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Rischio da agenti chimici - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ...

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24 G Ital Med Lav Erg 2011; 33:3, Suppl 2<br />

http://gimle.fsm.it<br />

zioni necessarie a completare il quadro dei rischi associati all’utilizzo<br />

<strong>del</strong>le singole sostanze e agli “scenari” <strong>di</strong> rischio espositivo, il tutto <strong>di</strong>chiaratamente<br />

finalizzato alla tutela <strong>del</strong>la salute umana (8). Lo strumento<br />

più completo per trasferire e ricavare informazioni <strong>di</strong> pericolosità <strong>del</strong>le<br />

sostanze e miscele resta la Sche<strong>da</strong> <strong>da</strong>ti <strong>di</strong> sicurezza (SDS), oggetto <strong>del</strong> recente<br />

regolamento CE 453/2010, che mo<strong>di</strong>fica in parte la struttura a 16<br />

sezioni, richiedendo in particolare in<strong>di</strong>cazioni esplicite sulle tipologie <strong>di</strong><br />

utilizzo “opportune” <strong>del</strong> prodotto oltre ad una serie <strong>di</strong> elementi a completamento<br />

<strong>del</strong>le informazioni precedentemente richieste, compresa la<br />

capacità <strong>di</strong> accumulo e bioaccumulo dei prodotti, la possibilità che siano<br />

interferenti endocrini o comunque che possano rientrare tra gli <strong>agenti</strong><br />

<strong>chimici</strong> per cui è previsto un regime <strong>di</strong> autorizzazione, secondo il<br />

REACH, per l’utilizzo e commercializzazione. L’elaborazione <strong>del</strong> Chemical<br />

Safety Report (CSR), previsto <strong>da</strong>l REACH per tutti gli <strong>agenti</strong> <strong>chimici</strong><br />

commercializzati o prodotti in quantità superiori alle 10 tonnellate/anno,<br />

rappresenterà uno strumento <strong>di</strong> grande utilità per il <strong>da</strong>tore <strong>di</strong><br />

lavoro nella elaborazione <strong>del</strong> proprio documento <strong>di</strong> valutazione <strong>del</strong> rischio<br />

poiché dovrà comprendere gli scenari espositivi in ambiente <strong>di</strong> lavoro<br />

e quin<strong>di</strong> dovrebbe contenere informazioni specifiche per i <strong>di</strong>versi<br />

comparti, la normativa richiede che nei casi in cui i prodotti <strong>chimici</strong> rientrino<br />

in questa fascia <strong>di</strong> tonnellaggio annuo il CSR venga allegato alle<br />

SDS, che verranno quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>cate come SDS estese (SDSe). L’agenzia<br />

Europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha a tal proposito pubblicato<br />

esempi <strong>di</strong> scenari espositivi per facilitare la compilazione <strong>da</strong> parte dei titolari<br />

azien<strong>da</strong>li dei CSR (9).<br />

Per quanto riguar<strong>da</strong> il nuovo regolamento <strong>di</strong> classificazione, imballaggio<br />

ed etichettatura <strong>agenti</strong> <strong>chimici</strong> pericolosi l’impatto sulla valutazione<br />

<strong>del</strong> rischio chimico è evidente, la mo<strong>di</strong>fica dei livelli e parametri <strong>di</strong><br />

classificazione potrà comportare, nell’imme<strong>di</strong>ato per le sostanze<br />

(01/12/2010) e successivamente per i preparati (01/06/2015), cambiamenti<br />

<strong>di</strong> classificazione e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> etichettatura che dovranno essere tenuti<br />

in dovuta considerazione nelle rispettive valutazioni <strong>del</strong> rischio chimico.<br />

Cambiano innanzitutto le classi <strong>di</strong> pericolo che passano <strong>da</strong> 5 a 16<br />

per le proprietà chimico fisiche, <strong>da</strong> 9 a 10 per i rischi per la salute e si<br />

mantiene 1 per i rischi per l’ambiente (Tab. I). Cambiano le simbologie<br />

<strong>di</strong> pericolo e le frasi <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong>ventano hazard statement (H) mentre i<br />

consigli <strong>di</strong> prudenza precautionary statement (P), questo per uniformarsi<br />

al sistema internazione GHS, esclusivamente quelle frasi <strong>di</strong> rischio che<br />

l’Europa ha adottato ma che il GHS non prevedeva sono state mantenute,<br />

al fine <strong>di</strong> non abbassare i livelli <strong>di</strong> precauzione, e vengono in<strong>di</strong>cate come<br />

EUH e il numero identificativo <strong>del</strong>la frasi <strong>di</strong> rischio precedentemente impiegata.<br />

Tabella I. Confronto <strong>del</strong>le classi <strong>di</strong> pericolo utilizzate con la precendete<br />

normativa Europea e con il nuovo Regolamento CE 1272/2008<br />

Esempi in<strong>di</strong>cativi che possono essere forniti dei cambiamenti <strong>di</strong><br />

classificazione e <strong>di</strong> etichettatura sono quelli riguar<strong>da</strong>nti:<br />

la tossicità acuta, in cui i valori limite <strong>di</strong> LD50 sono stati mo<strong>di</strong>ficati<br />

per cui ci troveremo con prodotti finora classificati ed etichettati<br />

come nocivi (R22) che se hanno un valore <strong>di</strong> LD50

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