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Rischio da agenti chimici - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ...

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34 G Ital Med Lav Erg 2011; 33:3, Suppl 2<br />

http://gimle.fsm.it<br />

Le soluzioni tecniche <strong>da</strong> adottare, tenendo conto dei rapporti rischi /<br />

benefici e costi / benefici, già utilizzate in alcuni paesi industrializzati<br />

permetteranno, una volta attuate, anche con piani <strong>di</strong> adeguamento graduale<br />

degli impianti esistenti, una riduzione <strong>del</strong>l’esposizione sia degli addetti<br />

all’erogazione <strong>di</strong> carburante e degli utenti <strong>del</strong>le stazioni <strong>di</strong> servizio,<br />

sia <strong>del</strong>la popolazione esposta alle emissioni degli autoveicoli. Infine<br />

come previsto <strong>da</strong>lla normativa vigente dovrà essere prevista, tra l’altro,<br />

per gli addetti al rifornimento <strong>di</strong> carburante un’adeguata informazione e<br />

formazione sui rischi connessi all’esposizione a benzene, sulle norme<br />

tecniche, misure igieniche e precauzioni <strong>da</strong> adottare, sull’uso <strong>di</strong> idonei<br />

indumenti e mezzi <strong>di</strong> protezione personale, sul <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> a<strong>di</strong>bire al rifornimento<br />

<strong>di</strong> carburante personale <strong>di</strong> età inferiore a 16 anni.<br />

Dovrà essere prevista, eventualmente soltanto la dove la Valutazione<br />

dei Rischi effettuata <strong>da</strong>l Datore <strong>di</strong> lavoro ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs. n. 81 <strong>del</strong> 9<br />

aprile 2008 ne evidenzi la necessità, la tenuta <strong>del</strong> Registro degli esposti a<br />

sostanze cancerogene e la Sorveglianza Sanitaria per gli esposti, effettuata<br />

<strong>da</strong> un Me<strong>di</strong>co “Competente”, prevedendo una perio<strong>di</strong>cità <strong>del</strong>le visite me<strong>di</strong>che<br />

adeguata all’entità dei rischi e l’effettuazione <strong>di</strong> accertamenti integrativi<br />

mirati comprensivi <strong>di</strong> monitoraggio ambientale e biologico.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

Crebelli R, Carere A. Effetti sulla salute <strong>del</strong>l’inquinamento atmosferico<br />

nelle aree urbane Risultati <strong>di</strong> un progetto congiunto. Laboratorio <strong>di</strong><br />

Tossicologia Comparata ed Ecotossicologia ISSN 1123-3117 Rapporti<br />

ISTISAN 03/11.<br />

Carere A, Crebelli R. Biomonitoring of human populations exposed to<br />

petroleum fuels, with special consideration of the role of benzene as<br />

a genotoxic component. Report off the EC Environment programme<br />

project EV5V-CT92-0221. Roma, Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità; 1997.<br />

Serie Relazioni 97/4. P. 102.<br />

Carere A, Crebelli R. Biomarkers for environmentaland occupational exposure<br />

to aromatic mutagens and carcinogens from emissions of oil<br />

shale petrochemistry. Report off the EC PECO programme project<br />

CIPACT92-3016. Roma, Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità; 1998. Serie<br />

Relazioni 98/1. P. 48.<br />

Doll R, et al. Cancer risks in benzene exposed workers. In Occup Environ<br />

Med 2005, 62: 231-236.<br />

Steffen C, et al. Acute childhood leukaemia and environmental exposure<br />

to potential sources of benzene and other hydrocarbons; a case-control<br />

study. Occup Environ Med Sep 2004, 61: 773-778.<br />

Spagnoli G, Pompili T, Tonnarini S, Manigrasso M, Ogis M, Moruzzi I,<br />

Benvenuti F. Stu<strong>di</strong>o sull’inquinamento <strong>da</strong> benzene, toluene, xileni<br />

nei <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburante <strong>del</strong> circon<strong>da</strong>rio <strong>di</strong> Roma, Fogli <strong>di</strong> informazione<br />

ISPESL, 2-3/1998.<br />

Bozzoli L, Maugeri U. Igiene industriale. La Goliar<strong>di</strong>ca Pavese.<br />

Apostoli P, Betta A, Brugnone F, Ferracin A, Maranelli G, Marchiori L,<br />

et al. Linee-gui<strong>da</strong> per la valutazione e la gestione dei rischi <strong>da</strong> benzine<br />

per la salute dei lavoratori addetti alle stazioni <strong>di</strong> servizio dei<br />

carburanti. 1998 consultabile su: http://www.theotes.it/Linee_<br />

Gui<strong>da</strong>_Benzine.pdf.<br />

AGIP Petroli. Valutazione <strong>del</strong>l’esposizione a benzene in addetti ed utenti<br />

nelle aree <strong>di</strong> servizio <strong>del</strong> Settore AGIP Petroli. Roma, 11 febbraio<br />

1993.<br />

RC 07<br />

ESPOSIZIONE A METALLI PESANTI NELLA POPOLAZIONE<br />

GENERALE DI TARANTO<br />

L. Vimercati1 , L. Bisceglia2 , T. Martino1 , T. Gagliar<strong>di</strong>1 , M.A. Storelli1 ,<br />

N. Favia1 , M. Conversano3 , A. Minerba4 , I. Albano1 , L.J. Jemmett1 ,<br />

M. Palma1 , G. Assennato1,2 1 Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna e Me<strong>di</strong>cina Pubblica, Sezione <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> “B. Ramazzini”, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bari<br />

“Aldo Moro”<br />

2 ARPA Puglia<br />

3 Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione ASL Taranto<br />

4 S.C. Statistica ed Epidemiologia ASL Taranto<br />

Corrispondenza: Luigi Vimercati - E-mail: l.vimercati@medlav.uniba.it<br />

RIASSUNTO. Taranto è una tra le aree a più alto rischio ambientale,<br />

per i numerosi impianti siderurgici presenti. Su questa base, abbiamo<br />

effettuato un programma <strong>di</strong> monitoraggio biologico sulla popolazione<br />

residente, non esposta per motivi occupazionali a metalli pesanti.<br />

In particolare, sono stati presi in considerazione l’Arsenico inorganico<br />

e i suoi metaboliti metilati (iAs+MMA+DMA), il Cromo (Cr),<br />

il Manganese (Mn), il Mercurio (Hg) e il Piombo (Pb) a causa <strong>del</strong>le caratteristiche<br />

ubiquitarie <strong>di</strong> questi metalli, ampiamente <strong>di</strong>ffusi in natura,<br />

e dei loro potenziali effetti cancerogeni. Abbiamo misurato<br />

iAs+MMA+DMA, Cr, Hg, Pb, Mn in 142 campioni <strong>di</strong> urine <strong>di</strong> soggetti<br />

che vivono nell’area tarantina. Abbiamo anche somministrato un questionario,<br />

al fine <strong>di</strong> in<strong>da</strong>gare l’influenza <strong>di</strong> fattori professionali e non<br />

professionali sull’escrezione urinaria <strong>di</strong> questi metalli. I valori me<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

escrezione urinaria <strong>di</strong> Pb e Cr sono al <strong>di</strong> sopra dei valori <strong>di</strong> riferimento<br />

osservati <strong>da</strong>ll’Associazione Italiana per i Valori <strong>di</strong> Riferimento nella<br />

popolazione generale non esposta professionalmente ai metalli<br />

(SIVR).<br />

Parole chiave: metalli, esposizione ambientale, monitoraggio biologico.<br />

INTRODUZIONE<br />

L’area <strong>di</strong> Taranto è stata segnalata <strong>da</strong>lla Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale<br />

<strong>del</strong>la Sanità (OMS) tra le aree ad elevato rischio ambientale per via dei<br />

numerosi inse<strong>di</strong>amenti industriali e processi produttivi presenti (1). Su<br />

queste basi è stato avviato un progetto <strong>di</strong> ricerca per valutare l’esposizione<br />

a metalli pesanti <strong>del</strong>la popolazione generale residente nella città <strong>di</strong><br />

Taranto e confrontare i livelli <strong>del</strong>le sostanze misurate nei tarantini con<br />

quelli <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> popolazione residente in aree considerate non inquinate.<br />

L’importanza <strong>di</strong> in<strong>da</strong>gare l’esposizione a metalli <strong>del</strong>la popolazione<br />

deriva <strong>da</strong>lle loro caratteristiche <strong>di</strong> ubiquitarietà, poiché ampiamente <strong>di</strong>ffusi<br />

in natura, e <strong>da</strong>i loro potenziali effetti sulla salute, <strong>di</strong> natura anche<br />

cancerogena. In particolare, il Cromo esavalente (Cr VI ) e l’As sono stati<br />

classificati <strong>da</strong>ll’International Agency for Research on Cancer (IARC,<br />

Lyon), cancerogeni <strong>di</strong> gruppo 1 (2).<br />

Per quanto riguar<strong>da</strong> l’esposizione ambientale a Cr e ad As, le concentrazioni<br />

nell’aria ambiente <strong>di</strong> questi metalli variano notevolmente e<br />

sono influenzate in modo significativo <strong>da</strong>lla presenza in prossimità dei<br />

centri urbani <strong>di</strong> alcuni tipi <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi quali le industrie<br />

metallurgiche, le centrali a carbone, le industrie galvaniche, gli inceneritori<br />

<strong>di</strong> rifiuti. Stu<strong>di</strong> condotti negli Stati <strong>del</strong>l’Unione Europea hanno evidenziato<br />

valori <strong>di</strong> Cr nell’aria ambiente variabili tra 4 e 70 ng/m 3 in zone<br />

urbane, e tra 5 e 200 ng/m 3 nelle aree industriali. I valori <strong>di</strong> As nell’aria<br />

ambiente risultano invece variabili tra 1 e 3 ng/m 3 in zone urbane e tra<br />

20 e 30 ng/m 3 in quelle industriali (3, 4).<br />

Attualmente, a livello normativo, solo per il Pb esiste un valore limite<br />

fissato a 0.5 µg/m 3 , mentre per gli altri metalli, definiti come inquinanti<br />

<strong>da</strong>l D.Lgs.351/99, non esiste ancora un limite <strong>di</strong> riferimento. Pertanto<br />

per questi ultimi, tra cui vi sono l’As, il Hg, il Cr e il Mn, ci si deve<br />

riferire ai criteri <strong>di</strong> qualità <strong>del</strong>l’aria in<strong>di</strong>cati <strong>da</strong>ll’WHO che, per l’As ed il<br />

Cr, essendo sostanze cancerogene e quin<strong>di</strong> non dotate <strong>di</strong> soglia, non riconoscono<br />

alcun limite.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Sono stati presi in considerazione il Comune <strong>di</strong> Taranto, sud<strong>di</strong>viso in<br />

quattro aree (Statte, Città Vecchia-Tamburi, Quartiere Paolo VI, Città<br />

Nuova) e quello <strong>di</strong> Laterza. Sono stati reclutati 300 soggetti residenti nei<br />

comuni <strong>del</strong>le aree in stu<strong>di</strong>o iscritti all’Anagrafe degli Assistibili <strong>del</strong>la Regione<br />

Puglia e selezionati attraverso un campionamento casuale stratificato<br />

per sottogruppi definiti per sesso ed età. Il campionamento è stato<br />

articolato in due passaggi: 1) assegnazione <strong>di</strong> due Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

Generale (MMG) per ciascuna area in stu<strong>di</strong>o a partire <strong>da</strong>lle liste dei<br />

MMG convenzionati con la ASL <strong>di</strong> Taranto; 2) <strong>da</strong>lle liste dei MMG selezionati,<br />

sono stati estratti 50 soggetti per ciascuna <strong>del</strong>le quattro zone <strong>di</strong><br />

Taranto e per il Comune <strong>di</strong> Laterza stratificando il campione per sesso e<br />

per età compresa tra 19 e 65 anni. È stato costituito, inoltre, un gruppo <strong>di</strong><br />

50 volontari <strong>da</strong>ndo priorità ai residenti <strong>del</strong> quartiere Tamburi ed ai lavoratori<br />

<strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> agglomerazione <strong>del</strong>lo stabilimento siderurgico <strong>di</strong><br />

Taranto.<br />

I soggetti sono stati contattati a seguito <strong>di</strong> procedure concor<strong>da</strong>te con<br />

i MMG, cui è stata precedentemente fornita ogni informazione circa lo

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