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Aree prioritarie per la biodiversità nelle Alpi e Prealpi Lombarde

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<strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>biodiversità</strong><br />

<strong>nelle</strong> <strong>Alpi</strong> e <strong>Prealpi</strong> lombarde Fondazione Lombardia<br />

<strong>per</strong> l’Ambiente<br />

Il programma GIS utilizzato <strong>per</strong> il <strong>la</strong>voro è ArcView (Environmental Systems Research Institute,<br />

Inc.-ESRI, Red<strong>la</strong>nds, California); sono state utilizzate diverse estensioni, ed in partico<strong>la</strong>re Animal<br />

Movement, Geoprocessing, Grid Maker, Spatial Analyst, XTools.<br />

Gli es<strong>per</strong>ti di ciascun gruppo tematico hanno individuato su mappe in sca<strong>la</strong> 1:100.000 le <strong>Aree</strong><br />

importanti (AI) <strong>per</strong> il proprio tema; in molti casi, l’individuazione delle aree è stata agevo<strong>la</strong>ta<br />

dall’utilizzo del GIS e nel <strong>la</strong>voro di alcuni gruppi tematici <strong>la</strong> maggior parte delle aree è stata<br />

tracciata direttamente in ambiente GIS e modificata o confermata dagli es<strong>per</strong>ti stessi in tempo<br />

reale.<br />

Ad ogni poligono corrispondente ad un’Area importante è stato associato un codice alfanumerico<br />

identificativo, consistente in un prefisso indicante il gruppo tematico autore dell’area associato ad<br />

un numero progressivo (ad es. MA01 corrisponde al<strong>la</strong> prima area tracciata dal Gruppo<br />

Mammiferi). In questo modo, ogni poligono risulta univocamente identificato dal proprio codice<br />

alfanumerico.<br />

<strong>Aree</strong> peculiari<br />

A seguito del<strong>la</strong> stesura del<strong>la</strong> lista delle <strong>Aree</strong> importanti, e del<strong>la</strong> loro individuazione su base<br />

cartografica, agli es<strong>per</strong>ti veniva richiesto di valutare se tra le <strong>Aree</strong> importanti da loro individuate ve<br />

ne fossero una o più che meritassero di essere inserite tra le <strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong> a priori,<br />

indipendentemente da altri criteri, <strong>per</strong> <strong>la</strong> loro eccezionale significatività ai fini del<strong>la</strong> conservazione<br />

del taxon di riferimento.<br />

Tali aree venivano denominate ‘peculiari’.<br />

<strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>biodiversità</strong><br />

L’individuazione delle <strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong> (AP) <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>biodiversità</strong> è stata effettuata partendo dalle<br />

aree caratterizzate dal<strong>la</strong> sovrapposizione di almeno quattro <strong>la</strong>yer di <strong>Aree</strong> importanti di diversi<br />

gruppi tematici. Simu<strong>la</strong>zioni progressive condotte utilizzando un numero sempre più elevato di<br />

strati sovrapposti come base di partenza hanno mostrato infatti come aumentando oltre questa<br />

soglia <strong>la</strong> sovrapposizione minima necessaria si <strong>per</strong>dessero molte informazioni e le aree rimanenti<br />

ricoprissero una porzione troppo ridotta dell’area di studio. L’utilizzo del criterio scelto<br />

(sovrapposizione minima di quattro strati) ha inoltre <strong>per</strong>messo in diversi casi di mantenere aree<br />

sufficientemente estese, tali da garantire una presunta funzionalità ecologica <strong>per</strong> tutti i gruppi<br />

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