giovedì 8 - sito in costruzione

LA QUESTIONE
Liberate quel cavo
Un potenziale pericolo pende da tempo sugli
automobilisti che, numerosi, percorrono il
tratto della ss 3 Flaminia, a poche centinaia
di metri dallo svincolo Cagli est. Qui insiste
un cavo telefonico che, sorretto da 2 pali,
attraversa l'importante strada. Proprio uno
dei due pali, quello a sinistra per chi si lascia
Cagli alle spalle, è completamente
avviluppato da una pianta rampicante che ha
raggiunto anche il cavo telefonico, a formare
come una vela. Quando tira il vento
(spesso), tutto dondola pericolosamente.
Prima o poi, se non si interverrà liberando
palo e cavo, questo cadrà sulla strada e,
forse, su qualche sfortunato mezzo che si
troverà a transitare.
Ferruccio Volpi, Cittadinanza Attiva
LA PROPOSTA
Buche in vendita
Il problema delle buche è a livelli
drammatici. Molti incidenti avvengono,
soprattutto per bici e motorini, proprio per la
cattiva manutenzione del manto. La
questione non è secondaria, perché i
comuni, per farvi fronte, devono affrontare
ingenti spese e districarsi con vincitori di
appalti che, talvolta, non garantiscono
servizi di eccellente qualità: il loro mestiere è
riempire buche e se di queste ce ne sono
meno… E i soldi delle amministrazioni
mancano sempre. Una curiosa soluzione me
l'ha data un recente viaggio in Germania, a
Niederzimmen. Il sindaco Christoph
Schmidt-Rose ha deciso di vendere le buche
per strada per raccogliere denaro e riparare il
manto stradale: 257 buche in poco più di
due mesi, per un totale di 12mila euro, il
risultato. Grazie a internet, gli acquirenti
sono arrivati anche da Canada, Russia e
Spagna. Ogni buca è stata venduta a 50 euro
e l'acquirente ha potuto inserire nel manto
stradale una targhetta col proprio nome, un
REBUS di “Leone da Cagli”
16 giovedì 8 luglio 2010 Lettere al Direttore
po' come si faceva sulle panchine dei parchi
pubblici. Ogni città potrebbe applicare il
proprio prezzo, magari diverso a seconda
della targhetta applicata. Una targhetta a
Firenze, Roma o Napoli? Cento euro. Così
mr Stephan Pierucci da Buenos Aires, coi
nonni emigranti marchigiani, in salotto
mostrerebbe fiero la foto del suo contributo
alla bellezza del manto stradale di Cagli.
Ogni città una storia: l'Italia è stata un
popolo di migranti (oggi migrano solo i
cervelli): nomi, storie e ricordi si possono
intrecciare facendo bene a chi dona e a chi
riceve. Anche questa è globalizzazione.
Claudio Blasi Toccaceli, Unioncasa Cagli
IL CONSIGLIO
Investire sulla Falco
Acqualagna sportiva (cioè la Falco) è ancora
una volta retrocessa (per la terza o quarta
volta consecutiva). Nel rammarico della
situazione, c'è una nota di consolazione: il
prossimo anno calcistico non correrà il
rischio di retrocedere. Non sarebbe
opportuno che l'amministrazione comunale
e il sindaco si dessero da fare per ricreare
una società, più economicamente
disponibile (con tutto il rispetto per gli
attuali e coraggiosi dirigenti) per risalire la
china in tempi brevi e per ritornare a un
campionato più consono alla gloriosa storia
della Falco? Una volta si urlava: "Nando
portaci all'Olimpo". Ora si spera di vincere
con il Caprazzino (frazione di Sassocorvaro).
Infondo, tra Falco-Calangianus e
Falco-Caprazzino che differenza c'è?
Cominciano tutte e due per C…
Giovanni Giovannelli
LA PROTESTA
I saldi così non vanno
Ho inviato una lettera aperta al ministro e
all'assessore regionale allo Sviluppo
economico sull'assurda gestione dei saldi
nel nostro Paese e nelle nostre regioni e,
oltre a non ricevere alcuna risposta, leggo
che l'assessore regionale, in un incontro con
la Confcommercio, annuncia di anticipare i
saldi al 3 luglio per equiparare le date alle
altre regioni. Sono titolare di un’attività di
vendita al dettaglio di abbigliamento a Cagli
e ritengo assurda la situazione in cui si trova
il settore a seguito della crisi degli ultimi
anni e della regolamentazione dei saldi di
fine stagione. Nelle Marche la giunta, con
propria delibera, ha stabilito che i saldi di
(Frase: 4,7,2,3,9)
SOLUZIONE
“ “A, Verdi; ritto, A; duna, R; I, V incita”
AVER DIRITTO AD UNA RIVINCITA
fine stagione primavera-estate comincino il
7 luglio, per terminare il 30 settembre. Chi
lavora nel settore sa bene che, con pioggia e
freddo fino ai primi di giugno, la vera
stagione di vendita inizia solo ora e questo
avviene ormai da qualche anno. Di
conseguenza, le vendite di merce sono
iniziate da una settimana, piuttosto che da 3
o 4 mesi: nemmeno un mese per vendere a
prezzi normali mi sembra troppo poco,
considerato che le grandi aziende fornitrici
non hanno ridotto i prezzi applicati ai
venditori, pur sapendo che le produzioni non
sono più in Italia ma in Paesi dove
l'incidenza dei costi è minore, svilendo
ancor di più il Made in Italy e il valore dei
capi sul mercato. Noi venditori al dettaglio
vediamo ridotti i ricavi mentre i costi di
merci e gestione tendono a salire. I
consumatori attendono i saldi per fare
acquisti e noi ci vediamo tagliare, se non
azzerare, i ricarichi medi di vendita. Non mi
sembra giusto: la crisi non la possono pagare
solo i commercianti perché chi governa
cerca di favorire i consumi. Le
amministrazioni dovrebbero cercare
soluzioni eque ed equilibrate, tenendo
presente tutti i fattori sensibili che
modificano i flussi economici, compreso il
cambiamento del clima. Chi legifera, sta
facendo una serie di errori macroscopici non
tenendo conto di tutto questo e l'esempio di
tanta indifferenza lo abbiamo già avuto nei
saldi di fine stagione autunno-inverno,
quando la nostra categoria è stata costretta a
lavorare tutto il giorno (e la notte) del primo
dell'anno perché la giunta regionale ha
previsto che i saldi partissero dal 2 gennaio.
Dov’erano l’1 gennaio i nostri
amministratori? E le associazioni di
categoria? Noi e le nostre famiglie abbiamo
lavorato per partire in regola ed evitare
sanzioni a seguito dei giustissimi controlli.
Associazioni e amministratori dovrebbero
capire che i saldi vanno fatti rispettando la
stagionalità e i cicli economici, magari
tornando alla vecchia metodologia, quando i
saldi invernali iniziavano l'ultima settimana
di gennaio e quelli estivi l'ultima di luglio o
iniziarli a febbraio e agosto, dando modo al
settore di scontare le rimanenze veramente a
fine stagione. O ci sarà un’ecatombe di
attività del settore abbigliamento e una
riduzione dei redditi delle aziende con
conseguente contrazione del gettito fiscale
che si ripercuoterà sul sistema. Chi vuole
acquistare coi saldi deve solo aspettare un
mese in più. Servirebbe un riscontro
concreto e costruttivo che dimostri
attenzione e competenza e invece non c'è
tutela nemmeno da chi dovrebbe difendere
la categoria.
Sabina Paradisi
il cinghiale d’oro
attento
alla qualità
Motivazione: un sabato come tanti, una cena
in compagnia organizzata da un gruppo
di amici. E la divisione dei compiti per acquistare
quello e quell'altro, con il patto di
dividersi le spese. A uno del gruppo viene
chiesto di occuparsi dell'acquisto di due cocomeri.
Si arriva all'appuntamento serale.
A tavola si mangia, si ride, ci si diverte. Alla
fine della cena si va per dividere le spese. Il
"tipo" dell'anguria, tra la sorpresa e l'incredulità
generale, estrae dalla propria tasca
uno scontrino di ben 48 euro. Immaginabile
la sorpresa di tutti e i primi commenti (di
chi è riuscito a non rimanere senza parole).
In evidente imbarazzo, improvvisa la difesa:
"Sono costosi, ma il fruttivendolo dice
che sono buoni". E ci mancherebbe...
Augurissimi
Debora
e anche questa è andata
Auguri
dottoressa!
Enrica e Federico
che si sono sposati il 26 giugno
Auguri da tutta la famiglia
e in particolare dai genitori
Aurora
benvenuta alla piccola e auguri
a papà Daniele e mamma Francesca
da zii, nonni e cugini
Elvira
per i suoi 11 anni
auguri dalla sorella
dai genitori e dai nonni
Gabriel
che festeggia due anni
Tanti auguri dai genitori
e dai nonni
Per le lettere e gli auguri scrivete a: Qui Flaminia Marche - 06024 Gubbio (PG) - via Perugina, sn e-mail: info@quiflaminia.it