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318 ENNIO FERRAGLIO<br />
[12<br />
Imperatori, o Duchi, o Marchesi, o Arcivescovi e Vescovi; ma<br />
non livelli, acquisti piccioli e contratti di poco momento 12 .<br />
Riflessi di un interesse antiquario si possono cogliere nei<br />
rapporti con Paolo Gagliardi. In una delle Dissertazioni sopra<br />
le antichità Italiane del 1751 Muratori accenna alla segnalazione<br />
avuta da parte del canonico bresciano (gratificato dell’espressione<br />
«dottissimo uomo») dell’esistenza di un’antica<br />
moneta bresciana del 1162 – già descritta da Elia Capriolo nel<br />
libro V delle Historie bresciane – e posseduta dal conte Giovanni<br />
Martinengo 13 . Va detto però che il rapporto non fu solo<br />
a senso unico. Fu lo stesso Muratori a offrire il proprio aiuto<br />
a Paolo Gagliardi in più di una occasione, sia per la soluzione<br />
di questioni che riguardavano la storia della lingua e l’etimologia<br />
delle parole, sia, in una circostanza, a proposito delle<br />
ricerche per reperire un ritratto di Veronica Gambara 14 .<br />
Agostino Randini, monaco benedettino del monastero di S.<br />
Faustino di Brescia, fu il tramite fra molti corrispondenti e<br />
Muratori. Dalle poche lettere superstiti di un carteggio che doveva<br />
essere certamente più ampio, si ricavano molte informazioni<br />
intorno alle ricerche e alle scoperte di codici, lettere e<br />
pergamene inedite riguardanti la storia di Brescia e di particolare<br />
utilità per la stesura della raccolta dei Rerum Italicarum<br />
Scriptores. Oggetto della ricerca erano le antiche cronache<br />
della città, nel tentativo di rintracciarne una che parlasse<br />
di eventi anteriori al XV secolo, integrativa pertanto di quelle<br />
del Malvezzi e del Rossi. Frutto concreto di queste ricerche<br />
del Randini, nei primi anni Venti del Settecento, fu il ritrovamento<br />
di una Storia inedita del Martinengo, riguardante i fatti<br />
avvenuti quando «li cittadini dentro e fuori pensarono di<br />
12 Ibidem, p. 1787.<br />
13 L. A. MURATORI, Dissertazioni sopra le antichità italiane, I, In Milano,<br />
G. B. Pasquali, 1751, p. 538, dissertazione XXVII: Della zecca e del<br />
diritto o privilegio di battere moneta.<br />
14 MURATORI, Epistolario, cit., VII, pp. 3186-87, lettera del 23 dicembre<br />
1733; pp. 3233-34, lettera del 14 gennaio 1734; pp. 3451-52, lettera del<br />
3 luglio 1735, con la notizia del ritrovamento.