Scuola di Polizia verso la chiusura - sito in costruzione

in vendita obbligatoria
OGGI
Nuovo Molise + il Giornale
CRONACA
Intercettato
un aereo militare
sopra Campobasso
LA STATISTICA
A pagina 8
Famiglie in diffi coltà
Sono quasi tremila
i nuclei disagiati
A pagina 9
TERMOLI
Al via la pulizia
dei fondali
delle isole Tremiti
ISERNIA
A pagina 26
Scuola Cuoco
chiusa per atti
di vandalismo
A pagina 16
Scuola di Polizia verso la chiusura
Tra 15 giorni incontro a Roma per trovare una nuova soluzio
TERMOLI - I parenti si rivolgono ai Carabinieri. Oggi pomeriggio l’autopsia
Rifi uta il ricovero e muore subito dopo
Forti dolori al petto, il 43enne è deceduto davanti al Pronto soccorso
A pagina 27
OGGI
OGGI
Campobasso: Via Garibaldi 48 - Tel 0874.49571 Fax 484365
Isernia: P.zza della Repubblica, 29 - Tel. 0865.411789 Fax 411910
Anno 15 - N. 135 - € 1,00 Pubblicità: N.C.P. srl Via Via Garibaldi 48 Campobasso Tel. 0874.484400 Fax 699152 Termoli: C.so Nazionale, 10 - Tel. 0875.81095 Fax 81352
Martedì 18 maggio 2010
All’Interno
Nuovo Molise
Edizione della regione e del Frentano
Poste Italiane sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv.L.46/2004 art.1,c1,DCB CB
A pagina 3
POLITICA
«Pdl, troppe scelte folli»
La scissione del Nuovo Psi
E’ un fi ume in piena il segretario
regionale del Nuovo Psi
Oreste Campopiano che, di
concerto con tutto il partito,
abbandona l’alleanza con il
Pdl regionale. Sotto accusa
le scelte dei vertici locali, in
primis del governatore Iorio e
del coordinatore Di Giacomo.
Il Nuovo Psi si rivolge al premier
Berlusconi chiedendogli
di intervenire.
A pagina 4
www.nuovomolise.net
Santa Vincenza
Campopiano: i vertici molisani del partito
ci hanno sempre chiuso la porta in faccia
SPORT - PalaUnimol, taglio del nastro tra emozione e tanta attesa per i Cnu
A pagina 41

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
IL FATTO DEL GIORNO
L’ULTIMO GIURAMENTO?
CAMPOBASSO - La Scuola
allievi agenti di Polizia di
Campobasso chiude. La notizia
è ufficiale anche se resta
aperto un margine di discussione.
Le speranze per i
sindacati rimangono, anche
se in fondo sanno che non
sarà possibile evitare una
decisione così drastica.
La decisione è stata formalizzata
ieri a Roma, presso
gli uffici del ministero
dell’Interno, durante un incontro
con i vertici della direzione
centrale e i rappresentanti
sindacali. L’ultimo
corso a Campobasso è terminato
ad ottobre dello
scorso anno, da allora la
scuola di via Tiberio, che in
questi anni ha formato migliaia
e migliaia di poliziotti,
è deserta. I sindacati intanto
hanno tentato di salvare
la struttura. Ieri a
Roma il Consap, rappresentato
da Giuseppe Pica e il
Silp per la Cgil con Giovanni
Barra, hanno chiesto
spiegazioni sulle scelte di
chiusura che hanno portato
le scuole di Milano e di
Campobasso a mettere la
parola fine alla formazione
del personale. I vertici romani
hanno spiegato che i
criteri di chiusura adottati
riguardano sia i costi di gestione
che la capienza delle
strutture. «Per quanto riguarda
Campobasso i costi
sono limitati - hanno ribadito
i sindacalisti del Consap
e del Silp per la Cgil - visto
che per il 2009 sono stati
spesi 130mila euro». Insomma
chiudere la scuola di
Campobasso è come andare
in costrasto con le scelte
adottate. Nei prossimi 15
giorni il sindacato produrrà
delle note di risposta in attesa
delle decisioni definitive.
Quello che auspicano i
sindacati è uno spazio di discussione.
Anche se l’ipotesi
di chiusura della scuola di
Polizia era stata già paventata
nel 2007 quando a causa
di un progetto di razionalizzazione
si dovevano chiudere
7 Scuole allievi agenti
(Bolzano, Campobassi, Foggia,
Piacenza, Roma, Senigallia
e Vicenza). Cinque
strutture sono state chiuse
e quelle di Campobasso e di
Piacenza hanno continuato
ad accogliere gli aspiranti
poliziotti in attesa delle decisioni
del Dipartimento
della P.S. che sono giunte in
questi giorni. «Siamo disposti
a scendere in piazza.
Dobbiamo fare il possibile
per tenere aperta questa
struttura, fonte di ricchezza
per la città ed emblema della
Polizia di Stato» afferma
in una nota il Silp per la
Cgil. E stamane in questura
i sindacati incontrano la
stampa. mpt
I sindacati pronti a lottare fino in fondo
La Scuola di Polizia
chiude i battenti
Scelta irrevocabile?
Palazzo Moffa
L’odg passa
all’unanimità
Palazzo Moffa affronta il
problema ’Scuola di Polizia’
con un odg approvato
all’unanimità (primo firmatario
Vincenzo Niro).
La razionalizzazione avviata
dal Ministero degli
Interni non può radere al
suolo la scuola che ha
sede a Campobasso. Lo dicono
i numeri: la presenza
della scuola è qualificante
per l’immagine e l’economia
del capoluogo di regione.
Non solo: non si
possono considerare le ricadute
di colore negativo
che si avrebbero sul tessuto
economico già debilitato.
La maggiore concentrazione
di istituti d’istruzione
di questo tipo si rileva
nel nord Italia mentre
la scuola allievi di Campobasso
è richiamo per tutto
il centro sud Italia.
Nell’odg si rammenta che
lo stabile dove ha sede la
scuola, oltre ad essere di
nuova costruzione, antisismico
e dotato di una moderna
sala multimediale,
è di proprietà dello Stato
quindi non comporta oneri
economici aggiuntivi. «Un
duro colpo per l’intera economia
del capoluogo della
regione oltre al disagio
che si arreca alla forza lavoro
della scuola di polizia
che sarà trasferito al-
trove: per questo il Consiglio
regionale impegna il
presidente iorio ad adoperarsi
presso il Ministero
degli Interni e in tutte le
sedi competenti per garantire
la sopravvivenza nel
capoluogo di regione della
Scuola Allievi di Polizia».
In subordine, i consiglieri
chiedono l’attivazione di
nuove unità operative,
come il Reparto di Prevenzione
del Crimine.
I componenti
dell’assise
hanno impegnato
il presidente Iorio
affinché
il Ministero
non penalizzi
il capoluogo
L’argomento in Consiglio
’La struttura
va difesa
a tutti i costi’
L’intervento del consigliere Niro
per l’istituto di via Tiberio
Vincenzo Niro, consigliere regionale, nel suo intervento
in aula in merito alla chiusura della
Scuola di Polizia afferma che a distanza di
«quasi tre anni si trova ad affrontare nuovamente
il caso». Nel Nord Italia si concentra il
maggior numero di strutture di formazione
«mentre il territorio meridionale, già fortemente
penalizzato, lo diventerebbe ancor di più con la
chiusura della scuola molisana che sotto il profilo
geografico lascerebbe un vuoto ingiustificato».
La scuola di Campobasso conta su una struttura
moderan, antisismica, adeguata alla legge
626/96 con aule didattiche opportunatamente attrezzate
e da poco si è concluso l’allestimento di
una modernissima aula multimediale, con personale
altamente qualificato. A fronte di tutti questi
dati positivi - afferma Niro - perchè chiudere
la scuola? Sarebbe opportuno che il ministero
dell’Interno, costituisca una commissione per verificare
l’andamento delle scuole di polizia e in
particolare sull’andamento gestionale e alla funzionalità
delle strutture anche in rapporto ai costi
annuali». La scuola allievi agenti è una
struttura che va difesa affinchè il tessuto economico
non riceva un ulteriore colpo.
3

4 ATTUALITA’
IL FATTO
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Decisione shock del partito
schierato col centrodestra
Oreste Campopiano chiede l’intervento del presidente Berlusconi: «Ci hanno chiuso ogni porta»
Pdl regionale? «Una delusione»
Il Nuovo Psi si svincola e accusa:
«I vertici locali hanno sbagliato»
IL Nuovo Psi del Molise si
allontana dal Pdl molisano.
Una mossa decisa, chiara e
marcata: le scelte del partito
che ha come volti principali
in Molise quello di Ulisse
Di Giacomo e quello di
Michele Iorio non vanno
proprio giù agli esponenti
del Nuovo Psi regionale. E
l’allontanamento è quindi
drastico. Addirittura Oreste
Campopiano, segretario regionale
del Nuovo Psi, chiede
l’intervento del presidente
del Pdl, Silvio Berlusconi.
L’esecutivo regionale del
Nuovo Psi del Molise ed i
segretari delle federazioni
provinciali di Campobasso e
Isernia sono stati convocati
per l’analisi della situazione
politica regionale, anche
alla luce delle direttive imposte
dal Consiglio dei Ministri
in materia di risanamento
dal disavanzo della
spesa sanitaria. Campopiano
è un fiume in piena e
non vuole restare a guardare:
«In Molise - sostiene
Campopiano - c’è stato il
tradimento dell’idea guida
della costruzione del Pdl.
Noi del Nuovo Psi abbiamo
sempre cercato di offrire un
cotributo al Pdl regionale
per le scelte del Molise ma
abbiamo sempre trovato le
porte chiuse». Campopiano
parla di «gestione scriteriata
del Pdl in Molise», ritiene
che la dirigenza regionale
del Pdl «ha fatto - dice
Campopiano - scelte folli
per il Molise. Siamo stati
estromessi in tutte le scelte
regionali. Chiediamo
nell’ambito della coalizione
pari dignità tra i partiti politici.
E ci rivolgiamo al
presidente del Pdl Berlusconi
affinché intervenga».
Campopiano confida quindi
nel Pdl centrale. L’esecutivo
del Nuovo Psi ha deciso di
correre autonomamente,
con proprie liste di candidati
alle prossime elezioni provinciali
di Campobasso. E
non solo. Invita le componenti
minori del Pdl e gli altri
partiti della coalizione
«ad un confronto sui temi
politici segnalati, affinché
si avvii il necessario percorso
inteso al rinnovo, ai vari
livelli, della classe dirigente
regionale, condizione imprescindibile
per assicurare
una effettiva ripresa economica
e produttiva nella Regione».
Il documento deliberato
dall’esecutivo del Nuovo Psi
sarà inviato all’onorevole,
presidente del Consiglio dei
Ministri, Silvio Berlusconi e
anche agli organi nazionali
del Pdl, alle segreterie politiche
dei partiti minori cofondatori
del Popolo della
Libertà. «I socialisti del
Nuovo Psi hanno condiviso
e salutato, essendone stati
cofondatori, la nascita del
Pdl come un grande movimento
popolare nel quale si
concentra la tradizione politica
liberale, laico-riformista,
cattolica, socialista e repubblicana
italiana; nel
Molise la verticistica gestione
del Pdl di fatto ha escluso
le componenti minori,
marginalizzando il loro ruolo
politico ed istituzionale;
altresì - è scritto nel documento
del Nuovo Psi - che le
scelte politiche più significative
vengono normalmente
adottate al di fuori degli organismi
statutari, esautorati
di ogni potere decisionale.
Nella prospettiva dei due
prossimi appuntamenti elet-
Centrosinistra, si parla di sanità
QUESTO pomeriggio alle 16.30 presso l’hotel Rinascimento
di Campobasso, le forze politiche del centrosinistra
terranno una conferenza stampa per discutere dei
temi relativi alla questione della sanità in Molise.
Un appuntamento rilevante.
torali (provinciali di Campobasso
e regionali del
2011) tale situazione non è
ulteriormente tollerabile. In
un contesto economico e produttivo
regionale particolarmente
depresso come quello
molisano, di fronte alla
stretta del Governo nazionale
che impone, specie nel settore
della sanità, scelte rigorose,
non possano essere
condivisi ulteriori consistenti
interventi di sostegno
finanziario ad enti, società
ed associazioni private, atteggiamenti
che rispondono
a logiche estranee agli interessi
veri del territorio ed al
necessario sostegno alla ripresa
produttiva. In questi
anni - è scritto nel documento
- il Molise ha avuto
disponibilità finanziarie
considerevoli, gestite spesso
al di fuori di chiare e condi-
vise logiche di pianificazione
e di corretta programmazione
concordata preventivamente
nelle sedi politiche.
L’esecutivo regionale del
Nuovo Psi, pur ribadendo la
sua collocazione nell’ambito
del Pdl nazionale e la volontà
di contribuire, in sede locale,
alla crescita sociale ed
economica del territorio molisano,
si dissocia dalla gestione
del Pdl del Molise».
Andrea Nasillo
L’assise approva l’ordine di Romano
Master and back,
la proposta passa
A nulla, a quanto pare, è servito l’impegno preso ieri in
consiglio regionale per salvare la scuola di polizia di
Campobasso. L’ordine del giorno approvato in assise,
ha trovato, poi nel pomeriggio la spiacente notizia. E’
stato, comunque, un consiglio regionale privo di particolari
sussulti: è stato approvato l’ordine del giorno a
firma del consigliere Tamburro finalizzato all’attivazione
di un comitato tecnico con lo scopo di sostenere le
amministrazioni locali nella corretta ed univoca interpretazione
ed applicazione della legge regionale numero
30 del 2009. Respinto invece l’ordine del giorno illustrato
da Petraroia sulla grave crisi finanziaria in cui
versano le comunità montane: l’assessore Muccilli ha
dichiarato il suo impegno. Il punto che ha trovato maggiore
confronto in aula è sicuramente quello proposto
da Massimo Romano sul master and back. Confronto
anche con l’assessore Fusco Perrella. La proposta di
Romano «per il rientro - ha detto il consigliere regionale
- in Molise dei giovani cervelli» ha trovato l’approvazione
dell’aula anche non sono mancati gli astenuti e i
voti contrari.
«Esprimo soddisfazione - scrive Massimo Romano - per
l’approvazione dell’ordine del giorno "master back" da
parte del Consiglio regionale.
Nel lontano gennaio 2009 avevo presentato un ordine
del giorno definito Master and Back finalizzato a promuovere
il reinserimento nel mercato del lavoro dei
giovani molisani che hanno usufruito delle borse di
studio per frequentare master e stage professionalizzanti.
Purtroppo - afferma Romano - la proposta non
aveva incontrato l’assenso del Governo regionale che,
nella persona dell’assessore Fusco Perrella, delegata
alle Politiche sociali, non aveva ritenuto la proposta
meritevole di essere accolta e dunque l’aveva accantonata.
Oggi finalmente il Consiglio regionale ha inteso
recepire ed approvare una soluzione che consente a decine
di giovani molisani di tornare in Molise per mettere
a frutto sul mercato del lavoro molisano le esperienze
e le competenze maturate in ambito universitario, attraverso
il cosiddetto matching, ossia l’incrocio tra l’offerta
e la domanda di lavoro. Peraltro, avevo giudicato
sbagliata l’opinione della Fusco di bocciare la proposta
in quanto la stessa giunta aveva solo pochi mesi prima
aggiudicato un servizio di 12,5 Milioni di euro in favore
di alcuni enti di formazione, il Compal, che doveva
svolgere proprio quel servizio. Il testo approvato oggi
dal Consiglio regionale rappresenta un buon esempio
di come il Consiglio regionale può incidere e migliorare
delle proposte della Giunta su temi concreti che interessano
il vero dramma del Molise, l’emergenza occupazione,
e talvolta anche contro l’opinione del Governo regionale
che appare sempre più distratto sui temi concreti
della vita dei cittadini e troppo attento ad appalti milionari
o a operazioni finanziarie nell’interesse di pochi
"eletti"».
Nicola Occhionero contro Iorio
’O affonda o attracca
il battello dei veleni’
IL presidente Iorio, o affonda o attracca il suo battello
di veleni che ha condotto il Molise nelle liste nere di
ogni qualsivoglia valutazione o analisi sulle dinamiche
della spesa pubblica regionale. "Muoia Sansone
con i filistei!" ma quando? Ma come non era la sola
Report, trasmissione "comunista" di Rai 3, ad aver dipinto
un falso d’autore sul "regno del Molise?" e quel
"comunista" di Vinicio D’Ambrosio che cerca di far apparire
Michelino Iorio come il nuovo Barabba?
Ma tutti questi "comunisti" l’hanno sempre con quel
povero Presidente che il popolo ha scelto democraticamente?
Iorio getta la maschera ma molti, comunisti e
non, il volto del Presidente della Giunta regionale lo
conoscono molto bene. 3/4 dei componenti il Consiglio
e la Giunta regionale sono indagati per reati di corruzione,
concussione ed abuso d’ufficio, per essere garantisti
fino in fondo viene da chiedere almeno un gesto di
sensibilità e dignità politica nell’attesa di conoscere
l’esito delle vicende giudiziarie. Troppa grazia! Il cesarismo
ha impregnato anche queste teste, se l’ex giudice
Passarelli entra nella giunta Iorio, vuol dire che
poi non saranno così banditi? Forse è quello che pensano
gli elettori di Iorio, o ciò che lui vuol fare credere
a chi attende ogni cinque anni la promessa di un posto
di lavoro o la centrale nucleare al confine del Molise.
Basta con la "B" maiuscola, schiena diritta e coraggio,
sono alcuni degli elementi che i molisani devono riscrivere
nel proprio dna.
I molisani che hanno affrontato la carestia post bellica
degli anni cinquanta, le lotte contadine, le occupazioni
dei pochi opifici, la ricostruzione dei comuni, pietra
per pietra, grazie alle rimesse dei parenti immigrati,
a questi molisani e soprattutto ai loro figli dobbiamo
parlare se abbiamo ovviamente argomenti alternativi
e credibili da discutere.
Il centrodestra molisano in linea con quello nazionale,
mostra crepe e divisioni, la politica clientelare
produce consenso fino a quando il "re" ha qualcosa da
offrire in cambio di servigi ma quando l’attenzione
della magistratura e dello Stato sono incalzanti, gli
amici degli amici si defilano e anche chi pensava di
poter aprire un baratto con Iorio per l’ennesimo cambio
di casacca ci ripensa. Il re è nudo! In uno scenario
politico desolante come sopra descritto, viene facile
pensare che la rimonta per il centrosinistra è cosa alle
porte, purtroppo è ancora presto per cantare vittoria.
Se Atene piange, Sparta non ride! A che punto è il centrosinistra?
Terminate le rese dei conti post elettorali e
accumulate ennesime sconfitte nei territori, si torna finalmente
al confronto con l’idea giusta di costituire
un’alleanza solida e duratura, fondata su obiettivi
chiari, con opportune divisioni e ripartizioni di responsabilità
e carichi di lavoro. Una ritrovata intesa,
ma senza dimenticare che le dimissioni del Presidente
della giunta provinciale di Campobasso restano in
piedi e tra qualche giorno saranno efficaci dal punto
di vista normativo. Dal punto di vista politico le dimissioni
di D’Ascanio hanno senza dubbio lasciato atterriti,
piuttosto che basiti, quanti credevano di utilizzare
le posizioni acquisite per nuove allocazioni politiche
o per condizionare, con la ragione dei numeri in
Consiglio, l’operato della Giunta. Una sfida aperta che
invita ad un rapido rinnovamento del personale politico
in vista delle prossime competizioni elettorali ma
anche un messaggio di fiducia che D’Ascanio lancia
agli alleati al fine di ripartire dall’Amministrazione
provinciale per rendere solida l’alleanza. Il conto alla
rovescia continua e tutti i partiti del centrosinistra attendono
di sapere se l’Idv, partito al quale Nicola D’Ascanio
è iscritto, ha nel cassetto la soluzione alla crisi
della Provincia o se vi è stato un incontro con il Presidente
per determinare la migliore via d’uscita. Non altri
ma l’Idv ha il dovere politico di affrontare e dirimere
la problematica delle dimissioni, senza dimenticare
la severa e puntuale conferenza stampa di D’Ascanio.
Il tavolo del centrosinistra è concorde unanimemente
sul ritorno in maggioranza del Pd, con tutti
gli onori del caso, consapevoli del fatto che nelle situazioni
di crisi chi più ha, deve dare. Consentire che per
un anno l’amministrazione di Palazzo Magno è consegnata
nelle mani di un Commissario prefettizio, significa
costituire una coalizione debolissima che fatica a
trovare le ragioni dell’unità e non riesce a sostenere il
confronto politico con la/e destra/e. I cittadini molisani
non possono attendere, la nostra prima preoccupazione
deve essere, senza retorica, il reale bene comune,
per tale motivo sono richiesti tempi celeri e apertura
al confronto, tra circa dieci giorni il centrosinistra
rischia ancora una volta di perdere un’occasione utile.
Nicola Occhionero

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
LA PROPOSTA
I COMUNI vanno esaltati e
tutelati dalle istituzioni
maggiori con atti concreti
ed efficaci, vanno tenuti
nella più marcata considerazione
e soprattutto l’autonomia
dei Comuni è necessaria.
Così in sistesi il senso
della giornata di mobilita-
«Servono
risorse
per investire»
zione nazionale promossa
dal Pd al fine di dare credito
alla proposta di legge sul
patto di stabilità verso un
piano di invariazione di
spesa.
«Sveglia! Diamo ossigeno
ai Comuni», questo lo
slogan dell’iniziativa promossa
dal Partito Democra-
tico in ambito nazionale e
che ha visto protagonisti
anche gli esponenti del partito
in Molise.
Ieri mattina nella sede
regionale del Pd, Danilo
Leva, segretario molisano,
l’onorevole Paola De Micheli,
il vicesegretario regionale,
Francesco Totaro, il capogruppo
Pd al Comune di
ATTUALITA’
L’iniziativa in ambito nazionale ha interessato anche il Molise
L’onorevole De Micheli: «Verità, equità e concretezza»
Il Pd in campo: «Diamo
ossigeno ai Comuni»
Campobasso, Antonio Battista
e diversi altri esponenti
del partito hanno evidenziato
le motivazioni alla
base del percorso intrapreso
a favore dei Comuni.
«Dal 2006 non c’è un
euro di risorse regionali per
gli investimenti, per i Comuni
non c’è la possibilità
di progettare. I Comuni
rappresentano l’ossatura di
questo Paese. Non si può
continuare - dice Leva - a
massacrare i Comuni», le
proposte del Pd sono quindi
molto chiare.
Le posizioni sono state
evidenziate anche dall’onorevole
Paola De Micheli, tre
le parole chiave del percorso
del Pd sulla questione:
«Verità, equità e concretezza».
L’onorevole punta l’attenzione
sull’esigenze di
dare voce e sostegno ai Comuni:
«Non possiamo fare
la manutenzione ai sorrisi.
Noi siamo disposti a discutere
di riforme. I cittadini
che pagano le tasse - ha evidenziato
Paola De Micheli -
devono avere un quadro
vero dietro una prospettiva
di riforme. Non esiste al
mondo che chi sta male
deve rivolgersi agli organi
superiori, questo patto di
stabilità deprime il piano
degli investimenti degli enti
Il segretario regionale, Leva:
«Per i Comuni non c’è la possibilità
di progettare, rappresentano
l’ossatura di questo Paese, non si
può continuare a massacrarli»
locali. Il Partito Democratico
non è un partito che dice
solo no». Ridare equilibrio
alla spesa, un obiettivo ’targato’
Pd: «I Comuni e le
Province non producono deficit,
i 35 miliardi di deficit
- ha detto l’onorevole De
Micheli - provocati da amministrazioni
centrali e Re-
5
gioni».
Al fianco del Pd in questa
’battaglia’ anche Adriana
Izzi, consigliere comunale
di «Città di noi» al Comune
di Campobasso: i comuni,
tessuto connettivo da ricostruire,
sono, quindi, essenza
per il futuro.
Andrea Nasillo

DA PALAZZO MAGNO
Conferenza stampa ieri mattina del consigliere di Aenne
La coerenza non paga
«E io me ne frego»
Peppe Notartomaso ’lancia’ Generazione Italia
e attacca il modello incarnato dal premier
Diretto, senza filtri né artifici
linguistici. Una condivisione
senza se e senza ma,
con la consapevolezza che
forse, in questo momento,
una scelta così di parte potrà
portare solo guai.
Peppe Notartomaso,
esponente di lungo corso di
Alleanza Nazionale, consigliere
provinciale di Campobasso
eletto con An sceglie
di stare con Gianfranco
Fini. E con lui, assicura, ci
sono parecchi amministratori
che aspettano solo la
nascita dei circoli cittadini
di Generazione Italia per
uscire allo scoperto.
Invece Nortartomaso decide
di fare il grande passo
da solo, proponendosi come
riferimento per il circolo
cittadino dei ’dissidenti finiani’
che, a giorni, dovrebbe
vedere la luce.
«La coerenza politica non
paga, lo so - dice nel corso
di una conferenza stampa -
ma io me ne frego». Strappa
il sorriso dei presenti
quando battibecca in maniera
assolutamente scherzosa
con Vincenzo Mucci,
collega in Consiglio provinciale
ma esponente (almeno
fino ad ora, ndr) della maggioranza
che dovrebbe sostenere
il dimissionario Nicola
D’Ascanio.
La politica ha perso il
rapporto con il cittadino.
La capacità di dare risposte
e i circoli di Generazione
Italia, che non avranno pol-
trone da occupare saranno
la risposta a questa domanda
- inevasa - di efficienza:
è la sintesi del pensiero di
Peppe Notartomaso che attacca
frontalmente le scelte
governative messe in campo
dal premier Berlusconi.
«La mia non è né una dichiarazione
di guerra né di
indipendenza. Non è nemmeno
una scelta di campo,
è una decisione di coscienza
e soprattutto di rispetto che
devo ai miei elettori. Un rispetto
che dopo gli ultimi
accadimenti si è tramutato
in dovere morale che trova
concretezza nel seguire le
scelte di Fini».
Notartomaso offre la
chiave di lettura dei fatti
politici che hanno scosso,
ormai qualche settimana
fa, il panorama politico che
fa riferimento al centrodestra,
al Pdl. E, logicamente,
non è una lettura positiva
di fatti e accadimenti.
«Fini sta cercando di arginare
le anomalie di un
partito che, al di là degli
spot che lo descrivono come
il Partito della Libertà, è
un partito a trazione leghista.
Un partito dove a capo
c’è un solo uomo che non
accetta il confronto e che
applica come regola principale
la potica del "o sei con
me o sei contro di me. Un
partito padronale».
Contrario a qualsiasi regola
di partecipazione democratica.
Berlusconi però,
in questo, non è simile a Iorio.
Per Notartomaso però
c’è differenza. E quindi ricusa
il modello Berlusconi e
approva il modello Iorio.
«Io rispetterò appieno il
mandato dei miei elettori,
non faccio qualcosa perché
devo ricevere in cambio
qualcosa». E ricorda (in
maniera inopportuna forse
visto il tempo passato da
quell’episodio, ndr) che anche
la maggioranza di Palazzo
Magno lo aveva corteggiato.
«Sono all’opposizione e
qui resterò fino all’ultimo
giorno» dice ancora. Per
Notartomaso la politica ha
perso aderenza con la quotidianità
dei cittadini, non
riesce più a farsi domande
che sono prodromiche ad
ogni azione politica.
Il politico cosa è senza i
suoi elettori? I partiti cosa
sarebbero senza gli elettori?
Quale gli scopi di chi decide
di rappresentare i cittadini?
Per queste domande,
ormai archiviate nel
passato remoto dell’Italia,
per le risposte mai fornite
alle giuste esigenze dei cittadini,
per Peppino Notartomaso
la possibilità della
’riscossa’ è affidata ai circoli
Generazione Italia e al
concetto che sottende la
loro creazione: un contributo
alla crescita e all’avvicinamente
dei cittadini e dei
giovani alla politica, al cen-
trodestra e ad un grande
partito che può crescere ancora
e che deve ancora irrobustirsi.
«Berlusconi oggi e La
Loggia ieri sono stati eletti
in Molise ma nessuno dei
due ha rappresentato e rappresenta
il Molise. Probabilmente
sanno poco di
quanto accade in Molise e
di qual è la reale situazione.
Nessuno però parla, nella
speranza che, non irritando
il padrone, la prossima
volta, magari, si potrà
pure sperare di ricevere
qualcosa in cambio. Il paradosso
è proprio in questo:
la prassi ormai consolidata
vuole che sia tutto legato
alle nomine. All’interno dei
partiti, al Parlamento. Nomine
che dovrebbero essere
fatte in base ai meriti e al
potenziale apporto che ciascuno
può dare al miglioramento
del sistema. I soggetti
che dovrebbero adoperarsi
per risolvere le problematiche
dei cittadini sono
più preoccupati invece di
mantenere il proprio status.
Quale altra potrebbe essere
propritaria se non attuare,
attraverso un a gestione individuale,
il controllo sulle
menti e sullo sviluppo perché
vige la logica del "o con
me o contro di me". Torniamo
alle scelta degli uomini
attraverso il meccanismo
delle preferenze, restituiamo
al popolo quello che gli
hanno tolto. La possibilità
di scegliere. Per questi motivi
credo che sia più che
mai necessario aderire ad
un progetto che ha come
scopo la messa in campo di
idee ed esigenze reali, luogo
dove le cui fondamenta saranno
la democrazia e il libero
pensiero, uno strumento
di miglioramente e di benessere
sociale».
Le idee ci sono, Peppe
Notartomaso le ha anche
più volte sottolineate.
Grandi temi come l’agricoltura
e commercio sui quali
l’esperienza politica di Notartomaso
ha dato suggerimenti
e alternative. Coerenti
con la sua idea di politica.
Forse per questo inascoltate
.
lusa
lucsam66@gmail.com
D’Ascanio dimissionario
I rumors in via Roma
Coalizzarsi per costringerlo ad accettare
tutti, compresi quelli che lo tradiscono?
Palazzo Magno senza guida, mancano meno di due
settimane al redde rationem. E il centrosinistra
cosa fa? Intanto andrebbe capito cosa fanno i ’colleghi
di partito’ del presidente Nicola D’Ascanio. Una
riunione improvvisa ha fatto saltare la conferenza
stampa dell’Italia dei Valori sul tema (mai scontato)
della sanità che si terrà domani. Ma il tema
adesso è altro: Pd e Idv, ora, sono seduti attorno
allo stesso tavolo per affrontare insieme questo
tema. E pare già un buon punto di partenza in vista
di altri obiettivi da raggiungere. Ma i rumors sono
come sempre impietosi: il ’tirare a campare’ non è
nel dna politico di Nicola D’Ascanio. E la sua mossa
ha messo all’angolo tutti. Solo che qualcuno potrebbe
pensare di ricavarne qualcosa da questa situazione
instabile. Alzare il prezzo e indebolire la
posizione del presidente, ad esempio. Come? I dissidenti
del Pd e i trasfughi che ancora non hanno entrambi
i piedi in altri ed opposti schieramenti potrebbero
coalizzarsi e chiedere di far parte di questa
nuova (ma breve perché le elezioni sono vicine) era
D’Ascanio. O tutti o nessuno. E così il gioco è fatto.
A scapito della ’faccia pulita’ del centrosinistra, ormai
merce rara.

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
LA VOCE DELL’OPPOSIZIONE
CAMPOBASSO
«Da parte dell’amministrazione solo interventi estemporanei»
Parcheggio per disabili ripristinato
Ma è stretto e non comodo
Antonio Battista: una vittoria a metà
CAMPOBASSO - Una vittoria
a metà per il capogruppo
del Partito Democratico
Antonio
Battista.
Il consigliere di opposizione,
infatti, la settimana
prossima aveva annunciatoun’interrogazione
consiliare - da presentare
al prossimo Consiglio
comunale - per chiedere
che fine avesse fatto il
parcheggio per disabili
tolto davanti al Comune e
chiederne l’immediato ripristino.
Richiesta accontentata.
Ma solo a metà.
I tecnici del Comune,
infatti, hanno riposizionato
le strisce gialle in un’area
stretta e comunque
non ai lati della zona riservata
al parcheggio.
«In questo modo - puntualizza
infatti Battista -
il parcheggio non è affatto
comodo per i disabili, che
non possono scendere o
salire comodamente e non
hanno lo spazio per collocare
un’eventuale carrozzina».
Parcheggio non a norma
di legge, dunque? Per
questo Battista, nono-
stante il ripristino del
parcheggio, ha deciso di
non ritirare l’interroga-
Il parcheggio ricollocato davanti al Comune
zione. «Al di là del singolo
episodio - aggiunge infatti
il consigliere - quello che
non va è l’assoluta confusione
che è tornata a re-
Il capogruppo
del Pd
ha annunciato
un’interrogazione
che sarà presentata
al prossimo
Consiglio
7
gnare nel centro di Campobasso:
auto parcheggiate
ovunque - soprattutto a
ridosso di marciapiedi e
scivoli per disabili - traffico
impazzito a causa della
riapertura di alcune aree
e strade e totale mancanza
di rispetto delle regole
di cui, chiaramente, gli
automobilisti si aprofittano».
Secondo Battista, infatti,
l’amministrazione Di
Bartolomeo continua ad
adottare soluzioni estemporanee:
«Mancano provvedimenti
e comunque
vengono fatti interventi al
di fuori della logica del
Piano urbano del traffico -
sottolinea - mentre il traffico
va governato con
strumenti di concertazione
e regole precise e serie.
Solo così - conclude Battista
- si potrà ridare un ordine
a una città che sembra
impazzita».
daniela di cecco

8 CAMPOBASSO
Gli F-16 su Campobasso
Volo intercettato
su Campobasso
Sospesi i contatti radio per un C-130
Partono in volo due caccia da Cervia
UN aereo militare C-130 in
volo da Bruxelles ad Amman
in Giordania era in
volo sull’Italia quando è
stato intercettato da due
caccia F-16 dell’aeronautica
militare nello spazio aereo
regionale.
L’aereo, di nazionalità
belga, aveva perso i contatti
radio e dopo parecchi minuti
di silenzio per timore
potesse essere stato abbattuto,
sono partite le operazioni
di sorvolo. Due caccia,
si sono alzati in volo da
Cervia in provincia di Ravenna
ed hanno intercettato
il velivolo sulla verticale
di Campobasso nel primo
pomeriggio di ieri.
L’aereo da trasporto è
stato scortato dai due caccia
e prima di lasciare lo
spazio aereo italiano il C-
130 ha ristabilito il contatto
radio. L’operazione ha
permesso al velivolo di poter
proseguire il suo volo
verso Amman mentre i due
caccia sono tornati alla
base di Cervia. Non si conosce
al momento il motivo
per cui si sono interrotti i
contatti radio, ma l’avventura
per l’aereo militare si
è conclusa senza grosse
conseguenze.
L’intervento grazie alla collaborazione dei cittadini
Preso il ladro all’interno
dell’erboristeria di via Pietrunto
Arrestato in flagranza dai carabinieri
E’ stato condannato a sei
mesi di reclusione il 31enne
arrestato dai carabinieri
con l’accusa di furto.
I carabinieri del reparto
operativo due notti fa
sono intervenuti presso
un’erboristeria di via Pietrunto
a Campobasso. Al
centralino del 112 erano
giunte, da parte di alcuni
cittadini, una serie di telefonate
che segnalavano
rumori provenienti
dall’interno del locale che
presentava la saracinesca
forzata. E proprio l’intervento
dei cittadini ha permesso
di evitare che si
portasse a termine il colpo
che il ladro si era prefissato.
All’interno del locale
di via Pietrunto qualcuno
stava tentato di ripulire
gli scaffali e la cassa.
I carabinieri sono riusciti
a bloccare il ladro
mentre tentava di darsi
alla fuga. Lo avevano
aspettato fuori impedendogli
ogni via di fuga.
Beccato in flagranza di
reato il 31enne, L.A., pregiudicato
e tossicodipendente
è stato tratto in arresto
e portato in caserma
dove ha passato la notte
nella cella di sicurezza.
Ieri mattina il ladro è
stato processato per direttissima
davanti al giudice
del tribunale di Campobasso.
mpt
Denunciato per oltraggio
un 53enne di Trento
Aveva offeso gli agenti della Polpost
durante una telefonata di servizio
E’ stato da poco ripristinato il reato di oltraggio a
pubblico ufficiale e già qualcuno è finito nel mirino.
Questa volta è toccato ad un 53enne della provincia
di Trento che si era rivolto agli agenti della Polizia
postale di Campobasso per chiedere informazioni in
merito alla ricezione di messaggi promozionali provenienti
da un gestore di telefonia.
E mentre gli operatori erano impegnati a risolvere
la questione dall’altra parte della cornetta l’uomo ha
iniziato a inveire contro i poliziotti. «Voi non capite
un c.... State solo a scaldare la sedia». Frasi poco
gentili sono state rivolte ad un paio di poliziotti in
servizio durante la conversazione susseguitasi a più
riprese.
I poliziotti del compartimento della Polpost non si
sono arresi e dopo essere risaliti ai tabulati telefonici
hanno identificato e denunciato l’autore della telefonata
che in base al codice rischia adesso una pena
fino a tre anni di reclusione. L’uomo di 53 anni ora è
stato denunciato.
mpt
Condannato
a sei mesi
per direttissima
Indagata per falsa testimonianza
Prima accusa il marito
poi ritratta e son guai
Due anni fa lo denunciò per maltrattamenti
FINO al 2008 ha raccontato di aver subito maltrattantementi
da parte del marito. Per una decina d’anni
avrebbe subito vari epidosi di violenza, portando i
segni di calci e pugni e costringendola persino a dormire
- a novembre - in compagnia della figlioletta in
auto, senza neanche una coperta. Una vita caratterizzata
dalla violenza, quella raccontata alla sezione
specializzata in reati contro le donne che decisero di
allontanarla da casa per essere ospitata in una casa
famiglia.
Ieri mattina la donna avrebbe dovuto ripetere quanto
denunciato alla Polizia due anni fa, ma davanti al
giudice e al marito (in carcere per scontare una condanna
per rapina) ha in parte ritrattato la versione.
«Non so, non ricordo e sono cose che accadono in tutte
le famiglie» sono state le risposte date. Il giudice
prima ha redarguito la donna, poi il giudice ha deciso
di inviare gli atti in procura per falsa testimonianza.
Una decisione che ha coivolto anche la sorella della
parte offesa. La sentenza è attesa per il prossimo autunno.
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Inchiesta crollo ’sisma 2009’
«I processi
a Campobasso»
I legali si rivolgono alla Cassazione
per trasferire i fascicoli in Molise
C’era attesa per la prima
udienza preliminare della
maxi inchiesta sui crolli del
terremoto in Abruzzo e in
particolare all’Aquila. Davanti
al giudice per le
udienze preliminari dovevano
comparire i due indagati
nell’ambito del filone del
crollo del Convitto nazionale
dove il 6 aprile 2009 sono
morti 3 minorenni ed un ragazzo
è rimasto gravemente
ferito. I 2 sono indagati per
omicidio e disastro colposo e
lesioni. Ma per un difetto di
notifica il procedimento è
stato rinviato al 7 giugno
prossimo. Più volte i legali
hanno ipotizzato il trasferimento
degli atti a Campobasso
per mancanza di serenità.
E nei giorni scorsi il
difensore di uno degli indagati
ha presentato in Cassazione
istanza di remissione
del processo ad un altro giudice
con il trasferimento del
procedimento a Campobasso.
Un’analoga istanza è
stata presentata per l’udienza
preliminare relativa
al crollo della casa dello studente
che vede indagate 11
persone per la morte di otto
studenti.
Tanto spavento per l’incidente verificatosi all’altezza del passaggio a livello
Investita dall’auto in via Mazzini
UN investimento in pieno centro cittadino si è verificato
ieri mattina, lungo via Mazzini all’altezza del passaggio
a livello. Una giovane donna è stata investita. Immediati
i soccorsi allertati dai passanti, il personale del
118 ha trasportato in ospedale la ragazza ferita che se
la caverà in una decina di giorni.
Toccherà alla Polizia municipale di Campobasso ricostruire
la dinamica del sinistro.
Gli scatti per gentile concessione di Nicola Lanese

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
L’approfondimento
Ribatte - con un documento
articolato e frutto di un lavoro
portato avanti con decisione
- alle critiche di chi
crede che le commissioni
speciali siano inutili e solo
fonte di sperpero di denaro.
E così Luigi Pardo Terzano,
consigliere regionale
Udc e presidente della
"Commissione temporanea
per lo studio delle Problematiche
del disagio", incassa
i colpi e tira fuori lo studio
che disegna lo stato della
famiglia molisana.
«La Commissione istituita
nel 2009 deve, come compito,
svolgere attività di
studio, ricerca ed elaborazione
di proposte al fine di
monitorare le problematiche
connesse al disagio familiare.
Per ottemperare al
nostro compito - spiega il
presidente Terzano - a fine
gennaio, abbiamo deciso di
espletare una indagine conoscitiva
su tutto il territorio
molisano per acquisire i
dati omogeni e completi
sulle situazioni delle famiglie
al fine di poter successivamente
sviluppare proposte
organiche di intervento
tenendo conto anche del
rapporto annuale del Cis
che ha messo in evidenza
una situazione di chiara
difficoltà delle famiglie italiane.
Dall’analisi dei dati
emerge una sostanziale situazione
di difficoltà, in diversi
casi ascrivibile proprio
all’area del disagio
delle famiglie molisane, a
conferma anche del dato
sviluppato a livello nazionale».
La popolazione (fonte
Istat, 2009) si attesta sulle
320mila 795 unità. Il 22%
dei molisani ha una età superiore
ai 65 anni (70.130)
e il 12% ha più di 75 anni
(37.202 persone). Sono 125mila
le famiglie regolarmente
costituite, nel 65%
dei casi sono presenti entrambi
i coniugi. Ma solo il
7% di questi nuclei familiari
vede marito e moglie entrambi
occupati. Si equivalgono
le percentuali dei nuclei
familiari con figli e senza
figli (una piccola prevalenza
di quest’ultime).
Il 22,5% dei nuclei familiari
ha figli fino a 5 anni
d’età «segno di un evidente
stato di denatalità» mentre
il 45% ha figli maggiorenni
«a conferma di una palese
difficoltà di inserimento nel
mondo del lavoro». Il
32,5% delle famiglie molisane
ha invece figli in età
scolare.
«Ma il 10% delle famiglie
soffre di situazioni di
disagio economico».
Sono 2234 nuclei familiari
in provincia di Campobasso
e 670 in quella di
Isernia (mancano alcuni
dati, ndr) che rientrano
nella categoria ’famiglie in
difficoltà’. Degno di essere
sottolineato anche un altro
dato, rilevabile dalle tabelle
allegate alla relazione della
Commissione presieduta da
Terzano. Le situazioni di
maggiore disagio si registrano
nei centri minori.
134 ad Acquaviva Collecroci,
208 a Guglionesi, 100
a Montemitro, 150 a Riccia,
217 a San Martino in Pensilis,
128 a Santa Croce di
Magliano. A Termoli dove,
in base allo studio della
Commissione Temporanea,
sono 298 i nuclei familiari
in situazione di difficoltà
economica.
Anche in provincia di
Isernia si registrano analoghe
situazioni: 87 famiglie
in difficoltà ad Agnone, 50
a Sant’Agapito, 60 a Pescolanciano,
46 a Castel San
Vincenzo.
«Per venire incontro a
tali situazioni di disagio -
spiega ancora il presidente
della Commissione, Terzano
- sul piano sociale regionale
si sono previste delle
misure atte a realizzare un
sistema integrato di servizi
nella logica del principio
della sussidiarietà verticale
e orizzontale attraverso il
coinvolgimento di tutti gli
attori pubblici, del privato
sociale e dei privati presenti
sul territorio. L’analisi
dei dati nazionali e regionali
fa emergere chiaramente
la necessità di prevedere
l’adozione di provvedimenti
per il recupero della
natalità, essenziale per conservare
i livelli di benessere.
Una politica della natalità
deve andare di pari passo
al sempre maggiore e più
qualificato inserimento della
donna nel mondo del lavoro,
con il giusto e non più
rinunciabile riconoscimento
economico del lavoro domestico.
I provvedimenti da adottare
- continua ancora Terzano
- non sono più sulle
criticità, per le quali ad
onor del vero la Regione
Molise ha dato risposte
molto esaurienti ma sulle
condizioni normali, quoti-
CAMPOBASSO
Il presidente della Commissione speciale analizza i dati
Famiglie in difficoltà
e azioni per aiutarle
L’allarme di Terzano
diane. La legislazione nazionale,
non avendo costruito
percorsi a tutela della
nascita, sembra non considerare
che la mancanza
di ricambio generazionale
sta diventando il primo
vero problema del paese».
Quali interventi sarebbero
più che necessari allora?
«Il tema della riforma del
fisco non è di quelli da sottovalutare.
Certo, è tema
che esula dalle competenze
regionali ma potrebbe costituire
un valido iincentivo
per le famiglie a tutela della
natalità per giungere ad
inserire la voce famiglia in
ogni progetto di riforma tributaria.20L’assessoratoregionale
alle Politiche Sociali
- dice ancora Terzano - in
questa fase sta dando risposte
certe alle famiglie:
ha adottato provvedimenti
di aiuto emanando specifiche
direttive in materia di
sostegno economico alle fa-
La popolazione si attesta
sulle 320mila 795 unità (Istat 2009)
Sono 2234 i nuclei familiari disagiati
in provincia di Campobasso
e 670 quelli in provincia di Isernia
miglie in difficoltà anche
nel caso in cui i componenti
siano in possesso del permesso
di soggiorno o di carta
di soggiorno. I sostegni
prioritari previsti sono
quelli per far fronte a difficoltà
derivanti dal sostenimento
di spese mediche, pagamento
del fitto, delle bollette,
delle spese scolastiche
e per la formazione professionale,
per l’acquisto di
ausili sanitari necessari
per migliorare le condizioni
di vita di familiari disabili,
per lutti improvvisi oppure
per quei casi di mancata o
tardiva corresponsione degli
alimenti familiari da
parte del coniuge. Sono stati
potenziati i servizi socio
educativi rivolti alla prima
infanzia per rispondere alle
esigenze delle famiglie interessate
all’affido e all’adozione.
Per le giovani coppie
- continua ancora Terzano -
e favorire l’accesso alla prima
abitazione sono stati
predisposti bandi pubblici
che hanno consentito di
supportare 350 coppie molisane.
E poi i Consultori familiari
con specifici servizi
rivolti proprio ai giovani.
Non dimentichiamo che è
stato istituito l’albo degli
enti di servizio civile e sono
stati definiti i progetti relativi
che consentiranno l’inserimento
di 216 giovani
volontari. Sono state adottate
strategie tese a ridurre
le categorie di disagio con
una logica integrata di sostegno
e di misure di reinserimento,
dando priorità
agli interventi per le nuove
generazioni».
Cosa manca allora? «Per
porre in essere interventi
coordinati e finalizzati è indispensabile
che anche le
proposte di legge all’esame
delle Commissioni permanenti
di competenza o le
leggi già promulgate abbiano
percorsi privilegiati e finanziamenti
certi». Argomento
questo oggetto di numerose
prese di posizione,
soprattutto nella minoranza
a dire il vero. Si fanno le
leggi, si approvano e poi restano
lettera morta. A cosa
servono, allora?
«A mio avviso le proposte
di legge 40 e 103, relative
proprio alle famiglie, andrebbero
esaminate e coordinate
anche con la proposta
di legge 20 concernente
i servizi educativi per la
prima infanzia per avere in
tempi brevi istituti giuridici
che sicuramente andrebbero
a dare sostegno diretto
alle famiglie e potrebbero
favorire la costituzione di
nuovi nuclei familiari. Non
solo; la legge regionale relativa
agli incentivi in favore
dei piccoli comuni molisani
per contrastare lo spopolamento
è un provvedimento
importante che però ha
avuto uno stanziamento
molto modesto se non insignificante».
Cosa si potrebbe fare?
«Una sorta di testo unico di
interventi per le politiche
familiari, per consentire
una conoscenza di tutti i
provvedimenti e per dare
possibilità alle famiglie di
avere un documento organico
che possa indirizzarle
nell’ottenimento dei benefici
sulla base dei requisiti posseduti.
Occorre sostenere e
promuovere iniziative per
conciliare il lavoro familiare
con quello lavorativo remunerato.
Dovrebbero trovare
codificazione anche gli
interventi a sostegno del lavoro
domestico per il quale
dovrebbe essere riconosciuta
una indennità annua,
indennizzi per infortuni domestici,
copertura assicurative
ai fini pensionistici.
Andrebbe anche costituito
un osservatorio regionale
permanente che sia la base
per una conferenza regionale
sulla famiglia che dovrebbe
avere cadenza annuale».
wanda bergamin
nuovomolise@email.it
«Riconoscere il lavoro domestico»
Mamme, casalinghe
e senza reddito
«La politica è chiamata a creare condizioni base favorevoli
verso la famiglia e verso i bambini in tutti i settori
della vita. Ciò significa che la famiglia deve essere tutelata
nella sua identità propria e messa in grado di compiere
responsabilmente la sua missione procreativa ed
educativa - spiega ancora il consigliere regionale Pardo
Terzano -. Oggi, per una politica di sostegno alla famiglia
che volesse dare concreta attuazione a questi diritti,
si prospettano alcune direzioni di cammino non facile
ma di grande significato civile. La donna, soprattutto
quando è madre, riveste un ruolo singolare e particolarissimo
nella dimensione domestica. Un dato che non
può essere ignorato. Anzi, dovrebbe essere di stimolo per
riuscire ad ’armonizzare la legislazione e l’organizzazione
del lavoro con le esigenze della missione della donna
all’interno della famiglia". Per dare ai genitori, soprattutto
alla madre, la possibilità di scegliere liberamente
di dedicarsi in casa alla cura dei figli senza subire danni
economici, si dovrebbe riconoscere nella sua dignità e
utilità il lavoro domestico e quindi retribuirlo adeguatamente.
Perché penalizzare la madre che si dedica ai
figli? In Italia il 33% delle donne lavoratrici lascia il
lavoro esterno restribuito al momento della nascita di
un figlio. Perché una famiglia che decide di avere dei figli
deve necessariamente divenire più povera? Il lavoro
domestico non è riconosciuto come socialmente produttivo
a meno che non sia svolto dalla colf oppure dalla
baby sitter. La rilevanza sociale ed economica è affermata
nella Costituzione, all’articolo 4: la Repubblica riconosce
a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove
le condizioni che rendano effettivo questo diritto. E c’è
anche l’articolo 35: la Repubblica tutela il lavoro in tutte
le sue forme ed applicazioni. Non mancano ideologie
che vedono la realizzazione della donna nella professione
e nel lavoro extradomestico e misconoscono l’importanza
del suo ruolo di madre. Una politica rispettosa
dei diritti dei bambini e delle famiglie dovrebbe lasciare
ai genitori l’effettiva libertà di scelta mettendo a disposizione
adeguati mezzi finanziari. La classe dirigente
di questo Paese deve cambiare menatlità, compiere un
salto culturale: non bastano interventi e misure modeste
quanto non fallimentari. Serve un programma organico
di rilancio. E’ ora di pensare al futuro dell’Italia a partire
dalla famiglia e dalla natalità. I bambini non sono
un bene privato, sono un investimento per il futuro. Ci
vogliono un fisco e politiche veramente amiche della famiglia.
Siamo già tra i paesi più vecchi del mondo e dimentichiamo
che la famiglia è un capitale umano e sociale
su cui investire. Promuovere politiche per la famiglia
oggi è modernità, è futuro. Basta solo che la politica
lo capisca».
9

10 CAMPOBASSO
Realizzato dal Mario Pagano
Energia,
il progetto
trasnazionale
E’ giunto alla conclusione
il progetto che ha visto coinvolte
le scuole di sei Paesi
europei (Spagna, Italia
con il liceo scientifico Mario
Pagano, Portogallo,
Germania, Olanda e Polonia).
Il progetto, avviato nel
2008 e realizzato attraverso
lo scambio di 26 persone,
ha studiato le energie
alternative, le risorse locali
e nazionali, elaborato
grafici e statistiche a livello
europeo e si è avvalso
della collaborazione di numerosi
esperti.
Nell’occasione dell’incontro
finale del progetto,
che si terrà giovedì prossimo
alle 18.30 presso il
Convitto nazionale Mario
Pagano di Campobasso,
verrà illustrato alla presenza
di diversi ospiti
stranieri un protocollo per
il risparmio energetico da
applicare nella vita di tutti
i giorni per contribuire
al risparmio energetico europeo.
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Il riconoscimento in occasione del Forum della PA
’Premiamo i risultati’
Camera di Commercio sul podio
Il concorso riservato a 37 enti
TRAGUARDO di prestigio
quello tagliato dalla Camera
di commercio di Campobasso,
che ha ricevuto dal
ministro Brunetta la "Menzione
speciale", riconoscimento
riservato a soli 37
enti che si sono distinti
come esempi di buona amministrazione.
Nella giornata di ieri, in
occasione del Forum Pa
2010 presso la Fiera di
Roma, l’Ente camerale di
Campobasso è salito sul podio
del concorso ideato dal
Ministero della Pubblica
Amministrazione per valorizzare
e rendere trasparente
l’impegno delle Amministrazioni
impegnate a migliorare
la propria performance.
Essere tra i primi 37 d’Italia
- ha dichiarato il Presidente
Paolo di Laura
Frattura - mi riempie di orgoglio.
Un risultato reso
possibile solo grazie alla tenacia
e alla motivazione che
caratterizza il personale
della nostra Amministrazione.
Senza lo sforzo unanime
del Segretario Generale e
dei dipendenti, che ringrazio
tutti, non avremmo raggiunto
l’alto livello di innovazione
che ci rende ente pilota
nella sperimentazione
di best practice nella PA e
che ci impegna a rafforzare
sul territorio il ruolo di diffusione
delle innovazioni acquisite.
Il progetto è iniziato nel
2008 con l’obiettivo di ridurre
i costi di gestione e migliorare
il rapporto con il
cittadino, ottenendo ottimi
risultati: riduzione quasi totale
dei costi relativi alla
stampa e all’acquisto di ma-
teriale cartaceo, abbattimento
dei costi di spedizione,
riduzione dei tempi di
lavoro delle pratiche.
Nel 2008 la rosa di candidati
che ha aderito al concorso
è stata di 725 amministrazioni
provenienti da
tutt’Italia, una lunga lista
di piani, che dopo un attento
vaglio di tutte le candidature,
si sono ridotte a 37.
"La partecipazione al concorso
è nata quale ulteriore
stimolo ad accelerare un
processo di innovazione già
iniziato da tempo - ha spiegato
il Segretario Generale
Lorella Palladino - il nostro
impegno a ricercare soluzioni
innovative da applicare
alla operatività degli uffici è
stato premiato confermando
la nostra missione di "apripista"
rivolta alle amministrazioni
della regione per
far sì che vengano acquisite
nuove metodologie di lavoro
più snelle, più veloci, più
trasparenti ed interattive
con la propria utenza".
L’impegno
messo in campo
per la trasparenza
amministrativa
«Giornalisti in erba»: i ragazzi dell’Elementare ospiti, ieri mattina, di Nuovo Molise
Aperte le iscrizioni
presso la Montini
Corsi
di recupero
dedicati
agli adulti
SONO aperte le iscrizioni
per l’anno scolastico
2010/2011 presso il Centro
Territoriale permanente
per l’Istruzione e
la Formazione in età
adulta, con sede presso
l’Istituto comprensivo
Montini, in via Scarano,
9 a Campobasso.
Le iscrizioni riguarderanno
i corsi di scuola
primaria, scuola secondaria
di I grado, recupero
dei saperi per l’acquisizione
della certificazione
di assolvimento
dell’obbligo di istruzione.
I corsi sono rivolti
agli adulti privi dei titoli
di studio e ai ragazzi di
16 e 17 anni. Le iscrizioni
scadranno il prossimo
31 maggio. Saranno attivati
anche corsi di approfondimentoculturale/attività
laboratoriali,
destinati ad adulti che
riguardano l’informatica,
le lingue straniere,
l’assistenza alle persone.
Gli alunni della V C della D’Ovidio in redazione
CAMPOBASSO - Una
piacevolissima visita quella
ricevuta, ieri mattina,
dall’intera redazione di
Nuovo Molise: sono arrivati,
infatti, nella sede centrale
di Campobasso gli
alunni della V C della
scuola elementare D’Ovidio.
Entusiasti e curiosi hanno
visto ’dal vivo’ come si
confeziona il quotidiano facendo
tante ed interessanti
domande ai giornalisti.
Come arrivano le notizie?
Quante tempo ci vuole
per preparare un articolo?
Quali sono i ruoli che ricoprono
le persone all’interno
di una redazione giornalistica?
Come si fa un titolo?
Accompagnati dalle maestre
Stella Barile e Giovanna
Ciolfi i ragazzi si
sono messi anche davanti
il computer per disegnare
una pagina di giornale.
Insomma una bella esperienza
ricca di spunti che,
La sede della Camera di Commercio
Ecco tutti
i bambini
ECCO qui di seguito gli
alunni della V C dell’Elementare
D’Ovidio.
Abiuso Giacomo, Antuzzi
Gaia, Bibbò Maria
Giovanna, Centracchio
Marcello, Ciaramella
Rebecca, De Castro
Alessio, De Rensis
Martina, Di Cristofaro
Miriam, Fruscella Giorgio,
Luciani Luca, Mancini
Serena, Palladinetti
Miriana, Passarella
Aurora, Pompei Mario,
Rossetti Marialaura,
Salvatore Martina,
Scarabeo Giovanni, Varela
Lucia Antonela,
Varriano Luca.
speriamo, possa averli aiutati
a calarsi per un pò in
questa realtà, tanto bella
quanto imprevedibile che è
quella del giornalismo.
Nuovo Molise - Due flash sull’incontro di ieri mattina in redazione

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
CAMPOBASSO
ANCORA SANGUE IN AFGHANISTAN
Gravemente feriti una soldatessa e un militare
L’Italia piange
i ’suoi’ Luigi
e Massimiliano
11
Il Molise
particolarmente
colpito
per la perdita
di Alessandro
Di Lisio
caduto
a luglio 2009
Ancora due vittime di attentati nelle missioni di pace
Sono ventidue
i soldati deceduti
Un triste
elenco
che si
allunga
SONO 22 i soldati italiani
che hanno perso la
vita in Afghanistan in
conseguenza di incidenti
o attentati a cui si devono
aggiungere Carlo Liguori,
morto per infarto
il 2 luglio 2007 ad Herat,
e il caporal maggiore
Alessandro Caroppo,
deceduto per un malore
nel 2008.
Prima dell’attacco di
ieri, le altre vittime sono
state: Giovanni Bruno
(3 ottobre 2004); Bruno
Vianini (3 febbraio
2005); Michele Sanfilippo
(11 ottobre 2005);
Manuel Fiorito e Luca
Polsinelli (5 maggio
2006); Giuseppe Orlando
(20 settembre
2006); Giorgio Langella
(26 settembre 2006,
alcuni giorni dopo muore
uno dei feriti, il caporalmaggiore
Vincenzo
Langella); Lorenzo
D’Auria (24 settembre
2007); Daniele Paladini
(24 novembre 2007);
Giovanni Pezzulo (13
febbraio 2008); Alessandro
Di Lisio (14 luglio
2009).
L’ultima strage (il 17
settembre 2009) è costato
la vita a sei paracadutisti
della Folgore: Antonio
Fortunato, 35
anni, originario di Lagonegro
(Potenza), il primo
caporal maggiore Matteo
Mureddu, 26 anni
di Solarussa, in provincia
di Oristano, il primo
caporal maggiore Davide
Ricchiuto, 26 anni,
nativo di Glarus (Svizzera),
il sergente maggiore
Roberto Valente, 37
anni di Napoli, il primo
caporal maggiore Gian
Domenico Pistonami,
26 anni di Orvieto e il
primo caporal maggiore
Massimiliano Randino,
salernitano, 32 anni.
SI ALLUNGA l’elenco dei morti nelle cosiddette
missioni di pace in Afghanistan, che nel
luglio 2009 costarono la vita anche a un ragazzo
di Campobasso, il 25enne Alessandro
Di Lisio, parà della Folgore che morì nel corso
di un attentato a 50 chilometri a nord-est
di Farah.
Ieri altre due vittime di un attentato nel
nord est del Paese, nella zona vicino a Herat
controllata dalle forze italiane dell’Isaf. Le
due vittime cadute nell’agguato sono il sergente
Massimiliano Ramadù, 33 anni, di
Velletri, in provincia di Roma e il caporalmaggiore
Luigi Pascazio, 25 anni, della
provincia di Bari. Nell’attentato sono rimasti
gravemente feriti altri due militari. La soldatessa
ferita è Cristina Buonacucina, caporale
del 32esimo reggimento Genio "Taurinense",
originaria di Foligno. Il secondo militare
ferito è Gianfranco Scirè, 28 anni, di
Casteldaccia, un comune in provincia di Palermo.
Il rientro delle salme, secondo quanto riferito
dal ministro Ignazio La Russa, dovrebbe
avvenire domani, mentre non si hanno ancora
notizie precise sul rientro in Italia dei
due militari feriti.
I quattro si trovavano a bordo di un blinda-
Il cordoglio del presidente Iorio
ECCO il messaggio di cordoglio
del presidente Michele
Iorio.
«Il più profondo cordoglio
per la morte dei due
giovani alpini ai cui familiari
sento di dover esprimere
piena solidarietà
anche a nome di tutti i
molisani che, in questo
triste momento, ricordano
il Caporal Maggiore Alessandro
Di Lisio, 25 anni,
di Campobasso anche lui
vittima in Afghanistan di
un vile attentato. Senso
di rispetto e di ammirazione
per i nostri militari
Il messaggio di Patriciello
Attacco in Afghanistan: cordoglio dell’europarlamentare
Aldo Patriciello.
Il testo del messaggio dell’onorevole Patriciello a seguito
dell’uccisione di due soldati italiani e del ferimento
di altri due che si trovavano a bordo di un blindato
Lince. «E’ con profonda preoccupazione che, ancora
una volta, apprendiamo del gravo attacco ad un
mezzo di una colonna mobile di diverse nazionalità,
diretta da Herat verso il nord del Paese. La morte del
caporal maggiore Luigi Pascazio e del sergente Massimiliano
Ramadù ci riempie di commozione e di costernazione:
è una tragedia che colpisce l’intero paese.
L’Italia è in Afghanistan per la pace e per servire
gli impegni internazionali con la consapevolezza di
operare in uno scenario assai difficile. Ma, in questo
momento, il pensiero va soltanto ai familiari delle vittime.
Siamo vicini al loro dolore ed esprimiamo a loro
il nostro più profondo cordoglio».
La nota di Michele Picciano
MESSAGGIO di cordoglio del Presidente del Consiglio
regionale, Michele Picciano, per la scomparsa
dei due militari italiani in Afghanistan.
«Desidero esprimere il mio più profondo cordoglio
per la morte dei due soldati italiani questa mattina
vicino ad Herat.
La mia vicinanza va ai familiari di tutti coloro che
sono stati colpiti.
Il mio sostegno e la mia solidarietà sono per le forze
armate e per i sacrifici compiuti in prima linea per
raggiungere al più presto la ricostruzione civile e democratica
dell’Afghanistan.
In momenti così drammatici è importante stringerci
intorno alla nostra bandiera e alla nostra nazione che
tanto sta facendo per la libertà del nostro pianeta a
rischio e pericolo dei tantissimi militari che ogni giorno
vivono situazioni difficili.
Spero che giorni come questo di oggi non si ripetano
più per il bene dei nostri ragazzi e delle famiglie che li
aspettano fiduciosi nelle proprie case».
impegnati, con coraggio,
responsabilità e spirito di
dedizione, in una missione
di pace e di stabilità a
difesa della sicurezza internazionale.
A questi
giovani tutta la nostra vicinanza
e la ferma condanna
per il terrorismo
che ha mietuto e miete
vittime innocenti "colpevoli"
solo di fare il proprio
dovere a salvaguardia di
diritti e principi di democrazia».
Sono circa
2.800
gli italiani
attualmente
impiegati
nel paese
asiatico
Cgil: subito
piano pace
LA CGIL MOLISE, attraverso
il segretario Erminia
Mignelli, esprime
cordoglio e si unisce commossa
al dolore del popolo
italiano per la morte dei
due soldati italiani in Afghanistan
e invoca subito
un Piano di pace e di ricostruzione
coordinato e diretto
dalle Nazioni Unite
ed il ritiro delle truppe
italiane da ogni azione di
guerra.
to Lince posizionato nel nucleo di testa di
una colonna composta da decine di automezzi
di diverse nazionalità, partita da Herat e diretta
a Bala Murghab, verso nord. Dalle prime
ricostruzioni risulta che il veicolo colpito
occupasse la quarta posizione lungo il convoglio,
era in movimento e si trovava a 25 chilometri
a sud di Bala Murghab.
Sono circa 2.800 i militari attualmente dispiegati
in Afghanistan. Da giugno, nel Paese
asiatico arriveranno altri mille soldati, con
l’obiettivo di raggiungere un contingente di
3.227 militari, come annunciato a dicembre
dal ministro della Difesa Ignazio La Russa.
Lommano (Lega Sannita):
ritiriamo il contingente
«DOPO aver appreso della
morte degli ultimi 2 soldati
italiani avvenuta in
Afganistan, e cioè il sergente
Massimiliano Ramadù
di 33 anni di Velletri
(Roma) e il caporalmaggiore
Luigi Pascazio
di 25 anni della provincia
di Bari, la Lega Sannita
nutre fortissimi dubbi sulla
permanenza e sull’utilità
di continuare la missione
in quel paese». A dichiararlo
è Lorenzo
Lommano, presidente
ella Lega Sannita. «Sono
certo che anche tra 100
anni, nessuno riuscirà veramente
ad esportare la
democrazia in Afganistan
e, anche se qualcuno potrà
storcere il naso a queste
mie dichiarazione sottintendendo
l’utilità della
missione, in cuor mio sono
del parere che ritirando il
nostro contingente eviteremo
altre vittime, procureremo
meno invalidi e soprattutto
risparmieremo
centinaia e centinaia di
milioni di euro ogni anno».

12 CAMPOBASSO-ALTRI CENTRI
PETRELLA TIFERNINA
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Il sindaco Di Lisio torna a ribadire il no deciso alla realizzazione dell’impianto
Termovalorizzatore, è allarme
Cresce la preoccupazione tra gli amministratori locali
per il progetto presentato dalla Comunità montana Molise Centrale
PETRELLA TIFERNINA
- LA tutela dell’ambiente
resta una delle priorità
dell’amministrazione comunale,
guidata dal sindaco
Fulvio Di Lisio.
Il Consiglio, nell’ultima
seduta, ha approvato il
Bilancio consuntivo 2009
e di previsione 2010.
«Una situazione tutto
sommato positiva, dal
punto di vista finanziario
- ha commentato il primo
cittaino - Purtroppo non
possiamo beneficiare degli
introiti che altre amministrazioni
comunali
hanno, legate agli impianti
eolici.
Somme che, per comuni
piccoli come il mio, rappresentano
una vera e
propria boccata d’ossigeno».
Niente fondi dall’eolico,
una fonte di energia rinnovabile
e soprattutto pulita.
In compenso, però,
l’amministrazione comunale
di Petrella Tifernina
deve fare i conti con il rischio
che venga realizzato
un termovalorizzatore.
«Sia il Consiglio da me
rappresentato che quello
di Montagano hanno già
espresso parere negativo
alla realizzazione dell’impianto
- ha dichiarato Di
Lisio - C’è un progetto,
della Comunità montana
’Molise Centrale’ che prevede
l’installazione del
termovalorizzatore sul
territorio compreso tra
Petrella e Montagano.
Un mega impianto destinato
ad accoglieere 240
mila tonnellate di rifiuti.
Basti pensare che l’intero
Molise, da solo ne produce
110 mila.
Appare evidente come
il resto debba arrivare necessariamente
dalle regioni
limitrofe, in particolare
dalla Campania.
Non permetteremo che
ciò accada, nonostante il
progetto esista già», ha
concluso Fulvio Di Lisio.
Petrella e Montagano
Un panorama di Petrella Tifernina
uniti da un unico obiettivo:
impedire che il progetto
vada avanti per tutelare
l’ambiente e la salute
dei cittadini.
anna di matteo
Il primo cittadino
Fulvio Di Lisio
interviene
sulla vicenda legata
allo smaltimento
dei rifiuti
L’importante vetrina di Arezzo sull’olio
’MedOliva’, il Molise
ha giocato ad armi pari
Ha ben figurato all’evento
E’ ai nastri di partenza la
seconda edizione di Medoliva,
importante evento legato
all’olio che ieri ha
chiuso i battenti. Ad ospitare
questa edizione è stata
la città di Arezzo, che è
diventata, anche se per pochi
giorni, capitale dell’olio
extravergine.
L’iniziativa è stata realizzata
grazie all’impegno
economico e organizzativo
della Provincia di Arezzo,
con la partecipazione della
locale Camera di Commercio
e la collaborazione della
Regione Toscana, del
Ministero Politiche Agricole
e Forestali e delle categorie
economiche.
Importanti i numeri con i
quali quest’iniziativa si è
presentata. Sono stati, infatti,
10 i Paesi rappresentati,
ognuno con il top della
propria produzione. Circa
200 etichette a formare
il Club MedOliva e 30 territori,
a raccontare storie e
suggestioni dei luoghi più
legati alla tradizione
dell’olivicoltura.
MedOliva ha illustrato,
nelle sale del Centro Fiere
e Congressi di Arezzo, un
mondo ricco di storia e tradizione,
che conta 800 milioni
di piante, 10 milioni
di ettari ulivetati, 30mila
frantoi per una produzione
di 2,5 milioni di tonnellate,
con decine di migliaia di
persone coinvolte nelle diverse
fasi della filiera.
L’appuntamento è stata
soprattutto un occasione
fondamentale per tutti coloro
che gravitano nell’universo
dell’olivicoltura. Non
è mancata, infatti, la parte
dedicata ai macchinari,
con tutte le proposte più
innovative e tecnologiche
che il mercato propone.
Spazio anche alla cosmesi,
la presentazione di approfondimenti
e ricerche che
confermano il ruolo dell’extravergine
anche sotto l’aspetto
salutistico, e per
quanto concerne la sezione
commerciale, l’organizzazione
di MedOliva ha invitato
una serie di importanti
buyers provenienti da
mercati di grande interesse
per i produttori stessi.
Grande rilievo all’utilizzo
dell’oro verde in cucina:
l’area cooking ha visto la
presenza di affermati chef
che proporranno ricette
gustose a un pubblico composto
da studenti di scuole
alberghiere e giornalisti,
oltre che da un nutrito
pubblico di appassionati.
Ma il fiore all’occhiello di
MedOliva, l’elemento che
lo rende diverso da tutti
gli altri eventi legati
all’extravergine, è il Club
degli Oli.
Infatti è stato possibile ritrovare
nello spazio di pochi
metri quadrati le migliore
etichette internazionali.
Frutto del lavoro di Marco
Oreggia e di un panel di
esperti assaggiatori, questa
squadra conta circa
200 etichette del bacino
mediterraneo, in una festa
di profumi e sapori che ha
visto rappresentato anche
il Molise, che può vantare
circa 13mila ettari e una
produzione che supera le
5mila tonnellate, rappresentato
dall’azienda Marina
Colonna Srl di Campobasso.

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
BOJANO-AREA MATESINA
COLLE D’ANCHISE - Denunciato il proprietario del sito
Scoperta discarica abusiva
Sequestrata una vasta area
In azione gli agenti della Forestale
IN EVIDENZA
13
COLLE D’ANCHISE - Gli agenti del Corpo Forestale dello
Stato della Stazione di Bojano comandati dal Sovrintendente
Donato Carnevale a seguito di specifici controlli sul
territorio di competenza per quel che concerne il settore
dei rifiuti, hanno eseguito il sequestro preventivo di un’area
di circa 3.000 metri quadrati in agro di Colle d’Anchise
trasformata in discarica di rifiuti costituiti da terreno
proveniente da scavo.
Dai primi accertamenti, oltre al mancato rispetto della
normativa vigente sui rifiuti, i lavori sarebbero risultati
eseguiti in assenza delle necessarie autorizzazioni urbanistiche
nonché ambientali in relazione ai vincoli paesaggistici
dell’area interessata. In violazione di queste norme
gli agenti forestali hanno deferito alle Autorità Giudiziarie
C.D., proprietario dell’area e committente dei lavori, e
il titolare della ditta che ha operato i lavori, I.D.. Entrambi
dovranno rispondere dei reati di gestione illecita di rifiuti
e dell’esecuzione di lavori in assenza delle autorizzazioni
ambientali e paesaggistiche. luz
Pitti, Alifana e Imperato tagliate fuori dal collegamento con il centro abitato
Frazioni dimenticate dal Comune
I residenti in rivolta contro la gestione del servizio
di trasporto urbano che da poco ha cambiato società
LE frazioni di Pitti, Alifana
e Imperato ancora discriminate
dalla politica
sociale dell’Amministrazione
Silvestri.
Da febbraio, cioè da
quando è subentrata il
nuovo gestore del servizio
trasporto urbano, le citate
borgate sono rimaste un’altra
volta tagliate fuori dal
collegamento pubblico con
il centro cittadino. All’inizio
dello scorso anno i residenti
di quelle zone dell’estrema
periferia bojanese
avevano dato vita ad una
petizione popolare, sottoscritta
da una settantina
di persone, con la quale
sollecitavano il primo cittadino
all’ottenimento degli
stessi diritti di cui godono
gli abitanti delle varie
zone del territorio cittadino
che vengono servite dal
bus locale. Una battaglia
sponsorizzata sia dal Nuovo
Molise che dai gruppi
consiliari di minoranza,
tesa a far uscire dall’isolamento
piccole comunità
che diversamente si sentono
emarginate e trascurate
dalla politica amministrativa
del Palazzo di Città
che si ricorda di loro solo
in occasione delle elezioni
amministrative. Frazioni
distanti alcuni chilometri
dal centro cittadino, dove
risiedono ragazzi, donne e
anziani che non hanno
quell’autonomia per raggiungere
la città al fine di
poter svolgere le più elementari
incombenze, dalla
frequenza della scuola alla
spesa giornaliera delle famiglie,
dalla riscossione
della pensione e dal pagamento
delle bollette presso
gli sportelli postali alle visite
ambulatoriali o
quant’altro. Non va sottaciuto
che quasi tutto il territorio
cittadino, fatta eccezione
per le citate località
che contano complessivamente
qualche centinaio di
residenti, usufruisce del
servizio di autobus urbano.
Qualche amministratore
avrebbe giustificato il taglio
del servizio con la
scarsità dell’utenza in
quelle zone, una giustificazione
che sarebbe alquanto
puerile. Tale servizio, infatti,
deve essere inteso
come uno di quei servizi
erogati che rivestono ca-
rattere sociale, finalizzato
ad evitare che si creino
sacche di emarginazione
nelle zone periferiche che
distano chilometri dalla
città, e quindi riveste una
preziosa funzione di aggregazione
sociale. D’altronde
è risaputo che il trasporto
urbano a Bojano è un servizio
passivo, per cui se
deve continuare ad esiste-
re si deve garantire il servizio
in egual misura a tutte
le varie zone del territorio
comunale. Soltanto così
l’Amministrazione Silvestri
si potrà evitare di causare
discriminazioni sociali
che, al momento, purtroppo
i residenti di Pitti, Alifana
e Imperato subiscono
sulla propria pelle.
luz
Organizzata dalla Falco
Acqua pubblica
Va avanti
la petizione
CONTINUA la raccolta
firme per il referendum
contro la privatizzazione
dell’acqua da parte
dell’Associazione Falco.
Per la seconda domenica
consecutiva i soci del
sodalizio bojanese sono
stati in piazza Roma con il
gazebo per spiegare ai cittadini
l’utilità di questo
referendum finalizzato ad
opporsi alla paventata privatizzazione
dell’acqua. Il
Presidente della Falco,
Alessio Papa, spiega l’importanza
del referendum:
"L’acqua è un bene comune,
essenziale, che appartiene
a tutti, e quindi un
diritto umano universale
di cui nessuno può appropriarsi
per ricavarne profitti.
Il Governo Berlusconi
ha deciso, invece, di affidare
questo bene vitale
alle società private e alle
grandi multinazionali. Bisogna
impedire che ciò accada
firmando in massa la
richiesta di referendum e
votando ’Sì’ quando, nella
prossima primavera, saremo
chiamati a decidere.
Lo scopo della mobilitazione
è per restituire questo
bene essenziale alla gestione
collettiva e per tutelarlo
come bene comune in
modo da conservarlo per le
future generazioni. Vogliamo
che l’acqua abbia una
gestione pubblica e partecipativa,
perché si scrive
acqua, ma si legge democrazia".
L’associazione è
molto soddisfatta del numero
cospicuo di firme
raccolte in queste due domeniche.
Papa ha quindi
aggiunto: "Saremo in piazza
anche domenica prossima,
sia la mattina che il
pomeriggio, l’obiettivo è
quello di raggiungere il
massimo numero di forme,
hanno firmato sia amministratori
di maggioranza
che di minoranza, tengo a
precisare che questa non è
un’iniziativa del Comune,
essa è stata promossa dal
Forum delle Associazioni e
quindi apolitica, anche per
questo l’abbiamo voluta
patrocinare". L’acqua intesa
come diritto indispensabile
dell’uomo per condurre
un’esistenza degna.
Domenica prossima la Falco
sarà di nuovo in piazza
per la raccolta firme. luz
A palazzo San Francesco si è riunita l’assise ’baby’
Consiglio comunale
Ragazzi in seduta
IERI pomeriggio presso
l’aula consiliare di Palazzo
Colagrosso è tornato a riunirsi
il Consiglio comunale
dei Ragazzi e delle Ragazze.
Tre i punti all’ordine del
giorno: Proposta di costruzione
della piscina comunale;
Istituzione giornate
ecologiche; Decalogo
dell’eco-cittadino. Sul primo
punto ha relazionato la
piccola Sara D’Argenio che
ha reso noto i risultati di
un questionario cui hanno
risposto circa settecento
alunni della scuola primaria
e secondaria di primo
grado sulla pratica del
nuoto tra i ragazzi e la necessità
di avere una piscina
comunale in città. Tutti
gli intervistati hanno riconosciuto
la validità della
pratica del nuoto come lo
sport più completo. Soltanto
il 17,21% ha risposto di
frequentare regolarmente
una piscina due volte la
settimana. Le più frequentate
sono nell’ordine quella
di Frosolone, Campobasso
e Isernia. E’ emerso in generale
che praticare il nuoto
fuori da Bojano presenta
diversi problemi, tra cui
l’impossibilità dei genitori
ad essere liberi di accompagnarli
e l’impiego di circa
tre ore ogni volta che toglie
molto tempo allo studio,
anche se per molti sarebbe
necessario per motivi
di salute. L’82% dei ragazzi
ha risposto che frequenterebbe
volentieri la
piscina se esistesse in loco
una struttura del genere.
La D’Argenio ha così concluso:
"Da questa attenta
lettura del territorio è
emerso quindi che la presenza
di una piscina comunale
a Bojano sarebbe
senz’altro opportuna". La
proposta è stata votata
all’unanimità dall’intero
consiglio che ha richiesto
agli amministratori comunali
di prendere in debita
considerazione la possibilità
di costruire una piscina
comunale, considerando altresì
che l’impianto richiamerebbe
ragazzi dei centri
viciniori interessati alla
pratica di questo sport, con
notevoli vantaggi anche
per l’economia locale. Ai
lavori consiliari dei ragazzi
era presente anche un rappresentantedell’Amministrazione
Silvestri, l’assessore
Daniela Alonzo, che
ha tenuto ad informare che
il progetto, che ha poi illustrato,
è stato presentato
alla Comunità Montana
Matese, e che per la sua
realizzazione occorrono ingenti
fondi che al momento
non sono disponibili. Il piccolo
Michele Tamburro ha
relazionato sul secondo argomento,
proponendo al
Comune l’istituzione di sei
giornate ecologiche da
aprile a settembre, seconda
domenica del mese, con
divieto di circolazione delle
auto dalle ore 10:30 alle 18
al fine di sensibilizzare la
cittadinanza all’uso di
mezzi di trasporto alternativi.
Infine l’alunna Rebecca
Perrella ha illustrato il
decalogo dell’eco-cittadino
redatto dai ragazzi.
Tra i dieci punti spiccano
l’uso parsimonioso e
corretto di acqua e corrente
elettrica, la pratica della
raccolta rifiuti differenziata,
l’uso consapevole dei
mezzi di trasporto pubblici,
partecipare a rendere
pulita la città, collaborare
con gli amministratori
pubblici segnalando problemi
e suggerendo soluzioni
condivise, e rispettare
gli arredi urbani e non
sporcare muri e monumenti.
"Il presente decalogo
sarà inviato all’Amministrazione
comunale e sotto
forma di volantino distribuito
a tutti gli studenti
della città" ha concluso Rebecca
Perrella. A conclusione
il sindaco dei Ragazzi,
Nicola Colalillo, ha
chiesto all’assessore Alonzo
l’esito delle loro richieste
riguardanti il trasporto
degli alunni al Palazzetto
dello Sport e la costruzione
della tettoia in prossimità
dei moduli scolastici per ripararsi
dalle intemperie. luz

14 RICCIA-CERCE-JELSI
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Con i fondi raccolti si attueranno studi per la diagnosi precoce e si acquisteranno apparecchiature
Da Riccia a «Race for the cure»
Un folto gruppo di persone ha partecipato alla manifestazione
RICCIA -Tra i 45 mila partecipanti
alla manifestazione
"Race for the cure",
che si è svolta domenica a
Roma e finalizzata alla lotta
ai tumori del seno, c’era
anche una delegazione riccese.
Quest’anno l’obiettivo è
stato di raccogliere fondi
per promuovere la dignosi
precoce, il benessere psicofisico
delle donne operate,
infine l’aggiornamento degli
operatori sanitari e l’acquisto
di apparecchiature
di diagnosi e cura. Questo
il nutrito gruppo di Riccia:
Antonella Di Cicco, Massimiliano
Vassalotti, Debora
Spallone, Caterina Vassalotti,
AnnaRita Iannone,
Maria Mignogna, Carmelina
Ciccaglione, Maria Di
Buono, Miriam Rauso,
Carmen Ciccaglione, Beatrice
Moffa, Maria Bozza,
Stefania Santopuoli, Lina
Menanno, Serena Fanelli,
Carmen Manocchio, Arianna
Manocchio, Antonello
Virgilio e Saverio Ciccaglione,
ha partecipato alla
maratona di 5 chilometri
di Roma finalizzata alla lotta contro il tumore al seno
per sensibilizzare sull’importanza
della prevenzione.
Il gruppo riccese, particolarmente
attivo e dinamico,
ha raccolto fondi ed
ha espresso solidarità alle
donne in Rosa, donne che
si confontano con questa
malattia di enorme rilevanza
sociale, oltre 37 mila
casi all’anno in Italia.
La Race for the Cure,
evento simbolo della Susan
G. Komen Italia, è una
mini-maratona di raccolta
fondi, della lunghezza di 5
km (con passeggiata di
2km) che si propone di
esprimere solidarietà alle
donne che si confrontano
con il tumore del seno e di
sensibilizzare l’opinione
pubblica sull’importanza
della prevenzione. E’ una
manifestazione unica e
aperta a tutti, che ha la capacità
di coniugare al meglio
sport, divertimento,
emozioni ed impegno sociale.
Caratteristica principale
dell’evento è la presenza
delle "Donne in Rosa", donne
che hanno affrontato
personalmente il tumore
Operazione dei carabinieri a Jelsi
Furto aggravato,
minore denunciato
JELSI - I carabinieri della locale stazione hanno
denunciato per furto aggravato un minore residente
a Gildone, operaio.
I militari grazie agli esami dattiloscopici eseguiti
dal Ris di Roma sulle imrponte rilevate in sede di
sopralluogo hanno individuato l’autore dle furto
perpetrato il 12 settembre 2009 nella casa di uno
studente di Gildone.
●A Cercemaggiore, invece, i carabinieri hanno denunciato
per guida in stato di ebbrezza F.M., 44
anni, che da un controllo è risulttao avere un tasso
alcolemico superiore al consentito.
I carabinieri continuano a lavorare su tutto il
territorio per garantire la massima sicurezza alla
collettività sia nei paesi che lungo le strade dove, a
volte, si registra alta velocità che può essere molto
pericolosa.
I milti dell’Arma, durante i serrati controlli, garantiscono
tranquillità.
del seno e che, per dimostrare
l’atteggiamento positivo
con cui si confrontano
con la malattia, scelgono
di rendersi intenzionalmente
visibili indossando
una maglietta ed un cappellino
rosa.
Negli Stati Uniti, dove è
nata nel 1982 e dove si
svolge in oltre cento città
americane, la Race coinvolge
ogni anno oltre un
milione e mezzo di partecipanti
e tanti personaggi
pubblici, a partire dal Presidente
degli Stati Uniti,
starter d’eccezione nella
corsa di Washington.
La Race for the Cure è
arrivata in Italia nel 2000,
a Roma, nello splendido
scenario del Circo Massimo,
spostandosi poi successivamente
alle Terme di
Caracalla.
Visto il successo sempre
crescente ottenuto nel corso
degli anni, la Race ha
varcato dal 2007 i confini
della Capitale per raggiungere
anche Bari e Bologna,
per due suggestive ed attesissime
edizioni locali.
Nel 2009 la Race for the
Cure ha festeggiato la decima
edizione di Roma, con
una partecipazione di pubblico
che ha superato le
43.000 persone, mentre a
livello nazionale, con le
edizioni di Bari e Bologna,
l’ammontare complessivo
dei partecipanti ha sfiorato
quota 60.000.
Con i fondi raccolti attraverso
la Race for the
Cure, la Komen Italia, dal
2000 ad oggi ha raccolto e
già distribuito oltre
1.200.000 euro per la realizzazione
di progetti propri
e di altre associazioni
nella lotta ai tumori del
seno.
Tra questi, corsi di aggiornamento
per operatori
sanitari; programmi di
educazione alla prevenzione
per donne sane e studenti;
servizi clinici per il
recupero del benessere
psico-fisico delle donne
operate ed acquisto di apparecchiature
di diagnosi e
cura delle neoplasie del
seno.
Mafin

Politica in primo piano
Le opposizioni: «Siamo fermi all’ordinaria amministrazione». Il sindaco: «Di più non si può fare»
ISERNIA - Trenta voti favorevoli,
otto contrari, passa
il bilancio di previsione
del Comune di Isernia.
E questa è davvero una
notizia, viste le tensioni e
gli attriti che animano,
quotidianamente, la maggioranza
di centrodestra.
La seduta del bilancio è iniziata
con le dimissioni dalla
presidenza della commissione
Urbanistica ed Edilizia
del consigliere Lombardozzi.
Un primo colpo
basso per il sindaco Melogli,
che tuttavia ha incassato
senza troppi problemi.
A seguire l’illustrazione del
documento programmatico
da parte dell’assessore Sassi.
Circa 18 milioni da gestire
nel corso dell’anno,
questo il volume complessivo
del bilancio comunale.
«Abbiamo cercato di non
aumentare le tasse e nel
contempo di eliminare le
spese inutili», ha spiegato
l’assessore al ramo. A fargli
eco, subito dopo, la minoranza.
La consigliere D’Achille,
a nome di tutto il
gruppo di opposizione, ha
presentato un emendamento:
utilizzare parte dell’avanzo
di amministrazione,
per una quota di un milione
e duecentomila euro, per
Il capogruppo Fantozzi
Lascia la commissione edilizia
Lombardozzi
si dimette
dalla presidenza
ISERNIA - «In questa
maggioranza esiste, è inutile
nasconderlo, un problema
politico, che forse è il
caso di affrontare finalmente».
Così il consigliere Lombardozzi,
che ha preso la
parola, prima dell’inizio
della discussione sul bilancio,
per annunciare le sue
dimissioni dalla presidenza
della prima commissione.
L’organismo interno del
Consiglio si occupa di Edilizia
ed Urbanistica, un settore
delicato, che ha generato
spesso attriti in seno
alla maggioranza, mettendo
in difficoltà lo stesso sindaco
Melogli.
Il presidente dimissiona-
Melogli si salva,
passa il bilancio
Nonostante gli ’avvertimenti’ di Fantozzi
rio, sia pure richiamando
l’attenzione del Consiglio
su un «problema politico
interno alla maggioranza»,
ha tuttavia precisato che la
sua decisione «non ha nulla
di politico, non è dettata
da una contestazione politica
nei confronti dell’esecutivo,
ma legata a motivi
strettamente personali».
Una posizione ambigua,
poco chiara, che infatti ha
attirato l’attenzione delle
opposizioni.
Il sindaco Melogli
Melogli ringrazia
per la fiducia,
qui accanto Fantozzi,
in basso Lombardozzi
Il consigliere Lombardozzi si è dimesso dalla presidenza
«Ci spieghi, il consigliere
Lombardozzi, le motivazioni
della sua decisione di lasciare
la presidenza della
commissione Urbanistica
ed Edilizia», ha incalzato il
consigliere Sposato, la cui
richiesta è rimasta comunque
inevasa.
Non è il momento delle
polemiche interne, bisogna
votare il bilancio. E anche
Lombardozzi ha votato a
favore.
fb
interventi immediati nel
centro storico, per recupero
immobili da destinare a uso
pubblico e fornitura di servizi.
Emendamento bocciato
dalla maggioranza, nulla
di fatto, il centro storico
può attendere. Critico il
consigliere Tedeschi: «E’
un bilancio dell’ordinaria
amministrazione. Non c’è
programmazione, così la
città non andrà avanti e rischiamo
di perdere tutti i
finanziamenti regionali che
invece sarebbero utilissimi.
Mi sembra scandaloso che
in un bilancio da 17 milioni
di euro non si riescano a
stanziare 100mila euro per
il sociale». L’intervento più
critico, se letto tra le righe,
è stato tuttavia quello del
capogruppo di maggioran-
Il fatto di cronaca
za, il consigliere Fantozzi:
«Massima fiducia al sindaco
e alla giunta, ma sappiate
che questo voto favorevole
è un onere per chi amministra.
Votiamo il bilancio,
ma la responsabilità ricadrà
esclusivamente sull’esecutivo».
Se non è una minaccia,
poco ci manca. Così
la maggioranza, messi da
parte i problemi e gli attriti
intestini pure evidenti, per
disciplina di partito, ha
avallato il bilancio approntato
dall’assessore Sassi. Il
sindaco Melogli, a risultato
acquisito, ha tirato un sospiro
di sollievo: «Ringrazio
la maggioranza per il
senso di responsabilità dimostrato.
E’ un bilancio ordinario,
è vero, ma di più e
meglio, visti i problemi economici
del Comune, non si
poteva fare». Insomma,
quasi un’ammissione di fallimento,
ma la maggioranza,
visto che così rimane in
sella, ha votato, per una
volta, compatta.
Francesco Bottone
La Polizia municipale è dovuta intervenire per separare l’assessore Scuncio e Crudele
Protagonista un pensionato in difficoltà. Volano parole grosse
L’assessore Scuncio e un cittadino
separati dalla Polizia municipale
ISERNIA - Attimi di tensione, in Consiglio
comunale, per un inaspettato fuori
programma. E la cronaca entra nel palazzo
di città.
I lavori dell’assise civica sono stati interrotti
da un vociare animato proveniente
dall’androne all’ingresso. Grida
concitate, parole grosse, con i Vigili urbani
costretti ad intervenire per evitare
che l’assessore Scuncio e un semplice
cittadino passassero dalle parole alle vie
di fatto. Protagonista dell’insolito episodio
Cosmo Crudele, il quale ha avvicinato
l’assessore per sottoporgli la delica-
ta situazione familiare che si trova a vivere.
Praticamente separato in casa con
la moglie, Crudele è in difficoltà economica,
non riesce più a pagare l’affitto. I
settecento euro di pensione che prende
non sono sufficienti a coprire le spese. E
proprio ieri, evidentemente per morosità,
gli sono stati staccati i servizi di luce
e gas. «Non chiedo soldi, - ha urlato in
faccia all’assessore, tenuto a debita distanza
dalla Polizia municipale - ma
solo un po’ di attenzione da parte dei
servizi sociali del Comune».
fb

16 ISERNIA
LA CRONACA
ISERNIA - Scuola chiusa
per vandalismo. Cinquecento
studenti dell’Istituto
magistrale «Vincenzo Cuoco»
di Isernia ieri mattina
sono rimasti a casa.
L’’ordine’ è stato impartito
dal dirigente scolastico
Michele Siravo dopo aver
preso visione di quanto avvenuto
nella notte all’interno
della struttura ridotta
ad un campo di battaglia.
Nel pomeriggio il personale
interno era infatti
ancora intento a ripulire i
vetri rotti e la polvere antincendio
di numerosi
estintori aperti e cosparso
nei corridoi dell’istituto per
mano di uno o più vandali
che si sono introdotti nell’istituto
durante la notte.
Oltre a diverse vetrate
sono state danneggiate an-
Sull’episodio
indagano
i Carabinieri Atti vandalici nella notte
che più macchinette del
caffè e alimentari presenti
al primo piano. Da queste
ultime non sarebbero stati
toccati gli introiti come
pure nessun danno è stato
registrato su documenti e
altro materiale didattico.
Sull’episodio indagano i
Carabinieri del comando
provinciale che hanno
provveduto a fare un dettagliato
sopralluogo al pari
dei colleghi della Polizia
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Isernia - La scena: vetrate infrante e polvere degli estintori cosparsa sui corridoi. Lezioni sospese
Scuola chiusa per vandalismo
Nella notte messo a soqquadro il Magistrale
all’Istituto «V. Cuoco»
avvertiti dal dirigente scolastico.
Non è la prima volta che
all’interno dell’Istituto magistrale
si verificano simili
atti vandalici. Infatti, già
in un recente passato sono
accaduti fatti del genere.
Diverse le piste battute dagli
inquirenti per risalire
ai colpevoli. Non si esclude
che ad entrare in azione
studenti dello stesso istitu-
to con l’obiettivo di paralizzare
le lezioni.
Amareggiato e al tempo
stesso sconcertato il dirigente
scolastico, Michele
Siravo che non riesce a
dare una spiegazione plausibile
su quanto avvenuto
durante la notte. Grazie
all’intervento del personale
della Provincia che ha
provveduto a ripulire l’istituto,
in mattinata le lezioni
dovrebbero riprendere
regolarmente. fds
Sabato prossimo la premiazione in provincia
«I Sanniti», il premio
se lo aggiudica Guarino
ISERNIA - La Provincia di Isernia ospiterà la V edizione
del Premio Internazionale di Archeologia «I Sanniti»,
organizzato dai Distretti 2090 e 2100 del Rotary International,
dai Club Alto Casertano - Valle Caudina -
Isernia, con la partecipazione dei Club di Campobasso e
di Benevento. L’appuntamento è per sabato prossimo
nella sala convegni di via Berta.Dopo il saluto da parte
di Vincenzo di Luozzo, Presidente Rotary Club Isernia,
e il saluto delle autorità da parte di Gabriele Melogli,
sindaco di Isernia, Silvia Cianciullo, presidente del
gruppo giovani dell’associazione industriali Molise, Luigi
Mazzuto, presidente della Provincia di Isernia, e di
Michele Iorio, presidente della Regione Molise, l’evento
incomincerà con il Forum Pansabellico sul tema «I Sanniti
tra mos e jus». Interverranno: Domenico Caizza
con «Sull’ammissibilità di un diritto italico», Jorge
Martinez-Pinna con «Una lex italica: il bronzo di Rapino»,
Maria Pia Marchese con «Testi giuridici italici»
e Loredana Cappelletti con «Le magistrature italiche».
A seguire verrà consegnato al professor Antonio
Guarino il Premio «I Sanniti», istituito per premiare i
grandi studiosi della civiltà sannitica, favorire la riappropriazione
culturale e la coesione delle aree interne,
promuovere gli studi sannitici e sabellici. Nelle prime
tre edizioni, l’onorificenza è stata assegnata ai importanti
studiosi di archeologia sannitica: Adriano La Regina,
Giovanni Colonna e Aldo L. Prosdocimi; mentre
la IV edizione ha premiato opere di autori giovani.

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
ISERNIA
I lavoratori impiegati a Pettoranello interessati dalla cigs sono oltre trecento
Ittierre: subito un incontro
La Cgil chiede la riunione del tavolo tecnico
regionale per discutere di cassa integrazione
PETTORANELLO - La
Cgil sollecita un incontro
per discutere - in merito
alla vertenza Ittierre - della
gestione della Cassa integrazione
e dell’avvio dei
processi di formazione. Lo
scorso aprile è stato siglato
l’accordo presso il ministero
del Lavoro che ha riguardato
oltre trecento lavoratori
del gruppo It Holding di cui
fa parte anche il marchio
Ittierre di Pettoranello. Ora
occorre tracciare il quadro
della situazione che coinvolge
i lavoratori dell’azienda
tessile.
Il tavolo regionale si è insediato
l’inverno scorso, poi
la discussione si è spostata
a Roma presso il ministero
dello Sviluppo e del Lavoro.
Il tavolo insediato presso la
Giunta, non può rimanere
aperto solo formalmente,
bensì deve diventare luogo
dove discutere la vertenza
ed elaborare proposte concrete,
senza tralsciare la
questione più importante:
studiare strumenti finanziari
utili a rilanciare il
comparto tessile in provin-
cia di Isernia.
«Non si può pensare di
gestire una situazione così
complessa senza coinvolgere
le parti sociali, rispetto
ad una crisi che coinvolge il
futuro di centinaia di lavoratori
e intere comunità.
Ora in attesa di conoscere
il futuro che riguarda i
lavoratori dello stabilimento
tessile di Pettoranello.
La centralità dell’Ittierre a
fronte delle rilevanti ricadute
occupazionali - si legge
in una nota di Erminia
Mignelli - ed economiche,
impone una discussione articolata
ed approfondita
sulla crisi di settore che investe
l’intero territorio molisano.
L’Ittierre rappresenta
l’11 per cento del Pil regionale
e il rischio che possano
scomparire duemila posto
di lavoro non può esimere
le istituzioni dal dare risposte
concrete: la sua presenza
rappresenta per la Provincia
di Isernia quanto la
Fiat per la città di Torino e
il Piemonte.
mpt
17
Opportunità per i giovani
«Isernia in...
tombolo» sbarca
a Roma
ISERNIA - «Isernia
in...Tombolo» è l’iniziativa
dell’assessorato regionale
alla Cultura insieme
all’associazione nazionale
per la progettazione e le
attività sociali Anpeas
che sarà presentata oggi
a Roma. La promozione,
la realizzazione e la valorizzazione
di un possibile
modello imprenditoriale
basato sull’arte del tombolo
si sta realizzando ad
Isernia attraverso le attività
del progetto Penelope
presentato e curato
dall’associazione Anpeas
in collaborazione con l’assessorato
alla cultura, avviato
l’8 marzo 2010, tale
progetto coniuga l’esigenza
di mantenere e recuperare
le tradizioni storicosociali
del territorio e la
formazione delle giovani
leve di artigiani attraverso
la diffusione del knowhow
finalizzata a creare
impresa.
ris

18 AGNONE-ALTO MOLISE
UN agnonese alla corte di
Mariuccia Mandelli in arte
Krizia. Dal mondo del calcio
alle passerelle di moda. Il
passo è stato breve. E’ la
storia di Massimo Iaciancio,
imprenditore 41enne, che
oggi inventa e realizza scarpe
per la stilista bergamasca,
famosa in tutto il mondo.
In molti ancora lo ricordano
nel ruolo di fantasista
sui campi impolverati di serie
D e Eccellenza quando
concepiva parabole alla Daniel
Passerella, adesso quella
sua estrosità espressa sui
rettangoli di gioco è riuscita
a trasferirla nel campo
dell’imprenditoria. Con
grande successo visti i risultati
acquisiti.
Nuovo Molise lo ha incontrato
nel suo negozio di Città
Sant’Angelo dove ci ha
spiegato la sua ascesa, fatta
di sacrificio, coraggio di investire
e tanta voglia di
emergere.
Allora Iaciancio, come
inizia il suo rapporto di
collaborazione con la stilista
Krizia?
«Quasi per caso quando
sul tavolo della stilista sono
arrivate le mie creazioni
"Valeria Victoria" (il nome
della sua bambina) e ha
chiesto chi le realizzasse.
Dopodichè ha voluto incontrarmi».
In sostanza lei di cosa
si occupa?
«In pratica faccio tutto
da me, dalla ricerca del materiale,
al disegno fino alla
realizzazione del prodotto».
Le sue creazioni sono
già finite in passerella?
«Sì, precisamente il 25
febbraio scorso a Milano per
la collezione autunno - inverno».
Da dove nasce la sua
creatività.
«Dalla grande passione
verso il mondo della moda.
Tutto è nato per gioco quando
circa 15 anni fa un mio
amico mi ha chiesto di fare
il rappresentante. Ebbene in
poco tempo sono riuscito a
diventare il rappresentante
unico per l’area del centro
Italia di marchi prestigiosi
come Calvin Klein, Alessandro
Dell’Acqua, Richmond,
Gabriele Mattiolo e via dicendo».
Dal mondo del calcio a
quello della moda, Iaciancio
qual è stato il
passaggio più traumatico?
«Il fatto di dover abbandonare
il rettangolo da gioco,
lo spogliatoio, per me il
calcio ha rappresentato un
grande amore».
Qual è stata la prima
cosa che le ha detto Krizia
quando ha visto le
sue creazioni.
«Lei sta copiando i miei
disegni...»
Ci racconti un aneddoto.
«Ero a Milano e stavo facendo
anticamera prima di
incontrare Krizia alla quale
avevano già fatto vedere le
mie creazioni. E’ uscita una
sua collaboratrice e mi ha
detto testualmente: finalmente
le scarpe che cercavamo».
Come definirebbe Krizia?
«Un pezzo di storia della
moda italiana nel mondo,
al pari di Versace e Valentino».
In un momento non
particolarmente facile
per il Paese cosa si sente
di dire ai giovani che intendono
intraprendere
la carriera di imprenditori
in questo settore.
«Di avere il coraggio di
osare, di essere originali, di
non mollare alle prime difficoltà».
Da uno a dieci quanto
IL PERSONAGGIO
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Dal mondo del calcio a quello della moda, lui è uno di quelli che può dire: ce l’ho fatta
Un agnonese alla corte di Krizia
Massimo Iaciancio inventa e realizza scarpe per la stilista
Massimo Iaciancio a Milano insieme a Krizia e Morgan
le manca la sua terra natìa?
«Se volgo lo sguardo al
passato e cioè alla mia adolescenza
direi dieci, tuttavia
quando torno mi accorgo
che il paese si va spegnendo
lentamente e questo mi fa
male».
Colpa di chi a suo avviso?
«Di una vecchia classe
politica che ha pensato a
fare poco per il territorio e
che al contrario ha preferito
"sistemare" il singolo, un errore
madornale considerate
le innumerevoli risorse che
l’alto Molise possiede e che
potrebbero essere sfruttate
in maniera differente».
In definitiva un augurio
che rivolge ai suoi
concittadini.
«Di non arrendersi e di
farsi girare la testa..»
Lui lo ha fatto e oggi questi
sono i risultati.
mdo
Agnone - Obiettivo: creare nuovi posti di lavoro
«Roots-Radici», il progetto
viene presentato all’Unimol
AGNONE - L’Associazione O.S.C.A. in
collaborazione con Le Biblioteche Riunite
Comunale e B. Labanca e l’assessorato
alla Cultura del Comune di Agnone,
presenterà oggi presso l’aula magna
dell’Università degli Studi del Molise il
progetto «Roots - Radici» al Consiglio
dei Molisani nel mondo con l’intento di
renderne partecipi i rappresentanti dei
nostri corregionali all’estero e di diffonderlo
in altri ambiti comunali del Molise
e d’Abruzzo.
Ma di cosa si occupa il porgetto? Presso
i locali delle Biblioteche Riunite Comunale
e B. Labanca, è operativa da circa
un anno l’Istituzione di Studi e Ricerche
«O.S.C.A.», nata con lo scopo di contribuire
alla crescita culturale di Agnone
e dell’Alto Molise e alla creazione di occupazione
attraverso la gestione dei
Beni Culturali cittadini. L’Associazione
porta avanti, infatti, attività di conservazione,
tutela e valorizzazione dei Beni
Culturali seguendo progetti di digitalizzazione,
organizzazione e stimolo del turismo
culturale e di diffusione della conoscenza
di Agnone nel mondo. Attualmente
OSCA sta seguendo in special
modo i Progetti «Roots-Radici» e «Agnone
digitale»; quest’ultimo riguarda la digitalizzazione
del fondo antico dell’Archivio
storico comunale.
Roots-Radici
Si tratta di un progetto pilota dedicato
a tutti i discendenti della emigrazione
agnonese dal 1870 in poi e a tutti i cittadini
curiosi delle proprie origini. Nella
sua prima fase, attualmente in corso, il
progetto vede la digitalizzazione - attraverso
la fotografia digitale e la trascrizione
su documento Excel - degli archivi
anagrafici antichi (civili) della Città di
Agnone dal 1809 al 1901. Primi risultati
ottenuti sono stati: la salvaguardia dei
dati e, a breve, l’ automazione delle ricerche
anagrafiche da parte degli uffici
comunali. Dalla prossima estate, in collaborazione
con il Comune di Agnone,
sarà attivato il servizio di costruzione
informatizzata di alberi genealogici delle
famiglie agnonesi. Si passerà, successivamente,
all’attivazione di iniziative
atte a stimolare il c. d. «Turismo di ritorno»
dei discendenti degli emigrati nel
mondo.
Analogo processo sarà possibile attuare
estendendo il lavoro agli archivi anagrafici
ecclesiastici (XVII - XIX sec.) in
caso di futuro accordo con le Parrocchie
e la Curia di Trivento, sotto l’egida e il
controllo della Soprintendenza archivistica
per il Molise.
Il progetto Roots-Radici ha potuto vedere
la luce grazie al finanziamento, attivato
nel settembre del 2008 e ancora in
corso, della Fondazione «Packard, Packard
& Johnson» di Los Altos - California
creata da discendenti dell’agnonese
Raffaele Delli Quadri emigrato negli
Stati Uniti nel 1897.
Gli obiettivi principali del progetto
sono, in sintesi:
- Salvaguardia e conservazione degli
Archivi anagrafici antichi (1600 - 1901)
Civili ed Ecclesiastici - attraverso la fotografia
digitale e la trascrizione di ogni
singolo atto e nominativo - con automazione
delle ricerche anagrafiche antiche
a benefico dello stesso Ufficio Anagrafe
del Comune e, in futuro, delle singole
Parrocchie.
- Attivazione del servizio di costruzione
di Alberi Genealogici rivolto a chiunque,
nel mondo, abbia ascendenti agnonesi;
il servizio sarà di stimolo nei confronti
degli emigranti e dei loro discendenti
nei confronti della riscoperta delle
proprie radici agnonesi contribuendo in
questo modo anche alla crescita del Turismo
di ritorno
- Organizzazione delle «World Family
Reunions» in collaborazione con il Comune
di Agnone; con esse si offrirà l’opportunità
a tutti gli agnonesi residenti
all’estero, ed ai discendenti della grande
emigrazione anche di quarta e quinta
generazione, di incontrarsi per gruppi
familiari accomunati o meno dallo stesso
cognome rivivendo luoghi ed atmosfere
lasciate dei loro antenati nel comune di
origine. Attraverso un programma dettagliato
fatto anche di riscoperta di tradizioni,
canti e cucina tipica, si cercherà
di regalare a queste famiglie una occasione
preziosa per recuperare l’ identità
in parte perduta.
- Creazione di occupazione giovanile
stabile e qualificata; la scommessa di
OSCA, anche ma non solo attraverso il
progetto «Roots-Radici», è quella di creare
occupazione non assistita, dunque
autofinanziata, attraverso la salvaguardia
e la gestione dei Beni Culturali. I
servizi offerti vanno dall’area digitale a
quelli della computer grafica, fino al settore
del turismo culturale.
«A proposito
di ospedale»
Tra le voci di mugugno
che circolano - giustamente
- nell’Alto Molise, a causa
del paventato rischio di
chiusura dell’ospedale, avverto
anche alcune frecciate
inevitabilmente lanciate
contro l’Assessore Marinelli.
Poichè sono stato per
quattro anni tra i suoi collaboratori,
e spesso a me
direttamente si indirizzano
i contestatori, desidero
mettere per iscritto, per
dovere di verità, alcune
cognizioni. Ed è appena il
caso di precisare che faccio
ciò senza alcuna sollecitazione
o supervisione
dello stesso Marinelli.
Nè io nè egli stesso intendiamo
attribuire alla
persona di Franco Giorgio
Marinelli i caratteri divini
della perfezione e
dell’infallibilità, ma mi
indigna che qualcuno
vada dicendo che Marinelli
«se n’è fregato dell’Ospedale»
e che ha lasciato
fare. A chi lo "incolpa" di
essersi assentato dalla
Giunta quando furono varati
i primi piani di "riassetto"
(cioè "riduzione")
delle erogazioni sanitarie
nella regione, rispondo
che l’assenza, negli ambienti
politici, è proprio il
modo per esprimere il dissenso.
L’usanza, in qualsiasi
governo, presso qualsiasi
maggioranza, è di
evitare il voto esplicito
contrario - che creerebbe
presupposti di crisi della
maggioranza stessa - significando
la propria contrarietà
mediante la mancata
firma di una delibera
che si considera contraria
ai propri desiderata.
All’interno della Giunta,
cioè, rifiutarsi di partecipare
alla sottoscrizione di
una deliberazione, equivale
a dare voto avverso.
Quanto poi a «fregarsene
dell’Ospedale del suo paese»,
cui egli stesso è ricorso
per gravi e improvvise
crisi di salute, e forse grazie
a quell’ospedale ha
salvato la vita... non ci sarebbe
bisogno di continuare.
Chiunque può capire
quanto possa essere importante
quella struttura
sanitaria per uno che - liberamente
- ha scelto di
restare a vivere nel proprio
paese e di trattenerci
l’intera famiglia, e di trascorrerci
la vecchiaia. E
posso testimoniare quanto
si è spremuto (lui con tutti
noi suoi assistenti) - magari
lavorando nel silenzio,
senza inutili clamori -
per cercare qualunque appiglio
giuridico ed economico
atto a salvare
quell’ospedale, premendo
ed intercedendo presso
ogni ente, regionale e nazionale,
che potesse accogliere
e realizzare questo
santo desiderio delle nostre
popolazioni. C’è pure
qualcuno che mi ha detto:
«Se davvero voleva il bene
Sergio Sammartino
del suo paese doveva dimettersi
da Assessore, e
restare Consigliere per
fare la fronda alla Giunta
Iorio». Ammesso e non
concesso che così facendo
egli avrebbe conservato il
potere di opporsi a certe
misure più di quanto possa
fare da assessore (tesi
assai discutibile), sento il
dovere di aggiungere che
quella soluzione gli è stata
letteralmente impedita
dalla consapevolezza che,
rinunciando all’assessorato,
avrebbe messo in seri
guai tutti i suoi collaboratori,
compreso il sottoscritto,
che essendo comandato
dalla Scuola e non potendo
rientrare al suo liceo di
provenienza prima dello
scadere del 30 giungo
avrebbe avuto davanti parecchi
mesi privi di stipendio.
Non solo: c’era tutta
una serie di contrattisti,
spesso con tanto di famiglia,
che dipendevano
dal quel suo incarico. Sarebbe
un’ingiustizia insopportabile
che ora quella
sua premura a nostro favore
gli si ritorcesse contro
senza che nessuno di noi
levasse una voce.
La complessiva personalità
di Franco Giorgio
Marinelli non è di certo
quella di uno che «se ne
frega». Tutt’altro: forse
alla sua tempra manca
proprio quella cinica insensibilità
che rende forti
- di una forza maligna -
certi politicanti di tutti i
livelli. Più spesso ho visto
in lui l’incapacità di
"staccare la spina" e drenare
lo stress che inevitabilmente
gli crea una situazione
di profonda crisi
finanziaria, in cui è costretto
a fare - come si dice
dalle nostre parti - «il
brodo con i ceci», ad amministrare
settori vitali
della vita sociale molisana
con sempre meno finanze
a disposizione. Lo
ripeto: anche l’Assessore
Marinelli è perfettibile, ed
ha i suoi limiti. Ma resta
pur sempre molto più facile
criticare chi amministra
che sostituirlo in meglio.
Sergio Sammartino

Pozzilli - Il presidente Francesco Martino ha chiesto un incontro urgente con la Regione
Consorzio di Bonifica
Stagionali sempre a rischio
Per "stabilizzarli" servono 200mila euro
VENAFRO - Spirano in
zona nuovi venti di crisi.
Sono sempre in bilico i 21
lavoratori stagionali del
Consorzio di Bonifica.
Altri soldi, rispetto ai
117 mila euro stanziati
quest’anno dalla Regione
Molise, non sono ancora
arrivati. Ci sono state solo
promesse "politiche" e presto,
già entro maggio, tutti
i vecchi nodi verranno al
pettine. L’ente consortile,
su proposta del presidente
Francesco Martino, ha votato
in Consiglio l’assunzione
di tutti e ventuno gli
stagionali sino al 31 maggio.
Poi o arriveranno altri
finanziamenti (ne servono
almeno altri 200 mila) oppure
il Consorzio sarà costretto
a licenziare quasi
tutti. Assumendone solo
sette, sino alla fine di settembre.
Cioè quando servono
come il pane, nel periodo
della massima richiesta
d’acqua per l’irrigazione
dei campi. Il presidente
Martino ha anche annunciato
che è stato programmato
un incontro a Campobasso
intorno al 25 del
Se a breve
non dovessero
arrivare i fondi
la maggior parte
dei lavoratori
sarà licenziata
mese. Nei primi giorni della
prossima settimana.
Una delegazione del
Consorzio, insieme con le
rappresentanze sindacali
dei lavoratori, si recherà
dall’assessore regionale
all’Agricoltura, Nicola Cavaliere.
Si spera che in
quell’occasione dalle promesse
si passi ai fatti.
Sembra strano infatti che
la Regione Molise impegni
sacrosanti soldi milionari
per il Consorzio (l’ultimo
finaziamento che Nuovo
Molise approfondirà è di
oltre un milione e 200mila
euro, per rifare un tratto
di conduttura principale
sotto Pozzilli) e non riesce
a trovare 200mila euro,
per dare il lavoro precario
a 21 persone. Le quali hanno
il compito per oltre sei
mesi (sino ad ottobre), di
ripulire i fossi e le strade,
di erogare l’acqua agli
agricoltiri, di curare la manutenzione
sull’intera rete
irrigua consortile. Con il
coinvolgimento di tutta l’economia
agricola, e non
solo, dei molti Comuni che
si affacciano sulla piana di
Venafro. Da Montaquila
sino a Sesto Campano. E
con una popolazione coinvolta
che supera ampiamente
le ventimila unità.
Più della metà della provincia
di Isernia. Va anche
detto che questi 21 lavoratori
"avventizi", che già organizzarono
una manifestazione
ed uno sciopero di
protesta dinanzi alla sede
del Consorzio, sono disposti
a tutto. Perchè non
hanno niente da perdere.
Anche ad azioni assai
dure, come il blocco delle
circolazione oppure l’occupazione
dei palazzi del potere.
Presto il loro «caso»
si riproporrà alle cronache
di stampa e televisione.
Sempre che nel frattempo
l’assessore Cavaliere, d’intesa
con la Giunta del governatore
Michele Iorio,
non risolva il problema.
Definitivamente, almeno
per quest’anno.
Emmelle
Lo annuncia l’assessore al ramo, Alfonso Cantone
In città partono i lavori
di riqualificazione urbana
VENAFRO - Sono iniziati
ieri i lavori di riqualificazione
dell’ingresso ovest
della città. In direzione di
Cassino, proprio di fronte
al Consorzio di Bonifica.
A dare la notizia l’assessore
Alfonso Cantone, delegato
dal sindaco all’Arredo
Urbano. Alcuni operai
stavano ripulendo un
fosso, per preparare ulteriori
interventi. A sentire
l’assessore Cantone,
quell’ingresso verrà completamente
rivoluzionato.
Precisando: «Con un
gioco di luci, di pietre, di
erba e d’acqua. Oltre che
con delle piante ornamentali,
per poter percorrere
il costone-dislivello anche
a piedi. Come si faceva
una volta».
Il riferimento è alle
due strade (via Colonia
Giulia e via Ospedale),
che scorrono quasi parallele
ma su due piani assai
sfalsati. Momentanemanete
bloccata anche la riqualificazione
«r’ Muscurigl’».
All’ingresso nord
della città, dalla parte opposta.
Il breve blocco (di
poche ore) è stato dovuto
al passaggio della processione
di ieri pomeriggio,
Sant N’Candriegl’. Quando
la statua del Santo
Partrono è stata portata
in processione dall’Annunziata
al Convento dei
Lavoratori stagionali del Corsorzio a rischio licenziamento
Capuccini, dove hanno
inizio le celebrazioni religiose
per un mese intero.
Sino alla festa di San Nicandro
(17 giugno). A Muscurigl’
è stata già montata
la vecchia fontana esagonale
del Mercato, illuminata
da tre luci poste
in basso. Ed è stata sistemata
l’aiuola con un manto
d’erba, un nuovo marciapiedi
ed una recinzione
in ferro.
Assessore ma che
cosa manca?
«Due panchine, i fiori,
il lampione in alto, un
orologio antico, alcune tabelle
per invitare la gente
a rispettare il verde. Inoltre
verrà potenziata l’illuminazione
dal basso, con
luci colorate. Mentre vi
verranno istallati dei centini
e fioriere in ghisa».
L’assessore ci tiene a
sottolineare che tutti questi
lavori, per ridare nuova
vita e decoro ad angoli
caratteristici della città,
viene affrontato a costo
zero dall’Amministrazione
cittadina. Attraverso
economie di scala ed autofinaziamenti
derivanti
dal Piano degli Impianti
Pubblicitari, votato in
Consiglio da una maggioranza
assai vasta. «Tra
una settimana inizieranno
i lavori anche sulla
scaletta di via Colonia
Giulia, che porta al viale
Terminate le opere
della fontana
al mercato
prossima
l’inaugurazione
della Stazione - aggiunge
Cantone - Verranno rivestite
le attuali scale con
marmo antiscivolo, verrà
cambiata la brutta ringhiera
e verrà rifatta tutta
l’illuminazione. Sia
sulle scalette che sotto il
grande ponte, che verrà
completamente riverniciato».
Dunque tre riqualificazioni
in meno di un mese.
Con l’area r Muscutigl’
che verrà inaugurata prima
di San Nicandro.
E per Porta Nova?
(Verrà cambiata l’aiuola e
verrà piantato un ulivo
secolare, al posto di quello
attuale, piccolo ed "anemico",
ndr).
«Se ne riparlerà al più
presto. In tempi ragionevoli».
Entro l’estate?
«Spero di sì». Emmelle
nuovomoliseisernia@email.it
L’INTERVISTA
Petrecca rassicura i dipendenti
«Rete idrica,
Ministero
inadempiente»
VENAFRO - Nuova rete
idrica. Claudio Petrecca,
assessore ai Lavori Pubblici,
nega con decisione
le brutte notizie diffuse
in questi ultimi giorni. A
proposito del pignoramento
da parte dell’Ici
dei beni comunali. In
particolare degli stipendi.
Per una somma dovuta
di circa 800mila euro,
su lavori eseguiti e mai
pagati.
Da buon avvocato l’assessore
precisa: «Gli stipendi
ai dipendenti sono
sicuri, come l’aria che respiriamo."Impignorabili"
per legge. Dormano
sonni tranquilli i 53 dipendenti
comunali».
Ma com’è la questione
di quest’appalto?
«E’ il Ministero ad essere
inadempiente. Ci ha
dato continuamente l’ok.
Che i soldi erano disponibili
ed alla fine le somme
non sono state materialemnte
erogate. Sarà
il Ministero a dover pagare,
non certo il Comune
di Venafro».
I lavori di rifacimento
della rete idrica cittadina
hanno avuto un lungo decorso
e vanno avanti da
dieci anni. Prima era la
Ised a condurli, una ditta
di fuori, per un finanziamento
iniziale di due milioni
di euro. L’ultima
trance, per quasi un milione
di euro, è stata negli
ultimi anni impegnata
con la ditta Ici di Venafro,
appartente al gruppo
Patriciello.
Ma com’è lo stato del
servizio idrico?
«Come tutti possono
notare, si va stabilizzando.
Con una netta diminuzione
delle perdite dalla
rete, che prima era un
colabrodo. Si perdevano
soldi ed acqua, senza
avere un servizio efficiente.
Adesso stiamo andando
in direzione opposta.
Verso una completa normalizzazione,
soprattutto
con l’allaccio alla nuova
rete di interi quartieri
della città, prima sempre
a secco».
L’assessore ne fa un
lungo elenco. E ricorda
per esempio gli interventi
risolutori su via Raffaello
Sanzio (una traversa
di via Maria Pia), su Le
Noci (frazione completamente
allacciata) e sul
popoloso quartiere della
"Starza", in cui si sta lavorando
in questi giorni.
E proprio alla "Starza" i
cittadini residenti si
stanno collegando alla
Rete idrica, Petrecca attacca
nuova rete. Non senza
qualche protesta perchè,
come vuole il regolamento,
devono pagarsi l’allaccio.
Quando entrerà in
funzione il nuovo serbatoio,
costruito anni
fa a fianco del castello?
«Al più presto. A mano
a mano che la nuova rete
verrà completamente utilizzata.
Ora in città, per
fortuna, non si verificano
più i fastidiosi black out
delle ultime annate. E
guardiamo fiduciosi
all’arrivo dell’estate,
quando solitamente si verifica
un maggior consumo
d’acqua potabile con
un minore approvvigionamento
da parte della
Molise Acque (ex Erim)».
Ma si risolverà la
questione dei pagamenti
(l’Ici ha avviato
una decisa azione legale
di recupero del
credito dovuto ndr.)?
«Per forza. Non siamo
certo noi ad aver compiuto
delle illegittimità.
Sarà il Ministero a rispondere
dei fatti accaduti.
Noi l’abbiamo citato
in giudizio».
Intanto l’assessore
Petrecca assicura che il
servizio di distribuzione
dell’acqua in città migliorerà
con il passare del
tempo. E quasi tutte le
perdite (una volta erano
di oltre il 70 per cento)
andranno verso l’azzeramento.
Con un servizio
all’altezza dei nuovi tempi
e soprattutto con un
grande risparmio di soldi.
Per svariati milioni di
euro, nel corso dei prossimi
anni. Soldi che serviranno
a finanziare nuove
opere pubbliche e lo sviluppo
civile e sociale della
città.
Ma.Le.

20 VENAFRO-AREA VOLTURNO
Il primo cittadino Carmosino prova a costruire un pool
Un comitato per salvare
la scuola di Rionero
Sindaci a rapporto contro l’emergenza
RIONERO SANNITICO -
L’amministrazione comunale
le prova tutte per salvare
la scuola. Convocato
un incontro per la creazione
di un comitato inter-comunale.
L’impegno del primo
cittadino Ferdinando
Carmosino.
Proseguono le iniziative
del comune di Rionero
Sannitico per scongiurare
la chiusura definitiva della
scuole nei piccoli comuni
montani della regione.
Dopo l’appello lanciato al
Prefetto, al presidente della
giunta regionale, alla direzione
didattica e all’ufficio
scolastico provinciale,
l’amministrazione civica
guidata dal sindaco Ferdinando
Carmosino si fa promotrice
di un incontro, al
quale sono invitati i sindaci
di tutti i comuni molisani
che in questo momento
si trovano a dover far fronte
alla stessa emergenza.
L’idea è quella di formare
un comitato che, tenendo
conto delle singole criticità,
possa studiare in sinergia
le strategie da attuare per
continuare a garantire un
servizio fondamentale per
la sopravvivenza dei piccoli
centri. «E’ una battaglia
che singolarmente non possiamo
combattere - spiega
il sindaco Carmosino - ma,
se uniamo le forze, sono sicuro
che le nostre voci non
resteranno inascoltate.
Consapevoli dell’importan-
za che la sopravvivenza
della scuole riveste per i
nostri comuni - conclude il
sindaco - abbiamo il dovere
di batterci in ogni sede e,
tutti insieme, abbiamo
l’obbligo di fare tutto il
possibile per evitare di
condannare i nostri paese
a un definitivo spopolamento».
L’incontro annunciato
dall’amministrazione comunale
è stato convocato
per giovedì 20 maggio alle
ore 21 all’interno della sala
Unire le forze
per affrontare
i problemi
comuni
consiliare del comune di
Rionero Sannitico. Si tratterà
di una vera e propria
assemblea pubblica con i
genitori degli alunni per
pianificare le iniziative da
intraprendere.
michele visco
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Si svolgerà a Castel S.Vincenzo
Fermento nel Pd
per la festa
provinciale
CASTEL SAN VINCENZO
- Si svolgerà dal 5 al 10 luglio
la festa provinciale del
Pd. Le prima anticipazioni
giungono dal coordinatore
della segreteria provinciale
Tony Pontarelli.
Si svolgerà anche per
quest’anno dal 5 luglio al
10 la festa provinciale del
Pd sulle rive del lago di
Castel San Vincenzo.
Come da consuetudine ormai
affermata in questi ultimi
anni, la location prescelte,
dove si incontreranno
i maggiori esponenti del
partito a livello regionale e
nazionale, è quella della
zona camping del lago di
Castel San Vincenzo. Alcune
anticipazioni in merito
all’evento politico sono state
fornite dal coordinatore
della segreteria provinciale
Tony Pontarelli, responsabile
anche del circolo del
Pd di Rocchetta a Volturno.
«Le giornate sul lago -
spiega Pontarelli - in compagnia
dei volontari del
Partito Democratico saranno
allietate da escursioni
in montagna (arrampicata
da roccia, mountain-bike e
passeggiate ecologiche) e
naturalmente si potrà
campeggiare in maniera
gratuita e ci saranno giochi
per tutte le generazioni
dal primo pomeriggio fino
alle sera. Naturalmente
l’area sarà attrezzata con
appositi stand gastronomici
e punti di ristoro di ogni
Il percorso tra i ruderi del complesso monastico è stato allietato dal suono della zampogna
La notte ai musei è stata un successo
Soddisfazione per la manifestazione a Castel San Vincenzo
SAN VINCENZO AL VOL-
TURNO - Successo per la
notte dei musei. La Uilbac
con Emilio Izzo esalta la
riuscita della manifestazione.
«Noi ci abbiamo
sempre creduto».
Anche con condizioni
meteo pessime si è svolta
comunque e con grande
successo la "Notte dei Musei"
anche sul sito archeologico
di San Vincenzo al
Volturno nella serata di
sabato 15 maggio 2010. Il
resoconto della manifestazione
è stato effettuato dal
segretario regionale della
Uilbac Emilio Izzo in una
nota inviata agli organi di
stampa. «E adesso diranno
che era scontato. Ma dove
erano le anime silenti
quando, poco più di 40
giorni fa, il sito di San Vincenzo
ha rischiato seriamente
di chiudere? E meno
male - spiega Emilio Izzo -
che dopo tanti anni di impegno
sul territorio, adesso
si riesce ad essere presi sul
serio, a fare la differenza
in mezzo ai tanti che si
muovono solo ed esclusivamente
per interessi personali.
Adesso possiamo anche
dirlo, persino sua eccellenza
il Prefetto in persona,
nonostante i numerosi
e gravosi impegni, ha
fatto sentire la sua autore-
vole voce per capire, e contestualmente
scongiurare,
ciò che di fatto stava accadendo.
E quale finale migliore
se non quello di una
notte di mezza primavera
in piena campagna, quasi
all’una di notte, si poteva
ipotizzare. La "Notte dei
Musei" - precisa il segretario
regionale Uilbac - quella
dell’edizione 2010, quella
svoltasi non in un comodo
contenitore chiuso, bensì
sotto le stelle, pardon,
sotto le nuvole cariche e
piovose di una notte antipatica
e continuamente capricciosa,
sarà ricordata
come una storia da raccontare
dai circa cento coraggiosi,
assiepati sotto una
copertura malaticcia e
bruttina, battuta anche
dal vento, incurante della
presenza nient’affatto trascurabile
dell’abate Epifanio.
Di cose da trasmettere
e raccontare ce ne sono
proprio tante. Il luogo ideale
davanti a quella cripta,
pregna di storia, di santità
e di arte, per parlare, recitare,
suonare e discutere di
fatti antichi e pelli gonfie
di fiato. E proprio Mauro
Gioelli ha accompagnato
gli infreddoliti ma perseveranti
spettatori lungo le
strade che conducono a
San Pietro e Gesù ad af-
frontare un piccolo grande
mondo. Zampogne e ciaramelle,
compresse e soffiate
da giovani come Pasqualino
Franciosa, Emanuele
Rufo, Andrea Di Fiore e
Alessandro Casbarro in un
attimo, riempivano lo
stretto ma aperto spazio
antistante il prezioso ciclo
di affreschi, facevano girare
le note tra le immagini
dipinte di umili e sante figure.
Nella Valle del Volturno
non esiste angolo
dove il suono di questi antichi
strumenti non riecheggi,
senza trasmettere
sensazioni di allegria, festa
e santità e voglia di fare di
meglio. Come promesso, gli
impiegati sul posto, quelli
"indisciplinati", prendevano
per mano gli intervenuti
e li ristoravano con vino
caldo speziato, tarallini,
dolcetti e cioccolatini. La
festa nella festa. La notte
non è ancora finita. Infatti,
- va avanti Izzo - sei giullari,
dico sei, approfittando
di pause goderecce, di visite
lungo il percorso degli
scavi della basilica minore,
tra refettori, cucine, forni,
officine e pareti affrescate,
accompagnati dall’attento
Fiorentino, dal colorito
Peppe, dall’imponente Federico
e dai più defilati
Bernardo e Orlando, sorprendono
i presenti con
suoni improvvisi e miscelati.
Insieme alla zampogna,
meno compassata di quella
ascoltata qualche ora prima,
agitata e ritmata
dall’eclettico artista Michele
Peri, troviamo le nervose
percussioni di Domenico
Petrocelli, il severo basso
genere. Inoltre, abbiamo
già ricevuto la conferma
che il 9 luglio la serata vedrà
protagonista sul palco
il noto gruppo musicale pugliese
"Nidi D’Arac" e il 10
avremo come nostri ospiti
il gruppo famoso di origini
fiorentine e cioè la "Bandabardò".
Tengo a precisare
che l’accesso alla festa e
all’area concerti è completamente
gratuito. Vi segnaliamo
- precisa Pontarelli
- che visto che in quei
giorni si svolgono i campionati
mondiali di calcio,
verrà installato un maxischermo
per proiettare le
partite della nazionale d’Italia.
Colgo l’occasione per
invitare quante più persone
possibili anche per dare
maggiore visibilità turistica
all’intera Valle del Volturno
che rappresenta uno
dei tesori ambientali e culturali
del centro sud Italia».
mi.vi.
Tony Pontarelli
di Serafino De Iuliis, le
corde di chitarra sfiorate
da Gianni Pede, la sorprendente
batteria di Elio
Mancini e la sorpresa amichevole
del virtuoso
dell’armonica Celeste Caranci.
Beh, devo dire che
tutti insieme hanno catturato
i circa cento visitatoriuditori
dell’ormai una di
notte! Non c’è che dire,
bravi davvero, tanto da
non permettere a nessuno
di avere voglia di andare
via. Rimarranno di questa
serata il viso ora disteso
del sindaco non più preoccupato
da notizie poco rassicuranti
dei giorni prima,
il tecnico comunale soddisfatto
dell’impianto delle
luci, Tonino aiutante suo
malgrado dell’ultima ora,
gli artisti convinti di aver
prestato la loro opera per
uno scopo nobile, Antonella
e Angelo immancabili sostenitori
ed operatori culturali,
i presenti adesso
più ricchi di conoscenze, le
suore che ci hanno aperto
la cripta e i giovani che
hanno brindato insieme ai
meno giovani. Rimarrà anche
un’altra cosa - conclude
Emilio Izzo - una serata
che non è costata niente e
che ha prodotto di più di
trenta miliardi buttati».
michele visco

La cronaca amministrativa LO SPECCHIETTO
Vincoli di parentela dell’assessore per un contenzioso in esame
La minoranza al sindaco:
«De Felice è incompatibile?»
Sollevano dubbi Filippo Monaco & C.
SOLLEVANO dubbi sulla
«compatibilità» con la carica
dell’attuale assessore
all’Urbanistica Ennio De
Felice i consiglieri comunali
di minoranza Filippo
Monaco, Paolo Marinucci,
Daniele Paradisi, Antonio
Giuditta, Francesco
Caruso, Antonio Russo
e Mario Di Blasio.
La vicenda è relativa ad
un contenzioso in atto ed il
vulnus, a giudizio dei rappresentanti
dell’opposizione,
che hanno presentato un’interrogazione
al sindaco
Basso Antonio Di Brino,
starebbe nella posizione dello
stesso assessore De Felice,
marito dell’architetto
Antonella Storto e, nella
fattispecie, genero del proprietario
di una ditta che,
in più occasioni, ha proposto
ricorso contro il Comune di
Termoli. Nello specifico il riferimento
è relativo alla richiesta
di un permesso a costruire
(presetata ad ottobre
del 2007) per la realizzazione
di un fabbricato, di
sei appartamenti, in via del
Molinello. Domanda alla
quale il Comune opponeva
diniego sulla base di una serie
di prescrizioni determinanti
i motivi ostativi per
presunti vincoli di inedificabilità.
Ulteriori passaggi
sono stati un ricorso al Tribunale
Amministrativo Regionale
ed un’ordinanza con
la quale è stata accolta la
domanda della parte ricorrente
«al fine di consentire
all’Amministrazione di riesaminare
la posizione». Ed
è in virtù di questo riesame
e della presenza in seno alla
Giunta di De Felice che i
consiglieri di minoranza
chiedono al sindaco «se non
ha rilevato un caso di incompatibilità
della carica
assessorile, dati i rapporti
di parentela e quindi di interesse
personale nella vicenda
menzionata». Sempre
al sindaco Di Brino, in questa
stessa interrogazione,
gli esponenti di centrosinistra
chiedono di sbloccare il
tutto o «attraverso la rinuncia
al contenzioso» o
con «la rimozione dalla carica
nell’esecutivo comunale».
Una prima «scintilla»,
dunque, nel confronto
maggioranza-minoranza.
Da parte sua De Felice,
che parla di operazione «politicamente
scorretta», dice
di non avere interessi sulla
vicenda. «Se mio suocero
avrà ragione costruirà, altrimenti
no. Ma questo non
può dipendere da me».
L’assessore Ennio De Felice II consigliere Filippo Monaco
Suscita interesse il corso organizzato dalla direzione della «Oddo Bernacchia»
Relazioni umane e loro riflessi
Rapporti e comunicazione approfonditi nella realtà scolastica
PRESSO la sede «Schweitzer» della scuola secondaria
«Oddo Bernacchia» si è tenuto un corso di aggiornamento
sul tema «Comunicazione e Relazioni Umane».
Il dirigente scolastico, prof. Giuseppe Colombo, consapevole
del fatto che le relazioni siano alla base di corretti
rapporti in ogni ambito lavorativo, nell’intento di
migliorare le comunicazioni sul luogo di lavoro, ha promosso
per docenti e personale ausiliario tale tematica. Il
relatore, dottor Gino Baldassarre, presidente dell’Ordine
degli Psicologi della Regione Molise, ha impostato il
corso suddividendolo in due lezioni. Le relazioni umane -
è stato evidenziato - sono molto importanti in quanto da
esse dipendono i rapporti lavorativi che, se sereni, qualificano
ogni settore e facilitano l’azione quotidiana.
L’interesse è stato notevole sia per l’argomento trattato
che per il dibattito interattivo, che ha coinvolto i partecipanti
i quali sono stati invitati a riflettere sulle proprie
esperienze e sulle altrui. Le problematiche emerse
saranno analizzate e chiarite nel prossimo incontro che
si terrà in data da stabilire allo scopo di farlo coincidere
con gli impegni di tutti gli interessati. Micky Guidetti
«Casa» di antica memoria?
TORNA l’appuntamento del martedì con la penna graffiante
di Giodi. Buona lettura.
Ore 17.30, corso Umberto I n. 57. Due vistosissime insegne,
ben in evidenza, indicanti «Hotel San Carlo».
Una coppia di attempati turisti, presumibilmente marito
e moglie, a bussare sul portone. Una, due, tre, quattro
fino a dieci bussate. Nessuna risposta.
L’uomo inizia ad innervosirsi ed a sbuffare. «Vuoi vedere
che è tutto esaurito e non aprono a nessuno?» Dirompente
un pensiero maligno: «Non vorrei che si tratti
di una ’casa’ di antica memoria, magari trasformata in
albergo e per accedervi bisogna prenotare ed essere conosciuti?»:
Termoli è tornata ai vecchi tempi? Oddio, a
ben pensarci, se così fosse, i nostalgici pronti ad effettuare
salti di gioia. Un passante chiarisce comunque l’enigma:
«Guardi che l’albergo non esiste più da vari
anni e non vi abita anima viva». Di rimando il turista:
«Come mai ancora la presenza delle insegne, che appaiono
lucidate a nuovo?». «Abbellimento della parete»: il
responso dell’improvvisato interlocutore.
Scena ovviamente immaginaria, ma di possibile realizzazione,
quella su descritta. Le insegne sono ancora
in bella mostra. Le presumibili considerazioni del turista
in transito le lascio immaginare a voi tutti...
Ma su, per favore! Così si vorrebbe far decollare il turismo?
Quante altre errate segnalazioni esistono ben visibili?
Il responso alla nuova Amministrazione comunale
che si è appena insediata. Il neo «condottiero» Di Brino
ha iniziato a dare corso al programma dei primi cento
giorni, propagandati durante la campagna elettorale.
Riapertura al traffico di qualche divieto di transito e ritorno
al parcheggio a spina di pesce in centro. Tutti consenzienti
ad applaudire. Ora sotto a chi tocca ed in considerazione
dell’ormai imminente stagione estiva una
«pennellata» dovrà proprio essere spalmata sull’arredo
urbano.
Episodi come quello descritto non dovrebbero verificarsi.
La regolarità della installazione delle insegne, poste
sulle attività degli operatori economici, va esaminata
attentamente, con un occhio vigile all’onere finanziario
che il Comune deve incamerare per legge. Chi soddisfa
al pagamento per le insegne dell’ex Hotel S. Carlo,
chiuso da qualche anno? Domanda retorica senza risposta.
E l’Aipa (azienda italiana pubbliche affissioni) titolare
della concessione? «Le due giovani donne, dipendenti
dalla azienda ed assunte per percorrere giornalmente
su e giù il centro cittadino alla caccia dei posteggiatori
senza ticket, potrebbero essere utilizzate per il
controllo dell’arredo urbano»: il pensiero di molti.
Quante lacune potrebbero essere segnalate e risolte?
Pensate, amici, si eviterebbe di vedere al mattino, dinanzi
alla scuola primaria Campolieti di corso Nazionale,
le mamme che per attraversare la strada sul passaggio
pedonale da un marciapiede all’altro ed entrare
con i figlioli a scuola, devono effettuare un acrobatico
salto e superare la siepe situata sul bordo di un marciapiede.
Se è vero quello che si vocifera, molte signore, per
effettuare il salto con agilità, hanno pensato bene di attrezzarsi
in casa con aste utilizzate dai saltatori in alto.
Proprio vero, amici. Nessuno vuole fare brutta figura.
E l’artistica fontana di piazza S. Antonio? Circondata
dalla siepe cresciuta a tal punto da farne ammirare solo
la cima? La base con i caratteristici zampilli? Invisibile.
La fiducia comunque non manca. Siamo sicuri che il
buon Di Brino accetterà i suggerimenti , anche se con
sottofondo satirico, provenienti dalla sua ’gente’. D’altro
canto ha sempre sostenuto che avrebbe cambiato il volto
alla sua e nostra Termoli proprio con l’ausilio dei termolesi
doc ed acquisiti.
Bene, carissimi! La fede è dura a morire!
Giodi

22 TERMOLI
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
A Parma era presente il presidente della Provincia di Campobasso Nicola D’Ascanio
Zucchero, tutti attorno al tavolo
Confronto a tutto tondo della filiera bieticolo-saccarifera
In Italia restano in attività solo quattro stabilimenti
A PARMA c’era il presidente
Nicola D’Ascanio
a rappresentare il Molise
al tavolo promosso dall’Upi
(l’Unione delle province
d’Italia) per confrontarsi
sul futuro della filiera
bietocolo-saccarifera. In
Italia sono rimasti in attività
solo 4 dei 19 impianti
presenti sino a pochi anni
fa. Un settore che conosce
grosse difficoltà anche per
i ritardi con cui vengono
pagati gli agricoltori e la
sempre minore redditività
delle barbabietole per un
settore sempre più in crisi
e con molte incertezze rispetto
al futuro.
Disagi creati per la
mancata erogazione del
governo di fondi per 86
milioni di euro anche se il
ministro dell’Agricoltura
Galan sembra pronto a rivedere
le decisioni prese
che penalizzano l’intera filiera
dello zucchero.
Il presidente D’Ascanio
si è fatto interprete e portavoce
delle istanze del
mondo agricolo molisano
anche attraverso la pre-
Lo stabilimento dello Zuccherificio di Termoli
sentazione dell’attivazione
del tavolo permanente anticrisi
che tiene anche conto
delle esigenze delle esigenze
dello storico stabilimento
di Pantano Basso.
Tra le proposte avanzate
lo stato di crisi permanente
del settore, l’accesso
agevolato al credito, facili-
tazioni sulle rate dei mutui
contratti dagli agricoltori
e soprattutto la necessitò
di interventi innovativi
al fine di incrementare
il reddito delle imprese
agricole diversamente destinate
a soccombere sotto
il peso di costi elevati di
gestione.
Per monitorare lo "stato di salute" del settore
Nasce a Termoli il comitato
«Sanità in Molise»
NASCE a Termoli uno comitato spontaneo che si occuperà
di monitorare lo stato di salute della sanità in
questa regione. Si chiamerà «Sanità in Molise» per
iniziativa dell’Associazione Officina delle Buone Pratiche.
All’incontro ha partecipato i consiglieri comunali
del centrosinistra di Termoli di Termoli con la presenza
di un nutrito numero di persone aderenti a movimenti
e associazioni del tessuto sociale di Termoli e
del suo hinterland.
Il neonato Comitato ha discusso principalmente della
grave situazione in cui verte la sanità molisana cercando
di dare risposte e proporre soluzioni. Durante la
prima riunione del comitato spontaneo è stato deciso
di invitare e coinvolgere il partenariato sociale ed economico
del basso Molise «per affrontare insieme il discorso
sanità nel territorio molisano, proprio in virtù
delle forti razionalizzazioni e della gestione finanziaria
superficiale che si sta consumando da alcuni anni».
Prossima riunione è stato fissato per giovedì prossimo
20 maggio alle ore 17 presso la sede dell’Officina
delle Buone Pratiche in Via Fratelli Brigida 101.

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
IN PRIMO PIANO
L’amministratore annuncia importanti rivelazioni
Smit, si andrà
in Procura
Polemiche a distanza in risposta
alle parole di Cavina (Momentive)
NUOVA benzina viene versata
sul fuoco nella polemica
che vede contrapposte,
come in una guerra tra poveri,
la Momentive e la
Smit che operano nell’area
industriale di Termoli. Con
un telegramma inviato alla
nostra redazione l’amministratore
unico della Smit
spa, Antonio Nastasia,
respinge senza mezzi termini
le dichiarazioni rilasciate
nel corso di una conferenza
stampa da Gianluca
Cavina, amministratore
delegato della Momentive
ma soprattutto annuncia
che si recherà in Procu-
ra per riferire i rapporti
che sono intercorsi tra le
due società..
Nastasia nel respingere
come «calunniose e non veritiere
le affermazioni dettate
dal dr. Gianluca Cavina»
sposta il tiro nel ribadire
alcuni aspetti che lo
hanno visto, suo malgrado,
protagonista in questa vicenda
sollevata dalla crisi
che ha investito la Smit
con i suoi 52 lavoratori in
quella che pare una situazione
societaria di non facile
soluzione.
L’amministratore unico
della Smit spa ricorda di
aver assunto la carica solo
lo scorso 29 settembre e di
aver agito in questi sette
mesi «con la diligenza di
un buon padre di famiglia
e attenendomi scrupolosamente
alle normative vigenti
di legge». Ma l’aspetto
più inquietante è quello
che traspare dalle poche
righe del telegramma
giunto in redazione. In un
passaggio Nastasia annuncia
che si recherà nei prossimi
giorni negli uffici del-
TERMOLI
Gianluca
Cavina
la Procura al Palazzo di
Giustizia di Larino per «riferire
i reali rapporti decennali
e non chiari e illegittimi
fra Smit spa e Momentive».
Una notizia che
non mancherà di trovare
sponda sull’altro versante
societario considerando la
chiarezza delle informazioni
fornite ai giornalisti daalla
Momentive sul numero
del personale utilizzato
dalla Smit presso l’azienda
chimica. I numeri parlano
di soli 16 dipendenti rispetto
ai 52 con commesse
che hanno prodotto un fatturato
del solo 10 per cento
rispetto all’attività complessiva
della società amministrata
da Nastasia.
23
Immediata la replica dell’amministratore unico della Smit nell’area industriale di Termoli
Tanti auguri
a Cristian Silos
IL simpaticissimo Cristian
Silos compie oggi
il suo quarto anno di
vita. In questa splendida
giornata di festa gli sono
vicini con tanto amore e
affetto le persone a lui
più care. Auguri particolarissimi
gli giungono
dai nonni Anna e Nicola,
Antonio e Maria dagli zii
Monica, Michela e Maurizio.
Per lui un futuro
radioso e pieno di gioia.

26 TERMOLI
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
In arrivo alle Diomedee i subacquei provenienti da tutte le regioni d’Italia
Pulizia dei fondali delle Tremiti
I rifiuti recuperati saranno conferiti ad aziende specializzate
HANNO avuto inizio le «Giornate dedicate alla pulizia
dei fondali alle Isole Tremiti». E’ un’iniziativa che vede
il coinvolgimento di un gran numero di subacquei proveniente
da diverse regioni italiane per un impegno comune
nella salvaguardia del mare e per la tutela del
suo ecosistema. In questo mese e nel prossimo mese di
giugno i subacquei saranno attivamente impegnati nella
pulizia dei fondali delle Diomedee su iniziativa del
Blu Tremiti Diving Center (www.tremitidiving.com) di
Michele De Nittis, con il patrocinio della riserva marina
delle Isole Tremiti e dell’Amministrazione comunale.
Le motivazioni sono spiegate dallo stesso De Nittis:
«E’ un modo per ricambiare la natura per meraviglioso
spettacolo che ci offre tutti i momenti in cui ci andiamo
ad immergere e per ribadire che i subacquei ricreativi
sono persone molto attenti alla problematica ambientale».
Chi aderirà alla originale iniziativa una volta arrivato
alle Isole si imbarcherà sulla motonave Blue Alba per
raggiungere uno dei punti stabiliti d’immersione con il
supporto logistico fornito dall’organizzazione dell’evento.
Molti hanno confermato la loro presenza e partecipazione,
tra cui Only Sub Campomarino
(www.onlysub.eu), il gruppo subacqueo di Termoli e altre
associazioni di tutta Italia.
«C’è da ben sperare che nei prossimi giorni - ha aggiunto
il responsabile del Blu Tremiti Diving Center -
ci sarà un grande movimento al fine di ripulire i fondali
delle Diomedee. Tutto il materiale recuperato sarà consegnato
alle ditte specializzate che provvederanno allo
smaltimento».
«Un impegno in cui tutti dobbiamo contribuire al
fine di preservare i nostri fondali - spiega Samantha
Dionisi training manager del Blu Tremiti Diving Center
esattamente come la natura li ha consegnati a tutti
noi e per permettere alle generazioni future di poter godere
dello stesso spettacolo di cui noi oggi ne siamo testimoni».
Immersione di un subacqueo nelle acque delle Isole Tremiti
Di lato il battello utilizzato per le immersioni

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
LA CRONACA
TERMOLI-LITORALE
I familiari si rivolgono ai carabinieri. Oggi pomeriggio verrà eseguita l’autopsia
Muore all’uscita dall’ospedale
Roberto Occhinone, 43 anni dipendente allo Zuccherificio, non si sentiva bene da alcuni giorni. I medici hanno eseguito gli esami
previsti in questi episodi. L’uomo sabato notte ha rifiutato il ricovero: il tempo di firmare, il malore nel corridoio e il decesso
Si era recato al pronto soccorso per dei dolori al petto
SARA’ l’autopsia che verrà
eseguita questo pomeriggio
ad accertare la causa
che ha stroncato a soli
43 anni Roberto Occhinone
deceduto la notte
tra sabato e domenica
all’ingresso del pronto soccorso
dell’ospedale San Timoteo
di Termoli. Il magistrato
Arianna Armanini,
della Procura della Repubblica
di Larino, ha infatti
disposto il riscontro
autoptico per sgombrare il
campo da ogni sospetto di
negligenza e di eventuali
responsabilità del personale
in servizio nel reparto
di emergenza del nosocomio
termolese. Sono stati
i familiari dell’uomo,
originario del Foggiano
ma da tempo residente a
Termoli e alle dipendenze
allo Zuccherificio del Molise,
a presentare una denuncia
alla caserma dei
carabinieri in via Martiri
della Resistenza.
Il 43enne in queste ultime
settimane si era presentato
più volte al pronto
soccorso per farsi visitare
accusando dolori insistenti
e ripetuti al torace. Ogni
volta i medici hanno sottoposto
Occhinone alla serie
di esami che si eseguono
in queste circostanze risultando
sempre negativi.
Il 43enne è tornato a farsi
visitare anche questa volta
sabato. Screening di routine
nell’arco delle ore di
osservazione e risultati
tutti nella norma. Dai medici,
comunque, il consiglio
insistente al ricovero
ma rifiutato dal 43enne. Il
tempo di firmare il foglio
di uscita e di percorrere
pochi metri di corridoio
quando l’impiegato ha avvicinato
le mani al petto e
si è accasciato a terra. Subito
l’intervento del personale
del pronto soccorso
che ha cercato di rianimarlo,
ma il cuore ha cessato
di battere per sempre.
Sono stati gli stessi
medici a chiedere che ve-
Il pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli dove è deceduto il 43enne
Il caso di Veronica Perazzelli
A DISTANZA di pochi giorni di nuovo sotto i
riflettori della cronaca l’ospedale San Timoteo
di Termoli. E per farlo si deve tornare indietro
nella memoria per fermarsi alla mattina di domenica
25 aprile. A sentirsi male e a morire
Veronica Perazzelli, 19 anni di Termoli, residente
nel popoloso quartiere di Difesa Grande,
per una vita segnata dai problemi di peso.
Anche allora sono stati i familiari a presentare
una denuncia ai carabinieri per fare chiarezza.
Dopo il sequestro delle cartelle cliniche è stata
eseguita martedì 27 l’autopsia su disposizione
della magistratura di Larino.
La ragazza aveva grossi problemi di obesità
e veniva curata dal personale del reparto di
chirurgia bariatrica e malattie metaboliche del
San Timoteo diretto dal dottor Michele Malerba.
nisse eseguita l’autopsia
per scoprire cosa sia accaduto
o quali patologie che
si sono manifestate all’improvviso.
Filippo Vitale,
direttore sanitario del presidio
ospedaliero, si è det-
to sconcertato e addolorato
per quanto è accaduto.
«Il personale - spiega - ha
eseguito tutte le procedure
previste in questi casi. Il
signor Occhinone contro il
parere dei sanitari ha de-
ciso di firmare e di andare
via». Diverse potrebbero
essere le ragioni che hanno
causate un decesso così
violento. Per questo motivo
la Procura di Larino ha
dato incarico a un professionista
per scoprire la verità.
Intanto i carabinieri
della Compagnia di Termoli
hanno provveduto
ieri mattina a raccogliere
tutta la documentazione
compilata e gli esami eseguiti
la notte del decesso e
nei giorni precedenti.
Non verrà scartato ogni
minimo dettaglio per cercare
di dare la certezza
alla famiglia Occhinone
che al pronto soccorso del
San Timoteo il protocollo
nei casi di infarto è stato
seguito senza errori per
una morte che forse si poteva
evitare. A distanza di
pochi giorni dal decesso di
Veronica Perazzelli un
nuovo caso porto al centro
dell’attenzione dei media e
dell’opinione pubblica l’ospedale
termolese. pc
27
Iniziativa della Lega Consumatori
Bancomat «avari»
non erogano soldi
ma c’è l’addebito
DIVERSI inconvenienti sono stati riscontrati in questi
ultimi giorni a Termoli da chi usa il bancomat. In pratica
da alcuni sportelli automatici sarebbero state erogate
somme inferiori rispetto a quelle poi effettivamente
contabilizzate. Episodi che si sarebbero ripetuti
a tal punto da convincere alcuni cittadini a rivolgersi
alla Lega Consumatori.
Ne ha dato notizia il presidente Elide Ramundo
che comunica che nella sede di Campobasso si è al lavoro
per fare chiarezza su questi disagi anche al fine
di organizzare una eventuale class action per la tutela
dei diritti dei cittadini. Per qualsiasi chiarimento o
anomalia ci si può rivolgere alla Lega Consumatori in
via De Attellis 11 a Campobasso oppure telefonando
allo 0874.317266.
Vigili urbani in azione
Controlli sul territorio
Auto ritrovata,
era stata rubata
a San Salvo
ERA stata rubata qualche
giorno fa a San Salvo
la Fiat «Uno» di colore
nero, lasciata in sosta
nelle vicinanze del PalaAirino.
E’ stata una pattuglia
della Polizia Municipale,
nell’ambito di un’operazione
di controllo e
prevenzione sul territorio
comunale, a rinvenire il
mezzo. Dagli accertamenti
compiuti è risultato che
il veicolo era stato rubato
nei pressi di San Salvo e
poi abbandonato a Termoli.
All’interno oggetti
provenienti da un’altra
auto della quale era stato
denunciato il furto.

28 LARINO-AREA FRENTANA
Larino - Parla Lorenzo Lommano
Lega Sannita, Boffa
coordinatore cittadino
«Lavorerò per tutti»
IN EVIDENZA
LARINO - "Alfonso Boffa
è il coordinatore cittadino
del circolo della Lega Sannita
di Larino, incarico
questo, che sono certo onorerà
con impegno e con
grande senso di responsabilità
a totale vantaggio
del popolo frentano".
E’ quanto dichiarato da
Lorenzo Lommano leader
della Lega Sannita che ha
affidato senza esitazione a
Boffa il delicato incarico
politico. In un momento
come questo - ha continuato
Lommano - sono
certo che Boffa saprà fare
la sua parte e sarà capace
di interpretare i bisogni di
tutti i cittadini di Larino,
degli uomini e delle donne,
dei giovani e degli anziani,
degli ammalati e dei
disoccupati. Quando il territorio
ci chiama - ha proseguito
Lommano - noi rispondiamo
e lo seguiamo
per servirlo, perché la
Lega Sannita è un movimento
politico che nasce
dal territorio e poi, perché
da Larino partirà la grande
scommessa del nostro
movimento che, è bene ricordarlo,
è distante e distinto
da tutte le altre formazioni
politiche ed ha
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
l’unico obiettivo di porre
fine a quella politicizzazione
strillata e da strada
che danneggia e penalizza
la città ed i suoi cittadini.
La nomina di Alfonso Boffa
come coordinatore del
circolo delle Lega Sannita
di Larino - ha proseguito
Lommano - va a colmare
un vuoto, quel grande
vuoto che è la mancanza
di dialogo tra politica e
cittadini, tra politica e i
bisogni della gente a cominciare
dai giovani che
hanno desiderio di riscatto,
lotta e ribellione".
Negli anni, in tutta l’area frentana, il fenomeno ha causato diversi danni
Dissesto, movimenti a Larino
L’87% dei comuni molisani è ad alto rischio: lo rileva Legambiente
LARINO - L’87% dei comuni
molisani è a rischio
idrogeologico.
Lo rileva Legambiente
nel dossier "La sfida dei
piccoli comuni tra qualità
e innovazione". I dati,
pubblicati di recente anche
sul sito primapaginamolise.it,
sono stati ricavati
da un’indagine statistica
effettuata su scala
nazionale. I piccoli comuni
italiani minacciati da
frane e alluvioni sono ben
4.009 su 5.835 , il 69%
vale a dire sette comuni
su dieci, percentuale che
sale addirittura al 100%
in Calabria, Valle d’Aosta
e Umbria. A rischio anche
il 98% dei comuni del Lazio,
il 97% delle Marche, il
95% della Toscana, il 94%
della Campania, il 93%
della Basilicata, il 92%
dell’Emilia Romagna,
l’83% del Piemonte, il
75% della Liguria, il 69%
della Sicilia, il 63% del
Friuli Venezia Giulia, il
60% della Lombardia, il
48% dell’Abruzzo, il 37%
della Puglia, il 30% del
Trentino Alto Adige, il
26% del Veneto e il 7%
della Sardegna. " I dati -
denuncia il dossier - evidenziano
bene la fragilità
di un territorio reso parti-
in «La sfida dei piccoli comuni tra qualità e innovazione»
colarmente esposto al rischio
dall’abusivismo, dal
disboscamento dei versanti
e dall’urbanizzazione
irrazionale".
Il Molise, come si evince
dalle percentuali sopra citate,
si attesta tra le regioni
maggiormente esposte
a rischio idrogeologico
con 108 comuni su 124
minacciati da frane e alluvioni.
Un dato estremamente
preoccupante che
dovrebbe far riflettere sui
gravi errori commessi nel
passato a causa del disinteresse
e del mancato rispetto
per l’ambiente. A
ciò si aggiunge oggi la difficoltà
legata all’attuazione
di interventi sul territorio
a causa delle scarse
risorse finanziarie a disposizione.
Il fenomeno
del dissesto idrogeologico
non risparmia neppure il
territorio del comune di
Larino, segnato da profondi
movimenti franosi,
che in molti casi hanno
procurato danni non solo
alle infrastrutture viarie,
impedendone percorribilità
e transitabilità, ma anche
alle abitazioni e alle
strutture agricole. Sono
quattordici i tratti stradali
comunali intransitabili
per i quali l’ente munici-
pale, lo scorso mese di
marzo, ha chiesto agli assessorati
regionali competenti
l’immediata verifica
che ad oggi non ancora è
stata effettuata: via S.
Pellegrino Terme; (Cappuccini
2), Guarenza; S.
Rocco; via dei Giardini (
tratto Torre Palma); Lagoluppoli
- Cigno 1; Lagoluppoli
- Cigno 2; Monti
1; Acquara; Guardiola-
Fonte di Basso (depuratore);
Monti - Quercia dello
Zucchero; Frisciotta- Olivoli;
Acquara - Monte Arcano;
Vallone della Terra
- Fontana San Pardo.
Lo studio condotto da
Legambiente svela una
realtà preoccupante per il
territorio nazionale e la
nostra regione, che necessita
una presa di posizione
forte in difesa dell’ambiente
in cui viviamo. E’
fondamentale avviare
un’opera di sensibilizzazione
dell’opinione pubblica
contro la pratica cinica
ed inaccettabile della speculazione
edilizia, operata
per il solo fine del profitto
sfrenato, contro l’abusivismo,
per la tutela del patrimonio
ambientale, risorsa
preziosa in particolare
per il Molise, e della
sicurezza dei cittadini.
Non è assolutamente
accettabile considerare il
territorio come qualcosa
di inanimato e plasmabile
a proprio piacimento ma
al contrario bisogna preservarlo
in quanto bene
prezioso ed insostituibile
per il presente e l’avvenire
dei nostri figli.
Davide Vitiello

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Santa Croce di Magliano -
«Questa giunta comunale
deve andare a casa al più
presto, altrimenti i danni
che provocherà saranno
insanabili ed irreversibili.
Trovo offensivo, senza
senso e senza giustificazione
politica, che un paese
che supera di poco i
quattromila abitanti e
continua a scendere per
via della disoccupazione
galoppante e per l’inefficienza
amministrativa,
abbia sei assessori, il presidente
del consiglio comunale
e il sindaco, cioè
tanti quanti ne ha Campobasso».
A dichiararlo è Lorenzo
Lommano leader della
Lega Sannita.
«Personalmente - dice
In campo
le scuole
di Santa Croce,
Larino
e Casacalenda
Pubblico
straordinario
Il fatto
SANTA CROCE-COLLETORTO
NELL’ormai nota lista sequestrata
ad Anemone
nell’ambito dell’inchiesta
nazionale sugli appalti figura
la scuola di San Giuliano
di Puglia.
Gli inquirenti stanno valutando
se c’è qualche legame.
Intanto il sindaco di San
Giuliano, Luigi Barbieri,
senza mezzi termine chiarisce
la posizione del Comune.
«In riferimento alle notizie
pubblicate da diversi
organi di informazioni e
relative all’inclusione della
scuola di San Giuliano di
Puglia nella cosiddetta "li-
29
Il sindaco di San Giuliano chiarisce la posizione del Comune bassomolisano
’La scuola e le altre opere non sono state
costruite da ditte legate ad Anemone’
sta" di Diego Anemone, si
comunica che dagli atti in
possesso del nostro Comune
si può affermare - scrive
Luigi Barbieri, sindaco di
San Giuliano di Puglia -
che né la nuova Scuola di
San Giuliano di Puglia, né
tutte le altre opere previste
nell’ambito del Piano di
Ricostruzione post-sisma,
sono state realizzate da
ditte collegate a tale imprenditore».
Inchiesta grandi appalti: l’ex ministro
Di Pietro ascoltato dai magistrati
L’ex ministro Antonio Di Pietro è stato
ascoltato dai magistrati della procura di
Firenze, si sarebbe presentato spontaneamente
come «persona informata sui
fatti» in merito all’inchiesta sui grandi
appalti. «Vado a dare il mio contributo -
Santa Croce di Magliano - Duro affondo del vertice della Lega Sannita
Lommano: «Questa giunta comunale
deve andare a casa al più presto»
Lommano - sono disgustato
che a Santa Croce di
Magliano, mentre ci sono
centinaia di padri di famiglia
e tantissimi giovani
disoccupati, mentre ci
sono gli operatori ecologici
comunali che da tre
mesi non percepiscono lo
stipendio, la maggioranza
presa dal morbo e dalla
mania "dell’assessore a
tutti i costi", faccia incetta
di nomine in spregio a
chi non arriva alla fine
del mese.
Questa esagerazione di
nomine, i suoi elevatissimi
costi che sono uno
schiaffo a chi non ha un
lavoro - ha continuato
Lommano - è la dimostrazione
che la guerra intestina
in seno alla maggio-
ranza non è terminata e
che il sindaco Florio sempre
più isolato, è ormai
arrivato al capolinea e
quindi bene farebbe a rassegnare
le dimissioni e
consentisse ai cittadini di
tornare ad appartenere
ad un paese normale.
Mentre tutti nella maggioranza
erano pronti a
autocelebrarsi il proprio
funerale - ha proseguito
Lommano - per appianare
le loro divisioni al proprio
interno, non hanno trovato
di meglio che nominare
una casta di privilegiati
che peseranno come macigni
sulle tasche e sui risparmi
dei poveri cittadini
di Santa Croce. Spero -
ha concluso Lommano -
che come atto di buona
Il quadrangolare per sostenere l’azione dei padri missionari molisani in Ciad
"Football for Africa"
Grande successo per l’iniziativa di beneficenza
promossa dalle scuole a Santa Croce di Magliano
SANTA CROCE DI MAGLIANO -
«Viviamo la solidarietà: Football
for Africa», grande successo per l’iniziativa
di beneficenza realizzata
a Santa Croce di Magliano.
Tanti giovani e meno giovani
hanno seguito il quadrangolare di
calcio organizzato al fine di contribuire
alle attività di istruzione e
formazione svolte dai padri missionari
molisani in Ciad, presso la
parrocchia di Sainte Marie des
Anges a Gore.
Pubblico delle grandi occasioni,
sabato mattina, presso lo stadio comunale
di Santa Croce: studenti
dal cuore nobile.
Si sono sfidate le squadre composte
dagli alunni dell’Istituto Omnicomprensivo
Statale di Casacalenda,
dell’Istituto Omnicomprensivo
Statale di Santa Croce di Magliano,
dell’Istituto di Istruzione Superiore
"F. D’ Ovidio" di Larino e dell’
Istituto Tecnico "San Pardo" di Larino.
Il girone unico è stato disputato
con regolamento "all’italiana".
E il punteggio finale ha visto il
piazzamento migliore per le scuole
di Casacalenda e Santa Croce di
Magliano. Buona performance anche
per le scuole di Larino.
Ma in virtù dello scontro diretto
ha trionfato la squadra dell’Istituo
Omnicomprensivo di Casacalenda.
ha spiegato Di Pietro - per il mio ruolo
di oggi, ovvero parlamentare dell’opposizione,
per il mio ruolo di ieri, ovvero ministro
delle infrastrutture, e dell’altro
ieri come ex pm». La deposizione di Di
Pietro è durata circa un’ora.
volontà, sia gli assessori
che il neo presidente del
consiglio comunale rinuncino
al proprio
stipendio».
Ha trionfato
la nobiltà
d’animo
Un’iniziativa
di spessore
Studenti
protagonisti

30 TRIVENTO-VALLE TRIGNO
IN PRIMO PIANO
Prorogato il bando
«Il libro
della fiaba
molisana»
TRIVENTO - E’ stato prorogato al 31 luglio 2010 il
bando del concorso regionale ’Il Grande Libro Della
Fiaba Molisana’, riservato a tutte le donne del territorio,
senza limiti di età e organizzato dal ’Club della Libertà
Regionale Donne Del Molise’ in collaborazione
con l’Isef, (Ente Nazionale di Formazione) all’interno
della ’Festa Della Mamma’, organizzata dal Club e
svoltasi lo scorso 9 maggio a Santa Maria Di Canneto,
Roccavivara. "Tutte le donne che intendono partecipare
- si legge nel comunicato diffuso dagli organizzatori
- possono far pervenire il testo di una fiaba inventata,
tramandata o raccontata al proprio figlio, fratellino,
nipote, entro il 31 luglio 2010 presso la sede del Club
in viale Manzoni 105. Obiettivo del concorso: celebrare
il protagonismo femminile nella società moderna e recuperare
un grande patrimonio di tradizione popolare,
rivalutando l’importanza delle fiabe. Il testo non potrà
superare le quattro cartelle dattiloscritte e si dovrà
distinguere per il linguaggio semplice e comprensibile
ai bambini. Particolare rilevanza sarà data alle fiabe
che presentano caratteristiche locali sul piano dell’ambientazione,
degli usi e dei costumi. Le concorrenti dovranno
far pervenire o presentare in busta chiusa il testo
in quatto copie uguali, tutte firmate, allegando un
curriculum personale completo di indirizzo e recapito
telefonico ed una foto formato cartolina, possibilmente
recente ed a colori. La partecipazione al concorso è assolutamente
gratuita. Gli organizzatori nomineranno
una Commissione giudicatrice di 9 membri composta
da: giornalisti televisivi e della carta stampata, dirigenti
scolastici, docenti, pedagogisti e rappresentanti
del volontariato attivo per l’infanzia. La Commissione
provvederà a selezionare i migliori 30 testi, entro il 30
settembre 2010. Successivamente si provvederà a realizzare
"Il grande libro della Fiaba Molisana", che
stampato in 5.000 copie, a cura del giornale "la Tribuna",
(editoriale dell’isef), sarà distribuito in tutti i Circoli
Didattici della Regione Molise, con allegato un coupon
sul quale ciascun destinatario potrà esprimere la
propria preferenza entro il 30 gennaio 2011, inviandolo
direttamente alla sede dell’Associazione. Potranno cosi
essere scelte le tre Fiabe più votate ed alle vincitrici
saranno consegnati i seguenti premi: 1˚ Classificato:
3000,00 E, 2˚ Classificato: 2000,00 E, 3˚ Classificato:
1000,00 E. La cerimonia di premiazione si svolgerà
presso l’auditorium dell’ Istituto Mario Pagano di
Campobasso nel giorno della Festa della Donna
(08.03.2011) alla presenza delle Autorità Regionali e
un Rappresentante del Governo. A tutte le concorrenti
partecipanti sarà consegnato un attestato ricordo. Nella
stessa data sarà bandita la 2˚ edizione del Concorso".
Numerosi i bambini che 15 giorni fa hanno partecipato
con disegni e poesie alla prima edizione della festa
della mamma che, come si ricordava, si è tenuta
presso il santaurio di Santa Maria di Canneto a Roccavivara.
antonio mancinella
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Della sua performance si è occupato anche il sito «123blog»
Mauro Primiano, attore
di grande successo e...
Bell’affermazione a «Italia’s got talent»
MONTEFALCONE NEL SANNIO
- Dell’attore teatrale Mauro Primiano,
che il mese scorso ha partecipato
a Italia’s got Talent, popolare
talent show di Canale 5 condotto
da Maria De Filippi, Gerry Scotti e
Rudy Zerbi, si è occupato anche il
sito internet dedicato al mondo dello
spettacolo "123blog" che gli ha
chiesto di raccontare la sua esperienza
al programma.
"Quest’oggi - si legge nella presentazione
dell’attore - vi proponiamo
l’esperienza di Mauro Primiano,
di origini molisane, ultimo di 3 figli
("mio fratello e mia sorella hanno
20 anni più di me, quindi, ho 4 genitori!"),
aspirante concorrente di
Italia’s got talent, ma prima, interprete
teatrale, regista, ma anche
artigiano ("restauro legno, realizzo
delle ceramiche, dipingo, amo la
scultura"), in una parola, un’artista
che ritrova nel suo talento "la sua
più bella esistenza", per dirla con
Goethe. Ecco la cronaca del provino
di Mario ad Italia’s got Talent, Maria
De Filippi, Gerry Scotti e Rudy
Zerbi hanno già emesso la loro sentenza...
e voi cosa ne pensate? Ho
chiamato per partecipare alle audizioni,
mi contattano e vado a fare il
provino il 27 febbraio. Ok, ansia,
trepidazione, sono arrivato alle
13:00 per poi essere provinato alle
19:00. La commissione mi ha permesso
di esibirmi al meglio, mi ha
seguito in silenzio e, al termine
dell’esibizione, mi ha chiesto: "credi
che il genere in cui ti sei esibito
(giullarata trecentesca), possa interessare
il pubblico televisivo?".
Terminato il provino, mi è stata
proposta un’intervista, opportunità
concessa a pochi, chissà che volesse
dire qualcosa?!... l’intervistatore mi
chiede, nuovamente: "credi che la
giullarata trecentesca possa iteressare
il pubblico televisivo?"; Era ormai
passata qualche settimana dal
provino e quando non ci speravo
più, ecco che arriva la chiamata
tanto sospirata: Al telefono: sei disponibile
a registrare il 31? Io: registrare
cosa? Al telefono: una puntata
di italia’s got talent! Io: ma... mi
hanno preso? Al telefono: si Io: e me
lo dici così?
Al telefono: e come te lo devo dire?!
Stavo transitando su una superstrada,
parcheggio l’auto, scendo
e inizio a camminare come un
matto, su e giù per la carreggiata,
rischiando, tra l’altro, di farmi investire
dalle automobili che mi
strombazzavano dietro, non ci capivo
niente, ero impazzito! Era arrivato
il 31 marzo, la giornata che ho
poi denominato, "giornata lager": le
ragazze della produzione ci puntavano
lo sguardo addosso, io fumo e
per concedermi una sigaretta, ha
dovuto fare i salti mortali, sono anche
un caffeinomane, ma il bar era
chiuso... arrivato lì, alle 9:00, alle
21:00 finalmente è il mio turno, registro
la puntata". Anche se Mauro
Primiano non ha passato il turno,
forse perché ha presentato testi teatrali
molto impegnativi che male
si sono conciliati con un programma
di varietà, ha comunque avuto
l’occasione di farsi conoscere al
grande pubblico della televisione.
Montefalcone - Il patrimonio boschivo sarà messo a disposizione della Forestale
«Preveniamo gli incendi»
L’amministrazione ha aderito al programma regionale
MONTEFALCONE NEL
SANNIO - Anche l’Amministrazione
comunale del
centro trignino, che dispone
di un ingente patrimonio
boschivo, ha aderito al
programma regionale di
interventi finalizzati alla
prevenzione degli incendi.
Nei giorni scorsi, infatti, la
Giunta comunale ha approvato
una delibera con la
quale il patrimonio boschivo
del comune sarà messo
a disposizione del "Servizio
tutela e valorizzazione del
patrimonio forestale" della
Regione Molise.
"Vista la nota con la
quale l’Assessorato Regionale
all’Agricoltura - Servizio
Tutela e Valorizzazione
del patrimonio Forestale,
ha dato notizia che la
Regione Molise, nell’ambito
del Piano di Sviluppo
Regionale 2007 - 2013 -
Misura 2.2.6 "Ricostituzione
del potenziale produttivo
forestale e interventi
preventivi", ha approvato,
con delibera della Giunta
Regionale n. 211 del 30
marzo 2010, uno specifico
programma di interventi
finalizzati alla prevenzione
degli incendi boschivi; considerato
che secondo il Piano
Pluriennale di Previsione,
Prevenzione e Lotta attiva
contro gli incendi boschivi,
approvato con delibera
di Giunta regionale n.
920 del 14.09.2009, la classe
di pericolo di incendio di
questo Comune risulta essere
uguale a 3 tre mentre
il rischio di incendi dei boschi
di proprietà comunale,
nelle aree identificate catastalmente
al Fl. 12/partt.
194, 82, 84, 207 - Fl. 18/-
part. 1 - Fl. 13/part. 487,
489 - Fl. 26/ part. 297, è
classificato come medio,
così che il succitato Assessorato
Regionale ha intenzione
di effettuare nei sud-
detti soprassuoli boschivi
interventi forestali di prevenzione
degli incendi boschivi;
preso atto che con
nota del Sindaco in data 13
aprile 2010 - prot. n. 1929,
quest’Amministrazione ha
già aderito a quanto previsto
nel Programma in argomento;
dato atto che per
l’attuazione del succitato
programma regionale è necessario
che quest’Amministrazione
conceda al succitato
Assessorato all’Agricoltura
- Servizio Tutela e
Valorizzazione del patrimonio
Forestale, le aree
boschive di proprietà comunale
sopra elencate; ritenuto,
pertanto, di confermare
l’adesione di questo
Comune al programma Regionale
in oggetto e di concedere
per la realizzazione
degli interventi forestali di
prevenzione dagli incendi
le aree boschive di proprietà
comunale; con voti unanimi
espressi per alzata di
mano; delibera - termina
l’atto approvato dalla
Giunta comunale - di aderire
al Programma di interventi
finalizzati alla
prevenzione degli incedi
boschivi, compreso nel
PSR Molise 2007-2013 -
Mis. 2.2.6, approvato dalla
Giunta Regionale del Molise
con deliberazione della
Giunta Regionale n. 211
del 30.03.2010; di concedere,
per la realizzazione degli
interventi all’Assessorato
Regionale all’Agricoltura
- Servizio Tutela e
Valorizzazione del patrimonio
Forestale, le aree
boschive di proprietà comunale".
Con questo accordo sarà
possibile prevenire gli incendi
boschivi che specie
nel periodo estivo non sono
rari.
am

Il consigliere del Pd Camillo D’Amico ricorda la «mission» di Valle Cena: «Impianto per compostaggio e riciclaggio»
Inceneritore, «Evitiamo fughe in avanti»
Sulla candidatura di Cupello prime contrarietà e dibattito aperto
In evidenza
Asl unica e tanti problemi sul tappeto in un settore primario
Territorio del Vastese a margine,
le scelte della sanità penalizzano
Centri decisionali sempre più distanti
VASTO - Territorio a margine
e lontano dai centri decisionali:
il Vastese continua
a fare i conti con una
situazione, nel campo della
sanità, tutt’altro che rosea.
L’accorpamento delle Asl
di Chieti e di Lanciano-Vasto,
con l’istituzione dell’azienda
unica con sede nel
capoluogo di provincia, rappresenta
la punta di un iceberg
che è formato anche da
questioni, di importanza
primaria per i cittadini, ancora
irrisolte e problematiche.
E si va dalla carenza di
alcuni servizi alle liste lunghe
di attesa per esami clinici
spesso essenziali per la
cura della propria salute,
dal personale spesso insufficiente
ad una programmazione
che stenta a trovare
soluzioni efficaci.
Della questione sanitaria
è tornato ad occuparsi il leader
cittadino di Alleanza
per l’Italia, Nicola Del
Prete, che è tornato a sottolineare
la necessità di un
fronte comune per la difesa
del territorio, innanzitutto
con un’azione unitaria
I vandali non risparmiano
neppure il circolo anziani
Strappate da un giardinetto le piantine
curate dai pensionati del gruppo «Zaccardi»
VASTO - Si sono accaniti
anche sul giardinetto
all’ingresso di piazza Marconi
della villa comunale
dove presente una statua
della Madonnina i ’vandali’
di turno. Quello spazio,
da qualche tempo, è curato
dai soci del Circolo Comunale
Pensionati «Michele
Zaccardi», che ha
sede nei pressi, ed era stato
sistemato con la messa
a dimora di alcune piantine
di fiori.
Fiori strappati dal terreno.
Ne ha dato notizia il
vice presidente del Circolo,
Giovanni Nocciolino,
che ha ricordato anche il
furto subìto a fine aprile.
«Questi episodi - dice Nocciolino
- si sono succeduti
in un momento delicato
per il sodalizio a causa
della morte del nostro presidente,
l’indimenticabile
Bruno Del Negro. Con
impegno - aggiunge - abbiamo
realizzato le iniziative
da lui programmate
per il 2009 assieme al
Consiglio di Amministrazione.
Inoltre, abbiamo realizzato
il programma del
2010, con ulteriori attività
dedicate ai soci quali: corso
di balli di gruppo, misurazione
gratuita mensile
della pressione arteriosa
ed entro il mese di giugno
si chiameranno gli associati
a eleggere il nuovo
direttivo. Questi atti non
ci demoralizzano, ma rafforzano
ancora di più il
nostro impegno, perché le
persone anziane, dopo una
vita di lavoro e sacrifici,
hanno il diritto a momenti
aggregativi, di divertimento
e di socializzazione
e non a subire atti vandalici.
Sicuramente - conclude
Nocciolino - chi ha commesso
questi gesti ha problemi.
Lo invito a venire
al circolo, avrà modo di distrarsi
con uomini e donne
umili, oneste e perbene».
nell’ambito di un Consiglio
comunale di carattere straordinario
richiesto, nei mesi
passati, dai consiglieri
Alessandro La Verghetta
e Giuseppe Di Paolo. Del
Prete sottolinea anche la
mobilitazione in atto, nell’area
frentana, da parte del
sindaco di Lanciano, Filippo
Paolini e dei rappresentanti
regionali della zona.
«Non passa giorno - dice -
che non facciano sentire la
propria voce, anche con ragioni
condivisibili quando
parlano, ad esempio, di centralità
di Lanciano su scala
provinciale. Ma i nostri politici
come hanno risposto? Il
sindaco Lapenna, presidente
del comitato ristretto dei
sindaci della Asl cosa ha
fatto per restituire dignità
alla città che, in questo momento,
rappresenta? Cosa
hanno detto i nostri rappresentanti
regionali, soprattutto
quelli di maggioranza?
E perchè, alla luce della
proposta avanzata dai consiglieri
comunali Di Paolo e
La Verghetta, non è stato
convocato un Consiglio comunale
per impegnare tutte
le forze politiche di questo
territorio a lavorare unitariamente
per una soluzione
del genere? Più che i convegni
sulla sanità, che pure
possono avere significato se
non si limitano alla solita
parata di circostanza - incalza
Del Prete - bisogna
mettere alle strette, con motivazioni
plausibili, gli attuali
vertici politici e amministrativi
regionali».
Da parte sua il rappresentante
vastese del sindacato
degli operatori sanitari
Emilio Meo pone in evidenza
come la lontananza
di Vasto dai centri decisionali
possa rappresentare un
limite allo sviluppo ed al potenziamento
delle strutture
sul territorio. «Intanto bisogna
capire realmente che
cosa si vuole fare, dal punto
di vista sanitario, in questo
territorio, se e come verrà
attuato il precedente piano
della vecchia gestione della
Asl. Per quanto concerne la
riorganizzazione della Asl
credo sarebbe stato più logica
l’istituzione di un’unica
Asl regionale o, piuttosto
un’Asl Pescara-Chieti, considerando
la vicinanza delle
due località, lasciando auto-
nomia a Lanciano-Vasto.
Ma la politica, spesso, prende
altre strade... Il Vastese
- conclude Meo - sembra destinato
a rimanere ancora
una volta a margine ed è
chiaro che le risorse maggiori
vanno al centro e non
alla periferia». Un esempio
su tutti, infine, per i limiti
della sanità nel Vastese.
Opera di Di Lello e Bottari
Inno a Vasto:
foto e poesie
dedicate alla
’terra d’eure’
VASTO - E’ un autentico
inno d’amore a Vasto,
rappresentato da
una serie di fotografie e
poesie dedicate alla città
ed alle sue bellezze,
paesaggistiche, architettoniche
e culturali.
Si intitola «Uaste
bbelle e terra d’eure» la
produzione, in dvd, realizzata
dall’autore Vincenzo
Di Lello, con la
collaborazione del poeta
vastese Nicola
Bottari.
I due, come si legge
nella stessa copertina
del prodotto realizzato,
«raccontano le meraviglie
del Creato nella cit-
Per fare una coronografia,
esame fondamentale per le
malattie cardiache, bisogna
giocoforza recarsi a Pescara.
E per la sala emodinamica
da tempo annunciata
all’ospedale «San Pio da
Pietrelcina» si è ancora in
attesa della definitiva concretizzazione.
Mi.Ta.
tà del Vasto». All’interno
spazio a quattro sezioni
a tema all’interno,
di 24 fotografie ciascuna,
con in sottofondo
musiche di Enya e Cecilia
Chailly. Un’opera,
sottolinea lo stesso
Vincenzo Di Lello, fotoamatore,
che viene dedicata
«ai suoi cari, a
Vasto, ai Vastesi, ai turisti
di ieri, oggi e domani...».
«Si ringraziano - si
legge ancora nella copertina
del dvd - gli
spettatori per la loro attenzione,
Nicola Bottari
per il suo dichiarato
amore per Vasto, la signora
Ida Forni del
sito internet vastocard.altervista.org
per
le foto antiche della sezione
’panoramiche - un
secolo a confronto’ e la
Foto Digital di Vasto
per la realizzazione di
questo dvd». «Uaste
bbelle e terra d’eure» di
Vincenzo Di Lello e Nicola
Bottari è disponibile
per la vendita presso
Foto Digital in via
D’Annunzio a Vasto.
CUPELLO - Ricorda la
mission del Civeta il
consigliere provinciale
del Partito Democratico,
Camillo D’Amico, in
occasione di un intervento
relativo alla questione
dei rifiuti agricoli nel
territorio. Lo fa alla luce
delle recenti dichiarazioni
del sindaco di Cupello,
Angelo Pollutri, che
è tornato ad avanzare la
candidatura del suo Comune
come sede di un
inceneritore, parlando di
«completamento del ciclo
dei rifiuti" dello stesso
Civeta».
D’Amico sottolinea la
nascita dell’impianto di
Valle Cena per il compostaggio
ed il riciclaggio
dei rifiuti, compito «che,
a mio sommesso avviso -
dice il consigliere provinciale
Pd - dovrebbe
ancora mantenere a dispetto
di quanti vorrebbero
percorrere scorciatoie
tese a disegnare pericolose
fughe in avanti
con soluzioni improvvisate,
per nulla meditate
e partecipate, le quali
dovrebbero essere la risultante
finale di un
processo ampio e territoriale
di raccolta differenziata
ed integrata».
L’intervento - attraverso
una lettera ed una richiesta
al presidente
della Provincia di Chieti,
Enrico Di Giuseppantonio
- è poi sul tema
dello smaltimento dei rifiuti
in agricoltura. «Gli
operatori agricoli temono
seriamente di incorrere
- dice D’Amico - in
infrazioni e sanzioni per
le quali non hanno alcuna
colpa grave perchè si
trovano nella materiale
impossibilità di poter
smaltire i rifiuti prodotti
dalla loro attività. Sono
a conoscenza - aggiunge
- dell’iter procedurale
che, al riguardo, sta portando
avanti la Regione
Abruzzo circa la realizzazione
di un protocollo
d’intesa con i Consorzi,
le Province, le organizzazioni
professionali
agricole ed i vari soggetti
addetti al riciclaggio e
smaltimento delle tipologie
di rifiuto agricolo ma
i tempi paiono ancora
lunghi. Il consorzio Civeta
ha ancora la piena disponibilità
di un mezzo
adeguato per il conferimento
e trasporto dei rifiuti
agricoli che, allo
stato, non è utilizzabile
per il solo fatto che manca
delle necessarie autorizzazioni
ma che, nel
passato, ha pienamente
soddisfatto le esigenze
degli operatori agricoli
del Vastese. Nell’attesa
che si concludano gli iter
procedurali regionali
chiedo al presidente della
Provincia di Chieti -
conclude il consigliere
del Pd - di autorizzare la
riattivazione del mezzo
in possesso del Civeta
per la raccolta dei rifiuti
agricoli del Vastese che,
per capacità e capienza,
potrebbe risultare utile
a tale fine anche per altre
vaste aree della provincia».
Michele Tana

32 SAN SALVO-AREA VASTESE
IN CRONACA
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Nei guai tre operai di Fraine e altrettanti titolari di imprese edili di Castiglione Messer Marino
CASTIGLIONE MESSER
MARINO - La Forestale di
Gissi e Castiglione Messer
Marino ha sequestrato un
terreno in via Cimitero a
Fraine e denunciato sei persone
alla Procura della Repubblica
di Vasto per gestione
di rifiuti non autorizzata
in concorso tra loro.
Operazione a tutela
dell’ambiente da parte della
Forestale di Castiglione
Messer Marino e Gissi.
Sei persone denunciate
per reati commessi nel settore
rifiuti. Si tratta di
G.D’A, un pensionato sessantasettenne,
F.G., 49
anni, esercente, S.P., 39
anni, operaio, tutti di Fraine,
F.G., 39 anni, D.D.M.,
36 anni e L.F.A., 50enne,
questi ultimi titolari di imprese
edili di Castiglione
Messer Marino. Le indagini
sono partite a seguito di un
esposto di un cittadino per
presunti abusi realizzati nei
pressi dell’abitato di Fraine.
Sul posto è stato trovato un
accumulo abusivo di rifiuti
speciali, provenienti da attività
edilizie, su terreni privati
adiacenti ad un fabbricato
rurale. Dagli accertamenti
successivi è emerso
che, oltre l’intestatario dei
terreni, anche i suoi due generi
e tre artigiani di Castiglione
Messer Marino avevano
depositato propri rifiuti.
Infatti, il proprietario del
sito, ha realizzato una vera
e propria discarica abusiva
Sport minori
Attivazione di discarica
Denunciate sei persone
In azione gli agenti della Forestale
In evidenza anche i ragazzi dell’hockey su ghiaccio
Pattinaggio, saggio di fine anno
per i ’campioni’ di Castiglione
CASTIGLIONE MES-
SER MARINO - Decisamente
fantastico il saggio
di fine anno dei piccoli
pattinatori del palaghiaccio
di Castiglione
Messer Marino.
Lo spettacolo, svoltosi
sabato scorso, è stato
preceduto da una bella
partita-dimostrazione di
hockey sul ghiaccio, realizzata
da un gruppo di
giovani provenienti da
diversi centri della provincia,
che hanno svolto
un mini campionato.
Lo spettacolo ha raggiunto
il clou quando si
sono esibite le sorelle
Cristiana e Fabiana Di
Natale, insegnanti di
pattinaggio artistico e tecnical
specialist a Roccaraso
e Torino. Con questa
manifestazione si è concluso
il terzo anno di corsi
e di pattinaggio libero
nel centro montano
dell’Alto Vastese. Grazie
alla partecipazione di
molti bambini di Castiglione
e dei centri vicini,
allenati da Antonina
Tapounova, anche
quest’anno la struttura
ha funzionato con regolarità,
registrando numerose
presenze soprattutto
durante i fine settimana
e specialmente nelle feste
natalizie e pasquali. Di
seguito i partecipanti
all’evento. Giocatori di
hockey sul ghiaccio: Caravaggio
Ermanno,
Gallo Salvatore, Giordano
Andrea, Lalli Pascal
(capitano), Moretti
Marco e Moretti Do-
menico, Pattie Frank,
Primomo Eric, Remigio
Jacopo, Susi Alessandro.
Atleti di pattinaggio
artistico: Carrea Ilenia,
Carrea Miriana, De
Francesco Helen, De
Francesco Marta, De
Francesco Mila, De
Laurentis Alessia, Di
Lello Flavio, Di Lello
Thomas, Di Nardo Damiana,
Falasca Marta,
Forchetti Valentina,
Polidoro Jasmina, Polidoro
Leandro, Polidoro
Luana, Vizioli
Carol (Colledimezzo).
De Luca Marta, Di Domenica
Erika, Di Domenica
Lisa, Iacovone
Giada, Iacovone Maria
Lucia, La Fratta Elvira,
Lalli Alessia, Lalli
Nicole, Lalli Antonia,
Lalli Pascal, Liberatore
Giulia, Liberatore
Anastasia, Liberatore
Isabel, Malatesta Rosita,
Mastrangelo Beatrice,
Mastrangelo Gaetano,
Mastrangelo
Roberta, Palferro
Chiara, Tatangelo Ilenia,
D’Ortona Lea Pia,
Cucchia Tamara, Di
Candilo Luca, Iorio
Anastasia, Iacovino
Francesco, Meffe Valentina,
Pelliccia
Chiara, Pelliccia Raffaella,
Scolavino Beatrice
(Castiglione Messer
Marino e dintorni).
Orazio Di Stefano
La testimonianza
con l’accumulo, più o meno
sistematico, ma comunque
ripetuto e non occasionale,
su un’area di circa 240 metri
quadrati, di rifiuti speciali
non pericolosi provenienti
da attività di demolizione
edilizia o stradale.
L’attività abusiva di smaltimento
dei rifiuti ha modificato
anche lo stato dei luoghi
con l’innalzamento del
livello del terreno fino a
quello della sede stradale ed
ha creato un vero e proprio
terrazzamento adibito a
piazzale per deposito di legna
ed attrezzi agricoli. Dai
controlli documentali eseguiti
presso il sito e presso
il Comune è stata accertata,
oltre alla mancata presentazione
di un’eventuale Dia,
in ambito urbanistico, per il
livellamento dei materiali
ammassati per la realizzazione
del piazzale a servizio
del fabbricato, anche l’assenza
della prescritta autorizzazione,
iscrizione o comunicazione,
ai sensi del
Decreto Ambientale del
2006, all’Albo dei gestori
ambientali per l’attività
svolta di raccolta, trasporto,
recupero e smaltimento dei
rifiuti. La Forestale ha riscontrato
violazioni penalmente
rilevanti in materia
ambientale e, per impedire
che i reati venissero aggravati
e portati ad ulteriori
conseguenze, ha sottoposto
l’area a sequestro preventivo.
Il racconto di una pellegrina che ha pregato davanti al sacro telo
In ginocchio davanti alla Sindone
Le parrocchie di Castiglione e Schiavi a Torino
SCHIAVI DI ABRUZZO
- Anche i fedeli delle parrocchie
di Castiglione
Messer Marino e Schiavi
di Abruzzo in pellegrinaggio
a Torino per ammirare
la Sacra Sindone.
Pubblichiamo, di seguito,
la testimonianza
di una pellegrina di
Schiavi di Abruzzo.
«In una ricca cappella
della cattedrale di Torino
viene conservata la
Sindone, il telo di lino
sul quale si intravede
l’impronta di un corpo
umano che si vuole abbia
avvolto nel sepolcro la
salma del Cristo. Il sacro
telo viene esposto per la
prima volta al pubblico
dopo l’importante intervento
di conservazione e
restauro del 2002, che ha
restituito meglio visibile
l’immagine dell’uomo dei
dolori, libera dai grossolani
rammendi effettuati
dopo il rogo del 1532.
L’ostensione della Sindone
richiama da tutto il
mondo folle immense di
pellegrini. Tra questi anche
un gruppo proveniente
da Schiavi e Castiglione,
delle parrocchie
di San Maurizio
Martire e di San Michele
Arcangelo, accompagnati
dai parroci don Erminio
Gallo e don Vincenzo
Lalli. Ai due sacerdoti
va sicuramente
riconosciuto il merito
dell’ottima riuscita del
pellegrinaggio. Nel corso
I pellegrini di Schiavi e Castiglione a Torino
del viaggio per raggiungere
Torino, abbiamo visitato,
a Bologna, la
grandiosa basilica di
San Petronio costruita
dal 1390 al 1659. Poi
l’arrivo a Torino. Finalmente
il momento tanto
atteso. Stupiti e commossi,
abbiamo posato i nostri
occhi sulla Sacra
Sindone. Davanti a noi
l’immagine silenziosa,
ma fortemente eloquente,
dell’uomo crocifisso che
presenta, in modo impressionante,
i segni delle
violenze subite durante
la Passione. L’incoronazione
di spine, la flagellazione,
le ferite dei
chiodi nelle mani e nei
piedi, il petto trafitto
dalla lancia. Tutti segni
davanti ai quali, commossi
fino alle lacrime,
in silenzioso raccoglimento,
in ginocchio, abbiamo
potuto rivivere e
meditare la Passione di
nostro Signore. Abbiamo
pregato e chiesto grazie
per noi e per i nostri cari.
E’ stata un’esperienza
forte, unica, che ha rinvigorito
e fortificato la nostra
fede, grazie alla
quale siamo tornati arricchiti
spiritualmente e
culturalmente».
fb
effebottone@gmail.com

IN PRIMO PIANO
Katia Oliveto, invece, possiamo ammirarla in «Vorrei averti qui», il film di Antonucci
Miss bella e di... successo
Cecilia Cozzoni, Miss Molise 2008, sempre più impegnata nel mondo
CINEMA, tv e moda: un
momento davvero d’oro
per le "reginette" molisane.
Sono diverse, negli ultimi
mesi, le finaliste del
concorso di Miss Italia
impegnate in progetti importanti
nel mondo dello
spettacolo.
A conferma di quanto
la prestigiosa passerella
di Salsomaggiore sia un
prezioso trampolino di
lancio per la ribalta nazionale.
Cecilia Cozzoni,
Miss Molise 2008, a Roma
perché impegnata negli
studi - dunque, verso un
futuro da mediatrice linguistica
- non disdegna le
opportunità che il mondo
dello spettacolo le offre
nella capitale.
Lo scorso anno ha
sfilato a "Domenica In"
per gli stilisti più affermati.
Il Comune di Roma
l’ha scelta quale testimonial
del calendario volto
alla valorizzazione dei siti
archeologici capitolini. Da
poco più di un mese è stato
presentato il video di
"Italia amore mio", la
canzone interpretata da
Pupo, Emanuele Filiberto
e Luca Canonici che si è
classificata seconda al Festival
di Sanremo 2010: la
Miss Molise venafrana ne
è la sola protagonista oltre,
naturalmente, ai tre
interpreti.
Cecilia, infatti, compare
tra le dune di un’isola
deserta dove Pupo ed
Emanuele Filiberto sono
naufragati e mentre il
principe prende il volo
salvato in elicottero da
Luca Canonici, lo sfortunato
Pupo viene salvato
dalla solitudine proprio
dalla bellezza molisana.
Il video integrale è
sul sito della Rai.
Poi la campobassana
Katia Oliveto. Che
dopo aver sfilato per l’alta
moda romana è divenuta
protagonista di "Vorrei
averti qui", nuovo film di
Angelo Antonucci: una
delicata storia d’amore
tra disagio giovanile ed
alcolismo. Tra i vari interpreti
figurano anche il
grande Philippe Leroy,
Nina Soldano e Patrizio
Rispo.
La Oliveto nel 2006
ha rappresentato il Molise
in mondovisione Raiuno
alla finale nazionale di
Miss Italia con il titolo di
Miss Moda Mare Molise,
della moda e del cinema: ha sfilato anche a «Domenica In»
contraddistinguendosi oltre
che per bellezza ed
eleganza anche per le doti
artistiche espresse in una
esibizione al pianoforte.
E questo è un momento
importante anche
per Katia Mastroiacovo.
La isernina Miss Wella
Molise 2006, dopo aver
partecipato al primo film
di Stefano Salvati "Albakiara"
è attualmente in
forza a Ciao Darwin tra le
splendide ragazze de "la
macchina del tempo"
A Ciao Darwin anche
Daniela Di Maria.
Miss Molise 2004 è la protagonista,
insieme al mitico
Luca Laurenti, di alcuni
sketch trasmessi durante
la famosa e fortunata
trasmissione.
Miss Molise in carica,
Valentina Rosa, in
procinto di diplomarsi, si
accinge ad ultimare una
prima tappa di un percorso
di formazione artistica
grazie alla borsa di studio
assegnatale dall’Istituto
di Musica ed Arte del Mo-
lise di Larino.
Federica Poso, Miss
Moda Mare Molise 2009,
è divenuta testimonial di
prestigiosi marchi di abbigliamento
ed è facile riconoscerla
sui diversi siti
di e-commerce che li trattano.
Per il prossimo tour
si prevede un record di
iscrizioni. Sono tantissime,
infetti, le richieste di
adesione già ufficializzate.
Come noto, partecipare
a Miss Italia non
comporta alcun obbligo,
né onere.
Chiunque fosse intenzionato
ad iscriversi,
può farlo in pochi secondi
mediante i seguenti link:
www.facebook.com/l/be0d
4; www.missitalia.rai.it.
E’ necessario avere
un’età compresa tra 17
(18 entro il 31 marzo
2011) e 26 anni, la cittadinanza
o la nazionalità
italiana.
In bocca al lupo a tutte
le... belle!
L’appuntamento domani a Mirabello Sannitico
Terza edizione del concorso
per giovani talenti
MIRABELLO - L’Associazione Musicale
"Doppio Diesis" di Mirabello Sannitico
presenterà a Mirabello Sannitico
domani alle ore 11:30 la III Edizione
del Concorso per giovani talenti.
Il Concorso, come nelle precedenti
edizioni, si svolgerà nella splendida
cornice di Palazzo Spicciati.
Articolato nelle Sezioni di Chitarra,
Pianoforte, Musica da Camera ed una
speciale denominata "Premio Chopin",
nel bicentenario della nascita, al concorso
parteciperanno oltre ottanta concorrenti
provenienti da diverse regioni
italiane.
Presidente delle Commissioni esaminatrici
sarà il pianista aquilano Carlo
Grante, oggi tra i concertisti italiani
più celebri a livello internazionale e
uno degli strumentisti più attivi della
discografia contemporanea.
Carlo Grante si è esibito nelle più
prestigiose sedi nazionali e internazionali
in recital e con orchestre di primissimo
piano: Staatskapelle Dresden,
Royal Philharmonic Orchestra di Londra,
Chamber Orchestra of Europe,
Orchestra Sinfonica dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia, Wiener
Symphoniker, Orchestra della Radio
di Lipsia (MDR) e molte altre.
A margine del Concorso, venerdì
prossimo, 21 maggio alle ore 19.30,
Carlo Grante sarà anche il relatore e
pianista di una Conferenza-Concerto
dal titolo "Un’ora con Scarlatti", autore
del quale Grante sta incidendo a Vienna
l’integrale delle Sonate, oltre seicento.

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
TRENI
Campobasso-Roma-Campobasso ● CB 5,50; Bojano
6,19; IS 6,46; Venafro 7,08; Cassino 7,29; Roma
8,53. CB 8,31; Bojano 9,07; IS 9,34; Venafro 9,54;
Cassino 10,13; Roma 11,38. CB 14,16; Bojano
14,45;IS 15,11; Venafro 15,32; Cassino 15,53;
Roma 17,16. CB 16,30; Bojano 16,58; IS 17,24; Venafro
17,46; Cassino 18,05; Roma 19,29. CB 19,46;
Bojano 20,12; IS 20,37; Venafro 21,00; Cassino
21,22; Roma 22,45.
● Roma 6,15; Cassino 7,38; Venafro 8,01; IS 8,23;
Bojano 8,50; CB 9,17. Roma 9,15; Cassino 10,36;
Venafro 10,57; IS 11,18; Bojano 11,45; CB 12,14.
Roma 14,15; Cassino 15,43; Venafro 16,05; IS
16,28; Bojano 16,59; CB 17,27. Roma 17,15; Cassino
18,49; Venafro 19,16; IS 19,40; Bojano 20,13;
CB 20,42. Roma 19,40; Venafro 21,25; IS 21,45; Bojano
22,08; CB 22,37.
Campobasso-Napoli-Campobasso ● CB 5,10; Bojano
5,39; IS 6,06; Venafro 6,27; Vairano 6,42; Napoli
7,48 (Freccia del Molise). CB 6,27; Bojano 6,56;
IS 7,37; Venafro 6,57; Vairano 8,14; Napoli 9,16
(fer.). CB 13,11; Bojano 13,42; IS 14,10; Venafro
14,35; NA 16,02.CB 18,05; IS 19,04; Venafro 19,34;
Vairano 19,54; CE 20,26; NA 20,58.
● NA 12,14; CE 12,44; Vairano 13,16; Venafro
13,44; IS 14,11; CB 15,20 (fer.). NA 14,15; CE 14,45;
Vairano 15,20; Venafro 15,39; IS 16,03; CB 17,09.
NA 17,30; CE 18,01; Vairano 18,39; Venafro 18,58;
IS 19,20; CB 20,28. NA 19,43; CE 20,14; Vairano
20,46; Venafro 21,04; IS 21,27; CB 22,25 (Freccia
del Molise) (fer.). NA 19,40; CE 20,12; Vairano
20,46; Venafro 21,04; IS 21,27; CB 22,25 (Freccia
del Molise) (fest.).
Termoli-Campobasso-BN-Avellino-Salerno ● CB
5,30; BN 6,25 (fer.). CB 6,00; BN 7,33 (fer.).Termoli
6,25; CB 7,30 (solo in partenza); BN 8,30; AV 9,09;
SA 9,50 (fer). CB 9,20; BN 11,00 (fer.). CB 14,04; BN
15,40 (fer.). CB 14,15; BN 15,15 (fer.). CB 14,40; BN
15,40; AV 16,19; SA 17,00 (fer.).Termoli 15,35; CB
16,40 (solo in partenza); BN 17,40; AV 18,19; SA
19,00. CB 17,40; BN 18,55 (fer.). CB 18,40; BN
19,40; AV 20,19; SA 21,00 (fer).
● SA 5,45; AV 6,15; BN 6,55; CB 7,54 (solo in arrivo);
Termoli 9,10 (fer.). BN 6,12; CB 8,00 (fer.). BN 6,45;
CB 7,50 (fer.). BN 8,15; CB 9,55 (fer.). SA 7,45; AV
8,15;Bfl BN 8,55; CB 9,54 (solo in arrivo); Termoli
11,10 (fest.).SA 8,45; AV 9,25; BN 10,05; CB 11,05
(fer.). BN 14,09; CB 15,57 (fer.). SA 14,00; AV 14,40;
BN 15,20; CB 16,20 (fer.). BN 16,28; CB 17,30 (fer.).
BN 19,05; CB 20,15 (fer.).SA 19,05; AV 19,40 (solo in
partenza); BN 20,15 (solo in partenza); CB 21,14 (solo
in arrivo); Termoli 22,20 (lavorativo).
Campobasso-Termoli-Pescara ● CB 6,02; Larino
7,00; Termoli 7,45; Vasto 8,02; Pescara 8,50. CB
6,50; Larino 7,56; Termoli 8,31 (feriale). CB 9,30;
Larino 10,28; Termoli 11,07. CB 12,45; Larino
13,59; Termoli 14,40; Vasto 14,56; Pescara 15,42.
CB 14,13; Larino 15,20; Termoli 15,55. CB 15,35;
Larino 16,52; Termoli 17,27 (fest.). CB 17,14; Larino
18,21; Termoli 18,58 (fer.). CB 18,23; Larino
19,30; Termoli 20,06. CB 20,48; Larino 21,48; Termoli
22,23. ● Termoli 5,52; Larino 6,28; CB 7,39
(fer.). Termoli 6,50; Larino 7,24; CB 8,24. Termoli
12,15; Larino 12,52; CB 13,56. Pescara 12,16; Vasto
13,03; Termoli 13,22; Larino 13,58; CB 15,01.
Termoli 14,42; Larino 15,21; CB 16,25.Termoli
16,14; Larino 16,51; CB 18,00. Pescara 16,12;Vasto
17,00; Termoli 17,17; Larino 17,51; CB 18,52
(fer.). Termoli 20,38; Larino 21,15; CB 22,26.
Campobasso-Isernia-Cassino ● CB 6,55; IS 8,34;
Cassino 8,57 (fer.). CB 11,30 IS 12,35 (fer).CB
12,22; IS 13,20; Cassino14,46 (fer., soppresso dal
19/6 al 9/9).CB 20,07;IS 21,20. ● IS 6,47; CB 7,48
(fer.). Cassino10,00; IS 10,50; CB 11,54 (fer.). IS
10,50; CB 11,54 (fest.). Cassino17,18; IS 18,16; CB
19,25 (fer., soppresso dal 19/6 al 9/9).
OGGI AL CINEMA
Maestoso
«Iron man 2», «Oceani 3D», «Draquila»
«Notte folle a Manhattan», «Manolete», «Shadow»
«Dear John», «Puzzole alla riscossa», «Robin Hood»
«Piacere sono un po’ incinta»
Polizia di Stato 113
Carabinieri 112
Guardia di Finanza 117
Vigili del Fuoco 115
Corpo Forestale 1515
Emergenza Infanzia 114
Trenitalia 311133
Seac 493577
Molise Trasporti 493080
Larivera 64744
Sati 605211
Municipio 4051
Acquedotto 405380
Elettricità 803.500
Italgas 800900999
Dal 19/5: «Prince of Persia»
NUMERI UTILI
Provincia CB 4011
Regione Molise 4041
Prefettura CB 4061
Università del Molise 4041
Polizia Stradale 483390
Polizia Municipale 49521
Inps 4801
Inail 4751
Cap. di Porto Termoli
0875/706484
Soccorso Alpino
118 - 3384210660
Ospedali
Ospedale Cardarelli, Ctr.
Tappino, centralino 4091
AGENDA
LE FOTO DEI NOSTRI LETTORI
Martedì 18 Maggio 2010
Ai lettori
Chiunque desideri veder pubblicata una
propria foto o leggere il proprio messaggio
augurale può telefonare allo 0874/49571 o
scriverci al n. 48 di via Garibaldi in Campobasso.
BUS
● Termoli (Terminal) 5,10
(Giornaliera); Campobasso (Terminal)
6,10; Isernia (ex X Settembre) 7,00; Venafro
7,25; Roma (Staz. Tiburtina) 9,25.
● Termoli (Terminal) 12,30; Campobasso
13,30; Isernia 14,05; Venafro 14,50;
Roma 16,45. ● Termoli (Terminal) 18,00
(Giornaliera); Campobasso (Terminal)
19,00; Isernia (ex X Settembre) 19,50;
Venafro 20,15; Roma (Staz. Tiburtina)
22,00.
● Campobasso 5,00 (F); Bojano (P.zza
Roma) 5,20; Isernia 5,45; Venafro 6,05;
Roma 8,00. Campobasso 6,50* (G); Bojano
7,15*; Isernia 7,45; Venafro 8,15;
Roma 10,00. Giornaliero. Campobasso
8,00 (F); Bojano 8,25; Isernia 9,00; Venafro
9,30; Roma 11,15. Campobasso
9,30 (G); Bojano 10,00; Isernia 10,30;
Venafro 10,55; Roma 13,00. Campobasso
11,30 (F); Bojano 11,55; Isernia
12,20; Venafro 12,45; Roma 14,50.
Campobasso 13,30 (G); Bojano 13,55;
Isernia 14,25; Venafro 14,50 Roma
16,45. Campobasso 19,00 (G); Bojano
19,25; Isernia 19,50; Venafro 20,15;
Roma 22,00. ● Roma (Staz. Tiburtina)
7,00 (G); Venafro 9,00; Isernia (ex X
Settembre) 9,25; Bojano (Piazza Roma)
10,00; Campobasso (Terminal) 10,30;
Termoli 11,30. Roma 9,30 (F); Venafro
11,35; Isernia 12,00; Bojano 12,25;
Campobasso 12,50.
Roma 12,00 (F); Venafro 13,45; Isernia
14,20; Bojano 14,50*; Campobasso
15,15*. Roma 13,30 (F); Venafro 15,35;
Isernia 16,00; Bojano 16,25; Campobasso
16,45; Termoli 17,45.
Roma 15,20 (G); Venafro 17,05; Isernia
17,45; Bojano 18,15; Campobasso
18,40; Roma 16,30 (F); Venafro 18,15;
Pronto Soccorso, 409347
Guardia Medica (dalle 20
alle 8), Via Marche,
118 - 411530
Università Cattolica 3121
Direz. Sanitaria 409864 -
409322
Servizio Cardiologia
409319
Centro Sociale Tossicodipendenze
409765
Distretto Sanitario n.1, via
Cavour 92972
Distretto Sanitario n.2, via
Gramsci 63355
«Nuovo Molise» a Roma
Per quanti sono interessati all’acquisto
del giornale nella Capitale, ecco l’elenco
delle edicole con «Nuovo Molise» a Roma:
Piazza S. Silvestro, Galleria Colonna,
Piazza Colonna (portici), Centro Storico
(11 edicole), Stazione Termini, Grottarossa
(Saxa Rubra - Rai Tv).
«Nuovo Molise»
Segreteria: 0874-49571
Fax: 0874-484365
Cronaca: 0874-495709
Sport: 0874-495707/11
www.nuovomolise.net
E-mail: nuovomolise@email.it
direttore.nuovomolise@gmail.com
Isernia 18,45; Bojano 19,10; Campobasso
19,30; Roma 18,30 (G); Venafro
20,30; Isernia 20,55; Bojano 21,25;
Campobasso 21,45; Termoli 22,45.
Roma 20,15 (G); Venafro 22,00; Isernia
22,25; Bojano 22,45; Campobasso
23,15;
Campobasso-Napoli (partenze e arrivi):
8,00-10,45; 13,30-16,15*; 15,40-18,25*.
Napoli-Campobasso (partenze e arrivi):
6,00-8,45; 7,00-9,45*; 8,30-11,15.
* dal 1/9 al 30/6
Campobasso-Termoli - 4,35-5,40 (Z.I.)-
5,50; 6,30-7,40-8,05 (S.Salvo)-9,00 (PE);
6,45-7,50 (Z.I.)-8,00; 7,00-8,10; 7,45-8,50
(Z.I.) 9,00; 8,05-9,15-9,45 (S.Salvo) 10,35
(Vasto); 9,25-10,35; 10,20-11,30; 12,00-
13,10; 12,35-13,40 (Z.I.)-13,50; 13,45-
14,55; 14,10-15,20; 14,15-15,25-15,50
(S.Salvo)-16,45 (Pescara); 15,30-16,35
(Z.I.) 16,45; 16,10-17,25; 17,20-18,30;
17,55-19,05; 19,10-20,20; 20,35-21,40
(Z.I.)-21,50; 21,15-22,20 (Z.I.) 22,30.
Termoli-Campobasso - 5,55-7,05; 6,25-
7,35; 6,40-7,50; 6,55-8,05; 7,40-8,50; 8,15-
9,25; 8,40 (Pe) 9,35 (S.Salvo) 10,00-
11,10; 11,10 (PE)-12,15 (S.Salvo)-12,40-
13,50; 13,30-14,40; 13,45-14,55; 14,10-
15,20; 15,20-16,35; 14,35 (PE)-15,30
(S.Salvo)-15,55-17,05; 16,20-16,30 (Z.I.)-
17,35; 17,10-17,20 (Z.I.)-18,25; 17,40-
18,50; 18,30 (Pe) 19,35 (S.Salvo) 20,00-
21,10; 18,40-18,50 (Z.I.) 19,55; 22,10-
22,20-23,25.
Montenero di Bisaccia-Roma - M.di B.
5,50; Marina di Montenero 6,15; Roma
9,30. Roma 15,45; Marina di Montenero
19,00; M. di B. 19,25. (Lun, Ven, Sab).
SERVIZI
Servizio Farmacie di turno: Castiglione, Via
XXIV Maggio 14 - Tel. 0874.65105.
● Servizio taxi: Piazza Prefettura, tel. 0874311587;
Piazzale stazione ferroviaria, tel.087492792.
● Bibliomediateca comunale: via Alfieri, Campobasso.
Orario di apertura Lun/Sab 9.30/19.30. Tel.
0874/438536. Fax 0874/438528. Sul web:
www.altrimedia.org, info@altrimedia.org
● Biblioteca Provinciale «Pasquale Albino»: via
Garibaldi. Apertura: lun-mar-gio-ven 8.30/13 -
15.15/19.15. Mer-sab 8.30/13. Tel. 0874.69354.
● Biblioteca del Conservatorio di Musica «Lorenzo
Perosi»: Viale P. di Piemonte 2/A - Campobasso.
35
TV LOCALI
TLT Molise
09,00 Film
10,30 Redazionali
13,00 Tlt News
13,30 Redazionali
14,00 Tlt News e Tlt Sport
15,00 Corner
16,30 Telefilm
17,00 Televendite
17,40 Mago Letterius
18,10 Redazionali
19,30 Tlt News
20,00 Cartoni animati
20,30 Tlt News
21,00 Riflessioni...
23,00 Tlt News
23,40 Mago Letterius
Tvi
07,30 Rassegna stampa
09,00 Cartoni
09,30 Telenovela
10,00 Agorà
11,30 Televendite
13,00 Storia d’Italia
14,00 Tg Tvi
15,00 Televendite
16,00 Telenovela
17,00 Televendite
17,30 Tic Tac
19,00 Tg Italia 9
19,30 Tg Tvi
20,00 Italia 9
21,00 A tutto Molise
22,30 Tg Tvi
Dal Molise per Emilia
Piemonte e Lombardia
● Venafro 6,00; Isernia
6,30; Bojano 7,00; Campobasso
7,30; Termoli 8,30;
Ancona 11,35; Forlì 14,05;
Bologna 15,00; Modena
15,45; Reggio Emilia
16,25; Parma 16,55; Milano
16,45; Nova Milanese
17,45; Rho 18,15; Settimo
Torinese 19,35; Torino
20,05; Orbassano 20,35.
● Orbassano 6,00; Torino
6,30; Settimo Torinese
7,00; Rho 8,15; Nova Milanese
8,45; Milano 9,35;
Parma 9,30; Reggio Emilia
10,0; Modena 10,45; Bologna
11,30; Forlì 12,25; Ancona
15,05; Termoli 18,15;
Campobasso 19,15; Bojano
19,40; Isernia 20,10; Venafro
20,35.
MOSTRE
Nuovo museo provinciale
sannitico. Palazzo
Mazzarotta, via Chiarizia
12, Campobasso. Orario di
apertura: 9-13, 15-19.
Museo delle Arti e Tradizioni
Popolari e Galleria
d’Arte Contemporanea.
Via Castello, Riccia.
Tutti i giorni (con guida
a richiesta) 10/12, 16
/19. 0874717523-716904
Area archeologica di
Larino. Visitabile su richiesta
(tel. 0874822787)
tutti i giorni dalle ore 9
alle 13. Ingresso libero.
Museo dei Misteri - Via
Trento, 3 - Campobasso.
Apertura ore 16-18. Per festivi
e visite in altri orari
tel. 328.5556549 - 320.
9303679

IL tecnico uscente (Di
Somma), l’ambizioso (Carannante)
e il redivivo (Di
Nola). Questi i nomi che
circolano nel capoluogo regionale.
All’indomani della
sconfitta di Città Sant’Angelo,
a Campobasso c’è voglia
di futuro. C’è voglia di
cancellare gli stenti di
un’annata deludente su
tutta la linea. Sono voci
che inseguono notizie che
tarderanno ad arrivare, un
po’ come questa primvera.
Il nome del futuro tecnico
del Campobasso non
sarà ufficializzato se non
quando il presidente Capone
avrà stilato e dichiarato
pubblicamente le velleità
future del club che gestisce
ormai da tre anni e cinque
mesi. Il problema principale
è la società. Prima degli
uomini ci sono i progetti e
gli schemi. Capone ha già
detto e ribatito che senza
un aiuto concreto, cioè un
partner disposto ad affiancarlo
(anche con la maggioranza)
con un carico di denari
importante, non darà
l’assalto al professionismo.
Se nessuno dovesse farsi
vivo dalle sue parti, il presidente
cambierebbe obiettivo
puntando su una
squadra di giovani guidati
da un tecnico capace di lavorare
con ragazzi senza
esperienza. Un po’ come
avvenne nel primo anno di
Paolucci quando i presidenti
erano Iacampo e Rizzi.
Unica, sostanziale differena:
la società stavolta
avrebbe solide basi finanziarie.
Se invece i programmi di
Capone saranno (almeno
sulla carta) ambiziosi come
quelli annunciati alla vigilia
dei tre campionati da
lui gestiti per intero, allora
anche i giocatori e il mister
sarebbero di prima qualità.
Usiamo il condizionale
perché finora il presidente
non ci ha mai preso: né con
i tecnici né con i giocatori.
I risultati del suo triennio
sono mediocri confrontati
ai soldi spesi. Ma Capone è
un generoso, e se la passione
continuerà ad agirare i
suoi sogni di autentico
uomo di sport e di persona
seria, allora potremo
aspettarci una stagione interessante,
sempre che il
patron abbia fatto tesoro
degli evidenti errori com-
Carannante si candida, ma per decidere c’è
ancora tempo. La società resta alla finestra
Il mister vorrebbe scegliere tutti i nuovi giocatori. Molino e Capone saranno d’accordo?
Di Somma chiede carta bianca
Il futuro dei lupi è appena cominciato
Carannante e Molino: insieme come ai tempi del Foggia?
messi finora.
Chiuso il discorso della
programmazione si passerà
alla costruzione dell’impianto
tecnico. A cominciare
dall’allenatore. La notizia
è questa: Di Somma resterebbe
solo con un progetto
che gli permetterebbe
di scegliere i giocatori.
Il tecnico stabiese vorrebbe
avere carta bianca, ma con
Capone sappiamo che non
sarà facile. E poi c’è Gigi
Molino che è il direttore
sportivo in carica e lo sarà
certamente in futuro a prescindere
dalle ambizioni di
Capone. La domanda è
d’obbligo: riuscirà Di Somma
a costruire una squadra
senza ingerenze?
L’interrogativo sarà affrontato
a fine mese, quando
i tre (Capone, Di Somma
e Molino) siederanno
allo stesso tavolo per pianificare
il futuro. Per come
conosciamo Capone e per
quello che abbiamo potuto
capire di Di Somma negli
ultimi due mesi, sappiamo
che si tratta di due uomini
tutti d’un pezzo, due personalità
molto forti che porebbero
fare faville insieme
o provocare un cortocircuito.
Molino sa che il rischio
di vedere Di Somma partire
alla volta di altri lidi è
alto. Per questo il Campobasso
a giorni comincerà a
guardarsi attorno. C’è in
piedi l’ipotesi di Carannante,
accreditata per il semplice
fatto che il tecnico ormai
ex Trivento e Molino
sono stati compagni di
squadra a Foggia. In Campania
scrivono di Mario Di
Nola e lo accostano ai lupi
molisani, ma solo se si dovesse
puntare sui giovani.
Di Nola è stato quello che
più di tutti si è avvicinato
al sogno della promozione
nell’era Capone. Molino co-
nosce anche lui, perché in
quella squadra, almeno nei
primi mesi, giocava alla
sua corte. L’apporto di Di
Nola alla causa rossoblù è
stato apprezzato e criticato
al tempo stesso. Bravissimo
a gestire lo spogliatoio,
ma non altrettanto convincente
nel dare un gioco decente
alla squadra. Una
scelta che non convince appieno
come quelle relative
a tutti i cosiddetti cavalli
di ritorno.
Ma sono solo ipotesi. Per
ora tre nomi. Fino al summit
decisivo ne spunteranno
altri come funghi. La
sensazione è che siamo
solo alle prime schermaglie.
Maurizio Cavaliere
Decisioni del Giudice sportivo
Bojano, spareggio
senza Altieri e Panìco
Tre turni
Mirco Ruggiero e Simone Vaglini (L’Aquila)
Due turni
Mattia Rodia (Casoli)
Un turno
Christian Quintiliano (Atletico Trivento), Nunzio Panìco
e Michele Altieri (Bojano), Giorgio Albanesi (Civitanovese),
Cristiano Colella (L’Aquila), Claudio Marinilli
(Luco Canistro), Luca Di Meo (Miglianico), Domenico
Ferrentino (Campobasso), Nicola Moretti (Recanatese),
Marcello Corazzini (Santegidiese).
Ammende: 1.000 euro alla Santegidiese
600 euro all’Aquila.
Messaggio del diesse ai giocatori. «I giovani? Ci stiamo già muovendo»
Molino: «Chi ha dato
non deve preoccuparsi»
SE DI SOMMA non ha ancora deciso, non
altrettanto può dirsi per Gigi Molino. ’Il
drago’ sarà il direttore sportivo del Campobasso
con o senza progetti ambiziosi. «Sì -
interviene - voglio restare in Molise e con
Capone».
Molino non si pronuncia sulla questione
allenatore, anche se una sua battuta lascia
intendete che non c’è nulla di scontato.
«Parleremo con mister Di Somma, se deciderà
di non abbracciare il progetto del presidente,
ci guarderemo intorno e cercheremo
un altro allenatore in grado di farci fare il
salto di qualità».
Si parla di Carannante... «Il fatto che
abbiamo giocato insieme a Foggia non vuol
dire niente. Conosco bene il tecnico, ma, ripeto,
le decisioni saranno prese solo tra una
decina di giorni».
Deluso dall’ultima parte di campionato?
«Sì, siamo delusi dalle prestazioni
dei giocatori».
Non è che adesso smembrerete la
squadra senza tenere conto delle indicazioni
del torneo? «Assolutamente no,
sarebbe un errore. Penso che ci saranno giocatori
che terremo volentieri».
Per esempio Covelli? «Non faccio
nomi, dico solo che - spiega Molino riferendosi
indirettamente ai giocatori - chi ha
dato non deve preoccuparsi».
E i giovani? «Beh, in questo senso ci
stiamo già muovendo perché, a prescindere
dal programma futuro di Capone - conclude
’il drago’ - gli juniores in campo dovranno
esserci comunque». mc

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
SPORT
«Peccato non aver centrato i playoff
e ancora di più non aver aiutato il Bojano»
Il presidente gialloblù analizza la stagione senza timori: «Questa è una piazza per fare esperienza»
Falcione ’congeda’ Carannante
«Decisione consensuale presa già a dicembre
Il Trivento può e deve ancora crescere tanto»
AL suo primo anno di presidenza
dell’Atletico Trivento
Edoardo Falcione
non può che essere soddisfatto
del traguardo portato
a casa dai suoi ragazzi.
Anche se, nell’intervista di
fine stagione, il patron
campobassano di nascita
(rimpianto da molti tifosi
del Campobasso) non è
sembrato molto entusiasta
della qualità del lavoro
prodotto dall’intero staff
gialloblù.
La mancata conquista
dei playoff, però, non c’entra
nulla nell’analisi del
presidente Falcione. Il Trivento
ha fallito la conquista
dei playoff visto il concomitante
pareggio della
Civitanovese contro il Centobuchi.
Resta comunque
una stagione molto entusiasmante,
quella gialloblù.
«L’amaro in bocca resta
in bocca - dice il presidente
del Trivento, Edoardo Falcione
- Siamo stati sfortunati
ad affrontare proprio
il Miglianico nell’ultima
giornata. Loro dovevano
salvarsi e hanno giocato
una partita ottima. Ma anche
noi abbiamo avuto le
nostre occasioni per conquistare
i playoff. Comunque
il mio dispiacere non è
tanto per il fatto che non
abbiamo centrato i playoff,
quanto perché non siamo
riusciti a dare una mano
al Bojano che, con il pareggio
del Miglianico contro
di noi, sarà costretto a giocare
lo spareggio salvezza».
Come valuta la stagione
dell’Atletico Trivento?
«Sicuramente positiva.
Nelle previsioni volevamo
fare un buon campionato.
Siamo stati molto vincini
alla prima posizione. Ma
non tutto è girato per il meglio
nei momenti decisivi».
Cos’è mancato al Trivento
per fare il salto di
qualità? «Secondo me è
mancato anche il non essere
partiti con la mentalità
vincente. Ci è mancata un
po’ di testa in alcune partite.
A livello fisico siamo
stati perfetti. Non ce l’aspettavamo
di ritrovarci
così in alto. E più di qualche
volta ci è mancata anche
la fortuna».
Adesso quale avrà l’Atletico
Trivento? «Il Trivento
deve ripartire dai
giovani. Questo è un bel
paese che è capace di accogliere
alla grande chiunque.
Ma purtroppo ci sono
50-100 spettatori la domenica
al campo. Non ci sono
grosse possibilità di crecita».
Questo vuol dire che
ci sarà un ridimensionamento
dei progetti?
«Io non parlerei proprio di
ridimensionamento. Ma sicuramente
il budget dovrà
essere osservato. Dovranno
essere migliorate alcune situazioni,
in quanto non ho
visto un lavoro di squadra
«Cambiare club?
Non adesso:
l’anno prossimo
saremo
ancora
sulle sponde
del Trigno»
IL RIGORE del Miglianico,
segnato da Del Gallo
all’Acquasantianni, non
solo ha costretto il Trivento
a salutare i playoff,
ma ha anche impedito al
collettivo trignino di raggiungere
il primo posto
nella classifica delle migliori
difese di tutta la
serie D. Alla vigilia del
match di domenica scorsa,
la retroguardia gialloblù
era la seconda in Italia
con diciannove reti
subite, meglio aveva fatto
solo la Recanatese con
appena diciotto reti incassate.
Il Trivento tifava
per un gol dell’Agnone
contro la squadra leopardiana
nell’ultima di campionato,
rete che è arrivata
in virtù di un bel
guizzo di Roby Aquaro,
tiro al volo respinto dal
portiere e destro vincente
sulla ribattuta. Purtroppo,
però, la rete incassata
contro il Miglianico
ha ristabilito le distanze.
Dunque la migliore
difesa italiana per
quanto riguarda la cosid-
in alcuni frangenti.
«Io non credo che una
società come Trivento possa
permettersi di tenere in
panchina gente come Ferreyra
e Chicco - spiega -
entrambi sono stati colpiti
da problemi fisici, forse dovuti
al campo, forse dovuti
ad alcune decisioni mediche.
Non dò la colpa ai giocatori.
Però credo che qualcosa
sia successo».
E intanto sempre più
voci danno per partente
mister Carannante.
«Già a dicembre si era fatto
un discorso comune con
Carannante. Lui aveva fatto
capire che dopo tre anni
in cui aveva fatto bene forse
sarebbe potuto arrivare
anche il momento di separarsi.
Credo che proprio
per questo sia stato anche
un bene non andare ai playoff.
Ma questa situazione
non aveva certo distratto
noi o il mister che a Trivento
ha fatto un grande
lavoro». La juniores del
Trivento ha fatto un
grande regalo alla società
e alla regione con
la conquista dei quarti
di finale nazionali, non
crede? «E’ stata una
grande soddisfazione per
la società. I ragazzi sono
stati molto bravi a vincere
il girone e hanno dimostrato
che avrebbero potuto
giocarsi senza problemi
anche le Final four. Ma la
juniores ora deve essere al
servizio della prima squadra.
Deve essere un sembatoio
per la serie D. L’importante
è riuscire a mandare
con i più grandi i ragazzi
più promettenti».
Come valuta il suo
primo anno alla presidenza
dell’Atletico Trivento?
«Al primo anno
anch’io ho peccato in alcune
occasioni. Credo comunque
che Trivento sia un’ottima
piazza per fare esperienza».
Questo vuol dire che
potremmo vedere Falcione
a dirigere altre
società? «Non nell’immediato.
L’anno prossimo
sarò sicuramente ancora
all’Atletico Trivento».
Non si tira mai indietro
il presidente Falcione. Il
suo entusiasmo è evidente
sempre. Ma è chiaro che
Trivento dovrà dare tanto
per mantenere Falcione
presidente.
Marco Masciantonio
37
Falcione a Trivento... per ora
Dieci reti subite: al Bojano non basta la migliore retroguardia interna del girone per salvarsi
Trivento seconda difesa della D
Delle 167 squadre di interregionale solo la Recanatese ha fatto meglio
detta ’quarta serie’ (167
formazioni in tutto) resta
quella della Recanatese.
Al secondo posto il Trivento
appaiato alla Virtus
Entella (girone A).
Altro dato statistico interessante
è quello relativo
alla tenuta difensiva
del Bojano tra le mura di
casa. I bifernini hanno
chiuso il campionato con
appena dieci reti subite,
migliore performance di
tutto il girone. Il paradosso
è che neanche un
pacchetto arretrato così
ben affiatato (almeno in
casa) non ha consentito
ai matesini di centrare la
salvezza diretta.
Maurizio Cavaliere
La permanenza del tecnico in altomolise è sempre più in discussione. E Baratto si dà alla panchina...
Agovino incerto, l’Agnone pensa al futuro
CONGEDO peggiore non poteva essersi,
ma il campionato dell’Agnonese
resta più che positivo. Insomma,
la sconfitta di Recanati non
scalfisce di un niente quanto di
buono fatto dall’undici di Massimo
Agovino che, dopo l’anno scorso, ha
confermato di poter recitare un ruolo
di media alta classifica.
Tuttavia oggi a tenere banco negli
ambienti calcistici altomolisani è
proprio la riconferma sulla panchina
del «Civitelle» del tecnico di San
Giuseppe Vesuviano, una vera garanzia
per un torneo come quello di
serie D. «Ne riparleremo ad inizio
giugno» il commento del diretto interessato
all’indomani del saluto finale
che il presidente Carmine Masciotra
ha voluto porgere all’intera
rosa domenica sera all’interno del
ristorante Jaser Village. «Voglio
prendermi qualche settimana di ri-
Agovino brinda al campionato
Per colpa di questo rigore il Trivento non si aggiudica la palma di miglior difesa della serie D
poso - ha proseguito Agovino che
sabato prossimo volerà a Madrid
per ammirare la sua Inter in finale
di Champions - dopo di che parlerò
con Sabelli e Masciotra e valuteremo
se ci sono le premesse per ripartire».
Ancora da stabilire se il tecnico si
opererà o meno al ginocchio.
«Ad oggi - dice Agovino in merito
all’intervento chirurgico - attendo
notizie da Roma che, se non dovessero
arrivare entro la fine di maggio,
posticiperò l’operazione all’anno
prossimo».
Inoltre, Agovino non nasconde il
fatto di voler ambire ad una piazza
che punti a qualcosa in più della
semplice salvezza. «Dopo due anni
ad Agnone penso sia la giusta ricompensa
per quanto fatto vedere».
Insomma, seppur non lo dica apertamente,
quella di Recanati per
Agovino potrebbe essere stata l’ultima
gara sulla panca dell’Agnonese.
Nei prossimi giorni se ne saprà certamente
di più. Sta di fatto che sulle
orme del tecnico campano c’è già
l’Atessa-Valdisangro. Agovino non
smentisce. «E’ vero qualcuno mi ha
contattato, ma ripeto: adesso voglio
pensare solo a riposarmi un po’».
E mentre Agovino medita, quella
nelle Marche è stata l’ultima apparizione
ufficiale dell’attaccante Giovanni
Baratto che dalla prossima
stagione intraprenderà la carriera
da allenatore. Sarà lui il possibile
sostituto di Agovino? Difficile dirlo,
sta di fatto che il rapporto di amore
tra il mago di San Giuseppe Vesuviano
e il club di viale Castelnuovo,
inizia a traballare. Così dire che in
alto Molise da giugno potrebbe partire
un’altra era non è da profani.
Chi vivrà vedrà... mdo

38 SPORT
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
«Contro l’Angolana dobbiamo stare attenti
a non subire gol. La gara sarà decisa da episodi»
Il numero dieci del Bojano ripercorre il match che ha condannato i matesini allo spareggio
Iaboni: «E’ mancata la cattiveria»
«Non siamo stati capaci di concretizzare le occasioni create
Purtroppo al ’Colalillo’ siamo grandi e fuori casa da retrocessione»
IL BOJANO è andato a
un passo dalla salvezza.
Anche se dopo il ko di
Sant’Egidio non tutto è
stato deciso in casa matesina.
La sconfitta di domenica
ha catapultato i biancorossi
in sest’ultima posizione
in coabitazione
con Renato Curi Angolana
e Miglianico. La classifica
avulsa ha salvato
quest’ultima fomazione
(che ha pareggiato a Trivento,
negando ai trignini
l’accesso ai playout), mandando
allo spareggio per
evitare i playout il Bojano
e la Renato Curi Angolana.
Domenica, probabilmente
in terra laziale, le
due formazioni si giocheranno
la permanenza nella
categoria. Chi perderà
dovrà affrontare l’ulteriore
sforzo dei playout contro
il Centobuchi per
mantenere un posto in serie
D.
«Purtroppo è andata
come non doveva andare -
ha raccontato nel day after
il numero 10 del Boja-
no Armando Iaboni -
Nei primi 10’ di gioco abbiamo
avuto un paio di
buone occasioni per andare
in vantaggio ma non le
abbiamo sfruttate. Loro,
invece, alla prima occasione
buona sono riusciti
a sbloccare il risultato.
Poi è andata a finire come
tutti sappiamo. Aspettavamo
buone notizie da altri
campi. Buone notizie
che però non sono arrivate».
Non è che siete stati
condizionati dal fatto
che speravate troppo
nel ko del Miglianico a
Trivento? «Assolutamente
no. Il fatto di dipendere
anche dal risultato
di Trivento non ci ha
frenato. Noi non abbiamo
mai cambiato attegiamento.
Siamo scesi in campo
per fare la nostra partita
ma non siamo stati capaci
di andare in vantaggio e
loro ci hanno fatto gol».
Cos’è mancato al Bojano?
«E’ mancata la cattiveria
sotto porta. Però è
dall’inizio della stagione
Armando
Iaboni
Classifica
marcatori
25 reti: Simone Miani (5 rigori);
17 reti: Alessio Rosa (5), Mauro Ragatzu (1);
16 reti: Antonio Sparacio (2);
15 reti: Francesco Morga (1); Riccardo Lazzarini;
14 reti: Cristiano Colella (1); Andrea Bucchi (2);
13 reti: Alex Buonaventura (2)
che va così. Diverse volte
ci è mancata l’occasione
sottoporta. Purtroppo abbiamo
avuto un cammino
da capolista in casa, dove
solo la Civitanovese ha
fatto meglio di noi. Mentre
in trasferta abbiamo
fatto peggio anche del
Real Montecchio».
Domenica lo spareggio
con l’Angolana.
Che partita sarà? «Siamo
consapevoli che domenica
sarà una battaglia.
Dobbiamo fare una partita
al massimo della concentrazione.
Dovremo stare
anche molto attenti a
non azzardare perché la
sfida molto probabilmente
sarà decisa da un episodio.
Per noi l’importante
sarà non prendere gol,
perché noi il nostro ’golletto’
lo facciamo sempre.
Solo ieri (domenica contro
la Santegidiese, ndr) non
siamo riusciti a farlo».
Ora il Bojano deve cambiare
registro. Con l’Angolana
servirà carattere.
Marco Masciantonio
Operazioni
in cantiere
Il presidente Crisci dopo cinque anni non può più sbagliare nel prendere decisioni
Pro Vasto, c’è da aspettare
Prima la società e poi tutto il resto
VASTO - Mai come questa
volta, e l’abbiamo scritto
tante volte, Mimmo Crisci,
dopo cinque anni di presidenza,
non vuole sbagliare
nel prendere una decisione:
dentro o fuori che sia, intende
riflettere molto. Lo
sta facendo anche con l’aiuto
dei più stretti collaboratori
ma, principalmente,
con il Comitato "Insieme si
può" che gli è stato vicino
quest’anno. Dipenderà da
cosa deciderà Crisci il futuro
della Pro Vasto e di alcuni
tesserati della sessa. Al
momento si sa ben poco; di
certo, però, bisognerà prima
costruire la nuova società
per affrontare tutto il
resto, a cominciare dall’allenatore:
se resta o no Pino
Di Meo, al di là del contratto
biennale, è presto saperlo
ma, come più volte detto,
molto dipenderà se Crisci
resterà al timone della
nave. Negli ambienti societari,
inutile nasconderlo, c’è
chi vorrebbe confermare il
tecnico pugliese, ma è presto
parlarne se non si mette
prima mano alla costruzione
della nuova società. In
seguito, toccherà alla squadra.
Alcune settimane fa,
avevamo già dato delle indicazioni,
almeno secondo
quelle degli addetti ai lavori.
L’intenzione, frattanto, è
ringiovanire ulteriormente
la Pro Vasto, quindi seguire
la strada di altre società
che portano a termine i
campionati anche grazie ai
contributi della Lega per
l’utilizzo dei giovani. A questo
punto, è ipotizzabile la
conferma di otto-nove giocatori
che appartengono al
sodalizio biancorosso, ingaggiarne
quattro-cinque
esperti per l’ossatura della
squadra, quindi spazio a un
bel gruppo di fuori quota
bravi. In questi giorni, intanto,
si fa un gran parlare
dell’ex Marco Biagianti, il
mediano toscano protagonista
con la Pro Vasto di Pierini
nella stagione 2005-
2006, che terminò con la
qualificazione ai play off di
C2; ora gioca in Serie A con
il Catania e, all’atto della
vendita, la dirigenza vastese
pattuì con la società siciliana
una somma che sarebbe
stata versata nelle
casse vastesi quando il Catania
avesse deciso di cedere
il centrocampista a
un’altra squadra. Quel mo-
mento sembra arrivato perché
ci sono, sulle tracce del
giocatore, Milan, Fiorentina
e Lazio su tutti. Con
l’incasso del pattuito, la Pro
Vasto potrebbe investire
nella campagna acquisti di
quest’estate e tirare un sospiro
di sollievo.
Michele Del Piano

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
SPORT
Le reazioni del dopo spareggio playoff
Turris-Real Isernia
La grande gioia di Fabio Cifani, autore di un bellissimo gol nella finale contro la Turris La grande festa della squadra pentra a fine gara. Capitan Chisena viene portato in trionfo
Capitan Chisena: «Abbiamo coronato una grande stagione ma non fermiamoci qui»
Cifani: «Impresa straordinaria»
Il bomber del Real ripercorre una domenica
da sogno. «Ho fatto un gol impossibile»
di Stefano Saliola
UN gol strepitoso a coronamento
di una partita e
di una stagione che è stata
fino a questo momento
fantastica.
Fabio Cifani ha messo il
suo timbro indelebile sulla
bellissima vittoria del
Real Isernia nella finale
playoff contro la Turris.
Una conclusione da posizionne
impossibile che ha
lasciato di sasso Ciarniello.
E’ lo stesso attaccante
del Real che con grande
disponibilità prova a spiegare
quella prodezza.
«Non so come ho fatto -
sorride soddisfatto - la
palla ha preso una traiettoria
incredibile e si è insaccata
in rete. Sono felicissimo
di aver segnato
ma soprattutto sono felice
per aver centrato con la
maglia del Real Isernia
un traguardo importantissimo
quale è la fase interregionale
degli spareggi».
Cosa ha pensato
quando ha visto arrivare
quel pallone? «Ho
pensato istintivamente di
calciare verso la porta e
così ho fatto. E’ venuto
fuori un gol molto bello e
mi fa piacere. Ma adesso
non fermiamoci qui».
Ci crede alla serie D?
«Certamente. Abbiamo
lavorato con tanta umiltà
per provare a raggiungere
un traguardo importante
e ci siamo riusciti. Adesso
dobbiamo pensare a mantenere
questa condizione
fisica invidiabile per affrontare
al massimo il
prossimo avversario. In
Sicilia andremo per vincere».
Vuole dire qualcosa
ai suoi tifosi? «Sono
semplicemente eccezionali.
Meritano delle grandi
soddisfazioni. Fantastici».
Entusiasta per il grande
traguardo anche il ca-
pitano Leo Chisena: «Abbiamo
fatto davvero qualcosa
di eccezionale - afferma
- abbiamo giocato un
match alla grande contro
un avversario che già nelle
ultime settimane era in
calo. Un calo che secondo
me è stato evidenziato
nella finale di Campobasso.
Anche in inferiorià numerica
abbiamo creato altre
occasioni per segnare e
siamo stati bravi ad amministrare
il vantaggio.
Sapevamo di aver preparato
la partita nel migliore
dei modi e per questo
devo ringraziare il nostro
preparatore Celeste Veneziale
che ha svolto un lavoro
certosino e ci ha permesso
di essere brillanti
per tutti i novanta minuti.
Da dicembre che sono
cambiate un po’ di cose,
abbiamo lavorato alacremente
e remato tutti dalla
stessa parte. Questo è il
coronamento di tantissimi
sacrifici. Grandi meriti
sono anche del mister
Di Prisco che ci ha sempre
motivato alla grande
e ha curato tutto nei minimi
particolari. Alla società
- prosegue il capitano -
e ai nostri meravigliosi tifosi
che ci hanno guidato
a questa affermazione, va
il mio personale ringraziamento
per quanto hanno
fatto. Sono convinto
che anche nella gara di
ritorno contro il Kamarat
saranno in tantissimi a
sostenerci».
Si aspettava di vedere
questa Turris? «Onestamente
no. Mi aspettavo
una squadra più combattiva
e determinata ma
alla fine non è stato così.
Forse non erano al top
della condizione fisica e
noi ne abbiamo approfittato
in pieno. A rendere
l’idea di quella che è stata
la grande impresa c’è il
fatto che abbiamo giocato
per quasi sessanta minuti
in inferiorità numerica
per giunta con una formazione
molto giovane la cui
età media è di 21 anni.
Sono veramente orgoglioso
di rappresentare questo
gruppo».
Cosa si aspetta dalla
sfida in Sicilia di domenica
prossima? «Vogliamo
offrire un’altra
grande prestazione per
andare avanti nella manifestazioneinterregionale.
Hanno un pubblico
molto caldo che si fa sentire.
Seguono la squadra
anche in trasferta e quindi
dovremo stare molto
attenti. Ci vorrà qualcosa
in più rispetto alla sfida
con la Turris per aggiungere
un ulteriore tassello
alla nostra già straordinaria
stagione. Sono convinto
che possiamo farcela».
La squadra pentra partirà
tra giovedì sera e venerdì
per raggiungere l’Isola.
E lì gli uomini di mister
Di Prisco, sosterranno
la rifinitura nella giornata
di sabato prima della
partita.
I tifosi biancoazzurri si godono l’impresa e preparano la trasferta in Sicilia (Foto Saliola)
39
Il patron biancoceleste non si nasconde
Monfreda: «Puntiamo
alla serie D»
L’abbraccio tra patron Monfreda e mister Di Prisco
GIANNI Monfreda, giovane
e ambizioso presidente
del Real Isernia,
non ha certo intenzione
di accontentarsi. Una
volta raggiunta la fase
interregionale degli spareggi
vuole puntare dritto
alla serie D. L’obiettivo,
stando a quanto visto
nella finale di domenica,
è sicuramente alla portata.
«Ho provato una grande
gioia che ci ripaga di
tutto quello che abbiamo
fatto da quando sono arrivato
io ad oggi - afferma
il massimo esponente
del Real raggiunto telefonicamente
- sapevamo
che ci aspettava una
partita difficile ma siamo
stati bravi ad affrontarla
nel migliore dei
modi e abbiamo vinto
meritatamente. Alla vigilia
avevamo una grande
voglia di emergere
nell’ultimo atto dei playoff
e ci siamo riusciti in
pieno».
Adesso cosa succederà?
«Succederà che
proveremo ad andare il
più lontano possibile e
magari a raggiungere la
serie D. E’ un traguardo
che possiamo centrare,
l’importante è crederci.
E noi ci crediamo».
Dalla vostra avrete
anche un grande entusiasmo.
«E’ vero e a
dire la verità era quello
che mi preoccupava alla
vigilia della partita con
la Turris. Per fortuna
però, è andato tutto bene».
Cosa è cambiato dal
suo arrivo ad oggi?
«Diciamo che è tornato
l’entusiasmo che forse
prima mancava. Per il
resto non è cambiato
praticamente nulla. Continuiamo
ad allenarci e
a giocare come abbiamo
sempre fatto».
Ai tifosi vuole dire
qualcosa? «Sono eccezionali».
ste.sa.

40 SPORT
L’amarezza è tanta in
casa della Turris Santa
Croce. Arrivare dopo cinque
gare dei playoff e perdere
proprio lo spareggio
fa veramente male.
Ne sa qualcosa il presidente
Michele Rosati della
società di Santa Croce.
«Siamo stati molto sfortunati
nello spareggio di
domenica contro il Real
Isernia a Campobasso.
Abbiamo colpito una traversa
ed un palo, sono
quelle partite che cominciano
storte e finiscono
peggio. C’è molta amarezza
e tanta delusione
nell’ambiente, ma purtroppo
il calcio è fatto di
episodi. Anche perché, il
secondo tempo, in inferiorità
numerica, c’è stato
l’eurogol di Cifani, poi il
Real Isernia ha incomiciato
a perdere tempo e
praticamente la gara è finita
qui. Dobbiamo accettare
il verdetto».
Comunque non è stata
un stagione da buttare
via, anzi...
«No, certo. Abbiamo fatto
una grande stagione, se
non ci fosse stato il Venafro...
comunque siamo arrivati
secondi. Al di la dei
playoff, parlo della finale,
che comunque è una gara
secca, fatta di episodi. Il
Real Isernia ha fatto una
partita di contenimento
giocando catenaccio e contropiede,
poi una volta
che stai in vantaggio gestisci
il risultato. A parte
la sconfitta, la società fa i
complimenti a tutta la
squadra. E’ capitata la
giornata ’storta’. Se nei
primi tre minuti se al posto
della traversa facevamo
gol, cambiava tutto».
E’ presto per definire
la prossima stagione?
«Adesso dobbiamo staccare
la spina, c’è troppa
amarezza e delusione. Entro
giugno vedremo di allestire
un’altra società
con l’obbiettivo di fare un
squadra di vertice. Ora,
ripeto, è presto... sia per
la stanchezza fisica che
mentale. Per noi quella
dei playoff sembra essere
una maledizione».
Nicola Fierro
«Entro giugno
vedremo
di allestire
una societa
e una squadra
di vertice»
Per gli amanti del calcio e
per i fan l’attesa è quasi finita.
La Fondazione Culturale
"Insieme per Salvatore"
e l’U.S. Venafro ha organizzato,
per mercoledì 19 maggio
alle ore 18,00, presso lo
Stadio Comunale "Marchese
del Prete" di Venafro, l’incontro
di calcio "Un sorriso
dal cuore". Manifestazione
di beneficenza che vedrà sfilare
in campo la Nazionale
Italiana Attori e la Rappresentativa
ex Calciatori di
Serie A insieme ai Medici
del Neuromed. L’istituto
aprirà le sue porte alla nazionale
italiana attori ed
agli ex calciatori di serie A
per una breve visita guidata.
La visita, prevista alle
ore 15,30, prima della parti-
Il capitano
della Turris
Marcello
Iannacone
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
Le reazioni del dopo spareggio playoff
Turris-Real Isernia
C’è tanta amarezza in casa Turris dopo la sconfitta
’Le gare dei playoff
una maledizione’
Il presidente Michele Rosati: sono quelle
partite che iniziano male e finiscono peggio
I bassomolisani si sono espressi al di sotto delle aspettative
Panìco: «Ci è mancata
la giusta cattiveria»
CAPITA, a volte, di disputare
un campionato
straordinario, di chiudere
al secondo posto la regular
season (vincendo partite
contro avversarie importanti)
e di incepparsi
proprio sul più bello, nella
finale playoff, ad un passo
dal sogno rappresentato
dalla conquista della fase
Interregionale. E’ quello
che è successo alla Turris
di mister Lo Polito che
nell’ultimo atto degli spareggi
contro il Real Isernia
è apparsa la squadra
lontana parente di qualche
settimana fa. Qualcosa
è mancato e si è visto.
Così i ragazzi del direttore
sportivo Vincenzo Fusco
hanno dovuto cedere
le armi ai pentri e archiviare
una stagione che nel
complessso va ritenuta
comunque positiva.
«Quella di domenica
contro il Real non è stata
la solita Turris vista in
tutto l’arco di questa stagione
- afferma il capitano
dei santacrocesi Marcello
Iannacone a mente fredda
- e mi dispiace perché avevamo
la possibilità di arrivare
lontano. Volevamo
andare in Sicilia per regalare
una gioia alla società
e ai nostri tifosi ma
non ci siamo riusciti, purtroppo.
Certo l’amarezza è
tanta ma la sconfitta va
accettata. Una finale viene
spesso e volentieri decisa
anche da episodi e così
è successo a Campobasso.
Domani in occasione della partita del cuore
Al Neuromed ex calciatori
di serie A e nazionale attori
ta prevede due tappe: dapprima
il Parco Tecnologico
dell’INM Neuromed e poi la
sua sede ospedaliera in via
Atinense.
Sono tanti, davvero tanti i
volti noti che scenderanno
sul sintetico del marchese
Del Prete. Manifestazione
di beneficenza che vedrà sfilare
in campo la Nazionale
Il numero uno
della Turris
Santa Croce
Michele Rosati
Nicola Panìco
non è andato
a bersaglio
Italiana Attori e la Rappresentativa
ex Calciatori di
Serie A insieme ai Medici
del Neuromed. L’evento,
senza scopo di lucro, vedrà
il ricavato della vendita dei
biglietti devoluto interamente
alla ricerca scientifica
per le malattie neurodegenerative.
Gli organizzatori
stanno lavorando al me-
glio per regalare una giornata
di sport, insieme con i
beniamini di sempre, volta
a reperire fondi per la ricerca
medica nella quale il Neuromed
di Pozzilli svolge un
ruolo importante nel panorama
italiano. Il costo del
biglietto è di 5 euro, nel corso
della manifestazione,
inoltre, verranno estratti
Abbiamo colpito due pali
e a Stango è stato annullato
un gol secondo me regolare.
Se avessimo pareggiato
chissà come sarebbe
finita. Comunque,
merito all’Isernia che ha
vinto ma noi siamo stati
sfortunati. Inoltre - continua
l’ex Guglionesi Agnone
e Montenero - non va
dimenticato che abbiamo
giocato su un campo difficile
che di certo non ci ha
avvantaggiati».
E adesso cosa succederà?
«In settimana ci
vedremo per una cena di
fine anno e tracceremo un
bilancio di questa stagione.
Poi si parlerà di futuro
e vedremo se il nostro
sarà stato un arrivederci
o un addio».
Ed è tanta l’amarezza
anche per l’attaccante Ni-
Iannacone:
«Merito
all’Isernia
che ha vinto
ma noi
siamo stati
anche
sfortunati»
anche i biglietti della lotteria
in vendita in questi giorni.
TVI Molise sarà la tv ufficiale
dell’evento. Proprio
la tv molisana, in questi
giorni, ha avvicinato i vip
della gara che si dichiarano
entusiasti di partecipare a
questo grande evento. Sono
già tanti i tagliandi venduti
e altri aspettano solo di essere
staccati. L’evento benefico
è inserito nel contesto
del 2˚ Torneo Internazionale
Giovanile "Salvatore Di
Lauro", dedicato al giovane
fuoriclasse venafrano scomparso
prematuramente nel
maggio 2006 in seguito ad
un incidente stradale. A
contendersi il trofeo saranno
sei compagini giovanili
internazionali, divise in due
cola Panìco che avrebbe
voluto un finale sicuramente
diverso. «Volevo
andare in serie D con la
Turris - interviene con
estrema disponibilità l’attaccante
campano - ma
purtroppo non è stato possibile
coronare questo sogno.
Mi sarebbe piaciuto
tanto. Se avessimo giocato
come al solito credo che
avremmo potuto tranquillamente
centrare l’obiettivo.
Devo dire, però, che
per me e per tutta la squadra
è stata una settimana
tribolata, fatta di attesa e
speranza visto che non si
sapeva se potevo giocare
oppure no. E credo che
anche questo abbia influito
sulla partita giocata
domenica da tutto il collettivo».
Quale sarà il suo futuro,
resterà alla Turris?
«Ancora non lo so.
Sto cercando di risolvere
il mio problema legato al
Daspo e poi si vedrà (nei
prossimi giorni verrà presentato
il ricorso da parte
del suo avvocato ndr). Ho
ricevuto già qualche telefonata
da squadre di serie
D ma in questo momento
non posso dire quale sarà
la mia nuova destinazione.
In tutta onestà spero
di togliermi questo peso
quanto prima in modo
tale da poter essere pronto
per il ritiro di luglio senza
particolari pensieri».
Stefano Saliola
gironi: Club Nacional Asuncion
(Paraguay), N.K. Domzale
(Slovenia), S.S.C Napoli,
Cisco Roma, Rappresentativa
Regionale Molise e
U.S. Venafro. Il Torneo
avrà inizio lunedì 17 maggio,
alle ore 20, con la prima
partita in programma che
vedrà di fronte, al Marchese
Del Prete, N.K. Domzale e
Club Nacional Asuncion.
Venerdì 21 sono in programma
le semifinali, sabato
22 maggio alle 17:30 l’attesa
finale del Torneo "Salvatore
Di Lauro" Per info
e biglietti è possibile contattare
TVI Molise al numero
0865-900909 oppure rivolgersi
presso il Bar " La Dolce
Vita" per l’acquisto del
biglietto. Ernesto Scorpio

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
TRENILASETTECENTO
metri quadrati e 350 posti
a sedere. E’ questo in poche
parole il PalaUnimol,
nuovissima struttura costruita
dall’Università e
inaugurata ieri alla vigilia
dei Campionati Nazionali
Universitari che vedranno
in regione atleti
provenienti da ogni parte
d’Italia. Al taglio del nastro
hanno partecipato oltre
al Magnifico Rettore
Giovanni Cannata le
massime autorità regionali,
Monsignor Bregantini
e il sottosegretario al
Miur, Guido Viceconte.
Dopo il taglio del nastro
del senatore Viceconte,
la cerimonia di inaugurazione
si è aperto nel
ricordo dei due soldati uccisi
in Afganistan, Ramadù
e Pascazio. «Questa
struttura non è solo del
Cus ma dell’intera colletività
molisana - afferma il
Magnifico - è integrata
alla città, proprio perché
vogliamo che sia un bene
della collettività. Abbiamo
fatto le cose per bene
perché una manifestazione
importante come i Cnu
lo richiede. Ringrazio tutte
le persone che ci sono
state vicine e gli enti che
hanno contribuito alla costruzione
di questo palazzetto
che consegno virtualmente
nelle mani del
presidente di Scienze del
Benessere, professor Taglialatela».
E proprio il
preside di facoltà nel
prendere la parola ha sottolineato:
«Sarà un onere
per noi riuscire a gestire
questa bellissima struttura
- interviene - ma posso
garantire che lo faremo
con occhio attento e scrupoloso
come sempre per
mantenerla così come ci è
stata data».
Il presidente della Regione
Michele Iorio, ha
sottolineato l’importanza
dell’evento e le grandi capacità
dell’Università del
Molise in questo particolare
periodo. «In un momento
di crisi economica
generale - spiega - avere
questa splendida struttura
rende ottimisti per la
sfida che dovremo affrontare
in futuro. E’ un impianto
molto bello e importante.
Un risultato di
assoluto prestigio che conferma
la bontà di questa
Università e del lavoro
che essa svolge. Ed è stato
altrettanto importante
inaugurarlo alla vigilia
di un evento di spessore
come sono i Campionati
Nazionali Universitari».
A chiudere i lavori ci ha
pensato l’ospite d’onore, il
sottosegretario al Miur
Viceconte. «Sono orgoglioso
di partecipare a
questa inaugurazione perché
in questo modo continua
il mio ottimo rapporto
con il Molise che tanti
anni fa mi ha accolto - ha
detto nel suo intervento -
è un giorno importante
per l’Università degli Studi
del Molise che inaugura
questo impianto all’avanguardia.
Da parte mia
ci sarà massima disponibilità
nei confronti di questa
regione anche quando
sarò impegnato al Governo,
per continuare a collaborare».
Una testimonianza di
affetto e una disponibilità
importanti che aprono al
Molise porte importanti
in prospettiva futura.
Adesso non resta che attendere
dei buoni risultati
dalle gare dei Cnu.
Stefano Saliola
SPORT
Cannata: «E’ una struttura
utile per tutta la regione»
Ieri pomeriggio, alla vigilia dei Cnu, il taglio del nastro
L’attesa è finita
Ecco il PalaUnimol
41
Nel nuovo impianto
C’è il timbro
di Gioca Giò
L’Azienda Gioca Giò nasce
nel 1974 grazie all’iniziativa
e alla passione
di Teresa Mandato e Angelo
De Bernardo come
vendita di gioocattoli e
articoli sportivi.
Negli anni riesce a
specializzarsi nelle forniture
sportive e nell’impiantistica
sportiva.
Dopo trenta anni vissuti
in prima linea al servizio
dei clienti, nel 2004
dall’esperienza di Gioca
Giò nasce «Sport & Impianti
Gioca Giò», specializzata
nella home
gym e nell’impiantistica
sportiva. Attualmente
l’azienda si occupa anche
di arredi urbani,
pubblica illuminazione e
parchi gioco in legno. Il
fiore all’occhiello di Gioca
Giò è rappresentato
sicuramente dalle pavimentazioni
sportive, indoor
e outdor con particolare
riferimento all’erba
artificiale. Negli ultimi
anni, tra l’altro, sono
stati «posati» 60000 metri
quadrati di erba sintetica
di ultima generazione.
Tra questi spiccano
gli impianti da calcio
di Agnone, Venafro,
Isernia e Campobasso.
La ditta campobassana
ha impresso il suo timbro
anche in oltre quaranta
impianti sportivi
in regione. Gli ultimi
contributi in ordine di
tempo sono stati quelli
resi al campo Acli, alla
pista di atletica leggera
e al Palazzetto Unimol,
tutti nel capoluogo di regione.
Alla presenza del sottosegretario al Miur Viceconte
Tutti in attesa del taglio del nastro (nella foto in alto) Un momento della cerimonia della presentazione del nuovo palazzetto
Le gradinate occupate da molte istituzioni e persone vicine allo sport Una panoramica del PalaUnimol

42 SPORT
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
La kermesse è patrocinata dall’assessorato
allo sport della regione, si svolgerà sulla Gildonese
Anche nel 2010 la gara sarà valida come prova del campionato italiano slalom
Il Memorial Battistini si presenta
Oggi presso la concessionaria Vitale Motor
alle 11 verranno svelati i segreti della corsa
DICIOTTO anni e non
sentirli. Lo slalom Città
di Campobasso, Memorial
Gianluca Battistini festeggia
nel 2010 la maggiore
età e si appresta a
farlo in grande stile.
Questa mattina la gara
valida ancora una volta
per il tricolore di specialità,
voluta fortemente dalla
famiglia Battistini e organizzata
dall’Aci di
Campobasso, dalla Molise
Racing e dalla Tecno Motor
con il patrocinio
dell’Assessorato allo sport
della Regione Molise, sarà
presentata agli organi di
informazione e agli appassionati,
alle ore 11
presso la concessionaria
Vitale Motor a Campobasso.
L’occasione sarà
propizia per svelare i segreti
del tracciato ricava-
to come di consueto lungo
la Gildonese e per cominciare
a scoprire quella che
sarà certamente una
grande due giorni di
sport.
La validità di campionato
italiano che è ormai
una consuetudine per la
gara molisana, porterà
Campobasso e tutta la regione
al centro della penisola
con l’arrivo di piloti
provenienti da ogni parte
dello stivale pronti a darsi
battaglia lungo gli impegnativi
tornanti del tracciato
previsto dagli organizzatori.
Per puntare
alla vittoria servirà una
prestazione impeccabile
senza il minimo errore.
Ecco perché la lotta per la
vittoria verrà assegnata
molto probabilmente
all’ultimo tornante. La
Sabato
pomeriggio
sono previste
le verifiche
tecniche
e sportive
Domenica
quattro manche
due giorni motoristica del
capoluogo comincerà con
le verifiche tecniche e
sportive del sabato che
decreteranno l’ordine di
partenza.
La domenica, poi, ci saranno
le quattro salite
(una di ricognizione e tre
ufficiali) che decreteranno
chi sarà il vincitore
della diciottesima edizione
dello slalom Città di
Campobasso, Memorial
Gianluca Battistini entrato
con gli anni nel cuore
dei tanti appassionati delle
quattro ruote. Per avere
maggiori informazioni
ci si può rivolgere all’ Ufficio
Sportivo AC Campobasso
scrivendo una mail
all’indirizzo sport@acicampobasso.it
oppure telefonando
allo
0874/92942.
Dopo il primo mese di gare su pista, l’appuntamento servirà per testare la condizione
Fidal Molise, collegiale
al campo di Fontanavecchia
Oggi pomeriggio sotto l’occhio attento della Sellitto
Tempo di prime verifiche
per i giovani atleti molisani.
Per fare il punto sulle condizioni
fisiche e sullo stato
di preparazione dopo il primo
mese di gare su pista, il
settore tecnico del Comitato
Regionale Fidal Molise ha
organizzato per martedì 18
maggio un allenamento collegiale
al Campo scuola di
Fontanavecchia a Campobasso.
Un discreto numero di
atleti delle categorie cadetti/e
e allievi/e si riunirà alle
16 sulla pista e sulle pedane
del rinnovato impianto campobassano,
sotto l’attenta
Si guarda al futuro
San Gabriele,
è sfumato
il sogno B2
VASTO - Oramai sfumata
la promozione in B2, la
San Gabriele Volley Vasto
non è riuscita a chiudere
la fase dei play off di
Serie C femminile come
tutti si attendevano: al
termine di una gara non
trascendentale, infatti, le
vastesi si sono arrese ad
Altino contro le padrone
di casa per 3-2 (25-21, 26-
guida dello staff tecnico regionale.
Gli atleti convocati
dal fiduciario tecnico regionale,
Daniela Sellitto, sono:
velocità/Ostacoli Antonio Di
Soccio (Pol. Molise), Carlotta
Frenza (Pol. Molise), Sabrina
Di Domenico (Runners
Termoli), Maddalena
Marcellino (Termoli Athletics,
Pasquale Scardino
(Sport Team Venafro), Andrea
Di Giacomo (Pol. Molise),
Riccardo Iacovelli (Pol.
Molise), Tiziano Presutti
(Pol. Molise), Angelo Matarazzo
(Laetina Campolieto),
Andrej Iacota (Runners
Termoli); Roberta De Iuliis
24, 25-27, 18-25, 15-13).
Dopo un buon campionato,
dunque, la San Gabriele
Volley ha chiuso
con un’altra sconfitta, la
seconda di fila, la fase dei
play off per il salto in B2,
appuntamento rinviato al
prossimo anno con un po’
di amarezza. Le ragazze
allenate da Ettore Marcovecchio
e Maria Luisa
Checchia, forse perché
stanche, non sono riuscire
a esprimersi come avevano
abituato tutti, tant’è
che sono state brave le
avversarie ad approfittare,
ottenendo un successo
importante. Per la San
Gabriele, la gara non aveva
più alcuna importanza
se non per mantenere in
forma le ragazze dell’Un-
(Atletica Isernia). Mezzofondo:
Fabio Conte (Pol. Molise),
Fabrizio Pinto (Pol.
Molise), Fiorenzo Pinto (Pol.
Molise), Fabio Conte (Pol.
Molise), Fabrizio Pinto (Pol.
Molise), Fiorenzo Pinto (Pol.
Molise), Marco Pinto (Pol.
Molise), Andrea D’Andrea
(Promosport), Giacomo
Bianco (Atletica Isernia),
Nicla Pagliuso (Runners
Termoli), Hamza Nadi
(Runners Termoli), Nadi
Osama (Runners Termoli),
Alessia Abate (Virtus),
Alessandra Petti (Virtus),
Piermarco D’Angelo (Virtus),
Francesco Melfi (Gs
der 18, in vista delle finali
interregionali di categoria
in programma il prossimo
week-end a Vasto. E’ abbastanza
critico Marcovecchio:
«A parte un paio
di ragazze (De Marinis e
Innocenti, ndc) - ammette
il coach vastese -, non
posso affermare di essere
contento per come si è
espressa la squadra. Nei
primi due set ho fatto giocare
alcune ragazze che
avevano avuto poco spazio
durante il campionato,
come Tonia Delle Donne,
Roberta Mariani, Martina
Cionci e Paola Tosone.
Durante la gara, sono entrate
anche Annalisa Mileno
e Valeria Altieri. Mi
aspettavo qualcosa di meglio,
soprattutto perché
Virtus), Francesco Melfi
(Virtus). Salti: Claudio Di
Lallo (Pol. Molise), Selene
Silvaroli (Pol. Molise), Angelo
Tanferna (Runners
Termoli), Eleonora Visocchi
(Atletica Isernia). Lanci:
Raffaele Maiorino (C. San
Martino in Pensilis), Domenico
Ranallo (Pol. Molise),
Valentina Reabcov (Atletica
Isernia), Vanessa Bertone
(Atletica Isernia), Ludovica
Vinci (Atletica Isernia), Fabiana
Di Pasquale (Pol. Molise).
Marcia: Marcello Sorgente
(Pol. Molise), Francesca
Rossodivita (Virtus),
Luca Viglione (Virtus).
andiamo incontro alle finali
interregionali di Under
18 e rischiamo di buttare
al vento un’occasione
importante che ci capita
nel corso di questa stagione.
La mancata promozione
in serie B2 non deve
demoralizzarci, d’altronde
siamo consapevoli che
il volley femminile vastese
è in forte crescita e sono
notevoli i margini di miglioramento».
Più volte nel corso
dell’anno, infatti, le atlete
abruzzesi hanno dimostrato
di poter dire la loro
contro qualsiasi avversario
e per questo sono chiamate
a confermarsi nei
prossimi appuntamento
di rilievo.
Michele Del Piano
Con l’under 13 e la 2^ divisione
Volley Termoli,
settimana importante
SETTIMANA importante
per la Termoli Pallavolo
che in soli due giorni potrebbe
aggiungere al proprio
palmares altri due titoli
che andrebbero ad impreziosire
una stagione
già ricca di soddisfazioni.
A partire da venerdì,
con fischio d’inizio alle ore
16.30, le giovani promesse
del settore giovanile
Diverse
le società
locali
che hanno
aderito
all’importante
evento
avranno la possibilità di
conquistare il titolo under
13 femminile nelle finali a
3, che le vedrà contrapposte
alla squadra locale
della Volley Termoli e alla
Nuova Pallavolo Campobasso;
per l’occasione la
sede delle finali sarà la
palestra della scuola media
Oddo Bernacchia di
Difesa Grande.
Dodici ore più tardi
sarà la volta della prima
divisione femminile in
quel di Casacalenda che
avrà la chance di chiudere
i giochi con una giornata
di anticipo; alla formazione
di Mottola basterebbe
aggiudicarsi anche solo
due set contro la Polisportiva
Kalena 1924, per ottenere
il punto decisivo
che le darebbe la matematica
promozione nella
categoria superiore. «Il
settore giovanile continua
a darci notevoli soddisfazioni
specialmente in
campo femminile - dichiara
Mauro Palli responsabile
del settore femminile
- in questa stagione abbiamo
ottenuto diversi
piazzamenti importanti,
ed ora cercheremo di ben
figurare con la formazione
dell’under 13 e di confermare
la nostra leadership
con quella della prima
divisione». Le premesse
per assistere a
qualcosa di importante ci
sono davvero tutte. Non
resta che attendere il verdetto
del campo.
Davide Di Lalla
Palli responsabile delle donne

NUOVO oggi MOLISE
Martedì 18 Maggio 2010
SPORT
Dopo il successo in gara uno l’Italcom prepara
l’assalto alla finale: domani la seconda sfida
Serie C dilettanti - Il playmaker della Mens Sana Campobasso
Montuori: «Rimaniamo in scia
anche a Termoli e vinceremo»
«Il nostro obiettivo è quello di mettere pressione»
ANCORA una volta il trascinatore
della squadra.
Giovanni Montuori ha
messo la sua firma anche
su gara uno di semifinale
contro la Virtus Termoli,
in una stagione che l’ha
visto in prima linea dall’inizio
del torneo con la canotta
della Mens Sana
Campobasso.
Tutti i più grandi successi
sono passati per le
sue mani. Come accaduto
in gara due dei quarti contro
la Cestistica (suoi i tiri
liberi che hanno portato al
supplementare). Come accaduto
domenica sera, con
un paio di canestri che
hanno tagliato le gambe
alla formazione adriatica.
Proprio lui, portato a
Campobasso per la sua
grande esperienza (aveva
giocato sempre in categorie
superiori alla serie C
dilettanti). Proprio lui, che
con i suoi canestri ha dato
un dispiacere ai cugini, sia
di fede Cestistica (in parte
gemellati con gli adriatici
per la semifinale, il bello
della rivalità cittadina)
che ai virtusini termolesi.
Giovanni Montuori,
come ha vissuto emotivamente
garauno contro
la Virtus Termoli?
«L’ho vissuta come una
partita importante di playoff.
C’è stata una bella
cornice di pubblico e questo
ci ha fatto molto piacere
oltre a caricarci. Queste
sono le partite più belle da
giocare».
E dal punto di vista
tecnico che partita è
stata? «E’ stata una vera
battaglia tra due buone
squadre. La gara è stata
vissuta per tutti i 40’ come
come era accaduto nella
stagione regolare. Poi noi
siamo stati un po’ più lucidi
nella gestione degli ultimi
possessi».
Tra il primo e il secondo
quarto, però, la
Virtus Termoli sembra
aver messo le mani sulla
partita toccando anche
il +13. Cosa vi è
successo in quei minuti
di gara? «Siamo stati
sfortunati, perché abbiamo
costruito azioni discrete,
ma non siamo riusciti a
fare canestro. Poi, però,
siamo riusciti a mantenerci
in contatto con la Virtus
portando a casa una vittoria
importantissima. In
queste partite la cosa più
importante è rimanere ancorari
al risultato. L’obiettivo
è andare avanti punto
a punto per poi cercare di
sferrare l’attacco decisivo
nelle battute finali».
Quest’anno lei è stato
quasi sempre decisivo,
diventando il vero leader
della squadra. Anche
avversari come
Bertinelli ripetono
sempre complimenti
nei suoi confronti. E’
consapevole dell’importanza
del ruolo che riveste
nella Mens Sana
Campobasso? «Sono consapevole
del fatto che
«Mi gratifica
essere
considerato
il leader
della squadra»
quando ci sono delle responsabilità
da prendere
lo faccio senza problemi.
Mi gratifica il fatto che
quando ci sono le partite
che contano i compagni di
squadra cercano in me un
punto di riferimento. Vuol
dire che ho lavorato bene.
Poi quando ci sono anche
gli avversari che mi fanno
i complimenti sono ancora
più soddisfatto. Con Michele
(Bertinelli, ndr) ho
giocato insieme quando
ero in Sicilia. Siamo rimasti
in contatto anche
dopo quell’esperienza. Ho
un bel rapporto con lui».
Ora andate a Termoli
per gara due. Nella regular
season è sempre
stato rispettato il fattore
campo. Cosa serve
alla Mens Sana per conquistare
la finale già al
PalaSabetta? «Penso che
ormai dopo tre partita siano
soprattutto gli scout a
parlare. Le due squadre si
conoscono bene. Quello che
porterà alla differenza
sono i dettagli. Sarà sicuramente
una partita molto
combattuta. Noi dovremmo
ancora una volta rimanere
a contatto con la Virtus,
perché poi saranno
loro ad avere maggiori
pressioni se saremo punto
43
a punto nelle battute finali.
Speriamo bene».
Certo è, che con un Giovanni
Montuori in forma,
la Mens Sana può dormire
sonni tranquilli. E domani
a Termoli vorrà continuare
a essere decisivo per la
sua Mens Sana.
Marco Masciantonio
Il capitano della Virtus Termoli carica i suoi e spera nel recupero di Losavio: «Per noi è importante»
«Adesso non possiamo più sbagliare»
Bertinelli: «Al PalaSabetta daremo tutto, rischiando anche le caviglie»
LA MARTINO Group Termoli
si mangia le mani per
quello che poteva essere ed
invece non è stato.
Nella gara uno delle semifinali
playoff, la squadra
adriatica ha davvero messo
paura all’Italcom Campobasso,
venendo battuta
solamente nel finale grazie
alle solite invenzioni di
Giovanni Montuori che
rimane un giocatore di
un’altra categoria. In casa
termolese la delusione è
tanta per come è terminata
una partita che, ad un
certo punto, sembrava essere
davvero alla portata
di Gori e compagni. Il
Bertinelli prova a fermare Montuori in gara uno (foto Di Niro)
commento del capitano Michele
Bertinelli è assolutamente
eloquente: «Sicuramente
è stata un’occasione
persa. La partita è stata
preparata molto bene da
entrambe le squadre. Le
difese hanno prevalso sugli
attacchi. Loro sapevano
come romperci i giochi,
così come abbiamo provato
a fare noi. In attacco meno
errori fai e più vinci e così
è stato. Poi Montuori ha segnato
una bomba con l’uomo
addosso e quindi gli
faccio i complimenti. Con
quel tiro hanno praticamente
vinto la partita».
Nel secondo quarto
avete toccato anche un
vantaggio di tredici
punti. Non pensa che in
quel momento dovevate
chiudere il discorso?
«In quel frangente abbiamo
sbagliato alcune
cose. Quello che posso dire
è che io ho sbagliato molti
tiri e che, forse, potevo andare
avanti nei giochi. Probabilmente
si doveva giocare
più di squadra. C’è
rammarico perché l’inerzia
era la nostra. Abbiamo fatto
e disfatto tutto noi.
Quando si va punto a punto
tutto può succedere. A
loro sono entrati i tiri con
Benassi e Montuori, mentre
la mia bomba ha trovato
il ferro».
Un altro aspetto importante
è stato Tony
Saccardo che ha fatto la
differenza. Quanto avete
patito la sua presenza
in area?
«Saccardo ha fatto i suoi
Bertinelli, capitano della Virtus, a colloquio con coach De Florio
punti semplici. Senza Losavio
ha avuto vita facile.
Si girava ed appoggiava la
palla al tabellone, visto che
è altissimo. Con Losavio
sarebbe stata un’altra
cosa. Le rotazioni sono state
minori. Spero che Losavio
ci sia domani, perché
Max fa un lavoro troppo
importante».
Se non dovesse esserci
Losavio, pensa che
dovrete affidarvi mag-
Giovanni Montuori ha deciso le sfide più importanti della stagione
giormente al tiro da
fuori?
«Sì, è vero. Vedremo che
cosa preparare. Bisogna
mettere a posto qualcosa in
attacco, soprattutto quando
ci rompono i giochi.
Sulle difese penso che non
ci siano troppe cose da
mettere a punto».
Come si affronta a
questo punto gara due?
«Sapendo che potrebbe
essere l’ultima partita.
Giocheremo dando tutto il
posssibile, anche rischiando
le caviglie. Daremo tutto.
Non ci sono più prove
d’appello».
Vuole lanciare un appello
ai tifosi termolesi
per questa partita che è
un dentro o fuori per
voi?
«Mi dispiace per i tifosi.
Si meritavano una vittoria.
Li ringrazio nonostante
abbiamo perso. Ci hanno
applaudito e ci hanno incoraggiato.
Adesso dobbiamo
essere uniti sino alla fine.
Sono, comunque, emozioni.
Giocarsi queste partite è
sempre bello».
F.B.
«Potevamo
giocare
maggiormente
di squadra
in gara uno»