18.06.2013 Views

Jozef Cíger-Hronský | Mária Ďuríčková | Klára Jarunková | Jaroslava ...

Jozef Cíger-Hronský | Mária Ďuríčková | Klára Jarunková | Jaroslava ...

Jozef Cíger-Hronský | Mária Ďuríčková | Klára Jarunková | Jaroslava ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Klára</strong> <strong>Jarunková</strong><br />

<strong>Klára</strong> <strong>Jarunková</strong><br />

DANA E GLI ANNI VERDI<br />

(estratto)<br />

Non c’è al mondo cosa migliore della malattia durante<br />

l’anno scolastico. Ancora meglio una malattia con la<br />

febbre. Con una così va davvero tutto liscio. Primo,<br />

nessuno ne dubita, secondo, a tutti dispiace e terzo,<br />

i genitori si spaventano e si può ottenere qualunque cosa con<br />

facilità. Anche se non così facilmente come nell’infanzia, questo<br />

è vero. Allora avevano sempre paura che morissi e ogni giorno di<br />

malattia mi compravano qualcosa. Mi arrabbio se penso a quanto<br />

sono stata stupida a voler solo bambole. Adesso sono più saggia,<br />

ma mamma e papà non comprano così facilmente. Mio padre dice<br />

che è per motivi educativi, perché non diventi una figlia unica<br />

viziata. Non che non abbiano i soldi, quelli li hanno a sufficienza,<br />

ma adesso li guadagnano con il duro lavoro, che soprattutto<br />

nobilita l’uomo e solo poi gli dà i mezzi per i bisogni della vita.<br />

Ah, i bisogni del vivere, non le sciocchezze! Ah, ecco! Prima era:<br />

Cosa compra papino alla sua cara piccina? E adesso all’improvviso<br />

il duro lavoro, che nobilita l’uomo. È una fortuna che il babbo è<br />

portato a casa da quel duro lavoro dall’auto. Altrimenti credo non<br />

avrebbe la forza di tornare.<br />

In una parola – in salute le sciocchezze non si ottengono.<br />

Con la malattia ancora sì. Ma per la pasta modellante ho dovuto<br />

sfoderare un quaranta di febbre. Costa ottanta. É quella pasta<br />

KLÁRA JARUNKOVÁ (1922 – 2005)<br />

editorialista, scrittrice<br />

Nelle sue opere in prosa per bambini e<br />

adolescenti è riuscita ad inserire l’intero<br />

universo della sua epoca. È stata in grado di<br />

collegare a questo universo anche le proprie<br />

esperienze risalenti all’infanzia e le proprie<br />

opinioni sull’educazione, sulla cultura e<br />

sull’arte. Proprio per questo motivo i suoi<br />

testi hanno sempre una portata molto<br />

ampia e riescono ad interessare non solo<br />

i bambini ma anche gli adulti. Nell’ambito<br />

delle opere per l’infanzia ha incentrato i<br />

suoi sforzi in particolare sulla prosa per<br />

adolescenti. Con la sua opera d’esordio<br />

Diario eroico (Hrdinský zápisník, 1960)<br />

ha apportato nella letteratura per bambini<br />

ed adolescenti un nuovo punto di vista,<br />

raggiunto attraverso la narrazione in prima<br />

persona. Nel romanzo Dana e gli anni<br />

verdi (Jediná, 1963) si è invece concentrata<br />

sui problemi etici di una ragazza di città. La<br />

narrazione del personaggio infantile resta<br />

salda anche nel romanzo Il vento nell’erba<br />

nuova (Brat mlčanlivého Vlka, 1967), in<br />

cui l’autrice mette insieme avvenimenti di<br />

vita quotidiana che si svolgono presso una<br />

Anno 14, Numero 1<br />

per le sculture, si modella e si cuoce in forno come gli gnocchi.<br />

E’ una bomba! Cotta poi si colora e si lacca con lo smalto per le<br />

unghie. Quando fortunatamente è arrivata la febbre a quaranta,<br />

mio padre me lo ha promesso. E quando i nostri promettono<br />

qualcosa, la mantengono. In questo sono grandi. Papà dice che la<br />

coerenza è un importante elemento dell’educazione, ma a me non<br />

importa. Per me importante elemento è che comprino. Quello che<br />

poi dicono, non mi interessa, se siamo a casa da soli. Ma quando<br />

ci sono Eva o Ivan con Marcela, o quel matto di mio cugino Jožo<br />

Bohunský, quello che dice papà mi dà davvero fastidio. E molto! Io<br />

conosco mio padre e so che è normale, ma loro non lo conoscono<br />

e pensano che sia uno scemo o cose così. Immagino cominceranno<br />

a diffondere pettegolezzi su come i miei non facciano altro che<br />

educarmi da mattina a sera come matti. Sarei davvero finita!<br />

Con le malattie con la febbre c’è anche questa buona cosa, che<br />

quando hai la febbre a quaranta una sera ottieni quello che ti serve.<br />

Il giorno dopo ce l’hai a trentasette, ma non vai ancora a scuola.<br />

Gli altri li lasciano a casa due giorni dopo la febbre, ma a me anche<br />

quattro perché in prima ho avuto l’infezione polmonare. Eva,<br />

veramente, me la invidia, ma non è colpa mia se lei non ha preso la<br />

TBC in prima. Se non fosse andata alla scuola materna, anche lei si<br />

sarebbe ammalata. I bacilli si sono buttati su di me perché non ero<br />

Foto © Peter Procházka<br />

baita di montagna, sottolineando l’unità<br />

e l’amore nella famiglia (l’opera è stata<br />

tradotta in sette lingue ed è iscritta nella lista<br />

d’onore IBBY). I problemi interiori di un<br />

eroe adolescente sono al centro dell’opera<br />

Storia di Miro (Tulák, 1973). Scappando di<br />

casa il protagonista del romanzo matura<br />

una conoscenza interiore e nell’ambiente<br />

familiare trova solidi valori morali (nel 1979<br />

il libro è stato inserito nella lista d’onore H.<br />

C. Andersen). Parallelamente alle prose<br />

per adolescenti ha pubblicato anche<br />

opere in prosa per bambini più piccoli: La<br />

lingua che non voleva parlare (O jazýčku,<br />

ktorý nechcel hovoriť), Il cane che aveva<br />

un uomo (O psovi, ktorý mal chlapca).<br />

Dalla narrazione semplice e lineare<br />

l’autrice passa alla vera e propria fiaba con<br />

racconti caratterizzati da aspetti simbolici e<br />

filosofici: Tommaso che non aveva paura<br />

del buio (O Tomášovi, ktorý sa nebál<br />

tmy), L’uccellino che conosceva il segreto<br />

(O vtáčikovi, ktorý vedel tajomstvo). La<br />

sua missione prosaica può essere riassunta<br />

come accentuazione dell’esigenza di<br />

dialogo, narrazione, comprensione – come<br />

risulta ben evidente da una delle sue ultime<br />

opere in prosa per bambini La ragazzina in<br />

cerca di una fiaba (O dievčatku, ktoré šlo<br />

hľadať rozprávku 1984). <strong>Klára</strong> <strong>Jarunková</strong><br />

è una scrittrice con un’ampia portata di<br />

temi e di pensieri – le sue opere si sono<br />

armonizzate in maniera naturale con le<br />

esigenze del lettore bambino e adolescente.<br />

Non a caso è l’autrice slovacca che ha<br />

ottenuto più riconoscimenti dall’estero.<br />

| 9<br />

RIVISTA DI LETTERATURA SLOVACCA<br />

LitRevue_SlovLitRev201001.indd B9 3/8/10 8:06 PM

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!