e Civita Castellana - Campo de'fiori
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di Ermelinda Benedetti<br />
foto Mauro Topini<br />
STORIA Il paese<br />
di Vasanello é<br />
situato nella parte<br />
sud orientale della<br />
Tuscia viterbese,<br />
tra i Monti Cimini e<br />
il Tevere, lungo il<br />
tracciato dell’antica<br />
Via Amerina.<br />
Le numerose grotte<br />
artificiali, le tombe<br />
e i resti di antiche<br />
mura testimoniano<br />
una origine etrusca, la cui dominazione,<br />
molto probabilmente, fu più fiorente di<br />
quella romana, grazie anche alla Via<br />
Amerina, che costituì grande fonte di ricchezza.<br />
Notizie certe si hanno a partire dal 722,<br />
quando Liutprando, re dei Longobardi,<br />
donò, a Papa Gregorio II, Sutri e le vicinanze<br />
di Viterbo, tra cui lo stesso<br />
Vasanello, annettendolo alle cosiddette<br />
Terre del Patrimonio di San Pietro.<br />
Il Cartario di San Silvestro, che riporta<br />
notizie del borgo dal 955 al 1287, attesta<br />
che venne concesso in feudo dai Papi<br />
all’Abbazia di San Silvestro a Roma. Nel<br />
1285 l’Abbazia passò ad una comunità religiosa<br />
femminile che ereditò anche tutti i<br />
possedimenti e nel 1287 l’Abatessa<br />
Erminia concesse ad alcuni cittadini di<br />
Vasanello una tenuta appartenente al<br />
monastero. Gli abitanti vivevano tranquilli<br />
all’interno delle mura, noncuranti delle<br />
lotte esterne finchè, nel 1212, Vasanello,<br />
insieme a Palozzolo e Bassano, fu occupato<br />
da usurpatori. Papa Innocenzo III li<br />
invitò a lasciare tali castelli, ma non ascoltato,<br />
ordinò al podestà di Orte di farseli<br />
restituire e di amministrarli. Nel 1303<br />
venne stipulata una convenzione tra il<br />
Comune di Vasanello e quello di Viterbo,<br />
del quale era podestà e capitano Stefano<br />
Colonna, per mantenere reciprocamente la<br />
pace e difendersi dai comuni nemici. Ma<br />
nel periodo in cui la sede papale venne<br />
provvisoriamente trasferita ad Avignone,<br />
lo Stato Pontificio fu in preda alla confusione<br />
e Bassano e Orte presero parte alle<br />
ribellioni, sedate da Neruccio di Enricuccio<br />
di Soriano, che in compenso ricevette da<br />
Papa Gregorio XI proprio il castello di<br />
Vasanello. In<br />
seguito, i<br />
Pontefici<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Vasanello<br />
successivi lo concessero a potenti famiglie<br />
locali: gli Orsini, che regnarono dal 1433 al<br />
1500 e i Della Rovere, che lo ricevettero<br />
tramite Nicola Della Rovere, come dono di<br />
nozze con Laura Orsini, da Papa Giulio II.<br />
Alla sua morte, nel 1534, passò al figlio<br />
Giulio e poi alla sorella di questi, Elena,<br />
che sposò Stefano Colonna. Proprio con<br />
la famiglia Colonna, Vasanello attraversò<br />
un periodo di tranquillità e floridezza,<br />
fino al ‘700, quando, nel 1787,<br />
il feudo passò ai Colonna Barberini di<br />
Sciarra, che lo tennero fino a primi<br />
del ‘900. I beni di Vasanello<br />
furono, poi, acquistati<br />
dalla Banca d’Italia e,<br />
poco dopo, dalla locale<br />
Università Agraria. Nel<br />
1907 Monsignor Misciattelli<br />
acquistò il castello e<br />
lo restaurò completamente.<br />
Successivamente, il<br />
nipote Marchese Professor<br />
Paolo Misciattelli Mocenigo<br />
Soranzo vi impiantò una ceramica di pregevole<br />
fattura ed ora è stato ereditato<br />
dalla figlia Donna Elena Misciattelli, che<br />
intende realizzare un giardino medievale<br />
per valorizzare la struttura. Nel 1946, l’allora<br />
sindaco stabilì che il vero nome del<br />
paese fosse Vasanello e non Bassanello,<br />
come era stato chiamato per molti secoli<br />
precedenti, a causa di un documento in cui<br />
tutte le lettere v erano state sostituite con<br />
la lettera b.<br />
ITINERARIO TURISTICO Lungo l’antica<br />
Via Amerina è possibile ammirare la<br />
Torricella, vecchia torre solitaria che, un<br />
tempo, doveva far parte di un insieme di<br />
tori di avvistamento. Su un alto sperone di<br />
tufo, circondato da profondi burroni, sorge<br />
Palazzolo, da identificarsi, quasi con<br />
assoluta certezza, con l’antico Castrum<br />
Amerinum, vicino al quale si può<br />
ancora vedere un antico ponte di<br />
epoca romana. Di epoca etrusca<br />
è, invece, il Ponte di Valle<br />
Gaudenzio, ad una sola arcata,<br />
di cui restano solamente<br />
le spallette laterali.<br />
Interessanti sono anche i<br />
Morticelli, una serie di<br />
sepolture antropomorfe,<br />
scavate nel tufo, risalenti<br />
all’VIII secolo d.C. e di<br />
fattura, dunque, longobarda.<br />
La centralissima Piazza<br />
Vittorio Veneto, alle spalle<br />
della quale si apre il grazioso centro storico,<br />
ospita l’imponente Castello Orsini.<br />
Le guide di C<br />
Castello Orsini<br />
Chiesa Santa Maria della Stella Chiesa San Salvatore<br />
Costruito tra il XII e il XIII secolo, su un<br />
preesistente bastione etrusco-romano, fu<br />
più volte ampliato e rialzato, a seconda<br />
delle esigenze militari dei vari proprietari.<br />
Di pianta rettangolare, ha, agli angoli,<br />
quattro torri più alte rispetto al tetto. Il<br />
portone ha impresso lo stemma dei Della<br />
Rovere. Bellissima è la sala d’armi al piano<br />
terra, con un prezioso soffitto finemente<br />
decorato, risalente al ‘500.<br />
La chiesa di Santa Maria Assunta,<br />
eretta sui resti di un tempio pagano di<br />
epoca romana, addossata all’antica cinta<br />
muraria, risale all’XI secolo. Originale è il<br />
suo portico asimmetrico sulla facciata,<br />
retto da due colonne in peperino decorate<br />
con capitelli