Jozef Cíger-Hronský | Mária Ďuríčková | Klára Jarunková | Jaroslava ...

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siamo costantemente informate delle
novità, vediamo in anticipo quello
che uscirà, abbiamo quindi un livello
di informazione molto alto e questo
ci permette di dialogare con tante
persone, come scrittori e illustratori, e
con tante Istituzioni, centri di cultura,
biblioteche, scuole. Di formazione
siamo pedagogiste e siamo state anche
pedagoghe: l’incontro con i bambini
e i ragazzi è ancora oggi una parte
importante del nostro lavoro. Da
cinque anni dedichiamo grossa parte
del nostro lavoro alla formazione:
Silvana Sola insegna storia
dell’Illustrazione alla famosa scuola
di Urbino, Isia, e siamo impegnate
nell’insegnamento nell’Accademia
da noi fondata per trasmettere ai più
giovani ciò che abbiamo imparato
in anni di intenso e appassionato
lavoro. All’Università ci ha fatto da
guida il Prof. Antonio Faeti che ora ci
onora di insegnare presso la nostra
Accademia. Registriamo un crecente
interesse nei confronti della nostra
Accademia che per la prima volta
vede una studentessa non italiana. La
sua provenienza polacca arricchisce
il nostro percorso di unità culturale
europea.
• MIROSLAVA VALLOVÁ: Hai visitato
la Slovacchia, conosci almeno un po la
letteratura e l´illustrazione slovacca .
Viliam Klimáček
RIVISTA DI LETTERATURA SLOVACCA
Una grande casa europea della Cultura, tante case delle arti per i bambini/Viliam Klimáček
Come li trovi? Perche secondo te troviamo
cosi tanta difficolta di penetrare sul
mercato italiano?
− GRAZIA GOTTI: Con questo
spirito europeo ho guardato la
Slovacchia sin dalla mia prima visita
a Bratislava in occasione della BIB.
Più di recente, quando si è messo
in moto il gran lavoro che ha spinto
tanti slovacchi a lavorare per questa
scadenza importante che vede oggi la
Slovacchia paese ospite della Fiera,
ho potuto con piacere prendere atto
dello strardinario risultato. I risultati
sono i bei libri che sono giunti al
premio Bologna Ragazzi Award. Tutti
sono degni di citazione ma uno in
particolare ha avuto il merito di far
parte della selezione che ha raggiunto
il tavolo dei giurati per aprire i lavori.
Si tratta della bellissima edizione del
romanzo di William Saroyan, illustrato
da Martina Matlovicova, edito da
Artforum. Strepitosa copertina di
straordinaria raffinatezza grafica, bella
carta, pagine che si aprono in modo
spettacolare, ne fanno una edizione
speciale che si allinea alle più raffinate
edizioni europee.
• MIROSLAVA VALLOVÁ: Come trovi
la situazione sul campo della lettearutura
infantile in Italia? I bambini leggono? C´e
la situazione propizia per la creativita,
per la nascita dei nuovi autori, nuovi
UN PIEDE CON L’ALTRO
Gli stivaletti hop 77 miglia
Mio nonno era calzolaio e sedeva davanti alla forma
della scarpa giorno e notte.
Picchiava il martello, cuciva con lo spago di
canapa e faceva le scarpe per le persone.
Una volta fece gli stivaletti 50 miglia, che in un balzo,
in un hop, facevano 50 miglia, che sono circa 80 chilometri
tutti. Il nonno li migliorava continuamente, ma non ha mai
raggiunto i 100 miglia in un hop. Solo fino a 77 miglia, che
è circa 120 chilometri. Quando gli stivaletti si ruppero, il
nonno prese la pelle di cui erano fatti e ci fece dei sandali.
A me andò il pezzo con il marchio del nonno. Sulla parte
laterale potevate leggere:
Che significava : JÁN KLIMÁČEK
Mastro calzolaio
illustrattori? Quali sono i segni, i tratti
che contradistinguono l´attuale letteratura
per infanzia diciamo sul livello europeo?
− GRAZIA GOTTI: Altro lavoro
riguarda la letteratura. La lingua
costituisce un ostacolo maggiore. Per
questo mi sento di suggerire un tenace
proseguimento dell’impegno sin qui
profuso. Italia e Sovacchia potrebbero
trovare un terreno comune di studio
sulla letteratura europea perchè più
conoscenza produce più competenza.
Sappiamo che l’egemonia della lingua
inglese ha prodotto l’egemonia della
letteratura inglese e americana,
ma negli ultimi anni abbiamo visto
come i romanzi francesi, tedeschi e
spagnoli sono stati presi in maggior
considerazione. Ora credo sia giunto
il tempo dell’Europa centrale, della
sua ricca tradizione culturale. Come
fare per rinforzare i rapporti culturali?
Molto dipende dalla volontà di
ognuno di noi nei diversi ambiti di
lavoro: dal politico, all’intellettuale,
dal funzionario all’ imprenditore.
Quando queste forze dialogano, si
pongono in reciproco ascolto, ecco
che il pensiero creativo si libera e vola
alto, alla ricerca delle parole e delle
immagini per raccontare e trasmettere
ai più piccoli i valori culturali che
faranno di loro donne e uomini ancor
più liberi e attivi.
(estratto)
Sempre quando ho ai piedi quei sandali sento come
si diffonde dalle dita fino ai capelli la forza di mio nonno.
Marzo 2010
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