parte seconda - Ministero dell'Interno - Libertà civili e immigrazione
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Maria Paola Nanni*<br />
I migranti africani nel mondo del lavoro<br />
dipendente italiano. Un quadro d’insieme<br />
La <strong>parte</strong>cipazione della popolazione immigrata al sistema economico-produttivo italiano<br />
è orientata da specifiche dinamiche di inserimento: i lavoratori stranieri non si distribuiscono<br />
in modo uniforme sul territorio nazionale, né nei vari settori di attività, ma di<br />
fatto si concentrano nell’area centro-settentrionale e in posizioni di basso profilo e di scarso<br />
prestigio sociale, spesso mal retribuite ed esposte alla precarietà e al rischio di infortuni.<br />
Si tratta, tendenzialmente, di occupazioni disdegnate dalla popolazione autoctona, che<br />
le considera inadatte alle proprie ambizioni socio-professionali e, anche oggi, nonostante<br />
la crisi economico-occupazionale in corso abbia inevitabilmente riportato in auge il<br />
tema/problema della concorrenzialità tra la manodopera immigrata e quella autoctona, i<br />
segnali di “sistema” che siamo in grado di raccogliere (anche in considerazione del “ritardo”<br />
che inevitabilmente segna la produzione statistica) sembrano continuare ad avvalorare<br />
l’immagine di dualità e complementarietà tra il mercato occupazionale immigrato e quello<br />
italiano.<br />
Ne danno conto, in primo luogo, le quasi 300.000 domande di emersione di collaboratori<br />
domestici e familiari non comunitari presentate in occasione della regolarizzazione<br />
dello scorso settembre, in piena fase di recessione, di cui circa il 30% (oltre 87.500) in<br />
favore di lavoratori africani, che pure giocano un ruolo marginale nel settore domestico.<br />
Questo, ovviamente, non significa che la crisi non abbia fatto sentire i suoi effetti anche<br />
sulla manodopera immigrata, per la quale, anzi, finisce con l’assumere tratti ancor più<br />
drammatici, visto il rigido legame che continua ad unire il diritto al soggiorno con la titolarità<br />
di un contratto di lavoro, e proprio gli africani, come vedremo, sono stati tra i gruppi<br />
più colpiti dalla contrazione dei posti di lavoro già dalla fine del 2008.<br />
In questo contesto, prendendo come base d’analisi l’archivio Inail sui lavoratori di<br />
origine straniera, si andrà a focalizzare il ruolo giocato dai migranti provenienti dal continente<br />
africano nel mondo del lavoro dipendente italiano, prestando attenzione tanto<br />
alla situazione rilevata negli ultimi anni, che alle dinamiche che segnano l’evoluzione<br />
più recente.<br />
* Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes<br />
A FRICA – ITALIA. SCENARI MIGRATORI