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Capitolo IV. Uno dei centosessanta - Dott. Faustino Nazzi

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«Fu allora che una sera mi si presentò Cicogna che doveva poi diventare uno <strong>dei</strong> capi della Franchi.<br />

Da Tricesimo Cicogna raggiungeva Milano e da Milano poi la Svizzera, ottenendo aiuti e lanci, che vi<br />

furono nel '44 con una certa regolarità» (MORETTI 1973, p. 113).<br />

Questa poteva essere la via per recapitare i famosi bollettini, anche se vi erano delle radio<br />

trasmittenti, ma forse non così praticabili ed opportune per comunicazioni complesse. Questa<br />

sembra pure la via seguita dalla corrispondenza di Nogara che, dal 22 ottobre del '44, spedisce<br />

lettere «per mezzo di persona che si reca in Svizzera» (VENUTI 1980, a Montini, 22-10-1944), o<br />

«mi si offre l'occasione di inviare a Roma un breve scritto, ma mi si lascia pochissimo tempo<br />

a scrivere» (Ivi, 26-2-1945). La risposta della Segreteria di Stato segue la stessa via: «Al<br />

telegramma di benedizione, che si spera che Le sia pervenuto, tramite la Nunziatura di Berna»<br />

(Ivi, 20-3-1945). Alla nunziatura di Berna pervenivano per tutto il periodo della guerra i dispacci<br />

<strong>dei</strong> vescovi e <strong>dei</strong> fedeli che poi tramite la valigia diplomatica giungevano in Vaticano. Ed<br />

ancora: «Approfitto di un mezzo di fortuna. Spero che sarà pervenuta a V.E. una mia relazione<br />

del 26 febbraio, spedita collo stesso tramite» (Ivi, 21-3-1945).<br />

Edgardo Sogno avrà una disavventura giudiziaria, insieme al suo collega Luigi Cavallo; i<br />

loro compiti erano una lotta senza quartiere contro il comunismo nazionale ed internazionale<br />

con la funzione, specie quest'ultimo, d'infiltrato nel Pci fino al 1949; particolarmente feroce la<br />

loro azione contro la classe operaia torinese, alle dipendenza della Fiat nel dopoguerra (DE<br />

LUTIIS 1984, p. 145), esattamente parallela alla lotta antislava e contro le minoranze ai confini<br />

orientali.<br />

L'appoggio di Scelba e Pacciardi a questo movimento mirava a favorire il potere<br />

economico-politico-religioso che doveva convivere in apparenza con le norme della legalità<br />

democratica, ammantandosi degli ideali di benessere, di giustizia e di libertà.<br />

11. Altre Osoppo<br />

Perché non appaia una stravaganza friulana l'esperienza dell'Osoppo, o meglio <strong>dei</strong><br />

responsabili che ne hanno controllato e manipolato le finalità a scopi reazionari, accenniamo<br />

ad altre esperienze consimili, certamente interdipendenti.<br />

Carlo Fumagalli nel 1962 è il fondatore del movimento di estrema destra, Mar (Movimento<br />

Azione Rivoluzionaria). A 19 anni è reclutato in un reparto della Rsi, ma dopo cinque giorni<br />

diserta e va in montagna nella zona di Sondrio. Qui opera il capitano degli alpini, Giuseppe<br />

Motta, che, prima dell'8 settembre, aveva preso parte alla repressione antipartigiana in<br />

Croazia. Motta, con il nome di «Camillo», comanda la 5° Armata che agisce in modo<br />

autonomo dal Cln Alta Italia. Il Fumagalli crea un gruppo di ex contrabbandieri, i «Gufi», che<br />

operano autonomamente nell'ambito della già autonoma 5° Armata. La strana guerra<br />

partigiana di Carlo Fumagalli si sviluppa fra tregue domenicali con i fascisti ed<br />

un'abbondanza di rifornimenti paracadutati dagli americani, che scelgono sempre zone<br />

controllate da «Camillo» per i loro lanci. A guerra finita, sia Motta che Fumagalli,<br />

riceveranno la Bronze star, una medaglia che gli americani riservano ai loro amici e della<br />

quale è insignito anche Edgardo Sogno (Ivi, p. 120).<br />

Lo scrittore Ignazio Silone scrisse un rapporto sulla situazione politica italiana all'Office of<br />

Strategic Services, in data 6-11-1944. Tra l'altro: «Gli Alleati si stanno dimostrando incapaci<br />

di guidare la rivoluzione democratica in Europa. Fino a quando alcuni rappresentanti<br />

americani continueranno a lavorare per la democrazia, mentre altri lavorano per i grandi<br />

gruppi industriali, alcuni per una forma costituzionale repubblicana altri per una restaurazione<br />

monarchica, alcuni per la libertà di pensiero altri per il clero cattolico, il risultato sarà il caos<br />

nichilista, propizio al rinascere di nuovi Hitler». A proposito delle effettive intenzioni degli<br />

Alleati nei confronti delle forze della Resistenza, soggiunge: «Quella che all'inizio era<br />

un'insinuazione, poi un ritornello della propaganda comunista, è ora l'universale convinzione<br />

di tutti gli antifascisti del Nord: - Gli Alleati ci spingono ad agire e poi ci negano i mezzi per<br />

organizzare una lotta efficiente contro i tedeschi, con lo scopo deliberato di farci massacrare

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