Stiamo Insieme - n. 32 - Dicembre 2011 - CentroMarca Banca

14 | dicembre 2011 STIAMOinsieme
“Potremmo riuscire a portare un contributo evidente alle imprese
del nostro territorio, al miglioramento competitivo della nostra
banca e infine a migliorare il benessere della nostra collettività ”
dOS
SIER
CentroMarca Banca, nuovo ponte tra
imprese del territorio e Unione Europea
Dialogo, comunicazione, iniziative, finanziamenti i
temi toccati nella due giorni a Bruxelles.
Il 21 e 22 novembre una delegazione
di Centromarca Banca è stata ricevuta
a Bruxelles nella prestigiosa
sede della Regione Veneto, dove si sono
svolti alcuni tavoli di lavoro su importanti
tematiche riguardanti le iniziative delle
istituzioni europee per lo sviluppo
del territorio locale e il ruolo di intermediazione
delle banche di Credito
Cooperativo e di CentroMarca Banca in
particolare.
Il Presidente dott. Tiziano Cenedese e il
Vice Presidente Franco Durigon insieme al
Vicedirettore Generale Claudio Alessandrini
erano accompagnati, per la parte
eminentemente tecnica, da Andrea Menegazzi
in rappresentanza del Servizio Finanza
e da Massimo Bozzolan in rappresentanza
del Servizio Crediti.
L’iniziativa è stata possibile grazie all’intercessione
dell’Onorevole Lucio Pasqualetto,
socio di CentroMarca Banca, il quale
ha accompagnato la delegazione coadiuvandola
fra le istituzioni europee durante la
permanenza a Bruxelles.
“La persistente crisi economica
sta mettendo in seria difficoltà
le nostre piccole e medie imprese,
chiamate oggi ad affrontare
la crisi della domanda interna;
la necessità di trovare nuovi mercati,
i problemi dell’internazionalizzazione,
insomma una crescente complessità
ambientale” ha affermato il Presidente
Cenedese, “e pertanto ci richiedono sup-
ci induce a ripensare
al modo
tradizionale di
fare banca
sopra: La delegazione CentroMarca Banca al Parlamento Europeo. Da sinistra: Andrea Menegazzi,
Claudio Alessandrini, Tiziano Cenedese, on. Lucio Pasqualetto, Franco Durigon, Massimo Bozzolan
porti che implicano una sempre maggiore
qualificazione”. “Ciò ci induce a ripensare
al modo tradizionale di fare banca”,
aggiunge il Presidente, “imponendo una
trasformazione del nostro lavoro, in direzione
di una sempre maggiore competenza
e professionalità”.
Crescerà sicuramente, da
parte anche delle piccole e
medie imprese trivenete, la
necessità di trovare nuovi
mercati esterni nonché la
necessità di internazionalizzare la
propria attività.
In questo senso la Provincia di Treviso ha
già una forte vocazione all’export, in particolare
verso i tradizionali mercati conti-
gui dell’area UE come l’Austria e la Germania,
ma sempre più spesso l’attenzione si
rivolge a nuovi mercati e a nuove aree, come
l’est Europa o la Cina. Le difficoltà ad
attuare queste politiche di internazionalizzazione
sono però notevoli e quindi, le sinergie
possibili con quelle istituzioni
vocate ad accompagnare l’attività delle
imprese italiane all’estero sono diventate
e diventeranno un fattore
sempre più strategico.
Anche da queste considerazioni è nata
l’idea di rivolgersi direttamente, per il tramite
degli uffici della Regione Veneto, al
cuore delle istituzioni dell’Unione Europea
considerando la crescente importanza che
progressivamente sta assumento l’U.E. nel