Stiamo Insieme - n. 32 - Dicembre 2011 - CentroMarca Banca
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temporale, l’accurata valutazione tecnica<br />
delle caratteristiche dei prodotti finanziari.<br />
E, a cappello di tutto, bisogna<br />
partire dalla corretta lettura dei mercati<br />
finanziari e dello stato dell’economia,<br />
con il presupposto che i mercati non<br />
sono entità stabili ma in mutazione e<br />
che, pertanto, le scelte di investimento<br />
devono essere suscettibili di interventi<br />
correttivi quando necessario.<br />
Di fronte a mercati dalle dinamiche<br />
sempre più complesse bisogna affinare<br />
questa capacità di lettura e per fare<br />
questo servono competenza e professionalità.<br />
Ma i risultati che si ottengono<br />
sono estremamente soddisfacenti, per<br />
l’investitore innanzitutto, e per la banca<br />
che potrà con soddisfazione affermare<br />
di avere lavorato con qualità. I<br />
mercati sono sempre li, ricordiamocelo,<br />
certo dovranno essere corrette certe<br />
storture ma le opportunità restano.”<br />
Pertanto, voi, applicate questa ricetta?<br />
“Ci crediamo fortemente, ma le dirò di<br />
più abbiamo l’ambizione di renderla<br />
un fattore distintivo per Centro-<br />
Marca <strong>Banca</strong>, il nostro modo di<br />
declinare il servizio di consulenza<br />
finanziaria, il modo del Credito Cooperativo,<br />
che deve appunto differenziarsi<br />
dal resto del mondo bancario e<br />
finanziario. Della qualità vogliamo fare<br />
la nostra bandiera. In <strong>CentroMarca</strong><br />
<strong>Banca</strong> disponiamo di un “centro studi”<br />
su mercati finanziari ed economie che<br />
rappresenta una garanzia di indipendenza<br />
e ci consente di formulare soluzioni<br />
di investimento concordate con i<br />
clienti in assoluta autonomia.<br />
<strong>Stiamo</strong>, contemporaneamente, portando<br />
avanti un programma di formazione<br />
che parte dagli operatori di<br />
sportello e arriva ai responsabili di<br />
filiale per affinare la capacità di tutti i<br />
Allocazione<br />
del risparmio:<br />
(fonte: <strong>Banca</strong><br />
d’Italia)<br />
Investimenti in<br />
immobili<br />
31,70%<br />
Liquidità sul<br />
conto corrente 29,50%<br />
Azioni e fondi<br />
di investimento 10%<br />
Spese e<br />
consumi<br />
5,40%<br />
Altro 23,40%<br />
colleghi di “dominare” i mercati e proporre<br />
una consulenza con un grado<br />
adeguato di qualità. Possiamo<br />
contare, per questo, su risorse interne<br />
con un eccellente curriculum accademico<br />
e professionale. Con i colleghi<br />
delle filiali abbiamo giusto condiviso il<br />
19 settembre scorso presso il Centro Direzionale,<br />
l’ultima riunione dove abbiamo<br />
discusso, ad alto livello, della situazione<br />
dei mercati finanziari, macroeconomica<br />
e abbiamo insieme analizzato<br />
le conseguenze in termini di scelte di<br />
investimento. Dei risultati di queste valutazioni<br />
beneficeranno poi i clienti incontrati<br />
ogni giorno in filiale.”<br />
E qual è, in sintesi, il quadro che ne<br />
è uscito?<br />
“Abbiamo individuato alcuni fattori<br />
positivi, in un apparente mare di<br />
problemi: le economie dei Paesi<br />
emergenti stanno rivestendo un ruolo<br />
sempre più decisivo, sia come Paesi<br />
produttori che come mercati di sbocco.<br />
Al netto di fattori speculativi, che<br />
vanno opportunamente monitorati, da<br />
quest’area del mondo potranno provenire<br />
opportunità di investimento non<br />
STIAMOinsieme dicembre <strong>2011</strong> | 12<br />
Patrimonio:<br />
(fonte: <strong>Banca</strong><br />
d’Italia)<br />
Patrimonio<br />
immobiliare<br />
(2009-miliardi<br />
di euro)<br />
Risparmio<br />
famiglie<br />
(2009-miliardi<br />
di euro)<br />
4800<br />
70<br />
indifferenti.<br />
Contrariamente ai toni<br />
eccessivamente<br />
drammatici che si<br />
sentono spesso nei<br />
media, consideriamo<br />
gli Stati Uniti tutt’altro<br />
che spacciati ma,<br />
al contrario, un’altra<br />
area di investimento<br />
in prospettiva interessante.<br />
Il problema<br />
dei debiti subprime e<br />
degli attivi bancari<br />
“spazzatura” è stato<br />
affrontato con decisione. Le banche<br />
USA hanno ricapitalizzato in tempi<br />
non sospetti, molte hanno cominciato<br />
a restituire i prestiti statali e sono<br />
pronte a ripartire a dare credito al sistema<br />
produttivo. Certo resta il problema<br />
dei debiti sovrani e la necessità<br />
di una regolamentazione del sistema<br />
bancario e finanziario che elimini<br />
il rischio di un’eccessiva speculazione.<br />
Le banche non devono passarla<br />
liscia, devono restituire gli<br />
enormi profitti sottratti al sistema<br />
produttivo (e alla classe media).<br />
Dirò di più: anche l’Italia potrà<br />
costituire un’enorme opportunità. I<br />
fattori virtuosi della nostra economia,<br />
non ultima una rete di imprese industriali<br />
e artigiane capace di fare miracoli<br />
in termini di innovazione di prodotto,<br />
restano tutti e se sgravati dai mille vincoli<br />
e nodi di un sistema che con pazienza<br />
va riformato, esprimeranno tutta<br />
la loro straordinaria potenzialità.<br />
In tal senso mi sento di dire che appartengo<br />
con orgoglio a un Credito Cooperativo,<br />
perché da sempre la vicinanza<br />
con la rete produttiva locale ha costituito<br />
un modello per il mondo del credito.”<br />
Andrea Menegazzi