Periodico dell'Unasca - Poste Italiane SpA - Il Tergicristallo

pre tenendo in debito conto la realtà
delle Agenzie di pratiche auto, le loro
funzioni e gli ambiti di collaborazione
operativa che queste possono
utilmente attivare”.
Ha concluso la sua relazione riaff ermando
la necessità di “una convinta
azione di confronto per aprire una
stagione più profi cua di dialogo, per
superare insieme i problemi e le diffi
coltà del settore nell’interesse primario
dei cittadini e per individuare
soluzioni nuove e più avanzate che,
nel valorizzare le professionalità di
tutti, rispettino i ruoli, le competenze
e diverse attribuzioni di ciascuno degli
attori coinvolti”.
Il sen. Mura ha salutato i partecipanti
assicurando la sua massima attenzione,
disponibilità e impegno.
On. Silvano Moff a
Commissione Trasporti, Poste e
Telecomunicazioni
Dopo aver ringraziato la Dirigenza
dell’Unasca per l’invito, l’on. Moff a ha
aperto il suo intervento esprimendo
la consapevolezza della responsabilità
attribuitagli rispetto a una serie
di questioni che richiedono “grande
accortezza, grande misura e soprattutto
un livello di partecipazione
che faccia fi nalmente piazza pulita
di ogni approccio demagogico a un
problema così complicato e com-
plesso” come quello della sicurezza e
dell’interazione tra sistema pubblico
e sistema privato.
Il primo argomento preso in esame
dal Commissione Trasporti, Poste e
Telecomunicazioni è stato la liberalizzazione
del settore le cui conseguenze
negative, già individuate,
“non potevano che procurare i guasti
che oggi avete denunciato” ha commentato.
“Quando si avvia un processo di trasformazione
importante – ha chiarito
-, quale la riforma che vi ha interessato,
a volte si ha la presunzione che
basta un articolato di legge per modifi
care sic et simpliciter un quadro di
riferimento e mettere in moto un processo
di trasformazione epocale che
migliora le situazioni delle singole
aziende e risponde anche a problemi
di semplifi cazione complessiva. Una
delle cattive abitudini che abbiamo
nel nostro Paese, soprattutto sotto il
profi lo della sfera legislativa, è quella
di immaginare che si facciano le riforme
partendo dal tetto piuttosto che
dalle fondamenta”.
Moff a si è detto perciò assolutamente
convinto che occorra una riforma
di sistema: “Avremmo dovuto fare
prima la riforma di sistema e poi la
liberalizzazione”.
Secondo il parlamentare, c’è la necessità
di norme regolamentari
chiare e semplici per una spinta di
qualifi cazione del settore. “Uno degli
argomenti che è stato fortemente
al centro del dibatto della quindicesima
legislatura – ha continuato -,
della legislatura scorsa, era proprio
il tema della formazione che pure è
fondamentale se vogliamo in qualche
modo dare una risposta a ciò
che ci chiede l’Europa, non da oggi,
in vista del 2010 che ormai è arrivato
e che riguarda un dato percentuale
che dovremmo raggiungere nell’abbattimento
dell’incidentalità. Ma nello
stesso tempo ci dice però che se
il 70-75% degli incidenti avvengono
a causa di irresponsabilità in capo al
conducente, c’è un problema di formazione
e di formazione costante
CONGRESSO NAZIONALE
rispetto al quale noi dobbiamo mettere
in campo delle energie nuove,
delle intelligenze nuove e delle capacità
professionali nuove”.
E, rivolgendosi ai presenti: “Io dico
con grande franchezza che chi opera
nel settore della formazione sta qui
davanti a me! E allora è qui che bisogna
insistere per costruire un sistema
professionale che sia all’altezza della
sfi da e che ci consenta veramente di
fare quel salto di qualità importante
consentendo a voi di essere un elemento,
come dire, ineliminabile nella
costruzione di quella formazione
fondamentale che riguarda il conducente.
On. Silvano Moff a:
“Una delle cattive
abitudini che abbiamo
nel nostro Paese,
soprattutto sotto il profi lo
della sfera legislativa, è
quella di immaginare
che si facciano le riforme
partendo dal tetto
piuttosto che dalle
fondamenta. Avremmo
dovuto fare prima la
riforma di sistema e poi la
liberalizzazione”.
Vi debbo ringraziare anche perché
lavorando a questa proposta di legge
che mi auguro possa trovare il
consenso di tutti perché intorno a
questi temi siamo sempre riusciti a
trovare un minimo comune denominatore.
Non so in passato, ma almeno
nell’ultima legislatura, dopo un’indagine
ad ampio campo su quelli che
erano i temi della sicurezza stradale,
siamo riusciti perlomeno a trovare
una sintesi comune in un documento
fi nale, dove si sono tracciate delle
linee, il risultato anche del confronto
che avemmo con voi. E io vi ringrazio
perché già siete stati tempestivi, mi
avete già mandato alcuni correttivi
IL TERGICRISTALLO
DICEMBRE 2008
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