Scarica il PDF - Grande Oriente d'Italia
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assegna stampa<br />
▼<br />
IL CONVEGNO Presente <strong>il</strong> commercialista Tamborrino<br />
Intellettuali e politici<br />
al raduno dei massoni<br />
In sala pure Laforgia<br />
Il rettore in prima f<strong>il</strong>a al Carlo V<br />
27 giugno 2010<br />
▲<br />
II rettore dell’Università del Salento, Domenico<br />
Laforgia, l’ex presidente dell’Accademia delle<br />
Belle Arti di Lecce Giuseppe Schiavone, la<br />
magistrata della Procura Maria Consolata<br />
Moschettini, l’ex presidente nazionale<br />
dell’Ordine dei commercialisti ed ex assessore<br />
comunale del Partito liberale italiano<br />
Antonio Tamborrino. Una platea di<br />
alto livello quella della sala Maria d’Enghien<br />
del Castello Carlo V di Lecce che, <strong>il</strong><br />
26 giugno, ha ospitato <strong>il</strong> convegno sul tema<br />
“La Massoneria di Terra d’Otranto e l’Unità<br />
d’Italia”, iniziativa organizzata dal Collegio<br />
dei maestri venerab<strong>il</strong>i della Puglia presieduto<br />
da Mario Leone.<br />
In sala era presente anche Franco De laco, ex assessore<br />
A LECCE<br />
Il presidente circoscrizionale<br />
Mauro Leone<br />
socialista della giunta guidata dallo scomparso sindaco<br />
Francesco Corvaglia, una delle poche di centrosinistra<br />
a Lecce, che proprio nei giorni scorsi è stato protagonista<br />
di una polemica con Pierferdinando Casini, che ha rifiutato<br />
la proposta di un’alleanza politica tra l’Unione per <strong>il</strong> Salento,<br />
fondata da De laco, e l’Udc bollando <strong>il</strong> politico come ‘massone’,<br />
in accezione chiaramente non positiva. Tra i politici della prima Repubblica<br />
c’era anche Alfredo Bruni, esponente di spicco del Parti to repubblicano<br />
in terra salentina. E poi <strong>il</strong> titolare della Pellicceria Pontrelli,<br />
commerciante molto noto in città, e Paolo Peluso, medico dell’Unità<br />
operativa di Pneumologia dell’ospedale “Vito Pazzi”.<br />
Buona parte dei massoni pugliesi, che sono in tutto un migliaio divisi<br />
in 31 logge, (7 a Lecce<br />
città più quelle di<br />
Gallipoli e Nardò) si<br />
è data appuntamento<br />
a Lecce per una<br />
delle tante iniziative<br />
che la Massoneria<br />
sta organizzando<br />
in occasione del<br />
150esimo anniversario<br />
dell’Unità d’Italia.<br />
Francesca Mandese<br />
Laforgia e Tamborrino (foto Serino) Il convegno<br />
13-14<br />
2010<br />
26<br />
>>> segue da pagina 8 >>><br />
27 giugno 2010<br />
INTERVISTA AL GRAN MAESTRO<br />
AGGIUNTO BIANCHI<br />
“La Massoneria<br />
non chiede<br />
tessere”<br />
Una allusione, quella del parlamentare di Taviano,<br />
neppure troppo velata alla confluenza del gruppo<br />
facente capo a Franco De Iaco, massone doc, nel<br />
progetto politico di Ferdinando Casini.<br />
“In Italia esistono 40 sigle massoniche, ma quella universale<br />
è <strong>il</strong> <strong>Grande</strong> <strong>Oriente</strong> d’Italia, che ha 205 anni<br />
di vita. La Massoneria non chiede mai a chi intende<br />
farvi parte per chi voti, né a quale religione appartenga.<br />
Solo chi si dichiara ateo non può diventare nostro<br />
fratello. Un’associazione ha <strong>il</strong> diritto di chiedere<br />
tutto al suo iscritto, ma non capisco perché si chieda<br />
solo l’eventuale appartenenza ad una loggia massonica.<br />
È una discriminazione”.<br />
Ha suscitato curiosità che un appartenente alla Mas-