Periodico dell'Unasca - Poste Italiane SpA - Il Tergicristallo

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6 CONGRESSO NAZIONALE Mario Forneris Segretario Nazionale Autoscuole Unasca “Il Congresso è certo il momento di più alta progettualità per il futuro di un’Organizzazione e della categoria che questa rappresenta. Il nostro si celebra con cadenza triennale ¬¬per elaborare un bilancio dell’attività svolta e porla a raff ronto con il programma che ci si era dato, ma anche con i cambiamenti reali che hanno interessato nel periodo il mondo che ci circonda”. Lo ha detto il Segretario Nazionale Autoscuole, Mario Forneris, il primo dei relatori al Convegno Nazionale. “Guardando verso il futuro – ha proseguito - si passa dalla gestione del quotidiano alla visione a lungo termine, per proporre il proprio ruolo all’interno del processo evolutivo e verifi carne le caratteristiche di adeguatezza a quelle che saranno presumibilmente le prospettive della società”. Commentando la situazione attuale, Forneris ha detto che “oggi attraversiamo un momento nel quale stiamo toccando con mano quanto le previsioni sul futuro possono essere repentinamente e drammaticamente stravolte. Per fortuna si tratta di eventi assolutamente eccezionali nella storia recente, ma ciò non può costituire un’attenuante rispetto alla concreta situazione di diffi coltà che IL TERGICRISTALLO DICEMBRE 2008 colpisce il mondo produttivo e con esso le nostre imprese”. “Entro la prossima settimana – ha sottolineato - ciascuno di noi dovrà aff rontare la scadenza fi scale di versamento dell’acconto sulle imposte per l’anno 2009, su un reddito che è prevedibile non verrà consolidato, tant’è che sappiamo che il Governo lavora all’ipotesi di una riduzione della percentuale da anticipare visto il clima di recessione. In quanto piccole aziende che operano nel terziario soff riamo particolarmente di questa congiuntura negativa, in assenza per altro di qualsiasi forma di ammortizzatore sociale. Ma a noi, abituati a camminare con le nostre gambe, può bastare anche solo l’attenzione necessaria per dare dignità e rispetto al nostro lavoro”. Tuttavia, il Segretario Nazionale Autoscuole si è detto ottimista perché “si può cogliere nell’attuale situazione di crisi anche un profi lo positivo, infatti si rimettono in discussione i modelli e si ricomincia a costruire partendo dalla classica tabula rasa, ma con il valore aggiunto, nel bene e nel male, dell’esperienza maturata”. Secondo Forneris, queste sono le premesse che illustrano lo scenario in cui si inserisce il progetto per il domani. “Il ruolo futuro – ha spiegato - che noi riteniamo di proporre per dare alle autoscuole una veste moderna, europea e affi dabile, si inserisce in un modello di organizzazione sociale liberista ma al tempo stesso suffi - cientemente regolata e garantita. Un sistema nel quale lo Stato dà fi ducia al cittadino, anche quando svolge attività d’impresa, ma attiva strumenti effi caci di vigilanza e di garanzia delle sanzioni che sono, nel loro insieme, gli elementi di massima difesa e protezione per chi opera correttamente. Per chi, avendo condiviso le regole del gioco, off re un prezioso contributo alle Istituzioni e alla Collettività”. “A queste condizioni – ha continuato - ogni competenza attribuita ai soggetti privati non può che accrescere la soddisfazione di chi ne benefi cia e di chi l’ha delegata, infatti è ormai ampiamente dimostrato che, per varie ragioni, è meglio che i compiti operativi esulino dall’attività dei soggetti pubblici ma siano viceversa svolti da soggetti strutturati per offrire il migliore servizio con il minore costo possibile per la collettività. Le Istituzioni possono più profi cuamente impegnarsi nelle operazioni di organizzazione, vigilanza e repressione, avendo a disposizione risorse umane altamente qualifi cate che, con la loro azione di controllo, impongano elevata professionalità ai soggetti controllati”. Mario Forneris: “Vogliamo essere a fi anco delle Istituzioni nel mettere in campo ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefi ssi, così come per emarginare ed escludere chi non rema nella stessa direzione”. “Possiamo infatti constatare – ha dedotto - che la messa in opera di attività o servizi svolti da imprese che lavorano in sinergia con le Istituzioni sviluppa un’apprezzabile crescita della qualifi cazione professionale di chi le svolge, che si traduce in miglioramento della qualità del servizio e, conseguentemente, del ‘prodotto’”. Mario Fornerisi ha puntualizzato poi che “tutto ciò può avvenire solo se si ha chiarezza di ruolo, di competenze, di obiettivi. Questi elementi sono il necessario supporto per aff rontare il rischio d’impresa ossia per programmare gli investimenti, sia economici che culturali, necessari per assolvere a una precisa funzione. Se invece il sistema è dubbio, se i controlli sono insuffi cienti o ineffi caci, allora si penalizza principalmente chi le regole le vuole rispettare, a tutto vantaggio di coloro che approfi ttano delle
maglie larghe del sistema, che lavorano sul fi lo della regolarità e che, per queste ragioni, possono proporsi a condizioni impossibili a chi non accetta compromessi o ambiguità”. Sulla mancate disposizioni, attese già da 18 mesi, che regolano il provvedimento di liberalizzazione che le autoscuole hanno subìto nel 2007 in nome della concorrenza e del libero mercato, Forneris si è detto preoccupato per la mancanza di certezze sul corretto esercizio dell’attività e sulla sussistenza del rispetto delle regole nella competizione. “Questo - ha aff ermato - è un esempio eclatante di pesante carenza delle condizioni indispensabili sopra richiamate per una razionale e coerente pianifi cazione delle nostre attività. Il fatto che a distanza di un periodo di tempo così prolungato questi decreti non abbiano ancora visto la luce ha lasciato libero spazio a chi non considera il nostro un servizio di pubblica utilità, ma opera con i criteri e secondo i valori applicabili a una qualunque impresa commerciale”. Il Segretario Nazionale ha fatto notare che “gli Associati sono stati spesso mortifi cati dalle scelte, o dalle non scelte, delle Amministrazioni Provinciali che, giustifi cate dall’assenza di riferimenti, hanno dato ampia interpretazione alla Legge nell’applicazione della stessa, facendo sì che quanto veniva negato da una certa Provincia venisse invece concesso da un’altra. Il tutto in perfetta buona fede e con l’intento di venire incontro alle esigenze dell’utenza, ma con eff etti micidiali per la categoria. Analogamente è stata mortifi cata la funzione del Legislatore che, in fase di conversione del Decreto Legge, ha introdotto requisiti e condizioni di salvaguardia del primario interesse della sicurezza stradale, ampiamente disattesi per via della perdurante mancanza delle norme interpretative”. “Si pensi al fatto che - ha portato ad esempio Forneris - la legge ha disposto per i docenti delle autoscuole un percorso formativo di accesso all’abilitazione e un programma di aggiornamento periodico. La mancata emanazione del corrispondente decreto di attuazione fa sì che questo tassello di nuova qualifi cazione professionale, di chi è deputato ad educare le nuove generazioni di conducenti, esista solo sulla carta. Ripeto, da diciotto mesi”. E ha continuato: “Non solo! Il ritardo ha prodotto l’ulteriore eff etto negativo di bloccare gli esami di abilitazione, mettendo in seria diffi coltà numerose autoscuole che non riescono più a reperire collaboratori oppure che non riescono a completare il passaggio generazionale nella gestione dell’attività, spesso tra l’altro obbligato, perché i fi gli non hanno e non possono attualmente conseguire i titoli per subentrare”. Forneris ha voluto cogliere l’occasione del Convegno per sollecitare le Istituzioni presenti “a dare il loro massimo contributo per la defi nizione, quanto più rapida possibile, dell’iter di pubblicazione dei tre provvedimenti: decreto per la formazione degli insegnanti e istruttori, decreto per l’avvio dell’attività di autoscuola, regolamento per l’esercizio della stessa attività. Ho voluto elencarli per rimarcare quanto siamo scoperti in questo momento su ogni fronte”. Riprendendo l’iniziale programma per il futuro della categoria, il Segretario Nazionale si è posto alcune domande: “Che cosa ci si aspetta per il futuro dalle autoscuole? Si vuole che mantengano il tradizionale ruolo, che continuino ad essere il punto di riferimento per quel milione circa di cittadini che ogni anno si rivolgono ad esse per ricevere formazione ed educazione utile ad aff rontare la circolazio- I partecipanti al Convegno Nazionale “Riforma del Codice della Strada: obiettivo sicurezza fi sica e giuridica nella circolazione dei veicoli” Saluto: Ing. Vincenzo Cannatella Presidente Unasca Relatori (in ordine di intervento): Mario Forneris Segretario Nazionale Autoscuole Ottorino Pignoloni Segretario Nazionale Studi Dott. Bartolomeo Giachino Sottosegretario Ministero Infrastrutture e Trasporti On. Mario Valducci Pres. Comm. Trasporti, Poste e Telecomunicazioni On. Enrico La Loggia Vice Presidente gruppo PdL On. Gaspare Giudice Vicepres. Comm. Bilancio, Tesoro e Programmazione Sen. Angelo Maria Cicolani Commissione Lavori Pubblici, Comunicazioni On. Michele Pompeo Meta Comm. Trasporti, Poste e Telecomunicazioni Sen. Roberto Mura Commissione Lavori Pubblici, Comunicazioni On. Silvano Moff a Comm. Trasporti, Poste e Telecomunicazioni
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