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<strong>Impatto</strong>» Il Mondo » pag. 40<br />

L’intervista itinerante<br />

cosa fanno? cosa pensano<br />

di noi gli italiani all’estero?<br />

Federica Stefanelli<br />

Laureta in lingue<br />

vive adesso in<br />

Francia<br />

di Giorgio Nugnes<br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e<br />

Federica Stefanelli, appena laureatasi<br />

alla specialistica in Lingue, culture e letterature<br />

moderne europee alla Federico<br />

II, da sei mesi vive in Francia<br />

Ciao Federica, cosa ti ha spinto a<br />

trasferirti ?<br />

La voglia di mettermi in discussione,<br />

di crescere, di capire cosa vuol dire vivere<br />

veramente da sola. Inoltre l’idea di poter<br />

fare ciò in Francia, paese che mi ha affascinato<br />

da sempre, ha contribuito in maniera<br />

decisiva.<br />

Dove vivi precisamente? Come ti<br />

trovi?<br />

Io vivo a Chambéry, la capitale della<br />

Savoia. Unica sede università in Savoia, è<br />

una piccola cittadina molto ricca. Quindi<br />

le mie prime difficoltà sono state appunto<br />

<strong>il</strong> passare da una metropoli caotica<br />

come quella partenopea ad un piccolo<br />

centro; ritmi di vita molto differenti, legati<br />

anche alle differenze del clima che essendo<br />

più rigido, limita determinati comportamenti<br />

ed abitudini. Per esempio gli orari<br />

dei negozi sono dalle 07 alle 12 e dalle<br />

13.30 alle 18, e quindi mi costringono a<br />

svolgere i miei acquisti con una fretta a<br />

cui non sono abituata.<br />

Cosa fai in Francia?<br />

Ufficialmente sono assistente di lingua<br />

vivente straniera.<br />

E nello specifico come svolgi <strong>il</strong><br />

<strong>tuo</strong> lavoro?<br />

Aiuto gli insegnanti di italiano (ovviamente<br />

francofoni) nel dare una visione<br />

attuale dell’Italia.<br />

Quindi lavori nella scuola. Come<br />

funziona <strong>il</strong> sistema scolastico<br />

francese?<br />

Io lavoro alle superiori, che qui durano<br />

3 anni, dai 14 ai 17 anni dell’alunno (mentre<br />

le medie durano 5 anni). Le strutture<br />

scolastiche sono enormi, meglio delle<br />

nostre università. Le lezioni cominciano<br />

alle 8 e terminano orientativamente alle<br />

17. Ma <strong>il</strong> sistema è completamente diverso<br />

dal nostro. Infatti lo studente può<br />

scegliere <strong>il</strong> curriculum da seguire (come<br />

le nostre università) e ha quindi vari corsi<br />

opzionali. Dalle 12 e 30 alle 13 e 30 si va in<br />

pausa pranzo. Tutte le scuole sono dotate<br />

della “cantina”, <strong>il</strong> nostro refettorio. I francesi<br />

danno molta importanza al cibo. Infatti<br />

sono addirittura proibiti agli studenti<br />

i distributori automatici, che con le loro<br />

merendine e patatine devierebbero i ragazzi<br />

dalla corretta alimentazione prevista<br />

dal ministero. I ragazzi durante questo<br />

spacco sono completamente liberi. Possono<br />

anche decidere di andare a casa,<br />

per poi riprendere le lezioni. Un aspetto<br />

importante da sottolineare, è che le scuole<br />

sono poche e quindi raccolgono bacini<br />

d’utenza molti ampi. Ecco quindi che<br />

in ogni scuola ci sono parecchi studenti<br />

che abitano lontano e vivono in stanze<br />

all’interno delle stessa struttura scolastica.<br />

Tutto questo determina nei giovani<br />

francesi un carattere fortemente autonomo,<br />

anche per la mancanza della classe<br />

intesa alla maniera italiana, come un luogo<br />

dove creare un importante rapporto<br />

di amicizia con uno stesso gruppo di coetanei.<br />

Per <strong>il</strong> post superiori, i ragazzi possono<br />

scegliere di frequentare le università,<br />

ma non mancano i ragazzi che decidono<br />

di fermarsi. Infatti una delle scuole in cui<br />

lavoro io e paragonab<strong>il</strong>e ad un nostro<br />

istituto alberghiero, la scuola organizza<br />

stage completamente pagati della durata<br />

anche di tre mesi (spesso anche con<br />

destinazione in Italia) in ristoranti e hotel<br />

stranieri per preparare i ragazzi al futuro<br />

mondo del lavoro. Per quanto riguarda<br />

l’aspetto educativo, nelle scuole vige<br />

un ambiente molto formale e serio. Per<br />

quanto riguarda <strong>il</strong> piano più strettamente

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