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4 ATTUALITA’<br />

SFASCIO SANITA’<br />

NUOVO oggi MOLISE<br />

Sabato 15 Maggio 2010<br />

Giuseppe Astore denuncia la situazione gravissima <strong>in</strong> cui versa il Molise<br />

«Michele Iorio ha fallito<br />

Deve dimettersi. Subito»<br />

Il durissimo affondo del senatore<br />

«MICHELE Iorio si deve<br />

dimettere, immediatamente,<br />

perché ha fallito, due<br />

volte: da gestore unico della<br />

sanità e poi da commissario<br />

riparatore dei danni<br />

da lui provocati». E’ durissimo<br />

l’affondo del senatore<br />

Giuseppe Astore,<br />

nei confronti del presidente<br />

della Regione e lo <strong>in</strong>vita<br />

a farsi da parte, per evitare<br />

ulteriori danni.<br />

«E’ fallito miseramente<br />

il suo progetto di governo<br />

antistorico, <strong>in</strong>centrato<br />

sull’aumento sconsiderato<br />

della spesa pubblica con il<br />

f<strong>in</strong>e di creare sacche diffuse<br />

di clientele elettorali -<br />

denuncia - E’ fallito il suo<br />

piano di rimandare all’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito<br />

<strong>in</strong>terventi e misure<br />

necessarie. E’ fallito miseramente<br />

il suo atteggiamento<br />

di gran menzognere.<br />

Sordo ai richiami, Iorio<br />

ha condotto il Molise<br />

come un treno <strong>in</strong> corsa<br />

verso il precipizio. Da<br />

anni sostengo, <strong>in</strong>ascoltato,<br />

che tutti i parametri della<br />

nostra regione erano <strong>in</strong><br />

controtendenza rispetto<br />

alle d<strong>in</strong>amiche nazionali<br />

del federalismo e della responsabilizzazioneterritoriale.<br />

Il Molise - prosegue<br />

Astore - è oggi una regione<br />

fortemente <strong>in</strong>debitata, con<br />

tutti i settori chiave <strong>in</strong> deficit<br />

strutturale (sanità,<br />

trasporti, personale, spesa<br />

corrente), senza più asset<br />

<strong>in</strong>dustriali e produttivi,<br />

con l’economia drogata<br />

dalle cont<strong>in</strong>ue <strong>in</strong>iezioni di<br />

denaro pubblico verso<br />

aziende decotte e con un<br />

apparato sociale statico e<br />

avezzo, perché <strong>in</strong>centivato,<br />

all’assistenzialismo. Mentre<br />

a Roma si str<strong>in</strong>gevano<br />

i trasferimenti verso le regioni,<br />

il Molise ha aumentato<br />

irragionevolmente e<br />

sconsideratamente la spesa<br />

pubblica, e non per creare<br />

sviluppo virtuoso, bensì<br />

per le più bieche e vecchie<br />

politiche assistenziali.<br />

Per anni Iorio ha agito<br />

sconsideratamente, coperto<br />

dal centrodestra nazio-<br />

nale e da Berlusconi. Ora<br />

che il governo è diretto dai<br />

leghisti, palesemente antimeridionalista,<br />

Michele<br />

Iorio non ha più sponde e<br />

deve pagare il conto. Anzi<br />

il conto lo pagheranno i<br />

molisani, sui quali <strong>in</strong>combe<br />

l’aumento spropositato<br />

delle accise su gas, energia,<br />

carburanti, Irap e Irpef.<br />

Nè tanto meno è pensabile<br />

di tamponare momentaneamente<br />

il deficit<br />

utilizzando i vitali fondi<br />

per la crescita. La situa-<br />

zione è talmente grave e<br />

degenerata che è anche<br />

difficile, a questo punto,<br />

<strong>in</strong>dividuare i rimedi - aggiunge<br />

il senatore - Se anche<br />

aumentassimo di tre<br />

volte le addizionali locali,<br />

cosa peraltro impensabile<br />

e impossibile da sostenere<br />

per imprese, famiglie e<br />

pensionati, il gettito nemmeno<br />

basterebbe a coprire<br />

il deficit sanitario. Senza<br />

giri di parole è bene che si<br />

sappia che il Molise è al<br />

capol<strong>in</strong>ea. Di questo devo-<br />

no prenderne coscienza<br />

anche le forze sociali ed<br />

imprenditoriali, chiamate<br />

a prendere posizione <strong>in</strong><br />

maniera ferma e netta, su<br />

quanto accade. Resta un<br />

ultimo, disperato tentativo<br />

da porre <strong>in</strong> essere per tentare<br />

di salvaguardare l’autonomia.<br />

Due-tre mesi<br />

per varare un forte piano<br />

di riduzione della spesa<br />

corrente, a partire dai costi<br />

della politica, qualificazione<br />

degli <strong>in</strong>terventi<br />

per la ripresa, razionalizzazione<br />

delle uscite a partire<br />

dalla sanità. Dieci<br />

anni di <strong>in</strong>ganni e di malgoverno,<br />

Iorio li può riscattare<br />

solo così, magari<br />

appellandosi alla responsabilità<br />

di tutte le forze<br />

politiche. Poi Iorio si deve<br />

dimettere. Riconfermo la<br />

mia disponibilità a mettermi<br />

al servizio dei molisani,<br />

e a partecipare a un<br />

tavolo istituzionale che<br />

nell’ambito del federalismo<br />

fiscale, possa migliorare<br />

il servizio sanitario<br />

nell’<strong>in</strong>teresse dei cittad<strong>in</strong>i<br />

e non della casta politica.<br />

Solo così si possono recuperare,<br />

ovviamente <strong>in</strong> parte,<br />

i danni immani che peseranno<br />

per decenni sulla<br />

comunità», chiude Astore.<br />

La Cgil: occorre frenare l’aumento del debito<br />

«LA decisione del Governo<br />

Nazionale di non consentire<br />

l’utilizzo dei fondi FAS per<br />

risanare il debito sanitario<br />

<strong>in</strong> Molise costr<strong>in</strong>ge, f<strong>in</strong>almente,<br />

la Giunta Iorio a<br />

prendere misure vere per<br />

rientrare dal debito ed <strong>in</strong>terrompere<br />

un meccanismo<br />

che produce solo deficit».<br />

Lo dichiara la Cgil secodo<br />

la quale la strada da seguire<br />

è quella di una vera riorganizzazione<br />

dei servizi e<br />

della rete ospedaliera.<br />

«Tutti coloro che, anche <strong>in</strong>volontariamente,<br />

puntano<br />

alla difesa di questo esisten-<br />

te sistema fallimentare,<br />

sono oggettivamente complici».<br />

La Cgil è fortemente<br />

preoccupata per i costi che<br />

si cercherà di far pagare<br />

agli utenti, ai lavoratori e<br />

alle famiglie già <strong>in</strong> gravi<br />

difficoltà per la crisi economica<br />

che <strong>in</strong>veste il Paese<br />

Italia e la Regione.<br />

Il sondaggio organizzato da ’Nuovo Molise’<br />

E cittad<strong>in</strong>i, cosa ne pensano?<br />

La parola ai nostri lettori<br />

LA REGIONE Molise ha un debito sanitario di 110 milioni<br />

di euro. E’ una delle quattro regioni - <strong>in</strong>sieme a Lazio,<br />

Campania e Calabria - che non hanno rispettato il<br />

Piano di rientro e hanno i conti <strong>in</strong> rosso. Milioni e milioni<br />

di euro di debito che si accumulano; una situazione<br />

che, per i cittad<strong>in</strong>i, comporterà conseguenze catastrofiche.<br />

Da un lato il Governo Iorio cont<strong>in</strong>ua ad effettuare<br />

tagli ai servizi che andranno a discapito dei cittad<strong>in</strong>i;<br />

dall’altro lato, gli stessi cittad<strong>in</strong>i vedranno aumentarsi<br />

le tasse regionali. Meno servizi e più tasse, <strong>in</strong>somma,<br />

per i molisani che pagheranno così per errori non certo<br />

propri. Sulla sanità, e <strong>in</strong> particolare sul deficit regionale,<br />

«Nuovo Molise» ha portato avanti una battaglia<br />

all’<strong>in</strong>segna della verità, per smascherare i poteri oscuri<br />

e le malefatte che hanno comportato così tanti debiti.<br />

Con un unico scopo: difendere i cittad<strong>in</strong>i e salvaguardare<br />

il loro diritto di ricevere le cure per le quali pagano le<br />

tasse. E <strong>in</strong> quest’ottica si <strong>in</strong>serisce anche l’idea che lanciamo<br />

oggi: un sondaggio <strong>in</strong> cui chiediamo ai cittad<strong>in</strong>i<br />

un commento - breve e s<strong>in</strong>tetico - sullo stato della sanità<br />

molisana, sugli errori commessi e le soluzioni possibili.<br />

Un sondaggio che durerà f<strong>in</strong>o a martedì 18 maggio;<br />

nell’edizione di mercoledì 19 maggio, <strong>in</strong>fatti, «Nuovo<br />

Molise» pubblicherà tutti i messaggi ricevuti (quelli con<br />

contenuti volgari o offensivi saranno cest<strong>in</strong>ati). I messaggi<br />

possono essere <strong>in</strong>viati entro martedì 18 maggio<br />

alle 17: via sms al 3404399050; via mail a nuovomolise@email.it;<br />

via fax allo 0874/484365. «Nuovo Molise»<br />

vi dà la possibilità di esprimere la vostra op<strong>in</strong>ione; approfittate<br />

dell’occasione per far sentire la vostra voce!<br />

Le accuse di D’Alete<br />

«A pagare<br />

saranno solo<br />

i molisani»<br />

NON resta dunque che<br />

aumentare le tasse regionali<br />

per ripianare l’enorme<br />

buco sanitario stimato<br />

<strong>in</strong> 110 milioni di euro.<br />

Questa, <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi, la decisione<br />

che il governo nazionale<br />

ha assunto nei confronti<br />

del governatore e<br />

commissario straord<strong>in</strong>ario<br />

alla sanità molisana Michele<br />

Iorio nell’<strong>in</strong>contro<br />

tenutosi a Roma giovedì<br />

scorso. «A pagarne le spese<br />

saranno i cittad<strong>in</strong>i - denuncia<br />

il consigliere regionale<br />

del Pd - i quali, stando<br />

ai dati contenuti nella<br />

delibera del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri del 28 luglio<br />

2009, dovranno far fronte<br />

ad un <strong>in</strong>asprimento dell’Irap<br />

dal 4,9% al 9,9% e<br />

dell’addizionale regionale<br />

Irpef dall’1,4% al 3,9%.<br />

Una maggiorazione delle<br />

imposte a fronte di un servizio<br />

medico ridotto al colabrodo,<br />

risultato di una<br />

gestione decennale della<br />

sanità fatta di sprechi<br />

<strong>in</strong>utili, funzionali unicamente<br />

all’accrescimento<br />

del consenso politico nelle<br />

mani del presidente della<br />

regione. Quest’ultimo -<br />

prosegue - ora non può far<br />

f<strong>in</strong>ta di cadere dalle nuvole<br />

perché è lui il responsabile<br />

del fallimento certificato<br />

peraltro nella relazione<br />

sulla prosecuzione del<br />

piano di rientro dal deficit,<br />

nella quale lo stesso<br />

Iorio si è assunto la responsabilità<br />

di aver elaborato<br />

un piano 2007/2009<br />

che , per essere fondato<br />

solo sul contenimento della<br />

spesa attraverso il taglio<br />

di posti letto, non ha<br />

prodotto risultati soddisfacenti<br />

sul piano delle<br />

prestazioni mediche e della<br />

riduzione dei costi. E’<br />

necessario - afferma il capogruppo<br />

Pd - rispondere<br />

ai bisogni essenziali dei<br />

cittad<strong>in</strong>i che aspettano<br />

mesi per effettuare visite<br />

specialistiche, radiografie<br />

o altre analisi. Le liste<br />

d’attesa sono lunghissime<br />

e per coloro che vivono nei<br />

piccoli comuni questo di-<br />

venta un problema serio;<br />

abbiamo bisogno di dare<br />

alle comunità servizi essenziali<br />

nel più breve tempo<br />

possibile. A nessuno -<br />

aggiunge - è sfuggito lo<br />

studio fatto nelle scorse<br />

settimane dall’Istituto<br />

Sant’Anna di Pisa che ha<br />

messo sotto osservazione le<br />

regioni italiane rispetto al<br />

servizio sanitario; la sanità<br />

molisana, secondo le rilevazioni<br />

effettuate, occupa<br />

gli ultimi posti della<br />

graduatoria nazionale e<br />

l’unico punto di eccellenza<br />

è rappresentato dalla vacc<strong>in</strong>azione<br />

ant<strong>in</strong>fluenzale.<br />

Se <strong>in</strong>oltre, <strong>in</strong> alcuni ospedali<br />

per determ<strong>in</strong>ati <strong>in</strong>terventi<br />

occorrono due o tre<br />

giorni di degenza, nei nostri<br />

ne occorrono sette ..<br />

evidentemente c’è qualche<br />

problema cui andrebbe<br />

trovata la giusta soluzione.<br />

In riferimento al futuro<br />

dello stabilimento<br />

ospedaliero Vietri di Lar<strong>in</strong>o,<br />

bisognerebbe - prosegue<br />

D’Alete - capire che<br />

cosa significa "<strong>in</strong>tegrazione"<br />

con il Cardarelli di<br />

Campobasso. Il dato certo<br />

è che per Lar<strong>in</strong>o sono previsti<br />

ulteriori tagli di posti<br />

letto e la scomparsa di<br />

<strong>in</strong>teri reparti; alla certezza<br />

dei tagli si contrappone<br />

l’<strong>in</strong>determ<strong>in</strong>atezza dei<br />

nuovi servizi e del ruolo<br />

che il presidio ospedaliero<br />

frentano dovrà avere nel<br />

prossimo futuro. Appare<br />

evidente che quelle scelte<br />

coraggiose e necessarie per<br />

costruire una sanità d’eccellenza<br />

sono r<strong>in</strong>viate di<br />

fatto a dopo le elezioni regionali<br />

del 2011. Ma temo<br />

che la questione si trasc<strong>in</strong>erà<br />

ancora per molto<br />

tempo, producendo altro<br />

debito. Di fronte alla bocciatura<br />

ricevuta giovedì<br />

scorso dal presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<br />

nonché deputato molisano<br />

Silvio Berlusconi, a Iorio<br />

non resta dunque che rassegnare<br />

le dimissioni per<br />

il bene della comunità regionale»,<br />

chiude D’Alete.<br />

davide vitiello

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