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Continuano con successo gli incontri<br />

su sofà di Sant’Antonio, dopo<br />

Maurizio De Giovanni, con il<br />

suo “Vipera. Nessuna resurrezione per il<br />

<strong>com</strong>missario Ricciardi”, all’insegna del<br />

noir, il 3 maggio è stata la volta di Fra<br />

Enzo Fortunato, un appuntamento più<br />

vicino al mondo francescano, che ha<br />

avuto <strong>com</strong>e filo conduttore la spiritualità.<br />

Il libro presentato è stato “Siate amabili.<br />

Riflessioni e meditazioni per la vita<br />

quotidiana”. Molti conoscono Fra Enzo,<br />

per la sua partecipazione al TG1 Dialogo<br />

dal 2011, ma è anche un giornalista, direttore<br />

della Sala Stampa del Sacro Convento<br />

di Assisi, del mensile San Francesco<br />

Patrono d'Italia e del portale sanfrancesco.org.<br />

Nel corso dell’incontro, ha spiegato<br />

<strong>com</strong>e è nata l’idea di scrivere un libro:<br />

“Sono stato spronato dalle persone che leggevano<br />

la rivista e mi hanno chiesto di<br />

mettere insieme i miei editoriali e i miei<br />

articoli. Così li abbiamo uniti, un po’ ritoccati.<br />

Abbiamo scelto un titolo che potesse<br />

rispecchiare meglio il filo conduttore di<br />

tutti gli editoriali e questo è proprio l’amabilità<br />

che ho cercato di esprimere, e l’ho trovata<br />

in una frase di Francesco d’Assisi che è<br />

diventata il titolo”.<br />

Alla domanda sul messaggio che i non<br />

cattolici possono cogliere da Siate amabili,<br />

ha così risposto: “C’è un messaggio<br />

che definirei, prima di tutto, antropologico<br />

che tocca l’uomo: l’umanità! Quest’umanità<br />

appartiene a tutti, cattolici e non cattolici,<br />

ed è la realtà con la quale facciamo i<br />

conti ogni giorno. <strong>Qui</strong>ndi il messaggio è accogliersi<br />

nella propria umanità, per quello<br />

che si è! Con questa umanità bisogna camminare<br />

ed andare avanti tenendo presente<br />

che gli altri da noi cercano, e desiderano,<br />

che l’umanità sia bella. In questo senso, credo<br />

che il primo grande <strong>com</strong>pito sia rendere<br />

bella la nostra umanità”.<br />

L’incontro, tenutosi nella Sala Ludovico<br />

da Casoria, presso la Basilica di San-<br />

t’Antonio ad Afragola, è stato coordinato<br />

da Liana Coppola e Giovanni Russo<br />

e moderato da Carlo Caccavale, direttore<br />

della Biblioteca Conventuale. La copertina<br />

è stata curata dell’attrice irpina,<br />

Angela Caterina, che ha letto il brano<br />

della Perfetta Letizia, da cui è scaturito il<br />

primo dibattito sulla sofferenza e la felicità.<br />

Il frate ha evidenziato che la felicità<br />

CULTUR A ‹‹<br />

Continuano gli Incontri sul sofà di Sant’Antonio<br />

“Siate amabili”<br />

Frate Enzo Fortunato: Il dolore può essere concime per le relazioni<br />

si sviluppa su tre orizzonti: quello sociale,<br />

quello personale e quello religioso,<br />

orizzonti che traspaiono dalle parole del<br />

Frate d’Assisi. Ha approfondito, inoltre,<br />

il concetto di sofferenza <strong>com</strong>e contropartita<br />

alla felicità, e ancora la sofferenza co-<br />

Fra Enzo Fortunato sul Sofà di Sant’Antonio<br />

me insegnamento che ci fa accostare agli<br />

altri diversamente, con maggiore delicatezza.<br />

“Il dolore può essere concime per le<br />

relazioni, permettendoci di non <strong>com</strong>mettere<br />

nuovamente gli stessi errori” ha detto.<br />

L’incontro si è concluso con le ironiche<br />

vignette, Gli Skizzi, di Carmine<br />

Tufano.<br />

Cinzia Lanzano<br />

Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 19

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