Il Tabloid del festival Time in Jazz 2008

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Time in Jazz presenta
anche quest’anno alcune
novità editoriali e discografiche
legate o collegate
al festival, alla sua storia,
ai suoi protagonisti.
E’ il caso di “Il canto:
mare e terra”, uno studio
sul Cuncordu e Tenore
de Orosei firmato dal
nuorese Luca Devito,
collaboratore di Time in
Jazz, che in questa recentissima
pubblicazione
(edita da Nuovi
Equilibri) ha aggiornato
e in parte riscritto la tesi
con cui quattro anni fa si
è laureato in Etnomusicologia al
DAMS di Bologna, la città dove
vive e lavora.
Il Cuncordu e Tenore de Orosei
è l’unico gruppo tradizionale di
canto polivocale sia sacro che
profano ancora presente in Sardegna.
Lo studio di Devito, spiega
e racconta in modo semplice
ma esaustivo la ricchezza del
canto a tenore e del canto a cuncordu
nei suoi diversi aspetti: il
suono, il verso, la parola, il
contenuto, l’armonia, la melodia,
il rito nel quale si inserisce
la musica. I documenti sonori
raccolti nel cd allegato al libro
offrono un riscontro concreto
alle analisi contenute nelle 128
pagine di questa pubblicazione
che verrà presentata a Time in
Jazz nel suo momento più idoneo:
mercoledì 13 (ore 11) al
Demanio Forestale Monte
Limbara Sud, subito prima del
concerto del Cuncordu e Tenore
de Orosei con Enrst Reijseger e
Mola Sylla.
Per tradizione, la mattina di
Ferragosto, al Museo del Vino
di Berchidda (ore 11), è dedicata
a una novità recente nel panorama
discografico sardo.
Quest’anno sono due. Il debut
album del quartetto Aghera (di
cui parliamo nell’articolo qui
sotto) e un doppio antologico
tratto dalle registrazioni del
vasto archivio di Time in Jazz.
Si intitola emblematicamente
“Then and now” (letteralmente
“allora e adesso”) e raccoglie,
come in un album di ricordi,
venti brani, uno per ciascuna
edizione del festival, in ordine
rigorosamente cronologico. Si
va dunque dalle note del Billy’s
Garage Trio del compianto bat-
E’ tra le più interessanti proposte apparse
di recente sulla scena jazzistica sarda. Un
ensemble tutto affiatamento e interazione,
fantasia e intuizione, con Pierluigi
Manca al contrabbasso, Andrea Granitzio
al pianoforte, Emanuele Conti al sax e,
alla batteria, Daniele Russo, subentrato
di recente ad Andrea Ruggeri. Il nome
che si sono dati, Àghera, nell’antico dialetto
sardo significa “aria”. Parola da
associare in libertà, come entro un arabesco
di suoni. Nato nel 2005, il quartetto
ha da poco firmato il suo disco d’esordio
(“Àghera”, appunto) a cura di Gianni
Menicucci di Tajrà Edizioni e
Produzioni. E in questo lavoro – che presentato
dal vivo la mattina di ferragosto,
nel consueto concerto-aperitivo al Museo
del Vino (ore 12) - è proprio l’aria a sug- Aghera
gerire la direzione di pensiero per raggiungere
l’essenza, la fonte di una forza
ispiratrice, un istinto. “La musica è il tentativo di dare forma al pensiero, di comunicare
energia, di spiegare una inclinazione, descrivere un luogo. I suoni, nel percorso
che compiono attraversando l’aria, s’impregnano di significati e di interpretazioni
diverse”, racconta Andrea Granitzio, portavoce del gruppo: “l’album è il frutto di un
lavoro di composizione che ha avuto inizio non appena siamo stati in grado di percepire
i suoni circostanti, di catturarli, e quindi di condividerli”.
venerdì 15 agosto 2008
Pagine di musica da leggere e ascoltare
Luca Devito presenta il suo libro “Il canto: mare e terra”.
Doppio cd antologico per venti Time in Jazz.
terista Roberto
“Billy” Sechi, fra i
protagonisti del primo
Time in Jazz nel lontano
1988, all’incontro
nel segno del
“Passavamo sulla
terra leggeri” di
Sergio Atzeni, fra la
musica di Paolo Fresu
e le parole di Lella
Costa catturate l’anno
scorso nell’edizione
numero venti. In
mezzo, tante pagine di
musica ed emozioni
irripetibili firmate da
musicisti del calibro
di Carla Bley, Jon Hassell, gli
indimenticabili Steve Lacy e
Jeanne Lee, o consegnate a progetti
come la “Roccellanea
Suite” scritta a quattro mani da
Paolo Damiani e da Gianluigi
Trovesi, “Sonos ‘e memoria &
Friends”, l’“Italia-Senegal
Project” con il percussionista
Fulvio Maras e i musicisti di
Dakar, “Il brutto anatroccolo”
con la voce di Benito Urgu che
rilegge la favola di Andersen.
“Venti anni di Time in Jazz sono
difficili da raccontare ma fortunatamente
la musica parla da
sola”, scrive Paolo Fresu nelle
sue note di copertina.
Questo doppio album è allora
un ottimo mezzo per “annodare
ricordi, pensieri ed emozioni” e
ricostruire il percorso di quell’esperienza
unica e straordinaria
che è Time in Jazz.
VENERDÌ 15 AGOSTO
BERCHIDDA
Museo del
Vino/Enoteca regionale
Ore 11,00
Presentazione del cd
“Aghera” (Edizioni Tajrà)
e del doppio album antologico
di venti edizioni
di Time in Jazz
Presentazione delle bottiglie
da collezione
di Time in Jazz 2008
In collaborazione con la
Cantina Sociale Giogantinu di
Berchidda,
con la Cantina Sociale del
Vermentino di Monti
e con Lucrezio Rau
C’è qualcosa di nuovo nell’Aghera
Il quartetto sardo presenta il suo disco d’esordio nel concerto-aperitivo di ferragosto al Museo del Vino
“Àghera” diventa allora una lezione di
sensibilità e stile, un lavoro ricco di
intensità emotiva, etereo e intimista, ma
dal temperamento appassionato in cui
l’eleganza strumentale evoca immagini
e sensazioni. La fantasia e la passione
costruttiva hanno dunque un largo margine
di applicazione lavorando sul
ritmo, sul timbro, sulle variazioni tematiche.
Un sound originale che non
nasconde l’inclinazione alla melodia e,
come in un quadro impressionistico,
rivela una grande efficacia comunicativa.
Così, fin dalle prime battute, la
musica del quartetto si trasforma in suggestione,
visione, sogno, narrazione.
Ma non perde mai di vista
l’immediatezza e il gioco, lasciando trasparire
una vena disinvolta e vivace che
esprime sensualità, leggerezza e facilità
d’ascolto. Sforzandosi di cogliere le
coincidenze, quasi onomatopeiche, tra il movimento della loro musica e quello dell’aria,
gli Àghera sono riusciti ad organizzare i suoni in una nuova geografia sonora,
dilatandone i confini convenzionali in modi mutevoli e mediante combinazioni
sempre nuove.
Dopo Berchidda, altro impegno per il quartetto lunedì 18 a Ittireddu (Ss), nell’ambito
della due giorni di Time in Sassari: nella Chiesa di San Giacomo alle 18.