Periodico dell'Unasca - Poste Italiane SpA - Il Tergicristallo
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imprese investirono 3 milioni di euro,<br />
(6 miliardi di lire) per fare una targa<br />
prova ogni anno, un vero fallimento!<br />
Nel frattempo, lo stesso Governo, inspiegabilmente,<br />
non dette attuazione<br />
alla libera produzione delle targhe<br />
per ciclomotori malgrado i due rami<br />
del Parlamento ancora unanimemente<br />
avessero respinto l’emendamento<br />
del Poligrafi co per eliminare tale<br />
possibilità. E gli italiani continuano<br />
a pagare una targa 40 euro quando<br />
in tutto il mondo, dove non esiste<br />
alcun monopolio, le targhe costano<br />
massimo 12/15 euro. Audizioni ed interrogazioni<br />
parlamentari, disservizi<br />
pesanti del Poligrafi co come appare<br />
sempre più spesso sulle riviste specializzate<br />
eppure tutto tace”.<br />
Ha quindi ribadito il malessere “a<br />
fronte di questo vivere quotidiano,<br />
che dura ormai da troppi anni. Certo<br />
la crisi generale, il mercato dell’auto<br />
insieme alla crisi dell’autotrasporto<br />
stanno mettendo in ginocchio pure il<br />
nostro settore. Ma noi già siamo fuori<br />
mercato a causa del sistema nel quale<br />
siamo costretti ad operare, i cui costi<br />
si sommano a quelli di gestione e<br />
a quelli imposti dagli studi di settore.<br />
Non riusciamo più a sopravvivere. Ci<br />
sta uscire dal mercato per incapacità<br />
o per illegalità, non ci sta bene esser<br />
fuori perché si deve mantenere in<br />
piedi l’attuale sistema. Certo, grazie<br />
a noi il servizio pubblico è effi ciente<br />
a costo zero, ma questo stato di cose<br />
continua a rappresentare una fortissima<br />
quanto inutile onerosità sprechi<br />
per oltre 150 milioni di euro l’anno)<br />
per il Cittadino e per lo Stato”.<br />
Pignoloni ha citato poi un altro passo<br />
della relazione della Commissione<br />
Tecnica: “Esiste un problema che<br />
rappresenta però anche un’importante<br />
opportunità sulla strada della<br />
razionalizzazione organizzativa e del<br />
risparmio, permanente in quanto<br />
strutturale, di risorse pubbliche”. E ha<br />
così continuato: “Noi diciamo che si<br />
aggiungono risparmi consistenti anche<br />
per gli Utenti e il ritorno di competitività<br />
del servizio privato”.<br />
<strong>Il</strong> Segretario Nazionale Studi ha con-<br />
cluso: “Da più parti, da tempo, è forte<br />
la richiesta di liberare energie positive...<br />
di avviare un percorso riformatore...<br />
di guardare avanti senza paura...<br />
grazie all’apporto di tutte le realtà,<br />
ognuno facendo la sua parte. “Sono<br />
ormai 16 anni che diamo il nostro<br />
piccolo ma signifi cativo contributo.<br />
E siamo fermamente intenzionati a<br />
continuare a farlo, ad andare fi no in<br />
fondo!”.<br />
Dott. Bartolomeo Giachino<br />
Sottosegretario Ministero<br />
Infrastrutture e Trasporti<br />
“La relazione di Pignoloni ci fa trovare<br />
di fronte a una montagna di problemi<br />
non indiff erente”. Lo ha aff ermato<br />
il Dott. Bartolomeo Giachino, dopo<br />
aver constatato la foltissima, importante<br />
e autorevole partecipazione<br />
al Convegno. “Noi è da sei mesi che<br />
siamo al Governo – ha puntualizzato<br />
il Sottosegretario al Ministero delle<br />
Infrastrutture e Trasporti - e ci siamo<br />
trovati un’emergenza dopo l’altra.<br />
Dobbiamo ringraziare Tremonti e<br />
Berlusconi che si sono accorti immediatamente<br />
che la Finanziaria approvata<br />
nel dicembre del 2007 prevedeva<br />
per quest’anno una crescita<br />
dell’1,5 per cento e quindi era impostata<br />
con delle spese in crescita in ordine<br />
a questa previsione”. “Stupendo<br />
l’Europa – ha fatto notare Giachino -,<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
a giugno Tremonti prepara la manovra<br />
triennale che sistema i conti e ci<br />
mette nelle condizioni di aff rontare<br />
la crisi economica globale più grave<br />
dal ‘29 in condizioni di relativa sicurezza”.<br />
“Aver fatto questa manovra – ha continuato<br />
- oggi ci pone in condizioni di<br />
relativa tranquillità nel discutere del<br />
rilancio del Paese insieme a voi, insieme<br />
a tutte le categorie. E questa credibilità<br />
che ci siamo conquistati ha<br />
consentito al mio Ministro di fi rmare<br />
un mese fa in Europa un prestito con<br />
la Banca Europea degli Investimenti<br />
del valore di 15 miliardi che ci saranno<br />
molto utili per realizzare le infrastrutture<br />
di trasporto che non abbiamo<br />
realizzato negli ultimi 15 anni”.<br />
<strong>Il</strong> Sottosegretario ha quindi precisato<br />
che si sono dovute aff rontare alcune<br />
emergenze e che probabilmente si è<br />
dato meno spazio, di quanto avrebbero<br />
meritato, ad altri problemi. “Ci<br />
troviamo in questa condizione – ha<br />
Sottosegretario Giachino:<br />
“È convinzione<br />
del Governo e del<br />
Parlamento che il<br />
rapporto quotidiano con<br />
le categorie produttive,<br />
a partire dalla vostra, è<br />
fondamentale”.<br />
detto - grazie a due errori tragici sulla<br />
politica energetica e sulla politica<br />
delle infrastrutture compiuti da quelli<br />
che volevano il non nucleare e il no<br />
alle infrastrutture: questi due errori<br />
ci costano oltre due punti di Prodotto<br />
interno lordo l’anno. Soprattutto,<br />
ci hanno tolto le risorse con le quali<br />
noi oggi dovremmo programmare il<br />
rilancio della nostra economia”.<br />
Giachino ribadisce l’assoluta esigenza<br />
di tornare a crescere almeno di<br />
due punti l’anno per poter risolvere<br />
tutti i problemi sociali e infrastrutturali.<br />
“La manovra di quest’estate – ha<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
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