"Produttori, come gestire i rifiuti speciali" (.pdf)

capitolo 1 | inquadramento, definizioni ed esclusioni
animali abbattuti per eradicare epizoozie, smaltiti in conformità del regolamento
Ce 1069/2009;
d) i rifiuti risultanti dalla prospezione, dall’estrazione, dal trattamento, dall’ammasso
di risorse minerali o dallo sfruttamento delle cave (Dlgs 30 maggio
2008, n. 117).
Per quanto riguarda in particolare i materiali di riporto e la loro esclusione dal
campo di applicazione della disciplina sui rifiuti l’articolo 3, Dl 2/2012 (convertito
il legge 24 marzo 2012, n. 28 e in vigore dalla stessa data) ha chiarito
che nel termine “suolo” (di cui alle lettere b) e c), articolo 185, Dlgs 152/2006)
devono intendersi ricomprese le matrici materiali di riporto di cui all’allegato 2
(Criteri generali per la caratterizzazione dei siti contaminati), Parte IV del medesimo
decreto legislativo.
Tali “matrici materiali di riporto” sono costituiti da “materiali eterogenei, utilizzati
per la realizzazione di riempimenti e rilevati, non assimilabili per caratteristiche
geologiche e stratigrafiche al terreno in situ, all’interno dei quali possono
trovarsi materiali estranei”, che saranno disciplinati da apposito decreto che
il Ministero dell’ambiente dovrà emanare entro il 24 maggio 2012 (60 giorni
dall’entrata in vigore della legge 28/2012).
Questo decreto dovrà stabilire le condizioni affinché tali materiali possano essere
considerati sottoprodotti.
Fino al momento dell’emanazione di tale decreto i materiali di riporto potranno
essere considerate sottoprodotti solo se ricorrono le condizioni di cui all’articolo
184-bis, Dlgs 152/2006 (su cui si veda il successivo capitolo 2).
Dalla data di entrata in vigore di tale decreto sarà abrogato l’articolo 186,
Dlgs152/2006 che disciplina le terre e rocce da scavo.
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