ICSI 2007 - Euricse

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impresa sociale 1 luglio ~ settembre <strong>2007</strong> Analizzando i livelli di equità distributiva percepita rispetto alle principali stratificazioni del campione, emerge che i lavoratori del Meridione percepiscono maggior equità rispetto alle altre aree del paese. Ciò è vero per tutti gli aspetti presi in considerazione e, quindi, può essere considerato un effetto sistematico. Si nota inoltre che l’equità percepita nelle cooperative di tipo B è superiore all’equità percepita nelle cooperative di tipo A. Analizzando i dati per dimensione dell’impresa emerge poi che l’equità percepita diminuisce in modo sistematico al crescere della dimensione. L’equità distributiva percepita risulta più elevata di quella rilevata nella precedente ricerca quando i rispettivi valori vengono normalizzati su una scala da 1 a 4 (tab. 6). Tale giudizio è avvalorato da un’analisi più approfondita della distribuzione delle frequenze per i singoli aspetti dell’equità distributiva. Il valore 4 rappresenta la moda della distribuzione per tutti gli elementi con frequenze che, in percentuale, oscillano tra il 26,1% ed il 60,0%. Lo stesso valore è sempre quello mediano per tutti gli aspetti di tipo collettivo e per l’equità distributiva in genere. Al contrario, per gli aspetti individuali il valore mediano è sempre il 3, tranne che nel caso del titolo di studio e della fedeltà verso la cooperativa. La frequenza cumulata dei valori superiori a 4, che indicano un salario “più che giusto” è vicina al 10% nel caso degli aspetti individuali e si aggira attorno al 15% per gli aspetti collettivi. Escludendo poi i valori superiori a 4, cioè considerando solamente l’intervallo dei giudizi che va da “ingiusto” a “giusto” si ottiene una separazione ancora più netta tra gli aspetti individuali e quelli collettivi (tab. 6). Mentre i primi sono caratterizzati da valori sempre inferiori a 3, tranne che nel caso della fedeltà verso la cooperativa, i secondi sono caratterizzati da valori sempre superiori a 3. La valutazione complessiva si attesta sul valore di 3,0. Quando invece si prende in considerazione il potere d’acquisto dei salari in rapporto al costo della vita ed alle necessità personali e familiari, si nota un peggioramento generale dei giudizi espressi (tab. 7) i cui valori relativi ricalcano le tendenze già evidenziate nel caso degli altri aspetti: i lavoratori del Meridione e delle cooperative di tipo B tendono a dare giudizi migliori, mentre i lavoratori nelle cooperative di più grandi dimensioni danno giudizi peggiori. Anche in questo caso le medie complessive vanno raffrontate al valore 4 indicato come “equo” (a cui in questo caso va dato un significato di “adeguato”) e non al valore 7. Tuttavia, anche dopo aver proceduto a
apporto contrattualE, aSpEtti rElazionali Ed Equità pErcEpita Ermanno Tortia questa riduzione della scala di misurazione, i giudizi rimangono deboli, denotando un notevole grado di insoddisfazione nei confronti dei livelli salariali se raffrontati al costo della vita. Va però aggiunto che tali livelli sono comuni all’intero settore dei servizi sociali nel quale opera gran parte delle cooperative sociali italiane. taBElla 6 - EQuità distriButiva considErando solo il range da “inGiusto” a “Giusto” (valori mEdi) La retribuzione è equa rispetto a… Media per tutti i valori Media per valori da 1 a 4 Valori della rilevazione precedente* aspetti individuali titolo di studio , ,0 --formazione ed esperienza , 2,9 2,4 responsabilità ed incarichi , 2,8 2, impegno richiesto , 2,8 2, stress e tensioni ,0 2,7 2,0 fedeltà verso la cooperativa aspetti collettivi , , la retribuzione degli altri lavoratori della cooperativa ,8 ,5 --la retribuzione di lavoratori di altre organizzazioni ,4 ,0 --le retribuzioni dei superiori ,8 ,4 --le possibilità economiche della cooperativa ,9 ,5 2,8 complessivamente, considerando tutti i precedenti aspetti ,4 ,0 --- * Valori della rilevazione precedente normalizzati su scala da 1 a 4. taBElla 7 - EQuità distriButiva rispEtto al costo dElla vita (valori mEdi su scala da 1 a 7) Numero di lavoratori Tipo Fino a 15 Da 16 a 49 50 e oltre A B Totale rispetto al costo della vita 2,2 2,0 ,9 ,9 2,2 2,0 rispetto alle necessità personali 2, 2,5 2,4 2,5 2,7 2,5 rispetto alle necessità della famiglia 2,5 2,4 2,2 2, 2,5 2, 1
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