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"Produttori, come gestire i rifiuti speciali" (.pdf)

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capitolo 10 | il trasporto dei <strong>rifiuti</strong> in adr<br />

2.2.9.1.10.4 criteri di classificazione delle miscele<br />

2.2.9.1.10.5 materie e miscele classificate <strong>come</strong> pericolose per l’ambiente (ambiente<br />

acquatico) sulla base del Regolamento 1272/2008/Ce.”.<br />

Poiché la maggior parte dei <strong>rifiuti</strong> è costituita da miscele di sostanze diverse la<br />

sottosezione 2.2.9.1.10.4 è fondamentale, in quanto vi è descritto il procedimento<br />

da adottare, in particolare:<br />

“2.2.9.1.10.4.2<br />

La classificazione dei pericoli per l’ambiente acquatico si basa su un procedimento<br />

graduale e dipende dal tipo d’informazione disponibile per la miscela e per i suoi<br />

componenti. L’approccio graduale comprende:<br />

‑ una classificazione fondata sulle miscele provate;<br />

‑ una classificazione fondata sui principi ponte;<br />

‑ “il metodo della somma dei componenti classificati” e/o l’applicazione di una<br />

“ formula di additività”.”.<br />

In sintesi, rispettivamente, o si fanno i test di ecotossicità sul rifiuto (miscele<br />

provate), o dai dati di tossicità disponibili si estrapolano quelli per il rifiuto<br />

(principi ponte), o, riconosciute le sostanze ecotossiche presenti se ne valutano<br />

le concentrazioni (metodo della somma). È certo che sarà quest’ultimo metodo<br />

quello di utilizzo più diffuso per i <strong>rifiuti</strong>.<br />

Tutta la procedura è riassunta nello schema seguente (figura 2.2.9.1.10.4.2)<br />

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