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La notte degli Oscar (p.24)<br />
Assegnati gli oscar. Vince Argo,<br />
Premiato anche Ben Affleck. Per le<br />
donne spunta Jennifer Lawrence,<br />
Premio anche a Tarantino<br />
Oscar Blanca (p.26)<br />
Il famoso architetto catalano sbarca a<br />
Napoli e ci spiega cosa sa fare o meno<br />
un architetto nel trasformare gli spazi<br />
in opere d’arte<br />
Quale è <strong>il</strong> vero<br />
futuro per<br />
l’informazione?<br />
Lucio Dalla (p.36)<br />
A settanta anni dalla sua nascita , e ad<br />
uno dalla sua improvvisa scomparsa Un<br />
viaggio musicale alla ricerca della vera<br />
essenza del grande maestro bolognese.<br />
Interviene <strong>il</strong> Presidente Enzo Iacopino in merito a<br />
come l’editoria attuale debba avvicinarsi ai giovani<br />
di Simona Ammendola<br />
malsana: pochi sono i giovani<br />
Giornalista<br />
che cercano un confronto tra le<br />
V<br />
varie notizie riportate per veri-<br />
a via via scemando sempre ficarne la credib<strong>il</strong>ità. Da qui un<br />
di più, <strong>il</strong> numero di giovani interminab<strong>il</strong>e giro di false in-<br />
che si approcciano con informazioni talvolta più dannose<br />
teresse e quotidianità al mondo della disinformazione stessa.<br />
giornalistico e di conseguenza A riguardo di quanto detto, è in-<br />
agli scenari della notizia. Ma tervenuto Enzo Iacopino, Presi-<br />
di chi sono le colpe di questo dente del Consiglio nazionale<br />
fenomeno? Sebbene si è abit- dell’Ordine dei giornalisti.<br />
uati a guardare sempre i giovani<br />
quali indifferenti e disinteressati, Quali sono, secondo Lei, le<br />
talvolta la colpa è della notizia cause di un così esiguo nume-<br />
stessa. Specialmente quando ro di giovani che si informano<br />
questa risulta essere poco dell’attualità che li circonda?<br />
fluida e dinamica, e raramente “Non sono convinto – spiega <strong>il</strong><br />
propensa a suscitare l’interesse Presidente - che i giovani non si<br />
giovan<strong>il</strong>e. E la conferma, di informino. E’ una comoda lettu-<br />
quanto detto, ci è data proprio ra di noi. Sono diversi i canali dai<br />
dall’evoluzione che <strong>il</strong> mondo quali attingono le informazioni.<br />
dell’informazione ha subito Il web, ad esempio, è un veicolo<br />
tramite <strong>il</strong> web. Internet infatti ha formidab<strong>il</strong>e che contiene anco-<br />
stravolto tempi e modalità per la ra troppi pericoli. Non ipotizzo,<br />
diffusione della notizia - prima sia chiaro, bavagli, ma qualche<br />
lunghi e ardui - ed ora rapidi e regola occorre. Basti pensare<br />
semplificati. Basta un semplice – continua Iacopino- che una<br />
“clic” e una qualsiasi notizia può notizia inserita nel web fa <strong>il</strong> giro<br />
arrivare agl’angoli più disparati del mondo in pochi attimi e<br />
del mondo. E’ anche vero, però, raggiunge potenzialmente m<strong>il</strong>-<br />
che spesso le notizie trasmesse ioni di persone. Se quella noti-<br />
in rete hanno un grado di atzia è falsa o sbagliata, la rettifica<br />
tendib<strong>il</strong>ità non sempre elevato. (ammesso venga fatta) arriverà<br />
E ciò comporta un’informazione a conoscenza di quanti avevano<br />
avuto la prima informazione? E’<br />
solo un esempio, per spiegarmi<br />
meglio e far capire che si possono<br />
rivendicare con maggior<br />
forza i diritti, se si è disposti ad<br />
onorare doveri”.<br />
Come potrebbe modificarsi<br />
l’informazione per far sì che i<br />
giovani possano avvicinarsi<br />
con maggiore attenzione ad<br />
essa?<br />
“Francamente non ho una ricetta.<br />
Posso partecipare con uno<br />
stato d’animo, ovvero la mia<br />
insoddisfazione per come viene<br />
fatta l’informazione oggi. La<br />
vita non può essere solo gossip<br />
(quello che io chiamo <strong>il</strong> “guardonismo”).<br />
Dietro i luccichii,<br />
c’è la vita di ogni giorno, fatta<br />
di fatica, sofferenza, rinunce,<br />
dolore e della gioia di vivere<br />
onestamente. Forse – conclude<br />
<strong>il</strong> Presidente- dovremmo dare<br />
più spazio a questo. Se non per<br />
senso morale (sarebbe bello<br />
fosse così), per calcolo: se <strong>il</strong> vecchio<br />
modello denuncia affanni,<br />
grazie soprattutto alle degenerazioni,<br />
proviamo a sperimentare<br />
<strong>il</strong> recupero dell’attenzione<br />
per le cose con le quali i cittadini<br />
si misurano ogni giorno.”<br />
impatto» l’apertura » pag. 3<br />
Il Fondo: Dopo le elezioni,<br />
stiamo attenti alla fine<br />
dell’Italia<br />
di Giorgio Nugnes<br />
Direttore Responsab<strong>il</strong>e<br />
on abbiamo vinto anche se siamo arrivati pri-<br />
” mi”. Cosi ha commentato Bersani <strong>il</strong> risultato<br />
Ndelle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.<br />
Il PDL dal canto suo festeggia fieramente <strong>il</strong> secondo<br />
posto, proclamandosi vero vincitore a pari merito con<br />
Gr<strong>il</strong>lo. Movimento 5 stelle invece arriva terzo rispetto<br />
alle altre coalizioni, ma è <strong>il</strong> primo partito alla camera:<br />
i gr<strong>il</strong>lini festeggiano autoproclamandosi veri vincitori.<br />
Peer Steinbrueck (Spd), probab<strong>il</strong>e successore della<br />
Merkel alla cancelleria tedesca, afferma: “Esterefatto<br />
dalla vittoria in Italia di due clown”. Ma i risultati elettorali<br />
sono frutto della decisione del popolo italiano<br />
che va rispettata, ricorda puntualmente Napolitano.<br />
Una scelta quindi che merita rispetto, ma che impone<br />
un’analisi. Quasi 8 m<strong>il</strong>ioni di italiani hanno votato per<br />
Berlusconi. Ancora. Mediaset\ Mediatrade, Rubygate,<br />
M<strong>il</strong>ls sono stati di colpo cancellati. La riforma scellerata<br />
dell’istruzione di colpo dimenticata. Legge emanata<br />
da un ministero alla cui guida c’era , ricordiamolo, la<br />
Gelmini; una luminare, capace di vedere cose che gli<br />
altri non possono vedere. Di trovare perfino un tunnel<br />
che dall’Abruzzo porta al Cern di Ginevra, permettendo<br />
ai neutrini di superare la velocità della luce. Un<br />
tunnel inventato, ma che nel comunicato ufficiale<br />
allora pubblicato costava pure 45 m<strong>il</strong>ioni di euro. Ma<br />
cosa importa se tali personaggi possono condannare<br />
all’estinzione l’istruzione pubblica, vera forza motrice<br />
di un paese, privandola già dei pochi fondi e concedendone<br />
invece all’università privata. La letterina con<br />
tanto di bollettino per ricevere <strong>il</strong> risarcimento dell’Imu<br />
fa contenti tutti. E la solita promessa di un tot di m<strong>il</strong>ioni<br />
di posti di lavoro fa <strong>il</strong> resto. Ma le leggi universali<br />
anche in Italia valgono, e tutti i nodi alla fine vengono<br />
al pettine. Berlusconi infatti, oltre a non perdere <strong>il</strong> vizio<br />
di vincere, sembra non perdere neanche quello di corrompere.<br />
I pm di Napoli giovedì infatti affermano che<br />
tra <strong>il</strong> 2007 e <strong>il</strong> 2008 <strong>il</strong> Cavaliere sborsò ben 3 m<strong>il</strong>ioni di<br />
euro per portare <strong>il</strong> senatore Sergio De Gregorio dalla<br />
sua parte e dare la spallata finale al già traballante<br />
governo Prodi. Le indagini, si spera, faranno <strong>il</strong> loro<br />
corso. Salvo legittimi impedimenti. Ma a far dimenticare<br />
tutto ciò, contribuisce anche l’avversario storico,<br />
<strong>il</strong> PD. Bersani e compagnia infatti sono impegnati da<br />
almeno dieci anni a dire semplicemente di essere<br />
migliori di Berlusconi, senza attaccarlo con i fatti (che<br />
abbondano). Inoltre sono talmente tanto impegnati<br />
nel demonizzare <strong>il</strong> nemico, che non provano neanche<br />
a spiegare agli elettori perché la propria candidatura<br />
gioverebbe al paese, inneggiando semplicemente al<br />
voto ut<strong>il</strong>e in nome della vittoria finale contro <strong>il</strong> nemico,<br />
che puntualmente non arriva. Ma la storia è mutevole;<br />
e in questo percorso da eterni nemici che li ha portati<br />
alle elezioni, l’ultimo anno invece li ha visti amici. Per<br />
sostenere infatti <strong>il</strong> governo tecnico di Monti, PD e PDL<br />
si sono alleati. Riforme delle pensioni, articolo 18 archiviato,<br />
tasse e ancora tasse. Ma guai a toccare i ceti<br />
alti o addirittura la casta. Tutto in nome di una austeriy<br />
dettata dall’Europa. Ma lacrime e sangue da sole non<br />
portano alla crescita. E di questo Monti se ne è accorto<br />
solo a fine legislatura, trasformandosi improvvisamente<br />
in un novello Robin Hood (un po’ invecchiato),<br />
che voleva proseguire la propria missione da salvatore<br />
della patria ben oltre <strong>il</strong> termine della legislatura tecnica.<br />
E da tutto questo è nato <strong>il</strong> movimento 5 stelle.<br />
Ma non ieri; Gr<strong>il</strong>lo infatti incomincia la propria antipolitica<br />
da lontano. Dal primo V-day del 2007. Da qui<br />
alle elezioni del 2013 la sua strada è stata lunga e non<br />
sempre coerente. All’inizio della sua avventura Gr<strong>il</strong>lo<br />
ha infatti cercato a più riprese un dialogo con <strong>il</strong> PD, trovando<br />
sempre però la porta chiusa. E’ arrivato perfino<br />
a chiedere di iscriversi al partito per poter partecipare<br />
alle primarie e diventare segretario. Ma ovviamente la<br />
sua richiesta è stata respinta. Se quindi anche Gr<strong>il</strong>lo ad<br />
un certo punto cambia rotta, risulta molto incoerente<br />
anche l’atteggiamento delle altre parti politiche. Per<br />
sei anni Gr<strong>il</strong>lo è stato osteggiato, insultato, ironizzato.<br />
Ed ora invece viene corteggiato da tutti in nome della<br />
governab<strong>il</strong>ità. O della poltrona. Ma <strong>il</strong> Gr<strong>il</strong>lo deve continuare<br />
la sua missione, e a discapito dei suoi gr<strong>il</strong>lini<br />
che nelle interviste dell’immediato post voto avevano<br />
mostrato posizioni più morbide, lui comanda e dice no<br />
alla fiducia. Il monito di questi due anni è stato di fare<br />
attenzione a non finire come la Grecia. Ora invece bisogna<br />
stare attenti alla fine dell’Italia.