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LE INFEZIONI

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Le lesioni anatomo-patologiche più importanti sono: microascessi nelle metafisi durante la fase di<br />

localizzazione che per la necrosi che si sviluppa determinano la formazione di aree di osteolisi, la<br />

zona circostante la raccolta purulenta va incontro a un processo di proliferazione ossea nel tentativo<br />

di demarcare il fenomeno ( sarcofago o cassa da morto del sequestro).<br />

Il materiale purulento diffonde attraverso i canali di Havers nel canale midollare e verso il periostio<br />

formando un ascesso sottoperiosteo e un conseguente processo reattivo con formazione di spesse<br />

stratificazioni periostali. Il pus può farsi strada anche all’esterno e fistolizzare.<br />

L’epifisi viene spesso risparmiata (soprattutto negli adolescenti) dal processo infettivo in quanto la<br />

cartilagine di coniugazione, che sta fra metafisi e epifisi, può fare da barriera.<br />

DIAGNOSI<br />

Inizialmente il ragazzino riferisce dolore in sede metafisaria delle ossa lunghe, impotenza<br />

funzionale dell’arto, senza essere caduto o avere ricevuto colpi, quindi inizialmente si pensa ai<br />

dolori dell’accrescimento. In questo caso, però, il dolore è persistente, e compare febbre (il torace è<br />

pulito, la gola non è arrossata). Si decide per una radiografia e per gli esami del sangue:<br />

ÿ Aumentano i leucociti neutrofili, aumentano gli indici infiammatori. Vi può essere in un<br />

secondo tempo adenopatia satellite.<br />

ÿ Quadro radiologico:<br />

o I primi 8-10 giorni assenza di segni radiografici<br />

o Alla terza settimana — aree di osteolisi in regione metafisaria con iniziale reazione<br />

periostale<br />

o Alla terza, quarta settimana — fase di cronicizzazione con aree di sclerosi (corticali e<br />

endostali)- sequestri, aumento delle aree di osteolisi circostanti i sequestri e<br />

ispessimento periostale in strati sovrapposti<br />

Diagnosi differenziale: sarcoma di Ewing<br />

TRATTAMENTO<br />

PRIMA FASE-Immobilizzazione + antibioticoterapia. Spesso, soprattutto nei ragazzini, questa<br />

prima fase è sufficiente, se la zona è ben vascolarizzata, e l’intervento è precoce e adeguato<br />

SECONDA FASE-Se la lesione è in una fase tardiva, con una raccolta ascessuale più o meno<br />

localizzata, è necessaria l’Incisione chirurgica per drenaggio + sequestrectomia<br />

OSTEOMIELITE ACUTA ESOGENA - POST-TRAUMATICA<br />

E’ secondaria a fratture esposte (dove l’intervento i riduzione non è immediato) o a interventi<br />

chirurgici. (dove la sterilità era un po’ carente),o a ferite (dove il tessuto osseo è rimasto esposto ai<br />

batteri.) In questo caso la localizzazione sarà nel luogo specifico della lesione, anche se le porzioni<br />

tibiale e tibio tarsica, sono quelle più facilmente esposte, perche non coperte da importante tessuto<br />

muscolare.<br />

Quindi, nell’adulto l’anamnesi è importantissima per fera diagnosi.<br />

Serie di diapositive proiettate dalla dott. Noli:<br />

ÿ Un altro esempio è l’osteomielite post impianto protesico (es endoprotesi per frattura del<br />

collo del femore), in pazienti defedati.<br />

ÿ Paziente con TBC a provocato una spondilite a livello delle vertebre toraciche (forma rara)<br />

Gli agenti eziologici possono essere vari (batteri Gram+ , ma sopratutto Gram -)

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