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IN UMILE SERVIZIO DA MeStre “VILLA SALUS”, ALL’ALteZZA DeI teMPI La Sanità è in continua evoluzione e il nostro Ospedale ne segue costantemente le direttive. Questa realtà è stata positivamente riconosciuta dall’ispezione regionale (Arss = Agenzia Regionale Servizi Sanitari), che, nei giorni 23, 24, 25 giugno ha sostato in Villa Salus, svolgendo un lavoro meticoloso e capillare in ogni settore. Al termine, la Commissione ha positivamente apprezzato il lavoro fatto e darà indicazioni alla Regione affinché possa essere dichiarato accreditato. Iniziata con l’assemblea generale aperta dal saluto di Sr. Giuseppina Vitale, l’ispezione è terminata con la seconda assemblea generale durante la quale la Presidente di Commissione ha avuto parole di encomio, dicendo fra l’altro: «E’ una bella struttura, sana e solida…». Ha proseguito notando che i risultati, verificati nei vari settori e rilevati durante l’ispezione, non sono dovuti ad un lavoro affrettato in vista dell’accreditamento, ma al sistema con il quale le Direzioni e tutto il Personale - sanitario, amministrativo, religioso - hanno sempre lavorato. Il motore è stato senz’altro la collaborazione fra le tre Direzioni - Direttore Sanitario Dott. Massimo Forte, Direttore Amministrativo Dott. Mauro Vitacca, e Dott. ssa Luisa Conzut Responsabile del Personale infermieristico -. Infatti, collaborando con la Direzione Generale, in questi anni si sono dedicati con intelligenza e competenza, con impegno e disinteresse, alla gestione dell’Ospedale, seguiti dall’impegno di tutto il Personale. A conclusione del lungo cammino per l’ottenimento dell’accreditamento e per esprimere il proprio compiacimento a tutti, la Direzione ha organizzato per questa sera un rinfresco e un momento di festa, invitando i dipendenti e le loro famiglie presso il parco dell’Ospedale. N.B. “Accreditamento” è un processo formale attraverso il quale un ente pubblico (in questo caso la Regione Veneto) riconosce ed attesta che una istituzione (in questo caso l’Ospedale Villa Salus) abbia il possesso di requisiti previsti dagli standard nazionali/regionali per gli erogatori di prestazioni sanitarie per conto del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale. 14 Ciò non toglie la dizione di “Ospedale classificato”, ma completata così: “Ospedale classificato – accreditato - che consolida il rapporto con il Servizio Sanitario, permettendo all’Ospedale di accedere ad ulteriori attività di tipo assistenziale. Sr. M. Consiglia Agostini CAMPODOLCINO, 17 AgOStO 2010 UNA SPLeNDIDA SOrPreSA A VILLA gIOIOSA! Con uno stupore che non ha confini, è stata realizzata una cappellina, dedicata a Maria Madre delle grazie, proprio nello spazio adibito, per anni, alla raccolta dei rifiuti. Sr Elsa, da tempo, voleva dare un tocco mariano al cortile di Villa Gioiosa, collocandovi una statua di Maria in una posizione tale da renderla visibile a chi passava per strada. Invece la Madonna non la pensava così! Voleva proprio essere posta sulla strada in modo che tutti potessero sostare per pregare.…Che coincidenza!!!…Mentre la suora chiudeva il cancelletto del cortile, una villeggiante le chiese:- Lì dentro mettete la Madonna? – La risposta fu no, perchè il pensiero era di metterla nel cortile! La signora ritornò con la stessa domanda, aggiungendo: “Se mettete la Madonna lì dentro, vedrà quanta gente si fermerà a pregare….Ci pensiamo noi: io e mio marito a costruire la cappellina. Anita e Guido iniziarono il lavoro anche con altre persone a noi sconosciute, e, con un tocco bello e raggiante della pittrice, la cappellina fu completata.
MILANO: UNDICI ANNI IN VIA VASArI rICOrDI DI SCUOLA Era il settembre del 1991. Iniziavo l’asilo e cominciavo un percorso nell’Istituto di via Vasari 16 a Milano, che sarebbe proseguito fino al 2002, anno in cui ho iniziato il liceo. Ma il mio legame con la scuola e in particolar modo con la mia maestra delle elementari, non si è certo concluso con l’esame di terza media. Quel luogo dove ho trascorso gran parte dell’infanzia, ha lasciato delle impronte profonde nella mia vita. Ho il ricordo preciso di tante persone che mi hanno accompagnato non solo nel percorso scolastico, ma -quel che più conta- mi hanno insegnato a vivere, abituandomi fin da piccola ad avere dei particolari valori. Mi sono da poco laureata in Lettere, ma non dimentico quello che mi è stato trasmesso in quegli anni. Oggi cerco di portare questo tesoro all’esterno e donarlo a tutti i bambini che seguo e che ho seguito nel volontariato e non solo. Nei cinque anni delle elementari ho imparato ad amare la lettura. Al mattino la campanella suonava alle otto e mezza, ma io e i miei compagni facevamo a gara a chi arriva- va primo in classe dove la suora ci aspettava. E lì leggevamo e leggevamo. Abbiamo preso confidenza con i libri in questo modo e leggere diventò qualcosa di piacevole. Aspettavamo così in silenzio il momento della preghiera, momento di riflessione collettivo, mai scontato e mai rovinato dall’abitudine. Ogni mattina una classe di venti bambini affidava a Dio i propri pensieri e le proprie domande e pregava per la famiglia, per gli amici, per i bambini in guerra e per quelli poveri. Spesso la preghiera rimaneva aperta: allora ogni nostro gesto nella giornata si faceva preghiera (o almeno ci provavamo). E’ proprio in momenti come questi che ho imparato a conoscere il prossi- UNA SPLeNDIDA SOrPreSA A VILLA gIOIOSA! L’inaugurazione è stata la sera di martedì 17 agosto. La fiaccolata è partita dalla parrocchia, insieme a un numero veramente strepitoso di gente, guidata dal parroco don Bruno che ha iniziato con la preghiera: “Sotto la tua protezione” , supplica non concordata tra sr Elsa e don Bruno, e che suor Elsa aveva fatto stampare sul retro della foto, all’insaputa l’uno dell’altra. La commozione tra le persone è tuttora palpabile e la cappellina è già luogo dove la Madonna ascolta, esorta, consola, dà speranza. Alla fiaccolata è seguito un rinfresco nel cortile; mo, vicino e lontano. Parlavamo frequentemente dell’Africa e della missione in Swatziland, dei nostri coetanei meno fortunati e per loro riponevamo i nostri risparmi nel salvadanaio al centro della classe. Passavo molte ore a scuola, anche alle medie. non si capisce bene chi l’abbia preparato! Non è mancato niente di quanto necessario: fari illuminanti, microfoni, nastri tremuli, fiocchi gentili e fiori profumati. Non è mancato neppure il vin-brulè fatto nella cucina della villa e la lotteria. Ancora lo stupore è nel nostro cuore e nella nostra mente, e continuiamo a ripetere: “Ma che faccia avranno i volontari e le persone che hanno fermamente voluto che la Madonna sia una presenza materna per la gente del posto e per tanti villeggianti? le suore di Campodolcino 15 ANNO XXXI N° 3 - 2010 Le ore di lezione si intersecavano con quelle dedicate al gioco, alla preparazione delle recite, delle mostre, dei cartelloni, dei corsi di pianoforte pomeridiani e del dialogo coi compagni e con le insegnanti. Ho avuto esperienza di quello che adesso è il mio ideale di scuola: una scuola che si presenta come strumento di crescita sotto ogni profilo, in cui gli adulti sono delle guide da seguire; una scuola che non deve essere vissuta come luogo di verifica e di valutazione, in cui non è importante essere migliori del proprio compagno; una scuola come quella di don Lorenzo Milani a Barbiana. Chiara Cenati
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