di Cuneo - Rivista IDEA
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Riscoprire a 60 anni<br />
Volete un consiglio o soltanto sfogarvi?<br />
“Ci vuol fegato ad aver cuore” è una rubrica<br />
<strong>di</strong> colloquio con i lettori de<strong>di</strong>cata in particolare<br />
ai problemi sentimentali, affrontati però con<br />
un pizzico <strong>di</strong> ironia. Se volete raccontare le vostre<br />
mirabolanti (o meno) escursioni nella galassia<br />
dei sentimenti, nell’accezione più ampia del termine,<br />
inviate un’e-mail a: allegro.chirurgo@rivistaidea.it.<br />
Avrete una risposta adeguata!<br />
Allegro chirurgo<br />
IL “PIACERE DI PIACERE”<br />
Caro Giovanni, sottoscrivo<br />
in pieno<br />
le sue considerazioni.<br />
Come sentenzia<br />
lo slogan <strong>di</strong> una nota<br />
acqua minerale, «Si è belli<br />
fuori quando si è puliti dentro»,<br />
ma è altrettanto vero che<br />
«Si è migliori dentro se ci si<br />
sente meglio fuori».<br />
La sua storia, come la mia ri -<br />
flessione, è tutto fuorché un<br />
elogio all’apparenza; que sto<br />
dev’essere ben chiaro. In quel<br />
che ci ha raccontato, l’epifania,<br />
la rivelazione, non è che<br />
agli altri sia sembrato che<br />
Gentile allegro chirurgo, le scrivo per testimoniare come a sessant’anni si possa iniziare<br />
una nuova vita. In questo non c’è nulla <strong>di</strong> mistico o trascendentale, non ho avuto<br />
illuminazioni, né ho lasciato il lavoro per <strong>di</strong>ventare un eremita o altre amenità del genere.<br />
Il cambiamento che mi ha riguardato è partito come qualcosa <strong>di</strong> esteriore, ma in poco<br />
tempo ha mo<strong>di</strong>ficato sensibilmente il mio modo d’essere.<br />
Tutto ebbe inizio quando dovetti andare a scegliere un regalo per il mio compleanno.<br />
La mia famiglia (ovvero due sorelle, visto che non ho più i genitori e non sono sposato)<br />
mi regalò un buono acquisto presso un negozio <strong>di</strong> alta sartoria e io ci andai pensando <strong>di</strong><br />
investire quei sol<strong>di</strong> in qualcosa <strong>di</strong> utile. Sono uno stimato professionista senza problemi<br />
<strong>di</strong> denaro, ma ho sempre puntato sulla sostanza, scegliendo il pratico più che il bello.<br />
Anche nella vita privata sono così: mi sono laureato lavorando, ancora oggi mi tengo ag -<br />
giornato, stu<strong>di</strong>ando nel tempo libero e concedendo poco spazio al resto.<br />
È successo però che, complice la bravura della commessa, sono uscito dal negozio con<br />
due borse piene <strong>di</strong> capi <strong>di</strong> abbigliamento davvero squisiti, per fattura e vestibilità.<br />
Per la prima volta ho apprezzato la qualità dei tessuti che indossavo, il loro cadere perfetti<br />
sul mio corpo. Pensavo <strong>di</strong> essermi tolto un bello sfizio e nulla più.<br />
Invece, alla prima occasione in cui ho sfoggiato il nuovo look, ho ricevuto un sacco <strong>di</strong><br />
complimenti, del tutto inattesi e spassionati. Il fatto che qualcuno se ne fosse accorto, ha<br />
avuto su <strong>di</strong> me un effetto <strong>di</strong>rompente: mi sono sentito apprezzato in un modo <strong>di</strong>verso.<br />
Quello è stato il primo passo <strong>di</strong> un percorso ancora in <strong>di</strong>venire: ho iniziato a curare <strong>di</strong> più<br />
il mio fisico, a scegliere un taglio <strong>di</strong> capelli non solo comodo, ma anche adatto al mio viso,<br />
ho trovato spazi per il mio benessere e ora sto organizzando una vacanza che non mi<br />
sono mai concesso. Tutto senza strafare, perché non è nel mio stile, ma con una consapevolezza<br />
nuova: la qualità della vita <strong>di</strong>pende da quel che facciamo, ma anche da come<br />
ci sentiamo mentre lo facciamo.<br />
E, per sentirsi bene, anche a sessant’anni, bisogna stare bene dentro, ma anche fuori.<br />
Giovanni (<strong>Cuneo</strong>)<br />
54 á 26 maggio 2011 á Ci vuol fegato ad aver cuore<br />
stesse meglio d’aspetto, quanto<br />
che lei abbia avuto <strong>di</strong>mostrazione<br />
<strong>di</strong> come il suo percorso<br />
<strong>di</strong> “uomo in rinascita”<br />
potesse palesarsi anche attraverso<br />
mes saggi esteriori.<br />
Sono convinto, peraltro, che<br />
quanto è successo non sia un<br />
caso. O, meglio, è fortuito il<br />
fatto che sia stato il buono da<br />
spendere l’evento che ha fatto<br />
scattare la molla, ma la voglia<br />
<strong>di</strong> cambiare era già nell’aria;<br />
serviva la scintilla, la piccola<br />
opportunità che, co me <strong>di</strong>ceva<br />
Demostene, «è spesso l’inizio<br />
<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> imprese».<br />
E lavorare sull’immagine che<br />
si ha <strong>di</strong> sé, non solo a sessant’anni,<br />
è senza dubbio<br />
un’impresa. Una <strong>di</strong> quelle “fe -<br />
nomenali”, nel senso letterale<br />
della parola, poiché rappresenta<br />
«una manifestazione<br />
visibile, <strong>di</strong> ret tamente o in<strong>di</strong>rettamente,<br />
<strong>di</strong> un fatto naturale»<br />
(definizione tratta dal<br />
<strong>di</strong>zionario “Hoepli”).<br />
Non c’è nulla <strong>di</strong> più naturale<br />
del cercare la strada che conduce<br />
allo star bene sia dentro<br />
che fuori.<br />
Eppure spesso, forse per poca<br />
lungimiranza, ci comportiamo<br />
co me se dovessimo scegliere<br />
tra badare alla forma o<br />
alla sostanza, tra curare il<br />
corpo o lo spirito, tra impegnarsi<br />
o <strong>di</strong>vertirsi. Ma la contrapposizione<br />
esiste solo ne -<br />
gli occhi <strong>di</strong> chi guarda, vedendo<br />
limiti dove esistono soltanto<br />
confini. E la storia insegna<br />
come i confini non siano<br />
nulla più che convenzioni.