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Vol. 3 – Anno 2012 – Numero 3 Fratello, amico o nemico? <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />

essere definita teoricamente, indica piuttosto un orizzonte etico cui bisogna<br />

costantemente approssimarsi.<br />

Ad un sim<strong>il</strong>e modello si è opposta la relazione di Francesco Remotti, che, attraverso<br />

analisi antropologiche per i cui contenuti rinviamo all’interno di questo Numero de “I <strong>Fogli</strong><br />

<strong>Campostrini</strong>”, ha indicato una modalità relazionale incentrata sul concetto di “intimità”, <strong>il</strong><br />

quale, contrapponendosi ad ogni visione universalistica con cui sembra piuttosto<br />

realizzarsi una redutio ad unum, fonda la relazione sul rapporto con la singolarità,<br />

arrivando al paradosso di riscontrarne la massima concretizzazione in un fenomeno di<br />

cannibalismo rituale della tribù dei Tupinamba, dove colui che viene mangiato è<br />

indispensab<strong>il</strong>e al compimento identitario di colui che mangia. Se le prospettive<br />

universalistiche annullano l’Altro, qui si assiste alla sua massima valutazione. Sottolineato<br />

<strong>il</strong> carattere paradossale dell’immagine, non può eludersi lo schema relazionale a cui rinvia:<br />

se è tale, <strong>il</strong> rapporto con l’Altro agisce per livelli di intimità fra singoli.<br />

La dialettica Universalismo/particolarismo richiamata dalle prime due relazioni può essere<br />

ulteriormente radicalizzata eliminando quel limite, da cui potrebbero innescarsi<br />

meccanismi d’esclusione, che ancora resisteva nel modello ebraico. Sembra essere <strong>il</strong><br />

punto su cui hanno insistito le ultime due relazioni della giornata, l’una di Olivia Guaraldo,<br />

espressione del pensiero femmin<strong>il</strong>e italiano, l’altra di Vincenzo Vitiello, riconosciuto come<br />

tra i maggiori f<strong>il</strong>osofi del nostro Paese. Pur diverse per provenienza f<strong>il</strong>osofica, le due<br />

relazioni hanno insistito sulla necessità di elaborare modelli relazionali capaci di<br />

prescindere dall’idea di limite. Guaraldo ha sv<strong>il</strong>uppato la sua proposta partendo<br />

dall’Antigone di Sofocle, evidenziando la cura di Antigone nei confronti del cadavere di<br />

Polinice. Una cura tanto gratuita (<strong>il</strong> cadavere non dà niente in cambio) quanto universale,<br />

poiché <strong>il</strong> sentimento del lutto è trasversale a tutti gli individui. Proprio per questo motivo,<br />

può essere proposto come punto di partenza per realizzare un’etica capace di superare i<br />

limiti che ancora sussistono fra noi. Vincenzo Vitiello sembra affermare analoghe esigenze<br />

attraverso un percorso all’interno della lettura che Jacques Derrida compie di Karl<br />

Schmidt: se <strong>il</strong> f<strong>il</strong>osofo francese leggeva Schmidt con l’obiettivo di superare la distinzione<br />

amico/nemico per approdare a delle politiche dell’amicizia, Vitiello si spinge fino al punto<br />

di eliminare anche l’idea stessa dell’amico, che ancora risponde ad una logica<br />

opposizionale. Ancora una volta, per i contenuti delle relazioni rinviamo all’interno del<br />

Numero; qui vogliamo solo osservare come le due relazioni, pur dai contenuti così diversi<br />

e su certi punti in contrasto, sembrano richiedere una coerente applicazione della logica<br />

universalistica che tende ad annullare <strong>il</strong> conflitto fra le differenze. Convinti che questa non<br />

sia la posizione dei relatori, sottolineiamo come sia un’interpretazione funzionale ad<br />

<strong>il</strong>luminare <strong>il</strong> tema che la <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ha voluto affrontare<br />

nell’organizzare questa giornata di studio: una comparazione fra diverse logiche eticoreligiose.<br />

Un punto di contatto può, però, trovarsi se si pensa che la radicalizzazione di<br />

Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />

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