Jozef Cíger-Hronský | Mária Ďuríčková | Klára Jarunková | Jaroslava ...
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40 |<br />
Pavol Dobšinský – Ondrej Sliacky<br />
Il fratellino cerbiatto (Braček jelenček -<br />
Volume I)<br />
Martin, Casa editrice Matica slovenská 2008.<br />
Illustrazioni: Juraj Martiška<br />
Quaranta racconti selezionati tra i gioielli di Dobšinský e<br />
riproposti con alta sensibilità dall’esperto scrittore e docente<br />
di letteratura Ondrej Sliacky sono stati pubblicati in un primo<br />
volume dal titolo Il fratellino cerbiatto (Braček jelenček). Nel<br />
breve studio conclusivo sullo sviluppo della riproposizione<br />
dei racconti per bambini, Sliacky valuta approfonditamente<br />
l’attività dei propri predecessori in questo campo niente<br />
affatto semplice.<br />
Ľuboš Svetoň<br />
Gabriela Futová – Roman Brat<br />
I gemelli confusi, nel vicolo cieco<br />
rinchiusi – Osservazioni insolite di due<br />
scolari (Zmätené dvojičky zo slepej uličky -<br />
Neobyčajné postrehy dvoch školákov)<br />
Bratislava, Forza Music 2008<br />
Protagonisti – i gemellini dodicenni Ria e Rišo si alternano nel<br />
narrare il proprio racconto personale con coraggio e sincerità,<br />
ma ognuno a modo suo. La loro narrazione permette di osservare<br />
le varie situazioni immediatamente “secondo le due facce della<br />
medaglia”. Il dialogo è messo in scena non soltanto a livello<br />
di personaggi, ma anche tra autori. Ciascuno dei due scrittori<br />
segue con cura il proprio eroe. È un’ottima trovata che fa<br />
trasparire nell’opera energia positiva, semplicità e divertimento<br />
– aspetti che molto probabilmente hanno accompagnato la loro<br />
collaborazione fin dall’inizio. La Ria di Gabriela Futová è una<br />
ragazzina sicura di sé nel senso buono, intelligente e sensibile,<br />
fedele partner nel cammino di Rišo di Roman Brat, che da buon<br />
maschio sembra maturare con maggiore lentezza. Nel processo<br />
cognitivo dei problemi maschili e femminili si assiste ad un<br />
arricchimento reciproco che consiste semplicemente nel punto<br />
di vista della controparte. Gabriela Futová e Roman Brat sono<br />
autori di grande esperienza. La qualità della loro produzione<br />
è ben evidente anche in quest’opera scritta a quattro mani. Il<br />
rispetto e l’affetto per gli adolescenti e per il processo di crescita<br />
sono stati per gli autori una bussola alquanto precisa.<br />
Timotea Vráblová<br />
<strong>Jozef</strong> <strong>Cíger</strong> <strong>Hronský</strong><br />
Pioggia d’oro (Zlatý dážď)<br />
Martin, Casa editrice Matica slovenská 2008<br />
Pioggia d’oro (Zlatý dážď) di <strong>Hronský</strong>, con illustrazioni di Emil<br />
Makovický, figura tra le massime espressioni della produzione<br />
classica per l’infanzia. Le narrazioni di <strong>Hronský</strong> sul tema dei<br />
racconti popolari non costituiscono un comune adattamento<br />
letterario di elementi folkloristici. L’autore cerca di sfruttare il<br />
materiale preso in prestito dalle leggende popolari al fine di<br />
creare delle storie proprie che abbiano qualcosa da dire anche<br />
al lettore di oggigiorno. Il tentativo di fuggire verso facili<br />
soluzioni scontate, senza impegnarsi, rappresenta ancora oggi<br />
una sindrome associata allo stato patologico della società. Un<br />
RIVISTA DI LETTERATURA SLOVACCA<br />
Le recensioni<br />
racconto intelligente può essere per ognuno di noi un utile<br />
invito a risvegliarsi.<br />
Timotea Vráblová<br />
Gabriela Futová<br />
Claretta perfetta (Dokonalá <strong>Klára</strong>)<br />
Bratislava, SPN – Mladé letá 2008<br />
Clara è appena entrata in prima elementare. Rispetto agli altri<br />
bambini sa davvero molte più cose, ma resta indietro a livello<br />
emotivo e sociale. Non è in grado di costruirsi legami sani né con<br />
i coetanei né con gli adulti al di fuori della cerchia della propria<br />
famiglia. Si aspetta che gli altri la ammirino e stiano al suo<br />
servizio. È questo che le è stato insegnato a casa, ovvero il frutto<br />
di un’errata gestione delle ambizioni e di eccessivi complimenti.<br />
Il racconto segue un crescendo del tutto naturale che si fonda<br />
sull’ingigantirsi del contrasto tra quello che l’eroina pensa di sé<br />
e il modo in cui ella è percepita dagli altri. La conclusione non<br />
è uno scontato lieto fine. È vero che Clara si rende conto di<br />
aver sbagliato, ma dall’altro lato continua ad illudersi di poter<br />
migliorare in maniera giocosa ed automatica, dato che la sua è<br />
un’intelligenza straordinaria. L’autrice non fa altro che trattare<br />
un problema fin troppo reale per molti bambini. Oggigiorno vi<br />
sono moltissimi casi di disturbi nella riflessione introspettiva. La<br />
famiglia non sempre fornisce al bambino quel feedback realistico<br />
che è assolutamente necessario per il suo sano sviluppo. I<br />
soggetti problematici della Futová rispecchiano molto bene<br />
quelle che sono le scelte dell’autrice. Sono personaggi “vivi” e<br />
attraenti proprio perché viene concessa loro la libertà di apparire<br />
verosimilmente così come essi sono in realtà.<br />
Timotea Vráblová<br />
Jana Pudláková<br />
Storia di Bonďo (Byť tak Bondom)<br />
Bratislava: SPN - Mladé letá, 2009<br />
Racconto umoristico e didattico che ha come protagonista<br />
un ragazzo in età adolescenziale quasi sempre restio a dare<br />
una mano in casa; a volte inizia a fare qualcosa, ma non porta<br />
nulla a compimento; a volte prende le situazioni con ironia;<br />
eppure, con alti e bassi, riesce a realizzare ciò che ha in mente<br />
e a raggiungere piano piano i propri obiettivi. I fatti si svolgono<br />
principalmente a scuola e a casa nel corso di un anno scolastico<br />
durante il quale, sotto l’influenza di diversi eventi, Bonďo si toglie<br />
le vesti di ragazzo passivo per diventare una persona attiva e con<br />
ampie prospettive. Jana Pudláková (1963) vive e lavora a Košice.<br />
La stanza dei sogni (Izba snov)<br />
A cura di Magdaléna Gocníková<br />
Introduzione di Alexander Halvoník<br />
Bratislava, Perfekt 2009<br />
Raccolta delle migliori prose per ragazzi selezionati dalla<br />
V edizione del Concorso letterario sui racconti originali per<br />
l’infanzia organizzato dalla rivista Fifík e dalla casa editrice<br />
Perfekt. Il vincitore è scelto da una giuria di bambini formata<br />
da alunni di diverse scuole. Il premio principale è stato<br />
assegnato a Maroš Andrejčík grazie al racconto La stanza dei<br />
sogni (Izba snov).<br />
Marzo 2010<br />
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