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9] Dalle anticaglie d’archivio all’Istoria<br />
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vagamente impressa, ma soprattutto uniforme all’ortografia<br />
dell’originale di Modena e netto da tutti gli errori, come ben<br />
conviensi a un’opra di stil sì purgato; e in oltre a lei ne spedirò<br />
quel numero di copie che potranno esserle in grado. Questa<br />
mia inchiesta nello stesso tempo che l’avanzo al beneficentissimo<br />
core di V. S. illustrissima, la sottometto altresì al pesatissimo<br />
di lei giudizio, come pure al di lei merito umilio per fine<br />
i miei più profondi rispetti, dichiarandomi …<br />
Si andava in tal modo consolidando il rapporto con il Rizzardi,<br />
grazie anche agli accordi per la vendita in città del Trattato<br />
della carità del prossimo, che il libraio-editore bresciano<br />
aveva messo in vendita a Brescia dopo averlo richiesto all’editore<br />
Soliani di Modena, il quale l’aveva stampato a sue spese9 .<br />
Il contributo più importante dato dagli intellettuali bresciani<br />
agli studi muratoriani tra il secondo e il terzo decennio<br />
del secolo risiede, senza dubbio, nel complesso lavoro preparatorio<br />
dell’edizione del Chronicon Brixiense del Malvezzi. La<br />
questione del reperimento di un esemplare sufficientemente<br />
attendibile e completo dell’opera dell’antico autore tenne occupati<br />
per più di tredici anni gli storici locali. Nel 1716 l’Averoldi<br />
fece avere a Muratori la propria copia manoscritta dell’opera<br />
del Malvezzi, avanzando nel contempo delle riserve<br />
intorno alla correttezza filologica del testo. Alcuni anni dopo,<br />
nel 1727, il manoscritto da cui l’Averoldi aveva ricavato<br />
la sua trascrizione, di proprietà del nobile bergamasco Giovan<br />
Giacomo de Tassis, venne acquisito da Filippo Argelati e<br />
nuovamente trascritto. L’anno successivo, nel 1728, Muratori<br />
iniziò ad avvalersi dell’aiuto dell’archivista e paleografo bresciano<br />
Giovanni Andrea Astezati, il cui contributo è riassumibile<br />
nell’opera di minuzioso scrutinio, all’interno di biblioteche<br />
pubbliche e private e di archivi, al fine di rintracciare<br />
l’esemplare più antico e al tempo stesso più completo<br />
9 L. A. MURATORI, Epistolario, edito e curato da M. Campori, VI, Modena,<br />
Società Tipografica Modenese, 1903, p. 2366, lettera di Muratori a Paolo<br />
Gagliardi del 13 gennaio 1724.