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Aree prioritarie per la biodiversità nelle Alpi e Prealpi Lombarde

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1.6. Criteri <strong>per</strong> l’individuazione delle <strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong><br />

<strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>biodiversità</strong><br />

<strong>nelle</strong> <strong>Alpi</strong> e <strong>Prealpi</strong> lombarde Fondazione Lombardia<br />

<strong>per</strong> l’Ambiente<br />

Le <strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong> sono state individuate in base al<strong>la</strong> sovrapposizione delle <strong>Aree</strong> importanti<br />

definite dai <strong>la</strong>yer dei sette Gruppi tematici.<br />

Ad ogni <strong>la</strong>yer è stato assegnato medesimo valore pari all’unità.<br />

A seguito di decisione presa dagli es<strong>per</strong>ti in forma congiunta e condivisa durante <strong>la</strong> riunione<br />

plenaria tenutasi a Mi<strong>la</strong>no il 20 luglio 2009, tutte le aree con sovrapposizione di almeno quattro<br />

<strong>la</strong>yer sono state considerate <strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong>.<br />

I confini di ogni Area prioritaria sono stati tracciati in modo da includere:<br />

1) una core area (area di sovrapposizione di quattro o più <strong>la</strong>yer);<br />

2) eventuali <strong>Aree</strong> peculiari designate dai gruppi tematici, qualora adiacenti alle core areas.<br />

I confini sono stati disegnati sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> banca dati DUSAF2 del 2007.<br />

Se più core areas confinanti appartenevano a tipologie ambientali simili, esse sono state incluse in<br />

un’unica Area prioritaria.<br />

Se core areas vicine appartenevano invece a tipologie ambientali molto diverse fra loro, esse sono<br />

state incluse in <strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong> diverse.<br />

L’urbanizzato è stato escluso dai confini delle <strong>Aree</strong> <strong>prioritarie</strong> quando esso si trovava vicino ai<br />

confini identificati in via preliminare. È invece incluso quando si trova all’interno dell’Area<br />

prioritaria e deve essere inteso come buffer <strong>per</strong> le zone a più alto valore di <strong>biodiversità</strong> (zone<br />

urbane di attenzione verso <strong>la</strong> <strong>biodiversità</strong> vicina, quindi zone dove <strong>la</strong> gestione urbana assume<br />

partico<strong>la</strong>re importanza).<br />

Tutte le aree così ottenute sono state successivamente verificate e validate (in alcuni casi dopo<br />

alcune modifiche del <strong>per</strong>imetro) dagli es<strong>per</strong>ti.<br />

Al termine di questo <strong>la</strong>voro, ogni area prioritaria:<br />

a) include verosimilmente una su<strong>per</strong>ficie idonea al mantenimento di popo<strong>la</strong>zioni vitali <strong>per</strong> i<br />

taxa di tutti i gruppi tematici che hanno contribuito a definir<strong>la</strong>;<br />

b) include eventuali porzioni contigue di <strong>Aree</strong> peculiari;<br />

c) non comprende estensioni omogenee (e prive di valore naturalistico) di ambienti<br />

urbanizzati, salvo nuclei urbanizzati ubicati decisamente all’interno delle stesse <strong>Aree</strong><br />

<strong>prioritarie</strong>.<br />

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