N. 3 marzo
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8 C' 7 @M° — Congresso Coop<br />
Sicurezza alimentare, impegno sociale<br />
Si è svolto a Milano il 7° Congresso dell'Associazione<br />
lombarda Cooperative di Consumatori.<br />
II dibattito e il documento approvato.<br />
Riconfermato il Presidente Migliavacca,<br />
nuovo vice presidente Carlo Parzani.<br />
Il 7° Congresso<br />
dell'Associazione lombarda<br />
Cooperative di Consumatori<br />
di Piero Giovanolla<br />
"Sicurezza alimentare,<br />
pegno sociale" è la scritta<br />
che sovrasta il tavolo della<br />
presidenza del 7° Congresso<br />
delle Cooperative<br />
lombarde dei Consumatori.<br />
Poche parole che<br />
esprimono bene uno dei<br />
significati più importanti<br />
della missione di Coop:<br />
l'attenzione alla qualità<br />
del prodotto, la tutela della<br />
salute e del benessere<br />
del consumatore. I17° congresso<br />
dell'Associazione<br />
lombarda cooperative di<br />
consumatori svoltosi il 2<br />
e il 3 febbraio a Milano, è<br />
stato anzitutto un momento<br />
importante di dibattito<br />
interno tra soci e<br />
dirigenti delle cooperative<br />
sui temi dello sviluppo.<br />
In particolare l'accento<br />
è stato posto, a partire<br />
dalla relazione del Presidente<br />
Enrico Migliavacca,<br />
sulle innovazioni e i<br />
cambiamenti che le nostre<br />
aziende e l'organiz-<br />
zazione dovranno attuare<br />
per vincere le sfide del<br />
mercato ed essere in grado<br />
di soddisfare i sempre<br />
più evoluti bisogni e le<br />
aspettative di soci e cittadini.<br />
Sui temi proposti<br />
dalla relazione si è svolto<br />
un dibattito molto ampio<br />
(36 intervenuti I, concluso<br />
dal Presidente nazionale<br />
dell'associazione Giorgio<br />
Riccioni. I contenuti del<br />
dibattito sono sintetizzati<br />
nel documento politico<br />
approvato all'unanimità<br />
che pubblichiamo qui a<br />
fianco. Il congresso ha visto<br />
anche la partecipazione<br />
di personalità di rilievo<br />
delle istituzioni e del<br />
mondo economico. Erano<br />
presenti tra gli altri: il Senatore<br />
Loris Maconi, segretario<br />
della commissione<br />
Commercio del Sellato,<br />
gli assessori regionali<br />
Alberto Gugliemo, Assessore<br />
alla Formazione,<br />
Istruzione, Lavoro e Commercio<br />
e Massimo Zanello,Assessoreall'Indusbia,<br />
Enrico Mi gli avacca è stato rieletto dal Consiglio<br />
Presidente dell'Associazione lombarda cooperative<br />
di consumatori. Carlo Parzani è stato eletto<br />
vice Presidente, in sostituzione di Giorgio Vozza<br />
che ha assunto l'incarico di Presidente della Scuola<br />
Coop. Istituto nazionale di formazione delle<br />
Cooperative di Consumatori di Montelupo Fiorentino.<br />
A tutti gli auguri di buon lavoro dalla redazione<br />
di Quale Consumo.<br />
piccola e media Impresa,<br />
Cooperazione e Turismo,<br />
i consiglieri regionali Marco<br />
Cipriano, Luciano Pizzetti<br />
, Beppe Benigni, Giovanni<br />
Confalonieri, Roberto<br />
Caputo, Presidente<br />
del Consiglio provinciale<br />
di Milano, gli ex sindaci<br />
di Milano Tognoli e Aniasi,<br />
il Sindaco di Cinisello<br />
Daniela Gasparini, l'Assessore<br />
al Commercio del<br />
Comune di Cremona Luigi<br />
Baldani, l'Avvocato Costante<br />
Persiani, segretario<br />
generale dell'Unione<br />
del Commercio, Fabio Sormanni,<br />
segretario regionale<br />
Filcams-CGIL, Giovanni<br />
Consorte, presidente<br />
Unipol, Benoit<br />
Lheureux e Carlo Salvini,<br />
amministratore delegato<br />
e responsabile sviluppo<br />
del gruppo Rinascente-Auchan,Giuseppe<br />
Fabbretti, vice Presidente<br />
dell'Associazione nazionale<br />
Cooperative di<br />
Consumatori e Vincenzo<br />
Tassinari, Presidente di<br />
Coop Italia. Gli interventi<br />
degli assessori regionali<br />
e di altre personalità che<br />
ricoprono diversi ruoli istituzionali<br />
sono stati particolarmenteapprezzati<br />
per<br />
il riconoscimento espresso<br />
del ruolo e del valore<br />
sociale della cooperazione<br />
di consumo nella nostra<br />
regione.<br />
' ' i :.7117TEITTTILTETIPTI<br />
i<br />
.....11-Te:<br />
INF<br />
SICURF77A ALIMENTARE<br />
IMPEGNO SOCIALE<br />
Direttivo ALCC<br />
Ambrosetti Silvano, Bernasconi Paolo, Bertolini Antonio, Chiribella Edoardo,<br />
Colombo Roberto, Di Giulio Venezia, Ferrario Sergio, Ferrè Daniele, Filippini<br />
Tarcisio, Franchi Angelo, Lago Alessandro, Laudi Franco, Malvicini<br />
Valeria, Migliavacca Enrico, Molinelli Maurizio, Murgia Roberto, Parzaní<br />
Carlo, Passoni Moreno, Vozza Giorgio.<br />
ECCO IL DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL 70 CONGRESSO ALCC<br />
Nel condividere il Documento<br />
Congressuale del<br />
7° Congresso dell'Alce e<br />
la relazione del presidente<br />
Enrico Migliavacca, si ritiene<br />
di dover sottolineare<br />
in maniera esplicita alcuni<br />
temi che ci sembrano<br />
troppo poco evidenziati<br />
nel documento nazionale.<br />
Fare meglio<br />
e in poco tempo<br />
Operiamo in Lombardia,<br />
dove c'è la presenza di tutti<br />
i maggiori operatori curopei<br />
.<br />
Affrontiamo questa agguerrita<br />
presenza con<br />
strutture cooperative<br />
spesso inadeguate ad incominciare<br />
dalla dimensione<br />
aziendale. Per quanto<br />
facciamo sviluppo, di<br />
fronte a noi c'è la somma<br />
dello sviluppo di tutti gli<br />
altri messi assieme e tutti<br />
sono più grandi di noi.<br />
Il processo di razionalizzazione<br />
per raggiungere<br />
più efficienza, per ridurre<br />
costi ripetitivi, deve vedere<br />
in tempi necessariamente<br />
brevi la conclusione<br />
del percorso delle<br />
unifica rioni delle gran-<br />
di cooperative regionali.<br />
Se l'obiettivo di una sola<br />
Cooperativa nazionale<br />
non è realistico oggi (c'è<br />
riuscita la Svizzera), deve<br />
però diventare credibile<br />
la costruzione di tre<br />
cooperative interregionali.<br />
Affinché questa faticosa<br />
costruzione possa<br />
realizzarsi senza traumi<br />
dolorosi, essa deve necessariamente<br />
compiersi<br />
nei relativamente pochi<br />
anni di sviluppo che ancora<br />
sono possibili in Italia.<br />
Se però aspettiamo<br />
che i giochi siano fatti,<br />
non ci sarà più tempo e<br />
spazio per le nostre scelte.A<br />
fianco delle tre grandi<br />
cooperative dovranno<br />
sorgere diverse Societàdi<br />
scopo, che mettano assieme<br />
risorse umane e finanziarie<br />
per cogliere le<br />
opportunità del mercato<br />
con competenza e tempestività.<br />
Se sono da unificare Strategie<br />
e Finanze, sono da<br />
distribuire sul territorio<br />
quegli aspetti gestionali<br />
che siano in grado di interpretare<br />
i bisogni locali,<br />
ad incominciare daí rapporti<br />
con le istituzioni,con<br />
la società civile, con la cultura,<br />
con i soci. Si rileva<br />
come l'Associazione nazionale<br />
debba avere strumenti,<br />
risorse ed autorevolezza<br />
per comportarsi<br />
come un'autorità, che vegli<br />
puntualmente sulla<br />
realizzazione dei progetti<br />
e sul rispetto dei tempi.<br />
Ci si chiede anzi se non<br />
sia necessario creare una<br />
struttura con questi compiti,<br />
ricorrendo se necessario<br />
alla competenza di<br />
personalità esterne.<br />
Perché si deve fare<br />
presto e bene?<br />
Da quindici anni un'epidemia<br />
bovina sta imperversando<br />
in Europa. Altri<br />
allarmi sono presenti<br />
per i consumatori: OGM,<br />
ozono, inquinamenti, dissesti<br />
ambientali.<br />
Altri temi richiedono interventi:mondializzazione,<br />
equità nei commerci,<br />
rispetto del lavoro dell'uomo<br />
e tutela dell'infanzia.<br />
Per affrontare problemi<br />
di questa complessità c'è<br />
bisogno del movimento<br />
cooperativo. Anzi il futuro<br />
della Coop è proprio<br />
nel ruolo sociale che saprà<br />
assumere nel far proprie<br />
le preoccupazioni dei<br />
consumatori.<br />
Ma i consumatori hanno<br />
bisogno di un grande movimento,<br />
perché senza la<br />
dimensione adeguata non<br />
si può pesare sul mercato.<br />
Di aziende efficienti,<br />
perché solo dimostrando<br />
efficienza si può avere credibilità.<br />
C'è anche bisogno<br />
di una dimensione<br />
europea, costruendo rapporti<br />
di alleanza con cooperative<br />
e con parti del<br />
mondo produttivo che abbiano<br />
a cuore i nostri stessi<br />
obiettivi.<br />
I soci come motore<br />
Abbiamo bisogno di rendere<br />
praticabile la richiesta<br />
di pesare che proviene<br />
dai soci. Dobbiamo<br />
offrire loro tutte le possibilità<br />
concrete per approfondire<br />
le conoscenze,<br />
per socializzare le esperienze,<br />
per aiutarli ad assumere<br />
un ruolo da protagonisti.<br />
I programmi di formazione<br />
sono lo strumento<br />
principe, ma è anche necessario<br />
un atteggia-<br />
mento dei dirigenti, dei<br />
quadri e dei lavoratori dipendenti<br />
orientato alla<br />
comprensione e alla partecipazione.<br />
Alcuni pensano<br />
a una più chiara distinzione<br />
tra una struttura<br />
che rappresenta i soci<br />
e i loro interessi, ed una<br />
struttura operativa che<br />
deve verificare il suo operato<br />
a fronte dei programmi<br />
concordati.<br />
Molta formazione<br />
I cooperatori lombardi si<br />
aspettano molto dalla ricostituita<br />
Scuola Coop.<br />
Senza la costruzione di<br />
una nuova generazione<br />
di quadri e di dirigenti,<br />
gli ambiziosi progetti di<br />
cambiamento rischiano<br />
di non avere gli strumenti<br />
quotidiani per realizzarsi.<br />
Dopo anni d i vita strettamente<br />
azienclale,in confini<br />
regionali, dobbiamo<br />
costruire figure professionali<br />
con una visione<br />
cooperativa italiana ed<br />
europea.<br />
Cominciamo<br />
in Lombardia<br />
Rivendichiamo concentrazione<br />
delle forze, mag-<br />
giore efficienza, riduzioni<br />
dei costi a livello nazionale.A<br />
maggior ragione<br />
abbiamo da lavorare<br />
in questa direzione anche<br />
in casa nostra. Se dallo<br />
scorso congresso le cooperative<br />
lombarde sono<br />
passate da 88 alle attuali<br />
57, vuol dire che gli strumenti<br />
messi in atto in passato<br />
hanno funzionato almeno<br />
in parte. Ma è evidente<br />
che non è sufficiente.<br />
Sono ancora tante<br />
le funzioni ripetute e<br />
sono ancora troppi i costi<br />
delnostrosistema.Si tratta<br />
di andare avanti, sapendo<br />
che anche per noi<br />
i tempi non sono lunghi.<br />
Gradualmente, ma con<br />
determinazione, coinvolgendo<br />
tutti i protagonisti,<br />
l'Associazione lombarda<br />
ha il compito di facilitare<br />
le fusioni e di rinnovare<br />
il rapporto tra le<br />
medie e la grande cooperativa.<br />
Un rapporto basato<br />
sulla reciproca convenienza.<br />
Ma il metro con<br />
il quale misurare i passi<br />
da fare sarà quello riferito<br />
soprattutto ad una<br />
più alta efficienza globoe.