ICSI 2007 - Euricse

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impresa sociale luglio ~ settembre 2007 - l’“idea postfordista di impresa”, che vede in quest’ultima non più un’entità autonoma rispetto all’esterno ma, all’opposto, un soggetto che è parte integrante dell’ambiente nel quale opera, generando e subendo impatti, il cui successo non dipende esclusivamente da fattori tipicamente economici, bensì dalla rivalutazione degli intangible assets. Una visione che risulta ben sintetizzata nella frase della Iannone: “Non è più solo l’impresa che ‘non si ferma ai cancelli della fabbrica’, ma è soprattutto ciò che c’è fuori dai cancelli che entra, o preme, per entrare, nella fabbrica stessa” (p. 60); - l’emergere della figura del “consumatore-cittadino”, in quanto consumatore critico, attento, diversamente da quanto accadeva in passato, non a “cosa” si produce, ma a “come” si produce; - la “crisi delle istituzioni moderne”, la sociologa evidenzia come con la deistituzionalizzazione si concretizzi il passaggio dalla centralità dell’impresa alla centralità dell’individuo, il soggetto su cui ricade l’obbligo sociale di distinguere “ciò che è giusto da ciò che non lo è” (p. 64) dato l’indebolimento della capacità delle istituzioni tradizionali di fissare delle regole. Nella parte conclusiva del saggio la Iannane pone a fondamento di un nuovo modo di pensare (e di agire) delle imprese il “rispetto” e la “valorizzazione” delle risorse sociali, mettendo in risalto l’erroneità dell’attuale prassi che associa gli atti di Rsi al semplice “recupero” delle risorse sociali. È evidente, infine, la preoccupazione della Iannone per il nuovo “volto” del capitalismo. Non è la “crisi del capitalismo” che teme, quanto piuttosto la strategia scelta dalle imprese for-profit nella speranza di superare tale crisi. In sintesi, teme che il recupero della dimensione sociale non sia correlato all’acquisizione, da parte delle imprese, della consapevolezza che “l’interesse più alto è quello di tutti”, bensì dall’utilizzo opportunistico” delle risorse sociali. È chiaro a questo punto il termine “equivoco” usato nel titolo. L’uso distorto della Rsi è rigettato con forza dalla Iannone, in quanto il risultato che ne deriva non è il superamento della crisi del capitalismo, ma la sola “disconferma” del valore sociale e precisamente di quella che l’autrice definisce l’“autentica” responsabilità sociale delle imprese. Melania Verde
English abstract carlo BorzaGa, sara dEpEdri maurizio carpita carlo BorzaGa sara dEpEdri EnGliSh abStract Starting from analysis of the characteristics of the personal services sector, together with discussion of the altruistic and non-egoistic motivations of workers, the article highlights that social cooperatives have been able to develop a new model of relations with workers, or industrial relations. The article, which is introductory in nature, presents the ICSI 2007 survey from whose data the contributions to the volume are drawn. Conducted on a sample of more than 300 social cooperatives and almost 4 thousand workers, the aim of the survey was to investigate the characteristics of Italian social cooperatives and their workers (paid, voluntary and managerial). By means of qualitative analysis of the judgments expressed by social cooperatives in regard to their current state and prospects, the article helps define the initial weaknesses and strengths of social cooperatives and their recent evolution. Analysis of the composition of the social base and boards of social cooperatives highlights, firstly, that workers are involved in the governance of almost all cooperatives. Also good is the representation of voluntary workers, while users are the least represented, although they are often involved in ways
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Istituto Studi Sviluppo Aziende Non
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