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N. 3 marzo

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16 erisume<br />

Prodotto Coop<br />

Quando la carne è garantita<br />

Una sostanziale tenuta nelle vendite di carne bovina Coop, nonostante il rischio Bse che<br />

da mesi attanaglia l'Europa. Confermata la fiducia dei consumatori. I progetti in cantiere.<br />

di Claudio Strano<br />

Mucca pazza non mette<br />

in ginocchio le vendite di<br />

bovino i n casa Coop. fiducia<br />

dei soci e clienti si<br />

sta misurando con Vi ncede<br />

re de l l'ence falop ati a<br />

spongiforrne che spaventa<br />

gran parte dell'Europa,<br />

spinge alle dimissioni<br />

due ministri tedeschi e occupa<br />

per intere settimane<br />

le prime pagine dei media<br />

italiani con il primo<br />

caso di Bse accertato in<br />

un allevamento del bresciano.<br />

Il risultato positivo<br />

del test sulla mucca numero<br />

103 ha creato un'inevitabile<br />

reazione di allontanamento<br />

dei consu-<br />

'm atori dalle carni rosse,<br />

ma nessun "fuggi fuggi"<br />

come altrove.<br />

E questa la prima sensazione<br />

dei responsabi delle<br />

vendite che confermerebbe<br />

il "clima di grande<br />

fiducia"che si respirava a<br />

inizio anno e si rifletteva<br />

in un meno tre, merlo cinque<br />

per cento di calo delle<br />

vendite. Dati che non<br />

sano frutto del caso, "ma<br />

di ricerche e di progettualità<br />

in tema di salubrità<br />

delle carni e di garanzie<br />

al consumatore -<br />

spiega Vincenzo Tassinari,<br />

presidente di Coop Italia<br />

- messe in campo da<br />

Coopintempinonsospetti.<br />

Nel "vissuto" della gente<br />

ha fatto fortemente presa<br />

quanto stiamo facendo<br />

da 11'89, anno del lancio<br />

delle carni Prodotto con<br />

amore. E i risultati, nei<br />

momenti anche difficili, ci<br />

ripagano". C'è una sfumatura<br />

di orgoglio in più<br />

questa volta rispetto al '96<br />

- l'anno della prima grossa<br />

crisi da Bse - in chi rappresenta<br />

Coop Italia e lavora<br />

tra le quinte per garantire<br />

il massimo della<br />

sicurezza alimentare sulle<br />

nostre tavole, alla luce<br />

delle attuali conoscenze<br />

medico scientifiche di questo<br />

fenomeno non ancora<br />

del tutto chiarito. Si, perché<br />

il "recupero" dei consumi<br />

è stato più rapido oltre<br />

che più consistente di<br />

quattro anni fa.<br />

Ma vediamo i dati.<br />

Da una flessione contenuta<br />

a più di un terzo rispetto<br />

al resto del mercato<br />

in uno dei momenti topici<br />

(le prime due settimane<br />

di dicembre:-I0 per<br />

cento contro -30 o -40),<br />

Coop è risalita, dopo le feste<br />

natalizie, fino al calo<br />

impercettibile di cui si diceva,<br />

molto incoraggiante<br />

rispetto al crollo registrato<br />

dai competitori della<br />

grande distribuzione e<br />

del commercio tradizionale<br />

(-3 contro-20 percento).<br />

Il segno è diventato<br />

positivo (+5) se alla vendita<br />

del bovino si aggiungeva<br />

quella delle carni alternative,<br />

avicole e suine,<br />

senza contare il boom del<br />

pesce e l'exploit stagionale<br />

dell'agnello. Di fronte<br />

al primo caso "italiano" di<br />

Bse, Coop si è presentata<br />

dunque in una posizione<br />

di relativa forza.<br />

Ma cosa c'è dietro tali risultati<br />

e come interpretarli<br />

correttamente? Co-<br />

sa fa, Coop, per ricevere<br />

in cambio un bene prezioso<br />

come la fiducia? E<br />

come si sta muovendo, incalzata<br />

da mucca pazza,<br />

per rafforzare la filiera<br />

delle carni e alzare il livello<br />

di guardia sull'intero<br />

versante della sicurezza<br />

alimentare, al centro,<br />

nel 2001, delle sue politiche<br />

commerciali? Lo abbiamo<br />

chiesto a Marco<br />

Guerrieri, responsabile<br />

acquisti, Vittorio Ramazza<br />

e Claudio Mazzini , area<br />

qualità, Carlo Bianchi,<br />

controllo produzioni :Futti<br />

di Coop Italia.<br />

LA SECONDA<br />

VOLTA<br />

L'emergenza mucca pazza<br />

si supera quasi indenni<br />

solo se si hanno sufficienti<br />

linee di garanzia e<br />

di sicurezza da offrire ai<br />

consumatori". Marco<br />

Guerrieri sintetizza in tre<br />

puntile eccellenze che differenziano<br />

Coop: "Ricordala<br />

scelta compiuta molti<br />

anni fa di commercializzare<br />

solo carni di bevi-<br />

no molto giovani, sotto i<br />

due anni di vita dell'animale;<br />

l'eliminazione definitiva<br />

di tutte le farine di<br />

carne dai mangimi; il rigido<br />

controllo della filiera<br />

produttiva che si rispecchia<br />

nei capitolati con<br />

i quali impegniamo i produttori<br />

a seguirci nel percorso<br />

qualità, adottando i<br />

nostri stessi criteri".<br />

Quanto seminato in oltre<br />

dieci anni, e non l'improvvisazione,<br />

ha generato<br />

la fiducia. "Non c'è<br />

stato bisogno di "cavalcare"<br />

il problema lise - sottolis.<br />

atea Guerrieri con una<br />

venatura polemica -come<br />

elemento di strategia di<br />

marketing per assicurarsi<br />

maggiori quote di mercato,<br />

come hanno fatto altri.Non<br />

è certamente questa<br />

la nostra filosofia".<br />

Né va trascurata l'efficacia<br />

della comunicazione<br />

che è stata più "forte" e<br />

più presente di altre volte,<br />

nel rispetto della trasparenza<br />

dei fatti. A sopportare<br />

il messaggio, le<br />

migliaia di analisi e di con-<br />

trolli e l'esclusione di tutte<br />

le farine animali dall'alimentazione<br />

non solo<br />

dei bovini, ma anche dei<br />

suini e dei polli a marchio<br />

Coop. "Una comunicazione<br />

vera e non "nsarchettara"<br />

- la definisce Vittorio<br />

Ramazza - che ha contrastato<br />

per mesi il tana<br />

tacci di notizie allarmate<br />

per il diffondersi dei casi<br />

di Bse in Francia, in Germania,<br />

Danimarca, Austria,<br />

e ora anche in Italia.<br />

Ci gratifica sapere che<br />

il nostro consumatore si<br />

è dimostrato attento e<br />

informato".<br />

LE NOVITÀ<br />

DEL 2001<br />

Estensione dell"'ogm free",<br />

crescita del biologico, progetto<br />

"qualità percepita".<br />

Dietro queste parole si nasconde<br />

un lavoro che, come<br />

per l'alimentazione bovina,<br />

intende seminare oggi<br />

per il domani. E vale la<br />

pena aggiungere che non<br />

c'è solo il rischio mucca<br />

pazza. Al riparo dai riflettori<br />

proseguono i con-<br />

trolli sistematici su residui<br />

di antibiotici, anabolizzanti,<br />

metalli pesanti,<br />

pesticidi e diossina. Il capitolato<br />

Coop, in caso di<br />

irregolarità, prevede interventi<br />

molto drastici nei<br />

confronti dei fornitori.<br />

Ma veniamo all"ogin free".<br />

Da almeno un paio d'anni<br />

si lavora, n el campo delle<br />

carni a marchio, per<br />

escludere dall'alimentazione<br />

sostanze derivate da<br />

organismi geneticamente<br />

modificati:Va premesso<br />

che Coop non ha preconcetti<br />

contro i transgenici<br />

- dice Claudio Mazzini -<br />

anzi,riteniamo che in campo<br />

medico possano consentire<br />

uno straordinario<br />

passo in avanti. Ma rapporto<br />

tra rischio e benefici<br />

dev'essere estremamente<br />

favorevole, e la nostra<br />

scelta è quella di anteporre<br />

la tutela del consumatore<br />

applicando il<br />

principio della conoscenza<br />

e prudenza".<br />

Dopo aver ottenuto, nel<br />

settembre del 2000,1a certificazione<br />

"ogrn free" per<br />

tutti i suoi prodotti a marchio,<br />

e nel mese successivo<br />

quella relativa all'alimentazione<br />

della prima<br />

filiera animale (pollo<br />

Coop),si sta lavorando per<br />

concludere il progetto che<br />

"libererà"dal rischio transgenici<br />

le alimentazioni<br />

degli altri animali che forniscono<br />

lecarrd a marchio.<br />

Un impegno notevole anche<br />

sul piano economico,<br />

al quale si affiancherà<br />

l'ampliamento della gamma<br />

del biologico Coop: in<br />

primavera è previsto il<br />

lancio della linea dei prodotti<br />

peri' infanzia che farà<br />

felice molte famiglie.<br />

E veniamo alla qualità.<br />

nutrizionale,<br />

risultato del cosiddetto<br />

"benessere animale" - così<br />

è scritto nei nuovi capitolati<br />

Coop - si può ripristinare<br />

solo partendo<br />

dal rispetto dell'ambiente<br />

e delle condizioni di vita<br />

negli allevamenti. Un<br />

vicenda esemplare è quella<br />

del pesce, "specchio",<br />

più di altri animali, di ciò<br />

che mangia e delle condizioni<br />

in cui vive. Quando<br />

Coop ha deciso di avviare<br />

la sua linea a marchio<br />

su trote, arate e branzini<br />

nutriti con prodotti di pesce<br />

e farine vegetali, Io ha<br />

fatto per una ragione ben<br />

precisa.<br />

LIMITI NEL PESCE<br />

Si è accorta che molto del<br />

pesce di allevamento commercializzato<br />

conteneva<br />

quantitativi "sballati" di<br />

grassi e colesterolo. Bisognava<br />

ridurli perché il pesce<br />

in vendita fosse ancora<br />

degno di questo nome.<br />

"Abbiamo stabilito i limiti<br />

di proteine e di lipidi -<br />

dice Carlo Bianchi - che<br />

vanno ottenuti con buoni<br />

mangimi, con il controllo<br />

delle acque in entrata e in<br />

uscita, con un adeguato<br />

ricambio e una densità<br />

non elevata di animali nelle<br />

vasche". Il pesce ha dato<br />

subito buone "risposte"<br />

qualitative, riprendendo<br />

le caratteristiche naturali.<br />

Ma il confine tra qualità<br />

reale e qualità "percepita"tende<br />

ad essere via<br />

via più sfumato. Sempre<br />

più importante, in futuro,<br />

assieme alle caratteristiche<br />

organolettiche di un<br />

prodotto, sarà quanto il<br />

consurnatore"awertire.<br />

In altre parole, il piacere<br />

di addentare una mela<br />

buona come una volta. E<br />

il progetto 'frutta saporita",<br />

che prevede un prodotto<br />

snaturata più a lungo<br />

sull'albero. Analogo discorso<br />

può essere Fatto per<br />

le verdure e, ovviamente,<br />

per le carni. Oltre alle prove<br />

chimico-fisiche, i campioni<br />

di manzo o di suino<br />

vengono già ora sottoposti<br />

ad analisi sensoriali di<br />

laboratorio per"rnisurarne"gusto,<br />

tenerezza e suecosità:<br />

un tempo erano<br />

considerati fattori soggettivi,<br />

oggi sono risultati<br />

da raggiungere inseguendo<br />

determinati obiettivi<br />

di gradimento messi<br />

a punto ascoltando i pareri<br />

della gente. Come dire:<br />

sicurezza si, ma con<br />

tanto gusto.

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