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Abaco morfologico paesaggio - Comune di CASTIONE DELLA ...

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INTERVENTI CONSENTITI E INCENTIVATI<br />

PGT<br />

COMUNE DI <strong>CASTIONE</strong> <strong>DELLA</strong> PRESOLANA<br />

PROVINCIA DI BERGAMO<br />

Articolo 8. COMPONENTI DEL PAESAGGIO AGRARIO E DELL’ANTROPIZZAZIONE COLTURALE<br />

8.1 Paesaggio montano debolmente antropizzato e <strong>paesaggio</strong> montano antropizzato con<br />

inse<strong>di</strong>amenti sparsi<br />

8.1.1 Caratteri identificativi<br />

8.1.2 Elementi <strong>di</strong> criticità<br />

ABACO MORFOLOGICO E PAESAGGISTICO<br />

Questi ambiti sono caratterizzati dalla presenza <strong>di</strong> elementi del <strong>paesaggio</strong><br />

montano debolmente antropizzato e <strong>di</strong> relazione con gli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong><br />

versante e fondovalle o da pascoli montani e versanti boscati con<br />

interposte aree prative, e<strong>di</strong>ficazione scarsa, sentieri e strade sono da<br />

considerarsi aree principalmente destinate alla attività agricola.<br />

− Per<strong>di</strong>ta della funzione agricola ed e<strong>di</strong>ficazione che inter<strong>di</strong>ca la possibilità <strong>di</strong> percezione del contesto.<br />

− Interruzione della continuità degli elementi <strong>di</strong> fascia “lineare” delle reti viarie ed irrigue rurali.<br />

8.1.3 In<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> tutela<br />

Il piano, in relazione a quanto previsto dall’art. 15, comma 4 della l.r. 11.3.2005,<br />

n.12, fatti salvi gli inse<strong>di</strong>amenti preesistenti, prescrive la permanenza in tali aree<br />

dell’uso agricolo o, eventualmente, il loro utilizzo per interventi <strong>di</strong> rinaturalizzazione.<br />

Le modalità <strong>di</strong> intervento sui fabbricati esistenti non a<strong>di</strong>biti ad uso agricolo<br />

in<strong>di</strong>viduati dal PGT, sugli stessi sono consentiti gli interventi <strong>di</strong> cui all’art. 27 comma<br />

1 lettere a) b) c) d) della l.r. 11.3.2005, n.12 e secondo le specifiche delle norme del<br />

piano delle regole.<br />

Sono consentiti e incentivati i seguenti interventi:<br />

mantenimento dell’immagine paesistica originaria, attraverso un uso del suolo<br />

agronomico;<br />

evitare le attività e le trasformazioni che alterino i caratteri geomorfologici,<br />

vegetazionali e <strong>di</strong> percezione visuale;<br />

favorire la tutela della fruizione visiva delle emergenze;<br />

in caso <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> qualsiasi natura è opportuno garantire la percezione visiva<br />

delle emergenze geomorfologiche dai sentieri, dalle rogge, dalle strade e dalle aree<br />

che le contornano;<br />

salvaguar<strong>di</strong>a fisica e percettiva dei sistemi vegetazionali <strong>di</strong>ffusi;<br />

mantenimento delle essenze arboree presenti lungo le sponde dei fossi, delle rogge<br />

e dei canali.<br />

il mantenimento <strong>di</strong> un utilizzo agricolo con limitazioni per l’allevamento zootecnico<br />

intensivo e le limitatissime opere tecnologiche <strong>di</strong> supporto sono le uniche attività<br />

compatibili con la tutela del ruolo paesistico della componente;<br />

mantenimento e miglioramento dell’eventuale vegetazione arborea intorno ai<br />

manufatti tra<strong>di</strong>zionali sulla base <strong>di</strong> essenze assonanti al carattere dei luoghi;<br />

conservazione e riqualificazione delle sistemazioni agrarie tra<strong>di</strong>zionali e delle<br />

"tessiture" del <strong>paesaggio</strong> agrario, quale testimonianza visibile del rapporto storico<br />

uomo-territorio e come elementi <strong>di</strong> forte identità culturale;<br />

conservazione dei manufatti che caratterizzano tali sistemazioni, avendo cura, nel<br />

caso <strong>di</strong> parziali o totali rifacimenti, <strong>di</strong> reimpiegare lo stesso tipo <strong>di</strong> materiale litoide e<br />

le stesse tecniche costruttive.<br />

gli e<strong>di</strong>fici esistenti dovranno essere oggetto d’interventi tesi al recupero<br />

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