Periodico dell'Unasca - Poste Italiane SpA - Il Tergicristallo

tare -, c’entra la battaglia sul federalismo
fi scale. Se andiamo a responsabilizzare
le amministrazioni partendo
dal basso dove è possibile riscontrare
l’effi cacia e l’effi cienza di un’azione
amministrativa rispetto a quanto è
il sacrifi cio personale o aziendale o
familiare di ciascuno per ottenere
un servizio che sia degno di questo
nome. Ma che cos’altro è il federalismo
fi scale se non esattamente, semplifi
cando al massimo, quello che ho
appena fi nito di dire?”.
L’on. La Loggia ha concluso aff ermando
che per superare le diffi coltà in cui
ci troviamo “da questo momento in
poi ciascuna delle nostre azioni volte
a garanzia della nostra vita, della
nostra attività imprenditoriale, della
nostra azienda, del nostro futuro, del
futuro dei nostri fi gli” dovrà essere
intrapresa seguendo “un disegno
unitario, senza contrapposizioni meramente
ideologiche o strumentali”.
On. Gaspare Giudice
Vice Presidente Commissione
Bilancio, Tesoro e Programmazione
“Vorrei affi dare a questa sala alcune
rifl essioni che non possono che tenere
conto, evidentemente, del ruolo
che ormai da dodici anni io porto
all’interno della Camera dei Deputati,
essendo sempre stato in Commissio-
ne Bilancio ed occupandomi sempre
di problemi fi nanziari”. È quanto ha
aff ermato l’on. Gaspare Giudice, introducendo
il suo intervento.
Analizzando a sua volta la crisi fi nanziaria
in atto, il relatore ha ritenuto
che questa sia la conseguenza di
una crisi di sistema, sfociata in una
crisi di carattere economico: “Credo
che la crisi di sistema parta da questo
elemento essenziale: diventare
migliori. Diventare migliori signifi ca
una politica più forte, una politica
capace di decidere, una politica che
sia in grado di fare delle scelte precise.
L’amico Forneris diceva oggi che
non si vuole colpevolizzare nessuno.
Non sono d’accordo. Io credo che invece
oggi dobbiamo avere anche il
coraggio di comprendere che forse è
il caso di cominciare a guardarci e a
colpevolizzare qualcuno. L’amico on.
Meta mi perdonerà, ma quando si fa
un decreto di liberalizzazione in un
Ministero dello Sviluppo Economico,
senza nemmeno consultare il Ministero
dei Trasporti, si fa attraverso
decreto legge, quindi assolutamente
operativo nel momento in cui entra
in vigore, e poi si ha la tracotanza di
non fare neppure i regolamenti. Credo
che le responsabilità vadano individuate,
dichiarate e denunciate.
Per quanto riguarda la liberalizzazione,
il Vicepresidente della Commissione
Bilancio, Tesoro e Programmazione
aff erma che questa ha un
signifi cato solo se ha “una ricaduta
nelle tasche del cittadino. Se si liberalizza
l’apertura dei bar, il costo del
caff è diminuisce e probabilmente
ne prenderemmo qualcuno in più”.
Se si liberalizzano le autoscuole, poiché
il numero delle patenti rimane
invariato verranno pagate di meno
con “l’unico risultato – ha detto - che
darò le patenti male e peggiorerò la
situazione”.
L’on. Giudice ha manifestato poi anche
una sua preoccupazione riguardo
la politica e ha ricordato quando,
in occasione della liberalizzazione,
discusse per ore insieme all’on. Moffa:
“Iniziammo addirittura nell’aula di
CONGRESSO NAZIONALE
Montecitorio un’azione direi proprio
di contrasto sui nostri emendamenti
che volevano la soppressione di
queste norme”. Ha quindi palesato
l’impressione che “quando cambia la
maggioranza, quello che l’opposizione
prima combatteva e la maggioranza
difendeva è quello che prima
la maggioranza difendeva e ora combatte.
Come se fosse un gioco delle
parti dei ruoli e non un gioco delle
parti del merito”.
“Se noi del Centrodestra – ha continuato
il Vicepresidente della Commissione
Bilancio - non abbiamo
On. Gaspare Giudice:
“Diventare migliori
signifi ca una politica più
forte, una politica capace
di decidere, una politica
che sia in grado di fare
delle scelte precise.”
compreso, non abbiamo capito, non
abbiamo assolutamente giustifi cato
questo tipo di cose, non c’è da studiare
intorno, c’è solo da cancellare.
Perché la politica che oggi sta dando
dei segnali positivi e che purtroppo
ha dato dei segnali negativi nei due
anni precedenti è la capacità di decidere.
Io ricordo, ve lo dico con grande
aff etto anche perché io sono legato
a tanti colleghi della Commissione
Bilancio dell’allora maggioranza oggi
opposizione, e lo dico con il disagio
di comprendere come in quella legislatura
il vero dramma fu quello dei
multipartiti che non avevano la capacità
di trovare un momento di sintesi.
Devo dare atto al Presidente Berlusconi,
così come ne do atto anche
all’on. Veltroni, dell’avere semplifi cato
il sistema riducendo alla presenza
del Parlamento non dei 20 partiti della
vecchia legislatura ma solamente a
quattro o cinque, adesso non ricordo
se sono quattro o cinque. Ha sempli-
IL TERGICRISTALLO
DICEMBRE 2008
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