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<strong>Impatto</strong>» Primo Piano » pag. 6<br />

Elezioni Politiche<br />

2013 alla fine trionfa<br />

la paralisi<br />

Le elezioni bloccano <strong>il</strong> Governo. Si pensa di<br />

tornare alle urne, ma serve riforma elettorale.<br />

di Gioia Majna<br />

Responsab<strong>il</strong>e di politica<br />

Elezioni politiche 2013, si<br />

è votato domenica 24 febbraio<br />

e lunedì 25. Eppure<br />

non si direbbe.<br />

Sì, perchè a sette giorni<br />

dalla chiusura dei seggi,<br />

tutto si sa benchè chi ne<br />

sia uscito effettivamente<br />

vincitore. Formalmente le<br />

redini del governo spettano<br />

alla coalizione del Partito<br />

Democratico che ha raccolto<br />

una vittoria al fotofinish tra<br />

Camera e Senato. Qui, però,<br />

<strong>il</strong> leader Bersani, con soli<br />

tre senatori di scarto dal<br />

centrodestra, è ben lungi<br />

dal festeggiare e infatti ammette<br />

. Un’Italia che<br />

va in tre direzioni diverse,<br />

dove l’avversario di sempre,<br />

<strong>il</strong> PDL, e l’incognita del<br />

Movimento 5 Stelle non lasciano<br />

presagire la possib<strong>il</strong>ità<br />

che si scenda fac<strong>il</strong>mente a<br />

compromessi e si mettano<br />

in atto quei provvedimenti<br />

che sappiano rispondere<br />

alle esigenze del paese e<br />

dell’Europa. L’osc<strong>il</strong>lazione dei<br />

mercati, infatti, non ha atteso<br />

a farsi sentire. Di riflesso <strong>il</strong><br />

Presidente della Repubblica<br />

Giorgio Napolitano, che in<br />

un potenziale clima di tensione<br />

non solo nazionale,<br />

ha voluto ribadire di come al<br />

momento l’Italia non sia un<br />

paese lasciato a sè stesso, essendo<br />

<strong>il</strong> Governo Monti ancora<br />

in carica fino al nuovo<br />

insediamento previsto per <strong>il</strong><br />

15 marzo.<br />

Tra i tanti scenari possib<strong>il</strong>i<br />

a breve-medio<br />

termine che in questi<br />

giorni stanno tenendo occupati<br />

buona parte dei media<br />

e dell’informazione, aleggia<br />

su tutti l’eventualità di un<br />

ritorno alle urne. Un’ipotesi<br />

che di per sè comporterebbe<br />

un’ulteriore complicazione<br />

già in partenza, ossia la decisione<br />

di adottare o meno<br />

un nuovo sistema elettorale.<br />

Sull’attuale legge, pas-<br />

sata agli archivi come Legge<br />

n.270/2005 si sono espressi<br />

molti esponenti politici, con<br />

bocciature e giudizi negativi<br />

provenienti da più parti e addirittura<br />

da chi quella modifica<br />

l’aveva voluta, portando<br />

infine l’opinione pubblica a<br />

conoscerla come Porcellum.<br />

Formulata dall’allora ministro<br />

Roberto Calderoli, ha<br />

sostituito le precedenti leggi<br />

del c.d. Mattarellum, reintroducendo<br />

di fatto in Italia<br />

<strong>il</strong> sistema proporzionale ed<br />

abolendo i collegi uninominali.<br />

Uno dei suoi aspetti<br />

fondamentali è la presenza<br />

di liste bloccate che non<br />

permettono all’elettore di<br />

indicare preferenze per uno<br />

o più candidati che invece<br />

sono scelti in separata sede<br />

dalle segreterie di parito.<br />

Alla Camera, un cospicuo<br />

premio di maggioranza (un<br />

minimo di 340 seggi su 618)<br />

è assegnato alla coalizione<br />

che raggiunge la maggioranza<br />

relativa su base nazionale,<br />

mentre al Senato<br />

tale ripartizione avviene<br />

rispetto ai voti collezionati<br />

nelle singole regioni. Tali<br />

seggi sono distribuiti in base<br />

a delle percentuali minime<br />

– altresì dette soglie di sbarramento<br />

– che ogni partito<br />

o lista è tenuto a superare<br />

con modalità diverse: <strong>il</strong> 4%<br />

se partito singolo, <strong>il</strong> 10% se<br />

in coalizione alla Camera<br />

dei Deputati; l’8% e <strong>il</strong> 20%<br />

rispettivamente al Senato.<br />

Nello specifico, le liste collegate<br />

ad una coalizione che<br />

ha superato <strong>il</strong> tetto prescritto,<br />

partecipano se superiori<br />

al 2% alla Camera e al 3% al<br />

Senato.<br />

Appare pertanto <strong>il</strong> quadro<br />

di un proporzionale ‘impuro’<br />

che se da un lato vuole<br />

favorire i singoli partiti,<br />

dall’altro determina come <strong>il</strong><br />

candidarsi in gruppo risulti<br />

di prioritaria importanza.<br />

Conseguenze immediate di<br />

tutto ciò sono un generale<br />

affievolimento delle dirette<br />

responsab<strong>il</strong>ità individuali<br />

ed <strong>il</strong> consolidarsi di un voto<br />

che verrebbe da definire<br />

sempre più a scatola chiusa;<br />

senza contare la tendenza<br />

ad alleanze posticce o trasformismi<br />

tra forze e singole<br />

personalità dichiaratesi puntualmente<br />

agli antipodi in<br />

campagna elettorale.<br />

Un generale desiderio di<br />

modifica di questa legge è<br />

stato espresso a più riprese<br />

da numerosi esponenti politici<br />

in carica e non, eppure<br />

è quantomento singolare<br />

come una tale faccenda –<br />

sicuramente non emersa da<br />

un giorno all’altro – non sia<br />

stata affrontata nei tempi<br />

e nei modi da chi dalla sua<br />

entrata in vigore nel dicembre<br />

2005 ne ha avuto la possib<strong>il</strong>ità.<br />

Oggi, in questo clima di<br />

confusione e imprevedib<strong>il</strong>ità,<br />

l’unica certezza sembra<br />

essere la volontà comune<br />

dei tre poli di adottare finalmente<br />

una riforma in tal<br />

senso, ma si tratterebbe di<br />

un procedimento complesso<br />

e delicato, <strong>il</strong> cui iter lo<br />

porterebbe a dover superare<br />

indenne <strong>il</strong> favore di due<br />

Camere, con tempistiche burocratiche<br />

e normative non<br />

immediate, oltre all’attesa<br />

della nomina di un nuovo<br />

Presidente della Repubblica.<br />

Nel 2012, in tempi non sospetti,<br />

l’ex presidente della<br />

Corte Costituzionale Gustavo<br />

Zagrebelsky vedeva una<br />

possib<strong>il</strong>e soluzione temporanea<br />

in un ritorno alla legge<br />

Mattarella <br />

scriveva, ma erano sei mesi<br />

fa e tale ipotesi sembrava irrealizzab<strong>il</strong>e<br />

già allora.<br />

È fac<strong>il</strong>e che le dichiarazioni<br />

dell’ultim’ora contraddiranno<br />

quelle della<br />

precedente, cosa auspicarsi<br />

dunque? Un voto che ne<br />

richiede immediatamente<br />

un altro è un girotondo destinato<br />

a ricalcare l’ultimo verso<br />

dell’omonima f<strong>il</strong>astrocca,<br />

avere la certezza che ciò non<br />

si ripeterà sarebbe già un<br />

punto di partenza.<br />

79.15%<br />

affluenza votanti<br />

CAMERA DEI DEPUTATI<br />

Chi siederà alla Camera<br />

Partiti Seggi<br />

Partito Democratico 292<br />

Sinistra Eco. Libertà 37<br />

Centro Democratico 6<br />

SVP 5<br />

Popolo delle libertà 97<br />

Lega Nord 18<br />

Fratelli d’Italia 9<br />

Movimento 5 stelle 108<br />

Scelta Civica Monti 37<br />

Unione di Centro 8<br />

Percentuale di Votazioni Camera<br />

Coalizioni/Partiti Perc. %<br />

Coalizione Cen. Sinistra 29.55<br />

Coalizione Cen. Destra 29.18<br />

Movimento 5 stelle 25.55<br />

Coalizione di Centro 10.56<br />

Rivoluzione Civ<strong>il</strong>e 2.25<br />

Fare per fermare declino 1.11<br />

Partito Comunista 0.26<br />

Forza Nuova 0.26<br />

Amnistia Giustizia Libertà 0.19<br />

Die Freiheitlichen 0.14<br />

Casa Pound 0.14<br />

Altri 0.81<br />

Voti ai partiti<br />

8.689.458<br />

M5S Il partito guidato dal Giuseppe<br />

Girllo, è <strong>il</strong> primo partito alla Camera dei<br />

deputati per numero di voti.<br />

8.644.523<br />

PD Il partito guidato dal segretario<br />

Pierluigi Bersani, è <strong>il</strong> secondo partito alla<br />

Camera dei deputati per numero di voti.<br />

7.332.972<br />

PDL Il partito guidato dal ex premier<br />

S<strong>il</strong>vio Berlusconi, è <strong>il</strong> terzo partito alla<br />

Camera dei deputati per numero di voti.<br />

Elettori: 46.905.154<br />

Votanti: 35.271.541<br />

Astenuti: 11.633.613<br />

Percentuale di astensione: circa 20 %<br />

ovvero 4 elettori su 20<br />

Largo agli sportitivi,<br />

per un Parlamento più<br />

dinamico.<br />

ROMA - Forte presenza<br />

di sportivi all’interno del<br />

nuovo Parlamento. In Senato<br />

entra la pluri campionessa<br />

olimpica, Josefa Idem (PD).<br />

Alla Camera tocca invece a<br />

Valentina Vezzali (Monti) e a<br />

Marco Marin (PDL).<br />

Tanti gli esclusi<br />

eccellenti dal nuovo<br />

Parlamento<br />

ROMA - Finite le elezioni,<br />

per tante facce nuove che<br />

arrivano tante facce storiche<br />

se ne vanno: Antonio di<br />

Pietro, Gianfranco Fini,<br />

Italo Bocchino, Bruno<br />

Tabacci, Giulia Buongiorno,<br />

Gianfranco Miccichè, Marco<br />

Pannella, Rocco Buttiglione,<br />

Francesco Storace, Guido<br />

Crosetto, Roberto Fiore e<br />

Paola Binetti.<br />

Futuro e libertà non<br />

ce la fa nè alla Camera<br />

nè al Senato. Fini resta<br />

fuori dai giochi.<br />

ROMA - Il mattatore<br />

dell’ultimo Governo<br />

Berlusconi, non è riuscito<br />

ad approdare alla Camera.<br />

Gianfranco Fini, capolista<br />

del FLI - fermanto da soli<br />

159.332 voti- non è riuscito<br />

ad ottenere alcun seggio.<br />

Intanto <strong>il</strong> Cavaliere<br />

scende in piazza<br />

contro la magistratura.<br />

MILANO - Dopo che <strong>il</strong> PDL ha<br />

lanciato l’urlo nei confronti<br />

di un “complotto della<br />

magistratura” architettato<br />

contro S<strong>il</strong>vio Berlusconi.<br />

Lo stesso ex premier, ha<br />

deciso di organizzare una<br />

manifestazione a Roma <strong>il</strong> 23<br />

Marzo, per combattere quello<br />

che lui ha definito come un<br />

“cancro” per <strong>il</strong> Paese.

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