maggio 2013 - Comune di Arluno

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8 In Città Giornata della Donna 2013 Uno sguardo... oltre Anche quest’anno, e non è la prima volta, quando le donne chiamano, stiamo certi che la risposta arriva. Domenica 10 marzo, al Sant’Ambrogio, si è ripresentato un pienone oltre ogni aspettativa, donne e anche uomini, che Anna Maria Tiberio, in qualità di Presidente del Cif, ha calorosamente salutato in avvio del pomeriggio e ringraziato, al termine, commossa anche per tanta partecipazione e tanti applausi. Dapprima con simpatiche scenette e, in seguito, con canzoni di un tempo, in un paio d’ore, le nostre donne hanno dato la misura della inventiva e dell’impegno per far divertire, come si conviene nella giornata celebrativa della loro festa. Detto tra noi però, ma è meglio che si sappia anche in giro, risulta un tantino limitativo dedicare una sola giornata In occasione della Cena della Donna, organizzata dal Comitato Gemellaggio, il nostro poeta arlunese Luigi Salerio ha voluto omaggiare il “gentil sesso” di alcuni versi nel nostro dialetto. Noi, da buoni cultori del patrimonio locale, con soddisfazione e riconoscimento pubblichiamo. 8 Marzo… Festa dàla dòna La Festa dàla Dòna lé rivà al vott da mars, la porta la mimosa cha lé un bèl fiùr cha piàs. La dòna lé sémpar bèla: divisa, spusàa opür zitèla. La dòna maridàa lé bèla âncamò püsé, la stira la camìsa e la ta fa i mistée. La dòna lé la regina dala cà: sa la gà al còo in sü i spall, la tégn in pée, sa lé una farfalina, la mânda in rùina. Se la dòna la s’ingrasa, la sa crea l’imbaràss, la curr a fa i masàgg: snélì i fiânc, un bél balcunìn danâns, un rituchìn da ‘drée, adèss andèm in piàsa, in piàsa a fàss vidée. I dònn dal ‘68 hènn tràa in pée un 48 Par utignì al divòrsi, l’abòrt, insèma a tânti ròpp. La parità ch’un l’òmm lé stàa una rivulüsiùm, e la caüsàa magari separasiùm. Hinn andàa in piàsa a vusà tücc insèma: “Se no adèss, quând?” I dònn v’ hènn sémpar difés e unuràa, generân l’umanità, sensa la dòna al mund al finìss. Un grasie ai dònn dal Cumitàa Gemelàgg ca sa dènn da fa drìss e mansìn par tignì volt al prestìgg dal nost câmpanìn. Luigi Salerio alla donna, quando la sua presenza, con tutta la ricchezza di sentimenti e di sacrifici, di bontà e di affetti, è reale in tutti i giorni dell’anno: l’otto marzo, come festa della donna, può valere anche per gli altri trecentosessantacinque giorni. Adriana, nel saluto al pubblico e alle donne in particolare, ha voluto sintetizzare le notevoli capacità della donna, affermando che gli uomini parlano, parlano e poi rimandano a dopo, mentre le donne ciciàran, ciciàran, come si sa da tempo, ma poi fanno, concretizzano. L’anno scorso, sempre l’assessore Adriana Carnazzola, aveva tradotto il paragone, un tempo maschilista, del dire donna, dire danno con la bella e significativa affermazione di donna uguale a dono, generosità, disponibilità, affetto, perdono, maternità, intelligenza, dolcezza e simpatia. E come inizio della festa, niente male, quando la vaporosa, elegante Carolina, di ritorno dalla spesa, con tanto di trolley appresso, si confida con la donna di casa, parlando della sua ultima conquista, dopo tanti pretendenti: alto, biondo, occhi azzurri, impiegàa, béll e bum, con la macchina rossa come al sciur macher (Schumacher). E anche lei niente male, istruita quanto basta, da brava machina di data, aveva fatto tutto da sola, da au-to-di-dat-ta, auto in italiano, machina in dialetto. E la scopa per le faccende di casa servirà per sbarazzarsi della donna di servizio, quella surèla, severa e malmustùsa del suo bel giovanotto, che non sa decidersi di sposare la sua Carolina. L’esame di quinta elementare ha riportato sul palco la Marietta Trombetta in veste di scolara alle prese con l’interrogazione delle maestre Rita e Carla; a lei serviva il diploma per andare a lavorare e alle maestre qualcosa di più di quattro battute in dialetto, compresa la famosa catena di monti italiani Mombello, Montecitorio, Montecristo, Monte di Pietà e Monsignore. Anche qui aveva imparato tutto da sola studiando soprattutto sul libretto del nonno dedicato al Barbarossa, sconfitto da quell’Alberto con la spada sguainata e la sua compagnia di cavalieri risüscitàa. Aveva sì studiato, conosceva anche bene il topo di fogna, la pantegana, al ratìn, al ratt di marigùm, mai aveva letto e saputo del ratto delle Sabine. E dopo la forte e simpatica introduzione della ben nota compagnia dialettale del CIF, il clou della giornata della donna è stato il riconoscimento della Amministrazione Comunale a Valentina, Suor Pilar e Anna Maria, tre donne che in tre diversi settori hanno operato per il bene della comunità. Il premio a loro si fa testimonianza dell’impegno nel volontariato come missione umanitaria, culturale e civica, a favore e a sostegno dei bisogni degli altri e a beneficio della cittadinanza. A loro è stata consegnata un’opera artistica del pittore Guglielmo Garavaglia, Madonna con il Bambino, e una pergamena che traduce il logo della manifestazione “Uno sguardo... oltre” con una farfalla stilizzata in volo su un ramo di mimosa. A ValentinaGini: “Un grazie sincero per l’impegno profuso in campo edu-
cativo e nel volontariato, in particolare per l’opera di sostegno all’attività della nostra Università della Terza Età ‘La Filanda’ e alle proposte culturali locali”. A Maria Pilar Solis Gomez (suor Pilar): “Un grazie sincero per l’impegno profuso, da anni, nella nostra Comunità; in particolare per l’attenzione, la dedizione e il sostegno a quanti vivono le diverse esperienze di vita nella Cittadella della Solidarietà”. Ad Anna Maria Tiberio: “Un grazie sincero per l’impegno profuso nel campo del volontariato e della solidarietà, in particolare per il sostegno e il contributo fattivo alle associazioni arlunesi che operano in diversi ambiti, Cif, Corale Santa Cecilia, Bocciofila Arlunese, Auser”. Sulla pergamena è riportato un pensiero di Madre Teresa di Calcutta: “Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’Oceano, ma se non ci fosse quella goccia all’Oceano mancherebbe”. Il saluto della Presidente Provinciale del CIF, Maria Teresa Colombo Tamberi, ha sottolineato il valore sociale della presenza femminile, in famiglia e nelle istituzioni, come ago della bilancia, motore e sostegno di iniziative e di proposte per il bene della società. L’intrattenimento musicale ha occupato la seconda parte del pomeriggio dedicato alla festa della donna, con la brava Rita che dirigeva, e con notevole abilità, il coro delle Ciffine, impegnate in canzoni popolari di un tempo. La parte musicale era sostenuta dal mini complesso Abracadabra, con Alessandro alla fisarmonica, Sergio al basso, Fabio alla chitarra e Livio alla batteria. La corale del Cif ha fatto centro in una divertente carrellata di motivi popolari, canzoni di una volta e canzoni da osteria, spesso in dialetto, come passatempo tipico degli uomini davanti a un fiaschetto di vino con pane e salame. Una ventina le coriste, in abito scuro con un rametto di mimosa, che hanno interpretato una dozzina di motivi di un tempo, molto orecchiabili, alcuni in lingua dialettale, altri “purificati” da particolari riferimenti e doppi sensi che spesso, tra un bicchiere e l’altro, all’osteria o al circolo, arricchivano i ritornelli e creavano ilarità. Un albero per ogni nato In festa i bimbi del 2011 e 2012 Giovedì 25 Aprile, a “solenne” conclusione delle celebrazioni civiche della “Festa della Liberazione”, tante famiglie hanno risposto al tradizionale invito che, annualmente, l’Amministrazione Comunale rivolge loro per una bella e significativa “Festa della Vita”, con la messa a dimora di un albero per ogni bimbo nato. Proprio in ottemperanza alla Legge 113/92, e come ormai per tradizione consolidata, l’Amministrazione Comunale di Arluno - a testimonianza e ricordo dei bimbi nati negli anni 2011 e nel 2012 - ha voluto mettere a dimora due alberi (un ciliegio ed un melograno) nel giardino della Scuola dell’Infanzia “Angelina Girola” di via Damiano Chiesa. Un compleanno collettivo, ricco di sorprese e soddisfazioni, ha fatto festa a “madre natura” con un “grazie” sincero per il dono della vita elargito ai nuovi piccoli arlunesi, con tanta speranza affinché ogni bimbo possa godere, oggi e domani, dei tanti benefici che solo la natura - incontaminata, salvaguardata e preservata - può garantire. L’iniziativa “Un albero per ogni nato”, come ogni anno, ha coinvolto l’Amministrazione Comunale in un impegno concreto a favore dell’ambiente, in una cornice di festa, diventata un “inno alla vita”. Da tanti anni, ormai, l’iniziativa vede il coinvolgimento di genitori, nonni, intere famiglie… in un contesto conviviale, ad accompagnare la dimora degli alberi a ricordo della nascita dei piccoli Arlunesi. A tutti i piccoli festeggiati è stata donata una pergamena a ricordo della nascita e dei semi floreali da mettere a dimora nei propri giardini. Un grazie sincero ai collaboratori del “Settore Ambiente” e agli amici di Legambiente per l’organizzazione dell’evento, al Corpo Bandistico In Città 9 E tanti applausi hanno accolto le sceneggiature di qualche canzone per mano dei simpatici Amici della Ringhéra, con Daniele in testa che fa le avance della “spusóta” nel motivo El Magnano. E ancora Daniele e i suoi amici ne “La famiglia Brambilla in vacanza” e nel ”Pellegrin che vien da Roma”, e ancora la riuscita e applaudita sceneggiatura nella nota canzone de “La donna bionda”: per loro divertenti risate e fragorosi applausi. Oltre al mini complesso di accompagnamento al coro delle Ciffine, va un riconoscimento, che si fa ringraziamento, a Paolo, mente e cuore degli Amici della Ringhéra, al tuttofare Franco Cassani e a Pucci Rinoldi per le ricerche storiche sulle canzoni. E un bravi, con tanti e meritati applausi, a tutti per un piacevole pomeriggio di intrattenimento, frutto di serio impegno e di costanza in tante ore di incontri e di prove: bravi! Si ricorda che l’intera manifestazione della Giornata della Donna 2013 è stata ripresa dall’abilità del signor Garretta, e il tutto si può vedere su “ArlunoTV1”; è anche disponibile su DVD. Remigio Peruzzi Arlunese per la generosa presenza e per la suggestiva cornice musicale. Rinnoviamo ai bimbi festeggiati e alle famiglie le felicitazioni dell’Amministrazione Comunale e dell’intera Comunità! Presso la “Segreteria del Sindaco” (Municipio di piazza De Gasperi - piano primo - Sig.ra Donatella) si possono ritirare i “Certificati di Nascita” dei bimbi nati nel 2011 e 2012 che non hanno potuto presenziare alla festa.
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