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Laura Porro - I subjunctive conditionals: teorie analitiche - SELP

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Conclusione 43<br />

valutare un <strong>subjunctive</strong> conditional si ha a che fare con informazioni insuffi-<br />

cienti, con credenze, con premesse contraddittorie, e la logica classica non è<br />

strutturata per avere a che fare con queste nozioni. Le logiche che mi sem-<br />

brano più promettenti sono quella paraconsistente, come illustrerò, e quella<br />

probabilistica 15 .<br />

Una delle logiche non classiche sviluppate proprio per cercare di gestire<br />

questo tipo di elementi è la logica paraconsistente. Logiche che tollerano<br />

le inconsistenze sono state introdotte intorno al 1910, ma il termine para-<br />

consistente viene coniato dal filosofo peruviano Francisco Miró Quesada, nel<br />

1976. Uno dei testi di riferimento per le logiche paraconsistenti è G. Prie-<br />

st, R. Routley, and J. Norman (eds.), Paraconsistent Logic: Essays on the<br />

Inconsistent, Philosophia Verlag, München, 1989. La logica paraconsistente<br />

nasce dall’esigenza di evitare il principio classico ex falso quodlibet. La rela-<br />

zione di conseguenza logica è detta esplosiva se ∀A, B, (A, ∼ A) B. Una<br />

logica è paraconsistente se in essa la relazione di conseguenza logica non è<br />

esplosiva. La logica classica ed altre logiche standard (come quella intuizio-<br />

nista) sono esplosive. Nelle logiche paraconsistenti non sono valide alcune<br />

inferenze classicamente valide (come A ∨B, ∼ A ⊢ B) e per questo esse sono<br />

più deboli della logica classica.<br />

Dato che i principi di revisione razionale delle credenze falliscono se l’insieme<br />

di credenze non è consistente, servono nuove definizioni per le relazioni di<br />

inferenza logica. La relazione risulta essere molto utile nella valutazione dei<br />

<strong>subjunctive</strong> <strong>conditionals</strong>, perché è più adatta a gestire i casi in cui i parlanti<br />

abbiano credenze inconsistenti, che possono essere riviste sulla base di nuove<br />

evidenze (come si è osservato quando ho parlato di predicati proiettabili).<br />

Un parlante può essere convinto di certi A1, . . ., An, ma può sapere anche<br />

che potrebbe essere che ∼ (A1, . . .,An).<br />

Esistono vari tipi di logiche paraconsistenti: non vero-funzionali, non aggiun-<br />

tive, rilevanti, a più valori. Senza entrare nei dettagli per ciascuna di esse, è<br />

interessante notare come nelle logiche non aggiuntive fallisca l’inferenza clas-<br />

15 Mi sono ispirata a [2], [1] e [Wil08]

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