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5] Dalle anticaglie d’archivio all’Istoria<br />
311<br />
[…] L’archivio di questo Vescovado non ha scritture antiche,<br />
per essersi abrugiate in un incendio casuale succeduto nel principio<br />
del 1560. Quello del Capitolo si spera abbia qualche cosa<br />
di singolare, ma il tutto è così mal ordinato che per riuscirvi<br />
fa di bisogno che le giornate si allunghino e la stagione di<br />
radolcisca, avvegnaché qui proviamo tuttora un freddo tanto<br />
eccessivo come se fossimo nel cuor dell’inverno. All’apertura<br />
della stagione il signor canonico mio fratello non mancherà di<br />
affaticarvisi e, trovandosi qualche cosa che il meriti, V. S. illustrissima<br />
ne sarà tosto avisata. Mio fratello se le fa devotissimo<br />
servitore, et io mi protesto inviolabilmente …<br />
Episodi simili avvennero a proposito dell’accesso a istituzioni<br />
in altre città. Una ducale da Venezia del 7 aprile 1716,<br />
diretta al Podestà e al Capitano di Verona, faceva loro presente<br />
come Muratori desiderava «rilevare alcuni lumi et informationi»<br />
dai manoscritti della biblioteca Capitolare per continuare<br />
la storia della Casa d’Este, ma allo stesso tempo prescriveva:<br />
«Voi però gliene permetterete l’ingresso con quelle<br />
forme caute che crederà proprie la virtù vostra» 4 .<br />
Attraverso gli Averoldi (Giulio Antonio e Gian Vincenzo, rispettivamente<br />
padre e figlio) Muratori venne in contatto con il<br />
mondo ricco e variegato del collezionismo antiquario bresciano,<br />
che vantò grandi esempi lungo tutto il corso del secolo. Ma<br />
Averoldi padre, oltre che collezionista attento e preparato di<br />
marmi antichi, medaglie e oggetti, fu uomo di grande cultura:<br />
lo si ricorda soprattutto come autore de Le scelte pitture di Brescia<br />
additate al forestiere (Brescia 1703), ma non è da trascurare<br />
il fatto che lungo tutto il corso della sua vita, pur rimanendo<br />
quasi in permanenza a Brescia o a Salò (dove risiedeva essendo<br />
Podestà della Riviera) egli tenne un fitto rapporto epistolare con<br />
l’ambiente dell’Università di Padova, e poi con Apostolo Zeno,<br />
4 Il testo della ducale, unitamente a una lettera del Muratori al canonico<br />
Camillo Bizzoni del 3 agosto 1724 – nella quale il modenese si lamentava<br />
del trattamento ricevuto – sono pubblicate nel breve ma interessante contributo<br />
di A. BERTOLDI, L. A. Muratori e l’Archivio Capitolare di Verona,<br />
«Archivio Veneto», X (1880), parte II, pp. 350-351.