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SCUOLE (IN)SICURE<br />
L’esponente di Costruire democrazia<br />
ha chiesto al presidente Iorio<br />
l’elenco dettagliato<br />
dei finanziamenti erogati<br />
per la messa in sicurezza<br />
degli edifici della regione<br />
Dura presa di posizione del consigliere<br />
Romano lancia<br />
l’«operazione»<br />
trasparenza»<br />
Fari puntati sulla gestione dei fondi per l’edilizia scolastica<br />
CAMPOBASSO - Un nuovo colpo alla gestione<br />
dell’emergenza scuole (in)sicure<br />
messo a segno dal consigliere comunale e<br />
regionale di Costruire Democrazia Massimo<br />
Romano. L’esponente di centrosinistra,<br />
infatti, ha fatto formale richiesta<br />
di accesso agli atti al presidente della Regione<br />
Michele Iorio per conoscere l’elenco<br />
dttagliato dei finanziamenti erogati<br />
per la messa in sicurezza degli edifici<br />
scolastici sul territorio regionale. Contemporaneamente<br />
Romano ha chiesto al<br />
sindaco Gino Di Bartolomeo di convocare<br />
un Consiglio comunale monotematico<br />
aperto a studenti, genitori e personale<br />
docente e non docente per discutere l’emergenza<br />
scolastica a Campobasso.<br />
Insomma, Romano lancia l’«operazione<br />
trasparenza» su due fronti: quello della<br />
Regione e quello del Comune.<br />
Rispetto alla gestione delle risorse da<br />
parte della Regione, in particolare, l’espondente<br />
di Costruire Democrazia chiede<br />
delucidazioni in merito all’utilizzo dei<br />
Fondi Fas che, sembra, sono utilizzati<br />
per tutti altri scopi rispetto a quelli previsti<br />
dalla legge e definiti in Consiglio regionale.<br />
«Quanti edifici sono stati pagati<br />
con i fondi per il terremoto? C’è una precisa<br />
scelta politica di destinare i Fondi<br />
Fas per le scuole?», si chiede per esempio<br />
Romano, sottolineando di poter anche essere,<br />
eventualmente, d’accordo, ma che si<br />
tratta comunque di questioni da discutere,<br />
e decidere, all’interno del Consiglio<br />
regionale. Ancora una volta, dunque, si<br />
mette in discussione l’accentramento di<br />
ogni tipo di funzione e potere nelle mani<br />
«Di Bartolomeo<br />
convochi<br />
un Consiglio<br />
monotematico<br />
aperto<br />
a tutti»<br />
del presidente, a discapito del ruolo del<br />
Consiglio regionale.<br />
Un po’ come avviene, a sentire Romano,<br />
in un’altra sede istituzionale, quella<br />
del Comune di Campobasso. Anche qui<br />
sarebbe diffusa l’abitudine, da parte del<br />
primo cittadino, di prendere decisioni autonome<br />
senza coinvolgere l’aula consiliare.<br />
«E’ intollerabile - puntualizza al proposito<br />
Romano - che la discussione avvenga<br />
con dichiarazioni spontanee su tv<br />
e giornali. Il sindaco Di Bartolomeo spieghi<br />
in Consiglio la sua proposta. Personalmente<br />
sostengo che le soluzioni che si<br />
vaglieranno dovranno salvaguardare, oltre<br />
al sacrosanto diritto degli studenti e<br />
del personale docente e non docente alla<br />
sicurezza sismica degli edifici, anche il<br />
profilo socio-economico connesso alla ne-<br />
Contestata<br />
l’eccessiva<br />
autonomia<br />
decisionale<br />
di Governatore<br />
e sindaco<br />
«Il Piano Casa<br />
potrebbe indurre<br />
gli amministratori<br />
a credere di poter<br />
fare a meno<br />
di gare pubbliche»<br />
cessità di mantenere i presidi scolastici<br />
di quartiere che rappresentano dei luoghi<br />
associativi per la qualità urbana e della<br />
vita degli stessi quartieri».<br />
Ma Romano va anche oltre e rilancia<br />
l’esigenza di trasparenza: «Occorre una<br />
discussione trasparente nelle sedi istituzionali<br />
- puntualizza Romano - anche<br />
perché alcune norme del Piano casa potrebbero<br />
indurre qualche amministratore,<br />
magari anche in buona fede, a credere<br />
di poter fare a meno delle necessarie procedure<br />
di gara pubblica per l’affidamento<br />
degli incarichi e dei lavori». Insomma,<br />
gli imprenditori potrebbero ’farsi avanti’<br />
direttamente con il primo cittadino scavalcando,<br />
così, il corretto iter legislativo.<br />
daniela di cecco