.<br />

Lecce è così.<br />

Un’altra cosa l’occhio “cinematografico” di<br />

Pasolini colse prontamente: la luce. Il barocco<br />

leccese va guardato di pomeriggio, col sole declinante.<br />

È come se la pietra di cui sono fatti i<br />

monumenti - rosata, calcarea, alleata dello<br />

scalpello ma alla lunga friabile e soggetta alla<br />

cancrena - nelle ore pomeridiane rest<strong>it</strong>uisca<br />

tutti i riflessi dorati assorb<strong>it</strong>i al mattino, mentre<br />

i raggi obliqui di ponente innescano un gio-<br />

co di chiaroscuri, luci e ombre, proiezioni, inganni.<br />

E forse Pasolini riandava col pensiero<br />

ai palazzi di sabbia di San’a, cap<strong>it</strong>ale dello Yemen,<br />

la Manhattan del deserto che aveva appena<br />

vis<strong>it</strong>ato e per la cui salvezza aveva rivolto,<br />

accorato, un appello all’Unesco.<br />

VOCE. In Yemen era andato per girare “Il<br />

fiore delle Mille e una notte”, ultimo film della<br />

“trilogia della v<strong>it</strong>a”. E ora a Lecce veniva a<br />

scegliere la voce dei “doppiatori”, convinto<br />

che nell’accento dei salentini del sud echeggiassero<br />

assonanze con la lingua araba. Chi<br />

ha un ud<strong>it</strong>o vigile (e Pasolini aveva anche<br />

quello) sa riconoscere le particolar<strong>it</strong>à d’una<br />

dizione non perfetta ma priva di strappi, slabbrature<br />

e fughe vocali. Quella leccese, ancorché<br />

indocile, sembra una lingua defin<strong>it</strong>a, piana,<br />

come passata al batticarne. A me, nativo<br />

del luogo, che in quella estrema regione non<br />

mi occupavo di cinema ma già allora di giornalismo,<br />

qualcuno aveva chiesto di procurare<br />

un po’ di “voci”, casualmente assort<strong>it</strong>e tra<br />

amici e conoscenti.<br />

Il regista giunse in aereo da Roma, e passò<br />

l’intera mattinata nella penombra del teatro<br />

Apollo ad ascoltare frotte di ragazzi e ragazze<br />

che ripetevano davanti al microfono poche<br />

parole di prova, tratte dal copione. Sempre la<br />

stessa frase, ma distinta per maschi e femmine.<br />

Pasolini, affiancato da un assistente e dai<br />

fonici, ascoltava in silenzio e prendeva nota.<br />

Andò avanti così per cinque ore, e quelle frasi<br />

incongrue ripetute all’infin<strong>it</strong>o continuarono a<br />

ronzarci in testa fin quando, esausti, uscimmo<br />

alla luce del sole.<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

IL RICORDO DI UN BREVE, PRIVATO, INCON-<br />

TRO. IL SALUTO AL POLEMISTA “CORSA-<br />

RO”, E SCOMODO, MORTO 35 ANNI FA IN<br />

CIRCOSTANZE MAI DEL TUTTO CHIARITE.<br />

Non so se Pasolini in privato fosse un uomo<br />

loquace. Quel giorno era silenzioso. Non soltanto<br />

col giornalista, sconosciuto accompagnatore,<br />

anche coi suoi colleghi di lavoro.<br />

Parve sciogliersi e andare oltre le frasi di cortesia<br />

al tavolo di un ristorante, dove approdammo<br />

alle 3 di pomeriggio, davanti a un<br />

piatto di cicoria selvatica e purea di fave secche<br />

cond<strong>it</strong>e con una croce d’olio: tipica pietanza<br />

della cucina contadina povera. E allora<br />

sovvenne anche a lui dei suoi contadini friulani,<br />

delle pietanze di un tempo, della fame, e<br />

della pellagra, malattia della sottoalimentazione<br />

che portava delirio e allucinazione…<br />

Dopo volle fare un giro del centro. Lo condussi<br />

nei luoghi che io amavo di più: le rovine<br />

del teatro greco, il Duomo e il campanile di<br />

Zimbalo conf<strong>it</strong>to come uno spillone nel cuore<br />

esatto della c<strong>it</strong>tà (anche davanti a quella torre<br />

rimase assorto), il vecchio rione delle Alcantarine,<br />

la chiesa Greca, le Giravolte. E Santa<br />

Croce, appunto.<br />

ALLEGRO. Era un camminatore. Tra logge<br />

spagnolesche e vicoli odorosi di basilico, divenne<br />

loquace. E allegro come un ragazzo davanti<br />

alla ruota delle monache di San Giovanni,<br />

una clausura in cui si preparavano dolci di<br />

pasta di mandorla. Domandò a voce alta affinché<br />

la richiesta fosse ud<strong>it</strong>a di là dalla ruota,<br />

mise il denaro e fece girare il bussolotto. Di lì<br />

a breve una mano invisibile depos<strong>it</strong>ò nella<br />

ruota un vassoio pieno di dolci. “Sono per mia<br />

madre”, disse. E con quell’involto in mano volle<br />

continuare il giro della c<strong>it</strong>tà fino a sera,<br />

quando lo accompagnai all’aeroporto di Brindisi.<br />

In auto si parlò di pol<strong>it</strong>ica, dei giovani comunisti<br />

e del suo “Le belle bandiere”. Che di lì<br />

a poco sarebbe caduto per mano assassina<br />

non potevo sospettarlo. Né che 35 anni più<br />

tardi avrei scelto di salutarlo, ripescando dalla<br />

memoria questo breve privato ricordo.<br />

In versi<br />

Quanto celeste, quanto<br />

bianco, quanto<br />

verdazzurro vedo<br />

nel tuo nome uno e trino.<br />

Pasolini<br />

Giorgio Caproni, in RES AMISSA, Garzanti, 1991


il Salvagente/11-18 novembre 2010 11 le parole della settimana<br />

Smemorati<br />

Italia è un paese dalla memoria<br />

L’ sempre più corta. Mettiamo allora<br />

in fila un po’ di fatti. Campagna<br />

elettorale 2008: Berlusconi promette<br />

la risoluzione dell’emergenza rifiuti in<br />

Campania e che salverà l’Al<strong>it</strong>alia con<br />

una cordata tutta <strong>it</strong>aliana. Vince. Anzi,<br />

QUANTE LE PROMESSE NON MANTENUTE DAL<br />

GOVERNO IN PASSATO, QUANTI GLI ATTI DISONO-<br />

RANTI E INDECOROSI ANCHE IN TEMPI RECENTI?<br />

NON SI CONTANO, MA PER I SONDAGGI MOLTI<br />

ITALIANI SEMBRANO ANCORA NON FARCI CASO.<br />

stravince. Complice una legge elettorale<br />

che gli consegna la più consistente<br />

maggioranza della storia della Repubblica.<br />

Uno pensa: “Più liscio di così...<br />

avremo un governo stabile e forte<br />

per tutta la legislatura, che riuscirà a<br />

fare tutto quello che ha promesso e<br />

che vuole fare”. Mai pronostico fu meno<br />

azzeccato. Ma andiamo con ordine.<br />

Io, un c<strong>it</strong>tadino<br />

A distanza<br />

di 23 anni posso confessarlo: sono<br />

stato l’autore di una burla televisiva.Complice<br />

il collega Luca Ajroldi col quale conducevo<br />

“Scoop”, un settimanale del Tg2 tra il serio e il faceto<br />

antesignano, posso ben dirlo, di “Striscia la notizia”.<br />

L’annuncio, in apertura di trasmissione, fu questo:<br />

“Come far crescere il gruzzolo in banca. Noi siamo<br />

in grado di fornirvi la ricetta giusta”. Ed ecco la<br />

ricetta: “Prendete un terreno erboso, possibilmente<br />

scosceso, di non più di 20 metri quadrati. Mettetevi<br />

a dimora sei coppie di lumache e aspettate.Poiché le<br />

lumache si riproducono rapidamente e sono richiestissime<br />

dai buongustai, nel giro di 15 giorni il loro<br />

numero sarà tale che potrete venderne a chili: con i<br />

ristoranti farete affari d’oro”.<br />

Non ci crederete, un minuto dopo la sigla di chiusura<br />

il centralino del Tg2 fu preso d’assalto da tele-<br />

Del risultato di quelle promesse elettorali<br />

- e in particolare dell’emergenza<br />

rifiuti - ho parlato diffusamente la<br />

scorsa settimana. Quanto all’Al<strong>it</strong>alia,<br />

si sarà pure salvata l’<strong>it</strong>alian<strong>it</strong>à della<br />

nostra compagnia di bandiera - temporaneamente,<br />

peraltro, visto che il<br />

futuro prossimo forse sarà<br />

francese, con l’Air France che<br />

già adesso è il principale azionista<br />

con il 25% del cap<strong>it</strong>ale -<br />

ma a quale costo? A parte il salvataggio<br />

che è costato almeno<br />

3 miliardi di euro alle casse<br />

pubbliche, l’Al<strong>it</strong>alia è messa<br />

piuttosto male, se è vero che,<br />

nella migliore delle ipotesi, taglierà<br />

il traguardo di fine anno<br />

con perd<strong>it</strong>e nette inferiori a 150 milioni,<br />

più probabilmente tra 160 e 170 milioni<br />

di euro. Un bel disastro.<br />

Andiamo avanti e guardiamo, non tanto<br />

all’azione di governo e alle dinamiche<br />

interne alla maggioranza che, da<br />

quest’estate, l’hanno messo in bilico,<br />

quanto alle vicende di imbarazzo ist<strong>it</strong>uzionale,<br />

se non penale. Dopo un anno<br />

di legislatura, a ridosso delle elezioni<br />

europee del giugno<br />

2009, esplode il caso “ve-<br />

Antonio Lubrano<br />

Abbiamo smesso<br />

di essere formiche<br />

linismo” nel Pdl, con le varie showgirl<br />

o Grandi Sorelle pronte a essere candidate.<br />

Contemporaneamente, esplode<br />

il caso Noemi Letizia, la ragazza di<br />

Casoria così in confidenza col premier<br />

da chiamarlo “Papi” e averlo come<br />

osp<strong>it</strong>e del suo diciottesimo compleanno.<br />

È l’inizio di una storia che,<br />

successivamente, ci “regalerà” - si fa<br />

per dire - nuovi cap<strong>it</strong>oli: da Patrizia<br />

D’Addario alle attuali Ruby Rubacuori<br />

e Nadia Macrì.<br />

Sono vicende che non hanno risvolti<br />

penali per il presidente del Consiglio,<br />

ma intaccano l’onorabil<strong>it</strong>à e il decoro<br />

che - secondo la Cost<strong>it</strong>uzione - sono<br />

un dovere per chi ha cariche pubbliche<br />

(ed è tenuto a essere d’esempio ai<br />

c<strong>it</strong>tadini anche con i comportamenti<br />

privati). E pongono problemi di sicurezza<br />

e di ricattabil<strong>it</strong>à del premier, visto<br />

che le ragazze inv<strong>it</strong>ate ai festini<br />

possono aver scattato foto (e l’hanno<br />

fatto); hanno il numero di cellulare<br />

privato di Berlusconi (e l’hanno composto);<br />

e a volte hanno anche precedenti<br />

penali (come Ruby, per furto).<br />

Una melma infarc<strong>it</strong>a di false general<strong>it</strong>à,<br />

pressioni per affidare la presunta<br />

ladruncola e presunta prost<strong>it</strong>uta a<br />

spettatori che volevano avere<br />

maggiori dettagli sulla ricetta<br />

che fa diventare milionari in 15<br />

giorni. In altre parole, tutti ci<br />

avevano presi sul serio.<br />

L’episodio del 1982 dimostra almeno due cose: una,<br />

che il piccolo risparmiatore spesso è in buona fede,un<br />

credulone che rischia di cascare facilmente nelle trappole;<br />

due, che il gruzzolo è una nostra aspirazione antica,<br />

tutto il mondo infatti considera l’Italia un paese<br />

di formiche.Tant’è vero che il ministro Tremonti più di<br />

una volta ha dichiarato che noi stiamo meglio degli<br />

altri perché il risparmio privato è la nostra forza vera.<br />

“Ha salvato l’Italia”,ribadisce in una intervista ad “Affari<br />

& Finanza” di “Repubblica”, l’ex ministro Domenico<br />

Siniscalco, oggi presidente di Assogestioni.<br />

Già, ma nell’attuale congiuntura economica gli <strong>it</strong>aliani<br />

riescono ancora a risparmiare? La risposta sembra<br />

essere una sola e secca: no. L’annuale ricerca Acri-Ipsos,<br />

realizzata in occasione della Giornata mondiale<br />

del risparmio (31 ottobre), dice chiaramente che 2<br />

<strong>it</strong>aliani su 3 non mettono da parte più niente, per lo-<br />

Luisella Costamagna<br />

un’ex igienista dentale promossa al<br />

ruolo di Consigliera regionale della<br />

Lombardia (a 13mila euro al mese),<br />

raccomandazioni (o pressioni) ribattezzate<br />

“Car<strong>it</strong>as” e agenti che, invece<br />

di tutelare figure ist<strong>it</strong>uzionali<br />

magari minacciate dalla mafia, si<br />

trovano a scortare pulmini carichi di<br />

ragazze discinte.<br />

E non ci sono solo le vicende pruriginose<br />

che hanno coinvolto Berlusconi<br />

(sul banco degli imputati - nel vero<br />

senso della parola - in vari procedimenti<br />

giudiziari). Questi due anni di<br />

governo ci hanno “regalato” l’inchiesta<br />

su Bertolaso e la Protezione civile, la<br />

cricca Anemone, Scajola e “la casa pagata<br />

da altri a mia insaputa”, Cosentino,<br />

Verdini, Brancher... E gli <strong>it</strong>aliani? A<br />

vedere i sondaggi non sembrano scandalizzati<br />

più di tanto. Che sia questa<br />

la cosa peggiore?<br />

ro il gruzzolo sta diventando<br />

una chimera. Solo<br />

il 36% riesce ancora a tenere<br />

in banca qualcosa.<br />

Molti, forse troppi, danno fondo<br />

alle riserve,o perché hanno perso il<br />

posto di lavoro o perché quel poco che riescono a<br />

raggranellare non basta a sopravvivere.<br />

Particolarmente dolorosa una indagine del “Mattino”<br />

sul moltiplicarsi in c<strong>it</strong>tà delle insegne “compro<br />

oro”. Le donne della piccola borghesia in particolare<br />

si liberano dei pochi monili che possiedono<br />

per ricavare qualcosa. Una giovane mamma ha<br />

confessato ai cronisti che altrimenti non saprebbe<br />

come pagare l’aff<strong>it</strong>to di casa.<br />

A confermare la parabola discendente del risparmio<br />

privato è lo stesso Siniscalco, il quale però indica<br />

una via per difenderlo. La sua ricetta è questa: spingere<br />

gli <strong>it</strong>aliani verso gli investimenti a lungo termine.Sarà<br />

certamente la via giusta,ma l’ansia che questa<br />

lunga crisi ci mette addosso toglie a tutti noi, io<br />

credo, la necessaria lucid<strong>it</strong>à per imboccarla.


12<br />

il Salvagente/11-18 il Salvagente/12-19 novembre 2010 aprile 2007<br />

ALLA PROVA I MODELLI PR<br />

Web, qu<br />

È l’ora d<br />

Schermi sempre più grandi,<br />

sottili e defin<strong>it</strong>i, una tecnologia<br />

in continua evoluzione<br />

e un mercato che<br />

non smette di crescere.<br />

Nel corso degli anni il televisore<br />

ha cambiato faccia,<br />

ma oggi come ieri<br />

rappresenta una tipologia<br />

di prodotto “sempre verde”<br />

in grado di prendere all’amo il portafoglio<br />

di molte famiglie <strong>it</strong>aliane, soprattutto<br />

in vista della stagione natalizia ormai<br />

alle porte. Mer<strong>it</strong>o di schermi sempre più<br />

ampi - in media da un minimo di 37 a un<br />

massimo di 50 pollici - che consentono di<br />

guardare la tv come seduti nella sala di<br />

un cinema, e di una tecnologia in costante<br />

evoluzione.<br />

Ultima in ordine di apparizione è la tan-<br />

PHILIPS<br />

40PLF605H<br />

LORENZO STRACQUADANIO<br />

buono<br />

Prezzo: 799 euro<br />

Display: 40’’<br />

Tecnologia: Led (Edge)<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Buona<br />

Internet: Sì<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Media<br />

Consumo energetico: Ottimo


il Salvagente/11-18 novembre 2010 13<br />

OTAGONISTI DEL MERCATO<br />

al<strong>it</strong>à e colori<br />

ella tv a Led<br />

D ynamic,<br />

Edge, Pro, Local dimming.<br />

Sono le tante facce della tecnologia<br />

Led (Light em<strong>it</strong>ting diode). Non fatevi ingannare,<br />

però, non si tratta di una nuova<br />

tecnologia quanto in realtà di una semplice<br />

evoluzione dell’ormai diffusissimo Lcd (Li-<br />

to attesa e acclamata visione 3D, la tv a<br />

tre dimensioni, ancora in evoluzione e di<br />

nicchia, ma sufficientemente attraente<br />

da contribuire a un calo dei prezzi delle<br />

tecnologie precedenti. Quella a Led, recentissima,<br />

e le più “vecchiotte” Lcd e<br />

plasma. Tutte arricch<strong>it</strong>e dall’alta definizione<br />

nei diversi standard (Hd ready prima<br />

e Full Hd dopo) e dalla recente possibil<strong>it</strong>à<br />

di connettersi direttamente a internet<br />

che fa entrare una parte dei contenuti<br />

web nel salotto di casa.<br />

SONY<br />

KDL-40NX700<br />

buono<br />

Prezzo: 999 euro<br />

Display: 40’’<br />

Tecnologia: Led (Edge)<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Scarsa<br />

Internet: Sì (Wi-fi)<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Consumo energetico: Buono<br />

una durata maggiore. Quando si parla di<br />

Led inoltre è importante saper distinguere<br />

fra televisori Edge, con i diodi posizionati<br />

nella cornice dello schermo, e Full Led. In<br />

quest’ultima tipologia i diodi sono inser<strong>it</strong>i<br />

sul retro del pannello, non di lato, e su tut-<br />

quid crystal display). Ragion<br />

per cui quando ci si QUESTIONE<br />

ta la superficie, garantendo<br />

una qual<strong>it</strong>à video<br />

imbatte in un televisore<br />

defin<strong>it</strong>o a Led in realtà si<br />

DI DIODI<br />

migliore. Ovviamente i<br />

prezzi sono leggermente<br />

tratta di un apparecchio con schermo Lcd superiori a quelli degli schermi Led Edge:si<br />

ma retroilluminato a Led. Non cambia in al- parte da circa 900-1.000 euro per il formatre<br />

parole il pannello di visione bensì il moto da 40 pollici.A entrambi i tipi può essere<br />

do in cui viene illuminato. Questo sistema applicato il cosiddetto local dimming,un si-<br />

permette di avere display più sottili,una restema che regola la luminos<strong>it</strong>à dei diodi sosa<br />

migliore dei colori, un consumo energelo dove necessario migliorando così i valotico<br />

ridotto rispetto al tradizionale Lcd e ri di contrasto dell’immagine.<br />

I televisori in altre parole non smettono<br />

di stupire, non solo dal punto di vista tecnologico<br />

ma anche da quello commerciale.<br />

Nel 2009 in Italia sono stati venduti circa<br />

5,8 milioni di pezzi e per il 2010 la stima<br />

si aggira intorno ai 7 milioni, con un<br />

+20%. Se una parte di queste performance<br />

è mer<strong>it</strong>o dell’avvento del dig<strong>it</strong>ale terrestre<br />

e dello sw<strong>it</strong>ch-off, il passaggio dalla<br />

televisione analogica a quella dig<strong>it</strong>ale che<br />

ha spinto molte famiglie a disfarsi del<br />

vecchio apparecchio e comprarne uno<br />

SAMSUNG<br />

UE40C6700<br />

buono<br />

Prezzo: 899 euro<br />

Display: 40’’<br />

Tecnologia: Led (Edge)<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Media<br />

Internet: Sì<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Consumo energetico: Buono<br />

nuovo, è vero che l’innovazione tecnologica<br />

rappresenta l’altra faccia della medaglia.<br />

Ma come orientarsi?<br />

Il confronto<br />

Saper riconoscere le diverse tecnologie<br />

è fondamentale. Ma non basta. Le prestazioni<br />

di un apparecchio si scoprono soltanto<br />

vedendolo in funzione. Così hanno<br />

fatto i tecnici incaricati dal mensile francese<br />

60 Millions de Consommateurs, che<br />

ha valutato 10 televisori di formato medio-grande<br />

(40 e 42 pollici). Gli schermi<br />

piatti confrontati sono per la maggior parte<br />

dotati di pannelli a Led, la tecnologia<br />

che rappresenta oggi la maggior fetta di<br />

mercato, prima della completa affermazione<br />

del 3D, prevista a grandi linee nel<br />

2013. Il campione si completa con un Lcd<br />

e un plasma, due modelli meno recenti,<br />

meno prestanti, ma anche meno costosi.<br />

Tutti i prodotti presi in considerazione<br />

hanno una risoluzione Full Hd (pari a<br />

1920x1080), che ha ormai quasi soppiantato<br />

il vecchio standard Hd ready<br />

(1280x720), e possiedono un decoder dig<strong>it</strong>ale<br />

terrestre integrato (è obbligatorio<br />

per legge dall’aprile 2009).<br />

Messi in funzione, i 10 apparecchi si sono<br />

comportati in modo molto diverso. Le<br />

tre posizioni del podio sono occupate,<br />

nell’ordine, dal Philips 40PLF7605H,<br />

che si porta a casa un buono per immagini<br />

e suono, e un ottimo per il consumo<br />

energetico (solo 58 W quando è acceso);<br />

dal Sony KDL-40NX700, anch’esso da<br />

40’’ e che spicca su tutti per la qual<strong>it</strong>à video,<br />

che ha l’unico ottimo di tutto il parterre,<br />

ma pecca in fatto di audio, addir<strong>it</strong>tura<br />

scarso, e, a chiudere il terzetto, dal<br />

Samsung UE40C6700, che registra buono<br />

in quasi tutte le voci ponendosi come<br />

SAMSUNG<br />

LE40C630<br />

medio<br />

Prezzo: 589 euro<br />

Display: 40’’<br />

Tecnologia: Lcd<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Media<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Media<br />

Internet: Sì<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Consumo energetico: Medio


14<br />

dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

televisore equilibrato sotto ogni aspetto.<br />

Un gradino più sotto si trovano tutti gli<br />

altri apparecchi testati: dal Samsung con<br />

display Lcd, che proprio per la presenza<br />

di uno schermo leggermente meno performante<br />

vanta il prezzo più compet<strong>it</strong>ivo<br />

(589 euro il miglior costo rilevato dal<br />

Salvagente), ai tv di Toshiba e Lg, entrambi<br />

ottimi per la facil<strong>it</strong>à d’uso, ma deludenti<br />

sul fronte del suono (rispettivamente,<br />

scarso e mediocre).<br />

Seguono a breve distanza il televisore<br />

targato Sharp e l’altro prodotto di Sony<br />

(KDL-40EX600) che registrano praticamente<br />

le stesse prestazioni.<br />

In fondo alla classifica, infine, troviamo<br />

il plasma di Panasonic, che nonostante<br />

l’ottimo assegnato per la facil<strong>it</strong>à d’uso risulta<br />

scarso sia per il suono sia per i consumi<br />

energetici: 197 watt a pieno regime,<br />

il livello più elevato dell’intero campione.<br />

Chiude la carrellata il Grundig Fine<br />

Arts, che non va oltre il medio un po’ in<br />

tutte le voci, ma viene penalizzato soprattutto<br />

dal prezzo: 1.099 euro quello rilevato<br />

dal nostro settimanale, troppo<br />

elevato rispetto alla concorrenza.<br />

E una menzione doverosa riguarda<br />

proprio i prezzi. <strong>Per</strong> vedere i programmi<br />

televisivi prefer<strong>it</strong>i o un buon film in<br />

dvd una famiglia deve mettere in conto<br />

una spesa che si aggira, in media, sugli<br />

800-900 euro per i prodotti migliori in<br />

circolazione, rimanendo ovviamente<br />

nel recinto dei 40-42 pollici. Rinunciando<br />

a qualcosa in termini di qual<strong>it</strong>à video<br />

e di suono soprattutto - ben 7 televisori<br />

su 10 hanno ottenuto voti insufficienti -<br />

si può arrivare a risparmiare qualcosa,<br />

attestandosi nella fascia compresa fra i<br />

600 e i 700 euro.<br />

T<br />

elevisori contro pc. E il terreno di scontro è internet.<br />

I personal computer sono ormai entrati nella<br />

case degli <strong>it</strong>aliani con una vera e propria esplosione che<br />

dal 2001 al 2009 ha visto raddoppiare il tasso di penetrazione<br />

di internet in Italia: dal 20,1 al 47% (dati Censis).Su<br />

questo fronte,anche perché<br />

la tv è in tutto e per tutto un altro<br />

mezzo di comunicazione, i produttori<br />

di elettronica hanno perso terreno<br />

e adesso cercano di correre ai<br />

ripari. Lo dimostra l’introduzione<br />

negli apparecchi della presa Ethernet che consente di<br />

collegarsi al web (nel test 5 modelli su 10 ne sono dotati)<br />

e fruire di una parte dei contenuti della rete: soltanto<br />

quella adattata alla conversione sul televisore.Alcuni<br />

apparecchi integrano già nel menu applicazioni<br />

predefin<strong>it</strong>e per visualizzare contenuti da YouTube, guardare<br />

le foto su Picasa, tenersi aggiornati su canali infor-<br />

il Salvagente/11-18 il Salvagente/12-19 novembre aprile 2007 2010<br />

WEB, QUALITÀ E COLORI... MANCANO STANDARD CONDIVISI DAI PRODUTTORI<br />

TOSHIBA<br />

40SL733<br />

medio<br />

Prezzo: 696 euro<br />

Display: 40’’<br />

Tecnologia: Led (Edge)<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Scarsa<br />

Internet: Sì<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Consumo energetico: Buono<br />

Il 3D scalda i motori<br />

ma ancora non decolla<br />

LE PRIME TRASMISSIONI ITALIANE<br />

EMOZIONANO, MA I PREZZI DEGLI<br />

APPARECCHI RESTANO TROPPO ALTI.<br />

LG<br />

42LE5310<br />

Lo<br />

sport in tre dimensioni è finalmente arrivato,<br />

anche in Italia. Dopo le sperimentazioni<br />

di Stati Un<strong>it</strong>i e Gran Bretagna in occasione dei<br />

Mondiali di calcio, la scorsa settimana sono stati ben<br />

100mila gli <strong>it</strong>aliani che hanno potuto gustarsi sul divano<br />

di casa la prima part<strong>it</strong>a di calcio in 3D (per la cronaca<br />

si è trattato del match di Champions League Tottenham-Inter).<br />

Mer<strong>it</strong>o di Sky che sul canale 206 ha<br />

dato il via alla “rivoluzione”,e che ben presto verrà se-<br />

medio<br />

Prezzo: 625 euro<br />

Display: 42’’<br />

Tecnologia: Led (Edge)<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Media<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Mediocre<br />

Internet: No<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Consumo energetico: Buono<br />

NAVIGARE<br />

DALLO<br />

SCHERMO<br />

gu<strong>it</strong>a a ruota anche da La7 che ha in programma di<br />

trasmettere in 3D tre part<strong>it</strong>e della nazionale <strong>it</strong>aliana di<br />

rugby. Da ottobre anche Mediaset<br />

Premium ha cominciato a offrire film<br />

3D “on demand”. Mentre la Rai è ancora ferma al palo,<br />

salvo episodiche trasmissioni sperimentali (come Il<br />

“Rigoletto”, a settembre). Se fino alla scorsa estate<br />

quindi i contenuti di nuova generazione erano lim<strong>it</strong>ati a<br />

pochi t<strong>it</strong>oli cinematografici, soprattutto cartoni animati<br />

e grandi classici come Guerre Stellari e “T<strong>it</strong>anic”,<br />

qualcosa in questo autunno comincia a muoversi.<br />

PREZZI IN CALO. Non è un caso del resto che<br />

tutti i grandi nomi dell’elettronica di consumo abbiano<br />

in gamma televisori adatti a trasmettere contenuti 3D.<br />

mativi (Euronews ad esempio). L’esperienza è diversa<br />

dalla vera navigazione in internet di gran lunga più veloce<br />

e completa. Ma è già qualcosa.<br />

Ancora meglio se il televisore è provvisto di Wi-Fi (nel<br />

test solo il Sony 40NX700) e non costringe a portare il<br />

cavo di rete Lan dalla parete al di-<br />

spos<strong>it</strong>ivo. Se inoltre quasi tutti gli<br />

apparecchi oggi in commercio hanno<br />

almeno una porta Usb tipica dei<br />

computer - tram<strong>it</strong>e cui l’utente può<br />

collegare la pennetta per guardare<br />

sullo schermo della tv foto e video - molti sono anche<br />

dotati della connessione Dlna. Acronimo di Dig<strong>it</strong>al living<br />

network alliance, è uno standard per la condivisione<br />

di contenuti fra televisori, computer, smartphone e<br />

via dicendo. Con questa tecnologia è possibile accedere<br />

ai file del pc dal televisore senza la necess<strong>it</strong>à di collegare<br />

cavi, ma in modal<strong>it</strong>à wireless (senza fili).<br />

SHARP<br />

LC-40LE810E<br />

medio<br />

Prezzo: 800 euro<br />

Display: 40’’<br />

Tecnologia: Led (Edge)<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Media<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Mediocre<br />

Internet: No<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Consumo energetico: Buono


il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

I primi a debuttare<br />

sono stati<br />

Samsung, Lg e Panasonic<br />

(il Salvagente ne ha<br />

scr<strong>it</strong>to lo scorso aprile<br />

sul numero 17). Dopo qualche<br />

mese sono entrati nell’arena anche<br />

Sony, Philips, Sharp e Toshiba. In altre<br />

parole, oggi il panorama delle offerte è più completo,<br />

ragion per cui i prezzi si sono ridotti sensibilmente.<br />

Se prima occorrevano minimo 2mila euro fra tv,<br />

lettore BluRay 3D e occhialetti speciali, oggi se ne<br />

spendono circa 1.500, il 25% in meno. Alcuni produttori<br />

- Samsung e Sony per esempio - offrono il<br />

pacchetto completo che oltre a tv e lettore, comprende<br />

diversi paia di occhialini (fino a 5 a volte) e<br />

alcuni t<strong>it</strong>oli cinematografici recenti. Un aspetto prima<br />

trascurato che costringeva i consumatori ad acquistare<br />

separatamente sia il lettore specifico sia gli<br />

occhialini supplementari in base al numero dei<br />

componenti della famiglia.<br />

TECNOLOGIA IMMATURA. Buttarsi nel<br />

mondo delle tre dimensioni però non è tutto rose e fiori.<br />

I prezzi infatti rimangono elevati (si parte da 1.300<br />

euro). La tecnologia inoltre è al debutto, quindi non<br />

pienamente matura.Basti sapere che ancora non esiste<br />

uno standard 3D condiviso da tutti i produttori,<br />

come invece avviene per l’alta definizione. Un fattore<br />

che rende difficile districarsi fra televisori che riportano<br />

dic<strong>it</strong>ure tipo 3D ready, 3D compatibile o 3D attivo.<br />

SONY<br />

KDL-40EX600<br />

medio<br />

Prezzo: 699 euro<br />

Display: 40’’<br />

Tecnologia: Led (Edge)<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Media<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Mediocre<br />

Internet: No<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Consumo energetico: Medio<br />

Anche la frequenza di trasmissione è un altro aspetto<br />

cr<strong>it</strong>ico. Se un apparecchio in alta definizione trasmette<br />

l’immagine a 50 Hz,per riprodurre la stessa immagine<br />

in tre dimensioni ne servono almeno 100.Le tv<br />

3D più economiche partono quindi da 200 Hz, considerata<br />

la soglia minima per poter trasmettere contenuti<br />

multidimensionali con una qual<strong>it</strong>à accettabile, per<br />

arrivare ai 400 Hz dei modelli di fascia media che offrono<br />

una migliore resa visiva, fino ai 600 Hz per quelli<br />

più evoluti, con costi più elevati.<br />

Da non dimenticare anche l’importanza della porta<br />

Hdmi (High-defin<strong>it</strong>ion multimedia interface) rigorosamente<br />

in versione 1.4. Senza di questa infatti è impossibile<br />

sfruttare al massimo le sfumature del 3D. Quanto<br />

alla funzione di conversione 2D/3D proposta da<br />

produttori come Samsung, è bene specificare che un<br />

film girato in modo tradizionale non potrà mai regalare<br />

le stesse performance visive di una pellicola appos<strong>it</strong>amente<br />

realizzata per le tre dimensioni.<br />

I GIUDIZI<br />

DEL NOSTRO TEST<br />

L’<br />

immagine prima di tutto. Tra i parametri di riferimento<br />

del test, al vertice della piramide c’è ovviamente<br />

la qual<strong>it</strong>à del video, fattore principe nella scelta di<br />

un televisore. Non a caso questa voce pesa per il 55% sul<br />

giudizio complessivo del prodotto. In particolare è stata<br />

giudicata la qual<strong>it</strong>à video in 4 tipologie di trasmissione: attraverso<br />

il decoder dig<strong>it</strong>ale terrestre integrato nell’apparecchio,<br />

la presa Scart, la porta Hdmi (High-defin<strong>it</strong>ion multimedia<br />

interface, evoluzione della Scart), e tram<strong>it</strong>e 24p -<br />

24 immagini al secondo - la “lentezza” tipica del cinema<br />

proposta su alcuni t<strong>it</strong>oli in formato BluRay.<br />

Oltre al video, non potevano mancare la qual<strong>it</strong>à dell’audio<br />

(20% del giudizio) e la facil<strong>it</strong>à d’uso (15%). Spesso infatti<br />

cap<strong>it</strong>a, con un televisore particolarmente innovativo, di<br />

avere qualche difficoltà a capirne il funzionamento nel dettaglio.<br />

<strong>Per</strong> questo motivo, sono state valutate, ad esempio,<br />

l’ergonomia del telecomando, la chiarezza del libretto di<br />

istruzioni, la guida alla programmazione e la compatibil<strong>it</strong>à<br />

con le comuni chiavette Usb (vale a dire la capac<strong>it</strong>à di un<br />

apparecchio di visualizzare foto, audio e video memorizzati<br />

nella pennetta).<br />

Ultimo, infine, il consumo energetico (10% del giudizio),<br />

calcolato sia quando il televisore è acceso sia quando è in<br />

stand-by: ad apparecchio acceso, va da un minimo di 58 a<br />

un massimo di 197 watt.<br />

giore concorrenza e la gamma di prodotti va a riempire<br />

sempre di più gli scaffali dei negozi, dall’altro<br />

la mole di contenuti 3D - specie quelli provenienti<br />

dai diversi broadcaster - appare ancora troppo<br />

esigua per giustificare, a nostro avviso, una spesa<br />

così consistente. <strong>Per</strong> godersi il 3D in tutta la sua<br />

sfavillante potenza visiva occorre rivolgersi al mercato<br />

dei film in BluRay ad hoc, con un costo però<br />

che non scende al di sotto dei 30 euro a t<strong>it</strong>olo.<br />

Praticamente il prezzo di un biglietto al cinema per<br />

tutta la famiglia.<br />

MEGLIO ASPETTARE. <strong>Per</strong> tirare le somme, se<br />

da un lato i prezzi sono calati per via di una mag- ●<br />

PANASONIC<br />

TX-PF42G20S<br />

15<br />

medio<br />

Prezzo: 899 euro<br />

Display: 42’’<br />

Tecnologia: Plasma<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Media<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Scarsa<br />

Internet: Sì<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Consumo energetico: Scarso<br />

GRUNDIG<br />

FINE ARTS<br />

mediocre<br />

Prezzo: 1.099 euro<br />

Display: 40’’<br />

Tecnologia: Led (Edge)<br />

Qual<strong>it</strong>à immagine: Media<br />

Qual<strong>it</strong>à del suono: Mediocre<br />

Internet: No<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Medio<br />

Consumo energetico: Medio


16 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

• ROBERTO QUINTAVALLE<br />

T<br />

anti nomi diversi accomunati<br />

da mille promesse: tonificare i<br />

muscoli delle gambe e dei glutei,<br />

snellire senza diete. Ne siamo ormai<br />

circondati: sono le scarpe dalla suola<br />

“magica” che dovrebbero esaudire i sogni<br />

neppure tanto nascosti di donne e<br />

uomini di essere “sempre in forma”.<br />

Il motto di Mbt, l’azienda che per prima<br />

- almeno a giudicare dalle sue pubblic<strong>it</strong>à<br />

- ha studiato e messo in commercio<br />

la nuova tecnologia è: “Step into<br />

your stronger body!“, cioè: “Un passo<br />

verso un corpo più forte”. La casa svizzera<br />

delle Masai Barefoot Technology<br />

(questa, per esteso, la sigla di quelle che<br />

la d<strong>it</strong>ta definisce anche come le “antiscarpe”)<br />

dichiara che le sue calzature<br />

sono nate nel 1996 dalla scoperta che<br />

una naturale instabil<strong>it</strong>à, mentre si<br />

cammina o si sta in piedi, offre benefici<br />

sorprendenti per la salute. Modelli e<br />

ispiratori involontari i Masai, bellissima<br />

razza guerriera dell’Africa orientale,<br />

che usa camminare scalza su tutti i tipi<br />

di terreno. Come fanno questi uomini<br />

ad avere corpi che sembrano scolp<strong>it</strong>i<br />

nel marmo? si sono chiesti alla Mbt.<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

MBT, DR. SCHOLL, FITFLOP, REEBOK. È BOOM DELLE CALZATURE “INSTABILI”<br />

Glutei scolp<strong>it</strong>i come un Masai?<br />

Bastano le scarpe “toniche”<br />

GIURANO DI RASSODARE E SNEL-<br />

LIRE SENZA CHE CI SI SFORZI.<br />

MA SULL’EFFICACIA...<br />

Semplice, il mer<strong>it</strong>o è del terreno su cui<br />

camminano, è stata la geniale intuizione<br />

dei suoi tecnici e ingegneri. Che hanno<br />

sviluppato così un nuovo tipo di calzature<br />

in grado di simulare il contatto con<br />

un suolo soffice e irregolare. L’elemento


il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

chiave è la suola, nella quale il “Masai<br />

Sensor”, un cuscinetto posto sotto il<br />

tallone, simula la camminata e la posizione<br />

ferma su terreno irregolare. La<br />

forma “a banana” di queste calzature fa<br />

sì che manchino gli appoggi sul tallone<br />

e sulla punta. Insomma, la sensazione<br />

che danno è quella di perdere l’equilibrio<br />

e di dover correggere la propria<br />

posizione per non cadere.<br />

Muoversi da fermi<br />

Questo meccanismo, secondo la Mbt,<br />

dovrebbe provocare una continua risposta<br />

muscolare che mantiene tutto il<br />

corpo attivo, aumenta l’attiv<strong>it</strong>à dei muscoli<br />

della schiena, migliora la postura,<br />

rassoda i glutei e le cosce e aiuta persino<br />

a bruciare più calorie. Come se<br />

non bastasse, le Mbt si propongono anche<br />

di alleviare i dolori al collo e alle articolazioni<br />

delle anche. <strong>Per</strong> avvalorare<br />

tante promesse, la casa svizzera<br />

c<strong>it</strong>a test e specialisti che ne consigliano<br />

l’utilizzo. Tranne specificare<br />

che in presenza di specifiche<br />

patologie già preesistenti, l’uso di<br />

queste scarpe deve avvenire sotto<br />

il controllo dello specialista di riferimento.<br />

Dal Masai Sensor alla suola delle<br />

Starl<strong>it</strong> della Dr. Scholl la musica<br />

non cambia in un mercato<br />

che sembra diventato irresistibile<br />

per molti. La nuova scarpa da<br />

esercizio del colosso delle calzature<br />

san<strong>it</strong>arie non è da meno,<br />

quanto a promesse: “Chi l’ha detto<br />

che per fare ginnastica bisogna<br />

per forza andare in palestra?” si<br />

chiede retoricamente nella sua<br />

pubblic<strong>it</strong>à. La risposta è proprio<br />

nelle Starl<strong>it</strong> che dovrebbero assicurare<br />

“Movimento, v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à, benessere<br />

e bellezza”.<br />

Anche in questo caso, oltre al<br />

potenziamento del “lato B” e<br />

delle cosce, si vantano benefici<br />

per chi soffre di problemi ai piedi,<br />

miglioramento della postura<br />

e della circolazione. E a questo<br />

propos<strong>it</strong>o, la Dr. Scholl esibisce<br />

l’approvazione come dispos<strong>it</strong>ivo<br />

medico chirurgico del ministero della<br />

Salute <strong>it</strong>aliano.<br />

Americane e inglesi, invece, le garanzie<br />

di cui si fregiano i sandali F<strong>it</strong>flop,<br />

forti dello slogan “Get a workout while<br />

you walk” (allenati mentre cammini).<br />

Qui gli studi condotti presso il Centre<br />

for Human <strong>Per</strong>formance dell’Univers<strong>it</strong>à<br />

londinese Lsbu e le certificazioni dell’Associazione<br />

dei medici podologi americani<br />

dovrebbero attestare che una camminata<br />

è in grado di: aumentare l’attiv<strong>it</strong>à<br />

muscolare dei<br />

glutei, dei polpacci<br />

e della<br />

gamba, migliorare<br />

la<br />

postura e<br />

il tono muscolare.<br />

Infine, nella<br />

nostra carrellata<br />

di scarpe miracolose,<br />

non poteva mancare un colosso<br />

delle calzature sportive come la Reebok<br />

che si getta nel mercato del “glutei-up”<br />

facendo concorrenza a se<br />

stessa. EasyTone, infatti, viene presentata<br />

come un’alternativa alle comuni<br />

scarpe da ginnastica, ma progettata<br />

per tonificare i principali muscoli<br />

di gambe e glutei.<br />

Protagonista, spiega l’azienda, è un sistema<br />

di capsule di bilanciamento inventato<br />

in oltre 12 mesi di perfezionamento<br />

da Bill McInnis, un ex- ingegnere<br />

della Nasa ora a capo del dipartimento<br />

Advance Technology di Reebok. Ed è<br />

inutile dire che i risultati sono formidabili:<br />

test di laboratorio, spiega l’azienda,<br />

hanno dimostrato che le Reebok Easy-<br />

Tone generano un’attivazione dei glutei<br />

fino al 28% maggiore rispetto a una comune<br />

scarpa da ginnastica.<br />

La doccia fredda<br />

Tante promesse e un mercato miliardario<br />

come questo, ovviamente, gene-<br />

Dr. Scholl<br />

Starl<strong>it</strong><br />

Cosa promette: Produce effetti<br />

benefici per le persone che soffrono di<br />

problemi ai piedi, oltre a migliorare la<br />

postura, migliorare la circolazione e<br />

tonificare i muscoli di polpacci e<br />

glutei.<br />

Prezzi: Le sneaker per uomo e<br />

donna costano 165 euro e il modello<br />

ballerina 145.<br />

17 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

Mbt<br />

Cosa promette: Riduce i dolori a collo e<br />

schiena, tonifica i muscoli delle cosce e dei<br />

polpacci, migliora la postura, attiva i muscoli<br />

trascurati.<br />

Prezzi: Da circa<br />

100 euro per le<br />

ballerine fino anche<br />

a superare i<br />

300 euro.<br />

rano curios<strong>it</strong>à e dubbi. Come quelli<br />

che hanno spinto l’American Council<br />

on Exercise, una Ong statun<strong>it</strong>ense<br />

che ha tra i suoi obiettivi l’educazione<br />

al f<strong>it</strong>ness, a commissionare una<br />

delle poche ricerche indipendenti<br />

in questo settore. Alla Univers<strong>it</strong>à del<br />

Wisconsin è stata chiesta una valutazione<br />

sulle scarpe di grandi griffe, tra<br />

cui Mbt e Reebok. Alcuni volontari<br />

hanno indossato le calzature camminando<br />

mentre gli esperti ne mon<strong>it</strong>oravano<br />

funzioni cardiache, consumo di<br />

ossigeno e utilizzo muscolare.<br />

“In base alla nostra ricerca, non abbiamo<br />

osservato praticamente nulla”,<br />

ha spiegato il professor John Porca-


18 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

GLUTEI SCOLPITI COME UN MASAI?<br />

ri, direttore del programma clinico di<br />

fisiologia dello sport. “Non c’era neppure<br />

una traccia che stesse accadendo<br />

qualcosa”. Insomma, lo studio non ha<br />

trovato differenze significative tra<br />

scarpe da running normali o da passeggio<br />

e modelli “tonificanti”, né sulle<br />

calorie bruciate, né sull’attiv<strong>it</strong>à muscolare.<br />

“Questo non significa che si<br />

tratti di scarpe pessime o di uno spreco<br />

di denaro”, spiega Cedric Bryant,<br />

direttore scientifico dell’American Council,<br />

“ma è bene attendersi lo stesso<br />

effetto di scarpe normali”.<br />

Insomma, almeno a giudizio delle Ong<br />

Usa, il miracolo sul “lato B” si fa ancora<br />

attendere. O per lo meno deve essere affidato<br />

a sacrifici un po’ più... sudati.<br />

F<strong>it</strong>flop<br />

Cosa promette: La normale camminata<br />

con i sandali F<strong>it</strong>Flop è in grado<br />

di aumentare l’attiv<strong>it</strong>à muscolare dei<br />

glutei, dei polpacci e della gamba; migliorare<br />

la postura; riprodurre il passo<br />

della camminata a piedi nudi, ma con<br />

un maggior carico muscolare; migliorare<br />

il tono muscolare.<br />

Prezzi: Variano da circa 40 euro per<br />

il sandalo a oltre i 160 per<br />

gli stivaletti mukluk.<br />

DALL’ITALIA E DAGLI USA<br />

Ma i medici:<br />

“Più svantaggi<br />

che vantaggi”<br />

er il benessere del piede e della postura è<br />

“P fondamentale indossare una scarpa corretta.<br />

Una scarpa sbagliata può comportare alterazioni nel delicato<br />

gioco di tensioni dei muscoli del nostro corpo”. Cristina<br />

Assirelli, fisioterapista romana, mette sub<strong>it</strong>o in<br />

guardia da facili ottimismi e da scelte<br />

scorrette in questo delicato settore.<br />

La Assirelli confida al Salvagente di aver<br />

provato le Mbt. “<strong>Per</strong> fare una valutazione<br />

personale sollec<strong>it</strong>ata dalle numerose<br />

richieste dei pazienti le ho acquistate due<br />

anni fa. Erano i primi modelli usc<strong>it</strong>i in Italia.<br />

Ho sub<strong>it</strong>o notato una cosa importante: chi ha problemi<br />

di vertigini o di instabil<strong>it</strong>à per patologie della colonna<br />

vertebrale o dell’equilibrio, risente di questo continuo movimento<br />

antero posteriore e instabile anche nella fascia<br />

plantare in quanto il materiale su cui appoggia il piede è<br />

in alcuni punti morbido e in altri no”.<br />

Sul funzionamento “tonico” di queste calzature la fisioterapista<br />

è possibilista e ci spiega: “L’appoggio non è mai<br />

stabile ma in continuo mutamento. In questo modo si stimolano<br />

costantemente le catene muscolari anteriori<br />

e posteriori anche con sollec<strong>it</strong>azioni<br />

generate dal basculamento del corpo<br />

avanti e indietro”. Ma è netta quando<br />

le si chiede se questi r<strong>it</strong>rovati possano<br />

sost<strong>it</strong>uire i plantari: “La differenza tra<br />

una calzatura ‘tonificante’ e un plantare è<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

Reebok<br />

Easytone<br />

Cosa promette: Le capsule ad aria favoriscono il 28% in più di attivazione<br />

dei muscoli dei glutei, l’11% in più di attivazione dei tendini del ginocchio<br />

e l’11% in più di attivazione dei polpacci.<br />

Prezzi: Intorno ai 100 euro.<br />

IN QUALCHE CA-<br />

SO POSSONO CAU-<br />

SARE CADUTE.<br />

che quest’ultimo è studiato per assicurare punti di appoggio<br />

fissi, calcolati sul peso del corpo e sulla distribuzione<br />

dei carichi sull’intera pianta del piede.Un plantare non mira<br />

al rinforzo muscolare ma alla buona postura del corpo<br />

in ogni sua posizione durante la stazione eretta, risultando<br />

rapidamente comodo e non generando problemi di alcun<br />

tipo, soprattutto di stabil<strong>it</strong>à”.<br />

Ancora più netto, dall’altra parte dell’oceano, il dottor<br />

Orly Av<strong>it</strong>zur, medical adviser del mensile dei consumatori<br />

statun<strong>it</strong>ensi Consumer Reports. “Gli anziani<br />

che dovessero indossare calzature di questo tipo - ammonisce<br />

Av<strong>it</strong>zur - possono andare incontro a cadute,<br />

fratture o altri rischi seri”.<br />

“Le aziende stanno propagandando un grande miracolo<br />

- spiega il dottore - ma questi prodotti, se non hanno<br />

grandi vantaggi e rappresentano un<br />

pericolo per alcune categorie di persone,<br />

a mio giudizio hanno più svantaggi<br />

che vantaggi”.<br />

Lo scorso aprile Herb Weisbaum,<br />

uno dei più esperti analisti Usa del<br />

mondo dei consumatori, autore della<br />

rubrica settimanale “Consumer Man” per la<br />

Msnbc.com, in un lungo e documentato articolo dedicato<br />

al fenomeno “Funky shoes” (le scarpe bizzarre) c<strong>it</strong>a<br />

la testimonianza del dottor Eric He<strong>it</strong>. Il capo dipartimento<br />

delle sezione podologia del Medical Center di<br />

Seattle lancia un allarme slegato dall’età di chi le indossa.<br />

“Queste scarpe ridistribuiscono le forze in una<br />

camminata”, spiega l’esperto che non esclude la possibil<strong>it</strong>à<br />

che proprio questo sia alla base di episodi di lombalgia<br />

o dolori al ginocchio. <strong>Per</strong> lo meno è quanto ha riscontrato<br />

in una sua paziente che aveva utilizzato questo<br />

tipo di scarpe per un periodo piuttosto lungo.<br />

Di certo, concludono un po’ tutti gli esperti, prima di<br />

credere ai miracoli è bene chiedere a un medico se i<br />

risvolti della medaglia non siano troppo pesanti per il<br />

nostro fisico.<br />


il Salvagente/11-18 novembre 2010 19 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

•MARTA STRINATI<br />

“A<br />

iuta a mantenere le difese<br />

immun<strong>it</strong>arie del primo tratto<br />

respiratorio in caso di<br />

raffreddore”. La promessa che avrebbe dovuto<br />

accompagnare la pubblic<strong>it</strong>à dello Yakult,<br />

uno dei mini drink con probiotici che<br />

hanno conquistato largo consenso tra i consumatori,<br />

per ora resta solo un’ipotesi di<br />

studio. Causa bocciatura da parte dell’Efsa,<br />

l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare,<br />

che ha espresso il suo parere negativo<br />

dopo avere vagliato i 12 studi scientifici<br />

presentati dall’azienda a sostegno delle nuove<br />

indicazioni. In altre parole, dice il verdetto,<br />

nulla dimostra che l’assunzione del bacillo<br />

aggiunto nello Yakult - Lactobacillus casei<br />

shirota - sia in grado di mettere al riparo<br />

dal raffreddore.<br />

Il caso susc<strong>it</strong>a clamore, visto che in ballo<br />

ci sono gli alimenti con probiotici, i batteri<br />

“amici” protagonisti di un comparto che si è<br />

arricch<strong>it</strong>o notevolmente negli ultimi anni,<br />

come testimonia anche l’aumento dei prodotti<br />

del genere. Conti alla mano, con i 28<br />

milioni di bottigliette “somministrate” ogni<br />

giorno in 32 paesi, la sola Yakult incassa quasi<br />

16 milioni di euro al giorno, vale a dire più<br />

di 5 miliardi di euro l’anno.<br />

Nella bocciatura dello Yakult come cibo-rimedio<br />

contro il raffreddore, il produttore con<br />

base in Olanda tiene a precisare che la nuova<br />

indicazione non è stata mai utilizzata sul<br />

mercato, che il parere dell’Efsa è frutto di una<br />

AL VAGLIO I CLAIM SALUTISTICI<br />

Mini drink e probiotici<br />

braccio di ferro all’Efsa<br />

L’INDUSTRIA NON DIGERISCE LE NUMEROSE BOCCIATURE. ULTIMA VITTI-<br />

MA ILLUSTRE LA YAKULT. E LA DANONE SI SOTTRAE ALLA VALUTAZIONE.<br />

richiesta preventiva al suo impiego commerciale<br />

e il rigetto della valid<strong>it</strong>à degli studi come<br />

giustificativo del claim è inaspettato.<br />

Oltre al messaggio in cantiere appena respinto,<br />

la Yakult è in attesa del parere Efsa<br />

sulle indicazioni del mini drink già rifer<strong>it</strong>e<br />

ai consumatori, incentrate sostanzialmente<br />

sul concetto che il probiotico aggiunto<br />

al latte fermentato aiuta la salute<br />

dell’intestino. E di conseguenza rafforza il<br />

sistema immun<strong>it</strong>ario. Forte del via libera<br />

già ottenuto in Giappone e in Olanda, l’azienda<br />

è ottimista. Ma i timori di una brutta<br />

sorpresa non mancano.<br />

Del resto, dal 2007, quando l’Efsa ha avviato<br />

l’esame della veridic<strong>it</strong>à dei claim salutistici<br />

vagliando il materiale scientifico<br />

forn<strong>it</strong>o dalle aziende, è stata una pioggia<br />

di bocciature. Tanto intensa da convincere<br />

la Danone, nella primavera scorsa,<br />

a fare retromarcia e sottrarsi al giudizio dell’Efsa.<br />

Il leader del mercato dei probiotici ha<br />

r<strong>it</strong>irato il materiale scientifico inizialmente<br />

consegnato all’Agenzia per la valutazione dei<br />

claim dei suoi Actimel e Activia, che promettevano<br />

di rinforzare le difese immun<strong>it</strong>arie<br />

e aiutare il benessere dell’intestino. E ha<br />

lasciato all’esame soltanto un claim tecnico,<br />

secondo cui il latte fermentato che contiene<br />

QUASI 5MILA<br />

I MESSAGGI<br />

SOTTO ESAME<br />

D al<br />

il probiotico Lactobacillus casei riduce la<br />

presenza di Clostridium difficile, associata<br />

all’incidenza di diarrea acuta.<br />

Se i probiotici aggiunti nei mini drink e<br />

nei formaggi sono vari, e altrettanto variegata<br />

è la loro util<strong>it</strong>à, identica è la tesi difensiva<br />

dell’industria. Il problema, si sostiene,<br />

è la rigid<strong>it</strong>à dei cr<strong>it</strong>eri adottati<br />

dall’Efsa nell’esame degli studi scientifici,<br />

per i quali pretende il rispetto degli stessi<br />

standard previsti per i farmaci.<br />

Le incomprensioni tra Efsa e industriali dei<br />

probiotici saranno al centro di una riunione<br />

convocata per il prossimo 2 dicembre.<br />

2007 l’Efsa sta vagliando la veridic<strong>it</strong>à<br />

dei claim che accompagnano i pro-<br />

dotti “nutraceutici”, presentati dall’industria<br />

come utili per conservare o migliorare la salute.<br />

Il regolamento comun<strong>it</strong>ario 1924/2006 sui claim nutrizionali e salutistici, infatti, stabilisce<br />

che ogni promessa veicolata dalle etichette e dagli spot degli alimenti deve essere<br />

mantenuta. E affida all’Efsa il comp<strong>it</strong>o di verificarlo, valutando il materiale scientifico<br />

consegnato dalle aziende come “prova” delle affermazioni.<br />

Finora, il gruppo di esperti sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le allergie (il panel<br />

Nda) dell’Agenzia ha valutato 1.745 indicazioni “funzionali generiche” delle 4.637 contenute<br />

nell’elenco compilato dagli Stati membri e dalla Commissione europea.<br />

Il lavoro di esame dovrebbe terminare entro giugno 2011. Poi, il materiale passerà alla<br />

Commissione europea, chiamata a dare un peso vincolante ai pareri scientifici. L’<strong>it</strong>er potrebbe<br />

completarsi entro la fine del prossimo anno.


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Notizie dal mondo<br />

a cura di Barbara Tassoni<br />

Agenzia europea per i<br />

L’ medicinali (Ema) ha raccomandato<br />

la sospensione<br />

delle vend<strong>it</strong>e di Avandia, Avandamet<br />

e Avaglim, farmaci<br />

a base di rosigl<strong>it</strong>azone prescr<strong>it</strong>ti<br />

per pazienti con patologie<br />

diabetiche. La decisione in ver<strong>it</strong>à<br />

non coglie di sorpresa visto<br />

che l’Avandia, farmaco prodotto<br />

dalla multinazionale br<strong>it</strong>annica<br />

GlaxoSm<strong>it</strong>hKline (3,2 miliardi<br />

di dollari di fatturato solo<br />

nel 2006), era da tempo fin<strong>it</strong>o<br />

nella bufera perché da più parti<br />

accusato di aumentare il rischio<br />

cardiovascolari negli<br />

utilizzatori.<br />

Ultimi in ordine di tempo a lanciare<br />

l’allarme erano stati l’Agenzia<br />

del farmaco br<strong>it</strong>annica<br />

(Mhra) e il “Br<strong>it</strong>ish Medical<br />

Journal”, secondo cui l’Avandia<br />

•••<br />

GIAPPONE<br />

La Toyota<br />

richiama la iQ<br />

S aranno<br />

circa 150mila le Toyota iQ soggette<br />

alla campagna di richiamo annunciata<br />

dalla casa costruttrice giapponese che,<br />

per ora solo in alcuni esemplari commercializzati<br />

in Giappone, ha riscontrato un problema<br />

al servosterzo elettrico: in particolari<br />

condizioni di guida, il meccanismo potrebbe<br />

indurirsi oltre il normale. Nonostante al momento<br />

non siano stati registrati incidenti, la<br />

Toyota ha comunque deciso di dare il via alla<br />

campagna (in Italia saranno 15.463 le iQ interessate,<br />

tutte prodotte fra l’11 settembre<br />

2008 e il 22 ottobre 2010). I proprietari delle<br />

vetture saranno contattati con lettera raccomandata<br />

e inv<strong>it</strong>ati a portare l’auto in officina,<br />

dove sarà effettuato, gratu<strong>it</strong>amente e in un<br />

tempo stimato in circa 2 ore, l’aggiornamento<br />

del software della centralina del servosterzo<br />

elettrico o sarà sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a la centralina.<br />

non sarebbe mai dovuto essere<br />

approvato.<br />

Lo scorso settembre, in una riunione<br />

straordinaria, anche il<br />

Com<strong>it</strong>ato europeo per i prodotti<br />

medicinali per l’uso umano<br />

(Chmp) aveva giudicato negativamente<br />

il rapporto rischi/benefici<br />

del medicinale.<br />

Da qui la decisione dell’Ema di<br />

chiederne alla Commissione<br />

europea la sospensione fino a<br />

quando non verrà dimostrato,<br />

dati alla mano, che i farmaci in<br />

questione hanno più benefici<br />

che rischi per i pazienti che li<br />

assumono.<br />

Anche negli Stati Un<strong>it</strong>i l’Avandia<br />

ha diviso la comun<strong>it</strong>à scientifica,<br />

ricevendo il via libera dagli<br />

esperti dell’Agenzia federale<br />

di controllo per l’alimentazione<br />

e i farmaci (Fda), ma successi-<br />

il Salvagente/13-20 febbraio 2003<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010 21 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

Avandia, in arrivo<br />

lo stop defin<strong>it</strong>ivo<br />

•••<br />

STATI UNITI<br />

Download<br />

a caro prezzo<br />

Jammie Thomas-Rasset, una 33enne del Minnesota,<br />

madre di 4 figli, è stata condannata al pagamento<br />

di 1,5 milioni di dollari per avere scaricato<br />

da internet (tram<strong>it</strong>e il programma di condivisione<br />

Kazaa) 24 brani musicali in formato dig<strong>it</strong>ale, i<br />

normali Mp3 per intenderci. La sanzione stratosferica<br />

è il frutto di una lunga serie di azioni legali<br />

che hanno visto contrapposti da un lato la donna<br />

e dall’altro la Riaa (Recording Industry Association<br />

of America) e multinazionali del calibro di<br />

Sony Music e Warner Music. Dopo aver rifiutato<br />

nel 2007 un primo patteggiamento, che le avrebbe<br />

consent<strong>it</strong>o di pagare “solo” 3mila dollari, la donna<br />

è stata successivamente condannata dal tribunale<br />

al pagamento di 222mila dollari (oltre 9mila dollari<br />

per ciascun brano scaricato). Convinta di<br />

aver ragione, è andata avanti nella causa. Nel<br />

2009 però la sanzione è arrivata a quasi 2 milioni<br />

di dollari, ridotti adesso a 1,5.<br />

vamente subendo importanti<br />

restrizioni d’uso.<br />

Commercializzato nella Ue sin<br />

dal 2000, l’Avandia ha fatto incassare<br />

al colosso br<strong>it</strong>annico la<br />

bellezza di 800 milioni di dollari<br />

nel solo 2009. I sospetti legati<br />

al rischio d’infarto cardiaco,<br />

emersi fin dal 2007, erano<br />

stati supportati da ulteriori studi<br />

scientifici (due presentati<br />

proprio lo scorso giugno).<br />

La notizia della sospensione di<br />

certo non è piaciuta alla multinazionale,<br />

che proprio nelle<br />

scorse settimane ha patteggiato,<br />

negli Stati Un<strong>it</strong>i, il pagamento<br />

di 750 milioni di dollari,<br />

per chiudere due cause civili e<br />

penali intentate dal dipartimento<br />

di Giustizia con l’accusa<br />

di aver prodotto e commercializzato,<br />

tra il 2001 e il 2005,<br />

quattro farmaci adulterati.<br />

•••<br />

EUROPA<br />

Niente fosfati<br />

nei detersivi<br />

La<br />

Commissione europea ha proposto<br />

il divieto di impiego di fosfati per i<br />

detergenti da bucato in commercio nella Ue.<br />

La proposta, che comprende anche la lim<strong>it</strong>azione,<br />

per altri composti del fosforo, allo 0,5%<br />

del peso totale del prodotto, esclude i detergenti<br />

per le lavatrici industriali automatiche e<br />

quelli per lavastoviglie in quanto al momento<br />

non esistono alternative valide dal punto di vista<br />

tecnico ed economico. Il divieto in questione<br />

si dovrebbe applicare a partire dal 1º gennaio<br />

2013, per consentire ai produttori di ridurre<br />

i costi legati alla modifica della composizione<br />

dei detergenti. La misura auspicata<br />

dalla Commissione gioverebbe non solo agli<br />

impianti di trattamento delle acque reflue,<br />

ma anche ai consumatori, che per il trattamento<br />

di queste acque pagano un extra compreso<br />

nel prezzo finale del detergente.


22 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

InformaGiusto<br />

a cura di Monica Timba<br />

•••<br />

Ant<strong>it</strong>rust 1/Indagini<br />

sul caro-alimenti<br />

L’Autor<strong>it</strong>à garante della concorrenza<br />

e del mercato ha avviato un’indagine<br />

conosc<strong>it</strong>iva sulla grande<br />

distribuzione organizzata (Gdo)<br />

nella filiera agroalimentare. Obiettivo<br />

è approfondire le dinamiche<br />

compet<strong>it</strong>ive del settore e come<br />

queste incidono sulla formazione<br />

dei prezzi finali. L’Autor<strong>it</strong>à vuole in<br />

altre parole verificare l’effettiva<br />

concorrenza fra i gruppi della Gdo,<br />

le dinamiche contrattuali su acquisto<br />

e vend<strong>it</strong>a dei prodotti e il rapporto<br />

fra operatori della distribuzione<br />

e forn<strong>it</strong>ori. Secondo l’Ant<strong>it</strong>rust<br />

infatti “il processo di modernizzazione<br />

del settore distributivo<br />

ha portato non solo a un aumento<br />

del grado di concentrazione ma anche<br />

alla messa in comune, da parte<br />

delle imprese, di alcune funzioni<br />

aziendali come rapporti di affiliazione,<br />

consorzi, centrali e supercentrali<br />

di acquisto”.<br />

•••<br />

Ant<strong>it</strong>rust 2/Multa<br />

per 8 banche<br />

Monte dei Paschi di Siena, Bnl, Banca<br />

Sella Holding, Barclays, Deutsche<br />

Bank, Intesa Sanpaolo, Icbpi e<br />

UniCred<strong>it</strong>. Queste le otto banche<br />

che insieme alla società Mastercard<br />

sono state sanzionate dall’Ant<strong>it</strong>rust<br />

per “intese restr<strong>it</strong>tive della concorrenza<br />

finalizzate a mantenere alta<br />

la commissione interbancaria sui<br />

pagamenti tram<strong>it</strong>e carta di cred<strong>it</strong>o<br />

e di deb<strong>it</strong>o del circu<strong>it</strong>o Mastercard”.<br />

Commissione che, ha rilevato<br />

l’Autor<strong>it</strong>à, veniva trasfer<strong>it</strong>a sui<br />

negozianti convenzionati e quindi<br />

sui consumatori finali. Il valore<br />

complessivo delle sanzioni comminate<br />

ammonta a oltre 6 milioni di<br />

euro. Entro 90 giorni dal provvedimento<br />

inoltre i soggetti coinvolti<br />

dovranno dimostrare di aver cessato<br />

le misure anticoncorrenziali, e<br />

Mastercard dovrà definire una nuova<br />

commissione interbancaria più<br />

efficiente ed economica.<br />

•••<br />

Adiconsum contro<br />

gli antennisti<br />

L’Adiconsum denuncia il comportamento<br />

scorretto degli antennisti<br />

che in occasione dello sw<strong>it</strong>ch-off, il<br />

passaggio dalla televisione analogica<br />

al dig<strong>it</strong>ale terrestre in questi giorni<br />

in corso in buona parte del Nord<br />

Italia, non rispettano gli accordi sottoscr<strong>it</strong>ti<br />

praticando prezzi troppo<br />

16<br />

17<br />

30<br />

Promemoria<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

elevati. Adiconsum ha ricevuto numerose<br />

segnalazioni, specie da Milano<br />

e dal Veneto dove ci sono pochissimi<br />

installatori (4 in tutto), in<br />

cui gli antennisti hanno diffuso false<br />

notizie sugli interventi da compiere<br />

per passare al dig<strong>it</strong>ale, facendo liev<strong>it</strong>are<br />

i costi per le famiglie. Ricordando<br />

che non servono adeguamenti<br />

dell’antenna, l’associazione<br />

ha chiesto a Cna e Confartigianato<br />

di intervenire per fermare le specu-<br />

novembre<br />

Contribuenti Iva trimestrali<br />

Ultimo giorno utile, per i contribuenti Iva trimestrali,<br />

per versare l’imposta dovuta per il terzo trimestre<br />

maggiorata dell’1%. Il pagamento si effettua mediante<br />

modello F24 con modal<strong>it</strong>à telematiche.<br />

Contribuenti Iva mensili<br />

I contribuenti Iva mensili versano, mediante modello<br />

F24 con modal<strong>it</strong>à telematiche, l’Iva dovuta per il mese<br />

di ottobre.<br />

novembre<br />

Ravvedimento<br />

I contribuenti tenuti al versamento un<strong>it</strong>ario di imposte<br />

e contributi regolarizzano i versamenti di<br />

imposte e r<strong>it</strong>enute non effettuati (o effettuati in<br />

misura insufficiente) entro il 18 ottobre 2010 (ravvedimento).<br />

Imposte e r<strong>it</strong>enute, maggiorate di interessi<br />

legali e della sanzione ridotta al 2,5%, sono<br />

versate con modello F24 con modal<strong>it</strong>à telematiche.<br />

Solo i non t<strong>it</strong>olari di part<strong>it</strong>a Iva possono presentare<br />

il mod. F24 anche in banca, in agenzia postale<br />

o dal concessionario. I sost<strong>it</strong>uti d’imposta cumulano<br />

al tributo gli interessi dovuti.<br />

novembre<br />

Contratti di locazione<br />

I t<strong>it</strong>olari di contratti di aff<strong>it</strong>to versano, presentando<br />

il modello F23 presso banche, agenzie postali<br />

o concessionari, l’imposta di registro sui contratti<br />

nuovi o rinnovati tac<strong>it</strong>amente con decorrenza<br />

1/11/2010.<br />

lazioni, organizzando un’efficace<br />

campagna informativa.<br />

•••<br />

Wi-Fi pubblico<br />

senza restrizioni<br />

A partire dal 1° gennaio 2011 le reti<br />

internet “pubbliche” Wi-Fi (senza fili)<br />

saranno accessibili liberamente<br />

ai c<strong>it</strong>tadini. Il Consiglio dei ministri<br />

ha infatti cancellato il decreto Pisanu<br />

che obbligava gli utenti a consegnare<br />

un documento di ident<strong>it</strong>à al<br />

gestore della rete (bar, negozi, librerie,<br />

ristoranti, alberghi ecc.) per<br />

connettersi a internet. Misura che<br />

fino a oggi ha ostacolato il proliferare<br />

di reti Wi-fi sul terr<strong>it</strong>orio. Se la decisione<br />

ha riscosso pareri pos<strong>it</strong>ivi<br />

dal mondo della rete, il procuratore<br />

nazionale antimafia, Piero Grasso,<br />

ha lanciato l’allarme sulle conseguenze<br />

negative sulle indagini, per<br />

via dell’anonimato degli utenti. Il decreto<br />

era stato introdotto nel 2005<br />

dopo gli attentati di Londra e Madrid<br />

per scongiurare il rischio che eventuali<br />

terroristi usassero internet senza<br />

alcun tipo di restrizione.<br />

•••<br />

Rc-auto, nel mirino<br />

la “fuga dal Sud”<br />

L’Ist<strong>it</strong>uto per la vigilanza sulle assicurazioni<br />

(Isvap) ha aperto otto<br />

istruttorie nei confronti di altrettante<br />

compagnie di assicurazioni<br />

per “sospetta elusione dell’obbligo<br />

a contrarre previsto dalla legge”. Le<br />

misure si aggiungono ai 6 interventi<br />

analoghi presi dall’Autor<strong>it</strong>à lo scorso<br />

giugno. Come ha raccontato in<br />

esclusiva il Salvagente lo scorso ottobre,<br />

molte compagnie praticano<br />

tariffe troppo elevate con premi fino<br />

a 8.500 euro, in particolare al<br />

Sud e nei confronti dei giovani. Proprio<br />

il costo troppo elevato rappresenterebbe<br />

una modal<strong>it</strong>à di elusione<br />

dell’obbligo a contrarre, secondo<br />

l’ist<strong>it</strong>uto che ha inoltre aperto altre<br />

istruttorie sul fenomeno delle<br />

disdette delle polizze inviando alle<br />

compagnie precise indicazioni sulle<br />

regole da rispettare in materia.


Una linea comune<br />

delle associazioni<br />

••• •••<br />

Quei disservizi<br />

di Aiazzone<br />

Da diversi mesi Acu riceve numerosissime<br />

segnalazioni negative su disservizi<br />

del gruppo Aiazzone, delle cui sorti,<br />

dal 20 luglio scorso, dovrebbe - il<br />

condizionale è d’obbligo - farsi carico<br />

Panmedia S.p.a., che ne ha aff<strong>it</strong>tato i<br />

rami d’azienda.<br />

I disservizi riguardano prevalentemente<br />

il pagamento di arredo non forn<strong>it</strong>o o<br />

forn<strong>it</strong>o solo in parte; oltre al fatto che<br />

i lavoratori lamentano l’omesso o r<strong>it</strong>ardato<br />

pagamenti degli stipendi.<br />

Senza entrare nel dettaglio di una vicenda<br />

che, per essere chiara richiederebbe<br />

una conoscenza molto approfond<strong>it</strong>a<br />

del dir<strong>it</strong>to societario, occorre<br />

richiamare l’attenzione del pubblico<br />

sul sospetto che, attraverso quest’operazione<br />

societaria, si stia cercando di<br />

salvare le “vecchie leve”, tra cui Renato<br />

Semeraro, indagato dalla Procura di<br />

Roma per evasione fiscale. Un salvataggio<br />

a scap<strong>it</strong>o dei consumatori, essendo<br />

l’azienda fortemente indeb<strong>it</strong>ata,<br />

tanto che un grosso cred<strong>it</strong>ore, la Calligaris,<br />

a luglio scorso ha promosso<br />

un’istanza di fallimento.<br />

Inv<strong>it</strong>iamo quindi tutti coloro che hanno<br />

fatto o intendono fare un ordine a prestare<br />

la massima attenzione e, per<br />

maggiori informazioni e richieste<br />

d’aiuto, a rivolgersi alla sede Acu-Associazione<br />

Consumatori Utenti, via Padre<br />

Luigi Monti 20/c, 20162 Milano<br />

(tel. 02/6615411, fax 02/6425293, email<br />

associazione@acu.<strong>it</strong>) o a vis<strong>it</strong>are<br />

il s<strong>it</strong>o web www.acu.<strong>it</strong>. Attenzione,<br />

quindi, ad Aiazzone!<br />

tuttoconsumatori<br />

Crisi, contro il continuo aumento del carov<strong>it</strong>a<br />

Aiuto nelle controversie<br />

Easydownload<br />

Sono stati migliaia i consumatori incappati<br />

nel s<strong>it</strong>o internet Easydownload<br />

che prometteva lo “scarico” gratu<strong>it</strong>o<br />

delle più recenti versioni di applicativi<br />

e poi presentava una fattura di 96 euro<br />

come quota annuale per l’abbonamento<br />

biennale “concluso”! Adiconsum<br />

si è coordinata con il Centro Europeo<br />

Consumatori per garantire la<br />

gestione transfrontaliera dei reclami.<br />

Infatti la società forn<strong>it</strong>rice del servizio<br />

ha sede in Germania e quindi le contestazioni<br />

possono arrivare ai diretti interessati<br />

solo attraverso la rete Ecc<br />

Net voluta dalla Commissione europea<br />

in tutti gli Stati membri. La consulenza<br />

e l’assistenza nelle controversie<br />

transfrontaliere è totalmente gratu<strong>it</strong>a.<br />

Attraverso un form presente sul s<strong>it</strong>o<br />

www.adiconsum.<strong>it</strong> si può segnalare il<br />

caso, presentare la lettera tipo e indirizzare<br />

il reclamo al Centro Europeo<br />

Consumatori (tel. 06/4238090) che<br />

provvederà a gestirlo in coordinamento<br />

con il Cec tedesco della local<strong>it</strong>à in<br />

cui ha sede l’impresa.<br />

•••<br />

“Non più soli”,<br />

contro lo stalking<br />

Nel corso di un convegno organizzato a <strong>Per</strong>ugia, il<br />

29 ottobre, Adoc ha lanciato il progetto “Non più<br />

soli” contro lo stalking. La scelta del capoluogo<br />

umbro, è stato detto, non è casuale, visto che a<br />

<strong>Per</strong>ugia l’Adoc ha aperto, nel febbraio 2009, il<br />

primo Sportello anti stalking d’Italia. In collaborazione<br />

con la Provincia di <strong>Per</strong>ugia, l’associazione<br />

ha creato altri due punti anti stalking presso<br />

lo Sportello del c<strong>it</strong>tadino nella sede dell’ente di<br />

piazza Italia, nel capoluogo, e a Foligno. Nel corso<br />

degli interventi è stato rilevato che, in Italia, il<br />

21% della popolazione è v<strong>it</strong>tima di stalking. Il<br />

66% delle v<strong>it</strong>time ha tra i 16 e i 70 anni. A molestare<br />

sono uomini nell’80% dei casi e donne per<br />

il 20%. La legge anti stalking ha segnato una<br />

svolta importantissima per tutte le v<strong>it</strong>time di<br />

stalking, perché ha permesso loro di trovare tutela<br />

dal punto di vista giuridico, riconoscendo<br />

quegli atti persecutori come reati, e consentendo<br />

agli avvocati di muoversi in un percorso defin<strong>it</strong>o<br />

verso adeguati risarcimenti per le v<strong>it</strong>time e<br />

condanne per i molestatori.<br />

•••<br />

L’Euribor si va<br />

impennando<br />

Dopo aver stazionato per un paio d’anni<br />

sotto l’1%, l’Euribor torna a crescere:<br />

quello a 6 mesi ha superato l’1% a<br />

maggio 2010, quello a 3 mesi (il più<br />

adottato come parametro nei mutui), è<br />

tornato oltre l’1% il 18 ottobre, mese<br />

in cui il tasso ha sub<strong>it</strong>o una vera e propria<br />

impennata. Torna quindi la preoccupazione<br />

per i detentori di mutui a<br />

tasso variabile, circa il 75% dei mutuatari.<br />

<strong>Per</strong> dare l’idea della ripercussione<br />

che gli aumenti avranno sulle<br />

rate di un mutuo a tasso variabile,<br />

possiamo dire che ogni cresc<strong>it</strong>a dello<br />

0,25% nell’Euribor fa aumentare la rata<br />

mensile di un mutuo da 100mila euro<br />

di 11,5-13 euro, in funzione della du-<br />

rata. Ma a differenza di quanto succedeva<br />

prima della possibil<strong>it</strong>à di surroga<br />

introdotta da Bersani (quando la scelta<br />

del tasso - fisso o variabile - era<br />

“per la v<strong>it</strong>a”), oggi è possibile sost<strong>it</strong>uire,<br />

a costo zero, la banca erogatrice<br />

con altro ist<strong>it</strong>uto disposto e rivedere<br />

condizioni e tipo di tasso.<br />

•••<br />

Sw<strong>it</strong>ch off<br />

in Lombardia<br />

Dal 25 ottobre la Lombardia è interessata<br />

dal cosiddetto sw<strong>it</strong>ch off: il passaggio defin<strong>it</strong>ivo<br />

dalla tv analogica a quella dig<strong>it</strong>ale.<br />

Adiconsum, Altroconsumo e Movimento<br />

Consumatori, con il patrocinio della<br />

Regione Lombardia, promuovono una<br />

campagna informativa rivolta a ragazzi<br />

delle scuole di II grado e agli adulti, per<br />

fornire loro strumenti utili per gestire come<br />

soggetti attivi la transizione verso il<br />

nuovo scenario tecnologico televisivo.<br />

La campagna rientra nel progetto Sintonizziamoci-La<br />

tv dig<strong>it</strong>ale senza (troppi)<br />

problemi. Diversi gli strumenti gratu<strong>it</strong>i a<br />

disposizione dei c<strong>it</strong>tadini:<br />

• il numero verde 800-088265, in funzione<br />

dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17, dal lunedì<br />

al venerdì fino al 26 novembre;<br />

• una brochure disponibile su carta presso<br />

le sedi delle associazioni in Lombardia<br />

e su formato elettronico sui s<strong>it</strong>i internet<br />

delle tre associazioni. La brochure sarà<br />

distribu<strong>it</strong>a durante gli incontri informativi<br />

in tutta la regione e in diversi punti vend<strong>it</strong>a<br />

della grande distribuzione. È già possibile<br />

verificare, comune per comune, le date<br />

del passaggio delle varie em<strong>it</strong>tenti dalle<br />

trasmissioni analogiche a quelle dig<strong>it</strong>ali<br />

sul s<strong>it</strong>o www.decoder.comunicazioni.<strong>it</strong>.<br />

pagina<br />

6<br />

Le Associazioni<br />

•••<br />

Grande attiv<strong>it</strong>à<br />

sul piano nazionale<br />

Cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a nel 2002, l’AssoConsum è<br />

un’associazione non lucrativa che<br />

opera in Italia attraverso una consistente<br />

rete di delegati regionali, provinciali<br />

e c<strong>it</strong>tadini il cui scopo è quello<br />

di perseguire esclusivamente<br />

obiettivi di util<strong>it</strong>à sociale a tutela dei<br />

consumatori. L’attiv<strong>it</strong>à dell’AssoConsum<br />

è, inizialmente, soprattutto attiv<strong>it</strong>à<br />

di promozione sul Parlamento, infatti<br />

almeno 600 interrogazioni parlamentari,<br />

dal 2002 al 2007, nascono su<br />

segnalazione della nostra associazione.<br />

In segu<strong>it</strong>o, con lo sviluppo progressivo<br />

dell’organigramma interno e<br />

dell’organizzazione, l’associazione ha<br />

potuto fornire anche assistenza,<br />

orientamento e formazione ai consumatori,<br />

associati e non, nonché consulenza<br />

legale gratu<strong>it</strong>a nei settori:<br />

cred<strong>it</strong>o e risparmio, contratti, telecomunicazioni,<br />

trasporti, class action,<br />

san<strong>it</strong>à, turismo, ambiente, alimentazione,<br />

privacy.<br />

Alcuni significativi risultati ottenuti: il<br />

r<strong>it</strong>iro del Wiox dal mercato farmaceutico;<br />

la sospensione dal mercato di<br />

100 marche di acque minerali; il r<strong>it</strong>iro<br />

di uno dei prodotti surgelati Findus; la<br />

legge sull’olio d’oliva, sulla 241 e la<br />

commissione d’inchiesta Parmalat.<br />

Attualmente l’AssoConsum sta stampando<br />

il numero zero del proprio periodico.<br />

Stiamo lavorando sul Map<br />

2010 e il nostro ufficio legale sta preparando<br />

alcune class action contro<br />

notissime società di telecomunicazioni.<br />

Abbiamo circa 32.150 iscr<strong>it</strong>ti.


il Salvagente/11 novembre 2010<br />

•••<br />

Il congresso a Roma<br />

il 3 e 4 dicembre<br />

Assoutenti terrà a Roma il prossimo 3-4 dicembre<br />

il suo congresso nazionale, che si svolge ogni tre<br />

anni. Nell’amb<strong>it</strong>o del congresso, il 3 dicembre dalle<br />

9,30 alle 13,30, si terrà il convegno “Servizi pubblici:<br />

prospettive del servizio universale e del mercato”.<br />

L’obiettivo è definire cosa può rientrare nel<br />

perimetro del servizio universale e cosa possa essere<br />

lasciato al mercato senza incidere sui dir<strong>it</strong>ti<br />

dei c<strong>it</strong>tadini. Inoltre ci si interrogherà sul servizio<br />

universale come dir<strong>it</strong>to che si evolve nei suoi contenuti,<br />

in base alle nuove esigenze e ai cambiamenti<br />

della società. Si tratta di una giornata di riflessione<br />

sui vari aspetti del concetto di servizio<br />

universale nei servizi pubblici che devono garantire<br />

l’esercizio dei dir<strong>it</strong>ti cost<strong>it</strong>uzionali alla mobil<strong>it</strong>à,<br />

all’istruzione, alla salute, alle comunicazioni ecc.<br />

dei c<strong>it</strong>tadini. I nostri osp<strong>it</strong>i saranno coloro che ci<br />

sembrano rappresentare meglio le categorie e le<br />

ist<strong>it</strong>uzioni coinvolte e che stanno esprimendo, in<br />

varie autorevoli sedi, interessanti prese di posizione.<br />

Tra gli inv<strong>it</strong>ati l’Agcom, l’Ant<strong>it</strong>rust, Poste <strong>it</strong>aliane,<br />

la Federazione imprese di servizi ed esponenti<br />

del mondo pol<strong>it</strong>ico. La tavola rotonda sarà diretta<br />

da un giornalista esperto del settore. Nel pomeriggio,<br />

si svolgerà un workshop tra le associazioni dei<br />

consumatori sul tema oggetto del convegno.<br />

•••<br />

<strong>Per</strong> gli studenti<br />

World Wide School<br />

Sono tantissime le persone, tra studenti, insegnanti<br />

e personale amministrativo che si<br />

è trovato in grosse difficoltà dopo che varie<br />

sedi della scuola d’inglese World Wide hanno<br />

iniziato, da settembre, a chiudere.<br />

La crisi per la World Wide Italia, società con<br />

sede a Verona, ma che organizzava corsi di<br />

inglese anche a Roma, Genova, Napoli e Milano,<br />

è iniziata nei primi mesi del 2010,<br />

quando ha smesso di pagare gli stipendi a<br />

insegnanti e personale amministrativo e iniziato<br />

a chiudere aule e laboratori. Nonostante<br />

ciò però la scuola ha continuato a<br />

tenere aperte le iscrizioni fino a poco prima<br />

dell’estate, così che i tanti studenti che si<br />

sono iscr<strong>it</strong>ti, ignari della s<strong>it</strong>uazione, e hanno<br />

acceso i finanziamenti con la finanziaria Carifin,<br />

l’ist<strong>it</strong>uto che ha finanziato moltissimi<br />

clienti della scuola, si trovano ora a dover<br />

pagare le rate del finanziamento per corsi<br />

che non frequenteranno mai.<br />

L’iniziativa a tutela dei tanti studenti che si<br />

sono rivolti all’associazione è iniziata con<br />

una diffida a Carifin Italia S.p.A., la quale ha<br />

manifestato la sua disponibil<strong>it</strong>à a trovare<br />

una soluzione per tutti coloro che non riescono<br />

più a frequentare i corsi di inglese.<br />

<strong>Per</strong> chi volesse aderire all’azione di tutela è<br />

possibile contattare la sede nazionale<br />

all’848-787838.<br />

•••<br />

L’importanza<br />

di insistere<br />

A volte il solo reclamo non basta. Bisogna andare<br />

oltre. Il Ctcu rammenta l’importanza di<br />

“insistere” nella contestazione di comportamenti<br />

che si r<strong>it</strong>engono non corretti di banche<br />

e intermediari finanziari, utilizzando gli strumenti<br />

che la prassi e la legislazione mettono<br />

a disposizione dei consumatori - clienti bancari<br />

(organismi di conciliazione, Arb<strong>it</strong>ro ban-<br />

cario finanziario, azioni legali). Sono infatti<br />

sempre di più i consumatori, che anche grazie<br />

all’assistenza forn<strong>it</strong>a dai consulenti del<br />

Centro, hanno ottenuto ragione rispetto a leg<strong>it</strong>time<br />

contestazioni riguardanti alcune fattispecie<br />

bancarie, dopo che le banche in prima<br />

battuta avevano risposto negativamente.<br />

Si tratta in genere di casi di pratiche commerciali<br />

scorrette riguardanti l’addeb<strong>it</strong>o di costi<br />

non dovuti, in occasione di procedure di rinegoziazione,<br />

sost<strong>it</strong>uzione o surrogazione di mutui-casa<br />

oppure riguardanti addeb<strong>it</strong>i di interessi<br />

per finanziamenti, calcolati in eccesso rispetto<br />

alle soglie dei tassi medi e di usura.<br />

“Insistere è importante se si r<strong>it</strong>iene di avere<br />

ragione. In molti consumatori si fa strada la<br />

consapevolezza di non doversi per forza fermare<br />

alla prima risposta negativa della banca,<br />

ma che esistono strumenti più efficaci<br />

che in passato per cercare di ottenere ragione<br />

quando vengono lesi dir<strong>it</strong>ti riconosciuti<br />

loro dalla legge”.<br />

•••<br />

Scuola, Giornata<br />

per la sicurezza<br />

Si terrà in tutta Italia, a partire dal<br />

prossimo 23 novembre, la VIII edizione<br />

della Giornata nazionale della<br />

sicurezza scolastica, promossa<br />

dalla Scuola di C<strong>it</strong>tadinanzattiva,<br />

in collaborazione con il dipartimento<br />

della Protezione civile<br />

Sull’intero terr<strong>it</strong>orio nazionale, in<br />

circa 10mila scuole si terranno<br />

eventi volti ad aumentare l’attenzione<br />

sul tema della sicurezza:<br />

prove di evacuazione, simulazioni,<br />

giochi di ruolo e molto altro. La<br />

Giornata rientra nelle iniziative della<br />

campagna Impararesicuri, promossa<br />

sotto l’Alto patronato della presidenza<br />

della Repubblica. <strong>Per</strong> maggiori<br />

informazioni: 06/367181 e www.c<strong>it</strong>tadinanzattiva.<strong>it</strong>.<br />

•••<br />

Speculazioni,<br />

televoto e minicar<br />

Dopo la “pomodorata” simbolica di protesta<br />

contro le speculazioni nel settore<br />

alimentare, che potremmo definire la<br />

prima vera iniziativa di Casper, il Com<strong>it</strong>ato<br />

contro le speculazioni e per il risparmio<br />

(formato da Adoc, Codacons, Movimento<br />

Difesa del C<strong>it</strong>tadino e Unione Nazionale<br />

Consumatori), ha preannunciato<br />

una stangata da 902 euro che nel 2011 si<br />

abbatterà su ciascuna famiglia <strong>it</strong>aliana.<br />

IIl 12 ottobre, dopo la morte dell’infermiera<br />

rumena alla fermata Anagnina della<br />

metropol<strong>it</strong>ana, l’associazione ha depos<strong>it</strong>ato<br />

in procura una denuncia contro<br />

ignoti per omissione di soccorso, nei<br />

confronti delle persone riprese dalla telecamere<br />

e del tutto indifferenti alla donna<br />

riversa a terra.<br />

Prosegue l’attenzione del Codacons sul<br />

televoto, strumento diffusissimo nei maggiori<br />

programmi televisivi su quale non<br />

sempre c’è sufficiente chiarezza. Proprio<br />

su esposto del Codacons, l’Ant<strong>it</strong>rust ha<br />

aperto due istruttorie nei confronti di Rai<br />

e Mediaset in mer<strong>it</strong>o al sistema del televoto.<br />

In attesa degli accertamenti, Codacons<br />

e Associazioni Utenti Radiotelevisivi<br />

hanno chiesto a gran voce di sospendere<br />

il televoto in ogni programma fino a che<br />

non sia fatta chiarezza.<br />

pagina<br />

7<br />

Le Associazioni<br />

Un importante risultato attenuto dal Codacons<br />

in segu<strong>it</strong>o a un suo esposto, è l’apertura<br />

dell’indagine della Procura di Roma<br />

sui requis<strong>it</strong>i di sicurezza delle minicar. È da<br />

tempo, prima delle drammatiche morti di<br />

alcuni giovanissimi in quest’ultimo anno,<br />

che il Codacons, e in particolare il presidente<br />

Carlo Rienzi in prima persona, puntano<br />

il d<strong>it</strong>o contro questi piccoli veicoli facilmente<br />

modificabili e, soprattutto, contro<br />

le officine che per lucro mettono in pericolo<br />

la v<strong>it</strong>a dei ragazzi, e contro i costruttori<br />

che non mettono a punto strumenti idonei<br />

a impedire la manomissione dei motori per<br />

aumentare le veloc<strong>it</strong>à.<br />

•••<br />

La tazzina di caffè?<br />

Costa troppo<br />

Codici ha avviato una indagine sul<br />

caffè in Italia, verificando che negli ultimi<br />

mesi c’è stato un rincaro della<br />

tazzina del caffé di circa il 13%. Abbiamo<br />

fatto due “conticini”: al gestore<br />

del bar un kg di caffè costa circa 15<br />

euro, per una tazzina di caffè occorrono<br />

circa 6 g di caffè macinato. Se ne<br />

deduce che con un kg di caffè si ottengono<br />

166 tazzine a un costo di circa<br />

9 centesimi l’una. Questo è quanto<br />

dovrebbe costare un caffè al bar. A ciò<br />

aggiungiamo un forfa<strong>it</strong> di circa 6 centesimi<br />

per i costi fissi di zucchero,<br />

usura della macchina per il caffé e 16<br />

centesimi di manodopera.<br />

Teniamo presente che in genere, insieme<br />

al caffè, il cliente consumerà anche<br />

altri prodotti da bar su cui possiamo<br />

spalmare i costi aggiuntivi sopramenzionati,<br />

compreso il costo del personale.<br />

Calcolatrice alla mano, il totale<br />


▲<br />

è pari a 31 centesimi. Di conseguenza<br />

pagare un caffè 85 centesimi risulta<br />

eccessivo, considerando anche il brusco<br />

ribasso delle quotazioni del caffè.<br />

•••<br />

Telefoni, la penale<br />

per recesso anticipato<br />

Nonostante che la legge Bersani, già dal<br />

2007, abbia abol<strong>it</strong>o la penale per recesso<br />

anticipato nei contratti stipulati tra consumatori<br />

e gestori telefonici, questi ultimi -<br />

stando alle segnalazioni che periodicamente<br />

pervengono a Confconsumatori - continuano<br />

ad addeb<strong>it</strong>are, nella fattura successiva<br />

alla disdetta del contratto da parte dell’utente,<br />

somme elevate (circa 2-300 euro)<br />

per la disattivazione di ciascuna sim.<br />

Gli utenti possono risolvere queste controversie<br />

attraverso la procedura di conciliazione,<br />

che sta dando ottimi risultati.<br />

“Nel corso degli ultimi 2 anni, grazie alla<br />

conciliazione siamo riusc<strong>it</strong>i a far riconoscere<br />

i dir<strong>it</strong>ti di molti nostri associati senza<br />

che gli stessi promuovessero un giudizio,<br />

con i tempi, i costi e i rischi che una<br />

causa comporta”, spiega l’avvocato Emilio<br />

Graziuso di Confconsumatori Brindisi.<br />

“Dinnanzi al Corecom Puglia tutti coloro<br />

che si sono rivolti alla nostra associazione<br />

hanno ottenuto lo storno integrale della<br />

somma illeg<strong>it</strong>timamente richiesta dal<br />

gestore telefonico”.<br />

•••<br />

FEDERCONSUMATORI<br />

Trasporti urbani,<br />

il rischio aumenti<br />

Desta grave allarme la s<strong>it</strong>uazione che<br />

si prospetta nel settore del trasporto<br />

tuttoconsumatori<br />

Le Associazioni<br />

pubblico locale. A confermarlo sono le<br />

prime avvisaglie che ci provengono dai<br />

vari incontri tenutisi con gli assessorati<br />

regionali, che confermano, purtroppo,<br />

le nostre preoccupazioni sorte<br />

all’indomani dell’approvazione della<br />

manovra finanziaria.<br />

Questa operazione, infatti, rischia di<br />

costare cara ai passeggeri, soprattutto<br />

ai pendolari, che rischiano di andare<br />

incontro a tagli al servizio; a peggioramenti<br />

della qual<strong>it</strong>à, sia in termini<br />

di igiene che di condizioni di viaggio;<br />

nonché considerevoli aumenti dei biglietti,<br />

dal 15 al 35%, con aumenti da<br />

80 a 380 euro per i pendolari che utilizzano<br />

il servizio ferroviario per recarsi<br />

a scuola o al lavoro.<br />

Le ricadute negative non si fermano qui.<br />

Infatti, tali segnali, se confermati, determineranno<br />

gravi ripercussioni, non<br />

solo per i passeggeri specie pendolari,<br />

che dovranno fare i conti con nuovi e<br />

sempre maggiori disagi, ma anche per<br />

l’ambiente, dal momento che, a queste<br />

condizioni, molti preferiranno optare<br />

per mezzi di trasporto privati, aumentando,<br />

quindi, le emissioni di gas di<br />

scarico nei terr<strong>it</strong>ori interessati.<br />

Ovviamente, anche al fianco delle associazioni<br />

e dei com<strong>it</strong>ati dei pendolari<br />

in tutta Italia, contrasteremo tali operazioni<br />

in ogni sede, sia a livello nazionale<br />

che terr<strong>it</strong>oriale, per fare in modo<br />

che non siano, ancora una volta, i c<strong>it</strong>tadini<br />

a pagare le conseguenze delle<br />

manovre sbagliate messe in atto da<br />

questo governo.<br />

•••<br />

<strong>Per</strong> accedere<br />

al Fondo Mutui<br />

Sono state approntate le linee guida per<br />

la richiesta di sospensione per accedere<br />

al Fondo di solidarietà per i mutui per<br />

l’acquisto della prima casa (il cd. Fondo<br />

Gasparrini).<br />

Le domande (il modello è scaricabile<br />

dal s<strong>it</strong>o del ministero del Tesoro<br />

www.dt.tesoro.<strong>it</strong>/www.dt.tesoro.<strong>it</strong>) possono<br />

essere presentate in banca a partire<br />

dal 15 novembre 2010.<br />

Il Fondo opera nei lim<strong>it</strong>i delle risorse<br />

disponibili e sino al loro esaurimento,<br />

pertanto occorre che gli interessati<br />

presentino tempestivamente la domanda<br />

presentate alla propria banca. Vi<br />

può accedere chi: sta pagando il mutuo<br />

(di importo non superiore a 250.000<br />

euro) da almeno un anno; ha contratto<br />

il mutuo per l’acquisto della prima casa;<br />

ha l’indicatore Isee del nucleo familiare<br />

non superiore a 30mila euro.<br />

Il beneficio accordato dal Fondo è, in<br />

sintesi, la possibil<strong>it</strong>à di sospendere<br />

(per un periodo massimo di 18 mesi),<br />

senza conseguenze, il pagamento delle<br />

rate del mutuo (gli interessi maturati<br />

nel frattempo li paga il Fondo; a carico<br />

del cliente resta il solo pagamento dello<br />

Spread). <strong>Per</strong> maggiori informazioni:<br />

www.legaconsumatori.<strong>it</strong>.<br />

•••<br />

Obes<strong>it</strong>à infantile,<br />

tre video spot<br />

Cibi sani, dieta equilibrata, tanto<br />

movimento all’aria aperta sono alcuni<br />

suggerimenti che il Movimento<br />

Difesa del C<strong>it</strong>tadino Lazio,<br />

attraverso tre video spot di sensibilizzazione<br />

e prevenzione dell’obes<strong>it</strong>à<br />

infantile, dà a gen<strong>it</strong>ori e famiglie<br />

per educare i bambini e i<br />

ragazzi a uno stile di v<strong>it</strong>a corretto<br />

e ab<strong>it</strong>udini alimentari sane. L’ini-<br />

ziativa rientra nel progetto Mdc<br />

Lazio Bimbi InForma finanziato<br />

dalla Regione Lazio, che mette in<br />

campo una serie di azioni mirate a<br />

prevenire l’obes<strong>it</strong>à infantile.<br />

I tre spot sono visibili nel s<strong>it</strong>o<br />

www.mdclazio.<strong>it</strong>/bimbiinforma e<br />

nel canale www.youtube.com/user/BIM-<br />

BINFORMA. “Il r<strong>it</strong>mo della società<br />

attuale - spiega Livia Zollo, presidente<br />

di Mdc Lazio - è cresciuto<br />

tanto che, oltre alle strutture di<br />

assistenza, a mancare è il tempo<br />

per informarsi in modo giusto e<br />

mettere in atto comportamenti<br />

corretti e sani. Con i tre spot vogliamo<br />

lanciare un messaggio immediato,<br />

forte e al tempo stesso<br />

chiaro ed efficace ai gen<strong>it</strong>ori, il<br />

cui ruolo è essenziale”.<br />

•••<br />

Fs, un’Author<strong>it</strong>y<br />

indipendente<br />

Il Movimento Consumatori sostiene da<br />

tempo la necess<strong>it</strong>à della creazione di<br />

un’Autor<strong>it</strong>à indipendente, vista la totale<br />

anarchia in cui versa il settore ferroviario.<br />

R<strong>it</strong>iene ormai improcrastinabile<br />

individuare un soggetto regolatore e<br />

accoglie, quindi, in maniera pos<strong>it</strong>iva la<br />

proposta dell’Ant<strong>it</strong>rust di svolgere questo<br />

ruolo anche in via temporanea. <strong>Per</strong><br />

Mc occorre ist<strong>it</strong>uire un’Autor<strong>it</strong>à dei<br />

Trasporti che tuteli effettivamente i dir<strong>it</strong>ti<br />

dei viaggiatori, vigilando sulla concorrenza<br />

e sull’operato delle imprese<br />

ferroviarie.<br />

Si è verificato, infatti, un sostanziale<br />

“adagiamento” sulle posizioni di Tren<strong>it</strong>alia,<br />

dimostrato in materia di indenn<strong>it</strong>à<br />

riconosciute ai viaggiatori, in caso<br />

di r<strong>it</strong>ardi dei treni. Queste sono state<br />

pesantemente e illeg<strong>it</strong>timamente ridimensionate,<br />

senza che il ministero dei<br />

Trasporti intervenisse.<br />

Sembra, anzi, che questi bonus ridotti<br />

siano stati recep<strong>it</strong>i, nella bozza del<br />

nuovo contratto di servizio, senza tenere<br />

conto minimamente delle contestazioni<br />

provenienti dalle associazioni<br />

dei consumatori.<br />

•••<br />

pagina<br />

8<br />

“Etica”, il tema<br />

del 4° Premio Dona<br />

“Etica delle imprese e dei consumatori”:<br />

è questo il tema su cui<br />

verterà la quarta edizione del<br />

Premio “Vincenzo Dona, voce dei<br />

consumatori 2010”, che si terrà il<br />

prossimo 25 novembre a Roma<br />

(al Centro congressi Montec<strong>it</strong>orio,<br />

piazza Capranica 101).<br />

Alla tavola rotonda, moderata da<br />

Bruno Vespa, parteciperanno autorevoli<br />

personal<strong>it</strong>à del mondo<br />

delle ist<strong>it</strong>uzioni, dell’univers<strong>it</strong>à e<br />

del mercato che affronteranno il<br />

tema riflettendo sulla moral<strong>it</strong>à<br />

esib<strong>it</strong>a dalle imprese e sulla consapevolezza<br />

maturata dai consumatori,<br />

cercando di esortare ciascuno<br />

a fare la propria parte.<br />

“Etica” è un termine dal sapore<br />

antico: dal greco ethos, che significa<br />

“ab<strong>it</strong>udine”, “costume”, è<br />

sempre andato di pari passo con<br />

il concetto di morale, finché il<br />

pensiero razionale non ha scisso<br />

i due significati rendendo l’“utile”<br />

come “etico”.<br />

La crisi economica ha poi messo<br />

in discussione la logica del solo<br />

prof<strong>it</strong>to e oggi il “senso etico”,<br />

nel significato tradizionale, è diventato<br />

un’esigenza imprescindibile<br />

del mercato sano.


Il<br />

Mensile a cura del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti Supplemento a “il Salvagente” n. 44 dell’11 novembre 2010<br />

L’XI Sessione Programmatica Cncu-Regioni a Orvieto<br />

Federalismo, come<br />

ci cambia la v<strong>it</strong>a<br />

federalismo è destinato<br />

a cambiare la v<strong>it</strong>a di milioni<br />

di c<strong>it</strong>tadini. <strong>Per</strong> ragionare<br />

su questo tema e sulle modal<strong>it</strong>à<br />

di impatto che avrà sul terr<strong>it</strong>orio<br />

e la società civile, si è<br />

aperta oggi l’XI Sessione<br />

Programmatica, dal t<strong>it</strong>olo<br />

“Federalismo, mercato, servizi<br />

ai c<strong>it</strong>tadini”.<br />

L’evento annuale, organizzato<br />

dal ministero dello Sviluppo<br />

Economico l’11 e 12<br />

novembre a Orvieto, al<br />

Palazzo del Popolo, fa sedere<br />

allo stesso tavolo le 18<br />

associazioni del CNCU (Consiglio<br />

Nazionale dei Consumatori<br />

e degli Utenti) e i rappresentanti<br />

degli enti locali<br />

per trovare soluzioni congiunte<br />

ai problemi sollevati dal decentramento.<br />

I rappresen-<br />

L’IMPATTO SUL TERRITORIO E<br />

LA SOCIETÀ CIVILE È AL CEN-<br />

TRO DEL CONFRONTO, L’11 E 12<br />

NOVEMBRE A ORVIETO, TRA LE<br />

ASSOCIAZIONI DEI CONSUMA-<br />

TORI E GLI ENTI LOCALI.<br />

tanti delle associazioni chiedono<br />

infatti più garanzie e<br />

lo spir<strong>it</strong>o che emerge è di<br />

grande cautela, seppure con<br />

sfumature diverse (vedi interviste<br />

a pag. 4).<br />

Apre i lavori il sottosegretario<br />

all’Energia e presidente del<br />

CNCU, Stefano Saglia(vedi<br />

intervista a pag. 5), preceduto<br />

dal messaggio di benvenuto<br />

dei padroni di casa, il sindaco<br />

di Orvieto, Antonio Concin<br />

a, il presidente della Provincia<br />

di Terni, Feliciano Polli,<br />

la presidente della Regione<br />

Umbria, Catiuscia Marini,<br />

e l’assessore coordinatore<br />

delle Regioni e Province autonome<br />

per la tutela dei consumatori,<br />

Antonio Canzian.<br />

Ai c<strong>it</strong>tadini il federalismo<br />

piace? Risponde, nella sessione<br />

introduttiva, Renato<br />

Mannheimer, giornalista e<br />

presidente dell’Ispo (Ist<strong>it</strong>uto di<br />

ricerca sociale, economica e<br />

di opinione) presentando i risultati<br />

di una ricerca realizzata<br />

per l’evento (vedi a pag. 2).<br />

Dopo la sessione dedicata a<br />

IL NOSTRO SITO www.tuttoconsumatori.<strong>it</strong><br />

•••<br />

4<br />

Presidente del Cncu<br />

Stefano SAGLIA<br />

Componenti:<br />

Pietro SPADONI<br />

Rappresentante delle Regioni<br />

designato dalla Conferenza unificata<br />

Gianni CAVINATO<br />

Acu - Associazione Consumatori Utenti<br />

Paolo LANDI<br />

Adiconsum<br />

Carlo PILERI<br />

Adoc<br />

Mauro NOVELLI<br />

Adusbef<br />

Luisa CRISIGIOVANNI<br />

Altroconsumo<br />

Daniela PERROTTA<br />

AssoConsum<br />

Mario FINZI<br />

Assoutenti<br />

Giovanni FERRARI<br />

Casa del Consumatore<br />

Consiglio Nazionale<br />

dei Consumatori e degli Utenti<br />

(art. 136 del Codice del Consumo)<br />

Walther ANDREAUS<br />

Centro Tutela Consumatori Utenti<br />

Verbraucherzentral Sudtirol<br />

Antonio GAUDIOSO<br />

C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />

Marco Maria DONZELLI<br />

Codacons<br />

Ivano GIACOMELLI<br />

CODICI - Centro Dir<strong>it</strong>ti del C<strong>it</strong>tadino<br />

Sara BITETTI<br />

Confconsumatori<br />

Rosario TREFILETTI<br />

Federconsumatori<br />

Pietro PRADERI<br />

Lega Consumatori<br />

Lorenzo MIOZZI<br />

Movimento Consumatori<br />

Antonio LONGO<br />

Movimento Difesa del C<strong>it</strong>tadino<br />

Massimiliano DONA<br />

Unione Nazionale Consumatori<br />

La composizione del Consiglio potrà essere integrata con i rappresentanti<br />

delle associazioni che si iscriveranno nell’Elenco delle associazioni rappresentative<br />

a livello nazionale secondo i requis<strong>it</strong>i fissati dall’articolo 137 del Codice<br />

del Consumo (Dm 19 gennaio 1999, n. 20)<br />

Segreteria CNCU, Roberto Guidi, tel. 06/47055369, fax 06/47055394.<br />

E-mail: cncu@sviluppoeconomico.gov.<strong>it</strong><br />

“Pol<strong>it</strong>iche sociali e salute”, il<br />

focus su “Commercio e servizi”<br />

pone l’accento sul punto di<br />

vista delle imprese, secondo<br />

le quali il federalismo è una<br />

buona occasione per correggere<br />

alcune storture nate col<br />

decentramento.<br />

Non mancherà, nella seconda<br />

giornata, il confronto<br />

con le esperienze maturate<br />

oltreconfine e un’analisi economica<br />

su Fiscal<strong>it</strong>à locale<br />

e costi del federalismo.<br />

Le conclusioni sono affidate<br />

al Capo dipartimento del<br />

MSE, Giuseppe Tripoli.<br />

Pagina 2<br />

Federalismo: piace,<br />

ma di stretta misura<br />

Pagina 3<br />

Saglia: “Si investa<br />

nella cresc<strong>it</strong>a”<br />

Pagina 4<br />

Ora i consumatori<br />

chiedono garanzie<br />

Pagina 5<br />

Borsellini più vuoti:<br />

è allarme rosso<br />

Pagine 6-7-8<br />

Tutte le iniziative<br />

delle associazioni


Il<br />

federalismo? Agli<br />

<strong>it</strong>aliani piace, anche<br />

se non è tra le prior<strong>it</strong>à.<br />

Anzi, se proprio devono fare<br />

una classifica per ordine di<br />

importanza, finisce al 10° posto.<br />

Ben al di sotto della<br />

preoccupazione numero uno:<br />

il lavoro e l’occupazione.<br />

A misurare il livello di gradimento<br />

del federalismo tra i<br />

c<strong>it</strong>tadini è stato Renato<br />

Mannheimer, giornalista e<br />

presidente dell’Ispo (Ist<strong>it</strong>uto<br />

di ricerca sociale, economica<br />

e di opinione) che - in occasione<br />

della Sessione Programmatica<br />

CNCU-Regioni<br />

tuttoconsumatori<br />

La ricerca dell’Ispo sul federalismo apre la prima giornata della Sessione Programmatica<br />

Piace, ma di stretta misura<br />

NON È TRA LE PRIORITÀ, I FA-<br />

VOREVOLI PREVALGONO AN-<br />

CHE SE DI POCO SUI CONTRA-<br />

RI, MA C’È CHI TEME CHE IL<br />

PAESE SI SPACCHI IN DUE.<br />

MANNHEIMER HA MISURATO<br />

IL GRADIMENTO DEGLI ITA-<br />

LIANI. ECCO I RISULTATI.<br />

IL PROGRAMMA DELLA<br />

XI SESSIONE<br />

PROGRAMMATICA<br />

CONSIGLIO NAZIONALE DEI CONSUMATORI<br />

E DEGLI UTENTI (CNCU) - REGIONI<br />

Orvieto - 11/12 novembre 2010<br />

FEDERALISMO, MERCATO,<br />

SERVIZI AI CITTADINI<br />

Giovedì 11 novembre<br />

Ore 9 Registrazione partecipanti<br />

Ore 10 SESSIONE INAUGURALE<br />

Interventi:<br />

Antonio CONCINA - Sindaco di Orvieto<br />

Feliciano POLLI - Presidente della Provincia di Terni<br />

Antonio CANZIAN - Assessore coordinatore delle Regioni<br />

e delle Provincie Autonome<br />

Catiuscia MARINI - Presidente Regione UMBRIA<br />

- ha condotto interviste su<br />

un campione di 800 <strong>it</strong>aliani,<br />

rappresentativo delle diverse<br />

realtà terr<strong>it</strong>oriali e bilanciato<br />

per età, sesso e t<strong>it</strong>olo<br />

di studio.<br />

La ricerca è stata scelta per<br />

dare il via alla sessione introduttiva<br />

della prima<br />

giornata dei lavori e Mannheimer<br />

ha dato alla redazione<br />

del “Tuttoconsumatori”<br />

una piccola anticipazione sui<br />

risultati che saranno presentati<br />

in via integrale a Orvieto<br />

l’11 novembre. Mettendo<br />

sul piatto della bilancia favorevoli<br />

e contrari, l’ago pende<br />

leggermente verso i primi:<br />

42% contro 40%.<br />

Il resto degli intervistati si<br />

dice ancora indeciso. Più<br />

alta la percentuale (55%)<br />

di chi considera il federalismo<br />

pos<strong>it</strong>ivo per lo sviluppo<br />

del Paese ed è convinto<br />

che, con i nuovi meccanismi,<br />

si raggiungerà maggiore<br />

efficienza e si ev<strong>it</strong>eranno<br />

gli sprechi.<br />

Il fatto che a premere di più<br />

Stefano SAGLIA- Sottosegretario al ministero dello<br />

Sviluppo Economico e Presidente del CNCU<br />

Ore 11 SESSIONE INTRODUTTIVA<br />

Renato Mannheimer - Presentazione della ricerca sul<br />

federalismo<br />

Ore 11,30 PRIMA SESSIONE - Pol<strong>it</strong>iche sociali e salute<br />

relazione introduttiva - Aldo BONOMI, Direttore ist<strong>it</strong>uto<br />

di ricerca Aaster<br />

il punto pol<strong>it</strong>ico - Salvatore ALLOCCA, Assessore al<br />

Welfare e Tutela Consumatori della Regione TOSCANA<br />

posizione delle Regioni - portavoce gruppo di studio<br />

Regioni<br />

posizione dei consumatori - Liliana Ciccarelli (C<strong>it</strong>tadinanzattiva),<br />

portavoce del gruppo di studio Associazioni<br />

dei consumatori<br />

dibatt<strong>it</strong>o<br />

Ore 15,00 SECONDA SESSIONE - Commercio e servizi<br />

per il federalismo sia stato un<br />

part<strong>it</strong>o con una forte connotazione<br />

settentrionale ha avuto<br />

un riflesso diretto sulla distribuzione<br />

di favorevoli e contrari<br />

fra la popolazione. E, come<br />

c’era da attendersi, il numero<br />

maggiore di favorevoli<br />

è concentrato al<br />

Nord, con una lieve prevalenza<br />

tra i laureati.<br />

Più scettici i giovanissi-<br />

mi e gli anziani, mentre il<br />

53% degli intervistati è convinto<br />

che il federalismo danneggerà<br />

le regioni meridionali.<br />

<strong>Per</strong> quali settori? San<strong>it</strong>à, innanz<strong>it</strong>utto,<br />

e lavoro. Molti impiegati<br />

statali residenti nel<br />

Sud d’Italia hanno paura di<br />

perdere la propria occupazione,<br />

mentre chi ambisce<br />

a entrare nel settore pubblico,<br />

teme di dover rinuncia-<br />

relazione introduttiva - Luca PELLEGRINI, Ordinario<br />

di marketing Univers<strong>it</strong>à IULM<br />

il punto pol<strong>it</strong>ico - Fabrizio BRACCO, Assessore Commercio<br />

e Tutela Consumatori della Regione UMBRIA<br />

posizione delle Regioni - portavoce del gruppo di studio<br />

Regioni, Paola Castellini (Emilia Romagna)<br />

posizione dei consumatori - portavoce del gruppo di<br />

studio Associazioni dei consumatori<br />

dibatt<strong>it</strong>o<br />

Venerdì 12 novembre<br />

Ore 9,30 TERZA SESSIONE - Fiscal<strong>it</strong>à locale e costi<br />

del federalismo<br />

Relazione introduttiva - Francesco PALERMO, Ordinario<br />

di Dir<strong>it</strong>to cost<strong>it</strong>uzionale comparato, Univers<strong>it</strong>à degli<br />

Studi di Verona<br />

Cornelia TAUCH - Responsabile Economia e rapporti<br />

pagina<br />

2<br />

re a questa opportun<strong>it</strong>à.<br />

Altissimo (40%) il numero di<br />

chi vede nel federalismo il rischio<br />

di una spaccatura a<br />

metà del Paese, che secondo<br />

un’altra fetta di intervistati<br />

non sarebbe poi un male,<br />

anzi. C’è chi vede nella divaricazione<br />

tra più virtuosi e<br />

meno virtuosi un’occasione<br />

per dare una scossa alle regioni<br />

del Sud.<br />

internazionali dell’associazione dei consumatori tedesca<br />

Verbraucherzentrale Bundesverband (VZBV)<br />

Gian Angelo BELLATI - Direttore Eurosportello Unioncamere<br />

Veneto<br />

il punto pol<strong>it</strong>ico - Antonio Stefano CARIDI, Assessore<br />

Attiv<strong>it</strong>à Produttive della Regione CALABRIA<br />

posizione delle Regioni - portavoce gruppo di studio<br />

Regioni<br />

posizione dei consumatori - Luisa Crisigiovanni (Altroconsumo),<br />

Lorenzo Miozzi (Movimento Consumatori),<br />

portavoci gruppo di studio Associazioni dei<br />

consumatori<br />

CONCLUSIONI<br />

Giuseppe TRIPOLI - Capo dipartimento per l’Impresa<br />

e l’internazionalizzazione del ministero dello Sviluppo<br />

Economico


il Salvagente/11 novembre 2010<br />

Intervista a Stefano Saglia, presidente del Cncu<br />

“Bisogna investire<br />

sulla cresc<strong>it</strong>a”<br />

PER IL SOTTOSEGRETARIO ALLO<br />

SVILUPPO ECONOMICO IL FE-<br />

DERALISMO FISCALE SARÀ IL<br />

MOTORE DI UNA NUOVA UNITÀ<br />

D’ITALIA. E DI UNA STAGIONE<br />

DI FORTE SEMPLIFICAZIONE<br />

DEL GOVERNO TERRITORIALE.<br />

“Il<br />

federalismo servirà<br />

a rimettere in moto<br />

lo sviluppo, premessa fondamentale<br />

per ridurre tasse<br />

e deb<strong>it</strong>o pubblico”. Così<br />

l’on. Stefano Saglia, sottosegretario<br />

allo Sviluppo<br />

Economico con delega all’Energia<br />

e presidente del<br />

Consiglio Nazionale dei<br />

Consumatori e degli<br />

Utenti (CNCU), ha anticipato<br />

il suo pensiero sul te-<br />

ma focus dell’XI Sessione<br />

Programmatica.<br />

On. Saglia, a lei spetta il<br />

comp<strong>it</strong>o di dare il via<br />

ai lavori. Quali sono<br />

i punti centrali<br />

del suo messaggio?<br />

Il federalismo fiscale<br />

è necessario per<br />

il Paese ed è lo strumento<br />

per realizzare<br />

una nuova un<strong>it</strong>à dell’Italia,<br />

più adatta al Terzo<br />

millennio, alla globalizzazione<br />

e all’Europa. Il Governo<br />

intende dare autonomia ai<br />

singoli terr<strong>it</strong>ori altrimenti si rischia<br />

la frammentazione.<br />

Deve essere un federalismo<br />

responsabile, che permetta<br />

di chiudere con le spese<br />

inutili e investire sulla cresc<strong>it</strong>a,<br />

e consenta al tempo<br />

stesso di mantenere su tutto<br />

il terr<strong>it</strong>orio nazionale un livello<br />

minimo uniforme e adeguato<br />

per i servizi essenziali<br />

e non determini aumenti di<br />

oneri per i c<strong>it</strong>tadini.<br />

Quali caratteristiche<br />

ha il federalismo al<br />

quale il Governo sta lavorando?<br />

Come risolvere<br />

la questione meridionale?<br />

Il federalismo dovrà aprire<br />

una stagione di forte sem-<br />

plificazione dei diversi livelli<br />

di governo terr<strong>it</strong>oriale.<br />

Lo Stato dovrà eserc<strong>it</strong>are<br />

meglio le sue competenze<br />

economiche, dall’energia<br />

alle pol<strong>it</strong>iche di ricerca, in-<br />

ROAD SHOW PER IL NORD ITALIA CHE PASSA AL DIGITALE<br />

Anche il Nord d’Italia passa al dig<strong>it</strong>ale terrestre: l’operazione, part<strong>it</strong>a il 25 ottobre, durerà fino al 26 novembre e riguarderà<br />

il Piemonte Orientale e tutte le province lombarde, a eccezione di Mantova che, insieme alla provincia<br />

di Pordenone e al Veneto, trans<strong>it</strong>erà verso il nuovo sistema dal 30 novembre al 10 dicembre. Poi sarà la volta<br />

anche di Emilia-Romagna (dal 27 novembre al 2 dicembre) e Friuli-Venezia Giulia (dal 3 dicembre al 15 dicembre).<br />

A fine anno dunque il passaggio al dig<strong>it</strong>ale riguarderà, oltre alle regioni su c<strong>it</strong>ate, la Sardegna (il cui sw<strong>it</strong>ch off è avvenuto<br />

nel 2008), la Valle d’Aosta, il Piemonte Occidentale, il Trentino-Alto Adige, il Lazio e la Campania, passate<br />

al dig<strong>it</strong>ale l’anno scorso.<br />

<strong>Per</strong> dare una mano ai c<strong>it</strong>tadini - soprattutto i più anziani - a familiarizzare con la nuova tecnologia, il ministero dello Sviluppo<br />

Economico, sotto il coordinamento della Fondazione Ugo Bordoni, ha organizzato un road show nelle<br />

piazze di dodici c<strong>it</strong>tà nelle regioni interessate dal passaggio. Gli incontri <strong>it</strong>ineranti hanno l’obiettivo di comunicare i vantaggi<br />

della transizione dall’analogico al dig<strong>it</strong>ale e informare sulle semplici operazioni da eseguire per non farsi trovare impreparati.<br />

Molte le dimostrazioni pratiche agli stand del ministero grazie alle quali gli operatori aiuteranno i c<strong>it</strong>tadini a capire<br />

come sintonizzare i canali sul telecomando, se e quando cambiare l’antenna nel caso in cui fosse danneggiata<br />

e non consentisse la ricezione del segnale. E molto altro ancora.<br />

<strong>Per</strong> chiarire tutti i dubbi dei c<strong>it</strong>tadini, il ministero ha inoltre attivato un numero verde gratu<strong>it</strong>o (800.022.000) operativo<br />

dal lunedì al sabato, per fornire ogni informazione sul passaggio, incluse le procedure di sintonizzazione dei decoder.<br />

Tutte le informazioni, con l’elenco dei modelli di apparecchi testati (109 decoder interattivi, 34 decoder non interattivi e<br />

501 televisori integrati), sono inoltre disponibili sul s<strong>it</strong>o www.decoder.comunicazioni.<strong>it</strong>.<br />

pagina<br />

3<br />

novazione e internazionalizzazione<br />

e dovrà fissare il<br />

quadro di riferimento delle<br />

iniziative di sviluppo terr<strong>it</strong>oriale,<br />

pronto a surrogare<br />

le amministrazioni inadempienti.<br />

<strong>Per</strong> il Sud credo<br />

che potremo garantire<br />

una fiscal<strong>it</strong>à di vantaggio<br />

per le attiv<strong>it</strong>à imprend<strong>it</strong>oriali.<br />

Ma c’è bisogno soprattutto<br />

di uno scatto<br />

di orgoglio del<br />

ceto dirigente<br />

meridionale. E<br />

ricominciare<br />

ovviamente<br />

anche con i<br />

fondi strutturali<br />

2007/2013.<br />

A quali aspetti<br />

del federalismo<br />

sta lavorando<br />

il ministero<br />

dello Sviluppo Economico?<br />

Le competenze del ministero<br />

dello Sviluppo Economico<br />

riguardano le materie<br />

energetiche. Io personalmente<br />

non sono<br />

d’accordo sulla riforma del<br />

2001 del t<strong>it</strong>olo V della Cost<strong>it</strong>uzione<br />

che ha inser<strong>it</strong>o<br />

l’energia tra le materie<br />

concorrenti. Io credo che<br />

l’energia debba essere di<br />

competenza nazionale. È<br />

necessario, innanz<strong>it</strong>utto,<br />

eliminare la differenza dei<br />

prezzi dell’elettric<strong>it</strong>à tra regione<br />

e regione, che sta<br />

diventando imbarazzante.<br />

La mia non è una misura in<br />

contraddizione col federalismo,<br />

perché per avere un<br />

federalismo corretto, chiaro<br />

e stabile è necessario<br />

che le competenze tra Stato<br />

e Regioni siano chiare e<br />

che l’area grigia sia più ridotta<br />

possibile. La legislazione<br />

concorrente è un<br />

danno perché porta a uno<br />

stallo di investimenti che<br />

sono decisivi.


tuttoconsumatori<br />

Sul nuovo meccanismo di gestione delle entrate fiscali<br />

Ora le associazioni<br />

dei consumatori<br />

chiedono garanzie<br />

CON SFUMATURE DIVERSE, A POCHI MESI DALL’APPROVAZIONE<br />

DEI DECRETI ATTUATIVI, PREVALE LA CAUTELA. SI TEME CHE SIANO<br />

PENALIZZATE LE REGIONI CHE STANNO PEGGIO. E SI CERCANO<br />

STRADE COMUNI, ANCHE PER IL CONFRONTO CON GLI ENTI LOCALI.<br />

Sul federalismo, le associazioni<br />

di consumatori<br />

chiedono garanzie. A pochi<br />

mesi dall’approvazione da parte<br />

del Governo dei decreti attuativi<br />

del nuovo meccanismo<br />

di gestione diretta delle entrate<br />

fiscali, lo spir<strong>it</strong>o è di cautela,<br />

con sfumature diverse. “In questa<br />

fase - dice Rosario Trefiletti,<br />

presidente di Federconsumatori<br />

- bisogna definire<br />

quanto prima i costi standard<br />

e i livelli di welfare, per non penalizzare<br />

le Regioni che già<br />

stanno peggio”.<br />

Quanto agli amb<strong>it</strong>i di competenza<br />

già affidati agli enti locali,<br />

Antonio Longo, presidente<br />

del Movimento Difesa del<br />

C<strong>it</strong>tadino, esprime preoccupazione<br />

in tema di trasporto<br />

pubblico locale. “Non è ancora<br />

chiaro se le risorse in mano<br />

alle Regioni andranno a coprire<br />

i defic<strong>it</strong> delle aziende del<br />

trasporto pubblico locale. Cosa<br />

succederà: verranno aumentate<br />

le tariffe dei biglietti, o magari<br />

ridotti i servizi?”.<br />

Interrogativi che trovano eco<br />

nelle parole di Antonio Gaudioso,<br />

vicesegretario di<br />

C<strong>it</strong>tadinanzattiva: “Le amministrazioni<br />

locali sono responsabilizzate,<br />

ma come associa-<br />

zioni chiediamo massima trasparenza<br />

sulle modal<strong>it</strong>à di spesa.<br />

Non possiamo accettare sprechi<br />

che portino a tagliare i servizi”.<br />

“Non si può escludere che il federalismo<br />

fiscale formalizzi una<br />

frattura tra Nord e Sud, se non si<br />

innesca un processo virtuoso di<br />

contenimento della spesa. Ma<br />

per far questo bisogna diffondere<br />

anche nella popolazione la cultura<br />

della responsabil<strong>it</strong>à sociale”,<br />

dice Massimiliano Dona, segretario<br />

nazionale dell’Unione<br />

Consumatori.<br />

Sui costi interviene anche Luisa<br />

Crisigiovanni, direttore<br />

di Altroconsumo. “Serve vigilare<br />

su chi amministra, altrimenti<br />

il decentramento non<br />

porterà più garanzie ai c<strong>it</strong>tadini.<br />

Il federalismo deve essere<br />

costru<strong>it</strong>o sul principio del rispetto<br />

di tutti, indipendentemente<br />

da dove vivono”.<br />

Di “maggiore responsabilizzazione<br />

della spesa pubblica” e di<br />

“strumento di contrasto allo<br />

sperpero di risorse” parla Paolo<br />

Landi, segretario nazionale<br />

di Adiconsum, che però<br />

aggiunge: “Il federalismo fiscale<br />

solidale difficilmente potrà<br />

reggere alle spinte corporative<br />

terr<strong>it</strong>oriali”.<br />

“Nemmeno un euro venga<br />

sprecato o finisca in mani illec<strong>it</strong>e”,<br />

fa eco Carlo Rienzi, presidente<br />

del Codacons, che<br />

insiste sulla necess<strong>it</strong>à di portare<br />

avanti “controlli rigidissimi”.<br />

Secondo il direttore del<br />

Ctcu, Walther Andreaus, il<br />

federalismo “introduce un nuovo<br />

livello di responsabil<strong>it</strong>à. Ed è<br />

un segnale pos<strong>it</strong>ivo in un’ottica<br />

di integrazione europea. <strong>Per</strong> noi<br />

ora è importante trovare un interlocutore<br />

per capire come<br />

verranno usati i fondi a disposizione<br />

degli enti locali”.<br />

Secondo il presidente di Lega<br />

Consumatori, Pietro Praderi,<br />

il federalismo “creerà un<br />

rapporto più diretto tra associazioni<br />

e ist<strong>it</strong>uzioni”.<br />

Di equ<strong>it</strong>à parla Gianni Cavinato,<br />

presidente di Acu: “Questa<br />

deve essere considerata una<br />

fase di partenza, non di arrivo.<br />

Sul federalismo si è aperta una<br />

discussione che andrà avanti<br />

per molto tempo. Cercheremo<br />

di andar via da Orvieto con delle<br />

proposte concrete”.<br />

Sulla necess<strong>it</strong>à di un confronto<br />

insiste anche il presidente del<br />

Movimento Consumatori,<br />

Lorenzo Miozzi: “Vorremmo<br />

avviare un dialogo con i rappresentanti<br />

degli enti locali per far<br />

capire che nel momento in cui si<br />

rivedrà il livello dei servizi, questo<br />

andrà fatto con le rappresentanze<br />

degli utenti”. “Dopo la<br />

Sessione Programmatica - dice<br />

Carlo Pileri, presidente<br />

pagina<br />

4<br />

di Adoc - il dialogo deve continuare<br />

nei consigli regionali<br />

dei consumatori che devono<br />

essere messi nella condizione<br />

di svolgere il loro comp<strong>it</strong>o di organismi<br />

consultivi”.<br />

Mauro Novelli, segretario<br />

di Adusbef, insiste sulla necess<strong>it</strong>à<br />

di individuare delle strade<br />

comuni: “Tutti devono partecipare<br />

al confronto: chi sta meglio<br />

e chi sta peggio. <strong>Per</strong>ché se<br />

chi sta meglio crea un muro intorno<br />

a sé, non si va da nessuna<br />

parte”.<br />

E sulla necess<strong>it</strong>à di condividere<br />

problemi e soluzioni insiste<br />

anche Mara Colla, presidente<br />

di Confconsumatori:<br />

“Dalla Sessione mi aspetto<br />

un confronto per arrivare a<br />

proposte concrete, non un<br />

mero dibatt<strong>it</strong>o in cui ciascuno<br />

resta sulle proprie idee, perché<br />

è un evento molto atteso<br />

da noi associazioni”.<br />

“Se non c’è un’accurata distribuzione<br />

delle risorse - dice<br />

la presidente di Assoconsum,<br />

Daniela <strong>Per</strong>rotta<br />

- a pagarne saranno i consumatori<br />

delle Regioni non in regola<br />

con i conti”.<br />

L’altro tema caldo al centro<br />

degli incontri della Sessione<br />

Programmatica è quello della<br />

san<strong>it</strong>à. Secondo Orlando<br />

Navarro, vicepresidente<br />

della Casa del Consumatore,<br />

“ci sarà un margine di<br />

manovra per ogni singola regione<br />

per definire la qual<strong>it</strong>à<br />

dei livelli di assistenza. Serve<br />

più attenzione agli sprechi<br />

che si annidano soprattutto<br />

nella san<strong>it</strong>à”.<br />

“Le Regioni hanno diversi livelli<br />

di indeb<strong>it</strong>amento sul fronte<br />

san<strong>it</strong>ario - dice Mario Finzi,<br />

presidente Assoutentipertanto<br />

la scelta sulle risorse<br />

da destinare nell’erogazione<br />

dei servizi dipende da amministrazione<br />

ad amministrazione.<br />

E su questo serve vigilanza”.


il Salvagente/11 novembre 2010<br />

Il rapporto Acri-Ipsos nella Giornata mondiale del risparmio<br />

Borsellini più vuoti:<br />

è allarme rosso<br />

LE FAMIGLIE SI INDEBITANO<br />

SEMPRE DI PIÙ. E SONO IN CA-<br />

LO QUELLE CHE RIESCONO A<br />

METTERE DA PARTE QUALCO-<br />

SA. PER FEDERCONSUMATORI<br />

E ADUSBEF LA SITUAZIONE È<br />

GRAVISSIMA.<br />

Le<br />

famiglie <strong>it</strong>aliane<br />

sono sempre più<br />

indeb<strong>it</strong>ate: è questo il<br />

dato di maggior rilievo<br />

contenuto in un’indagine<br />

condotta dall’Acri in<br />

collaborazione con Ips<br />

o s e diffuso lo scorso<br />

28 ottobre, in occasione<br />

della Giornata mondiale<br />

del risparm i o. Le famiglie<br />

che sono effettivamente<br />

riusc<strong>it</strong>e a risparmiare,<br />

si legge nel rapporto,<br />

rappresentano poco<br />

più di un terzo degli <strong>it</strong>aliani<br />

(il 36%); erano il 37%<br />

sia lo scorso anno che nel<br />

2006, mentre nel 2007 e<br />

nel 2008 il dato era stato<br />

inferiore, rispettivamente<br />

del 33% e 34%.<br />

Duro il commento delle<br />

associazioni di consumatori,<br />

preoccupate per la<br />

costante riduzione dei risparmi<br />

delle famiglie. Federconsumatori<br />

e Adusbef<br />

parlano di “gravissimo<br />

allarme” ricordando<br />

i dati del rapporto: la<br />

s<strong>it</strong>uazione di indeb<strong>it</strong>amento<br />

si inserisce “in un contesto<br />

di forte riduzione del<br />

cred<strong>it</strong>o al consumo, pari<br />

all’11% nel 2009 e a oltre<br />

il 5% nel 2010.<br />

Chi è riusc<strong>it</strong>o a risparmiare,<br />

si legge nel rapporto,<br />

risiede soprattutto nel<br />

Nord del Paese (Nord-est<br />

45%, Nord-ovest 41%)<br />

dove le percentuali sono<br />

lievemente in cresc<strong>it</strong>a rispetto<br />

a quelle del 2009.<br />

In affanno sono i risparmiatori<br />

del Sud (dove risparmia<br />

il 30%, come nel<br />

2009) e soprattutto quelli<br />

del Centro, dove si verifica<br />

la maggiore contrazione<br />

del numero di famiglie<br />

che riescono a risparmiare<br />

(scese al 32% dal<br />

39% del 2009).<br />

E il futuro, per molti <strong>it</strong>aliani,<br />

non è roseo. Quasi la<br />

metà delle famiglie (49%,<br />

erano il 43% nel 2009) r<strong>it</strong>iene<br />

che la propria s<strong>it</strong>uazione<br />

in termini di rispar-<br />

mio rimarrà la stessa; il<br />

15% spera di riuscire a<br />

risparmiare di più nel<br />

prossimo anno (nel 2009<br />

erano il 19%); mentre il<br />

36% teme che riuscirà a<br />

risparmiare meno (erano<br />

il 38% nel 2009).<br />

Dall’indagine emerge inoltre<br />

che sono sempre<br />

meno le famiglie che riescono<br />

a m i g l i o r a re il<br />

proprio tenore di v<strong>it</strong>a:<br />

erano l’11% nel 2006, il<br />

10% nel 2007, il 9%<br />

nel 2008, l’8% nel<br />

2009, il 6% quest’anno.<br />

In pratica, se nel<br />

2006 una famiglia su 9<br />

sentiva di migliorare la<br />

propria posizione, oggi<br />

è solo una su 17.<br />

Federconsumatori e<br />

Adusbef intervengono<br />

poi sul fronte dell’occupazione:<br />

“Ulteriore<br />

dato negativo - dicono<br />

E LA TAZZINA DI CAFFÈ È SEMPRE PIÙ CARA<br />

Costano care le consumazioni al bar e al ristorante in Italia. A dirlo è l’Osserv aprezzi<br />

del ministero dello Sviluppo Economico, che rileva come, nei primi<br />

nove mesi dell’anno, i listini prezzi per le consumazioni siano aumentati del 2,1%<br />

su base annua. Quasi il doppio della media europea (+1,2%). I francesi, invece,<br />

hanno risparmiato: Oltralpe il r<strong>it</strong>occo è stato al ribasso (-0,4%). A correre più che<br />

in Italia solo i listini di bar e ristoranti in Gran Bretagna (+3,1%), mentre per i tedeschi<br />

e gli spagnoli gli aumenti sono stati in linea con la media europea.<br />

le associazioni - è quello<br />

del peggioramento delle<br />

condizioni economiche,<br />

soprattutto a causa, per<br />

ben il 23% delle famiglie,<br />

della perd<strong>it</strong>a del posto<br />

di lavoro di un componente”.<br />

Le associazioni<br />

aggiungono: “La fotografia<br />

della crisi è resa ancor<br />

più n<strong>it</strong>ida dall’intervento<br />

del governatore Draghi in<br />

riferimento al tasso di disoccupazione,<br />

che nella<br />

pagina<br />

5<br />

concretezza si attesta<br />

all’11%, e alla grave<br />

contrazione dei consumi<br />

in tutti settori, come da<br />

noi, peraltro, sempre denunciato”.<br />

<strong>Per</strong> questo le associazioni<br />

tornano a chiedere un’adeguata<br />

pol<strong>it</strong>ica economica<br />

e finanziaria e la detassazione<br />

dei redd<strong>it</strong>i fissi<br />

per almeno 1.200 euro<br />

annui a partire dalle tredicesime<br />

di dicembre.


il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

23 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

AIUTI SOPPRESSI PER LE VITTIME DEI CRAC TURISTICI<br />

La Brambilla<br />

lascia a terra<br />

il Fondo<br />

di garanzia<br />

ENRICO CINOTTI<br />

I risarcimenti promessi dal ministro Brambilla<br />

per i viaggiatori rimasti a terra a causa<br />

del fallimento del tour operator? Cancellati.<br />

È questa la sorte che toccherà alle v<strong>it</strong>time<br />

dei crac Todomondo e Viaggi del Ventaglio<br />

se verrà approvato il nuovo Codice<br />

del Turismo proposto il 7 ottobre<br />

scorso dal ministro Michela<br />

V<strong>it</strong>toria Brambilla in Consiglio dei<br />

ministri, dove è prevista la soppressione<br />

del Fondo di garanzia per le v<strong>it</strong>time<br />

dei crac dei tour operator. Dopo averlo<br />

presentato e sbandierato come una solida<br />

tutela per i vacanzieri, il documento<br />

presentato dal ministro annuncia la cancellazione<br />

dell’attuale Fondo - pubblico<br />

- di garanzia, per sost<strong>it</strong>uirlo con polizze<br />

assicurative che gli organizzatori del<br />

viaggio dovranno stipulare e i cui - esorb<strong>it</strong>anti<br />

- costi verranno riversati sui biglietti<br />

dei viaggiatori.<br />

La contorsione<br />

del ministro<br />

Nella relazione che accompagna lo<br />

schema di decreto legislativo si afferma<br />

chiaramente: “L’attuale disciplina<br />

del Fondo si è rilevata, alla luce dei fatti,<br />

inadatta a garantire la tutela dei viaggiatori”.<br />

Una dichiarazione che contraddice<br />

in pieno l’impegno assunto più volte<br />

dal ministro Brambilla. Come successe<br />

il 29 luglio 2009 di fronte al crac di Todomondo<br />

(5mila turisti danneggiati per<br />

un totale di 7,4 milioni di euro) quando la<br />

t<strong>it</strong>olare del Turismo rassicurava così i malcap<strong>it</strong>ati:<br />

“Verrà sub<strong>it</strong>o attivato il Fondo di<br />

garanzia che ha proprio il comp<strong>it</strong>o di intervenire<br />

in caso di insolvenza o fallimento<br />

del vend<strong>it</strong>ore o dell’organizzatore di pacchetti<br />

turistici, provvedendo al rimborso<br />

delle somme versate per l’acquisto di pacchetti<br />

turistici”.<br />

Peccato però che alle parole non siano<br />

segu<strong>it</strong>i i fatti. Il Fondo, come denunciò il<br />

Salvagente nel luglio 2010, era pressoché<br />

vuoto: in cassa c’erano appena 248mila euro<br />

sui 7,4 milioni richiesti solo per indennizzare<br />

le v<strong>it</strong>time di Todomondo. Non solo.<br />

Nonostante a settembre la dotazione sia<br />

“sal<strong>it</strong>a” a circa un milione di euro, i tre milioni<br />

promessi da Tremonti in maggio non<br />

sono ancora afflu<strong>it</strong>i al Fondo.<br />

In questi mesi, bisogna anche aggiungere,<br />

la valutazione delle domande è andata a<br />

rilento visto che solo l’8 settembre scorso,<br />

a un anno esatto dal fallimento del tour<br />

operator, è stato insediato il nuovo com<strong>it</strong>ato<br />

di gestione.<br />

In mezzo c’è stato un altro crac, quello dei<br />

Viaggi del Ventaglio, secondo tour operato<br />

<strong>it</strong>aliano. E molti malcap<strong>it</strong>ati sicuramente<br />

hanno confidato nella tutela pubblica più<br />

volte ribad<strong>it</strong>a dalla Brambilla.


24 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

LA BRAMBILLA LASCIA A TERRA...<br />

Se le promesse sono rimaste sulla carta,<br />

ora invece c’è la certezza che il ministro del<br />

Turismo vuole sancire “la fine della gestione<br />

pubblica del Fondo”. Insomma, il Fondo che<br />

non c’era non ci sarà mai più.<br />

“Brambilla inaffidabile”<br />

“Non solo nonostante le promesse non<br />

hanno saputo farlo funzionare, ma addir<strong>it</strong>tura<br />

ora lo cancellano”, attacca Andrea<br />

Oriolo, uno dei rappresentanti del<br />

com<strong>it</strong>ato sorto per difendere gli utenti<br />

gabbati da Todomondo. Ma la beffa rischia<br />

di essere maggiore del danno: “Nello<br />

schema di decreto legislativo approvato<br />

- aggiunge Oriolo - manca una norma<br />

trans<strong>it</strong>oria per salvaguardare il pregresso.<br />

Di fatto una volta approvato il nuovo Codice<br />

del Turismo le nostre richieste saranno<br />

morte e sepolte”.<br />

Duro il commento di Pietro Giordano,<br />

segretario nazionale di Adiconsum: “Questa<br />

vicenda è assurda e ancora una volta il<br />

ministro Brambilla si dimostra inaffidabile.<br />

Dopo aver promesso il funzionamento<br />

del Fondo e una sua adeguata copertura<br />

economica oggi lo sopprime dimostrando<br />

non solo di non essere stata in grado di<br />

mantenere le promesse ma anche di azzerare<br />

le leg<strong>it</strong>time richieste di indennizzo”.<br />

In attesa che lo schema di decreto legislativo<br />

approdi in Parlamento per i previsti pareri<br />

delle commissioni parlamentari di<br />

competenza, Elisa Marchioni, deputata<br />

del Pd, preannuncia battaglia: “Quando il<br />

testo approderà alla Camera presenteremo<br />

sub<strong>it</strong>o degli emendamenti per salvaguardare<br />

le richieste pregresse di indennizzo”.<br />

A far discutere non c’è solo la soppressione<br />

del Fondo, ma anche la soluzione<br />

prospettata dal decreto per tutelare i<br />

viaggiatori. La garanzia pubblica infatti<br />

verrebbe sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da polizze assicurative<br />

in capo a tour operator e agenzie di<br />

viaggio per una copertura integrale in<br />

caso di insolvenza dell’organizzatore o<br />

vend<strong>it</strong>ore del pacchetto all inclusive. La<br />

polizza, nell’intenzione del legislatore,<br />

dovrebbe garantire anche il rientro in<br />

Italia in caso di “emergenze imputabili o<br />

meno al comportamento dell’organizzatore”,<br />

dunque anche per terremoti, nubi<br />

vulcaniche e tsunami. Ipotesi, queste ultime,<br />

che prima non venivano “coperte”<br />

dal Fondo pubblico.<br />

È indiscutibile che i costi esorb<strong>it</strong>anti di<br />

queste polizze saranno inev<strong>it</strong>abilmente<br />

scaricati sui viaggiatori. Si stima che<br />

per un soggiorno tutto compreso di una<br />

settimana a Sharm el Sheik da 500 euro<br />

servirebbero almeno altri 100 euro per<br />

la copertura assicurativa. “Così si ammazza<br />

il settore”, è stata la levata di scudi<br />

di tutte le associazioni di categoria, da<br />

Astoi ad Assotravel a Fiavet.<br />

Roberto Corbella, presidente dell’Astoi,<br />

l’associazione dei tour operator <strong>it</strong>aliani,<br />

è più esplic<strong>it</strong>o: “Polizze di questo tipo<br />

non solo non sarebbero sostenibili ma<br />

non esistono affatto. Abbiamo interrogato<br />

i principali broker assicurativi e ci hanno<br />

ribad<strong>it</strong>o che coperture del genere non<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

sono praticabili. Dopo un primo incontro<br />

al ministero del Turismo c’è stato assicurato<br />

che la proposta verrà rivista completamente,<br />

ma non sappiamo come verrà<br />

modificata il sistema di tutela”.<br />

L’avvocato Roberto Barbieri è il responsabile<br />

nazionale del settore turistico<br />

del Movimento consumatori: “Non solo<br />

si riducono le tutele pubbliche per i viaggiatori<br />

ma si introduce un meccanismo<br />

assicurativo che, qualora fosse praticabile,<br />

farebbe aumentare il costo dei pacchetti<br />

e in caso di controversia tenderà a<br />

far prevalere le ragioni del vend<strong>it</strong>ore e<br />

non quelle del turista danneggiato”.<br />

Todomondo e Ventaglio: il danno, la beffa<br />

2009 2010<br />

17 Luglio<br />

Il tour operator Todomondo lascia<br />

“a piedi” quasi 5mila viaggiatori<br />

che avevano acquistato<br />

pacchetti turistici all inclusive,<br />

volo più soggiorno. In pochi<br />

giorni è chiaro il fallimento.<br />

29 Luglio<br />

Il ministro del Turismo Michela<br />

V<strong>it</strong>toria Brambilla rassicura i<br />

malcap<strong>it</strong>ati: “Verrà sub<strong>it</strong>o attivato<br />

il Fondo di garanzia provvedendo<br />

al rimborso delle somme<br />

versate per l’acquisto dei<br />

pacchetti turistici”.<br />

Agosto<br />

In poche settimane al Fondo arrivano<br />

circa 4.500 richieste di rimborso<br />

per un totale di 7,4 milioni<br />

di euro.<br />

22 Luglio<br />

Dopo 12 mesi dal crac di Todomondo<br />

nessun indennizzo viene<br />

erogato. Il Salvagente scopre che<br />

il Fondo è vuoto: in cassa ci sono<br />

solo 248mila euro. Di più: il com<strong>it</strong>ato<br />

di gestione che deve vagliare<br />

le domande non è stato<br />

ancora insediato.


il Salvagente/11-18 novembre 2010 25 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

I SOLDI VERSATI DAL 2005 FINO A OGGI<br />

La cassa è spar<strong>it</strong>a<br />

ma nessuno sa dove<br />

NÉ IL MINISTRO DEL TURISMO NÉ<br />

QUELLO DEL TESORO CHIARISCO-<br />

NO DOVE SIA FINITO IL DENARO.<br />

La<br />

soppressione del Fondo di garanzia rischia<br />

di portarsi dietro un grande mistero:dal<br />

2005 a oggi,quanti soldi sono entrati in<br />

cassa e come sono stati gest<strong>it</strong>i? In tanti potrebbero<br />

Agosto<br />

Fallisce Viaggi del Ventaglio: circa<br />

27mila viaggiatori, che hanno<br />

acquistato pacchetti turistici<br />

pluriennali, rischiano di perdere<br />

41 milioni. Dal ministero del Turismo<br />

rispondono al Salvagente:<br />

“<strong>Per</strong> alimentare il Fondo sono<br />

in arrivo 3 milioni di euro dal<br />

ministero dell’Economia, derivanti<br />

dalle multe Ant<strong>it</strong>rust”.<br />

8 Settembre<br />

Viene “ricost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o” il com<strong>it</strong>ato<br />

di gestione del Fondo. La<br />

dotazione sale a 971mila euro,<br />

cifra ancora del<br />

tutto insufficiente.<br />

I 3 milioni<br />

promessi da Tremonti<br />

non vengono<br />

assegnati.<br />

7 Ottobre<br />

Il Consiglio dei<br />

ministri approva<br />

lo schema di decreto<br />

legislativo<br />

sul Codice del Turismo<br />

proposto<br />

dal ministro Brambilla.<br />

Vi è prevista<br />

la soppressione del<br />

Fondo di garanzia, sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

da polizze assicurative che<br />

graveranno pesantemente sugli<br />

acquirenti dei pacchetti.<br />

Nella relazione di accompagnamento<br />

al documento si<br />

legge: “L’attuale disciplina del<br />

Fondo si è rilevata, alla luce<br />

dei fatti, inadatta a tutelare i<br />

viaggiatori”. Di fatto chi doveva<br />

provvedere al suo funzionamento,<br />

dopo mille rassicurazioni,<br />

getta la spugna. Nel<br />

decreto, inoltre, manca una<br />

norma trans<strong>it</strong>oria e di fatto le<br />

v<strong>it</strong>time del crac Todomondo e<br />

Ventaglio rischiano di non essere<br />

mai più risarc<strong>it</strong>i.<br />

rispondere. Ma finora regna il silenzio assoluto.<br />

Eppure i soldi, per legge, sarebbero dovuti quantomeno<br />

affluire. Il Fondo, ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o con il decreto legislativo<br />

11/95, attuato poi con la legge 206 del 2005<br />

e a oggi contemplato nell’articolo 100 del Codice<br />

del consumo, viene alimentato ogni anno dal 2%<br />

delle polizze assicurative che i tour operator e le<br />

agenzie di viaggio sottoscrivono per tutelare i propri<br />

clienti nel caso in cui i pacchetti viaggio (volo più<br />

soggiorno) vengano annullati o subiscano variazioni<br />

per l’insolvenza o l’inadempienza<br />

dell’organizzatore.<br />

Di regola quel 2% ogni anno entra nel<br />

bilancio dello Stato e il ministero dell’Economia<br />

lo assegna al ministero del Turismo<br />

con un vincolo ben preciso che<br />

tecnicamente si chiama “perenzione<br />

amministrativa”:o i soldi vengano spesi<br />

in un determinato lasso di tempo oppure<br />

tornano nelle disponibil<strong>it</strong>à del dicastero<br />

di via Venti settembre.<br />

Tuttavia, il dir<strong>it</strong>to a utilizzare questi<br />

fondi si prescrive in cinque anni. Tradotto:<br />

se il Fondo avesse improvviso<br />

bisogno di risorse, può di fatto chiedere<br />

che i soldi inutilizzati negli anni precedenti<br />

vengano riassegnati. Così pare<br />

essere successo pochi mesi fa quando<br />

il ministero del Turismo è rientrato in<br />

possesso di 341mila euro assegnati<br />

ma non impiegati nel 2007. Le risorse<br />

però sono “tornate” con un preciso<br />

vincolo: “Da impiegare entro il 30 novembre”.<br />

Spiega Andrea Oriolo del co-<br />

m<strong>it</strong>ato Todomondo: “Con quei soldi sembra che risarciranno<br />

circa 200 richiedenti sui 4.500 circa degli<br />

aventi dir<strong>it</strong>to. Briciole”.<br />

Altre interrogativi sorgono in questa storia. In questi<br />

anni i soldi sono stati sempre assegnati? Se sì,<br />

sono stati spesi o sono stati “v<strong>it</strong>tima” della perenzione?<br />

E ancora: è possibile che, nonostante le richieste<br />

di indennizzo, non si sia proceduto a risarcire<br />

i malcap<strong>it</strong>ati perché il Fondo non era in grado di<br />

funzionare?<br />

In molti potrebbero rispondere a queste domande<br />

anche se al momento le bocche restano cuc<strong>it</strong>e.<br />

Il com<strong>it</strong>ato delle v<strong>it</strong>time di Todomondo, coadiuvato<br />

dall’associazione Avvocati dei consumatori,<br />

ha chiesto ufficialmente lumi all’Isvap, l’Ist<strong>it</strong>uto di<br />

vigilanza sulle assicurazioni, senza però ottenere<br />

alcuna risposta. “Il 15 ottobre scorso - dice Andrea<br />

Oriolo - abbiamo presentato un ricorso al Tar del Lazio<br />

perché né il ministero del Turismo né il dicastero<br />

dell’Economia hanno mai voluto risponderci sui<br />

flussi di cassa relativi al Fondo”.<br />

Neppure il ministro Brambilla ha mai voluto rispondere.<br />

Non lo ha fatto alla lettera che, congiuntamente,<br />

le hanno inviato a luglio le associazioni<br />

di categoria e dei consumatori per chiedere<br />

conto della gestione economica<br />

del Fondo. E non ha risposto<br />

nemmeno all’interrogazione<br />

presentata dalla deputata del Pd<br />

Elisa Marchioni, nel luglio scorso,<br />

dopo che il Salvagente aveva<br />

denunciato l’esigua dotazione<br />

del Fondo. La Marchioni non si dà<br />

per vinta: “Stiamo valutando di<br />

chiedere ufficialmente al com<strong>it</strong>ato<br />

di gestione del Fondo di fare<br />

defin<strong>it</strong>ivamente chiarezza. Biso-<br />

Nella foto:<br />

la protesta<br />

gna accertare se in questi anni<br />

dei truffati sono afflu<strong>it</strong>e le risorse necessarie<br />

da Todomondo<br />

oppure se sono state destinate<br />

ad altri cap<strong>it</strong>oli di spesa perché<br />

magari il Fondo non è stato messo<br />

nelle condizioni di lavorare le pratiche”.<br />

Di certo, ad agosto 2009, quando è arrivata la<br />

valanga di domande al Fondo per i risarcimenti<br />

legati al crac di Todomondo, oltre alla copertura<br />

economica, insufficiente, mancava anche il com<strong>it</strong>ato<br />

di gestione che è stato “ricost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o” solo<br />

l’8 settembre 2010.<br />

Il rischio ora è che avendo deciso di sopprimere il<br />

Fondo di garanzia cali una pietra tombale anche<br />

sulla gestione passata. “Fino a quando ci sarà il<br />

Fondo - spiega Roberto Corbella, presidente dell’Astoi<br />

- saremo obbligati a versare il 2% delle nostre<br />

polizze. <strong>Per</strong>ciò, a maggior ragione, vogliamo avere<br />

una risposta su come sono state impiegate le risorse<br />

versate dagli operatori turistici”. Le risposte continuano<br />

a non arrivare, come anche i 3 milioni di<br />

euro straordinari promessi da Tremonti a maggio<br />

e mai arrivati a destinazione.<br />


26 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

IL SALVAGIOVANI/Le difficoltà del primo incontro con gli altri<br />

PER IL PROTAGONISTA DELLA NO-<br />

STRA STORIA LAVARSI SPESSO LE<br />

MANI È UN ANTIDOTO ALLA TIMI-<br />

DEZZA E ALLA PAURA DELL’IGNOTO.<br />

P urezza<br />

e pericolo. Lo studio di una nota antropologa<br />

inglese, Mary Douglas, mette in luce<br />

con n<strong>it</strong>idezza come nei momenti difficili e di passaggio<br />

cerchiamo sicurezza aggrappandoci a r<strong>it</strong>uali di decontaminazione.<br />

Noi possiamo darci le motivazioni<br />

più “oggettive” - cattivo odore, sporcizia, timore delle<br />

malattie - ma ci sono collegamenti tra le nostre repulsioni,<br />

quando sono forti, e i tabù sessuali. Il pregio<br />

dell’antropologia è anche quello di considerarci “tutti<br />

selvaggi” dinanzi ad argomenti forti come il corpo e il<br />

sesso e dunque di guardare alla nostra società apparentemente<br />

“evoluta” come a un laboratorio.<br />

Giuliano, il protagonista della nostra storia così assillato<br />

dall’odore delle cose che lo circondano, in<br />

apparenza più invadente delle persone, trova un<br />

modo moderno e in un certo senso leg<strong>it</strong>timato per<br />

r<strong>it</strong>rovare se stesso, per dire “io sono puro”: si lava le<br />

mani, una dieci cento volte. Questo r<strong>it</strong>uale gli dà<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

Un r<strong>it</strong>o contro l’odore de<br />

• DELIA VACCARELLO<br />

Ho<br />

iniziato<br />

da poco a lavorare<br />

in una palestra,<br />

per mantenermi all’univers<strong>it</strong>à<br />

non mi basta quello che mi passano<br />

i miei, che già hanno fatto uno sfor-<br />

zo enorme anche perché non volevano<br />

che mi allontanassi. “Cosa fai, ti laurei?<br />

Ma a che ti serve? Tuo padre ha l’officina…”.<br />

Io sono un appassionato di attiv<strong>it</strong>à<br />

fisica, gioco a pallavolo, faccio nuoto,<br />

scio, e dunque mi sono iscr<strong>it</strong>to a Scienze<br />

motorie. Sono via di casa quasi tutta la<br />

settimana, torno il week end per vedere<br />

gli amici e stare un po’ con i miei, che si lamentano<br />

sempre.<br />

In c<strong>it</strong>tà senza noia<br />

La v<strong>it</strong>a in c<strong>it</strong>tà è tutto l’opposto della<br />

noia nel nostro piccolo centro. I miei amici<br />

mi hanno chiesto come mi trovo... “Benissimo”.<br />

Hanno cominciato a prendermi<br />

un po’ in giro perché porto i capelli lunghi,<br />

a volte legati. Quando hanno saputo del<br />

lavoro mi hanno fatto un mucchio di domande<br />

soprattutto sulle tipe che avrei<br />

incontrato. Vado in palestra 4 volte a settimana,<br />

e sono anche disposto a starci nei<br />

giorni festivi, perché mi pagano di più, i<br />

miei protestano, ma vabbè.<br />

<strong>Per</strong> le feste dei morti ho lavorato. Il lunedì<br />

c’era una tipa che ha deciso di fare la<br />

giornata piena: riscaldamento in palestra,<br />

Sessual<strong>it</strong>à: anche i maschi<br />

la temono ma lo nascondono<br />

l’illusione di non cambiare, di restare se stesso. Dinanzi<br />

alla realtà che per lui muta, gli conferma che<br />

qualsiasi siano le svolte importanti della sua v<strong>it</strong>a<br />

lui resta con le mani “pul<strong>it</strong>e”.<br />

L’idea che i maschi siano disinvolti rispetto alla sessual<strong>it</strong>à<br />

è un pregiudizio duro a morire e soprattutto buio,<br />

nascosto, coperto dalla retorica troppo in voga oggi<br />

che vuole un maschile glorioso perché a caccia di prede,<br />

con esempi che arrivano da esponenti della società<br />

da cui ci si aspetterebbe davvero altro. È tanto in voga<br />

che i ragazzi stessi si mostrano, agli altri maschi, sempre<br />

pronti a confermare la rec<strong>it</strong>azione di un copione<br />

che non ammette troppe eccezioni. “Bisogna avere la<br />

ragazza, essere esperti di sesso, conoscere pratiche e<br />

posizioni…”. Ma questo k<strong>it</strong> del maschio giovane già<br />

svezzatissimo quanto corrisponde al reale vissuto degli<br />

adolescenti maschi?<br />

Giuliano è andato via di casa da poco, sperimenta l’in-


il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

lla v<strong>it</strong>a<br />

pesi, sauna, e poi alla fine piscina. Mi ha<br />

chiesto di farle la tabella per i pesi, le ho<br />

scr<strong>it</strong>to un percorso graduato, ma lei voleva<br />

fare di più: “Guardi che non le serve a<br />

nulla e rischia gli strappi”. Ma lei chiedeva.<br />

“Ci sei tu oggi, Giuliano, e approf<strong>it</strong>to, magari<br />

tra un po’ vai via di qui…”.<br />

In sauna abbiamo scambiato qualche<br />

parola sulla c<strong>it</strong>tà, sul posto dove alloggio<br />

- divido un appartamento con altri due ragazzi,<br />

una camera a testa per fortuna - e<br />

poi in piscina mi chiedeva di insegnarle i<br />

movimenti esatti per fare rana. Non appena<br />

mi allontanavo per seguire qualche<br />

altro cliente, trovava un motivo per chiedermi<br />

una spiegazione o qualcosa che diceva<br />

di non sapere. Io a volte mi allontanavo<br />

per lavarmi le mani, in palestra c’è<br />

“odore”, e diventa sempre più forte man<br />

mano che viene la gente, dopo un po’ che<br />

scelgo i pesi, mi viene di andarmi a lavare.<br />

Ho portato nella sacca anche un particolare<br />

sapone disinfettante, che mi ha<br />

regalato mia sorella, è profumato e mi fa<br />

piacere sentirlo addosso.<br />

Mi lavo le mani anche dopo aver spiegato<br />

i movimenti di nuoto, perché nelle tavolette<br />

per fare solo gambe e solo braccia<br />

dipendenza e la v<strong>it</strong>a nella grande c<strong>it</strong>tà.Amante dell’attiv<strong>it</strong>à<br />

sportiva, si vede all’improvviso non più a contatto<br />

solo con i coetanei, ma con chiunque possa entrare<br />

in palestra, lì dove lavora per mantenersi agli studi. La<br />

giovane età e l’aspetto gradevole lo espongono al corteggiamento.<br />

Ma Giuliano è un ragazzo - ingenuo?<br />

sentimentale? - che si stupisce dinanzi al numero di<br />

sexy shop aperti in una grande c<strong>it</strong>tà. <strong>Per</strong>ché non dovrebbe?<br />

Anche i maschi hanno le loro iniziazioni sessuali<br />

e possono meravigliarsi dinanzi a usi diffusi in un<br />

certo mondo di adulti.<br />

La realtà che si mostra in tv e su internet, dove le pratiche<br />

sessuali non sono più un mistero, non è l’unica<br />

realtà possibile. È una rappresentazione. Il quadro<br />

che il piccolo schermo offre del vivere è senza misteri.<br />

Ma lascia ancor più soli i giovani che, invece, vedono<br />

con paura l’incontro con l’altro, e sentono il rapporto<br />

fisico come un momento importante che può<br />

ferire, contaminare, cambiare. Lasciati soli da una società<br />

che baratta il discorso sul sesso con la volgar<strong>it</strong>à<br />

quotidiana, molti giovani si disorientano ed escog<strong>it</strong>ano<br />

fragili e teneri r<strong>it</strong>uali fai-da-te.<br />

“G<br />

che porgo ai clienti resta attaccato un<br />

odore fortissimo di plastica e cloro, che<br />

arriva a darmi la nausea. Mi lavo le mani<br />

anche prima della pausa, quando faccio<br />

un salto al bar vicino, che fa delle pizze<br />

squis<strong>it</strong>e, e naturalmente appena rientro,<br />

perché l’odore del sugo sulle d<strong>it</strong>a non mi<br />

piace. Uno dei ragazzi che lavora con me<br />

dice che consumo più acqua io che non<br />

lui per riempire la piscina.<br />

In auto insieme<br />

Il giorno dei morti quando sono usc<strong>it</strong>o a<br />

fine lavoro, e mi ero messo anche un profumo<br />

al sandalo, ho trovato fuori, proprio<br />

nel parcheggio, la tipa che avevo segu<strong>it</strong>o<br />

tutto il giorno. Aveva un problema con il<br />

sedile della macchina, diceva che si era incastrato<br />

ed era tutto su e con i piedi non arrivava<br />

ai pedali. Ho armeggiato un po’,<br />

ma non ci ho cap<strong>it</strong>o nulla, ho sempre avuto<br />

un rifiuto per queste cose, forse proprio<br />

perché mio padre ha l’officina, allora lei mi<br />

ha chiesto di guidare la macchina, “tu sei<br />

alto, arrivi ai pedali sicuramente”, e poi mi<br />

avrebbe pagato il taxi per tornare indietro.<br />

Del taxi non m’importava, ma le ho dato<br />

una mano volentieri. È simpatica, sui<br />

27 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

la posta di Delia<br />

delia.vaccarello@tiscali.<strong>it</strong><br />

Con le figlie<br />

non faccia l’orso<br />

entile Delia, ho due figlie e sono un ragazzo<br />

padre, mia moglie è morta cinque anni fa e loro<br />

stanno diventando adolescenti con me, un po’ aiutate<br />

da mia madre e mia sorella, ma a fare da papà e da mamma<br />

sono io. Una ha 14 anni, l’altra 16. Sono sveglie, forse un<br />

po’ troppo precoci, a volte non so che parole scegliere<br />

con loro quando parlo di divers<strong>it</strong>à, perché io mi sento diverso,<br />

non amo la tv, leggo molto, sono di sinistra, faccio il magazziniere,<br />

non sono tifoso, alla part<strong>it</strong>a preferisco lunghi romanzi.<br />

Non so se dovrò parlare di sessual<strong>it</strong>à con loro. Mi<br />

chiedo se mia moglie l’avrebbe fatto. La sedicenne è un tipo<br />

intellettuale, un po’ di testa, ragiona molto e a volte<br />

sembra lottare con il dolore che le ha dato l’assenza della<br />

mamma; la quattordicenne sembra una scheggia, veste in<br />

modo seducente, è corteggiata, in certi casi è anche sgarbata,<br />

ma io so dire di no, questo lo so fare, conosce i miei divieti<br />

e i miei permessi. Quando ho sent<strong>it</strong>o di Ruby ho avuto<br />

paura, e se mia figlia diventasse come lei? So che alcuni ra-<br />

gazzi a volte rubano<br />

delle somme da casa,<br />

insomma, vorrei un<br />

consiglio. Giacomo.”<br />

Gentile Giacomo, la figlia<br />

piccola potrebbe essere la più esposta. La sorella più grande<br />

ha ammortizzato il dolore per entrambe, ha adottato<br />

l’ab<strong>it</strong>o del pensiero razionale che spesso serve a dare l’illusione<br />

che ai fatti si possa togliere l’onda emotiva. La più<br />

grande è uno scudo per lei? Forse, ma lo scudo non sempre<br />

non nuoce. Non lo dimentichi: i ragazzi sanno mascherare<br />

facilmente dolori cocenti. Stia vicino a entrambe e alla<br />

più piccola in particolare, accenda anche un po’ più la tv -<br />

non faccia l’orso - per commentare i programmi insieme, a<br />

tavola. Segua la loro cresc<strong>it</strong>a, parli di sessual<strong>it</strong>à senza forzare,<br />

ma parli anche di rapporti, di amicizie, stia con gli<br />

amici delle sue figlie, li inv<strong>it</strong>i a mangiare una pizza, li guardi<br />

negli occhi, fiuti l’aria che si respira tra loro. Non si tratta di<br />

controllare, ma di stare insieme. Lo faccia anche portandosi<br />

dietro un amico o un’amica, 14 anni oggi per una ragazza<br />

sono un’età molto difficile e lo sguardo di tanti adulti<br />

maschi si è fatto pesante, cinico, strumentale. Avete un<br />

animale in casa? Se no, lo prenda, sarà fonte di emozioni<br />

per tutti e darà a tutti voi il senso della v<strong>it</strong>a che si rinnova<br />

e delle bellissime semplici cose.<br />

38-40 anni, lavora in banca, così mi ha<br />

detto, e vive in un centro dell’hinterland,<br />

nei giorni di festa doveva partire, ma l’amica<br />

con cui aveva programmato il viaggio<br />

si è beccata una brutta influenza, e lei<br />

di andare in giro da sola non aveva voglia.<br />

“Ma oggi c’eri tu che non mi hai fatto<br />

sentire sola, mi stavi sempre intorno”,<br />

mi dice a un certo punto.<br />

Io credo di essere diventato rosso come<br />

il mio pullover e stringendo il volante<br />

ho iniziato ad accelerare. “Vai piano,<br />

non ho fretta, vuoi sentire un po’ di musica?”.<br />

Ho fatto scegliere a lei. Nel percorso<br />

che dalla palestra portava a casa<br />

sua mi sono accorto di una cosa mai notata<br />

prima, le strade sembrano piene di<br />

sexy shop, piccoli e grandi, alcuni proprio<br />

vicini: ma la gente che ci va a fare?<br />

mi chiedevo. Ne vedo uno persino nella<br />

via dove lei mi fa svoltare dicendo che è<br />

quasi arrivata. Sento che le mani mi prudono,<br />

e non so perché, l’odore della<br />

manopola del cambio dell’auto mi è rimasto<br />

attaccato e non mi piace.<br />

Lei mi chiede se ho voglia di salire un<br />

attimo a casa sua. Non so cosa dire. Accetto,<br />

magari così potrò lavarmi sub<strong>it</strong>o<br />

le mani. ●


28 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

VIOLENZA DIMEZZATA E SPETTATORI IN CRESCITA?<br />

Sulla tessera del tifoso<br />

Maroni dà i numeri<br />

• LORENZO MISURACA<br />

presentato senza alcun imbarazzo<br />

davanti ai presidenti Siè<br />

dei club della serie A, Roberto<br />

Maroni, snocciolando cifre e dati sul presunto<br />

successo della tessera del tifoso:<br />

dall’entrata in vigore della card obbligatoria,<br />

con l’inizio del campionato di calcio, la<br />

violenza negli stadi si sarebbe addir<strong>it</strong>tura<br />

dimezzata.<br />

Eppure, le reazioni a un tale successo<br />

proclamato dal ministro degli Interni sono<br />

di tutt’altro segno. A parte il tifo organizzato,<br />

che come promesso ha rifiutato in blocco<br />

la tessera, cr<strong>it</strong>iche arrivano da molti<br />

esperti del settore, dal mondo ist<strong>it</strong>uzionale<br />

e, soprattutto, da chi quelle disposizioni<br />

dovrebbe applicarle. Si tratta delle paradossali<br />

scelte di diverse questure, che in<br />

molti casi, dall’inizio del campionato, hanno<br />

disatteso le indicazioni del ministro<br />

Maroni, proprio per non mettere a rischio<br />

la sicurezza degli spettatori.<br />

Sono tanti, dunque, i motivi per cui le dichiarazioni<br />

di Maroni di fine ottobre sono<br />

suonate inaspettate. Dopo i primi 8 turni di<br />

campionato, per il ministro dell’Interno<br />

“sono aumentati gli spettatori, si sono ridotte<br />

del 50% le part<strong>it</strong>e con incidenti e il<br />

numero dei fer<strong>it</strong>i è diminu<strong>it</strong>o del 90% ri-<br />

spetto alle prime 8 part<strong>it</strong>e dell’anno scorso.<br />

È mer<strong>it</strong>o anche delle nostre misure,<br />

nonostante le polemiche e l’opposizione<br />

degli ultras’’, aggiunge Maroni.<br />

Obietta Lorenzo Contucci, avvocato<br />

romano esperto di legislazione antiviolenza:<br />

“I dati forn<strong>it</strong>i da Maroni sono privi<br />

di qualsiasi verifica. Non risulta che<br />

esistano statistiche di questo tipo, e se<br />

ci sono, non sono state rese pubbliche”.<br />

Al contrario, basta guardare i dati pubblici<br />

più recenti dell’Osservatorio nazionale<br />

sulle manifestazioni sportive<br />

(Casms), per capire che l’interpretazione<br />

di Maroni è un po’ forzata.<br />

La tendenza alla diminuzione degli<br />

incidenti negli stadi è precedente all’introduzione<br />

della tessera del tifoso. <strong>Per</strong><br />

fare un esempio: a gennaio del 2009, c<strong>it</strong>ando<br />

i dati del girone d’andata, il<br />

Casms annunciava che in un anno il numero<br />

di incontri con fer<strong>it</strong>i era diminu<strong>it</strong>o<br />

del 28,2% e che il numero dei fer<strong>it</strong>i tra i<br />

civili era diminu<strong>it</strong>o del 66,1%.<br />

I motivi per cui molti r<strong>it</strong>engono quella di<br />

Maroni poco più che propaganda priva di<br />

fondamento sono più d’uno. Dice Contucci:<br />

“La direttiva del ministro degli Interni<br />

prevede che i tifosi della squadra in trasferta<br />

senza tessera del tifoso non possano<br />

essere ammessi nel settore osp<strong>it</strong>i. Ma<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

INTANTO, LE QUESTURE COMIN-<br />

CIANO A DISATTENDERE LE DI-<br />

RETTIVE. E PROPRIO IN NOME<br />

DELLA SICUREZZA NEGLI STADI.<br />

nulla vieta loro di fare un biglietto per la<br />

tribuna o altri settori dove le due tifoserie<br />

entrano in contatto, aumentando di molto<br />

il rischio di scontri”.<br />

L’avvocato romano c<strong>it</strong>a due casi clamorosi<br />

di sment<strong>it</strong>a di quanto sostenuto dal ministro<br />

degli Interni: “Lo scorso 31 ottobre, durante<br />

la part<strong>it</strong>a Roma-Lecce, il questore Tagliente<br />

ha disatteso le disposizioni di Maroni<br />

mandando i tifosi del Lecce senza tessera<br />

nel settore osp<strong>it</strong>i. Quelli con la tessera sono<br />

stati spostati nella tribuna Monte Mario. Lo<br />

ha fatto per ev<strong>it</strong>are promiscu<strong>it</strong>à tra ultras di<br />

diversi colori, proprio per garantire la sicurezza.<br />

Anche nella part<strong>it</strong>a Inter-Juventus<br />

del 3 ottobre il questore ha fatto una scelta<br />

del genere”. A part<strong>it</strong>a iniziata, infatti, la Questura<br />

di Milano ha deciso di dirottare i tifosi<br />

juventini senza tessera nel settore osp<strong>it</strong>i per<br />

allontanarli dagli ultras nerazzurri.<br />

I rischi, segnalati già lo scorso luglio dal<br />

Salvagente, sono parecchi. Come per il biglietto<br />

nominale, i controlli dei documenti<br />

all’ingresso sono rari, e le possibil<strong>it</strong>à di<br />

farla franca con il biglietto comprato da un<br />

amico non diffidato sono alte.<br />

A distanza di tre mesi dalla denuncia del<br />

Salvagente, sembrano più che fondati i timori<br />

sulla vera natura della tessera del tifoso:<br />

uno strumento per portare nuovi clienti<br />

alle banche che la stampano sotto forma<br />

di carta di cred<strong>it</strong>o ricaricabile, e nuovi utili<br />

al merchandising delle società sportive.<br />

Centinaia di migliaia di nuovi clienti sono<br />

già “fin<strong>it</strong>i nelle mani” di gruppi privati, come<br />

Banca Intesa-San Paolo, Lottomatica,<br />

Poste <strong>it</strong>aliane ed Erg, e costretti a subire<br />

tassi di interesse, spese di gestione e commissioni,<br />

di una tessera spacciata come “indispensabile”<br />

per la sicurezza negli stadi.<br />

Se non è una trappola questa...


il Salvagente/11-18 novembre 2010 29 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

TerzaEtà<br />

a cura di Giusi Colmo<br />

•••<br />

Aeromodelli<br />

per tutte<br />

le generazioni<br />

Sono 150 i ragazzi che, nelle scuole<br />

medie di Vado e Monzuno, frequentano<br />

il laboratorio di modellismo<br />

curato dai volontari dell’Auser<br />

di Bologna e reso possibile dalla<br />

collaborazione scuola-Comune.<br />

Il progetto affianca e integra attiv<strong>it</strong>à<br />

laboratoriali condotte da volontari<br />

esperti e lo studio di materie<br />

scolastiche come matematica e<br />

tecnologia. A breve verrà avviato<br />

anche il laboratorio pomeridiano<br />

aperto a tutti. Già da alcuni anni i<br />

volontari Auser conducono il laboratorio<br />

di aeromodellismo nelle<br />

scuole medie di Vado e Monzuno.<br />

Fino all’anno scorso le attiv<strong>it</strong>à del<br />

mattino erano riservate ai ragazzi<br />

che mostravano una certa difficoltà<br />

nel seguire le lezioni in classe.<br />

Quest’anno, visti gli ottimi risultati,<br />

l’entusiasmo crescente degli<br />

studenti e l’apprezzamento di docenti<br />

e gen<strong>it</strong>ori, il modellismo è diventato<br />

un’opportun<strong>it</strong>à formativa<br />

per tutti, totalmente inser<strong>it</strong>a nell’insegnamento<br />

curriculare, e all’avanguardia<br />

per diversi aspetti:<br />

in primo luogo perché le attiv<strong>it</strong>à<br />

sono svolte in piccoli gruppi nei<br />

quali il lavoro di ogni studente si<br />

unisce “a” e si arricchisce “di”<br />

quello altrui. In secondo luogo,<br />

perché la manual<strong>it</strong>à e l’attiv<strong>it</strong>à<br />

concreta trovano nel laboratorio<br />

uno spazio importante, che spesso<br />

manca nelle nostre scuole. Il<br />

fatto, poi, che a coordinare l’attivi-<br />

tà insieme ai docenti siano i volontari<br />

Auser, trasforma l’attiv<strong>it</strong>à di<br />

modellismo anche in una sfida<br />

vincente all’insegna dell’intergenerazional<strong>it</strong>à.<br />

<strong>Per</strong> informazioni: www.auserbologna.<strong>it</strong><br />

e 051/6352911.<br />

•••<br />

Tematiche nuove<br />

all’Univers<strong>it</strong>à<br />

di <strong>Per</strong>o (Milano)<br />

Ripartono i corsi dell’Univers<strong>it</strong>à<br />

della Terza età di <strong>Per</strong>o (Milano).<br />

Molte le tematiche che verranno<br />

approfond<strong>it</strong>e: dalla riscoperta dei<br />

capolavori del Rinascimento al<br />

rapporto tra natura e poesia; dallo<br />

studio di Giuseppe Verdi e della<br />

sua opera al tema delle donne ribelli.<br />

Un’attenzione particolare sarà<br />

dedicata ai nuovi stili di v<strong>it</strong>a e<br />

alla conoscenza del terr<strong>it</strong>orio, con<br />

un corso specifico sul Po e la cultura<br />

delle sue valli. Sono previste<br />

anche vis<strong>it</strong>e guidate, come quella<br />

alla Pinacoteca Ambrosiana.<br />

<strong>Per</strong> informazioni: 02/33911191.<br />

•••<br />

Alba, ripresi<br />

i corsi<br />

di computer<br />

Ad Alba ricominciano i corsi di<br />

computer di prima alfabetizzazione<br />

informatica e di approfondimento<br />

per gli anziani, organizzati<br />

dall’assessorato alle Pol<strong>it</strong>iche familiari<br />

e sociali del Comune in collaborazione<br />

con le associazioni<br />

della Terza età, Auser e Antes, e<br />

con il contributo della<br />

Fondazione Crc-Cassa di<br />

risparmio di Cuneo. Chi è<br />

interessato può fare domanda<br />

compilando l’appos<strong>it</strong>o<br />

modulo da presentare<br />

all’Ufficio Servizi sociali<br />

del Comune.<br />

<strong>Per</strong> informazioni: Ufficio<br />

Servizi sociali<br />

del Comune, via G.<br />

Govone 11, telefono<br />

0173/292247.<br />

•••<br />

In Valle d’Aosta<br />

nasce il registro<br />

delle badanti<br />

Sono più di 500, in Valle d’Aosta, le<br />

famiglie o i singoli che si avvalgono<br />

delle prestazioni di badanti. Si<br />

tratta di lavoratrici che, per una<br />

norma regionale, rientrano nel<br />

profilo professionale di “assistenti<br />

alla persona”. La Regione autonoma<br />

Valle d’Aosta ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o un appos<strong>it</strong>o<br />

registro al quale, entro tre<br />

anni, si deve iscrivere chi eserc<strong>it</strong>a<br />

l’attiv<strong>it</strong>à. Anche gli utenti che chiedono<br />

i contributi economici regionali<br />

di sostegno alla famiglia dovranno<br />

avvalersi dell’opera di personale<br />

iscr<strong>it</strong>to all’elenco.<br />

•••<br />

Padova, la Piaci<br />

ora studia<br />

l’invecchiamento<br />

Si è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a a Padova l’associazione<br />

scientifica Piaci, per l’Invecchiamento<br />

attivo e le cure integrate.<br />

Nata dalla collaborazione tra<br />

l’Ordine nazionale degli assistenti<br />

sociali, il gruppo di ricerca geriatrica<br />

Grg e la Fondazione E. Cancan,<br />

si è data l’obiettivo di tutelare i bisogni<br />

e i dir<strong>it</strong>ti degli anziani e favorire<br />

l’approccio multidisciplinare<br />

alle tematiche dell’invecchiamento.<br />

L’associazione si propone anche<br />

di promuovere l’incontro tra<br />

generazioni, culture, età della v<strong>it</strong>a<br />

e riconoscere, affermare e tutelare<br />

i dir<strong>it</strong>ti delle persone anziane, in<br />

particolare di quelle più fragili.<br />

•••<br />

Basilicata,<br />

l’assistenza<br />

è domiciliare<br />

Sono due le azioni di assistenza varate<br />

dalla Regione Basilicata per la non<br />

autosufficienza: una è il rafforzamento<br />

della rete terr<strong>it</strong>oriale di offerta di<br />

servizi personalizzati per le persone<br />

non autosufficienti, per favorire la<br />

permanenza a domicilio. L’altra è l’assegno<br />

di cura, un intervento sperimentale<br />

mirato ad assicurare alla<br />

persona non autosufficiente un’adeguata<br />

assistenza domiciliare, ev<strong>it</strong>andole<br />

il ricovero precoce o incongruo<br />

in ist<strong>it</strong>uto e favorendone il mantenimento<br />

nel suo ambiente di v<strong>it</strong>a e di<br />

relazioni sociali. L’assegno potrà essere<br />

erogato in favore di c<strong>it</strong>tadini non<br />

autosufficienti individuati in base a<br />

condizione di non autosufficienza<br />

certificata e di redd<strong>it</strong>o. A gestire l’erogazione<br />

degli assegni saranno direttamente<br />

i Comuni, ai quali la Regione<br />

ha deliberato di trasferire le<br />

somme in base ad alcuni cr<strong>it</strong>eri. Il<br />

30% dello stanziamento destinato a<br />

questa attiv<strong>it</strong>à (ossia un milione e<br />

116mila euro) sarà trasfer<strong>it</strong>o in base<br />

all’indice Istat di dipendenza degli anziani<br />

che risiedono nel terr<strong>it</strong>orio comunale.<br />

Un altro 10% (377mila euro)<br />

sarà calcolato in base alla percentuale<br />

Istat sulla popolazione di ultrasettantacinquenni,<br />

e il restante 60% (2<br />

milioni e 233mila euro) sarà ripart<strong>it</strong>o<br />

sulla base della percentuale di residenti<br />

che ricevono l’indenn<strong>it</strong>à di accompagnamento<br />

Inps.<br />

Informazioni sul s<strong>it</strong>o www.centromaderna.<strong>it</strong>.


30 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

SpazioCivile<br />

a cura di Francisca Colli<br />

•••<br />

Fai l’impresa<br />

con Link 2007<br />

Cooperazione internazionale: attori,<br />

condizioni e risorse per favorire<br />

uno sviluppo sostenibile.<br />

Un confronto approfond<strong>it</strong>o sui<br />

nuovi approcci alla cooperazione<br />

allo sviluppo, in cui le imprese<br />

e le Ong nel rispetto dei reciproci<br />

ruoli siano impegnate in una<br />

partnership sinergica, è l’obiettivo<br />

dell’iniziativa promossa da<br />

Link 2007 (www.link2007.org), il<br />

network che raggruppa 10 tra le<br />

più rappresentative Organizzazioni<br />

non governative (Ong) <strong>it</strong>aliane.<br />

Il confronto, aperto a Roma,<br />

il 29 novembre, con il convegno<br />

“Facciamo l’impresa?” (nella<br />

Sala delle Conferenze di Palazzo<br />

Marini, in vicolo del Pozzetto,<br />

dalle 15) si propone tra l’altro<br />

di avviare “una fase di sperimentazione<br />

dei nuovi modelli<br />

di relazione economica tra paesi<br />

e regioni del mondo, che consentano<br />

di esplorare fino in fondo<br />

gli approcci più innovativi<br />

delle partnership, come quelli<br />

che fanno riferimento al business<br />

inclusivo”.<br />

•••<br />

“Altreconomia”<br />

e l’energia solare<br />

È dedicata all’energia solare,<br />

che conviene all’ambiente e alle<br />

tasche degli <strong>it</strong>aliani, la copertina<br />

del numero di novembre<br />

di “Altreconomia”. All’interno,<br />

un dossier di sei pagine,<br />

con testimonianze dirette di<br />

esperienze pos<strong>it</strong>ive, è dedicato<br />

ai pannelli fotovoltaici. Tra<br />

due mesi, infatti, scade il meccanismo<br />

del “conto energia”,<br />

nato nel 2005 per contribuire<br />

alla diffusione della tecnologia,<br />

che riconosce una tariffa<br />

incentivata per l’energia elettrica<br />

prodotta e venduta al Gestore<br />

dei servizi elettrici. L’inchiesta<br />

del mese è invece sui<br />

rifiuti “speciali” <strong>it</strong>aliani. Quei<br />

130 milioni di tonnellate, quattro<br />

volte i rifiuti solidi urbani,<br />

che finiscono chissà dove e di<br />

cui nessuno parla mai. Il mensile<br />

di informazione indipendente<br />

“Altreconomia” racconta<br />

le iniziative “di un’economia<br />

nuova e solidale, fondata sulle<br />

relazioni, il rispetto dell’ambiente<br />

e delle persone, la forza<br />

della società civile”. La rivista<br />

si riceve in abbonamento o si<br />

acquista nelle botteghe del<br />

commercio equo e solidale. L’ed<strong>it</strong>ore<br />

è una società cooperativa<br />

di 450 soci, in gran parte lettori,<br />

persone e realtà vicine al-<br />

l’economia solidale. Informazioni<br />

su: www.altreconomia.<strong>it</strong>.<br />

•••<br />

“D come Donna”<br />

alla prova del nove<br />

“Prova del nove” (nel senso che è<br />

felicemente arrivato alla nona edizione)<br />

per il concorso letterario na-<br />

Amico di penna<br />

Possibil<strong>it</strong>à<br />

di lavoro<br />

Si<br />

Antonio Zollo<br />

rincorrono le cifre e gli allarmi<br />

sulla disoccupazione. E dovreb-<br />

be significare qualcosa se anche la presidente<br />

della Confindustria, Emma Marcegaglia,<br />

indica la mancanza di lavoro come<br />

uno dei problemi più drammatici del paese. E se Federica Guidi, leader dei giovani<br />

industriali,teme che possa diventare fenomeno strutturale.Non deve stupire:<br />

se non c’è lavoro, vuol dire che non ci sono opportun<strong>it</strong>à per le imprese e<br />

per chi investe.Allarmano soprattutto le cifre della disoccupazione<br />

giovanile: un ragazzo su quattro non trova occupazione. Una<br />

media, stima l’Istat, superiore a quelle dell’eurozona e dell’Europa<br />

comune allargata.<br />

<strong>Per</strong> converso, ciclicamente, sui giornali appaiono i numeri dei posti<br />

di lavoro - quasi tutti nel settore dell’artigianato e dei servizi<br />

- che restano scoperti perché non ci sono persone disponibili a<br />

coprirli. Si calcola che siano all’incirca 400mila le caselle vuote.<br />

Ebbene, ci si aspetterebbe che si cominciasse dal cercare di risolvere<br />

questo paradosso e, intanto, incanalare quote di disoccupati,e<br />

di giovani inoccupati,verso queste disponibil<strong>it</strong>à inevase.Anche<br />

con incentivi,perché non è certamente agevole per un giovane disoccupato del<br />

Sud andare a fare il falegname in un laboratorio lombardo.<br />

Meglio ancora, ci vorrebbe una strategia complessiva - di corto e medio periodo<br />

- per meglio governare l’incontro tra domanda e offerta, la formazione<br />

dei giovani, il reinserimento di chi perde il lavoro. Ma, a cominciare dai<br />

ministri competenti (quando ci sono) le energie migliori sono dedicate non<br />

a trovare soluzioni e costruire opportun<strong>it</strong>à, ma a polemizzare con chi pone<br />

il problema, con chi studia e rende pubblici i dati, con chi cr<strong>it</strong>ica l’assenza di<br />

efficaci iniziative da parte chi governa. E giù reprimende all’Istat; al governatore<br />

di Bank<strong>it</strong>alia, tacciato di “original<strong>it</strong>à” perché include nel calcolo anche<br />

gli inattivi e i cassintegrati; alla Confindustria; per non parlare delle<br />

contumelie quasi quotidianamente dedicate al sindacato. A meno che non<br />

si debba intendere come pol<strong>it</strong>ica per i giovani, qualche discutibile azione di<br />

soccorso per minorenni in difficoltà.<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

zionale “D come Donna” per un<br />

racconto breve ined<strong>it</strong>o int<strong>it</strong>olato “E<br />

la storia continua...”. Promosso e<br />

organizzato dalla onlus D come<br />

Donna di Segrate (Milano), in collaborazione<br />

con l’assessorato alla<br />

Cultura del Comune, il concorso è<br />

aperto a uomini e donne di tutte le<br />

età. Tre le sezioni: “Adulti”, “Giovani”<br />

(12-18 anni), “Bambini (6-11 anni).<br />

Giovani e bambini partecipano<br />

gratis, agli altri è richiesto un contributo<br />

di 13 euro per ogni racconto<br />

inviato (entro il 31 gennaio prossimo).<br />

Il bando, con le modal<strong>it</strong>à di<br />

partecipazione e i premi, è disponibile<br />

sul s<strong>it</strong>o www.dcomedonna.<strong>it</strong>.<br />

Nella giuria, designata dal consiglio<br />

direttivo dell’associazione, “adulti<br />

e giovani selezionati tra lettori<br />

forti, insegnanti, bibliotecari e studenti<br />

univers<strong>it</strong>ari”.<br />

•••<br />

La sostenibil<strong>it</strong>à<br />

secondo l’Unesco<br />

È in corso (si conclude il 14 novembre)<br />

la Settimana Unesco di<br />

“Educazione allo sviluppo sostenibile”,<br />

che coinvolge, in tutta Italia,<br />

centinaia e centinaia di realtà,<br />

ist<strong>it</strong>uzioni, scuole, associazioni,<br />

imprese,<br />

fondazioni, univers<strong>it</strong>à,<br />

in una f<strong>it</strong>ta articolazione<br />

di eventi: convegni,<br />

giochi, escursioni,<br />

mostre, laboratori,<br />

spettacoli, dimostrazioni.<br />

Dedicata alla<br />

mobil<strong>it</strong>à, la Settimana<br />

2010 vuole promuovere<br />

e diffondere “competenze,<br />

sensibil<strong>it</strong>à, conoscenze e capac<strong>it</strong>à<br />

necessarie a costruire nuovi modi<br />

di interpretare e vivere gli spazi<br />

collettivi”, in grado di soddisfare<br />

le esigenze di “movimento” delle<br />

società contemporanee “senza<br />

compromettere la vivibil<strong>it</strong>à, la salute<br />

e le risorse v<strong>it</strong>ali per l’uman<strong>it</strong>à”.<br />

Il Programma delle iniziative,<br />

la monografia “<strong>Per</strong> una Mobil<strong>it</strong>à<br />

sostenibile” e lo spot video della<br />

Settimana si possono scaricare<br />

sul s<strong>it</strong>o www.unescodess.<strong>it</strong>.


il Salvagente/11-18 novembre 2010 31 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

Un tris di donne che ha contribu<strong>it</strong>o a dare<br />

credibil<strong>it</strong>à al potere femminile: nel<br />

costume, nella storia e nella comunicazione.<br />

Ma se oggi chiedessimo a un passante<br />

di associare la parola lady a una<br />

donna, state pur certi che vi risponderebbe<br />

“Lady Gaga”.<br />

Al secolo Stefani Joanne Angelina<br />

Germanotta, classe 1986, è la cantautrice<br />

e icona pop del momento. Gaga,<br />

che a volte è scr<strong>it</strong>to GaGa, è un omaggio<br />

alla canzone dei Queen, “Radio Ga Ga”,<br />

per i quali da adolescente la piccola Ste-<br />

LA NUOVA STELLA DEL POP INCALZA MADONNA<br />

Il duro pressing<br />

di Lady Gaga<br />

VITO LAMBERTI<br />

La principessa più amata dal popolo, Lady Diana;<br />

la donna più influente nella pol<strong>it</strong>ica del secolo<br />

scorso, Margaret Thatcher, Lady di ferro; il manga<br />

di fama mondiale, di Ryoko Ikeda, Lady Oscar.<br />

Sono loro le ladies più celebri del Novecento.<br />

fani andava matta. Ma le fonti d’ispirazione<br />

della giovane statun<strong>it</strong>ense sono<br />

tante, per sua stessa ammissione: Michael<br />

Jackson, David Bowie e Madonna.<br />

Con quest’ultima più di ispirazione<br />

si potrebbe parlare di sovrapposizione.<br />

Molti i punti in comune tra le due artiste,<br />

a cominciare dalle origini <strong>it</strong>aliane.<br />

Di Pacentro, Abruzzo, i nonni di Miss<br />

Ciccone; di Palermo il papà di Lady<br />

Gaga. C’è di più: entrambe si sono ribellate<br />

all’educazione cattolica, entrambe<br />

giocano con la loro immagine, facendo<br />

del trasformismo una regola di v<strong>it</strong>a.<br />

Stessa scelta anche per il loro primo<br />

concerto <strong>it</strong>aliano: Torino. Madonna nel<br />

famoso show del 1987 al Delle Alpi, che<br />

registrò lo share più alto dell’anno sulla<br />

Rai in prima serata. Lady Gaga il 9 novembre<br />

scorso al Palaolimpico.<br />

Sfida al vertice<br />

Coincidenze? Destino? Di qualsiasi<br />

cosa si tratti c’è una certezza: Lady Gaga<br />

ambisce allo scettro di regina del<br />

pop, da quasi trent’anni nelle mani di<br />

Madonna. La strada imboccata, per<br />

un’impresa che sembra t<strong>it</strong>anica, per il<br />

momento è quella giusta. Con soli due<br />

album all’attivo (il terzo è previsto per<br />

il 2011 ed è stato defin<strong>it</strong>o una bomba<br />

atomica) Lady Gaga ha collezionato<br />

una serie di record che farebbero impallidire<br />

molte delle colleghe, anche<br />

delle più anziane.<br />

Attraverso un linguaggio spregiudi-


32 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

IL DURO PRESSING DI LADY GAGA<br />

cato e un’immagine che vira dall’angelico<br />

al satanico, dal fumetto al blasfemo,<br />

dal geek al futurismo, si è insinuata<br />

nella forma mentis dei teenager, ha<br />

sedotto i trentenni con la sindrome da<br />

Peter Pan, ha ammaliato la comun<strong>it</strong>à<br />

gay mondiale e fatto storcere il naso ai<br />

benpensanti. Provoca una reazione, nel<br />

bene e nel male, e vince.<br />

<strong>Per</strong> adesso la regina - Madonna - non<br />

si scompone. Sa che altre principesse<br />

nel corso del decennio avevano chiesto<br />

la sua testa. Sappiamo tutti com’è fin<strong>it</strong>a:<br />

basta ricordare quel giorno ai Video<br />

Music Award del 2003. Madonna chiede<br />

a Br<strong>it</strong>ney Spears e Christina Aguilera<br />

di duettare. Le fa vestire da giovani<br />

spose, come lei nel 1985 nel video di<br />

“Like a Vergin“; le due intonano il brano<br />

mentre da una grande torta posta<br />

sul palco lei esce<br />

vest<strong>it</strong>a da uomo.<br />

Le bacia entrambe<br />

sulla bocca,<br />

mima con loro un<br />

rapporto sessuale<br />

con tanto di<br />

frustino in mano.<br />

Il messaggio è<br />

chiaro: “Sono ancora<br />

io che comando”.<br />

Dopo quella performance<br />

Aguilera e Spears raccolgono i<br />

rottami delle loro carriere, decisamente<br />

in ribasso negli ultimi anni. Ma<br />

ora Madonna deve fare i conti con<br />

un’avversaria più ostica, che addir<strong>it</strong>tura<br />

osa c<strong>it</strong>arla nei suoi video. L’ultimo<br />

per esempio, la h<strong>it</strong> Alejandro, nel quale<br />

Lady Gaga vest<strong>it</strong>a da suora ingoia un<br />

crocifisso (e il ricordo vola al videoclip<br />

di “Like a Prayer” in cui Madonna, in<br />

una chiesa, baciava la statua di un santo,<br />

che si materializzava in carne e ossa<br />

e faceva l’amore con lei), e poi nel balletto<br />

finale, tra letti in ferro battuto e<br />

ballerini statuari, Lady Gaga riproduce<br />

la Ciccone nel suo periodo hard di<br />

“Erotika” e “Vogue”.<br />

Solo che Gaga vi aggiunge sempre un<br />

dettaglio più estremo: il corpetto di<br />

Gautier che Madonna indossa nel video<br />

di “Vogue”, con tanto di seno modellato<br />

in forma conica, nel video di Lady Gaga<br />

diventa un corpetto in cui i seni sono<br />

due m<strong>it</strong>ra. I ballerini di Madonna erano<br />

pronti a simulare un’orgia sul palco,<br />

quelli di Lady Gaga hanno un fisico d’acciaio<br />

ma indossano autoreggenti e<br />

calze a rete. Fanno sesso pure loro, ma<br />

incuriosiscono anche da fermi.<br />

Specchio dei tempi<br />

“La c<strong>it</strong>o perché è un m<strong>it</strong>o”, ha dichiarato<br />

Lady Gaga a propos<strong>it</strong>o di Madonna.<br />

L’altra non risponde. Non le chiede di<br />

duettare. Si lim<strong>it</strong>a a definire patetiche<br />

certe “im<strong>it</strong>azioni”, che oggi circolano<br />

GLI ALBUM<br />

2008<br />

The fame<br />

2009<br />

The Fame Monster<br />

ALL’APICE DEL SUCCESSO<br />

In soli 2 anni<br />

è seconda<br />

in classifica<br />

SPREGIUDICATA E VIOLENTA, SCAN-<br />

DALIZZA I BENPENSANTI. MA HA<br />

GIÀ VENDUTO 30 MILIONI DI DISCHI.<br />

L<br />

ady Gaga entra nella scena musicale<br />

che conta nel 2008, con l’album di esordio<br />

“The Fame”. L’impatto sul pubblico è travolgente,<br />

grazie a melodie di facile presa in<br />

cui l’artista fonde rock, pop ed elettronica. Il<br />

suo primo singolo, Just Dance, scala in fretta<br />

le classifiche di mezzo mondo, i giornali le<br />

dedicano migliaia di copertine. Parallelamente<br />

dà v<strong>it</strong>a a un progetto collettivo chiamato<br />

“Haus of Gaga”, dove con uno staff selezio-<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010


il Salvagente/11-18 novembre 2010 33 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

nato, realizza capi di abbigliamento, scenografie<br />

e nuovi suoni. Escono il secondo<br />

e il terzo singolo, “Poker Face“ ed “Eh Eh“,<br />

che mantengono alte le vend<strong>it</strong>e del disco. Ma<br />

cominciano i problemi. Le associazioni cattoliche<br />

e i com<strong>it</strong>ati di tutela dei minori protestano:<br />

Lady Gaga è scandalosa, i suoi<br />

video sono cruenti, uccide senza pietà,<br />

bacia un cane, organizza orge. Ma nel<br />

nell’industria musicale. Forse è troppo<br />

impegnata nelle riprese del film<br />

sulla v<strong>it</strong>a di Wallis Simpson, di cui sarà<br />

regista e interprete. O forse per la<br />

prima volta ha paura. Sulla sua strada<br />

una ragazza con la stessa faccia<br />

tosta, che sembra guardarla negli occhi<br />

senza timore reverenziale.<br />

Anzi, è il coraggio la caratteristica<br />

migliore di Lady Gaga, ancora più della<br />

sua musica. Non ha paura di sembrare<br />

ridicola: per ricevere uno degli<br />

otto premi vinti all’ultimo Mtv Video<br />

Music Award, si è presentata con un<br />

vest<strong>it</strong>o fatto di carne vera e, a detta<br />

di chi le stava accanto, anche maleodorante.<br />

Si prende gioco degli status<br />

symbol degli americani di oggi nel video<br />

“Telephone”, in duetto con Beyonce:<br />

il cellulare che esplode, le lattine<br />

di Coca-Cola che indossa a mo’<br />

di bigodini, il fast food che usa come<br />

potente veleno.<br />

Ride quando i cr<strong>it</strong>ici la definiscono<br />

spazzatura. E ride perché sa che il<br />

pubblico è dalla sua parte.<br />

È innegabile: la musica di Lady Gaga<br />

non eccelle in qual<strong>it</strong>à, nessuna delle<br />

sue canzoni si distingue dai motivetti<br />

pop-rock con base dance che si possono<br />

ascoltare su una radio commerciale.<br />

È il modo di proporre i suoi lavori a<br />

fare la differenza. Lei sa dove colpire.<br />

Ogni video scatena polemiche, ogni<br />

apparizione pubblica è una lama nel<br />

burro che trafigge la stampa mondiale.<br />

<strong>Per</strong>ché una dote Lady Gaga ce l’ha: è<br />

uno specchio che riflette il mondo in<br />

cui viviamo. È la figlia delle multinazionali<br />

che ci bombardano il cervello di<br />

immagini e suoni per ridurci esseri<br />

acr<strong>it</strong>ici, uguali, poco pensanti.<br />

“The Fame Monster” è il t<strong>it</strong>olo del<br />

suo secondo lavoro, dove il Mostro ha<br />

le sembianze di una fanciulla newyorkese<br />

che si immola per la fama e ci lancia<br />

un messaggio chiaro: “Io sono il futuro”.<br />

Madonna è avvert<strong>it</strong>a!<br />

••• Altre due date <strong>it</strong>aliane<br />

A grande richiesta, alla data del 9 novembre<br />

a Torino, Lady Gaga ha aggiunto due date<br />

milanesi, il 4 e 5 dicembre al Mediolanum<br />

Forum. Le vie ufficiali annunciano già il<br />

soldout? Andate in rete. Facebook,Tw<strong>it</strong>ter ed<br />

eBay sono utilissimi per trovare ancora<br />

yonce, “Alejandro“.Tutte diventano<br />

h<strong>it</strong> di successo. In soli cinque mesi<br />

“The Fame Monster“ vende 10 milioni<br />

di copie e raggiunge in molti<br />

paesi il primo posto in classifica,<br />

non negli Usa, dove si ferma in seconda<br />

piazza, anche se rimane in<br />

qualche biglietto. I prezzi variano da 97 a 57 top ten per mesi.<br />

euro, a seconda del posto. Del tour <strong>it</strong>aliano Il reverendo della chiesa battista di<br />

la cantante aveva detto: “Darò tutta me Westboro, Fred Phelps, sul finire del<br />

stessa. Nelle mie vene scorre sangue <strong>it</strong>aliano, 2009, l’ha apertamente condan-<br />

sono emozionata al pensiero di suonare in<br />

una terra che un po’ mi appartiene. Sto<br />

preparando per voi uno spettacolo che non<br />

dimenticherete”. <strong>Per</strong> info: www.ticketone.<strong>it</strong>.<br />

nata per le sue campagna a favore<br />

degli omosessuali. Nello stesso periodo,<br />

durante una performance live<br />

di “Paparazzi“, Lady Gaga si<br />

presenta sanguinante sul palco e<br />

2009 viene nominata nei più importanti pre- finge un’impiccagione. L’intento è ag<strong>it</strong>prop,<br />

mi musicali. Escono altri due singoli, “Love- lo stile molto discutibile.<br />

Game“ e “Paparazzi“. E arriva anche un se- Nel frattempo la sua popolar<strong>it</strong>à raggiunge<br />

condo album, The Fame Monster, inizial- l’apice. All’ultimo Mtv Video Music Award ha<br />

mente annunciato come una ripubblicazione vinto otto premi. Ha già venduto, in soli tre<br />

di “The Fame“. Nel disco ci sono nuove can- anni, quasi 30 milioni di dischi. È tuttora l’arzoni:<br />

“Bad Romance“, “Telephone“ con Betista più cliccata in rete.<br />


34 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

A SANT’ANTIOCO DI SARDEGNA<br />

Bisso, la seta che<br />

nasce dal mare<br />

PESCA I PREZIOSI FILAMENTI<br />

CHIARA VIGO, CUSTODE DI<br />

UN’EREDITÀ MILLENARIA.<br />

•ELEONORA BUJATTI<br />

“F<br />

arai per Aronne, tuo fratello,<br />

ab<strong>it</strong>i sacri, che esprimano gloria<br />

e maestà. Tu parlerai a tutti<br />

gli artigiani più esperti, ai quali io ho dato uno<br />

spir<strong>it</strong>o di saggezza, ed essi faranno gli ab<strong>it</strong>i di<br />

Aronne per la sua consacrazione e per l’esercizio<br />

del sacerdozio in mio onore… Faranno vesti<br />

sacre per Aronne tuo fratello e per i suoi figli,<br />

perché eserc<strong>it</strong>ino il sacerdozio in mio onore.<br />

Essi dovranno usare oro, porpora viola e<br />

porpora rossa, scarlatto e bisso” (Esodo, 2).<br />

Comincia qui una storia antica che continua<br />

oggi (e rischia di finire) in una piccola stanza di<br />

un piccolo paesino della piccola isola a sudovest<br />

della Sardegna. Il filo conduttore è quello<br />

di bisso, la seta che si estrae dalla Pinna Nobilis,<br />

un tessuto prezioso figlio del mare, un tessuto<br />

magico che all’ombra è bruno e alla luce<br />

del sole si fa d’oro. Quello, appunto, con cui il<br />

Dio dell’Antico Testamento ordinò a Mosè di<br />

vestire Aronne.<br />

La raccontiamo, questa storia, dalla fine: a<br />

Sant’Antioco di Sardegna, nella stanza dalla<br />

porta sempre aperta, c’è una donna che lavora<br />

a un telaio di legno antico. Un angolo di sabbia<br />

ricrea l’atmosfera del mare. Su un tavolino i pochi<br />

strumenti di lavoro. Lei ti accoglie come se<br />

ti stesse aspettando da sempre. “Finalmente<br />

sei arrivato”, dice, e ti guarda fisso negli occhi,<br />

con i suoi occhi scuri, grandi e sicuri.<br />

È Chiara Vigo, la conoscono tutti, qui, anche<br />

se nemmeno la sfiora il pensiero di fare pubblic<strong>it</strong>à<br />

alla sua attiv<strong>it</strong>à. Anche perché non è un’attiv<strong>it</strong>à<br />

la sua: “Io non sono un’artigiana e non<br />

vendo nulla. Io trasmetto un’arte antica a chi la<br />

vuole ascoltare. Sono un Maestro di bisso”.<br />

Unica nel mondo<br />

Maist’e Sera, Maestro di Seta, l’unico nel<br />

Med<strong>it</strong>erraneo e quindi nel mondo. Chiara ha<br />

imparato l’arte di tessere il bisso dalla nonna<br />

Leonilde e la trasmetterà alla figlia Maddalena,<br />

con un giuramento sacro. Se la catena si interromperà<br />

il bisso sprofonderà nell’oblio. <strong>Per</strong>ciò<br />

da anni chiede una scuola d’arte attrezzata,<br />

in cui possa insegnare quello che conosce.<br />

La Conservatoria delle Coste si era dimostrata<br />

disponibile a sovvenzionare il progetto<br />

dell’eco-museo del bisso, ma la Regione ha<br />

deciso di sopprimere l’ente. Se vince la burocrazia,<br />

muore un’arte antichissima. Su internet<br />

si è aperta la mobil<strong>it</strong>azione per salvarla.<br />

I Caldei, antico popolo del Med<strong>it</strong>erraneo, so-<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

no stati tra i primi a scoprire che dai ciuffi di filamenti<br />

aggrovigliati della Pinna Nobilis, o nacchera,<br />

un grande mollusco bivalve, si poteva ricavare<br />

un finissimo tessuto dalla rilucenza aurea.<br />

Nell’isola di Sant’Antioco l’arte del bisso è<br />

arrivata con la principessa Berenice, amata<br />

dall’imperatore T<strong>it</strong>o e discendente dalla tribù di<br />

Dan. E lì è rimasta, tramandata di donna in donna<br />

fino alle ave dell’attuale Maestro.<br />

In antico, il ciuffo di filamenti si prendeva tutto<br />

intero, aprendo la conchiglia e tagliandolo direttamente<br />

dal suo piede. Il filamento arrivava a<br />

25 cm e la resa era massima, ma si uccideva la<br />

Pinna. Allora vi era un’industria del bisso. Oggi,<br />

non c’è più l’industria, ma il fascino e la memoria<br />

si conservano ancora tra le d<strong>it</strong>a esperte di<br />

Chiara. Che con la luna di maggio si immerge<br />

nelle acque dell’isola per raggiungere (in apnea)<br />

il fondale marino e cogliere un ciuffo di filamento,<br />

solo 300 grammi che diventano 30 dopo<br />

la pul<strong>it</strong>ura, ma l’animale vive.<br />

Chiara ogni anno da quando ne aveva 18 (oggi<br />

ne ha 55) mette i filamenti<br />

a bagno in acqua dolce<br />

per 12 giorni, cambiando<br />

l’acqua di continuo, per dissalarli.<br />

Poi aspetta con pazienza<br />

finché non si sono<br />

completamente asciugati<br />

all’ombra e al vento. Solo<br />

allora li pettina, ogni giorno,<br />

delicatamente, fino a<br />

eliminare tutte le impur<strong>it</strong>à<br />

e le incrostazioni e a svelare<br />

una bambagia leggerissima,<br />

quasi impercettibile,<br />

“più fine dei capelli di un<br />

angelo”, pronta per la filatura<br />

con il fuso. Ottenuto il<br />

filo, lo prepara per l’ord<strong>it</strong>ura<br />

e lo infila nel telaio, su<br />

cui lavora senza ago, punto<br />

per punto, soltanto con<br />

le d<strong>it</strong>a, tanto ogni imperfezione<br />

è un pregio.<br />

È una scelta di lentezza e<br />

qual<strong>it</strong>à, a tutto vantaggio di<br />

una bellezza profonda, sacrale.<br />

Ma non c’è fretta, non<br />

c’è niente da vendere, è solo<br />

arte per chi la sa capire.<br />

“Dal bisso non si può trarre alcun vantaggio materiale,<br />

non si può monetizzare e non ci si può<br />

lucrare in nessun modo”, ecco il giuramento<br />

al mare e alle sue tradizioni di Chiara Vigo: “Il<br />

bisso può essere solo donato”. A lei basta che<br />

continui a vivere e che non finisca nelle mani di<br />

chi non lo comprende o vuole “utilizzarlo”. <strong>Per</strong>ché<br />

il bisso è di tutti e non è di nessuno; lei è qui<br />

per custodirlo.<br />

Dall’alto:<br />

Chiara Vigo<br />

davanti<br />

al museo<br />

chiuso da<br />

agosto,<br />

mentre<br />

mostra la<br />

Pinna Nobilis<br />

e il bisso,<br />

al telaio.


Profili d’alluminio<br />

nov<strong>it</strong>à dell’arredo<br />

N<br />

asce da una provocazione e diventa realtà un’innovativa d’arredo<br />

che si basa sull’idea di dotare i mobili di “scheletri”. L’idea è quella<br />

di costruire su misura e di dare v<strong>it</strong>a a ogni singolo mobile in modo non<br />

statico: armadi, cucine, cabine armadio, librerie ecc. Farli nascere appos<strong>it</strong>amente<br />

per ogni utilizzatore e per il suo spazio. MarcaClac, questo è il<br />

nome del progetto, nasce quindi per “ogni persona”, secondo i suoi gusti e<br />

le sue specifiche esigenze di dimensioni, funzioni e spazio.<br />

“È una soluzione fortemente ecologica, innovativa,<br />

semplice e funzionale per realizzare ogni<br />

mobile su misura per tutte le destinazioni: casa,<br />

ufficio, posti pubblici, negozi”, dicono gli<br />

ideatori. “E molti sono i motivi che ci hanno<br />

spinti a costruire mobili su misura con scheletri<br />

MarcaClac. Realizzati con profili in alluminio<br />

estruso (da riciclo), oltre a essere ecologici,<br />

leggeri, autoportanti, separabili e riutilizzabili,<br />

gli scheletri procurano numerosi vantaggi<br />

alle nostre case, all’ambiente e al pianeta”.<br />

N on<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010 35 rubriche<br />

Casamia Casamia<br />

Giuliana Zoppis<br />

solo di patate. Preparazione antichissima,<br />

gli gnocchi possono essere a<br />

base di ingredienti tra i più svariati. Eccovi due<br />

ricette di gnocchi “alternativi”: quelli più conosciuti<br />

di semolino, detti “alla romana”, e quelli,<br />

meno consueti, con le prugne, tradizionali del<br />

Friuli-Venezia Giulia.<br />

Gnocchi “alla romana”. Mettete sul fuoco il<br />

latte con 10 g di burro e una presa di sale. Quando<br />

bolle versatevi a filo il semolino mescolando<br />

continuamente per non formare grumi. Fate<br />

cuocere per 10 minuti continuando a girare. R<strong>it</strong>irate<br />

dal fuoco e, sempre mescolando, un<strong>it</strong>e 50 g<br />

di burro, i 2 tuorli, 50 g di parmigiano e una grattatina<br />

di noce moscata. Amalgamate bene il<br />

composto, aggiustatelo<br />

di sale e versatelo<br />

ancora caldo<br />

su un piano di<br />

marmo o su un<br />

foglio di carta da<br />

forno unti di olio.<br />

Con un coltello a lama larga, bagnata nell’acqua,<br />

livellate l’impasto a 1,5 cm di spessore e lasciatelo<br />

raffreddare. Con un bicchiere capovolto, e il<br />

bordo infarinato, formate dei dischetti. I r<strong>it</strong>agli,<br />

reimpastati e di nuovo spianati, forniranno altri<br />

gnocchi. Ungete bene di burro una teglia che<br />

possa contenere tutti gli gnocchi in un solo strato.<br />

Cospargeteli con il restante parmigiano grattugiato<br />

e piccoli dadini di burro. Mandate in forno<br />

preriscaldato a 200° per 15 minuti.<br />

Gnocchi di prugne. Lessate le patate con la<br />

buccia deponendole a freddo in abbondante acqua<br />

poco salata, pelatele e passatele ancora calde<br />

con lo schiacciapatate. Lasciate raffreddare<br />

completamente, poi impastate con le uova, la farina<br />

e un pizzico di sale. Formate dei rotoli del<br />

diametro di circa 3 cm e tagliateli a tocchetti di<br />

circa 3 cm. Tenendo ogni tocco<br />

sul palmo della mano, infilate<br />

al suo interno mezza<br />

prugna. Richiudete bene<br />

l’impasto e dategli<br />

una forma sferica.<br />

Fate fondere 20 g<br />

di burro e rosolatevi<br />

il pane<br />

grattugiato.<br />

Lessate gli<br />

Vediamo alcuni di questi decantati vantaggi. Intanto, non serve più affiancare<br />

nello spazio, gli uni accanto agli altri, moduli d’arredo. Poiché la<br />

funzione portante e conten<strong>it</strong>iva la svolge lo scheletro, dicono i progettisti,<br />

non si sprecano materiali, usando solo quanto serve di legno, alluminio e<br />

altro. Le soluzioni valorizzano le pareti di casa: come conten<strong>it</strong>ori, sono<br />

già perfetti. E si possono dipingere, tappezzare, o rivestire a piacimento.<br />

I cosiddetti scheletri sono predisposti per l’aggancio di teli asportabili,<br />

lavabili e personalizzabili con la biancheria di casa. MarcaClac impiega<br />

solo materiali naturali: pannelli massicci e lamellari di legni da foreste<br />

protette e certificate, trattati in assenza di colle e sostanze tossiche (prima<br />

fra tutte, la formaldeide). Anche gli interventi di fin<strong>it</strong>ura sono certificati<br />

e naturali. Aderendo poi al millimetro alle misure di pareti, nicchie<br />

e soppalchi, il sistema consente di sfruttarli totalmente ottimizzando<br />

lo spazio e permettendo di ottenere anche nel senso della profond<strong>it</strong>à<br />

soluzioni di sol<strong>it</strong>o improponibili con i sistemi modulari classici.<br />

Le ante e tutta l’attrezzatura interna sono ancorate<br />

direttamente allo scheletro, e posizionabili<br />

in ogni punto. È possibile, in ogni momento,<br />

modificare la posizione dei vari componenti.<br />

Non si devono forare i muri<br />

Eventuali perd<strong>it</strong>e, muffe, bolle, crepe e ogni<br />

altro problema alle pareti è sub<strong>it</strong>o rilevabile<br />

e risolvibile. <strong>Per</strong> finire, lo scheletro Marca-<br />

Clac è riutilizzabile senza alcun problema<br />

anche dopo un trasloco o una ristrutturazione<br />

(www.marcaclac.<strong>it</strong>).<br />

Sì, mangiare Ingredienti<br />

Martino Ragusa<br />

Gnocchi alla romana<br />

Ora gli gnocchi<br />

“alternativi”<br />

Dosi per 4 persone<br />

250 g di semolino<br />

1 l<strong>it</strong>ro di latte<br />

2 tuorli<br />

100 g di burro<br />

100 g di parmigiano grattugiato<br />

noce moscata<br />

sale<br />

Gnocchi di prugne<br />

Dosi per 6 persone<br />

1 kg di patate<br />

150 g di farina 0<br />

200 g di farina di grano duro<br />

prugne secche<br />

100 g di pane grattugiato<br />

120 g di burro<br />

2 uova<br />

cannella<br />

zucchero (facoltativo)<br />

sale<br />

gnocchi in acqua bollente e salata e pescateli con<br />

il mestolo forato appena vengono a galla. Cond<strong>it</strong>eli<br />

con il resto del burro fuso, il pane grattugiato<br />

tostato e la cannella. Se lo grad<strong>it</strong>e, la ricetta originale<br />

prevede l’aggiunta di zucchero.


36<br />

UNA BAMBOLA DA VESTIRE, O DA ADOTTARE, TUTTI INSIEME<br />

•LINDA GRILLI<br />

Le<br />

Pigotte sono bambole<br />

molto speciali, che possono<br />

salvare la v<strong>it</strong>a di un<br />

bambino. In dialetto lombardo, il loro<br />

nome un tempo indicava le bambole di<br />

pezza. Oggi sono le bambole dell’Unicef,<br />

realizzate a mano con fantasia e creativ<strong>it</strong>à<br />

da nonni, gen<strong>it</strong>ori e bambini, a casa, a<br />

scuola, nelle parrocchie, nelle associazioni<br />

di volontariato in tutta Italia.<br />

Le Pigotte non si comprano, si adottano.<br />

Con un’offerta minima di 20 euro,<br />

regali a un bambino in Africa una<br />

speranza di v<strong>it</strong>a (il k<strong>it</strong> salvav<strong>it</strong>a dell’Unicef<br />

comprende vaccini, dosi di v<strong>it</strong>amina<br />

A, k<strong>it</strong> ostetrico per un parto sicuro, antibiotici,<br />

una zanzariera). A Natale saranno,<br />

come è tradizione da molti anni ormai,<br />

in più di 700 piazze <strong>it</strong>aliane.<br />

Ma, accanto alle bambole di<br />

pezza tradizionali, quest’anno<br />

ce ne saranno<br />

di speciali: quelle della<br />

collezione Green<br />

Pigotte, le maxibambole<br />

realizzate<br />

con materiali di riciclo<br />

dai bambini<br />

nei laboratori or-<br />

ganizzati in collaborazione<br />

con Muba ed<br />

Explora, i musei dei<br />

bambini (rispettivamente)<br />

di Milano e Roma.<br />

Nel capoluogo lombardo, l’appuntamento<br />

è sabato 13 e domenica 14 novembre<br />

al Remida@MUBA, il centro<br />

per il riuso creativo dei materiali di scar-<br />

L’<br />

argomento di questa puntata<br />

riguarda più l’educazione civica<br />

che lo sport. Saper guidare<br />

come si deve una macchina è difatti una<br />

questione di educazione quotidiana oltre<br />

che di sicurezza propria e altrui. Nel tempo<br />

può anche diventare uno sport (l’automobilismo),<br />

ma intanto con i bambini<br />

di oggi si gettano le basi del corretto<br />

automobilista di domani.<br />

Stiamo parlando dei corsi di<br />

guida sicura, organizzati nelle<br />

piazze di tutta Italia da associazioni<br />

o società di corse<br />

automobilistiche e nelle<br />

scuole. Alcuni sono gratu<strong>it</strong>i,<br />

come quelli organizzati in<br />

piazza da Roma Guida Sicura<br />

(i prossimi a febbraio) o nelle<br />

scuole dalla Csai (la Commissione<br />

sportiva automobilistica <strong>it</strong>aliana).<br />

Altri, organizzati da società sportive,<br />

sono a pagamento.<br />

L’obiettivo è insegnare molto presto - si<br />

comincia dai 6 anni - l’educazione stradale<br />

e il rispetto per la strada, per i pe-<br />

il il Salvagente/16-24 Salvagente/11-18 settembre novembre 2003 2010<br />

Fine anno nel segno<br />

della Pigotta<br />

UN AIUTO PER L’AFRICA, GRA-<br />

ZIE ALLE INIZIATIVE DELL’U-<br />

NICEF, E UN MOMENTO DI<br />

CREATIVITÀ PER I BAMBINI.<br />

GREEN PIGOTTE<br />

MILANO<br />

Remida@MUBA<br />

Info: 02/43980402<br />

ROMA<br />

Explora<br />

Info: 06/3613776<br />

FESTA DEI BAMBINI<br />

CREMONA<br />

www.festadeltorronecremona.<strong>it</strong><br />

to all’Idroscalo<br />

Punta dell’est.<br />

<strong>Per</strong> tutta la<br />

giornata, i bambini<br />

avranno a<br />

disposizione 10 sagome<br />

di Pigotta da<br />

“vestire” con particolarieco-cartamodelli:<br />

gonne, pantaloni<br />

e camicette saranno<br />

realizzati con<br />

materiali - legno, carta, plastica -<br />

di ogni genere e colore, tutti rigorosamente<br />

riciclati.<br />

Una volta completato l’ab<strong>it</strong>o, l’artista<br />

Luciano Mereghetti darà il tocco<br />

finale, dipingendo il viso di ogni Green<br />

Pigotta per renderla unica e inim<strong>it</strong>abile.<br />

In movimento<br />

Francesco Piromallo<br />

doni e per se stessi. Insomma, insegnare<br />

ai piccoli cosa vorrà dire essere al volante<br />

di una macchina.<br />

Le lezioni si compongono di una parte<br />

teorica, proposta in un<br />

linguaggio comprensibile<br />

ma comunque molto vicino<br />

a quello del codice<br />

della strada per ev<strong>it</strong>are<br />

confusioni in segu<strong>it</strong>o, e di<br />

una parte pratica sulla<br />

pista dei kart, realizzata<br />

con mini kart, studiati<br />

appos<strong>it</strong>amente per questi<br />

corsi. E lì si impara tutto:<br />

la guida a destra, le<br />

precedenze, la posizione<br />

delle mani sul volante,<br />

l’uso dei pedali, delle<br />

marce e anche qualche<br />

primo rudimento sul funzionamento<br />

del motore. Insomma, frequentare<br />

un corso di guida sicura può essere<br />

un bel vantaggio, anche per ev<strong>it</strong>are


il Salvagente/11-18 novembre 2010 37<br />

A Cremona tra musica e torroni<br />

•••<br />

Torna a Cremona l’appuntamento più atteso dai golosi di tutte le età: dal 19 al 21<br />

novembre le strade e le piazze della c<strong>it</strong>tadina lombarda saranno<br />

animate da eventi, spettacoli e “assaggi” per la Festa<br />

del Torrone, ovvero Torrone & Torroni.<br />

La musica è il tema dell’edizione 2010: accompagnati dal<br />

suono del violino, simbolo del patrimonio culturale e artistico<br />

della c<strong>it</strong>tà, anche i bambini saranno coinvolti in spettacoli,<br />

giochi ed eventi. Nei laboratori gratu<strong>it</strong>i allest<strong>it</strong>i presso la<br />

Libreria Timpetill, di via Mercatello 50, alle 17 (tel.<br />

0372/800802 per prenotare) i piccoli partecipanti impareranno<br />

a costruire strumenti musicali con materiale da riciclo<br />

(venerdì 19) o si cimenteranno nella realizzazione di facili ricette<br />

a base di torrone (sabato 20).<br />

<strong>Per</strong> tutta la giornata di domenica 21, nella Sala Mercanti della<br />

Camera di Commercio, ai bambini saranno “riservate” letture<br />

animate di fiabe e favole a tema. Sul torrone. Il calendario<br />

completo degli appuntamenti dedicati ai più piccoli è on line all’indirizzo<br />

www.festadeltorronecremona.<strong>it</strong> nella sezione La Festa dei bambini.<br />

L’ingresso ai laboratori è libero su prenotazione.<br />

<strong>Per</strong> maggiori informazioni:<br />

Museo dei Bambini di Milano-Muba, tel.<br />

02/43980402 e info@muba.<strong>it</strong>.<br />

A Roma, con Explora, c’è tempo fino<br />

al 5 dicembre per realizzare 6 maxi bambole:<br />

i laboratori sono aperti dal martedì<br />

al venerdì alle 17; sabato, domenica e fe-<br />

È utile prepararli<br />

fin da piccoli<br />

alla guida sicura<br />

di fare e farsi del male con le mini car così<br />

di moda oggi e così “mal gest<strong>it</strong>e” dai<br />

giovani che le guidano.<br />

stivi in quattro turni: alle 10, alle 12, alle<br />

15 e alle 17. Gli ab<strong>it</strong>i delle Green Pigotte<br />

saranno realizzati con materiali di recupero:<br />

carta, plastica, stoffe. E rami, foglie<br />

e altri materiali naturali. Il tutto sotto<br />

la supervisione di Mook, che da anni<br />

crea e produce oggetti “artistici” con oggetti<br />

riciclati o riciclabili.<br />

La Csai ha predisposto con la società Parolin<br />

(importante d<strong>it</strong>ta costruttrice di mimi<br />

kart) il Programma Delfini per i bambini<br />

delle elementari. Che imparano come<br />

ci si comportare in strada in una s<strong>it</strong>uazione<br />

di traffico c<strong>it</strong>tadino, ricostru<strong>it</strong>a<br />

in piccolo. “Il nostro obiettivo è educare<br />

i gen<strong>it</strong>ori e i bambini a un corretto uso<br />

delle auto”, dice Marco Ferrari, segretario<br />

generale della Csai.<br />

“Cerchiamo anche di scoprire se tra i<br />

bambini di 8, 9, 10 o 11 anni c’è chi un<br />

domani possa praticare la disciplina dell’automobilismo<br />

sportivo. Ma, prima di<br />

tutto, contano educazione, rispetto, socializzazione<br />

e regole”. Il programma, attuato<br />

in collaborazione con le scuole, è<br />

del tutto gratu<strong>it</strong>o, basta che gli ist<strong>it</strong>uti si<br />

mettano in contatto con la Csai.<br />

L’attiv<strong>it</strong>à è inclusa nel biglietto d’ingresso:<br />

7 euro per i bambini sopra i 3 anni e<br />

per gli adulti; 3 euro per i più piccoli. <strong>Per</strong><br />

informazioni e prenotazioni: Museo dei<br />

Bambini Explora di Roma, via Flaminia<br />

80/86, tel. 06/3613776 e info@mdbr.<strong>it</strong>.<br />

Un ultimo suggerimento: chi vuole cimentarsi<br />

con i bambini nella realizzazione<br />

di una Pigotta, trova tutte le<br />

istruzioni - e il cartamodello<br />

da scaricare on line -<br />

all’indirizzo http://pigotta.unicef.<strong>it</strong>.<br />

LA SCHEDA<br />

● La Csai ha sede a Roma, in via Solferino 32.<br />

Il telefono è 06/49982815, il s<strong>it</strong>o internet è<br />

www.csai.aci.<strong>it</strong>. Responsabile del Programma<br />

Delfini è la signora Alessandra De V<strong>it</strong>o. I corsi<br />

sono gratu<strong>it</strong>i.<br />

● I corsi privati, a pagamento, organizzati<br />

dalle società di corse automobilistiche costano<br />

sui 350 euro<br />

l’anno comprensivi<br />

di tuta, casco,<br />

guanti, mini-kart,carburante,<br />

noleggio<br />

pista ecc.<br />

● In alcune società<br />

sportive i<br />

ragazzi dai 10 anni<br />

in su, con qualche anno di esperienza, fanno<br />

da istruttori ai bambini più piccoli per i primi<br />

rudimenti.


38<br />

Dedicati ai ragazzi<br />

Una lunga fuga<br />

sotto i Faraoni<br />

• FRANCESCA MOSSA<br />

P er<br />

DUE GIOVANI CERCANO<br />

SCAMPO DALLA CON-<br />

GIURA DEL SACERDOTE<br />

NELL’ANTICO EGITTO.<br />

tutti i bambini videodipendenti,<br />

che stanno entrando<br />

col passo incerto nella<br />

difficile fase dell’adolescenza,<br />

ecco due storie utili, forse, per<br />

allontanarli almeno per un po’<br />

dalle sol<strong>it</strong>e (e monotone) attiv<strong>it</strong>à.<br />

Siamo nell’antico Eg<strong>it</strong>to, civiltà<br />

in cui cultura, potere e mi-<br />

ANTIDOTI<br />

Niente paura,<br />

il figlio<br />

sa ruggire<br />

Ha una grande forza<br />

narrativa Elias e il<br />

pescecane (Piemme Junior,<br />

61 pagine, 7,50 euro), ultima<br />

perlina di Luisa Mattia.<br />

Elias e il papà sono due cuori<br />

vicini, vivono al mare,<br />

amano le storie, sono<br />

meravigliosamente in grado<br />

di proteggersi. Elias una notte<br />

se ne va in giro col suo lettovascello<br />

per il mare, vede tante<br />

cose belle, un pescecane<br />

pericoloso cerca di fargli<br />

paura, ma lui sa cosa fare:<br />

ruggisce! Glielo ha insegnato<br />

il suo papà. Dai 5 anni.<br />

stero divino s’intrecciano, dove<br />

la gerarchia sociale non ammette<br />

deroghe e i sacerdoti sono<br />

ai vertici della pol<strong>it</strong>ica e della<br />

v<strong>it</strong>a economica.<br />

Isikara, la bellissima figlia dell’imbalsamatore<br />

reale, orfana<br />

di madre, vivrà un’avventura<br />

densa di imprevisti tra le pagine<br />

di Dianne Hofmeyr.<br />

Con L’occhio della luna (Mondadori,<br />

240 pagine, 16 euro)<br />

attraverseremo l’Eg<strong>it</strong>to in compagnia<br />

di Isikara e di Tuthmosis,<br />

costretti a fuggire per ev<strong>it</strong>are<br />

il malvagio piano di un perfido<br />

sacerdote pronto a uccidere<br />

pur di impedire l’ascesa al tro-<br />

TRANSILVANIA<br />

Emozioni<br />

di un ragazzo<br />

testardo<br />

Racconta qualcosa della<br />

sua Transilvania<br />

il protagonista di<br />

Il fazzoletto bianco<br />

(Topip<strong>it</strong>tori, 28 pagine,<br />

14 euro) e qualcosa di se<br />

stesso. Con le pennellate<br />

essenziali di Viorel<br />

Boldis conosciamo le case<br />

blu dei contadini,<br />

le meravigliose foreste<br />

e una cultura fatta di<br />

fattucchiere, vampiri<br />

e malocchio e le emozioni<br />

di un ragazzo testardo che<br />

lascerà la sua terra e,<br />

tornandovi, vivrà attimi<br />

di vera paura. Dai 7 anni.<br />

Vampiri<br />

no del giovane faraone. Si vola,<br />

lontano dall’oggi ma sempre vicino<br />

a un universo in cui la brama<br />

di potere è forte e pronta a<br />

tutto. Da 11 anni.<br />

Anche Saverio, ragazzino di oggi,<br />

farà un viaggio che gli cambierà<br />

la v<strong>it</strong>a: in gioco non ci sono pericoli<br />

o intrighi di potere, c’è la sua<br />

formazione personale. Con L’estate<br />

che uno diventa grande<br />

(Sinnos, 112 pagine, 11 euro)<br />

Il risveglio<br />

promette<br />

assai male<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

I vampiri sono trendy ma c’è modo e modo di affrontare<br />

racconti che li vedano protagonisti. Fabrice<br />

Colin è originale e buffo nel proporre la storia di due<br />

sorelle che, nella civilissima Londra, un bel mattino<br />

si svegliano in due bare, con un languorino inconfondibile.<br />

In Le vampire di Londra (La Nuova Frontiera,<br />

256 pagine, 15 euro) è divertente l’incontro con<br />

personaggi notevoli della letteratura. Dai 12 anni.<br />

condividiamo le indecisioni di un<br />

normalissimo adolescente che<br />

accompagna il papà in un viaggio<br />

di lavoro in Argentina.<br />

Francesca Capelli è brava a<br />

descrivere come è possibile entrare<br />

nelle v<strong>it</strong>e di altri, cominciare<br />

a guardare in faccia il dolore,<br />

comprenderne la valenza, e rendersi<br />

utili, per un ragazzo che ha<br />

visto ancora molto poco della v<strong>it</strong>a.<br />

Dai 13 anni.<br />

CORAGGIO<br />

Amici leali<br />

nel paese<br />

dei pescatori<br />

Paese di pescatori, la<br />

guerra da una parte,<br />

i rastrellamenti degli ebrei<br />

dall’altra. Questi gli<br />

scenari che si mischiano<br />

in Il sorriso delle<br />

vongole (Piemme Junior,<br />

136 pagine, 8 euro).<br />

Renata Mambelli racconta<br />

come Gigio, i suoi amici<br />

e Gabri, ragazzino nato<br />

ebreo, siano costretti<br />

a usare tutte le loro forze<br />

per ev<strong>it</strong>are il peggio. Ci<br />

vuol coraggio, lealtà senso<br />

della giustizia per andare<br />

fino in fondo. Dai 9 anni.


•ROCCO DI BLASI<br />

L’<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

Caso difficile<br />

in Sud Africa<br />

“TREDICI ORE”, SECONDO<br />

ROMANZO DI DEON MEYER,<br />

DIPANA UNA TRAMA OSTICA<br />

TA PER L’ISPETTORE ALCO-<br />

LIZZATO BENNIE GRIESSEL.<br />

ispettore Bennie Griessel è<br />

alcolizzato. Ma sono sei mesi<br />

che non beve (e questa è una fatica<br />

non da poco). La scena si svolge nel<br />

Sud Africa del post-apartheid. Ma,<br />

se pensate che la s<strong>it</strong>uazione sia semplice,<br />

vi sbagliate. Le varie etnie, infatti,<br />

si contendono ruoli e posti di<br />

comando e, molto spesso,<br />

la mer<strong>it</strong>ocrazia non<br />

c’entra.<br />

I del<strong>it</strong>ti in Tredici ore<br />

Box Office<br />

COPPIE IN EROS<br />

ALL’ITALIANA<br />

1 Maschi contro femmine<br />

di F. Brizzi (commedia)<br />

2 Benvenuti al Sud<br />

di L. Miniero (commedia)<br />

3 Cattivissimo me<br />

di C.Renaud,P.Coffin,S.Pablos (animazione)<br />

4 Salt<br />

di P. Noyce (spionaggio)<br />

5 Winx Club 3D - Magica...<br />

di I. Straffi (animazione)<br />

6 Wall Street - Il denaro...<br />

di O. Stone (drammatico)<br />

7 Paranormal Activ<strong>it</strong>y 2<br />

di T. Williams (horror)<br />

8 Il regno di Ga’Hoole...<br />

di Z. Snyder (animazione)<br />

di Deon Meyer (edizioni e/o, 516<br />

pagine, 19,50 euro) non si contano.<br />

Ma i filoni principali delle inchieste<br />

affidate a Bennie sono due: una ragazza<br />

nata negli Usa assassinata e la<br />

sua compagna di viaggio da salvare a<br />

tutti i costi è il caso principale.<br />

Poi c’è quello di un discografico famoso<br />

ammazzato dentro casa. Massima<br />

sospettata la moglie, ex grande<br />

cantante, da tempo alcolizzata anche<br />

lei. Bella donna, un tempo. Probabilmente<br />

innocente, ora.<br />

L’alcolismo a Bennie ha portato anche<br />

altri guai: la moglie gli ha detto,<br />

infatti, di starsene per i fatti suoi finché<br />

non si sarà disintossicato. Con la<br />

figlia, emigrata a Londra, ha un intenso<br />

rapporto solo via e-mail (e l’ispettore<br />

col computer non è propriamente<br />

un mago!). Col figlio<br />

che vuole piantare gli studi<br />

per dedicarsi completamente<br />

al suo gruppo musicale il<br />

Salvagiallo<br />

Valerio Calzolaio<br />

A scuola<br />

di crudeltà<br />

S tati<br />

39 leggo vedo sento<br />

Un<strong>it</strong>i. Centro per lo studio della coscienza animale.<br />

Coscienza? Animale? Non sappiamo bene se<br />

esista e cosa sia la coscienza umana; se esiste ed è uno<br />

stato della mente forse l’hanno, e possono averla, anche<br />

altre specie animali, simili a noi. Cercare di capire costa. Si<br />

può fare e può costare in tanti modi.<br />

Al Centro c’è Karl, lo specialista tedesco del comportamento<br />

delle api, c’è Marta, l’esperta insegnante della lingua<br />

<strong>it</strong>aliana dei segni, ci sono studiosi e addetti, e soprattutto<br />

ci sono nelle gabbie gli scimpanzé, sottoposti a ricerche<br />

sponsorizzate dai mil<strong>it</strong>ari americani, del famoso<br />

potente scienziato John Sauvage, 50enne ciccione, da molti<br />

anni concentrato su come renderli cattivi e crudeli, met-<br />

confronto è serrato e si<br />

svolge quasi tutto per telefono.<br />

Il ragazzo difende<br />

le sue idee, il padre pure.<br />

Interessante prototipo<br />

di rapporto padre-figlio<br />

adolescente.<br />

Neppure le indagini scorrono<br />

facilmente, perché<br />

qui non siamo in un classico thriller<br />

televisivo.<br />

I buoni non sono tutti da una parte e<br />

i cattivi non stanno tutti dall’altra.<br />

Anzi, la nov<strong>it</strong>à introdotta<br />

dallo scr<strong>it</strong>tore<br />

sudafricano calca la<br />

mano proprio sulle<br />

difficoltà che gli<br />

investigatori incontrano<br />

senza venirne<br />

a capo.<br />

Ogni tanto compare<br />

anche il sesso, in genere<br />

come attrazione<br />

extraconiugale, consumato,<br />

magari, sulla<br />

scrivania di un ufficio. E<br />

non mancano, dopo, i<br />

sensi di colpa.<br />

È disuguale il secondo<br />

romanzo di Deon Meyer,<br />

che dopo il brillante<br />

esordio con Safari di<br />

sangue, ha abbandonato il lavoro<br />

di consulente per la Bmw e si è dedicato<br />

completamente alla scr<strong>it</strong>tura.<br />

Eppure il lettore riesce a non<br />

perdersi nei saliscendi della sua<br />

trama. I due casi dell’ispettore<br />

Bennie vengono entrambi risolti,<br />

com’è naturale che sia. Anzi lui<br />

viene promosso sul campo prima<br />

del buon es<strong>it</strong>o finale.<br />

Ma gli resta una gran voglia di alcol<br />

(e davvero non ha tutti i torti…).<br />

tendo a loro disposizione anche armi da taglio e da fuoco,<br />

strumenti più avanzati delle capac<strong>it</strong>à tecniche naturali.<br />

Nel suo bunker vigono la legge marziale e il segreto assoluto.<br />

Ora il primatologo è scomparso, poi viene trovato<br />

morto, fatto a pezzi, nascosto. L’ispettore Mark Soul, che<br />

ha solo una problematica sorella e un gatto cieco, indaga.<br />

Grazioso esordio letterario (piglio da racconto lungo più<br />

che da romanzo) per il 51enne romano filosofo del linguaggio<br />

Felice Cimatti<br />

(“Senza colpa”, Marcos<br />

y Marcos 2010, 159 pagine,<br />

14 euro) in prima<br />

umile. Recentemente ho<br />

letto un po’ di scienze cogn<strong>it</strong>ive<br />

animali, la storia<br />

funziona ed è istruttiva,<br />

improbabile ma non impossibile.<br />

Segnalo i confini<br />

del terr<strong>it</strong>orio a pagina 12.<br />

Mele da lancio. Musica da<br />

impazzire.<br />

Video, libri & C.


40 leggo vedo sento<br />

SAGGI<br />

Il pericolo<br />

dei despoti<br />

Democrazia, e va bene. Ma qual è la forma<br />

migliore per garantire la reale partecipazione<br />

dei c<strong>it</strong>tadini? Nadia Urbinati,<br />

docente di Teoria pol<strong>it</strong>ica alla Columbia<br />

Univers<strong>it</strong>y e apprezzata opinionista<br />

di “Repubblica”, spezza una lancia<br />

per la Democrazia rappresentativa<br />

(è il t<strong>it</strong>olo del suo saggio dedicato alla<br />

sovran<strong>it</strong>à e al controllo dei poteri).<br />

<strong>Per</strong> la studiosa quella rappresentativa<br />

non è un ripiego rispetto alla democrazia<br />

diretta, ma una forma originale di<br />

governo, in cui si sviluppa una forma<br />

complessa di partecipazione, un processo<br />

pol<strong>it</strong>ico di continua, reciproca,<br />

influenza fra i c<strong>it</strong>tadini e i loro rappresentanti.<br />

Il saggio affronta, per dimostrare<br />

questa tesi, un lungo viaggio dalla<br />

Rivoluzione francese a Rousseau,<br />

Kant, Cordorcet e altri teorici che hanno<br />

affrontato il tema. La conclusione è<br />

che, essendo la nostra è una democrazia<br />

“indiretta”, occorrono ai giorni nostri<br />

nuovi contrappesi per ev<strong>it</strong>are che<br />

gli eletti si trasformino in despoti, rompendo<br />

il circu<strong>it</strong>o<br />

virtuoso che li ha<br />

portati al potere.<br />

••••••••••••<br />

Democrazia<br />

rappresentativa<br />

Autrice…<br />

Nadia Urbinati<br />

Casa ed<strong>it</strong>rice…<br />

Donzelli<br />

Pagine… 237<br />

Prezzo… 23,50 euro<br />

DISCHI<br />

Così Shakira<br />

sfrutta la ola<br />

Mentre molte radio segu<strong>it</strong>ano a programmare<br />

“Waka Waka”, la canzone<br />

dei Mondiali del Sud Africa, e “She<br />

Wolf” ancora non è fin<strong>it</strong>o tra i vecchi ricordi<br />

(meno di un anno di v<strong>it</strong>a per un<br />

album del genere non è molto), Shakira<br />

sfrutta l’onda (o meglio, la ola come<br />

direbbe lei). E si presenta con Sale el<br />

sol, condensato di stile, tecnica e ottimo<br />

pop. C’è, come di consueto, spagnolo<br />

e inglese, ci sono osp<strong>it</strong>i illustri<br />

(per esempio il rapper Dizzee Rascal) e<br />

il sol<strong>it</strong>o campionario di stili e suoni su<br />

cui domina la voce di Shakira. Latina,<br />

un briciolo di rock, qualche ballata e<br />

molta dance sono ingredienti che nelle<br />

su mani diventano miracolosi. E siamo<br />

abbastanza certi che alcuni dei pezzi,<br />

come il r<strong>it</strong>matissimo “Loca”, non faticheranno<br />

a conquistarsi spazio nelle<br />

classifiche. Sost<strong>it</strong>uendo proprio quel<br />

“Waka Waka” (per altro, presente in<br />

questo disco in ben tre versioni, più una<br />

video) che per tutta l’estate ha fatto ballare<br />

per strada<br />

migliaia di ragazzine.<br />

••••••••••••<br />

Sale el sol<br />

Interprete… Shakira<br />

Etichetta… Sony<br />

Genere… pop<br />

Brani… 17<br />

ROMANZI<br />

Un eco-mistero<br />

napoletano<br />

Ecco un romanzo che arriva al momento<br />

giusto, anche se non è un bel momento.<br />

Una terra spaccata lo ha scr<strong>it</strong>to<br />

Emilia Bersabea Cirillo, arch<strong>it</strong>etta<br />

che lavora ad Avellino. La protagonista<br />

è una Napoli ormai familiare: quella<br />

soffocata dalla spazzatura. Ma la vecchia<br />

Partenope non nasconde del tutto<br />

l’antica bellezza. La vicenda si tinge di<br />

giallo, quando Filippo Ghirelli, uomo<br />

controcorrente, proprietario di un elegante<br />

albergo napoletano, muore durante<br />

una manifestazione di protesta<br />

per la costruzione di una discarica al<br />

Fomicoso (Avellino). La geologa Gregoriana<br />

De Felice, chiamata a riconoscere<br />

il corpo, rievoca la sua storia con<br />

Filippo, con cui ha condiviso molto, anche<br />

il “no” alla discarica. Gregoriana<br />

deve effettuare i test proprio del terreno<br />

su cui dovrebbe nascere. L’azienda<br />

per cui lavora pretende<br />

un sì senza riserve.<br />

Ma lei resiste, ha un<br />

mistero da svelare.<br />

••••••••••••<br />

Una terra spaccata<br />

Autrice… Emilia Bersabea Cirillo<br />

Casa ed<strong>it</strong>rice…<br />

Edizioni San Paolo<br />

Pagine… 228<br />

Prezzo… 143,50 euro<br />

il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

GUIDE<br />

Com’è difficile<br />

l’adolescenza!<br />

La domanda andrebbe fatta a tutti gli<br />

adulti: l’adolescenza è un luogo dove<br />

vorresti r<strong>it</strong>ornare? <strong>Per</strong> i ragazzi la<br />

“transizione” è difficile, per le ragazze -<br />

da un punto di vista fisiologico -<br />

lo è ancora di più. L’American<br />

Medical Association ha deciso di<br />

rivolgersi direttamente a loro<br />

con Gioco da ragazze, un volume<br />

a cura di Amy B. Middleman,<br />

specializzata in medicina dell’adolescenza,<br />

e Kate Gruenwald<br />

Pfeifer, psicoterapeuta dell’età<br />

evolutiva. È una vera e propria guida<br />

che spiega i cambiamenti e dà tanti<br />

consigli alle adolescenti su come parlare<br />

con i gen<strong>it</strong>ori, senza troppo imbarazzo.<br />

Un libro utile, per chi ha in casa<br />

una ragazza in “età difficile”, da lasciare<br />

anche “casualmente” in giro…<br />

Rock<br />

Clapton in blues<br />

• FEDERICO VENDITTI<br />

••••••••••••<br />

Alla fine degli anni 60 sui muri di Londra i ragazzi scrivevano a lettere<br />

cub<strong>it</strong>ali “Clapton è Dio”, riferendosi alle sue abil<strong>it</strong>à musicali. L’ex ch<strong>it</strong>arrista<br />

dei Cream con “Disraeli Gears” aveva infatti sfoggiato tutte le<br />

sue qual<strong>it</strong>à di virtuoso della ch<strong>it</strong>arra, secondo solo al compianto Hendrix.<br />

Oggi, dopo anni di silenzio, esce il suo nuovo cd solista int<strong>it</strong>olato<br />

semplicemente “Clapton”, una manciata di brani dal forte sapore<br />

blues, impregnati delle tipiche sonor<strong>it</strong>à del Delta del Mississippi, che<br />

rendono omaggio a vecchi leoni del genere come Muddy Waters, Howlin<br />

Wolf e B.B. King. Clapton gioca le sue carte con astuzia e dimostra<br />

di aver fatto sue certe sonor<strong>it</strong>à, lasciando da parte inutili egocentrismi<br />

e concentrandosi sugli arrangiamenti di fiati e piano, pennellando con<br />

delicatezza e gusto composizioni che scorrono via leggere, ma imprimendo<br />

loro il suo marchio di fabbrica. Pezzi come la fumosa “Hard Times”<br />

o la delicata “Diamonds”<br />

confermano che<br />

Eric ha fatto sua la lezione<br />

dei grandi maestri del<br />

blues, e ci riportano indietro<br />

all’inizio del secolo<br />

scorso, quando nel Sud<br />

degli States questa musica<br />

era suonata con il cuore<br />

e l’anima nei campi di<br />

cotone e nei malfamati<br />

club di New Orleans.<br />

Scelti (o no) per voi<br />

Gioco da ragazze<br />

Curatrici…<br />

Amy B. Middleman<br />

e Kate Gruenwald Pfeifer<br />

Casa ed<strong>it</strong>rice…<br />

Erickson<br />

Pagine… 140<br />

Prezzo… 14,50 euro


il Salvagente/11-18 novembre 2010 41 rubriche<br />

Il mio bestiario<br />

Gianluca Felicetti<br />

Primi successi contro<br />

la tratta dei cuccioli<br />

UNA PRATICA ILLEGALE CHE COINVOLGE<br />

2-300MILACANIEGATTIOGNIANNOE<br />

CHEORAVIENEPUNITAANCHEINITALIA.<br />

H<br />

eidi e Carlino, due dei cani provenienti<br />

dall’Est sequestrati<br />

nel corso di un’indagine condotta<br />

due anni fa nel Centro Italia,<br />

hanno festeggiato con noi la legge<br />

che ha introdotto pene severe - la<br />

reclusione da 3 mesi a un anno<br />

e la contestuale multa<br />

da 3.000 a 15.000 euro - per<br />

chi importa illegalmente cani e<br />

gatti in Italia. Questa norma è un<br />

atto di civiltà perché, fra gli altri obiettivi,<br />

rende praticabile quello dello scoraggiamento<br />

del mercato degli animali e, per<br />

le nuove e più grandi responsabil<strong>it</strong>à, impone<br />

allo Stato e alle Regioni autonome di<br />

rafforzare le polizie locali e nazionali nelle<br />

attiv<strong>it</strong>à specializzate a reprimere i reati<br />

contro gli animali. Abbiamo dovuto lottare<br />

due anni per ottenerla, ora siamo già<br />

Piante&Piante<br />

Carmen Giusti<br />

Erbacee<br />

perenni,<br />

tutti i pregi<br />

P arliamo<br />

delle erbacee perenni dalle fior<strong>it</strong>ure<br />

spettacolari e piuttosto facili da coltivare<br />

a patto di metterci un po’ di buona volontà per<br />

capire “come funzionano”.La definizione generica<br />

di erbacee perenni raggruppa diverse centinaia di<br />

specie e alcune migliaia di varietà di piante che, in<br />

comune, hanno steli verdi e non legnosi (erbacei),<br />

esili o robusti, lunghi o brevi, eretti o striscianti.<br />

Quando arriva il freddo, vanno a riposo e, prima<br />

che la vegetazione aerea appassisca del tutto, regalano<br />

nuovi sprazzi di colore. Quando sono in<br />

queste condizioni,si possono agevolmente pianta-<br />

al lavoro per realizzare le iniziative per la<br />

piena ed efficace applicazione.<br />

Sono circa 2-300mila all’anno i cuccioli introdotti<br />

illegalmente in Italia, con documenti<br />

falsificati, per un giro d’affari stimato<br />

in almeno 300 milioni di euro l’anno:<br />

i cuccioli sono venduti a prezzi che oscillano<br />

tra i 500 e i 1.500 euro, spesso anche fino<br />

a 20 volte il prezzo all’origine.<br />

Secondo un sondaggio condotto nella<br />

categoria dalla Federazione<br />

nazionale degli Ordini veterinari<br />

<strong>it</strong>aliani (Fnovi), la documentazione<br />

che viaggia con gli animali<br />

è considerata corretta solo nel 2%<br />

dei casi, verosimile nel 13%. La maggior<br />

parte (85%) degli animali vis<strong>it</strong>ati dai veterinari<br />

è identificata con microchip, ma<br />

nell’80% dei casi non c’è corrispondenza<br />

con i dati registrati sul passaporto.<br />

Grazie alla nuova legge sarà persegu<strong>it</strong>o<br />

chiunque, per procurare a sé o ad altri un<br />

prof<strong>it</strong>to, re<strong>it</strong>eratamente o tram<strong>it</strong>e attiv<strong>it</strong>à<br />

organizzate, introduce, trasporta, cede<br />

o riceve cani o gatti privi di sistemi<br />

di identificazione individuale e delle<br />

te in giardino, anche in una piccola aiuola,<br />

giusto per provare il piacere di scoprire cosa<br />

succederà. Nelle parti sotterranee mantengono<br />

v<strong>it</strong>ali diverse gemme nascoste: saranno<br />

proprio loro, a primavera e per tante<br />

primavere successive,a produrre una nuova<br />

vegetazione. <strong>Per</strong>ciò si chiamano perenni.<br />

Appartengono a questa categoria i Delphinium<br />

e le Dig<strong>it</strong>alis: i primi hanno alti pennacchi<br />

di fiori lilla, azzurri, rosa pallido o bianco, i<br />

secondi lunghe spighe di fiori campanulati di colore<br />

sol<strong>it</strong>amente rosa. Lo sono le Aquilegia con fiori<br />

di due colori; le Anemone hybrida con corolle bianche<br />

o rosa che sbocciano all’inizio dell’autunno insieme<br />

agli aster, deliziosi cuscini di margher<strong>it</strong>e rosa,<br />

azzurre o bianche.<br />

Sono perenni i Geranium tappezzanti (da non confondere<br />

con i gerani da balcone che, botanicamente,sono<br />

dei Pelargonium),le campanule e le violette.<br />

Negli angoli ombreggiati crescono le Astilbe<br />

con fogliame leggero e frastagliato e alti pennacchi<br />

di fiori minuti bianchi o rosa; oppure le Hosta,<br />

necessarie certificazioni san<strong>it</strong>arie e non mun<strong>it</strong>i,<br />

ove richiesto, di passaporto individuale.<br />

Un’aggravante è prevista se i cani o i gatti<br />

introdotti illec<strong>it</strong>amente hanno meno di 12<br />

settimane o provengono da zone - come i paesi<br />

dell’Est - sottoposte a misure restr<strong>it</strong>tive di<br />

polizia veterinaria per ev<strong>it</strong>are la diffusione<br />

di patologie come la rabbia.<br />

Sanzioni amministrative accessorie (la sospensione<br />

dell’esercizio dell’attiv<strong>it</strong>à da 1 a<br />

3 mesi, la revoca nei casi più gravi) sono<br />

previste per il trasportatore o il t<strong>it</strong>olare di<br />

un’azienda commerciale che violano più<br />

volte l’articolo di introduzione illec<strong>it</strong>a.<br />

Quando l’introduzione illec<strong>it</strong>a, sanzionata<br />

amministrativamente, avviene con un veicolo<br />

immatricolato all’estero, è disposto il<br />

fermo amministrativo del veicolo se il trasgressore<br />

non paga immediatamente la<br />

sanzione in misura ridotta.<br />

Sono aumentate anche le sanzioni previste<br />

nel codice penale per i reati di uccisione e<br />

maltrattamento di animali: la reclusione<br />

“da tre a diciotto mesi” passa a “da quattro<br />

mesi a due anni” nel caso dell’uccisione;<br />

per il maltrattamento la previsione da “tre<br />

mesi a un anno” diventa “da tre a diciotto<br />

mesi” e la multa passa “da 3.000 a 15.000<br />

euro” a “da 5.000 a 30.000 euro”.<br />

con fogliame verde variegato e infiorescenze primaverili<br />

bianche o lilla. Ci sono specie che amano i<br />

terreni asciutti e gli angoli soleggiati, come le Euphorbia,<br />

erette, e i Sedum con foglie succulenti e<br />

portamento tappezzante.<br />

La selezione è davvero ampia: un buon indirizzo<br />

per approfondire l’argomento è quello del vivaio<br />

di Pier Luigi e Gabriella Priola che hanno un s<strong>it</strong>o ricco<br />

di informazioni (www.priola.<strong>it</strong>).<br />

La regola d’oro per iniziare? Non scegliere tante<br />

piante di tipo diverso,ma acquistarne poche di uno<br />

stesso tipo,senza superare le 4-6-8 un<strong>it</strong>à,sufficienti<br />

per un metro quadro di bordura.<br />

Noi & la natura


il Salvagente/16-24 settembre 2003 il Salvagente/11-18 novembre 2010<br />

42 rubriche<br />

1 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

Il Teledipendente<br />

R<strong>it</strong>a De Buono<br />

P er<br />

essere bella Ruby Rubacuori lo è al<br />

di là di ogni ragionevole dubbio. Diciott’anni<br />

appena compiuti, un metro e 80 di<br />

puro splendore, una vera e propria ragazza<br />

copertina (e, infatti, “Panorama” gliel’ha dedicata<br />

sub<strong>it</strong>o, la settimana scorsa). Insomma<br />

tutt’altro che la “povera immigrata” che<br />

avrebbe intener<strong>it</strong>o il cuore “da Car<strong>it</strong>as” di<br />

Silvio Berlusconi.<br />

Anche Nadia Macrì, l’ultima escort venuta alla<br />

ribalta dal gineceo che circonda<br />

il nostro presidente del Consiglio,<br />

ha degli atout da mostrare.<br />

“Che cosa fai nella v<strong>it</strong>a?”, le<br />

avrebbe chiesto l’amato Silvio<br />

la prima volta che l’ha vista al<br />

bordo di una piscina, e lei<br />

avrebbe risposto, con grande<br />

sincer<strong>it</strong>à: “Marchette!”. A quel<br />

punto il premier, austero, l’avrebbe<br />

ripresa per questo linguaggio<br />

crudo: “Non si dicono<br />

queste cose!” (avvertenza per i lettori: qui i<br />

condizionali sono tutti d’obbligo, trattandosi<br />

di vicende giudiziarie ancora in corso).<br />

Non parliamo di queste storie per ripercorrere<br />

la cronaca della settimana scorsa (che<br />

chissà quanti passi avanti avrà compiuto<br />

nel frattempo) ma per spiegarvi perché l’edizione<br />

del “Grande Fratello 11”, in corso su<br />

Canale 5, non ha nessuna possibil<strong>it</strong>à, que-<br />

Fenomenale!<br />

Dopo Ruby e Nadia<br />

il GF non ha chances<br />

SIAMO FINITI IN UN IPER-REALITY SHOW<br />

CHE FA IMPALLIDIRE QUALSIASI REALITY. E<br />

OSCURA ANCHE LA CASA DI CINECITTÀ.<br />

st’anno, di sfondare.<br />

Con Ruby, Nadia e le altre sulla<br />

scena siamo, infatti, dentro un<br />

iper-real<strong>it</strong>y show, in grado di<br />

schiantare tutti i real<strong>it</strong>y di<br />

questo mondo. Dopo che Santoro,<br />

nell’ultima puntata di “Annozero”,<br />

ha mandato in onda il<br />

video a luci rosse di Ruby impegnata<br />

in uno spettacolino semi-porno<br />

in una discoteca di<br />

Genova, cosa volete che s’inventino gli autori<br />

del Gf per competere?<br />

D’altra parte, chi ha avuto tempo di leggere<br />

una delle confessioni di Nadia, affidata prima<br />

ai magistrati di Palermo e poi a diverse riviste,<br />

sa bene che la ragazza sostiene di essere entrata<br />

in contatto “ravvicinato” col presidente<br />

del Consiglio (due volte e, a suo dire,<br />

per la non modica cifra di 10.000 eu-<br />

Il leone (Panthera leo), spiegano al Wwf , “è il<br />

felino più sociale del mondo”. E aggiungono: “Una<br />

volta, era una presenza comune e diffusa nei<br />

grandi spazi aperti africani: la sua popolazione,<br />

infatti, fino alla metà degli anni 90 era stimata in<br />

un numero massimo di circa 100mila esemplari<br />

mentre oggi è drasticamente ridotta a non più di<br />

30mila. Questo significa che anche il leone<br />

è ormai una specie a rischio di estinzione!”. <strong>Per</strong><br />

questo va quanto mai apprezzata la pubblic<strong>it</strong>à<br />

di Bulgari che vi mostriamo. Un leoncino<br />

coccolato così bene (da Julianne Moore) ev<strong>it</strong>erà<br />

accuratamente di estinguersi. E salverà la specie…<br />

ro) solo perché è passata da Lele Mora, per essere<br />

ammessa al “Grande Fratello”.<br />

Tutto si tiene, quindi, in questo universo che<br />

mescola a piene mani real<strong>it</strong>y e iper-real<strong>it</strong>y!<br />

Con una differenza. Chi conosce almeno un autore<br />

di Gf, Talpe e via discorrendo sa bene<br />

quanto si “fatica”, dietro le quinte, per smuovere<br />

i concorrenti. Se fosse per loro - vi spiegano -<br />

passerebbero tutto il tempo a dormire e a mangiare.<br />

Ruby, Nadia e le altre sono, invece, sveglissime.<br />

Tanto attivismo per andare a poltrire<br />

nella Casa di Cinec<strong>it</strong>tà?<br />

Nelle foto:<br />

qui accanto,<br />

Ruby<br />

Rubacuori;<br />

a sinistra,<br />

Nadia Macrì.


100% ITALIANA<br />

PIÙ LA PATATA È BUONA, PIÙ SI DIVENTA INTELLIGENTI.<br />

ANCHE UN’UMILE PATATA PUÒ CELARE UNA SUPREMA INTELLIGENZA FATTA<br />

DI TERRA, SELENIO E TRADIZIONE. SELENELLA NASCE DA UN TERRENO<br />

CHE SEMBRA FATTO APPOSTA PER LA PATATA, QUELLO DELLA CAMPAGNA<br />

BOLOGNESE, ED È RICCA DI UN OLIGOMINERALE ESSENZIALE PER LA SALUTE,<br />

IL SELENIO. SELENELLA È SENZA OGM, CERTIFICATA QC DALLA REGIONE<br />

EMILIA-ROMAGNA. SELENELLA, UNA VOLTA MANGIATA VI FARÀ SENTIRE<br />

ANCORA PIÙ INTELLIGENTI PER AVERLA SCELTA.<br />

www.selenella.<strong>it</strong>

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