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Capitolo IV. Uno dei centosessanta - Dott. Faustino Nazzi

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Con simili premesse, «era inevitabile che a fare la guerra partigiana dovessero essere<br />

chiamati uomini che si intendevano di guerra e non quelli che facevano politica» (MORETTI<br />

1968, p. 56).<br />

Questo era il problema. Badoglio preferì lasciare senza disposizioni l'Italia intera piuttosto<br />

che favorire una coscienza politica del popolo italiano. Ma i cattolici vi si adeguarono fino ad<br />

un certo punto.<br />

La guerra di resistenza era già in atto ed in mano ai comunisti, cioè agli «altri». Dovevano<br />

scendere in campo anche i «nostri». Così nasce l'Osoppo, formazione autonoma della<br />

Resistenza italiana (BUVOLI, 1966, p. 165). All'inizio come tentativo di assorbire nel Cln gli altri<br />

nei nostri, poi, di fronte all'improbabilità di un simile intento, con lo sdoppiamento delle forze<br />

combattenti.<br />

«Ora solo quando fu per noi chiaro che era inutile insistere su una formazione militare unica con i<br />

comunisti, noi cominciammo a pensare a una formazione diversa, dirimpettaia della Garibaldi. Fino<br />

allora noi non eravamo preosovani, eravamo solo partigiani che puntavano all'unità, all'unificazione. Da<br />

allora non ci restò che puntare alla dualità» (MORETTI 1974, p. 141).<br />

Moretti va sorvegliato nel suo scrivere, se si vuol venire a capo del modo originario delle<br />

cose; è affetto da un processo di razionalizzazione perniciosa.<br />

Manlio Cencig (Mario), comandante del gruppo preosovano di Attimis, suggerisce senza<br />

mezzi termini le finalità ed i vantaggi dell'ideale unitario <strong>dei</strong> cattolici: «Per la conservazione<br />

dell'italianità della zona ci vengono promesse munizioni e armi da parte di elementi<br />

badogliani» (MORETTI 1977, p. 39).<br />

Questo era il motivo per cui Moretti voleva il riconoscimento del governo del Sud, perché<br />

vi era in intimo contatto come interlocutore privilegiato delle varie forze che vi si<br />

riconoscevano. Non poteva infatti ignorare che il Cln si era costituito immediatamente dopo la<br />

proclamazione dell'armistizio, Comitato di cui faceva parte anche la Dc; e neppure poteva<br />

ignorare la storica risoluzione che esso prese il 16 ottobre, in cui affermava che la<br />

«guerra di liberazione, primo compito e necessità suprema della riscossa nazionale, richiede la<br />

realizzazione di una sincera e operante unità spirituale del paese e che questa non può farsi sotto l'egida<br />

dell'attuale governo costituito dal re e da Badoglio; deve essere perciò promossa la costituzione di un<br />

governo straordinario il quale sia l'espressione di quelle forze politiche che hanno costantemente lottato<br />

contro la dittatura fascista» (VALIANI 1971, p. 74).<br />

Il governo straordinario, in quella fase transitoria, era il Cln, dotato di poteri costituzionali.<br />

Nel suo stile funambolico il Moretti si emoziona a freddo, ignorando astutamente date e dati<br />

di diritto, dicendo:<br />

«Se anche certi garibaldini dicevano badogliani agli osovani, noi ci sentivamo sì uniti anche a<br />

Badoglio e al suo governo, ma attraverso il Cln Alta Italia. Questa e solo questa era l'autorità che dava a<br />

noi diritto di impugnare e usare le armi per azioni di guerra e di sangue» (MORETTI 1979, p. 118).<br />

Il Moretti era di fronte al classico dilemma: prima l'uovo o la gallina? e decise senza<br />

incertezze per la gallina, anche se di facili costumi. «L'Osoppo è quindi un elemento<br />

rivoluzionario, ma di ordine» (DE CILLIA 1972, p. 188), «la democrazia è prima di tutto e<br />

innanzitutto ordine» (Ivi, p. 190). Il compito di quest'uomo era quello di essere presente<br />

dovunque per sorvegliare, guidare, frenare e, se del caso, fuorviare: un bastone fra le ruote.<br />

10. Missioni Alleate<br />

Fra le tante Missioni alleate inglesi e americane, ci furono anche Missioni del governo del<br />

Sud.

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